Le pagelle di Atalanta-Paris Saint Germain

BRAVO SPORTIELLO, MALINOVSKYI NON INCIDE

Serata quasi perfetta sino ai titoli di coda per i nerazzurri, purtroppo il finale è costato carissimo alla squadra del Gasp che ha forse azzardato i cambi in maniera troppo frettolosa restando così senza quando Freuler non ne aveva più. Bene Sportiello che risulta decisivo nella ripresa, bene anche Caldara e Djimsiti dietro oltre che lo stesso Freuler e De Roon con Malinovskyi che invece non incide come dovrebbe sul match.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: forse un po’ di fretta nei cambi, fatto sta che quel finale di gara con Freuler praticamente fuori e senza sostituzioni a disposizione è la chiave che porta al ribaltone transalpino. Peccato, perchè i suoi sin li avevano costruito un’impresa andata in frantumi in pochi minuti. Ci riproveremo l’anno prossimo!

SPORTIELLO 7: incolpevole sui gol subiti, è anche molto bravo e sicuro su una bella conclusione di Mbappe nella ripresa.

TOLOI 6.5: poco da dire anche per lui, tutto praticamente perfetto (o quasi) sino allo scoccare del novantesimo…

CALDARA 7: Neymar non lo marchi in nessun modo, ma lui è comunque bravo a impedirgli di fare alcune giocate praticamente per quasi tutta la partita.

DJIMSITI 6.5: si francobolla su Icardi rendendolo praticamente inoffensivo. Bene. (PALOMINO 6.5: buono il suo impatto sul match, decisivo con un intervento su Mbappe nel finale salvando un gol che pareva fatto).

HATEBOER 6.5: va a mille sopratutto nel primo tempo, nella ripresa invece non riesce a costruirsi spazi come gli era capitato in precedenza.

DE ROON 6.5: un retropassaggio sbagliato nel primo tempo rischia di creare guai ai suoi, poi per il resto è una buona gara anche la sua.

FREULER 7: finisce stremato al punto tale che non riesce più nemmeno a reggersi in piedi, ma è autore di una partita davvero maiuscola. Applausi.

GOSENS 6.5: spinge parecchio, sopratutto nel primo tempo, poi nella ripresa la fatica inizia a farsi sentire. (CASTAGNE 6: una decina di minuti in campo per lui, giusto il tempo di assistere al finale beffardo).

GOMEZ 6: non in forma top oggi, ma comunque fa vedere qualcosa di buono, poi nella ripresa un pestone lo condiziona e viene sostituito (MALINOVSKYI 5: purtroppo non incide sulla partita come tutti avremmo sperato. Peccato).

PASALIC 7: il suo gol fa sognare una città intera e poteva essere il simbolo dell’ennesima grande impresa. Così purtroppo non è stato, ma lui ricorderà comunque a lungo questa partita. Bravo! (MURIEL 5.5: non riesce a trovare l’impatto giusto sul match dopo il suo ingresso in campo).

ZAPATA 6.5: utile alla causa, offre subito un buon assist al Papu in avvio. Nel finale esce stremato (DA RIVA s.v.: dentro nel finale, assiste suo malgrado all’incredibile beffa).




Grazie Atalanta, l’ennesima beffa nel finale non cancella un’altra notte da eroi.

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTI DI FINALE

ATALANTA-PSG 1-2: DUE GOL NEL RECUPERO, LA DEA SALUTA LA CHAMPIONS

Dopo Dortmund, Copenaghen e la finale persa con la Lazio, ecco che anche oggi l’epilogo (in negativo) per l’Atalanta non poteva che arrivare nei titoli di coda. Dopo aver sognato per ottantanove minuti grazie al gol di Pasalic, la Dea si arrende all’uno-due micidiale del PSG in pieno recupero e saluta la Champions League chiudendo comunque tra le prime otto del torneo. Magra consolazione? Forse, ma soprattutto tanto orgoglio per una squadra che, ancora una volta, esce a testa altissima contro un avversario decisamente molto più quotato e con giocatori in grado di farti la differenza in qualsiasi momento: e purtroppo lo si è visto.

