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SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA: ancora un pari per i nerazzurri, stavolta davvero sofferto contro un Catania che parte bene e passa subito con Legrottaglie e poi riesce senza particolari patemi a difendere il risultato anche dopo che, nel finale di primo tempo, Spolli viene espulso per doppia ammonizione. Nella ripresa non vi sono limpide palle-gol per i nerazzurri ma l’ingresso di Tiribocchi è la mossa vincente di Colantuono perchè proprio dal bomber romano arriva il pareggio a metà ripresa che rimette le cose a posto in un macht che pareva stregato.

Bergamo: sindrome da pareggite da curare o ricerca di una svolta? L’Atalanta che affronta il Catania tra le mura amiche del Comunale va in cerca di nuove risposte cercando magari una vittoria che varrebbe proprio il sorpasso sulla formazione di Montella che, sin ad ora, ha provocato diversi grattacapi a tante squadre, in particolar modo nelle partite giocate a Catania.

Uomini contati: Colantuono deve fare di necessità virtù considerando le assenze in difesa con il rientro del solo Schelotto in mezzo al campo mentre in attacco non manca nessuno del solito tandem Moralez-Denis. C’è Barrientos e non Berghessio invece nell’attacco siciliano al fianco di Maxi Lopez. Bella la maglietta utilizzata dai nerazzurri, color nero con incise tante stelline al fianco dello sponsor fino a comporre la forma di un albero di Natale: decisamente a tema per il periodo di festività imminente.

Avvio tra i rischi: avvio decisamente blando dei nerazzurri che, dopo qualche fiacco tentativo iniziale di gestire le operazioni del gioco, cedono il passo ad un Catania volitivo che prova a pungere con una conclusione di Lodi respinta da Consigli con i pugni ed una gran botta da fuori di Almiron che chiama ancora il portiere nerazzurro alla respinta in corner.

Legrottaglie fa centro: l’incapacità di contenere gli avversari di un’Atalanta davvero disordinata regala ulteriore campo agli ospiti che continuano nella loro manovra fino al minuto diciotto quando riescono a passare: cross da sinistra di Marchese e perentoria incornata in rete di Legrottaglie che sovrasta Ferri e mette dentro di testa il gol del vantaggio ospite.

Dea non pervenuta: davvero difficile il momento per Denis e compagni che, nemmeno dopo il gol subito, riescono ad abbozzare una mezza reazione: fasi di gioco confuse, idee poco chiare ed il Catania in queste situazioni va a nozze, tant’è che poco prima della mezz’ora l’ex Delvecchio prova la rovesciata in area con la palla che esce di non di molto. Carmona regala palla a Maxi Lopez a dieci dalla fine e, per poco, l’argentino non riesce ad andare a segno, complice anche l’uscita tempestiva di Consigli. Al trentacinquesimo ci prova Denis ad andare al tiro ma la prima conclusione dei nerazzurri in questo match finisce tra le braccia del portiere del Catania.

Rosso Spolli: con i nerazzurri a corto di idee e la partita che non trova sbocchi per Denis e compagni, al quarantatreesimo Spolli decide di tirar giù Denis al limite dell’area con conseguente punizione per l’Atalanta e, soprattutto, la seconda ammonizione per il difensore del Catania che guadagna anzitempo la via degli spogliatoi. Si incarica Carmona della battuta della punizione che impatta sulla barriera mentre l’arbitro decreta due minuti di recupero in cui sarà Moralez a provarci dalla distanza a ridosso proprio del fischio del direttore di gara che chiude un primo tempo davvero sottotono per i nerazzurri che vanno all’intervallo sotto di una rete.

L’ora del Tir: carica i suoi mister Colantuono al rientro degli spogliatoi, nessun cambio in ambo le formazioni con la ripresa che parte in leggero ritardo per via del ritorno in campo tardivo dei giocatori ospiti. La spinta dei nerazzurri pare aumentare, ma non in maniera sufficiente per creare grattacapi ad un Catania ordinato in fase difensiva, che riesce a sventare i tentativi nerazzurri senza difficoltà. Al quarto minuto Colantuono gioca la carta Tiribocchi per far posto all’ammonito Carmona ed aggiunge così peso all’attacco nerazzurro alla ricerca del gol del pari.

Nebbia fitta: nonostante l’uomo in più, le difficoltà dei nerazzurri rimangono davvero evidenti nel cercare di costruire almeno qualcosa che assomigli ad una occasione, per la prima volta in questo campionato la squadra di Colantuono non riesce a scuotersi ed il Catania in dieci riesce ad amministrare senza difficoltà. Mister Colantuono si gioca il tutto per tutto con l’uscita di Bellini e l’ingresso in mezzo di Bonaventura per cercare di dar maggior brio alla fase offensiva dei nerazzurri sin li davvero scialba. Cambio in attacco anche per il Catania al ventesimo con l’ingresso di Berghessio per Maxi Lopez.

I fari del Tir: trovare la matassa in simili partite è difficile, specie quando le idee mancano ed i minuti scorrono; in certi casi un pizzico di buona sorte ed il guizzo del singolo sono vitali per rimetter a posto le cose: al ventiseiesimo una deviazione involontaria di un giocatore del Catania regala corner ai nerazzurri sui cui sviluppi la palla arriva in area per l’accorrente Tiribocchi che colpisce al volo, la palla rimbalza e finisce nel sacco per l’1-1 dei nerazzurri.

Situazione ribaltata: prendono coraggio i nerazzurri che, sull’onda dell’entusiasmo più che della precisione, provano a cercare di far male nuovamente agli ospiti: poco prima della mezz’ora ci prova Denis a metter in mezzo un buon pallone su cui nessun giocatore nerazzurro è pronto alla deviazione vincente. Azione insistita dei nerazzurri a dieci dalla fine, ma il cross destinato a Denis non trova la deviazione di un soffio del bomber argentino. Si gioca l’ultima carta Colantuono al quarantesimo con l’ingresso di Marilungo per Moralez.

Masiello di un nulla: guadagnano un paio di corner consecutivi i nerazzurri e, sugli sviluppi del secondo, Masiello di testa manda fuori di un soffio il pallone del possibile vantaggio. Va al tiro anche Bonaventura dalla distanza al quarantunesimo, ma la palla finisce alle stelle.

Ultimi assalti: colpo di testa di marilungo al minuto quarantaquattro e deviazione in corner di Andujar con un bel colpo di reni. Ultimi momenti di un match che si avvia al termine con l’arbitro che decreta tre minuti di extra time: buona punizione conquistata da Bonaventura al secondo di recupero con la battuta di Cigarini che chiama il portiere ospite alla deviazione in corner. E’ l’ultimo squillo, finisce 1-1 un match che pareva esser stregato ed, invece, è stato ripreso con la forza di chi, dopo mesi di panchina, ha saputo entrare e dare la scossa vincente. Onore a questo Tir che, chiamato in causa, ha ancora saputo far suonare il suo claclson!

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