Più ombre che luci a San Siro: Atalanta niente impresa, vince l’Inter 3-2

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 3-2: LE RETI DI PASALIC E LUCHO NON BASTANO

Milano: semmai una piccola speranza ci fosse ancora, con lo spegnersi delle luci a San Siro, anche quest’ultima è svanita. L’Atalanta perde una partita davvero strana contro l’Inter e saluta così definitivamente le sue mire (semmai tali sono state) di Champions League. Bergamo dovrà così “accontentarsi” di una coppa tra Conference ed Europa League il prossimo anno per rivedere l’Atalanta in Europa: che viste le incognite ad inizio stagione sono davvero tanta tanta roba. La gara di Milano rappresenta un po’ la sintesi di questo anno: folle. Sotto 2-0 dopo due (si, due!!!) minuti per le reti di Lukaku e Barella, la Dea non si scompone e riapre il match con Pasalic nel finale di primo tempo. Nella ripresa ti aspetti una Atalanta d’assalto ma è invece l’Inter a tener il gioco e fare tris con Lautaro alla mezz’ora; pare finita, ma Muriel con un gran gol fissa sul 3-2 il risultato nel recupero. Un vero peccato.

IL GASP PUNTA SU HOJLUND: per la delicata sfida di San Siro, mister Gasperini propone davanti Hojlund con Pasalic e Koop che agiranno alle sue spalle mentre in mezzo con De Roon ci sarà Ederson; sulle fasce Maehle e Zappacosta. Dopo la vittoria della Coppa Italia, Simone Inzaghi punta comunque su molti titolare per questo match che può consegnar ai nerazzurri di Milano la qualificazione in Champions: davanti ci sono Lautaru e Lukaku, dietro c’è l’ex Bastoni a guidare la difesa.

SCHOCK-DEA, SOTTO 2-0 DOPO DUE MINUTI: c’è il pienone a San Siro in questa che è l’ultima gara interna della stagione della squadra di Inzaghi, ci sono quasi mille tifosi atalantini giunti da Bergamo per spingere la Dea in questo match che inizia in maniera da incubo per il ragazzi del Gasp: dopo quaranta secondi l’Inter è già avanti con Lukaku, che scappa via da metà campo saltando tutta la difesa atalantina ed arrivando solo davanti a Sportiello dovendo solo depositar in rete il pallone dell’1-0. Passa poco meno di un minuto e la squadra di Inzaghi fa bis:  l’Inter spinge ancora e va in gol con Barella al volo all’incrocio dopo che Sportiello aveva respinto un tiro di D’Ambrosio in precedenza.

REAZIONE DEA, ONANA SALVA DUE VOLTE: l’Atalanta ci capisce davvero poco in questo incredibile avvio e al nono solo una posizione di offside di Calhanoglu evita che il turco possa siglare il terzo gol che avrebbe chiuso probabilmente il match. A quel punto la Dea esce dal guscio approfittando del fatto che l’Inter, dopo un avvio folle, cala i propri giri del motore: al ventunesimo Hojlund va al tiro ma respinge Onana; ancora il portiere dell’Inter protagonista alla mezz’ora su un tiro al volo di Koopmeiners deviato in angolo.

SUPERMARIO ACCORCIA, 2-1: prologo al meritato gol che la Dea trova al trentaseiesimo con Pasalic che sfrutta un’azione confusa dentro l’area e conclude in porta trovando il bersaglio firmando il 2-1. Ancora Atalanta nel finale con un cross di Maelhe dove sono in quattro sulla traiettoria del pallone ma nessuno riesce a deviare verso la porta. Con due minuti di recupero si chiude così un primo tempo davvero incredibile con i nerazzurri di Milano avanti di un solo gol.

RIPRESA, DENTRO LOOKMAN E MURIEL: si riparte senza cambi dopo l’intervallo con l’Inter che al sesto sfiora il gol con un diagonale di Lukaku su cui Lautaro manca la deviazione decisiva a due passi da Sportiello. Poi il Gasp cambia al quarto d’ora inserendo Lookman la davanti al posto di Pasalic; una manciata di minuti dopo c’è spazio anche per Muriel che entra in campo al posto di Ederson.

