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Niente impresa, ma grazie lo stesso Atalanta. Vince il Lipsia, la Dea saluta l’Europa.

EUROPA LEAGUE, RITORNO QUARTI DI FINALE

ATALANTA-LIPSIA 0-2: DOPPIETTA DI NKUKU PER I TEDESCHI

Bergamo: non c’è spazio per i sogni: l’Atalanta è fuori anche dall’Europa League, come dalla Coppa Italia, come dalla corsa per uno dei primi quattro posti in campionato. Dopo averla disputata per tre anni di seguito, l’anno prossimo non giocherà in Champions League, che poteva sperare ancora di agganciare solo vincendo questo trofeo. Ma in semifinale ci va il Lipsia con due gol di Nkunku e una vittoria assolutamente legittima. Sotto gli occhi del socio americano dei Percassi, Steve Pagliuca, e con gli applausi finali di uno stadio comunque meraviglioso, un’altra caduta al Gewiss, l’ennesima, qui dove la Dea ha compromesso buona parte della stagione.

MALI E BOGA A SUPPORTO DI DUVAN: il Gasp alla fine arretra De Roon in difesa e in mezzo ritrova Freuler e fa giocare Koopmeiners mentre davanti ecco bomber Zapata con Boga e Malinovskyi alle sue spalle mentre sulle fasce giocano Hateboer e Zappacosta. Nel Lipsia, mister Tedesco davanti si affida ancora a Andre Silva con Dani Olmo e Nkunku a sostegno mentre in mezzo c’è Angelino con Henrichs sulle fasce.

GRAN PUBBLICO A SPINGERE LA DEA: c’è il pienone allo Stadium questa sera ed è stupendo il colpo d’occhio all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia con tutto lo stadio ad incitare una Dea che al quinto si fa vedere con Zappacosta pericoloso sulla sinistra: riceve da Malinovskyi e calcia da buona posizione in area, ma Gulacsi blocca. Il Lispia si vede al quarto d’ora con André Silva, ma il suo tiro finisce in curva.

NKUNKU SBLOCCA IL MATCH: tre minuti dopo però i tedeschi passano:  Nkunku è ottimamente servito da Lainer e calcia di prima con il suo destro manda la palla a toccare il palo e finir dentro. L’Atalanta da quel momento ci prova ma senza molta convinzione sotto porta: alla mezz’ora conclusione di Koopmeiners dal limite ma fuori misura; poi l’olandese ci riprova un minuto dopo ma il suo sinistro a botta sicura in area viene respinto da Gulacsi. A due dall’intervallo Hateboer apre per Boga che mette in mezzo, ma non trova nessuno e la difesa del Lipsia chiude in corner senza problemi. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude così con gli ospiti avanti e con l’Atalanta che deve far di più nella ripresa se vuol provare a passar il turno.

RIPRESA, RIGORE PER LA DEA? IL VAR DICE NO: si riparte senza cambi dopo il riposo con l’Atalanta che al quinto reclama per un possibile fallo di mano in area di Dani Olmo in occasione di una punizione dal limite calciata da Malinovskyi, l’arbitro viene richiamato al Var e decide che il tocco di mano non è volontario tra le proteste dei nerazzurri. Poco dopo è il turno di Muriel che entra in campo al posto di Malinovskyi.

CI PROVANO HATE E ZAPATA: l’Atalanta ci prova, al diciassette Hateboer ha la palla buona su cross di Zappacosta ma manda alto da due passi. Al ventesimo dentro anche Miranchuk e Scalvini al posto di Boga e Demiral per provare a cambiar qualcosa sia dietro che in avanti dove i nerazzurri devono a tutti i costi trovar un gol per continuare rimettere tutto in gioco. Poi si rivede il Lipsia, ancora pericoloso con Nkunku in area sulla sinistra, Musso devia e la palla colpisce l’esterno della rete. Alla mezz’ora ancora Atalanta, Zapata di testa, ma colpisce debolmente, Gulacsi blocca.

