L’Atalanta tenta la fuga, Rubino la ferma

sul più bello: col Novara è 1-1

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La rete di Simone Padoin che apre il match del Comunale

Finisce in parità la partitissima di Bergamo con le maggiori emozioni nella ripresa dopo il palo colpito da Ruopolo nel primo tempo per i nerazzurri; la partita si sblocca con una bella rete di Padoin ma è importante la reazione ospite che chiama Consiglia ad almeno un paio di interventi prodigiosi e, pochi istanti dopo che Bjelanovic si divora il raddoppio, centra il pareggio con il neo entrato Rubino. Risultato giusto che mantiene i nerazzurri in cima alla classifica.Bergamo: c’è chi vuol fare il vuoto, e chi punta invece a riaprire i giochi: Atalanta e Novara hanno tanti validi motivi per rendere più che interessante il posticipo della trentesima di campionato di serie B. La prima della classe contro la terza si affrontano in una cornice di pubblico elettrizzante di un Comunale gremito in ogni ordine di posto e sul (sempre più malconcio) terreno di gioco dello stadio di Bergamo non sfilerà il Real Madrid o l’Inter ma una delle più belle realtà di questo torneo cadetto: il Novara di Tesser è un mix di forza e qualità con un occhio particolare ai due bomber Bertani e Gonzalez che hanno sin qui trascinato in alto questa squadra il cui lieve calo fisiologico dopo Natale non cancella quanto di buono fatto da questa squadra che, come detto anche da Colantuono, non va assolutamente sottovalutata.

Cambio in avanti: reduce dal successo sul Torino, Colantuono mischia ancora le carte nella sua Atalanta e propone una nuova coppia offensiva dando riposo a Tiribocchi e dirottando Bjelanovic in panchina: spazio così a Marilungo e Ruopolo in avanti con i rientri in mezzo al campo di Barreto e Ferreira Pinto. Sul fronte opposto Tesser schiera un Novara deciso a giocarsi in pieno il match con il grande ex Pinardi che è costretto a rimandare la sfida con l’amico del cuore Bellini per un infortunio dell’ultimo minuto e non può esser così posizionato dietro le due punte Bertani e Gonzalez.

Ciccio al palo: partito il match dopo il minuto di silenzio per ricordare il tenente Massimo Ranzani, l’alpino morto in Afghanistan, e dare nuovo omaggio alla scomparsa di Yara e Daniel l’andazzo della gara è subito vibrante con Marilungo protagonista prima di una protesta in area ospite per un presunto tocco di braccio di Lisuzzo (che pare essere involontario) e poi per una azione finita però in fuorigioco. Anche gli ospiti protestano al quarto d’ora quando Bertani entra in area sulla destra e cade per un contatto con Peluso reclamando il rigore, ma l’arbitro giustamente lascia correre. La più grande occasione del match è però sui piedi atalantini di Francesco Ruopolo che, al diciottesimo, sullo splendido passaggio di Marilungo da sinistra, scocca un diagonale rasoterra colpendo clamorosamente il palo. Ancora nerazzurri pericolosi pochi minuti più tardi e nuovamente con Ruopolo il cui colpo di testa è respinto dal portiere, con mischia risolta dalla difesa piemontese. Il match a quel punto si sgonfia d’intensità con le due squadre che riprendono fiato e si trascina sino alla mezz’ora quando è ancora l’Atalanta a rendersi pericolosa con corner da destra di Barreto e colpo di testa centrale di Peluso. Il portiere Ujkani rilancia male, ma Marilungo non sfrutta la chance allungandosi troppo la palla in area. Una conclusione per parte negli ultimi minuti del primo tempo con Padoin da fuori ed Ujkani che para a terra ed identica sorte per la conclusione di Bertani dalla media distanza e Consigli che blocca agevolmente. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo che va in archivio dopo due minuti di recupero sul punteggio di 0-0.

Padoin crea, Consigli conserva: la ripresa si apre con una conclusione imprecisa di Ruopolo che fa capire ancora una volta che i nerazzurri intendono provare a sfondare e l’intenzione diventa realtà al settimo minuto quando l’Atalanta passa in vantaggio con la bella azione da sinistra a destra, la palla passa da Marilungo a Carmona, da Ruopolo a Padoin che, smarcato in area sulla destra, trafigge il portiere con un diagonale rasoterra e fa esplodere il Comunale. Gli ospiti reagiscono al gol subito con l’immediata incornata di Marianini su corner che esce non di molto. Ma per Consigli si prospettano gli straordinari con il portierone nerazzurro che al ventesimo evita il gol su conclusione di piede di Motta diretta nell’angolino alla sua destra e vola letteralmente sul colpo di testa, qualche secondo dopo, del neo entrato Rubino al posto dell’opaco Gonzalez. L’Atalanta inizia a faticare e gli ospiti producono il maggior sforzo offensivo e vanno ancora vicini al gol alla mezz’ora quando su corner da destra il colpo di testa di Lisuzzo scheggia il palo alla destra di un Consigli stavolta impotente.

Rubino accecante: proprio quando gli ospiti sembrano essere in riserva, l’Atalanta inizia a gestire la partita e provare nuovamente ripartenze veloci nei minuti finali ed è incredibile l’errore del neo entrato Bjelanovic a pochi istanti dal novantesimo che sbaglia il gol del 2-0 praticamente solo davanti al portiere. Sprecata l’occasione per chiudere il match la palla della vita per gli ospiti si tramuta in oro colato ed a due minuti dal novantesimo ecco il traversone da destra e colpo di testa di Rubino che schiaccia in rete alla sinistra di Consigli e riporta in parità il match del Comunale. Inutili risulteranno poi i tentativi, dovuti più all’agonismo che alla lucidità, di un’Atalanta che si è vista fermare la possibile fuga vincente a pochi istanti dalla sirena del match contro un Novara che, va detto, ha meritato il pareggio che ha strappato alla squadra di Colantuono. Per i nerazzurri un pareggio che mantengono immutate le posizioni di classifica al vertice ed anche le distanze dei nerazzurri sul Siena (tre punti) e lo stesso Novara (cinque punti). E’ stata comunque una bella partita in cui, obiettivamente, il risultato è un pareggio giusto che sicuramente lascia più amaro in bocca alla tifoseria nerazzurra: un piccolo neo che non compromette però una classifica davvero invidiabile.

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