LAUTARO FIRMA IL TRIS INTERISTA: alla mezz’ora però è l’Inter ad allungare di nuovo: gran giocata di Lukaku che con un tocco serve profondo Brozovic che davanti a Sportiello apre per Lautaro che non deve far altro che spingere la palla in fondo alla rete. A quel punto per la Dea c’è davvero poco da fare, a nove dalla fine tocca anche ad Okoli entrar in campo per Maehle.

LUCHO ACCORCIA, MA NON BASTA: nel finale l’Atalanta ha un sussulto d’orgoglio in pieno recupero quando Muriel trova un gran tiro da fuori con il pallone che finisce sulla traversa e poi sulla schiena di Onana che la fa carambolare in porta. Nel primo dei quattro di recupero i ragazzi del Gasp rientrano un po’ incredibilmente in partita ma senza riuscire negli ultimi scampoli di gara a disposizione a trovar il guizzo per un pari che avrebbe dato sicuramente morale ma che avrebbe comunque sancito la fine dei sogni di Champions League per il prossimo anno. L’Europa della Dea sarà una tra Europa Conference League: e direi che, per quanto visto in questa stagione tribolata, è già tanta roba di suo.




Serie A, i risultati dopo la 37a giornata

I RISULTATI:

Sabato 14 maggio

Empoli-Salernitana 1-1: 30′ Cutrone, 75′ Bonazzoli
Verona-Torino 0-1:
19′ Brekalo
Udinese-Spezia
 2-3: 26′ Molina, 35′ Verde, 45’+3 Gyasi, 47′ Maggiore, 94′ Marì
Roma-Venezia 1-1: 1′ Okereke, 76′ Shomurodov

Domenica 15 maggio

Bologna-Sassuolo 1-3: 35′, 80′ Scamacca, 75′ Berardi, 91′ rig. Orsolini
Napoli-Genoa 3-0:
32′ Osimhen, 65′ rig. Insigne, 81′ Lobotka
Milan-Atalanta 2-0:
56′ Leao, 76 Hernandez
Cagliari-Inter 1-3:
25′ Darmian, 51′, 85′ Lautaro, 54′ Lykogiannis

Lunedì 16 maggio

Sampdoria-Fiorentina 4-1: 16′ Ferrari, 31′ Quagliarella, 71′ Thorsby, 83′ Sabiri, 89′ rig. Gonzalez
Juventus-Lazio 2-2:
10′ Vlahovic, 36′ Morata, 51′ aut. Alex Sandro, 96′ Milinkovic-Savic

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 AC Milan 37 25 8 4 66 31 +35 83
2 Inter Milan 37 24 9 4 81 32 +49 81
3 SSC Napoli 37 23 7 7 71 31 +40 76
4 Juventus 37 20 10 7 57 35 +22 70
5 Lazio 37 18 9 10 74 55 +19 63
6 Roma 37 17 9 11 56 43 +13 60
7 Fiorentina 37 18 5 14 57 51 +6 59
8 Atalanta 37 16 11 10 65 47 +18 59
9 Verona 37 14 10 13 62 56 +6 52
10 Torino 37 13 11 13 46 38 +8 50
11 Sassuolo 37 13 11 13 64 63 +1 50
12 Udinese 37 10 14 13 57 58 -1 44
13 Bologna 37 11 10 16 43 55 -12 43
14 Empoli 37 9 11 17 49 70 -21 38
15 Sampdoria 37 10 6 21 46 60 -14 36
16 Spezia 37 10 6 21 41 68 -27 36
17 Salernitana 37 7 10 20 33 74 -41 31
18 Cagliari 37 6 11 20 34 68 -34 29
19 Genoa* 37 4 16 17 27 59 -32 28
20 Venezia* 37 6 8 23 34 69 -35 26

*retrocessa in serie B




Le pagelle di Milan-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6: la sua Atalanta tiene ordinatamente per un tempo ma senza riuscire praticamente mai a pungere davvero; solo nel finale Zapata riesce a impegnare seriamente Maignan. Troppo poco per sperare di portar a casa la pelle da San Siro.

MUSSO 5.5: non convince sul secondo gol, nel finale invece evita che il Milan renda il passivo davvero troppo eccessivo per i suoi.

