Atalanta, la festa la fa solo il Livorno:

Toscana ancora amara per i nerazzurri

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L'espulsione di Bellini completa la serata storta dei nerazzurri...

I nerazzurri scivolano a Livorno nell’anticipo della trentottesima di B e rimandano di almeno una settimana la possibile promozione in serie A: eppure i ragazzi di Colantuono erano addirittura passati in vantaggio in avvio di ripresa con una bella rete di Bonaventura che sfiora anche il raddoppio pochi minuti dopo ma la reazione dei toscani è veemente ed i gol prima di Dionisi e poi di Danilevicius ribaltano il punteggio e costringono i nerazzurri alla resa. Nel finale espulso anche capitan Bellini.

Livorno: anticipare, vincere ed aspettare. Un’Atalanta col pallottoliere in mano si presenta allo stadio Picchi per l’anticipo della giornata numero trentotto del torneo cadetto: i nerazzurri, in caso di vittoria e contemporaneo pareggio delle inseguitrici Varese e Novara si ritroverebbero già in serie A domenica. Cresce l’attesa per il ritorno tra le grandi del calcio dei nerazzurri anche se rimane sempre fondamentale non perdere di vista l’obiettivo proprio ora che il traguardo è davvero vicino e mister Colantuono lo sa bene: già in conferenza stampa prima del match è chiara l’intenzione del tecnico nerazzurro di arrivare alla matematica certezza del ritorno in A il prima possibile per poi togliersi qualche ulteriore sfizio.

Nonostante il black-out: la voglia di non deludere mai il web tifoso va ben oltre anche ad un incendio che, nella scorsa notte, ha mandato in tilt i server del provider a cui il nostro sito si appoggia rendendolo oscurato per buona parte della giornata. Più forti anche delle fiamme, eccoci qui, scusandoci ovviamente per il disagio che involontariamente è sorto mandando K.O. i siti internet di mezza Italia.

Poche variazioni: Colantuono si affida ad una Atalanta verosimile a quella di Crotone con l’eccezione di Doni (squalificato) e confermando la strana coppia d’attacco con Tiribocchi e Bjelanovic mentre sul fronte opposto l’allenatore labronico Novellino rinuncia a Tavano per dar spazio all’estro del giovane dionisi.

Qualche brivido: partenza con qualche difficoltà per la squadra nerazzurra vista anche la pressione che il Livorno prova sin da subito a porre sul match quando i toscani partono forte con bordata di collo di Iori dal limite dell’area che termina con la palla che sfiora la traversa. Il pressing dei padroni di casa viene spezzato all’undicesimo dal break atalantino: traversone basso da destra di Barreto, ma non c’è nessun compagno in area a ricevere l’assist delizioso del paraguaiano.

Si sonnecchia: superato il vibrante avvio, i nerazzurri prendono a quel punto la gestione delle operazioni a centrocampo, concedendo poco al Livorno, ma non riuscendo comunque a rendersi seriamente pericolosi, tant’è che il match diventa lento e macchinoso, con le due contendenti che faticano a regalare brividi ai (non molti) tifosi presenti sugli spalti dello stadio Picchi.

Consigli c’è: superata la mezz’ora, il Livorno torna a farsi vivo dalle parti di Consigli ed il portierone atalantino è chiamato all’opera sulla conclusione da fuori di Parravicini che viene deviata con un bel colpo di reni in corner. Peluso diventa decisivo con un suo intervento a liberare l’area al minuto trentasei e, un minuto più tardi, ancora un brivido sulla schiena dei tifosi atalantini quando la bella girata di Luci su cross di Schiattarella si schianta sulla traversa a Consigli battuto dando vita a quella che, di fatto, è la più grossa occasione di un primo tempo che va in archivio dopo due minuti di recupero sul punteggio di 0-0.

Jack illuminA la notte: la ripresa si apre con una conclusione da fuori al secondo minuto di Dionisi che è tanto potente quanto imprecisa mentre la luce nerazzurra si accende due giri d’orologio più tardi quando l’Atalanta sblocca il match con Bonaventura che prende palla al limite dell’area, sulla sinistra, e calibra una magistrale conclusione destinata all’incrocio dei pali alla sinistra di De Lucia portanto i nerazzurri in vantaggio ed avvicinandoli sempre di più alla serie A. Lo stesso Bonaventura va vicino al raddoppio qualche minuto più tardi con una bella conclusione che sorvola la traversa.

