Atalanta, finalmente una serata da campioni: Pasalic ferma il City, primo punto per l’EuroDea!

CHAMPIONS LEAGUE, QUARTA GIORNATA

ATALANTA-MANCHESTER C. 1-1: A STERLING RISPONDE SUPERMARIO

Servirà a poco? Può essere, ma ce lo teniamo stretto stretto il primo, storico punto che l’Atalanta conquista in Champions League fermando il City di Guardiola sull’1-1 a San Siro in un match rocambolesco in cui gli inglesi dominano in lungo e in largo il primo tempo, passano con il solito Sterling in avvio, sfiorano il gol più volte e sprecano il rigore del raddoppio fallito da Gabriel Jesus e nella ripresa subiscono la riscossa di un’Atalanta che butta il cuore oltre l’ostacolo, pareggia subito con Pasalic e sfiora in diverse occasioni il punto del sorpasso mancandolo di un niente. Finisce quindi in pareggio, come anche il match tra Dinamo e Shaktar (incredibile 3-3 in Croazia) prossime avversarie che l’Atalanta, per continuare a sperare di continuare il suo cammino europeo, dovrà quasi obbligatoriamente battere.

Milano: quasi una liberazione: eccolo il primo punto in Champions League dell’Atalanta, che cancella lo zero in classifica e si prende il lusso di fermare sul pari i campionissimi del Manchester City e continuare a sperare di poter cavar qualcosa di buono in una classifica comunque ancora molto complicata a due giornate dal termine. Match dal doppio volto per i nerazzurri, che rischiano l’imbarcata nel primo tempo ma sembrano accendersi nel momento in cui Gabriel Jesus fallisce il rigore del raddoppio nel finale di primo tempo: da li l’Atalanta cambia pelle e nella ripresa pareggia con Pasalic, sfiora il raddoppio con Djimsiti di testa e nel finale costringe il City sulla difensiva dopo l’espulsione del portiere Bravo per fallo da ultimo uomo su Ilicic lanciato a rete e con Guardiola senza estremi difensori da poter inserire (giocherà Walker gli ultimi minuti tra i pali).

GASP ANCORA SPUNTATO: tutto confermato in casa Atalanta, con Gasperini che ufficializza l’undici provato nella rifinitura di ieri. Indisponibili Gosens e Zapata, Malinovskyi e Muriel vanno inizialmente in panchina (entrambi dentro alla fine); spazio a Pasalic e Gomez alle spalle di Ilicic “falso nueve”. Dall’altra parte Guardiola, propone un solo cambio rispetto alla formazione ipotizzata alla vigilia: dietro fuori Stones, accanto a Otamendi arretra Fernandinho mentre davanti c’è Gabriel Jesus e non Aguero.

AVVIO ILLUSORIO, POI DOMINIO INGLESE: parte forte la Dea, al quarto il Papu inventa sulla sinistra servendo Hateboer sul secondo palo che calcia male al volo e la palla finisce fuori. Fuoco di paglia però quello nerazzurro perchè al settimo il City è già avanti: Bernando Silva avanza sulla sinistra, filtrante per Jesus che meravigliosamente serve di tacco Sterling, pronto alle sue spalle a metterla dentro con un piattone preciso che batte Gollini. Match in salita, l’Atalanta non crea pericoli dalle parti di Ederson, ospiti padroni del campo grazie a un palleggio perfetto e vicini al raddoppio in almeno quattro occasioni: a cinque dalla mezz’ora quando sbaglia in uscita di Djimsiti sulla sinistra, Mahrez anticipa Pasalic, ma il tiro-cross non trova nessuno in mezzo. Cinque minuti dopo e De Bruyne offre un gioiello a Sterling, pronto al limite dell’area piccola: provvidenziale la spaccata di Hateboer a salvare in corner. Poi è super Gollini a dieci dalla fine, sempre su Mahrez che da fuori cerca l’angolino con il mancino.