PALOMINO 6.5: ottima prova, quasi perfetto nel primo tempo mentre nella ripresa fa un po’ più fatica (DEMIRAL 6: dentro negli ultimi minuti, a giochi ormai chiusi).

DE ROON 5.5: in occasione del raddoppio del Milan ha la sua dose di colpe (insieme ai compagni) nel non riuscire a contrastare Hernandez lanciato a rete.

DJIMSITI 6: rischia con un contrato pericoloso su Giraud nel primo tempo, poi per il resto match sufficiente il suo.

ZAPPACOSTA 5.5: agile e rapido nel primo tempo, nella ripresa si perde un po’ anche lui.

PESSINA 5.5: il gol che cambia la partita nasce da un contrato di gioco che lo vede protagonista: probabilmente aveva subito fallo, ma questo non lo risparmia da un voto non sufficiente (BOGA 5: perde malamente il pallone che, preda di Hernandez, vale il raddoppio del Milan).

FREULER 6.5: fa a sportellate col mondo intero, ma sicuramente è tra i più positivi di questa serata.

HATEBOER 5: perde tantissimi palloni, in evidenza più per gli errori che per le giocate utili ai compagni (SCALVINI s.v.: entra nel finale).

KOOPMEINERS 5: troppo leggero il modo in cui prova a chiudere su Leao lanciato a rete in occasione dell’azione dell’1-0.

PASALIC 5.5: punge un po’ nella prima metà della partita, poi poco altro. (MALINOVSKYI 5.5: anche il suo ingresso non sortisce gli effetti sperati; ammonito, il suo campionato si chiude oggi).

MURIEL 5.5: impegna Maignan nel primo tempo con una conclusione insidiosa, poi qualche buon pallone per i compagni e niente più (ZAPATA 6: lotta e si dimena contro mezza difesa del Milan, si costruisce un paio di buone occasioni che meritavano miglior sorte).




L’Atalanta dura solo un tempo: il Milan vince 2-0 e allontana la Dea dall’Europa

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 2-0: LEAO E THEO PIEGANO LA DEA

Milano: il traguardo lo vede solo il Milan. I rossoneri piegano 2-0 una discreta Atalanta con le reti nella ripresa di Leao e Theo Hernandez ed ora vedono mai così vicina la conquista dello scudetto mentre i sogni europei della Dea ora sono appesi più che altro ai risultati di chi sta davanti, con la Roma che venerdì prossimo giocherà con il Toro e la Viola che affronterà la Samp domani sera e la Juve nell’ultima. Discreta comunque la prova dei nerazzurri che, dopo un buon primo tempo, cedono nella ripresa ai rossoneri il cui primo gol era probabilmente da annullare per un fallo subito da Pessina a inizio azione.

GASP RISPOLVERA PESSINA: con un paio di mosse abbastanza sorprendenti, mister Gasperini tiene in panchina il recuperato Zapata e lancia il solo Muriel unica punta con il colombiano supportato da Pasalic e (a sorpresa) da Pessina mentre dietro arretra De Roon in difesa con Djimsiti e Palomino (e non Demiral). Nel Milan mister Pioli punta davanti su Giroud e Leao con Krunic e Saelemaekers con Hernandez sulla fascia e Tomori a guidar la difesa.

AVVIO LENTO: c’è il pienone a San Siro per una sfida dove entrambe le squadre si giocano tantissimo con circa duemila supporter nerazzurri giunti a sostenere la Dea in questa difficilissima trasferta milanese che prende il via con i padroni di casa che gestiscono le operazioni e i nerazzurri attenti ed ordinati a non compiere errori fatali.

MURIEL CI PROVA: l’andamento resta davvero lento, il primo tiro in porta arriva alla mezz’ora con Muriel che conclude da fuori e impegna Maignan in presa plastica. Poi il Milan ci prova con un paio di palloni buttati in area nei minuti successivi ma con Musso attento e la retroguardia atalantina che se la cava senza problemi. Protesta nel finale la squadra di Piolo per un presunto contatto Djimsiti-Giraud in area ma a farne le spese è l’attaccante rossonero, ammonito per simulazione. Ultimo sussulto di un primo tempo che non può che chiudersi con il più giusto dei risultati dopo due di recupero: 0-0.