Dionisi stoppa la festa: superato il momento difficile, il Livorno rialza la testa ed inizia a spingere nuovamente e Dionisi si vede prima annullare un gol per una posizione di fuorigioco che andrebbe vista e rivista e trova invece la via della rete all’undicesimo minuto proprio con lo stesso Dionisi che sfrutta al meglio l’assist d’esterno di Danilevicius, supera Troest e Bellini freddando Consigli riportando il match in equilibrio.

La festa non è proprio qui: l’Atalanta incassa il pareggio e non riesce a smaltire la botta per il gol subito proprio quando il match sembrava essere davvero in discesa favorendo così la voglia degli avversari che prendono nuovamente quota andando ad un passo dal vantaggio al quarto d’ora quando un traversone da destra di Salviato, trova la provvidenziale deviazione in angolo di testa di Troest che brucia sul tempo Danilevicius. L’attaccante lituano del Livorno non perdona però a ridosso del ventesimo quando Dionisi, in area sulla destra, offre un assist d’oro per l’accorrente Danilevicius che anticipa Manfredini e trafigge Consigli da distanza ravvicinata: in una manciata di minuti il match è capovolto ed i padroni di casa si portano in vantaggio sul 2-1.

Di male in rosso: la partita si fa a quel punto sempre più complicata per i nerazzurri che, incapaci di impostare una reazione degna di tal nome, vedono piovere sul bagnato alla mezz’ora quando Bellini finisce anzitempo sotto la doccia con la doppia ammonizione che lascia i nerazzurri in dieci nell’ultimo quarto d’ora di gara dove i nerazzurri proveranno a pungere solo in un paio di occasioni nel finale con un colpo di testa in mischia di Delvecchio che si spegne sul fondo e la zuccata di Ruopolo in pieno recupero che sfiora il palo e si spegne sul fondo così come le speranze di raddrizzare una partita che, da possibile apoteosi, si è tramutata in un ennesimo calvario in terra toscana che quest’anno proprio non porta bene ai colori atalantini: tra le trasferte di Siena, Empoli e Livorno il pallottoliere nerazzurro porta quota zero. Niente da fare, la festa non è proprio qui, riparliamone tra una settimana, quando torneremo a respirare aria di casa e, chissà, magari anche quella di quel sogno chiamato serie A.

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Livorno-Atalanta: tabellino & pagelle

Esulta Bonaventura dopo la rete dell'1-0: sarà però solo una pia illusione...

IL TABELLINO:

LIVORNO-ATALANTA 2-1

RETI: 4′ st Bonaventura, 11′ st Dionisi, 18′ st Danilevicius

LIVORNO (4-4-2): De Lucia; Salviato, Miglionico, Knezevic, Lambrughi; Schiattarella (33′ st D’Alessandro), Iori, Parravicini (23′ st Barusso), Luci; Dionisi (40′ st Tavano), Danilevicius. In panchina: Mazzoni, Antunes, Bernardini, Cellerino. All. Novellino

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Bellini, Troest, Manfredini, Peluso; Ferreira Pinto (25′ st Ceravolo), Carmona (29′ st Delvecchio), Barreto, Bonaventura; Tiribocchi, Bjelanovic (17′ st Ruopolo) – In panchina Frezzolini, Capelli, Raimondi, Marilungo – All.: Colantuono

Arbitro: Massa di Imperia

Note: gara di andata: Atalanta-Livorno 0-2 – spettatori: 4mila circa – espulso Bellini al 31′ per doppia ammonizione – recuperi: 2′ e 5′LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 5.5: doveva motivare i suoi, invece ha ottenuto una prova opaca e di poco carattere, specie dopo essere persino passato in vantaggio. Bocciato.

CONSIGLI 6.5: tra i pochi a salvarsi, para tutto quel che può con almeno un paio di ottimi interventi.

BELLINI 5: sciocco il fallo che gli costa la doppia ammonizione. Poteva evitarsela…

TROEST 5.5: lascia parecchio a desiderare.

MANFREDINI 5: sul gol di Dionisi appare tutto tranne che impeccabile. Distratto.

PELUSO 5.5: una serata decisamente sottotono anche per lui.

FERREIRA PINTO 6: galleggia a centrocampo, non impone il ritmo come dovrebbe.

CARMONA 5.5: si fa notare davvero pochino anche lui.