GABRIEL JESUS CI GRAZIA, LA DEA SI RISVEGLIA: il finale di primo tempo vede protagonista due volte la Var: prima per correggere un rigore inizialmente assegnato per un fallo di Toloi su Sterling che però è fuori area; punizione sui cui sviluppi Ilicic in barriera tocca con il braccio: zero dubbi con l’ausilio del monitor per il direttore di gara, è rigore: Jesus però chiude troppo e la palla va fuori. Nel finale l’Atalanta è più viva dopo lo spavento del possibile colpo del K.O. e si va negli spogliatoi con gli ospiti avanti di un gol.

RIPRESA, SUPERMARIO FA SUBITO 1-1: mentre nell’intervallo Guardiola cambia il portiere, Gasperini si affida al medesimo undici della prima parte di gara e l’Atalanta cambia pelle al rientro in campo ed al quarto arriva il gol che fa esplodere San Siro: Palomino recupera palla nella propria metà campo, dentro per Gomez sulla sinistra, bravissimo poi a servire Pasalic in mezzo all’area con un cross perfetto per il croato che non può sbagliare di testa: 1-1 e si riparte.

DJIMSITI SFIORA IL SORPASSO: gli inglesi accusano il colpo, la Dea alza clamorosamente il ritmo e al 17’ sfiora il sorpasso con l’inzuccata di testa di Djimsiti su angolo del Papu dalla destra. Gli ospiti si rivedono al ventesimo con il filtrante di Fernandinho per Sterling, che però arriva lungo e spreca l’assist per Jesus, da solo davanti a Gollini.

FINALE CALDO, PUNTO STORICO: col passare dei minuti l’Atalanta mantiene ritmo e il possesso cercando di bucare Bravo, che viene espulso a dieci minuti dal termine: steso Ilicic in uscita, inevitabile il rosso per chiara occasione da gol. Senza più portieri, Guardiola in porta ci va Walker (out Mahrez), ma il risultato non cambia più nemmeno dopo i sette di recupero concessi: la Dea porta a casa il primo, storico punto in Champions League, lo fa meritatamente regalando ai propri tifosi una serata che ricorderanno per sempre, per capire poi il peso specifico di questo punto conquistato contro una delle squadre più forti d’Europa non resta che attendere le prossime due giornate di Champions. Per ora, grazie ragazzi!

IL TABELLINO

ATALANTA-MANCHESTER CITY 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 7′ p.t. Sterling (M), 4′ s.t. Pasalic (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (39′ st Malinovskyi), Castagne (47′ st Muriel); Pasalic, Gomez; Ilicic – A disp.: Sportiello, Kjaer, Masiello, Arana, Barrow – All.: Gasperini

MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson (1′ st Bravo); Cancelo, Fernandinho, Otamendi, Mendy; Gundogan, De Bruyne, Bernardo Silva; Mahrez (43′ st Walker), Sterling, Gabriel Jesus (28′ st Aguero) – A disp.: Stones, Angelino, Garcia, Doyle – All.: Guardiola

ARBITRO: Kulbakov (Bielorussia).

NOTE: gara di andata: Manchester C.-Atalanta 5-1 – al 43′ pt Gabriel Jesus (M) ha sbagliato un calcio di rigore – espulso al 43′ st Bravo (M) per gioco falloso – ammoniti: Djimsiti, Ilicic, Toloi, Castagne (A); Fernandinho, Mendy, Bernardo Silva (M) – recuperi: 1′ p.t. e 7′ s.t. 




Le pagelle di Atalanta-Manchester City

SUPERMARIO SUONA LA CARICA, ILICIC RIPRESA SUPER

Dopo un primo tempo che faceva temere il peggio, l’Atalanta tira fuori gli artigli nella ripresa e mette alle corde il City. Pasalic segna un gol storico per la Dea con il Papu ed Ilicic sugli scudi. Bene anche la difesa con Palomino protagonista.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: sceglie la via del falso nueve e stavolta viene premiato dopo un primo tempo sofferto e anche un pizzico fortunato. Nella ripresa chiede e ottiene il meglio dai suoi. 

GOLLINI 7: un paio di uscite tempestive e comunque si mostra sempre sicuro di se. 

