Così è davvero triste: sconfitta anche dal Verona, l’Atalanta non riesce più a rialzarsi.

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 1-2: LA DEA SCIVOLA SEMPRE PIU’ GIU’

Bergamo: poteva essere tanto, sarà con ogni probabilità niente. Parliamo della stagione dell’Atalanta, che dopo aver salutato l’Europa League perde anche 2-1 in casa contro il Verona, allontanandosi dalla zona Europa. La squadra di Gasperini, oltre che un po’ involuta sul piano tecnico, sembra anche un po’ scarica emotivamente dopo aver visto sfumare tutti gli obiettivi stagionali. Ottimo invece il Verona: poteva uscire con la testa dal campionato non avendo più grandi obiettivi, ma continua a giocare grandi match.

BOGA E MALI DAL 1′: il Gasp ripropone Scalvini dall’inizio in difesa insieme a Palomino e Demiral mentre in mezzo è Koopmeiners a sostituire l’infortunato Freuler con davanti Zapata assistito da Malinovskyi e Boga. Nel Verona, l’unica punta di Tudor è Simeone che però è assistito dietro dal rientrante Barak e Caprari.

PARTE LA DEA, POI DUE LEGNI HELLAS: discreta cornice di pubblico allo Stadium in questa serata di Pasquetta con il match che prende il via ed al quinto la Dea è subito insidiosa con una bella combinazione tra Zapata e Malinovskyi con l’ucraino che si ritrova davanti a Montipò che però si supera sulla sua conclusione e gli nega il gol. La Dea parte bene ed al quarto d’ora è ancora pericolosa: Zapata fa sponda ancora per Malinovskyi, ma il suo tiro al volo va fuori. Dal ventesimo però esce il Verona, che è pericolosissimo quando Lazovic serve Faraoni che al volo prende il palo a Musso battuto; un minuto dopo è la traversa a salvare l’Atalanta quando Caprari calcia la punizione dal limite che scheggia la traversa e esce sul fondo.

DUE LEGNI OSPITI POI CECCHERINI LA SBLOCCA: a ridosso della mezz’ora Gunter viene graziato dall’arbitro per una trattenuta su Zapata, era già ammonito, sarebbe stato cartellino rosso; qualche minuti più tardi e Malinovskyi si fa male durante un contrasto di gioco ed è costretto ad uscire con Miranchuk che gli da il cambio. Dea che si fa vedere nel finale di prima frazione, Koopmeiners appoggia di testa per Zapata, che di prima gira verso la porta, tiro fuori di poco. Poi, nel secondo dei tre di recupero concessi, ecco la doccia fredda: Ceccherini mette in rete di testa da solo un pallonetto di Simeone; gol inizialmente annullato per fuorigioco, poi assegnato dopo il controllo al Var. L’Atalanta avrebbe subito la chance del pari, prima Miranchuk da fuori e poi Zapata tirano verso la porta ma i difensori scaligeri mettono in calcio d’angolo prima del fischio del direttore di gara che manda tutti al riposo.

RIPRESA, KOOP SBAGLIA PORTA, 2-0 OSPITE: la ripresa si apre con una conclusione di Miranchuk in diagonale che si spegne ampiamente sul fondo, poi il Verona riprende a metter in difficoltà la Dea e al nono trova il raddoppio, con anche un po’ di fortuna quando Ilic entra in area con estrema facilità, conclude centrando Musso che ribatte addosso a Koopmeiners che butta la palla involontariamente nella propria rete. Notte fonda per la Dea, 2-0 per gli ospiti.

PALO DI LASAGNA, POI SCALVINI LA RIAPRE: tre cambi a quel punto per il Gasp che inserisce Pezzella, Djimsiti e Muriel al posto di Hateboer, Demiral e Boga nel tentativo di scuotere la sua Atalanta che sembra davvero non esserci più. Al ventunesimo Palomino di testa mette nell’angolino ma c’è Montipò ancora che salva l’Hellas che potrebbe una decina di minuti dopo chiudere i conti quando Lasagna centra in pieno il palo dopo una veloce ripartenza. Invece è la squadra del Gasp a tornar un po’ a sorpresa in panchina sull’azione successiva: Scalvini mette di testa in rete un cross di Zappacosta siglando così il suo primo gol in serie A.

DEA IN CADUTA LIBERA: nel finale, proprio Scalvini lascia il posto a Pasalic a pochi minuti dalla fine con la Dea che prova il vano assedio finale che culmina con una conclusione di Zapata a pochi secondi dal triplice fischio del direttore di gara. Terza sconfitta consecutiva in campionato per una Atalanta sempre più lontana dalle posizioni che contano e sempre più lontana parente di quella bella squadra che ci ha fatto divertire in questi anni. Momento difficile per i nerazzurri, il più buio dell’era Gasperini apparso anche lui in evidente difficoltà come mai si era visto dal suo insediamento sulla panchina di una Dea con il morale sotto i tacchetti.

IL TABELLINO:

ATALANTA-VERONA H. 1-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 47′ p.t. Ceccherini (V), 10′ s.t. aut. Koopmeiners (A), 37′ s.t. Scalvini (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso, Scalvini (41′ s.t. Pasalic), Demiral (11′ s.t. Djimsiti), Palomino, Hateboer (11′ s.t. Pezzella), de Roon, Koopmeiners, Zappacosta, Malinovskyi (34′ p.t. Miranchuk), Boga (11′ s.t. Muriel), Zapata – All.: Gasperini

VERONA (3-4-1-2): Montipò, Casale, Gunter (31′ p.t. Sutalo), Ceccherini (26′ s.t. Veloso), Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic (32′ s.t. Depaoli), Barak, Caprari (32′ s.t. Hongla), Simeone (32′ s.t. Lasagna) – All.: Tudor

ARBITRO: Piccinini di Forlì

NOTE: gara di andata: Verona H.-Atalanta 1-2 – ammoniti: 9′ p.t. Gunter (V), 21′ p.t. Casale (V), 25′ p.t. Palomino (A), 30′ p.t. Malinovskyi (A), 12′ s.t. Koopmeiners (A), 24′ s.t. Ceccherini (V) – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.