PASSANO LORO, LA DEA FUORI TRA GLI APPLAUSI: nel finale a nove dalla fine Muriel batte un corner, Zapata ci prova ancora di testa, ma non trova la porta. Poi il Lipsia trova il break che chiude i giochi a quattro dalla fine quando Nkunku viene atterrato in area da Musso e l’arbitro indica il dischetto: lo stesso attaccante va sul dischetto e firma la personale doppietta. Il Gasp inserisce nel finale anche Pasalic per Freuler e per una Dea che non trova il gol della bandiera nemmeno nel recupero extra-large di sette minuti in cui i nerazzurri non hanno più le forze fisiche e mentali per provarci. Finisce quindi 2-0, in semifinale va il Lispia mentre la Dea saluta l’Europa ed ora proverà in campionato a far si che questo sia solo un arrivederci e non un addio in vista della prossima stagione.

IL TABELLINO:

ATALANTA-LIPSIA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 18′ p.t. e 42′ s.t. Nkunku

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral (25’st Scalvini), Palomino; Hateboer, Koopmeiners, Freuler (43’st Pasalic), Zappacosta; Malinovskyi (13’st Muriel), Boga (25’st Miranchuk); Zapata – A disp: Sportiello, Rossi, Djimsiti, Cittadini, Pezzella, Mihaila, Pessina – All.: Gasperini

LIPSIA (3-4-1-2): Gulacsi; Simakan, Orban, Gvardiol (35’st Poulsen); Henrichs (28’st Klostermann), Laimer (28’st Adams), Kampl (35’st Halstenberg), Angelino; Dani Olmo; Nkunku, André Silva (18’st Szoboszlai) – A disp: : Tschauner, Martinez, Forsberg, Mukiele, Raebiger, Novoa – All.: Tedesco

ARBITRO: Mateu Lahoz (Spagna)

NOTE: gara di andata: Lipsia-Atalanta 1-1 – spettatori: 17mila circa – ammoniti: Zapata, Freuler, Demiral, Koopmeiners, Hateboer (A); Henrichs, Orban, Simakan (L) – recuperi: 0′ p.t., 7′ s.t.




L’EuroAtalanta si gioca tutto in una notte. La Dea a caccia di una storica semifinale Europea

BERGAMO, ORE 18.45

ZAPATA GUIDA L’ASSALTO ALLA SQUADRA TEDESCA

Novanta minuti per continuare a sognare: l’Atalanta cerca uno storico pass per la semifinale di Europa League questa sera allo Stadium dove, dopo l’1-1 di una settimana fa, la Dea ritrova i tedeschi del Lipsia. Poche alternative per entrambe le contendenti: per passare bisogna vincere; infatti con l’abolizione della regola del gol in trasferta, il pareggio porterebbe ai supplementari. Per questo ci si aspetta una gara emozionante come alla Red Bull Arena con occasioni a grappoli per entrambe le squadre: la squadra del Gasp proverà così a far valere anche la spinta del pubblico che questa sera si preannuncia numerosissimo a Bergamo per trascinare i nerazzurri verso il grande sogno.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: rispetto al match di andata, e a causa delle assenze, il Gasp deve per forza cambiare qualcosa rispetto alla gara di andata in Germania: in difesa fiducia al giovane Scalvini accanto a Demiral e Palomino; così De Roon avanza a centrocampo rispetto all’andata e farà coppia con Freuler (al rientro da un infortunio in extremis) e sulle fasce fiducia ancora Hateboer e Zappacosta. In attacco spazio a Zapata (favorito su Muriel): accanto al colombiano ci sarà probabilmente Pessina, con Koopmeiners in trequarti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Koopmeiners; Pessina, Zapata (Muriel) – Allenatore: Gasperini

LIPSIA (3-4-1-2): Gulacsi; Simakan, Orban, Gvardiol; Henrichs, Laimer, Kampl, Angelino; Dani Olmo; Nkunku, André Silva – Allenatore: Tedesco




Le pagelle di Lipsia-Atalanta

All.: Gasperini 7: alla fine la sua Atalanta in Europa torna a convincere ed esprimersi come sa. Non era facile ma questo risultato consente di potercela giocare la prossima settimana contro un avversario davvero di quelli tosti.  