TOLOI 7: resiste stoicamente nel finale quando non si reggeva più in piedi dopo una ottima partita, sofferta e combattuta.

DJIMSITI 6.5: mostra i muscoli nella ripresa e va anche vicino al gol. 

PALOMIMO 7: bravo, una ottima partita dopo alcune prestazioni in ombra. Il riscatto del guerriero nella gara più importante. 

HATEBOER 6.5: fa molta fatica nel primo tempo dove ha subito anche una buona opportunità, poi scaccia la paura e cresce.

DE ROON 6.5: dopo alcuni palloni persi che gridano vendetta, trova la forza di reagire e di imporsi nella seconda parte del match.

FREULER 6.5: diga in mezzo al campo che argina la forza dirompente degli ospiti (MALINOVSKYI s.v.: dentro nel finale).

CASTAGNE 6.5: nella ripresa spinge in maniera costante mandando in difficoltà spesso e sovente i campioni del City (MURIEL s.v.: solo pochi minuti di gara per lui, ingiudicabile).

PASALIC 8: gol storico, perché consente ai suoi di ottenere il primo punto in coppa ma anche di poter sperare ancora nel secondo o terzo posto. SuperMario!

GOMEZ 7: fatica ad accendersi durante il difficile primo tempo dei suoi, poi nella ripresa si scatena anche lui e per il City diventa tutto incredibilmente più complicato.  

ILICIC 7.5: scatenato nel secondo tempo, fa segnare e provoca l’espulsione del portiere avversario. Sale in cattedra e la squadra viene trascinata da lui a sfiorare una incredibile impresa. 




Le pagelle di Copenaghen-Atalanta

E’ destino che nel libro dei sogni nerazzurro debba sempre esserci una buona dose di sfortuna nel segnare i finali: purtroppo anche oggi l’imprecisione dei nostri ha pesato alla lunga e il conto, salato, è arrivato dal dischetto: Gomez fallisce dagli undici metri dopo una buona partita, Cornelius dimostra nuovamente di centrare poco con il tipo di calcio voluto dal Gasp.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: fa male, e sicuramente darà fastidio anche a lui questo neo nella sua bellissima avventura nerazzurra. Però diciamolo che quel cambio a inizio ripresa che ha messo in campo Cornelius lo hanno capito davvero in pochi, indipendentemente dal rigore decisivo fallito dal danese. Per il resto i suoi cadono ancora una volta nel trappolone di Solbakken, che li ingabbia concedendo qualche occasione 

GOLLINI 6.5: un paio di prese sicure in tutta la partita, poi deve davvero fare poco altro. Sui rigori ne intercetta un paio ma senza riuscire a deviarli fuori dalla porta. Incolpevole.

TOLOI 6.5: lascia davvero poco la dietro ai danesi, proponendosi come spesso accade anche in avanti. 

PALOMINO 7: bella partita la sua, nel supplementare è praticamente decisivo con un grande intervento che evita un gol quasi fatto.

MASIELLO 6.5: anche per lui poco da dire, va anche con freddezza dal dischetto a realizzare durante la lotteria dei rigori.

CASTAGNE 6.5: quasi eroico, gioca con il turbante in testa e prova spesso anche la sortita offensiva. 

FREULER 6: meno in palla del solito, va in riserva troppo presto nel secondo tempo, tant’è che il mister nei supplementari opta per il cambio (PESSINA 6: gioca i supplementari, rimendia una ammonizione ma ha anche un paio di discreti spunti).

DE ROON 7: cervello sempre attivo del centrocampo nerazzurro, ha la forza anche di prendersi la responsabilità del primo rigore, segnato purtroppo inutilmente.

GOSENS 6: combina poco, qualche buona giocata nel primo tempo in una partita tuttavia sottotono. (ALI ADNAN 6: dentro anche lui nell’ultima parte di match, fa centro dal dischetto nell’amaro finale).

PASALIC 5.5: due errori abbastanza pesanti che segnano nel computo finale il match: il primo a due passi dalla porta, il secondo rovinando tutto dopo un ottimo spunto personale. Peccato. (BARROW 5.5: partita tosta, il suo innesto si è rivelato tuttavia troppo leggerino la davanti).

