Atalanta che delusione: Gasp ne cambia troppi, figuraccia a Lecce per la Dea.

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

LECCE-ATALANTA 2-1: RITORNO AL GOL AMARO PER ZAPATA

Lecce: che brutta figura. Ma prevedibile già al momento della lettura delle formazioni con il Gasp che ne cambia addirittura nove rispetto alla gara col Napoli e, di fatto, segna il destino dei nerazzurri. Esulta il Lecce che non vinceva dal 16 settembre e mette in tasca punti d’oro per la salvezza. L’Atalanta paga un primo tempo mediocre e un secondo comandato solo a tratti ma con troppi errori sottoporta e l’aggancio al Milan resta così un miraggio. Terza sconfitta nelle ultime quattro per la Dea che domenica, prima della maxi-sosta per i mondiali in Qatar, aspetta l’Inter.

RIVOLUZIONE GASP!: non è uno scherzo, ma il Gasp presenta in campo a Lecce una vera e propria Dea bis con ampio spazio a chi ha sin qui giocato meno: prima da titolare per Ruggeri e Zortea, Ederson in mezzo al posto di Koop, davanti Pasalic e Malinovskyi a supportare Duvan unica punta. Nel Lecce, mister Baroni va a caccia della prima vittoria interna e non rinuncia al tridente formato da Strefezza, Di Francesco e Colombo con Hjulmand in mezzo a dirigere le operazioni.

MEGLIO I PADRONI DI CASA: l’orario ed il giorno lavorativo non agevola la cornice di pubblico al Via Del Mare dove però sono presenti circa seicento tifosi della Dea giunti da Bergamo per questa partita che prende il via su ritmi piuttosto alti da parte del Lecce che tenta di sorprendere i nerazzurri in avvio ma la retroguardia del Gasp è brava a contenere le iniziative dei salentini. La Dea si vede al ventitreesimo quando Malinoskyi offre un bel pallone d’esterno in area per Pasalic che però è anticipato all’ultimo da Hjulmand.

BASCHIROTTO-DI FRANCESCO, BIS IN UN MINUTO: l’Atalanta però resta sempre in balia dei padroni di casa che a cavallo con la mezz’ora piazzano un incredibile uno-due nel giro di un minuto che lascia di sasso i nerazzurri: al ventottesimo sugli sviluppi di un corner Baschirotto lasciato solo in area porta il Lecce avanti con un colpo di testa che non da scampo a Sportiello. Palla al centro e per la Dea sono di nuovo dolori dopo nemmeno un giro di orologio dal gol subito: palla recuperata a centrocampo e ripartenza del Lecce, gran bella azione di Di Francesco che si beffa di mezza difesa neroblu e mette alle spalle di Sportiello: 2-0 per la squadra di Baroni.

ZAPATA, SPERANZA NERAZZURRA: stordita e malconcia, la Dea pare sul punto di tracollare con il Lecce che controlla le operazioni senza particolari difficoltà ma, a cinque dal riposo, si riaccende la speranza per la squadra del Gasp: Duvan Zapata, servito da Malinovskyi supera Falcone e accorcia le distanze. Rete molto importante per i nerazzurri che riescono così a chiudere il primo tempo dopo anche i due minuti di extra-time concessi con i padroni di casa avanti per 2-1.

RIPRESA, OKOLI SFIORA IL PARI: si riparte dopo l’intervallo con subito in campo Koopmeiners e Maehle al posto di De Roon e Soppy anche se in avvio è ancora il Lecce a dettare il ritmo e la Dea che però riesce a contenere i giallorossi. Al dodicesimo il portiere Falcone vola su un colpo di testa di Okoli e devia in corner il pallone del possibile pareggio. Al ventitre tocca anche a Lookman entrare in campo al posto di Pasalic.

DELUSIONE-DEA: al ventottesimo bella conclusione di Malinovskyi in diagonale dal limite dell’area con la palla che esce di pochissimo sul fondo. Poco dopo la mezz’ora Koopmeiners ha la chance del pari ma la butta via spedendo altissimo da ottima posizione. Poi dentro anche Hojlund e Boga nel finale al posto di Malinovskyi e Zortea con il Gasp che si gioca il tutto per tutto ma, purtroppo per la Dea non cambierà molto nonostante i cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro. Vince, con merito, il Lecce che trova la sua prima gioia interna stagionale e relega l’Atalanta ad una serataccia da dimenticare con annessa figuraccia. E domenica c’è l’Inter…