RIPRESA, LEAO LA SBLOCCA: la ripresa si apre con un tentativo di Zappacosta deviato in corner; poi il Gasp inserisce Zapata e Malinovskyi per Muriel e Pasalic. Ma a segnare è invece il Milan, che passa con Leao, il cui controllo di testa sull’attacco di Koopmainers è vincente e il tiro di destro dall’interno dell’area che passa sotto le gambe di Musso, ma l’Atalanta protesta per un probabile fallo di Kakuku su Pessina in avvio dell’azione, ma il Var decreta la regolarità dell’azione.

LA DEA CI PROVA, THEO LA CHIUDE: la squadra del Gasp prova subito a reagire con Malinovskyi che in area apre per Zapata che evita Theo Hernandez e calcia però alto. Al ventisei corner da sinistra di Malinovskyi, schiacciata di testa di Zapata e la palla si perde non lontano dal palo alla sinistra di Maignan. Alla mezz’ora però il Milan ha il break decisivo quando il neo entrato Boga perde un pallone letale con Theo Hernandez che si beve tutta l’Atalanta con irrisoria facilità, entra in area e con un preciso diagonale rasoterra di sinistro fulmina Musso sulla sinistra del portiere.

EUROPA IN SALITA: con il match ormai in ghiaccio per i rossoneri, la Dea prova a giocarsi le ultime chance con Gasp che inserisce Scalvini per Hateboer e Demiral per Palomino negli ultimi dieci di gara: al quarantuno lunga azione dell’Atalanta conclusa da un destro dall’interno dell’area di Zapata con deviazione in corner di Maignan. Ancora una manciata di minuti da giocare oltre ai quattro di recupero concessi dal direttore di gara e il match può finire in archivio. Il Milan avvicina l’obiettivo scudetto (ormai basta solo un punto ai rossoneri a meno che l’inter non vinca stasera) mentre per i ragazzi del Gasp l’Europa ora dipende più da altri (i risultati di Roma e Fiorentina) più che da se stessa.

IL TABELLINO:

MILAN-ATALANTA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 11′ s.t. Leao, 30′ s.t. Hernandez (M)

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (35’st Florenzi), Kalulu, Tomori, Hernandez; Tonali (18’st Bennacer), Kessie; Saelemaekers (9’st Messias), Krunic (34’st Bakayoko), Leao; Giroud (9’st Rebic). A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Ballo Toure, Diaz, Ibrahimovic, Romagnoli, Gabbia. Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Palomino (35’st Demiral), De Roon, Djimsiti, ; Zappacosta, Pessina (25’st Boga), Freuler, Hateboer (34’st Scalvini); Koopmeiners; Muriel (10’st Zapata), Pasalic (10’st Malinovskyi). A disposizione: Rossi, Sportiello, Pedersen, Mihaila, Miranchuk. Allenatore: Gasperini

NOTE: gara di andata: Atalanta-Milan 2-3 – spettatori: 70mila circa – ammoniti: Giroud, Kessie, Bennacer (M) Koopmeiners, Malinovskyi (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.

ARBITRO: Orsato di Schio.




Serie A, i risultati dopo la 37a giornata

I RISULTATI DOPO LA TRENTASETTESIMA GIORNATA:

SABATO 15 MAGGIO

Ore 15:00
Genoa-Atalanta 3-4: 9′ Zapata; 26′ Malinovski; 44′ Gosens; 41′, 84′ Shomurodov; 51′ Pasalic; 67′ rig. Pandev

Spezia-Torino 4-1: 19′ Saponara; 41′ rig., 74′ Nzola; rig. 54′ Belotti; 84′ Erlic

18:00
Juventus-Inter 3-2: 24′ Cristiano Ronaldo; 35′ rig. Lukaku; 48′ Cuadrado; 85′ aut. Chiellini; 87′ rig. Cuadrado

Ore 20:45
Roma-Lazio 2-0: 42′ Mkhitaryan; 78′ Pedro

DOMENICA 16 MAGGIO

Ore 12:30
Fiorentina-Napoli 0-2: 56′ Insigne, 67′ aut. Venuti

Ore 15:00
Benevento-Crotone 1-1: 13′ Lapadula, 93′ Simy

Udinese-Sampdoria 0-1: 88′ Quagliarella

Ore 18:00
Parma-Sassuolo 1-3: 25′ rig. Locatelli, 32′ Bruno Alves, 62′ Defrel, 69′ Boga