ZAPATA 5.5: incontenibile a Roma, piccolo piccolo oggi e poco utile alla causa; tant’è che nella ripresa viene subito sostituito. (CORNELIUS 5: votaccio, perchè quell’errore dal dischetto determina tutto o quasi di questa partita. Per il resto il suo ingresso non aveva portato a chissà quali sconvolgimenti in campo, solo un colpo di testa finito fuori di poco. Non ci siamo).

Dopo Dortmund, Copenaghen: il Papu e quegli errori decisivi…

GOMEZ 6: in pochi vorrebbero essere nei suoi panni stasera. Una prova tutto sommato buona macchiata da un errore pesantissimo, l’ennesimo dal dischetto per lui. Difficile immaginare il suo stato d’animo, comprensibile la delusione sua, come quella di tutti noi. Ma è il momento di stargli vicino. Dopo Dortmund, Copenaghen è un’altra brutta mazzata.




Undici metri di disperazione spezzano la favola dell’EuroAtalanta: fuori ai rigori

EUROPA LEAGUE – PRELIMINARI, PLAYOFF: GARA DI RITORNO

COPENAGHEN-ATALANTA 4-3 d.c.r.: ERRORI DI GOMEZ E CORNELIUS

Fuori dal dischetto, il peggiore degli epiloghi per un’Atalanta che anche a Copenaghen non trova la via del gol e spreca diverse occasioni non trovando il modo di superare i danesi che resistono e trascinano i nerazzurri sino ai tiri dal dischetto dove sono fatali gli errori di Gomez e Cornelius: andiamo a casa anzitempo, non meritandocelo ma orgogliosi comunque di questi ragazzi. Che peccato.

Copenaghen (Danimarca): ci siamo sin qui divertiti in questa estate pallonara tra turni preliminari e prime giornate di campionato e l’Atalanta ed i suoi tifosi sperano di poter continuare a farlo a lungo ma, per poter scrivere una nuova pagina del sogno nerazzurro c’è il Copenaghen da superare per prendersi il pass tanto atteso per i gironi di Europa League per il secondo anno consecutivo. Nella città della Sirenetta quindi la truppa del Gasp prova ad allungar ulteriormente questa favola iniziata due anni fa che ha messo le ali ad una intera città mandandola a spasso per l’Europa.

IN DIFESA C’E’ PALOMINO: confermando le indiscrezioni della vigilia, Gasperini recupera a pieno e lancia dal primo minuto Palomino in mezzo alla difesa mentre in mezzo Castagne è preferito ad Hateboer in fascia con Gosens mentre Pasalic è a supporto del duo davanti composto dal Papu e Zapata che ha la meglio nel ballottaggio con Barrow. Nel Copenaghen, Solbakken ripresenta una formazione simile a quella di una settimana fa, affidandosi in avanti a N’Doye con la stellina ex Ajax Fisher con libertà di inventiva.

E’ SUBITO PARTITA VERA: freddo e pioggia avvolgono Copenaghen anche se il calore dei quasi settecento tifosi bergamaschi giunti da Bergamo riscalda uno stadio con una buona cornice di pubblico all’ingresso ma con diversi settori chiusi. Il match prende il via e al quarto Zapata è subito pericoloso di testa sugli sviluppi di un corner mandando alto di poco; risponde subito il Copenaghen con una conclusione in area di rigore di Fisher che Gollini fa sua. L’Atalanta soffre inizialmente la maggior fisicità a centrocampo dei danesi ma al quarto d’ora torna a farsi vedere con una conclusione da fuori di De Roon parata dal portiere; poi doppia chance per Pasalic al diciannovesimo e ventunesimo: nel primo caso si supera il portiere di casa sulla conclusione a colpo sicuro del croato, nel secondo spara alto un buon pallone offerto da Gosens rasoterra.