Lisbona (Portogallo): peccato, peccato, peccato. Ma il calcio è anche questo e, tutto sommato, ci siamo pure abituati a sconfitte del genere: per la Dea purtroppo è questo un vizio abbastanza costante in gare importanti e di prestigio. Le sconfitte aiutano a crescere, e questa squadra lo ha comunque dimostrato anche questa sera, tenendo testa ad una delle più forti squadre in Europa con giocatori il cui stipendio è pari al valore dell’intera rosa nerazzurra. Peccato, ma domani andremo tutti in giro con il petto all’infuori e stra-orgogliosi di quanto questi ragazzi ci hanno saputo regalare.

CALDARA SI, PALOMINO NO: confermate quasi tutte le indiscrezioni della vigilia con Sportiello che sostituirà l’infortunato Gollini tra i pali mentre dietro il Gasp preferisce Caldara a Palomino con De Roon in mezzo insieme a Freuler mentre l’altro ballottaggio è davanti dove Pasalic è insieme al Papu a sostegno di Zapata con Malinovskyi in panchina. Nei transalpini, Tuchel recupera Mbappe che però parte dalla panchina ma la davanti c’è l’imbarazzo della scelta con l’ex interista Icardi insieme a Neymar e Sarabia ed a guidar difesa della corazzata francese l’ex milanista Thiago Silva.

PAPU-NEYMAR, SUBITO GRANDI OCCASIONI: atmosfera surreale all’ingresso delle squadre in campo con il contorno deserto dello stadio di Lisbona, senza pubblico (come tutte le partite di questa final-eight) a seguito delle restrizioni dovute alla prevenzione del Covid-19; ed a tal proposito, viene osservato un minuto di silenzio a centrocampo per ricordare tutte le vittime del Coronavirus, che a Bergamo ha portato morte e sofferenza nei mesi scorsi come forse in pochissime altre zone del mondo. Atalanta subito vivace in avvio, al secondo bel pallone lavorato da Zapata per il Papu che conclude diagonale in area ma tiro facile per il portiere Navas; capovolgimento di fronte e, da un errato disimpegno di De Roon, la palla va a Neymar che si mette in moto ritrovandosi a tu per tu con Sportiello ma spedendo clamorosamente fuori la sfera e graziando la Dea.

SUPERMARIO METTE LE ALI ALLA DEA: all’undicesimo è ancora la squadra del Gasp a rendersi pericolosa con un colpo di testa in area di Hateboer e Navas che si supera e manda in corner con un colpo di reni sui cui sviluppi va a colpire di testa stavolta Caldara, ma in posizione di fuorigioco. La partita comunque non ha ritmi alti e l’Atalanta può così sviluppar meglio la sua trama di gioco ed al ventiseiesimo pesca il jolly con Pasalic, che conclude a giro in maniera fantastica un pallone ciccato da Zapata: la Dea è avanti a Lisbona, 1-0!

NEYMAR CONTRO TUTTI: i francesi provano subito a reagire e, al ventottesimo, è sempre Neymar il più pericoloso con la conclusione da fuori del brasiliano che esce di un soffio. A cinque dalla fine Salabria va sul fondo e crossa rasoterra ma Icardi è ben controllato da Djimsiti che non gli fa toccare la sfera. Poi, a tre dall’intervallo, Hateboer sbaglia il retropassaggio e serve ancora Neymar che però arriva in area e si coordina malissimo spedendo alle stelle la sfera. Con il Psg che spinge di più si chiude però dopo un giro d’orologio il primo tempo con l’Atalanta che è avanti di un gol.

RIPRESA, TANTI CAMBI E POCHE EMOZIONI: si riparte dopo il riposo con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima frazione di gara e con il PSG che prova inizialmente a spingere di più ma senza esser pericolo, ed i nerazzurri che a loro volta non stanno a guardare e rispondono colpo su colpo. A ridosso del quarto d’ora Gomez (a seguito di un contrasto subito) ha qualche problemino che induce il Gasp a far scaldare ed inserire nel giro di poco Malinovskyi e, un minuto dopo, anche Palomino al posto dell’ammonito Djimsiti. Il ritmo del match resta comunque non elevatissimo, il PSG quando parte fa sempre paura, ma la Dea riesce spesso ad aver la meglio, anche dopo l’ingresso del temutissimo Mbappe, recuperato in extremis dai transalpini dopo l’infortunio nella finale di coppa di Francia.