Musso 7.5: determinante in almeno tre occasioni, superlativo in occasione del rigore. Può poco invece sul gol subito. 

Palomino 7: subito ammonito, non si scompone e disputa una gara di altissimo spessore 

Demiral 8: vero, l’episodio del penality lo vede protagonista, ma nel complesso mette sul piatto una prestazione stellare. 

De Roon 7: bene anche in un ruolo più arretrato del solito per necessità. 

Zappacosta 7: che sfortuna in occasione dell’azione che porta al pari finisce per mandar lui la palla in porta. Comunque molto buona la sua prova. 

Freuler 7: un infortunio nel finale tiene tutti col fiato sospeso dopo una prestazione davvero

Importante (Miranchuk 6: qualche piccolo lampo ma non cambia di molto l’andazzo)

Koopmeiners 7: dirige l’orchestra con maestria, sfiora anche un gol che avrebbe sicuramente meritato. 

Hateboer 6.5: spinta continua, precisione meno ma va bene così. 

Pessina 5.5: un paio di errori che potevano costare carissimo non gli evitano un voto sotto la sufficienza. (Scalvini 7: un po’ a sorpresa a centrocampo, sfiora il gol e gioca con grande personalità)

Pasalic 6.5: buona prova, che peccato per quel palo colpito a fine primo tempo (Boga 6.5: entra e da subito velocità e ritmo. Bene.)

Muriel 7: gol bellissimo a parte, pare finalmente in ripresa, ed è la notizia più importante (Zapata 6.5: rieccolo! Torna dopo l’infortunio, sembra già in ottima condizione anche se la forma migliore non c’è ancora e un po’ lo si nota). 




Due gol, quattro legni e tante emozioni: Atalanta indenne da Lispia, la semifinale passa da Bergamo

EUROPA LEAGUE: ANDATA QUARTI DI FINALE

LIPSIA-ATALANTA 1-1: MURIEL LANCIA LA DEA, RAGGIUNTA SU AUTORETE

Lipsia (Germania): tutto aperto, tutto da decidere fra una settimana a Bergamo; ma l’Atalanta esce bene dalla Red Bull Arena di Lipsia, dopo novanta minuti e molto belli, particolarmente intensi nel finale, quando la prudenza lascia posto al coraggio e i due assetti si sfilacciano un po’, lasciando spazi che le due squadre hanno la forza di aggredire fino alla fine. Due legni per parte, più dominio dell’Atalanta, che paga caro una delle pochissime distrazioni della sua serata quasi perfetta che porta all’1-1 del Lipsia, ma non accusa il colpo, torna ad assediare i tedeschi, ma alla fine rischia almeno due volte il gol della beffa. Giusto alla fine il pareggio per i ragazzi del Gasp che ritrovano anche Zapata, ma perdono Freuler nel finale per un risentimento muscolare.

GASP DIFENDE A QUATTRO: come già visto anche in quel di Atene, mister Gasperini sceglie la difesa a quattro con una sola punta di ruolo, Muriel, con a supporto Pessina e Pasalic: al fianco di Freuler c’è Koopmeiners che ha licenza di avanzare in aggressione su Kampl, mentre De Roon è deputato a fermare il temutissimo Olmo a tutto campo, con Demiral e Palomino che si dedicano alle due punte. Tedesco risolve i due dubbi della vigilia preferendo Klostermann a Simakan e confermando André Silva, che non lo aveva convinto nell’ultima partita e dunque era insidiato nei suoi pensieri dallo svedese Forsberg: al suo fianco Nkunku e alle loro spalle, da trequartista, proprio Dani Olmo, una vecchia conoscenza dell’Atalanta dai tempi del debutto in Champions League a Zagabria tre annetti fa.

