Moticiclismo in lutto: muore a 24 anni l’italiano Marco Simoncelli

Grave lutto nel mondo dello sport. Il motociclista Marco Simoncelli, 24enne di Cattolica, è morto.

Il pilota italiano della Honda è deceduto dopo il gravissimo incidente in cui è rimasto coinvolto durante il MotoGp della Malaisia. Il centauro del team Gresini, scivolato all’uscita di curva, ha impattato con la moto di Colin Edwards e nell’incidente è rimasto coinvolto anche Valentino Rossi che però è riuscito a rimanere in piedi.

SuperSic, così era chiamato da tutti i suoi tifosi, è invece rimasto esanime sull’asfalto, privo del casco volato via nell’impatto. Bandiera rossa e gara sospesa ma vista la gravità di quanto accaduto è stato deciso di cancellare la prova.

Una trepidante attesa è sfociata con il drammatico annuncio del decesso del giovane pilota italiano, morto a soli 24 anni.

Alla famiglia, la fidanzata, ed i cari del ragazzo, vanno le condogliande di Diarionerazzurro.it e di tutti quei tifosi e non che hanno voluto bene a questo giovane fuoriclasse del motociclismo italiano che oggi ci lascia in maniera drammatica.




Serie A, settima giornata:

gol, risultati & classifica

Al termine del settimo turno di campionato è il momento di fare il punto della situazione in Serie A, ricapitolando gol, risultati e classifica di giornata:

I RISULTATI:

Catania-Inter 2-1 (15/10, ore 18:00)
6′ Cambiasso (I), 47′ Almiron (C), 50′ Lodi (C)

Milan-Palermo 3-0 (15/10 ore 20:45)
39′ Nocerino (M), 55′ Robinho (M), 64′ Cassano (M)

Napoli-Parma 1-2 (Sabato, ore 20:45)
58′ Gobbi (P), 76′ Mascara (N), 82′ Modesto (P)

Cesena-Fiorentina 0-0 ore 12:30

Atalanta-Udinese 0-0

Cagliari-Siena 0-0

Chievo V.-Juventus 0-0

Genoa-Lecce 0-0

Novara-Bologna 0-2
45′ Ramirez (B), 64′ Acquafresca (B)

Lazio-Roma 2-1 ore 20:45
5′ Osvaldo (R), 50′ Heranes (rig, L), 92′ Klose (L)

LA CLASSIFICA:

erie A Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti
1 Juventus 6 3 3 0 9 3
+6
12
2 Udinese 6 3 3 0 7 1
+6
12
3 Cagliari 6 3 2 1 8 5
+3
11
4 Lazio 6 3 2 1 9 7
+2
11
5 Napoli 6 3 1 2 10 5
+5
10
6 Palermo 6 3 1 2 9 9
0
10
7 Chievo V.
6 2 3 1 6 5
+1
9
8 Catania 6 2 3 1 7 8
-1
9
9 Parma 6 3 0 3 8 11
-3
9
10 Fiorentina 6 2 2 2 6 4
+2
8
11 Milan 6 2 2 2 8 8
0
8
12 Roma 6 2 2 2 7 6
+1
8
13 Genoa 6 2 2 2 9 8
+1
8
14 Siena 6 1 3 2 4 4
0
6
15 Novara 6 1 2 3 10 12
-2
5
16 Atalanta (-6)
6 3 2 1 8 7
+1
5
17 Inter 6 1 1 4 8 13
-5
4
18 Bologna 6 1 1 4 4 10
-6
4
19 Lecce 6 1 1 4 3 9
-6
4
20 Cesena 6 0 2 4 2 7
-5
2



L’Atalanta sbatte addosso ad Handanovic:

contro l’Udinese tutti in bianco: 0-0

SERIE A, SETTIMA GIORNATA: finisce a reti bianche il match del Comunale contro l’Udinese: poche le emozioni di una partita piuttosto bloccata e viva solo nella ripresa quando i nerazzurri ci provano con più convinzione ma vanno ad impattare contro almeno due ottimi interventi del portiere ospite Handanovic che diventa il protagonista tra le fila degli ospiti. Espulso Pinzi dopo un quarto d’ora della ripresa per doppia ammonizione, il forcing dei nerazzurri diventa più insistente ma il risultato non cambierà: finisce 0-0, con qualche rammarico in più per i ragazzi di Colantuono.

