E’ un’Atalanta inarrestabile: cinque gol al Cagliari, Dea prima e a punteggio pieno

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 5-2: ANCHE LAMMERS A SEGNO NEL FINALE

Quattro non bastano più, meglio andare sul sicuro e segnarne cinque: l’Atalanta chiude il cerchio di questo inizio di campionato e si presenta alla sosta per gli impegni delle nazionali con tre vittorie su tre, tredici gol fatti e cinque subiti ed un primo posto in classifica da capire se in condivisione con qualcuno o in solitario. Numeri pazzeschi quelli della banda del Gasp che, nella sua prima uscita a Bergamo in questa stagione, asfalta anche il Cagliari: subito avanti con Muriel, i nerazzurri si fanno riprendere da Godin prima della mezz’ora, poi inizia lo show; Gomez (una magia il suo gol!), Pasalic e Zapata chiudono le marcature per il 4-1 del primo tempo e, nella ripresa, Joao Pedro per gli ospiti e Lammers (che gol per l’olandese, il primo in serie A per lui) fissano il definitivo 5-2 finale. La squadra del Gasp esce tra gli applausi dei circa mille presenti allo stadio e va alla sosta con il morale altissimo. Bergamo può continuare a sognare.

Bergamo: l’Atalanta è un rullo inarrestabile, e lo conferma anche nel debutto all’ora di pranzo al Gewiss Stadium, stadio pronto per la Champions, ma attualmente uno spettacolo per mille fortunati che vi hanno potuto accedere per via delle restrizioni in atto per l’emergenza sanitaria. Lo spettacolo comunque è sempre assicurato: finisce 5-2 per i nerazzurri primi in classifica con 13 gol all’attivo e cinque al passivo. Il Cagliari ci prova, arriva anche al pari con il neo arrivato Godin, ma poi è travolto dalla marea nerazzurra che spazza via una squadra che, negli ultimi anni, è stata capace di venir a Bergamo e compiere l’impresa.

APRE MURIEL, GODIN RISPONDE: le formazioni sono quelle annunciate con l’Atalanta che deve far a meno anche di Toloi, positivo ieri al tampone per il Covid: spazio così a Romero titolare dietro con Papu, Muriel e Zapata la davanti mentre nei sardi occhio a Simeone con Sottil e Joao Pedro nel tridente di Di Francesco. La Dea però dimostra di non fare sconti a nessuno e al settimo passa: errore in uscita e Palomino lancia nel corridoio centrale Luis Muriel in mezzo ai difensori gialli del Cagliari: sembra fuorigioco, ma il Var dà l’ok e l’arbitro Pasqua convalida. Gara subito in salita per la squadra di Di Francesco che vuole chiudere gli esterni nerazzurri per provare a ripartire: ma l’Atalanta, pur pasticciando in qualche occasione dietro, davanti è una macchina che funziona alla perfezione e continua a creare problemi con Cragno che respinge su gran botta di De Roon al ventidue che centra l’incrocio. Il Cagliari poi cresce e guadagna campo e gli uomini di Gasp devono intervenire più volte in scivolata per frenare gli assalti a destra ma al 24’, su angolo di Marin, spunta Godin che colpisce indisturbato di testa e pareggia.

GOMEZ-MAGIA, E LA DEA DILAGA: l’illusione del Cagliari dura solo cinque minuti perché dall’altra parte c’è il genio del Papu che si inventa una conclusione imparabile per Cragno facendo esplodere i mille del Gewiss Stadium. Da lì l’Atalanta prende il largo sfruttando la pochezza a destra dietro dei rossoblù: l’azione telecomandata del 3-1 viene rifinita da Gosens proprio per Pasalic a cui non resta che metter dentro al minuto trentasette. Cinque minuti dopo e arriva anche il 4-1 che lo confeziona Duvan Zapata (primo gol in campionato per il colombiano) sempre sulla corsia di destra bevendosi nell’uno contro uno Godin e battendo Cragno. Qualche minuto ancora e dopo un giro d’orologio di recupero si va al riposo.