MURIEL LA SBLOCCA CON UNA MAGIA: bella la cornice di pubblico alla RedBull Arena, quasi quarantamila spettatori di cui circa duemila tifosi nerazzurri in questo match che inizia con il Lipsia che attende l’Atalanta, sperando di trovare spazi per colpire in ripartenza. Dopo sette minuti i padroni di casa possono approfittare del primo errore in uscita dell’Atalanta per correre verso la porta: lo fa Nkunku ma il suo tiro è centrale e Musso non ha problemi. Anche Gasperini ha un piano: aggredire alto i tedeschi, cercare di non farli ragionare, trovare buchi nelle sue coperture. E dopo diciassette minuti ecco il capolavoro personale di Muriel a spezzare l’equilibrio: su pallone recapitato da Zappacosta, il colombiano vede un buco fra Klostermann e Heinrichs, punta Gulàcsi, evita il ritorno di Orbàn e inventa un tiro meraviglioso per l’1-0 nerazzurro.

PALI PER SILVA E PASALIC: il Lipsia incassa il colpo, deve cambiare per forza atteggiamento, ma lo fa con poca lucidità, senza trovare illuminazioni da Olmo, asfissiato da De Roon, e spesso ricorrendo a lanci lunghi che non trovano né Nkunku né André Silva: l’unica occasione, per il portoghese, nasce dopo un regalo di Pessina, ma il suo tiro finisce sul palo. Prima però, al ventunesimo, l’Atalanta era andata vicina al 2-0 ancora con un sinistro non lontano dal palo di Muriel dopo dribbling secco a rientrare. E un’altra occasione per il raddoppio arriva pochi secondi prima del riposo, con uno-due Pasalic-Freuler, concluso dal croato sul palo esterno.

RIPRESA, MUSSO-SUPER MA ZAPPACOSTA FA AUTOGOL: Nella ripresa, il portiere Gulàcsi è protagonista in avvio quando si allunga bene per deviare il possibile 2-0 di Muriel, poi ecco uno degli episodi chiave: Demiral che cade nella tentazione di un tocchetto su Nkunku, si fa beffare: è rigore, ma ci pensa Super-Musso a parare il tiro di André Silva e, ancora più miracoloso, il successivo tap in di Orbàn. Nulla può però fare il portierone argentino subito dopo al tredicesimo, con Zappacosta che per anticipare Orbàn mette alle spalle del proprio portiere.

REAZIONE-DEA, KOOP COLPISCE IL PALO: c’è il rischio di pagare psicologicamente il colpo, ma l’Atalanta, corretta da Gasperini con Scalvini, che va a centrocampo, Boga e Zapata riparte come se nulla fosse; proprio Scalvini ha la chance giusta ma mira alto un quasi rigore, Koopmeiners colpisce il palo subito dopo, poi un colpo di testa di Demiral, su cross di Koopmeiners, finisce fuori di poco.

PIU’ LIPSIA NEL FINAL, MA FINISCE 1-1: la sfuriata nerazzurra si esaurisce così, da lì in poi è più Lipsia, anche se Koopmeiners ha un’ultima chance. Ma prima, per due volte, i tedeschi vanno vicinissimi al sorpasso: prima con un tuffo di testa di Szoboszlai respinto dalla traversa, ancora con una ripartenza dell’ungherese murata da Musso e infine con un tiro a colpo sicuro di Mukiele in mischia e da distanza ravvicinatissima, respinto sulla linea da Demiral. Finisce, come è giusto che sia, in parità una bellissima partita: tutto rinviato a tra una settimana a Bergamo per decidere chi staccherà il pass per la semifinale di Europa League. L’Atalanta di questa sera ha tutte le carte per farcela, a patto di ridurre al minimo le solite, incredibili distrazioni fatali.