Bergamo: senza i sei punti di zavorra per l’Atalanta, quella di oggi sarebbe la sfida tra la prima della classe e la seconda: la lanciatissima Udinese dell’ex Guidolin arriva a Bergamo dopo la sosta per gli impegni delle nazionali che ha fermato il campionato e l’Atalanta che vuole cancellare la prova contro la Roma che ha coinciso con la prima sconfitta stagionale dei nerazzurri e ritornare a mettere punti in classifica dopo l’ottimo inizio di torneo.

Ritmi alti: il match parte con i nerazzurri che provano sin da subito a spingere mettendo alle strette i friulani che appaiono sorpresi. La velocità dei nerazzurri porta qualche folata offensiva che però non trova miglior sorte. Gli ospiti rispondono con una punizione che Di Natale spedisce alle stelle. Punizione da buona posizione guadagnata dai nerazzurri al diciottesimo, con la battuta di Cigarini che va a sbattere però sulla barriera friulana.

Fase confusa: i fuochi artificiali di inizio match vengono pian piano rimpiazzati da un ritmo di gara più lento ed avaro di emozioni: solo intorno alla mezz’ora una bella azione di Schelotto porta alla conclusione Bonaventura il cui pallone è respinto da un difensore friulano e, sul capovolgimento di fronte, i bianconeri guadagnano corner dopo una conclusione dalla distanza di Di Natala in un match che si fa via via lento ed abbastanza noioso. Al trentunesimo va alla conclusione Padoin il cui tiro a giro finisce di un nulla dal palo di Handanovic. Ancora una volta la risposta friulana è affidata ad una punizione di Di Natale che crea confusione in area, ma Consigli è bravo a sventare la minaccia. Nel frattempo da forfait Manfredini ed al venticinquesimo entra al suo posto Capelli.

Denis ci prova: arriva a pochi minuti dalla fine la prima vera occasione degna di nota del match con i nerazzurri che provano la ripartenza con Denis che, entrato in area, si accentra e va a concludere ma è brava la difesa friulana a fare muro e sventare una buona occasione per la squadra di Colantuono.

Parapiglia finale: finisce quasi in rissa il primo tempo quando, una bella azione di Bonaventura termina con il traversone in area per l’accorrente schelotto che va a contatto con il portiare Handanovic che ha una reazione decisamente spropositata ed innesca un piccolo parapiglia che si conclude con l’ammozione per il portiere friulano ed il nerazzurro Cigarini. Un siparietto decisamente evitabile all’epilogo di un primo tempo che, dopo tre minuti di recupero, va in archivo con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

Stesso copione: ricomincia la ripresa senza cambi ed i medesimi ventidue in campo; nelle fasi iniziali la sensazione è che le due squadre continuino a badare al sodo più che allo spettacolo con le scintille in campo che sembrano aver sempre la meglio rispetto al bel gioco. Conclusione da fuori di Schelotto al settimo con la palla che finisce abbondantemente sopra la traversa. L’Udinese risponde al quarto d’ora con una bella triangolazione che manda Isla al traversone basso che non trova fortunatamente la deviazione di nessun giocatore friulano.

Rosso Pinzi: si riaccende la partita tre minuti più tardi quando Pinzi ferma una bella azione in velocità di Bonaventura e per il centrocampista dell’Udinese arriva la seconda ammonizione che gli costa così la doccia anticipata, lasciando i suoi in inferiorità numerica per una buona mezz’ora di partita. La susseguente punizione viene battuta da Denis, ma la palla finisce alta sopra la traversa di Handanovic.