Ore 20:45
Milan-Cagliari 0-0

LUNEDI’ 17 MAGGIO

Ore 20:45
Verona-Bologna 2-2: 2′ Faraoni, 32′ De Silvestri, 53′ Kalinic, 82′ Palacio

RECUPERO 25a GIORNATA

MARTEDI’ 18 MAGGIO

ore 20.30
Lazio-Torino 0-0

LA CLASSIFICA:

# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter* 37 27 7 3 84 34 +50 88
2 Atalanta** 37 23 9 5 90 45 +45 78
3 Milan 37 23 7 7 72 41 +31 76
4 SSC Napoli 37 24 4 9 85 40 +45 76
5 Juventus 37 22 9 6 73 37 +36 75
6 Lazio 37 21 5 11 61 53 +8 68
7 Roma 37 18 7 12 66 56 +10 61
8 Sassuolo 37 16 11 10 62 56 +6 59
9 Sampdoria 37 14 7 16 49 54 -5 49
10 Hellas Verona 37 11 11 15 45 47 -2 44
11 Bologna 37 10 11 16 50 61 -11 41
12 Udinese 37 10 10 17 41 53 -12 40
13 Fiorentina 37 9 12 16 47 59 -12 39
14 Genoa 37 9 12 16 46 58 -12 39
15 Spezia 37 9 11 17 50 70 -20 38
16 Cagliari 37 9 10 18 43 58 -15 37
17 Torino 37 7 15 15 49 68 -19 36
18 Benevento*** 37 7 11 19 39 74 -35 32
19 Crotone*** 37 6 4 27 45 92 -47 22
20 Parma*** 37 3 11 23 39 80 -41 20

*campione d’Italia

**qualificata alla Uefa Champions League

***retrocessa in serie B




Le pagelle di Genoa-Atalanta

DEVASTANTI DAVANTI, SBAVATURE O TROPPO RELAX DIETRO?

Una vittoria fondamentale per centrare l’obiettivo da parte della Dea tra la solita prorompenza offensiva e le classiche amnesie dietro, oggi figlie anche di un certo rilassamento eccessivo dopo un primo tempo praticamente a senso unico. Bravo comunque Gollini in avvio sull’ex Melegoni e bene anche Gosens nonostante l’errore che porta al penalty per il Genoa. Davanti ottimo Zapata (gol e assist) oltre all’ormai solito Malinovskyi.

ALL.: GASPERINI 9: i suoi tagliano il traguardo con una giornata di anticipo, un altro capolavoro dei suoi è compiuto. Bergamo e la sua gente rivedranno di nuovo la Champions League: pazzesco anche solo a pensarci. Ora manca davvero solo la ciliegina sulla torta, quel trofeo che questa squadra vuol riportarsi a casa dopo tanti anni e che tutti sognano di poter alzare al cielo mercoledì sera. Proviamoci, tutti insieme!

GOLLINI 6.5: ne prende tre nella ripresa dopo un primo tempo in cui viene impegnato solo in avvio dall’ex Melegoni e sul cui tiro si fa trovare pronto. Incolpevole sulle reti subite.

TOLOI 6: torna dopo l’infortunio e disputa una egregia partita pur senza strafare. Bene in vista di mercoledì.

ROMERO 5.5: distrazioni decisamente evitabili nella ripresa, specie sul primo gol segnato del Genoa (con la collaborazione di Djimsiti)

DJIMSITI 5.5: sotto pressione anche lui nella ripresa pasticcia un po’ troppo ed è complice con Romero del primo gol segnato da Shomurodov.

HATEBOER 6.5: buona partita, bellissimo il cross che manda in gol l’altro esterno, Gosens.

DE ROON 6.5: bene anche la sua gara, cala un po’ nella ripresa dove però un po’ tutta la squadra è apparsa decisamente meno sul pezzo.

FREULER 7: un gran primo tempo, poi il mister lo conserva per la finalissima di mercoledì (PESSINA

GOSENS 7: bello il gol che chiude virtualmente il match a fine primo tempo, un po’ meno quel braccio largo a metà ripresa che vale il rigore del 4-2 segnato da Pandev. (PALOMINO s.v.: dentro nel finale).