IL TABELLINO:

LIPSIA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 17′ pt Muriel (A), 13′ st aut. Zappacosta (L)

LIPSIA (3-4-1-2): Gulacsi; Gvardiol (28′ st Halstenberg), Orban, Klostermann; Angelino, Kampl, Laimer, Henrichs (42′ st Mukiele); Olmo (28′ st Szoboszlai); Nkunku (42′ st Novoa), André Silva (17′ st Forsberg) – A disposizione: Tschauner, Martinez, Simakan, Raebiger – Allenatore: Tedesco

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral, Palomino; Hateboer, Koopmeiners, Freuler (22′ st Miranchuk), Zappacosta (44′ st Pezzella); Pessina (16′ st Scalvini), Pasalic (16′ st Boga); Muriel (16′ st Zapata) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Malinovskyi, Mihaila, Cittadini – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Oliver (Inghilterra)

NOTE: spettatori: 39mila circa – al 13′ st Andre Silva (L) ha sbagliato un calcio di rigore (parato) – ammoniti: Gvardiol e Halstenberg (L), Palomino (A) – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




LIPSIA AI QUARTI: STORIA E CURIOSITÀ SULLA SQUADRA PIÙ ODIATA IN GERMANIA

Altro giro, altra tedesca ai quarti di Europa League per l’Atalanta, che pesca il Lipsia.

Squadra più abbordabile rispetto al Barcellona, ma non da sottovalutare, perché se è vero che la squadra della Sassonia per anni è stata accostata proprio agli orobici come progetto societario, idee di gioco e talento, c’è sempre la storia che parla per lei, e di complimenti in questo caso ce ne sono veramente pochi.

Una favola come l’Atalanta? Beh, diciamo che in Germania l’ascesa in Europa dei sassoni è vista come un incubo.

LA PIÙ ODIATA-  Qualcuno potrà pensare che sia la corazzata Bayern Monaco la più odiata della Germania, ma anche i tedeschi sanno riconoscere la meritocrazia, cosa che invece non vogliono attribuire al Lipsia.

Tutto ha inizio nel 2009 quando la Red Bulla acquista il piccolo club della quinta divisione con il solo scopo di portarlo ai vertici europei entro 10 anni.

Detto fatto: in soli 7 anni il Lipsia raggiunge il suo scopo, senza sorprese, dato che la mastodontica compagnia austriaca non ha mai nascosto di aver profuso milioni e milioni di euro per il raggiungimento del proprio obiettivo.

La semifinale raggiunta nel 2020 contro il Psg ha di fatto certificato “la colpa” da parte della squadra di assone di aver raggiunto certi livelli solo grazie alla spinta del denaro, e non grazie a un background fatto di storie, cuore, emozioni e passione.

GEMELLI DIVERSI- Aldilà del potenziale economico, sul campo poi la squadra sassone ha comunque mostrato tanta qualità intensità e talento, tanto da essere accostata all’inizio proprio all’Atalanta, come una sorta di “gemella”.

Dal punto di vista tecnico il paragone poteva anche starci, perché nel calcio possono concorrere più favole, ma anche dopo la semifinale di Champions nel 2020, negli ultimi due anni la squadra sassone ha eguagliato gli stessi obiettivi della Dea, sia in campionato che in campo internazionale: entrambe finalista nella coppa di lega (noi perso contro la Juve, loro perso contro il Dortmund, ottavi di Champions (noi perso contro il Real, loro contro il Liverpool). Cambia il nostro terzo posto in Serie A a discapito del loro secondo posto in Bundesliga, ma il succo è lo stesso: entrambe ormai sono due realtà del loro calcio, con la differenza che l’Atalanta ha trovato in Gasp e nella società un vero tesoro, mentre il Lipsia nel talento di Nagelsmann (ora in forza ai bavaresi) ma soprattutto ai tanti soldi dell’imponente società di bevande energetiche.

IL CONFRONTO- Venendo a questa stagione, il Lipsia pare fare sul serio nelle coppe, e meno in campionato: ai quarti di Europa League, è in semifinale di Coppa di Germania e al momento come la Dea lotta per un posto in Champions, punto a punto con il Leverkusen, nostro precedente avversario in EL.

Hanno vinto 11 delle ultime 19 partite, e da dicembre hanno perso solo due volte, tra cui una contro il Bayern Monaco.

Per quanto riguarda il computo dei gol fatti e subiti, il Lipsia ha siglato 57 gol e subiti 31 (rispettivamente +7 e -1 dell’Atalanta), e anche il fattore casalingo è in favore dei tedeschi: 28 punti in 13 partite, con 35 gol fatti sui 57 totali e 15 subiti sui 30, segno che anche in casa i sassoni concedono qualcosa.