BARRETO 5.5: impreciso e poco concentrato, e si vede.

BONAVENTURA 6.5: plauso per il gran gol e per il raddoppio sfiorato. Tra i pochi ad impegnarsi in una serata davvero brutta per la squadra.

TIRIBOCCHI 5.5: pochi palloni giocabili, zero occasioni per lui.

BJELANOVIC 5: praticamente non la vede mai…

SOSTITUZIONI:

RUOPOLO 5.5: entra ma non cambia l’andazzo…

CERAVOLO 5.5: idem come sopra.

DELVECCHIO s.v.: ingiudicabile nei pochi minuti disputati.




Serie B trentasettesima giornata:

gol, risultati & classifica

Passato agli archivi anche il turno pre-pasquale, facciamo il punto della situazione, a cinque giornate dalla fine, con i gol, i punteggi e la classifica del torneo cadetto:

I RISULTATI:

AlbinoLeffe-Grosseto 1-1
24′ st Caridi (G), 48′ st Regonesi (A)

Crotone-Atalanta 2-2
29′ pt Tiribocchi (A), 36′ pt Cutolo (C), 45′ pt Cutolo (C), 9′ st Doni (A)
Empoli-Livorno 0-0

Modena-Torino 1-1
13′ pt Stanco (M), 20′ pt Bianchi (T)

Padova-Vicenza 4-1 (21/04 h. 20.45)
25′ pt aut. Martinelli (V), 38′ pt El Shaarawy (P), 17′ st De Paula (P), 32′ st Cellini (V), 48′ st De Paula (P)

Pescara-Frosinone 1-1 (21/04 h. 20.45)
18′ st Masucci (F), 50′ st Sansovini (P)

Piacenza-Cittadella 0-2
36′ pt Piovaccari (C), 5′ st Piovaccari (C)

Reggina-Novara 1-0
40′ st A. Viola (R)

Siena-Portogruaro 1-2
38′ st Caputo (S), 44′ st Gerardi (P), 49′ st Tarana (P)

Triestina-Sassuolo 2-1
38′ pt rig. Testini (T), 12′ st Godeas (T), 29′ st Rea (S)

Varese-Ascoli 1-1
10′ pt Carrozza (V), 34′ pt rig. Feczesin (A)

LA CLASSIFICA:

Serie B Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti
1 Siena 37 20 12 5 56 27
+29
72
2 Atalanta 37 20 11 6 50 27
+23
71
3 Novara 37 15 15 7 52 31
+21
60
4 Varese 37 14 18 5 46 28
+18
60
5 Reggina 37 13 14 10 39 35
+4
53
6 Torino 37 14 10 13 43 42
+1
52
7 Padova 37 11 16 10 54 45
+9
49
8 Empoli 37 11 16 10 40 35
+5
49
9 Pescara 37 13 10 14 38 39
-1
49
10 Vicenza 37 14 7 16 39 45
-6
49
11 Livorno 37 11 14 12 41 41
0
47
12 Crotone 37 11 14 12 40 43
-3
47
13 Modena 37 10 17 10 38 43
-5
47
14 Grosseto 37 11 12 14 39 47
-8
45
15 Cittadella 37 10 13 14 41 46
-5
43
16 AlbinoLeffe 37 11 10 16 47 56
-9
43
17 Sassuolo 37 10 12 15 36 42
-6
42
18 Piacenza 37 10 12 15 47 57
-10
42
19 Ascoli 37 11 13 13 34 42
-8
40
20 Portogruaro 37 10 10 17 34 50
-16
40
21 Triestina 37 7 16 14 31 47
-16
37
22 Frosinone 37 7 14 16 38 55
-17
35



Buona Pasqua!

Diarionerazzurro.it augura a tutti i lettori ed i tifosi un grosso augurio di Buona Pasqua!




L’Atalanta se la suda a Crotone:

2-2, ma la A è sempre più vicina

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L'esultanza di Simone Tiribocchi dopo la rete dell'1-0 nerazzurro

L’Atalanta pareggia in terra calabrese con un pimpante 2-2, divertente ma anche con qualche brivido di troppo: avanti con Tiribocchi, i nerazzurri si fanno raggiungere e superare dall’undici di Menichini prima della fine del primo tempo e si trovano costretti a rincorrere nella ripresa dove la rete di Doni su punizione in avvio riesce a riportare in parità un match che finirà sul 2-2. Le coincidenze dei risultati dagli altri campi permettono ai nerazzurri di allungare sul Novara e recuperare anche una lunghezza al Siena capolista che scivola in casa con il Portogruaro.