Mossa-Tir: l’ingresso di Tiribocchi per Moralez fa intuire la scelta di Colantuono di voler dar maggior peso in attacco nel tentativo di sfondare e cercare il colpo grosso nell’ultima parte della gara. Ed è proprio il Tir al ventisettesimo a sfruttare un batti e ribatti in area per andare alla conclusione ed andare ad un passo dal punto del vantaggio. I nerazzurri spingono con insistenza ma la sensazione è che manchi la lucidità giusta per trovare il guizzo vincente contro una squadra ben organizzata.

Occasione Peluso: prodezza del portiere ospite Handanovic al minuto trentaquattro quando una conclusione di Peluso, nata al termine di una bella azione dei nerazzurri, chiama il numero uno dell’Udinese alla respinta in corner con un intervento determinante. Tocca poi a Tiribocchi impegnare nuovamente il portiere ospite con un bel colpo di testa dopo un bel traversone di Masiello che trova l’ennesima respinta prodigiosa di Handanovic.

Botta Padoin: paura per Padoin a ridosso del recupero dopo un brutto scontro con Abdi che fa guadagnare punizione ai nerazzurri da buona posizione che però Cigarini calcia malamente sulla barriera.

Pari e patta: restano così solo tre minuti da disputare con le due squadre che non hanno più le forze necessarie per provare qualche iniziativa degna di nota. Finisce dunque a reti bianche tra Atalanta e Udinese con il portiere ospite Handanovic protagonista nella ripresa di almeno un paio di interventi decisivi. Risultato sostanzialmente giusto per quanto visto in campo e le due squadre che si dividono la posta in palio nonostante qualche rammarico in più per i nerazzurri che, specie nel secondo tempo, hanno osato di più ma non hanno fatto i conti con la bravura di Handanovic. Un punto senza dubbio importante contro una squadra più attrezzata come l’Udinese che ha avuto più di qualche grattacapo contro Denis e compagni. Si sale così a cinque punti in classifica (undici senza la penalità): guai ad abbassare la guardia perchè è della fame di punti e della voglia di far bene che passa una buona fetta delle speranze-salvezza di questa squadra. Forza ragazzi!




Atalanta-Udinese: tabellino & pagelle

Giornata sfortunata per Manfredini costretto ad uscire dopo pochi minuti

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 0-0

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Masiello, Manfredini (25′ pt Capelli), Lucchini, Peluso; Schelotto (39′ st Marilungo), Padoin, Cigarini, Bonaventura; Moralez (23′ st Tiribocchi); Denis – A disposizione: Frezzolini, Bellini, Caserta, Minotti – All.: Colantuono

UDINESE (3-5-2): Handanovic, Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Neuton; Torje (21′ st Abdi), Di Natale (37′ st Floro Flores) – A disposizione: Padelli, Armero, Ferronetti, Badu, Doubai – All.: Guidolin

NOTE: spettatori: 16mila circa – ammoniti Handanovic, Cigarini, Schelotto – recuperi: 2′ e 3′

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 6: sfortunato in occasione delle occasioni su cui Handanovic è determinante, ma la sensazione è che Tiribocchi potesse essere inserito prima. Va bene lo stesso.

CONSIGLI s.v.: in sostanza risulta praticamente inoperoso per l’intera partita. Spettatore non pagante.

MASIELLO 6: buona partita, prova spesso a crossare in area ma non è fortunato. Benino.

LUCCHINI 6.5: chiude bene gli spazi. Promosso.

MANFREDINI s.v.: pochi minuti ed è costretto ad uscire per un problema muscolare. Peccato!

PELUSO 6.5: va anche vicino al gol, peccato che Handanovic gli dica di no contro una parata incredibile.

SCHELOTTO 6: corre e si danna l’anima, la sensazione è che però pecchi di precisione.

PADOIN 6.5: anche lui è una risorsa inesauribile, prova anche ad andare al tiro ma senza fortuna.

CIGARINI 6: un paio di punizioni sparacchiate sopra la traversa, poco di più per oggi.

BONAVENTURA 6.5: gioca e si mette in luce in un paio di occasioni, nel complesso dirige bene la in mezzo.

MORALEZ 6: nascosto, meno in palla che in altre occasioni. Non al meglio, e si vede.