OCCASIONE-PASALIC: il match non si sblocca la ma la truppa del Gasp cresce col passare dei minuti guadagnando terreno e anche molti corner però infruttiferi; due minuti dopo la mezz’ora e Pasalic è abilissimo a sfruttare una leggerezza difensiva danese e scappare verso l’area ma la conclusione è debole e il portiere di casa si salva ancora, stavolta con i piedi. Ritmo di gara che cala negli ultimi minuti del primo tempo che si conclude senza recupero allo scoccare del minuto quarantacinque e con le due squadre ancora inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, PAPU SUL PALO!: la ripresa prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di gara ma con i padroni di casa che tengono in mano il pallino del gioco a differenza del primo tempo e Gasperini che quindi prova a cambiare inserendo subito l’ex Cornelius per Zapata e, pochi minuti dopo, Barrow per Pasalic in quello che diventa un tridente pesantissimo per la Dea. Nel frattempo il Papu ci prova da fuori al decimo e il portiere Joronen ancora una volta si distende e intercetta il pallone. Sfortunatissimo il numero dieci argentino della Dea pochi minuti dopo quando, dopo essersi guadagnato un invitante calcio di punizione, calcia la sfera direttamente sul palo e poi sul fondo. 

Finisce il nostro breve, ma emozionante cammino europeo: solo applausi ai nostri ragazzi!!!

NON SI SEGNA, SI VA AI SUPPLEMENTARI: i minuti passano e il match non si sblocca con la stanchezza che inizia ad affiorare da ambo le parti ed i nerazzurri che peccano di lucidità in alcuni frangenti regalando palloni agli avversari per un match che perde così sul piano del gioco e ne guadagna su quello fisico a discapito dello spettacolo. Non bastano così altri quarantacinque minuti della ripresa più quattro di recupero a sbloccare un match inchiodato sul medesimo risultato dell’andata: si va così ai supplementari.

BOILESEN CI GRAZIA: il primo degli extra-time si apre con il Gasp che inserisce Pessina in campo al posto di Freuler e con Barrow che al secondo minuto riceve palla da Toloi in area e conclude sull’esterno della rete dando l’illusione del gol. Arriva poi il quarto cambio (consentito da quest’anno in competizioni ufficiali in caso di tempi supplementari) con Gosens che lascia il campo al posto di Ali Adnan con l’Atalanta che pare più lucida dopo i cambi ma che rischia al minuto cento quando Boilesen manda fuori tutto libero in area un pallone rimpallato sui suoi piedi dopo un calcio di punizione battuto dai danesi. Non si segna nemmeno in questo primo supplementare, ancora 0-0 dopo i primi quindici minuti.

IL GOL NON ARRIVA, SI VA AI RIGORI: il secondo supplementare si apre con il decisivo intervento di Palomino su Fisher praticamente a due passi dalla linea di porta, determinante l’intervento del difensore atalantino. Da segnalare anche un bel passaggio del Papu per De Roon che sbaglia però al momento dell’assist decisivo ma non basta, un minuto di recupero e poi si va ai calci di rigore.

DISCHETTO MALEDETTO, EUROPA ADDIO: inizia la lotteria dal dischetto con De Roon preciso dal dischetto, Sotiriu non sbaglia neppure lui per i danesi, anche Adnan non sbaglia per la Dea così come Gregus fa 2-2, poi il Papu manda il tiro sulla traversa mentre Skov no e il Copenaghen va sul 3-2. Masiello torna a segnare dal dischetto per i suoi, e anche Doye decide di emulare il Papu calciando sulla traversa. Cornelius però rende subito il favore agli ex compagni facendosi respingere il tiro dal dischetto, l’ultimo giro dagli undici metri è di Vavro che supera Gollini e manda i danesi ai gironi di Europa League spezzando anzitempo il sogno nerazzurro. Sfortunata ma anche imprecisa, l’Atalanta torna a casa con una sconfitta amarissima, maturata praticamente senza aver mai perso nel doppio confronto con i danesi, quando ci si affida alla lotteria dei rigori il destino talvolta risulta essere davvero beffardo. Ripartiamo, ed andiamo a caccia di questo sogno appena sfumato attraverso il campionato che ci attende: nonostante tutto si può solo che essere fieri di questi ragazzi!