IL PSG SPINGE MA NON PUNGE: a due dalla mezz’ora Sportiello è decisivo quando Mbappe mette il turbo ed entra in area ma il portiere nerazzurro è bravissimo a respingere la conclusione. Poi un minuto dopo è Neymar a provare l’azione solitaria ma la conclusione è debole e parata dal nostro portiere. Ancora Mbappe a dieci dalla fine è protagonista di una bella azione personale ma è fondamentale l’intervento di Palomino al momento della conclusione ed i francesi guadagnano solamente corner.

FINALE ATROCE, RIBALTONE-PSG IN DUE MINUTI: altri cambi per la panchina nerazzurra a meno di dieci dalla fine con Castagne ed il giovane Da Riva che danno il cambio in campo a Castagne e Zapata nel finale di partita. Nel finale però due episodi segnano la partita ed il destino dei nerazzurri: l’infortunio di Freuler ad un minuto dal novantesimo con Gasperini che non ha più cambi a disposizione e che resta così in campo, ma zoppicante. Ed il Psg stavolta non perdona: Marquinhos al novantesimo concretizza spuntando dal nulla dopo una azione confusa in area nerazzurra e, nel secondo dei cinque di recupero concessi (poi diventati sei) è il neo entrato Choupo-Moting a metter in rete il facile pallone del sorpasso su un’Atalanta che si vede crollare il mondo addosso nel giro di una manciata di minuti.

GRAZIE RAGAZZI!: l’epilogo è quindi sotto certi aspetti drammatico per una Dea che comunque merita solo applausi. Eppure i nerazzurri hanno tenuto in scacco per ottantanove minuti una delle corazzate più forte d’Europa vedendo tuttavia sgretolarsi nel finale quanto sin li costruito. Un film che pare già visto, simile all’eliminazione dall’Europa League di tre anni fa per mano del Borussia Dortmund. Allora come oggi però, possiamo solo che alzarci in piedi ed applaudire questa squadra che, per l’ennesima volta, ha fatto sognare un intero popolo e tutta la sua gente. E prima o poi chissà, che non debba sempre e per forza finire così. GRAZIE RAGAZZI!

IL TABELLINO:

ATALANTA-PARIS SAINT GERMAIN 1-2 (primo tempo 1-0)

RETE: 26′ Pasalic (A), 91′ Marquinhos (P), 93′ Choupo-Moting (P)

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Caldara, Djimsiti (58′ Palomino); Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (81′ Castagne); Gomez (58′ Malinovskyi), Pašalić (69′ Muriel); Zapata (81′ Da Riva) – A disposizione: Gelmi, Rossi, Šutalo, Czyborra, Piccoli, Bellanova, Colley – Allenatore: Gasperini

PARIS SAINT GERMAIN (4-3-3): Navas (78′ Sergio Rico); Kehrer, Thiago Silva, Kimpembe, Bernat; Herrera (70′ Draxler), Marquinhos, Gueye (70′ Paredes); Sarabia (58′ Mbappe), Icardi (78′ Choupo-Moting), Neymar – A disposizione: Rico, Bulka, Diallo, Bakker, Kalimuendo-Muinga, Dagba, Ruiz-Atil, Mbe Soh – Allenatore: Tuchel

ARBITRO: Anthony Taylor (ENG)

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Djimsiti, Freuler, De Roon, Zapata, Bernat, Herrera, Toloi, Marquinhos, Palomino – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Atalanta è il gran giorno: contro il PSG dei campioni la Dea prova a fare la storia!

LISBONA, ORE 21: APPUNTAMENTO CON LA STORIA!

PAPU E COMPAGNI SFIDANO I CAMPIONI FRANCESI

Ci siamo. Palla al centro, l’attesa è finita. Questa sera alle 21 l’Atalanta delle meraviglie inaugura la final-eight di Champions League sfidando i campioni di Francia del PSG nella partita secca che si disputerà a Lisbona. Tutto vero, nessuno scherzo, la squadra del Gasp proverà la grandissima impresa di centrare una incredibile semifinale alla sua prima partecipazione nel torneo della coppa dalle grandi orecchie. Mancherà il pubblico, ma Bergamo e la sua gente è pronta a stringersi intorno a Papu e compagni nella sfida ai transalpini del fenome-Neymar oltre che dell’ex interista Icardi e con Mbappe probabilmente recuperato per tempo dall’infortunio (e che dovrebbe iniziare il match dalla panchina). Una serata che, al di la del risultato, resterà indimenticabile per tutti i bergamaschi con la Dea che proverà a confermarsi come la variabile impazzita in mezzo alle big d’Europa. Teniamoci forte amici, e prepariamoci a vivere insieme questo match che scriverà una nuova pagina di storia nerazzurra al di la del risultato finale. FORZA RAGAZZI!!!!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: senza quel Josip Ilicic, che ha segnato cinque delle ultime sette reti in Champions League per la Dea, mister Gasperini dovrà fare a meno anche del portiere titolare Gollini con al suo posto Sportiello che vive così la sua seconda da titolare in coppa; dietro quasi certo l’impiego in mezzo alla difesa di Caldara mentre in fascia toccherà ad Hateboer e Gosens. In avanti Pasalic pare favorito su Malinovskyi di fianco a Gomez alle spalle di Zapata che fungerà da terminale offensivo.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez; Zapata – Allenatore: Gasperini