MALINOVSKYI 7: ci mette la firma anche oggi con l’assist al gol di Zapata che apre il match ed il gol del raddoppio, poi fa movimento e giocate fino quando non viene sostituito (LAMMERS 5.5: un po’ fuori giri, e lo si è visto. Torna in campo oggi per più di mezz’ora tra più ombre che luci).

MIRANCHUK 6.5: gioca quasi tutto il match e mostra cose buone come in quasi tutte le occasioni avute in questa stagione. Nella prossima è probabile che troverà più spazio. (MURIEL s.v.: pochi minuti per lui in campo).

ZAPATA 7.5: oggi particolarmente in palla, gol dei suoi per sbloccare il match poi assist, al bacio per Malinovskyi per firmare il raddoppio. Grande Panteron! (PASALIC 7: entra e mette la firma sul quarto gol che, a conti fatti, risulterà essere decisivo per portar a casa i tre punti. Decisivo come contro il Benevento dalla panchina).




Atalanta, Champions al cardiopalma: prima dilaga, poi rischia con il Genoa ma alla fine festeggia!

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 3-4: PARTITA INCREDIBILE, MA LA DEA STACCA IL PASS PER LA TERZA CHAMPIONS CONSECUTIVA

Poteva non finire così? L’Atalanta celebra con una partita simbolo di questa pazzesca stagione il suo approdo alla sua terza volta nella coppa dei campioni: domina il primo tempo, pare blindare il risultato con i gol di Zapata, Malinovskyi e Gosens, ma nella ripresa perde certezze e lucidità con il Grifone che si rifà sotto con Shomurodov, poi Pasalic allunga subito dopo ma poi un rigore di Pandev e ancora l’uzbeco regalano un finale thriller ai tifosi nerazzurri che però tagliano il traguardo con annesso rischio infarto. I ragazzi del Gasp ora si concentrano sulla finalissima di coppa Italia di mercoledì contro la Juve per provare a riportar a Bergamo un trofeo che manca dal 1963.

Genova: che gran divertimento: sette gol e successo dell’Atalanta clamorosamente in discussione sino alla fine dopo aver chiuso sul 3-0 il primo tempo, anche se la squadra di Gasperini stacca il pass per un posto in Champions per la terza stagione di fila. I rossoblù, già salvi dopo il successo di mercoledì scorso a Bologna e in campo con diverse seconde linee, hanno fatto soffrire nella ripresa i nerazzurri sino alla fine, anche se al fischio finale a festeggiare è stata la compagine bergamasca.

GASP LANCIA LO ZAR: poche variazioni da parte del Gasp che vuol chiudere la pratica-Champions prima di pensare alla finale di Coppa Italia: torna dopo l’infortunio ed è subito titolare Toloi in difesa poi solo conferme in mezzo per tutti i titolari mentre la variazione principale in avanti riguarda Miranchuk dal primo minuto insieme a Malinovskyi a supporto di Zapata unica punta. Nel Genoa, Ballardini da spazio a chi ha giocato meno e punta su diversi ex nerazzurri come Masiello, Radovanovic e Melegoni con l’ex AlbinoLeffe Marchetti tra i pali e davanti Destro e Pjaca.

BRIVIDI DAGLI EX, POI ZAPATA LA SBLOCCA: giornata grigia e a Genova all’ingresso delle due squadre in campo ma clima tutto sommato gradevole per questo match che inizia con due incredibili brividi portati da due ex alla Dea: prima Melegoni, che brucia sul filo del fuorigioco la difesa nerazzurra ed in area calcia addosso a Gollini che devia in corner, poi proprio dalla bandierina spunta Masiello tutto solo su una corta respinta della difesa e manda la palla fuori di un nulla scheggiando il palo. Passato lo spavento, la Dea si sveglia ed inizia a macinare gioco e la sblocca: Zapata taglia in area, pallone delizioso servito da Malinovskyi, il colombiano non sbaglia e mette in rete il vantaggio per i ragazzi del Gasp.