Crotone: voglia di rimettersi in marcia contro quella di stupire ancora: umori e obiettivi diversi quelli di Atalanta e Crotone che si affrontano nel turno di campionato alla vigilia di Pasqua in quel dello stadio Scida; i nerazzurri vogliono dimenticare lo scivolone interno con l’Empoli che è costato a Doni e compagni il primato a vantaggio del Siena e quella serie positiva che durava da diciotto gare mentre la squadra di Menichini vuole allungare la striscia di tre vittorie consecutive e cercare il risultato importante contro una big del torneo.

Colantuono non dimentica: nella sua prima avventura in nerazzurro qualche annetto fa uno scivolone dei nerazzurri a Crotone mise in seria discussione la panchina del tecnico di Anzio che, solo una volta smaltita la rabbia, l’allora presidente Ruggeri decise di salvare dall’esonero: scelta che si dimostrò azzeccata nel tempo perchè quella Atalanta volò in serie A vincendo la B e venendo promossa con tre turni di anticipo.

Mezza rivoluzione: tra infortuni e cambi tattici l’Atalanta si presenta allo Scida con una difesa seminuova con i ritorni di Troest e Ferri ed il rientro di Tiribocchi in avanti mentre Menichini sul fronte opposto si affida a Cutolo in avanti e sostituendo tra i pali lo squalificato Belec con Bindi.

Mezz’ora di noia: poche emozioni in un match che non appare molto entusiasmante nelle prime battute di gara con i nerazzurri che si fanno vedere al quinto quando Tiribocchi entra in area sulla destra e scocca un diagonale, deviato sul nascere in corner da Vinetot e poi prova a pungere ancora, ma senza successo, con lo stesso Tir.

Lampo-Tir: la partita sonnecchia fino alla mezz’ora quando, d’improvviso, i nerazzurri trovano l’attimo vincente per tentare l’allungo: da un errore a centrocampo di Correia, Doni s’impossessa della sfera e scatta in contropiede lanciando sulla destra Tiribocchi che, da posizione un po’ defilata, infila con un rasoterra il portiere Bindi e porta i nerazzurri avanti di una rete con grande gioia anche del gruppetto di tifosi nerazzurri giunti fino in Calabria a seguire la Dea nerazzurra. Pochi minuti più tardi i nerazzurri sfiorano il raddoppio su cross dalla trequarti sinistra di Doni con l’incornata dello smarcato Bjelanovic, ma stavolta Bindi è attento e respinge la sfera con un ottimo intervento.

Dolore Cutolo: sin li quasi non pervenuto, il Crotone decide di fare il vocione sul finale del primo tempo e, come già avvenuto quando l’Atalanta è andata a segno, il match prende quota: a dieci dal termine della prima frazione ecco che dal traversone da sinistra la difesa atalantina è sorpresa e Cutolo stoppa ed infila Consigli con una girata che finisce nell’angolino riportando il match sull’1-1. La squadra nerazzurra appare confusa dopo aver incassato il pareggio dei calabresi e fatica a tenere l’undici di Menichini lontano dalla propria area e così, a ridosso della sirena del primo tempo, i padroni di casa passano addirittura in vantaggio: ancora Cutolo protagonista per il Crotone con l’attaccante che semina due atalantini sulla fascia destra, s’accentra e scarica una bordata che Consigli sfiora soltanto, e la palla incoccia nel palo alla sua destra e s’infila in rete mandando in tilt lo stadio Scida e ribaltando in meno di dieci minuti il gol di Tiribocchi. Finisce in maniera thriller per Doni e compagni un primo tempo che, dopo due minuti di recupero, va in archivio sul punteggio di 2-1.

Grazie Capitano: riparte il match ed i nerazzurri schiumano rabbia alla disperata ricerca del pareggio che, da li a poco sarà realtà grazie all’ennesimo capolavoro di capitan Doni: il minuto è l’ottavo ed il capitano pennella in rete una splendida punizione guadagnata poco prima dal limite dalla squadra nerazzurra che raggiunge così il 2-2 dopo pochi minuti della ripresa.