PARIS SAINT GERMAIN (4-3-3): Navas; Kehrer, Silva, Marquinhos, Bernat; Herrera, Paredes, Gueye; Sarabia, Icardi, Neymar – Allenatore: Tuchel




Contro un PSG alla Hamilton, occorrerà un’Atalanta alla Verstappen

Ore 21 di mercoledì 12 agosto 2020, Lisbona, stadio “Da Luz“, Atalanta-PSG, gara valevole per i quarti di finale di Champions League 2019/2020.

Basta solo questo capoverso testé scritto per capire l’emozione che un tifoso atalantino potrà provare. Benché i soliti italioti medi pensino il contrario (e pensino pure quello che vogliono, di gentucola come loro ne facciamo volentieri a meno nelle nostre vite), il sostenitore della Dea tutto è tranne che un montato di testa e se un giorno dovesse capitare che l’obiettivo principale tornerà a essere la permanenza in Serie A, non si farà problemi nel sostenere la squadra per questo.

Questo perché il tifoso atalantino sa benissimo che la formazione di Gasperini ha già raggiunto e superato quello che era il massimo obiettivo in questa Champions: ossia provare a passare la fase a gironi. Ebbene, la fase a gironi non solo è stata superata ma è stato superato anche un turno a eliminazione diretta, l’ottavo contro il Valencia. Quindi, obiettivo non solo raggiunto ma si è fatto molto di più.

Ora arriva il PSG. Inutile girarci attorno, nonostante le assenze di VerrattiDi Maria e (forse) Mbappé, i francesi restano favoriti. Ed è normale che sia così. Basti pensare al solo Neymar, che guadagna solo lui più di tutta la rosa di Gasperini messa assieme.

Anzi, è molto probabile che il PSG premerà il pedale dell’acceleratore sin dall’inizio, conoscendo le magagne nerazzurre nel primo quarto d’ora di gara. In maniera da mettere in ghiaccio la sfida e risparmiare preziose energie per il prosieguo della manifestazione.

Insomma, la squadra di Tuchel vorrà comportarsi come Lewis Hamilton nei primi giri di un Gran Premio, dato che l’inglese è abituato a stroncare la concorrenza a suon di tornate veloci fin dall’inizio.

E allora l’Atalanta dovrà fare il Max Verstappen della situazione. Ossia reggere l’onda d’urto nei primi minuti (così come fa l’olandese della Red Bull durante i primi giri) per poi provare a verificare se dovessero essere cedimenti nei francesi.

In soldoni, il PSG rimane favoritissimo e se le cose dovessero andare secondo logica, l’avventura dell’Atalanta (che è stata, è e rimarrà splendida) in Champions League dovrebbe terminare alle 23 di stasera. Però se le gomme del PSG-Hamilton dovessero cedere come accaduto domenica a Silverstone…sarebbe un peccato non fare il Verstappen della situazione e non approfittarne.

Articolo a cura di Giuseppe Pucciarelli




Le pagelle di Valencia-Atalanta

PALOMINO PASTICCIONE, FREULER E GOSENS D’ACCIAIO

Inutile dilungarsi sulla grandezza di Josip Ilicic (ne parleremo nella valutazione personale del giocatore), in questa storica serata per la Dea c’è gloria anche per molti dei nostri anche se Palomino riesce a combinare un paio di pasticci che costano due gol che pesano poco nel computo finale mentre in mezzo un Freuler sempre più in crescita e Gosens a tratti imprendibile sono due armi in più per il Gasp che perde poi De Roon per un colpo all’occhio e deve inserire Zapata che disputerà anche lui una buona prova al Mestalla.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: l’ennesimo capolavoro, aggiungere altro ormai diventa superfluo. Tiene la barra alta ai suoi nonostante il risultato dell’andata fosse di suo già rassicurante e li striglia quando vede calare la concentrazione. Ed alla fine vince, anche stavolta: la Dea è tra le prime otto d’Europa. Chapeau!