IL TABELLINO

COPENAGHEN-ATALANTA 0-0 (0-0 al 90′ e d.t.s., 4-3 ai calci di rigore)

SEQUENZA RIGORI: De Roon (A) gol, Sotiriou (C) gol, Ali Adnan (A) gol, Gregus (C) gol, Gomez (A) traversa, Skov (C) gol, Masiello (A) gol, N’Doye (C) fuori, Cornelius (A) parato, Vavro (C) gol

COPENAGHEN (4-4-2): Joronen, Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen (4′ sts,  Kvist) ; Skov, Zeca, Falk (20′ st, Sotiriou), Thomsen (34′ st, Gregus); Fischer (4′ sts, Bengtsson), N’Doye – Allenatore: Solbakken

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, Freuler (1′ pts,  Pessina), de Roon, Gosens (4′ pts, Ali Adnan); Pasalic (12′ st, Barrow); Zapata (9′ st, Cornelius), Gomez – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Anastasios “Tasos” Sidīropoulos (Grecia)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Copenaghen 0-0 – spettatori: 20mila circa di cui 700 tifosi atalantini – ammoniti: Thomsen (C), Ankersen (C), Palomino (A), Pessina (A), Vavro (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t., 4′ s.t., 0′ p.t.s., 1′ s.t.s.




L’ultimo sforzo verso il grande sogno: forza Atalanta, (ri)portaci in Europa!

COPENAGHEN, ORE 18.30

UN PARI (CON GOL) O VITTORIA PER VOLARE AI GIRONI

Siamo a fine agosto ma, inutile girarci intorno, pare quasi una finale di quelle che si giocano solitamente a maggio: l’Atalanta si prepara per provare a regalare questa sera ai suoi tifosi una notte da sogno nel match di ritorno per il playoff di Europa League contro il Copenaghen: in palio c’è un posto ai gironi. Novanta minuti separano dunque i nerazzurri dal possibile ritorno in Europa per il secondo anno consecutivo: per realizzare il sogno di una intera tifoseria occorrerà però piegare i danesi, che già all’andata sono stati capaci di imbrigliare la macchina da gol del Gasp fermandola sullo 0-0. Dopo la bella partita di Roma, la truppa atalantina va a caccia di un’altra impresa nella patria della Sirenetta per cercare di scrivere una nuova pagina della splendida favola nerazzurra: un pari (con gol) o una vittoria sono l’ingrediente necessario perchè l’incantesimo continui e ci faccia sognare ancora.

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FORMAZIONE, C’E’ PALOMINO: le indiscrezioni della vigilia trovano conferma nel pieno recupero di Palomino (già in campo contro i giallorossi lo scorso lunedì) e che dovrebbe quindi esser titolare al centro della difesa al posto di Mancini; per il resto, Gasperini pare intenzionato a confermar buona parte della formazione dell’andata con il ballottaggio in avanti tra Zapata e Barrow con il primo stavolta favorito sul secondo. Tra i pali confermato Gollini.

LE PROBABILI FORMAZIONI

COPENAGHEN (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen; Skov, Zeca, Thomsen, Fischer; Sotiriou, N’Doye – All.: Solbakken

Atalanta (3-4-2-1): Berisha, Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler, de Roon, Gosens; Pasalic, Zapata; Gomez. All. Gasperini.

Arbitro: Tasos Sidiropoulos (Grecia)





Le pagelle di Atalanta-Copenaghen

Sfortuna ed imprecisioni sono alla base di questo strano 0-0 del Mapei: da un lato il portiere rimasto praticamente inoperoso, dall’altro un attacco oggi apparso spuntato, con Barrow bravo a metà, Zapata che incide solo in parte col suo ingresso in campo e, di contro, una difesa che invece non ha concesso nulla agli avversari. A Copenaghen servono gol per cercare la qualificazione, mister Gasperini dovrà lavorarci su nei prossimi giorni. E lunedì c’è anche la trasferta a Roma con i giallorossi…

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: quasi una rarità vedere una sua squadra fermata sullo 0-0, eppure stavolta le ha provate un po’ tutte anche lui per cercar di sbloccare il match ma senza successo. Il risultato non è comunque da buttare, al ritorno i suoi dovranno cercare di aver maggior determinazione sotto porta e cercar così di trovare quei gol necessari a prendersi il pass per i gironi di Europa League. 