Fuori casa però non c’è partita: la Dea è terza nella classifica del campionato, con 30 punti conquistati sui 48 totali, al netto di 26 gol fatti e 13 subiti. Il Lipsia al contrario fuori dalle mura amiche si trova in difficoltà: solo 16 punti racimolati e 5 sconfitte su 13 trasferte.




Soffre, stringe i denti e colpisce nel finale: eroica, Atalanta sbanca Leverkusen e vola ai quarti Europa League!

EUROPA LEAGUE, RITORNO OTTAVI DI FINALE

BAYER L.-ATALANTA 0-1: BOGA FA VOLARE LA DEA AI QUARTI

Leverkusen (Germania): fra le migliori otto d’Europa per la seconda volta in tre anni. Stavolta è Europa League, ma l’Atalanta si conferma perfettamente a suo agio in questa competizione: quattro vittorie su quattro, anche se quella di stasera è stata la più sofferta. Necessaria una grande prestazione difensiva, decisivo un gol di Boga, che finalmente ha onorato l’investimento fatto per lui nel mercato di gennaio. E’ arrivato per questo, spaccare le partite con la sua velocità e la capacità di puntare la porta partendo da lontano: così è nato il gol che in extremis ha consentito all’Atalanta di tirare un sospiro di sollievo dopo tanta resistenza oltre che dare una grandissima gioia ai suoi tifosi giunti in gran numero a Leverkusen e festanti sin dall’inizio del match.

GASP COI TITOLARISSIMI: dopo aver ruotato diverse prime scelte col Genoa in campionato, il tecnico Gasperini sceglie i migliori a disposizione nella sua Atalanta che schiera Muriel davanti con Malinovskyi e Koop a sostegno del colombiano mentre sulle fasce agiscono Hateboer e Zappacosta mentre dietro ci sono Toloi, Demiral e Palomino. Nei padroni di casa, Seoane ha fuori diversi giocatori per infortunio e punta davanti su Adli e in mezzo c’è quel Diaby che ha segnato all’andata il secondo gol tedesco.

MUSSO ATTENTO SU DIABY: sono quasi milletrecento i bergamaschi giunti a Leverkusen e si fa sentire subito all’ingresso delle squadre in campo per questo match che inizia con i nerazzurri in evidenza al quinto con un cross di Muriel dalla sinistra che taglia tutta l’area di rigore, ma non ci arriva Malinovskyi. All’ottavo però ecco il Bayer con Diaby che prova ad approfittare di una mezza amnesia difensiva della Dea ma Musso salva con un ottimo intervento. Proprio in occasione di questa azione Toloi si fa male ed è costretto ad uscire in barella con Djimsiti che deve entrare in campo al suo posto.

MURIEL SI FA VEDERE: la partita non è bellissima con l’Atalanta che contiene bene e attende l’avversario per poi provarci in contropiede come alla mezz’ora con Zappacosta sul cui cross tagliato in area Muriel viene contratto da Tapsoba. Sempre i nereazzurri in evidenza Muriel che a dieci dalla fine si incunea in area, ma da posizione defilata, due difensori recuperano su di lui e mettono in calcio d’angolo. Nel primo dei due di recupero concessi corner del colombiano e Demiral di testa manda alto per l’ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, MUSSO SUBITO STREPITOSO: si riprende dopo il riposo e il Bayer parte subito a mille ed al terzo costruisce l’occasione più grande del match: Diaby sfrutta un errore in fase di disimpegno dei nerazzurri e arriva a tu per tu con Musso che aspetta a buttarsi e fa bene perchè di piedi riesce a salvare la sua porta e il risultato. Poi sul proseguimento dell’azione Demirbay tira in porta, il pallone è deviato di Demiral in angolo e c’è anche un controllo con il Var per eventuale deviazione di mano del turco non giudicata tale da esser sanzionata.