SPORTIELLO 6: ne becca tre tra alcune uscite un po’ incerte e anche un paio di buoni interventi, due dei quali, nel finale, salvano dal possibile 4-4 da parte degli spagnoli. Benino.

DJIMSITI 6: la dietro ballano un po’ tutti, lui tutto sommato un po’ meno degli altri.

CALDARA 6.5: bene, ordinato e con poche sbavature. Sta crescendo.

PALOMINO 5: un paio di pasticci un po’ sciagurati che costano altrettanti gol che, per fortuna, non pesano più del dovuto grazie al successo ampio dell’andata. Però ultimamente commette troppe ingenuità non da lui.

HATEBOER 6.5: meno mattatore rispetto all’andata dove mise a segno una doppietta, tuttavia anche oggi la sua prova è più che positiva.

DE ROON 5.5: sul primo pareggio del Valencia ci mette del suo con un passaggio abbastanza incomprensibile. Poi si infortuna subendo un colpo ad un occhio e viene sostituito verso la fine del primo tempo. (ZAPATA 6.5: partecipa a varie azioni, si crea anche un paio di buone opportunità che però non riesce a sfruttare).

FREULER 7: che sfortuna, si ferma alla traversa con una bellissima conclusione che poteva fargli bissare il gol già trovato anche all’andata. Ma complessivamente la sua prova è più che positiva.

GOSENS 7: un paio di sterzate che mandano in frantumi la debole difesa del Valencia, poi tante palle recuperate utili alla squadra. Insostituibile!

PASALIC 6.5: tanti palloni smistati, oggi non si avvicina spesso al gol come in altre circostanze ma disputa un’ottima partita. (TAMAZE s.v.: dentro nel finale)

GOMEZ 6.5: un po’ in ombra nel primo tempo, meglio nella ripresa anche se perde alcuni palloni in maniera banale che gridano un po’ vendetta (MALINOVSKYI s.v.: dieci minuti abbondanti di match per lui, si gode il successo con i compagni).

ILICIC 10: ogni commento ormai risulta superfluo. Non pago, ne segna addirittura quattro oggi e si diverte in campo a farsi sberleffi della difesa valenciana. Un piacere agli occhi veder giocare un calciatore di questo livello con la maglia dell’Atalanta: un autentico fuoriclasse. Clonatelo!




L’Atalanta ha un Ilicic stratosferico: la Dea sbanca Valencia, è tra le prime otto d’Europa!

CHAMPIONS LEAGUE, RITORNO DEGLI OTTAVI DI FINALE

VALENCIA-ATALANTA 3-4: STORICA QUATERNA PER MAGO-JOSIP

In questi giorni ce lo ripetiamo tante volte: “andrà tutto bene”, e questa sera la Dea ce lo ha ribadito altre quattro volte, segnando altrettanti gol al Valencia (come all’andata) e staccando così il pass che vale un piazzamento tra le prime otto d’Europa in un momento così difficile e complicato per Bergamo e la sua gente. Altalena di gol ed emozioni con un grande mattatore: Josip Ilicic, che segna 4 gol (due su rigore) che valgono la qualificazioni ai danni degli spagnoli in una gara in cui la Dea non ha mai messo a rischio il passaggio del turno dopo il 4-1 dell’andata a San Siro ma che non si è risparmiata dal regalarci l’ennesima altalena di gol ed emozioni. In attesa di buone notizie nella battaglia che l’Italia intera sta combattendo contro il Coronavirus, la Dea strappa un piccolo, grande sorriso a Bergamo, la sua gente, ma anche a tutte quelle persone che vivono in questi giorni momenti di difficoltà. Uniti, ce la faremo!

Valencia: Bergamo come tutta l’Italia va alla ricerca di un sorriso in un momento difficile per tutta la nazione, e allora l’Atalanta proverà a regalarlo anche a chi magari non la sostiene come suo tifoso diretto cercando di chiudere il cerchio nel silenzio del Mestalla a Valencia andando a caccia del pass per i quarti di Champions League. Si riparte dopo il meraviglioso 4-1 dell’andata per la Dea, da allora è successo di tutto con il Coronavirus che sta flagellando il nostro bel paese e mezza Europa, tant’è che stasera si giocherà a porte chiuse in uno stadio dove lo stesso Valencia proverà a vendicare la sconfitta dell’andata, e proprio per questo i nerazzurri dovranno stare attenti per non rimettere in pista gli spagnoli.