DENIS 6: l’impegno, come sempre, non manca, la precisione si. Da rivedere.

SOSTITUZIONI:

CAPELLI 6: sostituisce degnamente l’infortunato Manfredini.

TIRIBOCCHI 6.5: solo un grande Handanovic gli nega la gioia del gol. Peccato!

MARILUNGO s.v.: entra nel finale. Ingiudicabile.




Riparte il campionato e per l’Atalanta c’è

la capolista Udinese al Comunale

Bergamo, ore 15: arrivano i bianconeri di Guidolin: la serie A riparte dopo la sosta per gli impegni delle nazionali e per i nerazzurri di Colantuono c’è l’impegnativa sfida con l’Udinese, capolista con la Juventus ed ancora imbattuta. Ci sono Moralez e Denis nell’attacco atalantino per provare a sfondare la difesa bianconera che conta sulla forza di Di Natale in avanti per cercare di continuare a volare alto. Diretta tv a pagamento su sky alle 15 e cronaca live dallo stadio dal nostro sito partner Atalantini.com




AlbinoLeffe, questa è davvero una beffa:

il Sassuolo passa al 91′

In una partita con tanti sbadigli ed avara di emozioni, i seriani cedono immeritatamente in pieno recupero in casa del Sassuolo dopo una gara attenta ed ordinata anche sul piano difensivo. Pochissime le occasioni degne di nota in un match che pareva davvero inchiodato sullo 0-0 ed, invece, al 91′ un gol di Laribi rovina i piani della truppa di Fortunato che colleziona l’ennesima sconfitta, stavolta davvero immeritata.

Per Daniele Fortunato il recupero è stato fatale in quel di Sassuolo...

Sassuolo: tremenda beffa per l’AlbinoLeffe, caduto nel primo dei quattro minuti di recupero a Modena contro il Sassuolo nella decima giornata del campionato di serie B: un 1-0 firmato dall’italo-tunisino Laribi quando ormai il match sembrava cristallizzato sullo 0-0.
La beffa è doppia perché, al di là della rete incassata in zona Cesarini, l’AlbinoLeffe non aveva praticamente rischiato niente sul campo del team emiliano, balzato in seconda posizione, giocando un match ordinato e attento.
Dopo la scoppola casalinga rimediata contro il Livorno, evidentemente mister Fortunato aveva progettato una partita orientata al primo non prenderle. Una tattica che stava avendo successo nell’ambito di una sfida avara di spettacolo e per nulla emozionante.
Praticamente non c’è stata nessuna seria palla-gol. Il Sassuolo nel primo tempo (28′ pt) ha reclamato un rigore per un fallo di mano in area di Bergamelli su cross per Masucci, i seriani nella ripresa hanno costruito la loro chance più ghiotta al 25′ st con un destro di Cristiano neutralizzato da Pomini.
Il nulla nel nulla. E invece, nel primo minuto di recupero, Laribi si è impossessato di una palla vagante al limite dell’area, che Germinale non era riuscito a trattenere, e con una conclusione bassa e precisa ha fulminato Tomasig alla destra del portiere.
Punizione immeritata, ma nel calcio vince chi segna. Sul piano della tenuta difensiva, l’AlbinoLeffe ha dato comunque una risposta positiva.

IL TABELLINO:

SASSUOLO-ALBINOLEFFE 1-0 (primo tempo 0-0)

RETE: 46′ st Laribi

SASSUOLO (4-3-3): Pomini; Marzoratti, Terranova (15′ st Laverone), Piccioni, Longhi; Magnanelli, Bianchi (46′ pt Laribi), Cofie; Masucci (35′ st Noselli), Marchi, Sansone – In panchina: Bassi, Bianco, Valeri, Falcinelli – All.: Pea

ALBINOLEFFE (4-4-1-1): Tomasig; Daffara, D’Aiello, Bergamelli, Regonesi (39′ st Piccinni); Laner (35′ st Foglio), Hetemaj, Previtali, Cristiano; Girasole; Cocco (46′ st Germinale) – In panchina: Offredi, Pacilli, Salvi, Torri – All.: Fortunato