Pericolo da lontano: incassato il pareggio, la squadra di Menichini dimostra di non scomporsi e va alla ricerca nuovamente della rete affidandosi per lo più a conclusioni da fuori: ne sono esempio la conclusione di De Giorgio che chiama Consigli alla prodezza all’undicesimo e la punizione di Loviso che tenta di imitare Doni su punizione ma è ancora una volta il portierone atalantino a dire di no alle offensive dei calabresi.

Bottiglie di troppo: deprecabile a dir poco il gesto di qualche idiota (tale non può che essere definito questo personaggio) in tribuna che tenta per un paio di volte di colpire capitan Doni lanciando bottigliette di acqua contro il giocatore di Colantuono. Gesto placato dalla stessa panchina del Crotone con annesso coro “Scemo! Scemo” dedicato a questo che tutto sarà, fuorchè un tifoso.

Meglio accontentarsi: senza ulteriori sussulti, dopo una ventina di minuti divertenti, il proseguo di un match che va in archivio dopo tre minuti di recupero con un 2-2 che permette alle due squadre di dividersi la posta in palio.

Radiolina impazzita: boatos ed emozioni a non finire dagli altri campi di B dove il gol della Reggina sul Novara a pochi minuti dal termine proietta i nerazzurri ad undici punti dalla coppia di terze in classifica formata dai piemontesi e dal Varese (che non va oltre l’1-1 interno con l’Ascoli) e dall’incredibile sconfitta interna del Siena con il Portogruaro che avvicina addirittura la squadra di Colantuono alla vetta. Sembrava essere un venerdì di passione per i colori nerazzurri, tutto sommato il bicchiere è decisamente più pieno che vuoto e se la prossima settimana qualche risultato coincide nel modo giusto…. vabbè non diciamo nulla…. buona Pasqua a tutti i tifosi!

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AlbinoLeffe da ultimo respiro:

Regonesi riprende il Grosseto al 98′!!

La squadra di Mondonico raggiunge i toscani all’ultimo istante dopo una partita altalenante e con poche emozioni: dopo un primo tempo avaro, la ripresa vede gli ospiti passare con Caridi ed i seriani dar vita ad un assalto alla porta ospite con la rete che sembra non voler arrivare mai ma, al quinto di recupero una punizione dal limite ,battuta solo dopo altri due minuti passati tra proteste e contestazioni, trova il piedino fatato di Regonesi che insacca l’1-1 e fa esplodere i seriani che trovano un punto preziosissimo nella difficilissima voltata verso la salvezza

La gioia di Pierre Regonesi, autore della splendida punizione che regala l'1-1 all'AlbinoLeffe in pieno recupero

Bergamo: Un sospiro di sollievo. L’ha tirato l’AlbinoLeffe al 98′ quando Regonesi ha segnato su punizione il gol dell’1-1 casalingo contro il Grosseto in un delicato scontro salvezza. Se avessero perso, i seriani sarebbero ripiombati nell’area playout.
Non è che così possano dormire sonni tranquilli perché gli spareggi per evitare la retrocessioone distano soltanto un punto, ma perlomeno il pareggio consente alla squadra di mister Mondonico di dare continuità al suo cammino dopo il roboante 4-0 conquistato a Cittadella.
Ci si attendeva comunque un AlbinoLeffe determinato e desideroso di mettere una pietra angolare nella costruzione della sua salvezza e invece il primo tempo è stato praticamente non giocato dalle due squadre, timorose di perdere.
Nella ripresa, il Grosseto ha inserito Caridi e Papa Waigo, la manovra ne ha beneficiato ed è stato proprio Caridi a sbloccare il risultato al 23′ st con una conclusione da fuori area deviata da Piccinni. L’AlbinoLeffe si è riversato disperatamente in attacco. Al 90′ una punizione di Previtali è stata sventata da Narciso e si è entrati nel recupero.
L’arbitro ha decretato 5′ di recupero e proprio al 95′ è stato decretata una punizione dal limite dell’area in favore dell’AlbinoLeffe per un fallo su Foglio. Il tecnico Serena si è scatenato nelle proteste ed è stato espulso. Soltanto dopo che il mister dei toscani è uscito molto lentamente dal campo, è stata battuta la punizione e al 98′ Regonesi ha bucato un Narciso non irreprensibile.
Tutto è bene quel che finisce bene, anche se la strada per la salvezza è ancora lastricata di sofferenze. Regonesi è stato il migliore in campo con il suo gol decisivo, mentre hanno steccato Grossi e Torri, i due eroi di Cittadella.