GOLLINI OUT, C’E’ SPORTIELLO: brutta sorpresa nel riscaldamento pre-partita per Gollini che si infortuna e Gasperini lancia così Sportiello titolare con Caldara al posto di Toloi in difesa mentre in mezzo c’è anche Pasalic a supporto di Gomez ed Ilicic mentre Zapata parte dalla panchina. Nel Valencia, torna Parejo in mezzo dopo l’infortunio con anche l’italiano Florenzi recuperato ma inizialmente in panchina; davanti ci sono Moreno e Gameiro.

ILICIC DAL DISCHETTO FA SUBITO 1-0: fa davvero impressione lo stadio Mestalla privo di pubblico all’ingresso delle squadre in campo con l’Atalanta che fa subito sul serio e, dopo poco più di un minuto, Ilicic è steso in area di rigore e l’arbitro non ha dubbi nell’assegnare il penalty per la Dea che lo stesso sloveno va a realizzare portando così subito avanti i nerazzurri.

GAMEIRO RISPONDE AL VENTESIMO, 1-1: la partita diventa così subito in salita per il Valencia, che però mantiene maggior possesso-palla e ci prova all’ottavo con il tiro da fuori di Rodrigo che trova però pronto Sportiello alla respinta coi guantoni; la Dea arretra un po’ troppo ed al ventesimo paga dazio dopo un errato disimpegno in fase di ripartenza di De Roon che accende l’attacco spagnolo, pallone in area per Gameiro che viene prima anticipato da Palomino ma poi riesce a recuperar la sfera e anticipare Sportiello in uscita: 1-1 al ventesimo.

ANCORA ILICIC DAL DISCHETTO RIMANDA AVANTI LA DEA: l’Atalanta non perde però la concentrazione dopo aver incassato il pari, forte anche del vantaggio comunque a suo favore nel punteggio complessivo, ed il Valencia ci prova ma con poche idee e maggiori iniziative personali. La partita vivacchia così fino a quattro dalla fine quando la difesa del Valencia la combina ancora grossa con un ingenuo fallo di mano in area di Diakhaby a contatto con Ilicic: il Var richiama l’arbitro che va a visionare le immagini e fischia così il secondo rigore per l’Atalanta. Va ancora Ilicic dal dischetto e anche stavolta non sbaglia il gol che rimanda avanti la Dea di un gol. De Roon deve poi uscire dopo un colpo all’occhio in un contrasto di gioco, entra così Zapata al suo posto. Nei tre di recupero concessi , è ancora Ilicic a provarci nel finale su punizione ma senza successo in un primo tempo che l’Atalanta chiude avanti per 2-1, punteggio che sta più che bene ai ragazzi del Gasp.

RIPRESA, GAMEIRO FA ANCORA CENTRO, 2-2: riprende la partita dopo il riposo ed al terzo Sportiello è bravo a bloccare in sicurezza un colpo di testa di Torres in area; poi però il Valencia trova il pari al quinto quando Palomino commette una ingenuità ai limiti dell’area, palla che torna spagnola e il cross in area trova ancora Gameiro che, di testa fa il 2-2. Poco prima Freuler aveva colpito una clamorosa traversa con una bella conclusione da fuori area.

TORRES SORPASSA, MA C’E’ SUPER-ILICIC, 3-3!: la squadra del Gasp non sa difendere e il mantener il risultato non è il suo forte, e al ventiduesimo lo si capisce quando si fa sorprendere di nuovo dal lancio centrale di Parejo per Ferran Torres che buca centralmente la difesa atalantina e supera Sportiello in uscita con un pallonetto da fuori area e manda avanti il Valencia. La piccola speranza spagnola dura però circa quattro minuti, il tempo prima che Zapata si fa parar dal portiere una conclusione in diagonale, e poi con lo stesso colombiano che da destra passa a Ilicic al limite dell’area, centralmente, il quale si libera e trafigge Cillessen di sinistro, palla nell’angolino alla sinistra del portiere: 3-3 al Mestalla.