MALINOVSKYI RADDOPPIA (DOPO IL VAR): con in tasca il gol che la riporterebbe per il terzo anno di fila in Champions League, l’Atalanta mantiene il controllo della situazione e, quando può, si rende pericolosa: a metà primo tempo  Miranchuck la passa Zapata di tacco per Gosens che da posizione defilata conclude a rete, Marchetti c’è e mette in angolo. Cinque minuti dopo però arriva il raddoppio nerazzurro con uno Zapata oggi davvero straripante che va via sul fondo e serve un assist perfetto per Malinovskyi che a porta vuota mette in rete; l’arbitro in un primo momento annulla, ma poi al controllo Var, l’arbitro convalida in quanto il pallone non è uscito, 2-0!

GOSENS FA TRIS A FINE PRIMO TEMPO: forte del raddoppio, i ragazzi del Gasp calano il ritmo contro un Genoa che non riesce più a sorprendere la retroguardia atalantina come era successo in avvio di gara e, anzi, mettono una seria ipoteca sul match nell’ultimo minuto del primo tempo quando Hateboer offre l’assist all’altro esterno Gosens che di testa spinge in rete il suo undicesimo gol stagionale. 3-0 in un primo tempo davvero senza storia che va in archivio senza recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, SHOMURODOV ACCORCIA, PASALIC RISPONDE: il secondo tempoinizia con subito gli ingressi di Pasalic e Pessina al posto di Zapata e Freuler in campo e con il Genoa che al terzo minuto accorcia dopo un pasticcio difensivo tra Romero e Djimsiti che perde la palla al limite dell’area l’attaccante genoano Shomurodov non perdona e firma l’1-3. Tre minuti dopo però l’Atalanta si porta di nuovo in vantaggio di tre gol quando il neo entrato Pasalic si libera bene in area e spiazza Marchetti fintando il diagonale e poi tirando sul primo palo.

PANDEV SU RIGORE E SHOMURODOV, FINALE THRILLER!: altro cambio in casa nerazzurra con il Gasp che al dodicesimo inserisce Lammers al posto di Malinovskyi. La partita sonnecchia fino a metà ripresa quando, un’altra leggerezza, costa il gol alla squadra del Gasp: Gosens devia un cross dalla destra con la mano e l’arbitro rivede al Var assegnando il giusto penalty al Grifone che Pandev non fallisce dagli undici metri e accorcia: 4-2. Palomino da il cambio a Gosens nell’ultimo quarto d’ora ma l’Atalanta si conferma troppo distratta in questa ripresa e, a cinque dalla fine, ancora Shomurodov si prende gioco dei difensori nerazzurri e insacca il gol che costringe l’Atalanta e i suoi tifosi ad un finale tirato quanto inaspettato. Ultimo cambio per un Gasp molto preoccupato con Muriel che entra in campo al posto di Miranchuk.

WE ARE IN CHAMPIONS (ATTO TERZO): tuttavia gli ultimi minuti regalano solamente souspance e adrenalina ma nessun altro gol, quanto basta dopo i quattro di recupero a poter staccare il pass per il terzo anno consecutivo per potersela giocare da settembre contro squadroni del calibro di Barcellona, Real e Bayern. Un ennesima stagione da sogno regalata ai propri tifosi che ora chiedono l’ultimo capolavoro a questi ragazzi: riportare a Bergamo un trofeo che manca da tanti, troppi, anni.

GENOA-ATALANTA 3-4 (primo tempo 0-3)

RETI: 9′ Zapata (A), 26′ Malinovskyi (A), 43′ Gosens (A), 48′ e 84′ Shomurodov (G), 51′ Pasalic (A), 67′ rig. Pandev (G) 

GENOA (3-5-2): Marchetti; Onguéné, Radovanovic, Masiello; Ghiglione (57′ Portanova), Zajc (46′ Caso), Rovella, Melegoni (79′ Eyango), Cassata (46′ Shomurodov); Destro (46′ Pandev), Pjaca – All.: Ballardini

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (46′ Pessina), Gosens (76′ Palomino); Malinovskyi (57′ Lammers), Miranchuk (89′ Muriel); D. Zapata (46′ Pasalic) – All.: Gasperini

ARBITRO: Marinelli di Tivoli

NOTE: gara di andata: Atalanta-Genoa 0-0 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Djimsiti (A), Toloi (A), Rovella (G) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.