IL TABELLINO:

ALBINOLEFFE-GROSSETO 1-1

RETI: 23′ st Caridi, 53′ st Regonesi

ALBINOLEFFE (3-5-2): Tomasig; Piccinni, Sala, Bergamelli; Zenoni (33′ st Girasole), Previtali, Mingazzini (28′ st Foglio), Hetemaj, Regonesi; Grossi, Torri (21′ st Cocco) – In panchina: Layeni, Passoni, Garlini, Luoni – All.: Mondonico

GROSSETO (4-4-2): Narciso; Petras, Freddi, Rincon, Mora; Crini, Asante, Vitiello (1′ st Caridi); Defendi (34′ st Turati); Sforzini, Immobile (21′ st Papa Waigo) – In panchina: Mangiapelo, Consonni, Giallombardo, Tachtsidis – All.: Serena

Arbitro: Ruini di Reggio Emilia

Note: gara di andata: Grosseto-AlbinoLeffe 3-3 – spettatori 1.500 circa – espulso al 50′ st per proteste Serena, allenatore del Grosseto – ammoniti Mingazzini, Hetemaj, Vitello e Caridi – calci d’angolo: 4-4 – recuperi 2′ e 5′

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Crotone-Atalanta: tabellino e pagelle

La splendida punizione di capitan Doni che porta al pareggio l'Atalanta

IL TABELLINO:

CROTONE-ATALANTA 2-2 (primo tempo 2-1)

RETI: 29′ pt Tiribocchi, 36′ pt e 45′ pt Cutolo, 8′ st Doni

CROTONE (4-3-2-1): Bindi; Correia, Vinetot, Abruzzese, Crescenzi; Eramo, Loviso, De Giorgio; Cutolo (39′ st Parfait), Caetano; Djuric – In panchina: Concetti, Viviani, Mazzotta, Matute, Hanine, Curiale – All.: Menichini

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Ferri (33′ st Raimondi), Troest, Peluso, Bellini; Padoin, Carmona, Delvecchio (9′ st Barreto), Doni; Tiribocchi (25′ st Marilungo), Bjelanovic – In panchina: Frezzolini, Ferreira Pinto, Bonaventura, Ceravolo – All.: Colantuono

Arbitro: Gallione di Alessandria

Note: gara di andata: Atalanta-Crotone 2-0 – spettatori 5 mila circa – ammoniti Carmona, Padoin, Eramo, Ferri, Crescenzi, Doni e De Giorgio – calci d’angolo: 7-3 per l’Atalanta – recuperi: 2′ e 3′

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 6.5: fin troppo sofferto il pari di Crotone ma risultati alla mano la giornata è più che positiva e, si sa, nel calcio contano i risultati. Avanti tutta!

CONSIGLI 7: due gol presi senza particolari colpe, ma almeno tre parate provvidenziali nella ripresa che evitano che il match prenda una piega imprevista dopo il pari di Doni.

FERRI 5.5: decisamente non impeccabile. Spesso si fa sorprendere.

TROEST 6: lanciato anche lui titolare nell’emergenza generale, se la cava senza danni.

PELUSO 5.5: sorpreso anche lui in diverse occasioni. Da rivedere.

BELLINI 5: sul gol dell’1-1 Cutolo si prende quasi gioco di lui… distrazione fatale!

PADOIN 6: meno in palla che in altre occasioni. Benino.

CARMONA 6: non è decisamente la sua miglior partita ma, nel complesso, qualcosa riesce a combinare…

DELVECCHIO 6: roccioso la in mezzo, dove invece servirebbe qualità…

DONI 7.5: assist e gol, è il vecchio cuore di capitano a tenere in piedi la barca nerazzurra nel mare di Calabria. Grande!

TIRIBOCCHI 6.5: gol importante per lui in un match dove ritrova anche smalto e voglia di lottare.

BJELANOVIC 5.5: Bindi gli nega la gioia del gol deviando la sua zuccata che sembrava quasi vincente. Per il resto è fin troppo latitante nell’attacco nerazzurro…

SOSTITUZIONI:

BARRETO 5.5: entra per illuminare il gioco ma la luce stavolta la accende davvero poco…

MARILUNGO s.v.: entra quando il match ormai andava verso il pareggio finale.

RAIMONDI s.v.: idem come sopra.