IL POKER DI MAGO JOSIP, 4-3 PER LA DEA!: azzerata ogni possibile minima speranza di rimonta per il Valencia, la squadra del Gasp libera la mente e inizia a divertirsi e va a trovare addirittura il gol del contro-sorpasso agli spagnoli con una bellissima azione da sinistra a destra Zapata-Freuler-Ilicic ed è ancora lo sloveno a siglare una clamorosa quaterna personale di sinistro. Pazzesca Atalanta, è 4-3!

AI QUARTI DI CHAMPIONS, BERGAMO NELLA STORIA: nel finale c’è spazio anche per Tamaze che entra al posto di Pasalic e c’è spazio anche per una punizione a giro di Ferran Torres, che trova la grande risposta di Sportiello che evita così il pareggio. Due minuti di recupero e poi è gloria vera per l’Atalanta che stacca il pass per i quarti di Champions League e scrive l’ennesima, incredibile pagina di storia per la grande gioia dei suoi tifosi e di tutta la gente di Bergamo che mai come in questo momento aveva bisogno di un sorriso: il sole tornerà amici, andrà tutto bene perchè Bergamo, la sua squadra e la sua gente mandano un chiaro messaggio all’Europa intera. Noter an mola mia!!! GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

VALENCIA-ATALANTA 3-4 (primo tempo 1-2)

RETI: 3′ pt Ilicic (A), 21′ pt Gameiro (V), 45′ pt Ilicic (A), 7′ st Gameiro (V), 23′ st Ferran Torres (V), 27′ st, 37′ st ilicic (A)

VALENCIA (4-4-2): Cillessen; Wass, Diakhaby (1′ st Guedes), Coquelin (30′ st Cheryshev), Gayà; Ferran Torres, Kondogbia, Parejo, Soler; Rodrigo (35′ st Florenzi), Gameiro – A disposizione: Domenech, Lee, Sobrino, Guillamon – Allenatore: Celades

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon (45′ pt Zapata), Freuler, Gosens; Pasalic (39′ st Tamèze); Gomez (34′ st Malinovskyi), Ilicic – A disposizione: Rossi, Czyborra, Muriel, Castagne – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Hategan (Rom)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Valencia 4-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Coquelin, Diakhaby, Kondogbia, Wass (V); Freuler (A) – recuperi: 3′ p.t. e 2′ s.t.




Per la storia, per Bergamo e per la sua gente: dai Atalanta regalaci i quarti di Champions!

VALENCIA, ORE 21

NEL SILENZIO DEL MESTALLA PER SCRIVERE LA STORIA

No, non sarà e non potrà comunque essere una partita normale: Valencia-Atalanta di questa sera valida per il ritorno degli ottavi di Champions League si giocherà a porte chiuse, la città spagnola è alle prese con l’epidemia di Coronavirus che in Italia è già approdata da due settimane abbondanti e sta flagellando in particolar modo proprio la Lombardia e diverse province tra cui anche Bergamo che questa sera proverà a fermarsi e dimenticare per un’ora e mezza abbondante i problemi e le difficoltà di questo brutto periodo, perchè l’Atalanta del Gasp tenterà la storica impresa di centrare un quarto di finale della coppa dalle grandi orecchie alla sua prima partecipazione. Si riparte dalla notte magica di San Siro di tre settimane fa, dal 4-1 per Gomez e compagni che non deve però far pensare che sia già tutto fatto, perchè gli spagnoli sono comunque un osso duro e sicuramente cercheranno in tutti i modi di tentare a loro volta l’impresa. Non sarà facile, ma questi ragazzi stasera proveranno a regalarci una nuova serata magica, che avrebbe molti significati simbolici dentro di se, ben oltre il semplice ambito sportivo. FORZA RAGAZZI!!!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: niente da fare per Toloi, in difesa toccherà ancora a Caldara come nella gara d’andata mentre il vero dubbio per il Gasp è capire chi tra Freuler e Pasalic giocherà titolare con anche la possibilità non da escludere che giochino entrambi e il mister atalantino rinunci a Zapata lasciando così Ilicic e Gomez più avanzati in avanti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

VALENCIA (4-4-2): Cilessen; Waas, Diahkaby, Mangala, Gaya; Ferran Torres, Kondogbia, Parejo, Soler; Gameiro, Guedes – All.: Celades

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Palomino, Djimisti, Caldara; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata. All.: Gasperini