DENTRO ANCHE BOGA: i minuti scorrono, e al ventesimo ecco il momento di Boga che entra in campo al posto di Malinovskyi: proprio il neo entrato si mette in evidenza a un minuto dalla mezz’ora quando l’ivoriano fugge in avanti, palla per Zappacosta che offre a Muriel il cui tentativo di conclusione è murato dalla difesa. Dopo la mezz’ora ecco in campo anche Pezzella e Pessina al posto di Zappacosta e Muriel con la Dea che si prepara ad un finale con l’elmetto in testa ed il Bayer che attacca a testa bassa.

IL PROFETA GEREMIA CI MANDA AI QUARTI: finale all’assalto per i tedeschi, che cercano il gol che porterebbe ai supplementari ma con l’Atalanta che riesce a difendersi con ordine senza rischiare praticamente nulla e, addirittura, nel primo dei cinque minuti di recupero va a mettere in ghiaccio il match: Boga corre in contropiede si ferma e poi riparte, arriva in posizione defilata dalle parti di Hrádecky e lo batte con bellissimo tiro a mezza altezza per la gioia dello spicchio di tifosi nerazzurri che esplode di gioia. La Dea mette così una seria ipoteca sul passaggio del turno con il Bayer che a quel punto molla la presa ed alza bandiera bianca. La squadra bergamasca vola ai quarti di Europa League, cosa che non accadeva addirittura da inizio anni novanta quando questa competizione si chiamava Coppa Uefa scrivendo un’altra splendida pagina di storia il cui finale è ancora tutto da scrivere. Grazie ragazzi!

IL TABELLINO:

BAYER LEVERKUSEN-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 46′ st Boga (A)

BAYER LEVERKUSEN (4-3-3): Hradecky; Fosu-Mensah (16′ st Bellarabi), Tah, Tapsoba, Hincapie; Palacios (16′ st Azmoun), Aranguiz (37′ st Alario), Demirbay (16′ st Andrich); Diaby, Adli, Bakker – A disposizione: Grill, Lomb, Kossounou, Paulinho, Sinkgraven – Allenatore: Seoane.

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (10′ pt Djimsiti), Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta (33′ st Pezzella); Koopmeiners; Malinovskyi (20′ st Boga), Muriel (34′ st Pessina) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Maehle, Mihaila, Scalvini, Pasalic – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Letexier (Francia)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Bayer L. 3-2 – ammoniti: Fosu-Mensah, Andrich, Diaby (B) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t. 




Crederci, crederci, crederci! L’Atalanta a Leverkusen per un’altra Euronotte da sogno!

LEVERKUSEN, ORE 18.45

LA DEA CERCA IN GERMANIA IL PASS PER I QUARTI

Con il piccolo vantaggio della vittoria per 3-2 dell’andata, l’Atalanta sbarca a Leverkusen dove questa sera proverà nuovamente a cancellare le amarezze del campionato con un’altra grande partita che potrebbe portarla tra le migliori otto di Europa League. Contro i temibili tedeschi i ragazzi del Gasp dovranno cercare la partita perfetta, quasi come all’andata dove però il gol ospite nel finale ha tenuto aperto un discorso qualificazione che questa sera i nerazzurri proveranno a chiudere a loro favore per scrivere insieme l’ennesima bella pagina di storia e continuare a credere nel sogno Europeo di Coppa.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: dopo le parziali rotazioni di diversi titolari nella gara con il Cagliari, mister Gasperini pare orientato a schierar la miglior formazione possibile per cercare di tornare a casa dalla Germania con un risultato positivo che vorrebbe dire qualificazione ai quarti. Davanti dovrebbe esserci Muriel con Koopmeiners e Malinovskyi alle sue spalle mentre sulle fasce Hateboer e Zappacosta. Dietro torna Palomino con Toloi e Demiral.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Hradecky; Fosu-Mensah, Tah, Tapsoba, Bakker; Demirbay, Aranguiz; Diaby, Palacios, Adli; Alario – All.: Seoane

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Malinovskyi, Koopmeiners; Muriel – All.: Gasperini