GOLLINI s.v.: di fatto, inoperoso. Non compie una parata degna di tal nome in tutta la partita. Disoccupato.

MASIELLO 7: bravo e attento, si porta spesso in avanti non avendo particolari impegni con gli avanti danesi.

MANCINI 6.5: sfrutta bene la chance che gli concede nuovamente il mister con una buona prestazione contro avversari che hanno graffiato tuttavia poco in avanti.

TOLOI 7: giganteggia anche lui dietro, provando più volte le incursioni in avanti come visto anche lunedì contro il Frosinone.

HATEBOER 6.5: pimpante nel primo tempo, nella ripresa lo si nota un po’ meno, ma complessivamente buona la sua prova. (CASTAGNE s.v.: un paio di minuti di gara per lui. Ingiudicabile)

FREULER 6.5: detta bene tempi e giocate la in mezzo, provando anche la conclusione da fuori e sfiorando la rete.

DE ROON 6.5: colonna portante del centrocampo, insieme allo svizzero di cui sopra, questa sera ha provato meno la conclusione, come invece visto in altre occasioni. Comuque positivo.

GOSENS 6: non precisissimo, però è anche sfortunato a trovare per l’ennesima volta un portiere che gli nega un gol che pareva già fatto come lunedì contro i ciociari. Sfortunato!

PASALIC 6: un tempo dove si nota per un paio di bei cambi di gioco e poi poco altro; nell’intervallo il Gasp opta per il cambio. (ZAPATA 6: buono l’impatto sul match, ma anche su di lui pesano almeno un paio di occasioni che meritavano sicuramente miglior fortuna. Benino).

BARROW 6: pronti-via ed ha subito la grande chance per cambiare storia al match, poi è un continuo alternarsi di cose buone ad errori talvolta davvero elementari; su questo aspetto il ragazzo ha ancora molta strada da faren Sufficiente. (CORNELIUS s.v.: la mossa dell’ex in campo negli ultimi istanti di gara non porta ahinoi agli effetti desiderati)

GOMEZ 6.5: piedino meno caldo stasera rispetto a lunedì, ma in almeno un paio di circostanze va ad un nulla dal gol e la davanti risulta sempre uno dei pericoli più temuti dai danesi. Bene.

ANCHE QUESTA SERA IL PAPU E’ TRA I MIGLIORI IN CAMPO




Il Copenaghen è un bunker, l’Atalanta non passa: solo 0-0 con i danesi

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI, PLAYOFF: GARA DI ANDATA

ATALANTA-COPENAGHEN 0-0: SI DECIDE TUTTO GIOVEDI’ PROSSIMO

La squadra di Gasperini domina per lunghi tratti la gara ma non riesce a segnare ai danesi, ben chiusi nella propria area e praticamente mai pericolosi in tutto il match: Dea pericolosa subito in avvio con Barrow, (che poi si vede anche annullare un gol per fuorigioco), e che tende a costruire le azioni talvolta in maniera quasi esagerata consentendo agli avversari di aver la meglio. Nella ripresa diverse le occasioni sciupate da Gomez e compagni con anche più di un pizzico di sfortuna quando il portiere ospite nega a Gosens un gol quasi fatto. Tra una settimana in Danimarca si decide tutto: ai nerazzurri restano due risultati su tre, il pari (con gol) o la vittoria.

Reggio Emilia: bella a metà, e l’urlo resta strozzato in gola ai quasi ottomila del Mapei in questa calda serata di fine agosto in cui l’Atalanta non va oltre lo 0-0 contro il Copenaghen, rinviando così ogni discorso di qualificazione a settimana prossima in Danimarca. La squadra del Gasp crea molto, ma non riesce a concretizzare, vuoi per sfortuna, vuoi per demeriti propri, ma anche per un avversario capace di arginare ogni velleità offensiva nerazzurra pur, di fatto, non tirando mai in porta in tutti i novanta minuti.