Arbitro: Cervellara di Taranto

Note: spettatori 2 mila circa – ammoniti: D’Aiello – calci d’angolo: 4-4 – recuperi: 1’e 4′




L’AlbinoLeffe va in tilt, il Livorno dilaga e affonda i seriani con quattro gol

Dopo il bel succeso di mercoledì, sconcertante prova della squadra seriana che affonda con una prestazione davvero incolore facendosi battere dal Livorno subendo quattro gol, complice anche una prova difensiva imbarazzante. Due gol subiti per tempo e l’undici di Fortunato cancella quanto di buono fatto contro il Padova ed incassa una sconfitta davvero brutta ed inspiegabile.

L’espressione di Daniele Fortunato è l’immagine del pomeriggio dell’AlbinoLeffe…

Bergamo: clamorosa sconfitta casalinga dell’AlbinoLeffe che ha incassato una quaterna secca dal Livorno: uno 0-4 senza nessuna attenuante, con i seriani che non sono mai stati in partita. Il confortante 1-0 interno al Padova nel turno infrasettimanale è stato spazzato via.

Mister Fortunato si attendeva una prestazione che potesse confermare i progressi in difesa notati mercoledì (per la prima volta porta inviolata) e invece è stato un disastro: nei primi 15′ due reti incassate più tre nitide palle-gol, tra cui un palo di Belingheri al 6′, concesse ai labronici.

Praticamente non c’è stata storia. Il tecnico seriano ha cambiato il modulo, optando per un attacco a due punte (Cisse e Torri) e concedendo un turno di riposo a Cocco, bomber del campionato. Il 4-4-2 è però subito naufragato perché nessuna delle due punte rientrava, il centrocampo è stato scadente in fase di filtro e la difesa, non coperta, ha mostrato le sue gravi lacune.

Il Livorno ha segnato l’1-0 al 13′ con Piccolo che ha concretizzato una bella manovra corale del Livorno con un sinistro che s’è infilato nell’angolino alla destra di Tomasig. Il 2-0 al 15′ è nato da un errore di Tomasig, c’è stato un equivoco con Bergamelli e Schiattarella, su azione di Belingheri, ha siglato una rete elementare.

Nella ripresa tris del Livorno al 2′ con Belingheri che ha sfruttato un duetto sulla destra tra Piccolo e Luci, ha ricevuto palla solo soletto a sinistra e ha fulminato Tomasig di destro. Il poker al 11′, sempre di Belingheri (l’ex Albinoleffe è stato il migliore in campo), abile a insaccare in tap-in la sfera che aveva centrato la traversa su colpo di testa di Paulinho.

Per l’AlbinoLeffe da segnalare una traversa colpita da Cisse con un’incornata sullo 0-4, ovvero quando non c’era più nulla da dire. Un brutto passo indietro per un AlbinoLeffe decisamente discontinuo.

IL TABELLINO:

ALBINOLEFFE-LIVORNO 0-4 (primo tempo 0-2)

RETI: 13′ pt Piccolo, 16′ pt Schiattarella, 2′ st e 11′ st Belingheri

ALBINOLEFFE (4-4-2): Tomasig; Daffara, D’Aiello, Bergamelli, Piccinni (18′ st Girasole); Foglio, Cristiano, Hetemaj (33′ st Previtali), Laner; Cisse, Torri (18′ st Germinale) – In panchina: Offredi, Malomo, Pacilli, Luoni – All.: Fortunato

LIVORNO (4-4-2): Mazzoni; Perticone, Bernardini, Miglionico, Lambrughi (7′ st Salviato); Genevier, Luci, Belingheri, Schiattarella (24′ st Barone); Piccolo (20′ st Bigazzi), Paulinho – In panchina: De Lucia, Dell’ Angelo, Rampi, Remedi – All.: Novellino

Arbitro: Mariani di Aprilia

Note: spettatori 1500 circa – ammoniti: D’Aiello, Cisse e Belingheri – angoli: 4-1 per il Livorno – recupero 1′ e 3′