SFORTUNA E IMPRECISIONE: il tecnico nerazzurro sceglie Mancini in difesa al posto di Djimsiti mentre in mezzo c’è ancora Pasalic a sostegno del duo di attacco formato da Gomez e Barrow (che vince il ballottaggio con Zapata) e la sua Atalanta fa subito sul serio creando quattro nitide occasioni nei primi sedici minuti con un pressing feroce sui portatori di palla avversari, possesso rapido e costante: tuttavia è l’imprecisione a regnare sovrana al momento di fare male ai danesi: Barrow al primo minuto e Gomez al quarto d’ora ne sono la viva testimonianza a cui si aggiungono anche le belle parate di Joronen su Pasalic e Freuler che impediscono ai nerazzurri di passare in vantaggio.

PAREGGIO INGIUSTO PER LA DEA, MA NULLA E’ ANCORA PERDUTO

BARROW-GOL, MA IN FUORIGIOCO: l’Atalanta torna a spingere poco dopo la mezz’ora quando l’urlo di gioia del Mapei rimane strozzato in gola sul tiro del Papu che viene deviato casualmente da Barrow con la palla che entra in rete ma con il giovane attaccante nerazzurro che è in fuorigioco e vanifica quindi il tutto; tensione che sale nel finale di una prima frazione in cui però succede davvero poco altro e si va quindi al riposo dopo un giro d’orologio di extra time con il risultato fermo sullo 0-0.

RIPRESA, ASSALTO STERILE: ad inizio ripresa il Gasp prova una ulteriore mossa offensiva togliendo, un po’ a sorpresa, Pasalic ed inserendo Zapata, spostando così Barrow in corsia e piazzando al mezzo l’ex attaccante della Samp: l’attaccante colombiano è subito protagonista con un assist a Gomez e un tiro debole verso Joronen. Il muro danese resiste nonostante l’Atalanta stringa sempre di più il proprio assedio: al tredici Zapata e Barrow hanno le occasioni giuste per battere a rete ma peccano di imprecisione entrambi, poi tocca ad Hateboer sciupare due discrete opportunità e infine ancora Gomez a metà del secondo tempo accarezza il palo con un destro a giro che fa quasi gridare al gol.

RISULTATO PERICOLOSO, PER ENTRAMBE: nel finale di gara entra anche l’ex Cornelius al posto di uno sfinito Barrow e registriamo la doppia chance ancora per Zapata e, soprattutto, Gosens che, a due minuti dalla fine del tempo regolamentare, si vede deviare in angolo un tiro che pareva indirizzato sotto l’incrocio dei pali. Quattro di recupero da consegnare solo alle statistiche e lo 0-0 è impacchettato: un risultato piuttosto bugiardo rispetto a quanto visto in campo, ma allo stesso tempo può rivelarsi una trappola a doppio risvolto per entrambi; il Copenaghen ora per andare ai gironi di Europa League deve vincere, l’Atalanta può anche pareggiare, purchè con gol per quello che non può che esser definito il migliore dei peggiori risultati. Appuntamento dunque tra una settimana, con la speranza che, nella città della Sirenetta, la favola nerazzurra si trasformi in realtà.

IL TABELLINO

ATALANTA-COPENAGHEN 0-0

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer (92′ Castagne), Freuler, de Roon, Gosens; Pašalić (46′ Zapata), Barrow (81′ Cornelius), Gomez – All.: Gasperini

COPENAGHEN (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen; Skov, Zeca (46′ Kvist), Thomsen, Fischer (80′ Kodro); Sotiriou (76′ Gregus), N’Doye – All.: Solbakken

ARBITRO: Kravolec (Rep. Ceca)

NOTE: serata calda ma ventilata, terreno di gioco in pessime condizioni – spettatori: 7.680 – calci d’angolo: 7-2 per l’Atalanta – ammoniti: Ankersen (C), N’Doye (C), Gosens (A), Kvist (C), Joronen (C) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.