RIPRESA, LA DEA SCIUPA E JOAO PEDRO SEGNA: nella ripresa l’Atalanta non molla e Cragno (davvero superlativo) deve compiere due prodezze su Zapata e Romero in avvio per evitare un passivo peggiore, e così al settimo il Cagliari accorcia con azione che è sviluppata da Nandez per Lykogiannis, che mette al centro e Joao è lesto ad anticipare tutti. L’Atalanta a quel punto vacilla un po’ ed è Simeone a sfiorare il 4-3 su percussione di Sottil. Poi iniziano i cambi: al ventesimo Gasp toglie Zapata e Gomez ed entrano Lammers e Malinovskyi e, pochi minuti dopo concede ancora minuti al colombiano Mojica e si copre un po’ inserendo Freuler per Muriel.

LAMMERS, GIOIELLO NEL FINALE: non è finita perché c’è gloria anche per uno degli ultimi arrivati, Sam Lammers: l’olandese ex Psv ubriaca Lykogiannis con un numero da fenomeno e colpisce in diagonale per il 5-2 a dieci dal novantesimo. Poi è ancora Cragno su Malinovskyi ad evitare che il passivo assuma proporzioni esagerate. Tre minuti di recupero e il match può così andar in archivio con la meritata vittoria dei ragazzi del Gasp che si possono così godere questo avvio di stagione da leccarsi i baffi in vetta alla classifica di serie A. E dopo la sosta, l’impegno di Napoli e l’inizio anche della Champions: prepariamoci amici, ne vedremo delle belle…

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 5-2 (primo tempo 4-1)

RETI: 7′ Muriel (A), 24′ Godin (C), 28′ Gomez (A), 37′ Pasalic (A), 42′ Zapata (A), 52′ Joao Pedro (C), 80′ Lammers (A).

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Romero, Palomino (84′ Sutalo), Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens (74′ Freuler); Gomez (64′ Malinovskyi); Muriel (74′ Mojica), Zapata (64′ Lammers) – A disp.: Carnesecchi, Rossi, De Paoli, Ruggeri, Diallo – Allenatore: Gasperini.

CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Zappa (84′ Faragò), Walukiewicz, Godin (84′ Klavan), Lykogiannis; Nandez, Marin (65′ Tramoni), Rog; Sottil (78′ Caligara), Simeone, Joao Pedro (84′ Pavoletti) – A disp.: Aresti, Vicario, Tripaldelli, Pinna, Pisacane, Oliva, Carboni – Allenatore: Di Francesco

ARBITRO: Pasqua di Tivoli




Le pagelle di Atalanta-Cagliari

ROMERO SEMPRE MEGLIO, PAPU ANCORA UNA VOLTA DECISIVO

Partita davvero di spessore anche quella odierna dei ragazzi del Gasp, che martellano dall’inizio alla fine l’avversario, colpendolo subito dopo aver provato a tornar a galla dopo l’improvviso pareggio sardo a metà primo tempo. La qualità del Papu davanti con Zapata e Muriel unite alla concretezza dietro di Romero e dei suoi compagni di reparto consentono alla Dea di centrare la terza vittoria di fila.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 8: non cambia copione e nemmeno i suoi lo fanno in campo. La squadra a tratti pare disputare quasi un altro sport salvo poi ogni tanto cadere in qualche piccola amnesia che di sicuro il tecnico non gradisce. Poco importa, i suoi sin qui sono comunque una macchina quasi perfetta. Avanti così!

SPORTIELLO 6: subisce due gol, complessivamente non mostra grande sicurezza anche se non ha particolari colpe sulle reti subite.

PALOMINO 7: prova molto importante per lui, poche sbavature e molta sostanza la dietro. Bene. (SUTALO s.v.: entra nel finale a giochi fatti).

ROMERO 7: praticamente perfetto. Prima da titolare per lui e subito fa capire che la dietro ci sa fare. Molto bene.

DJIMSITI 7: spesso poco considerato, ma anche lui merita applausi per il lavoro svolto in maniera davvero egregia. Bravo!

HATEBOER 7: tra una galoppata e l’altra in fascia oggi non trova il gol, ma è davvero tanta roba in quella zona del campo.

DE ROON 7: la traversa gli nega la gioia di un gol che avrebbe meritato. Si riscatta comunque in campo con una prova maiuscola.

PASALIC 7.5: sin dalle prime battute si era capito che fosse in giornata anche lui: il gol è la ciliegina sulla torta di una partita praticamente perfetta.

GOSENS 7: finisce anche lui stremato una gara in cui prova anche a cercare la via del gol mancandola per questione di centimetri. (FREULER s.v.: dentro anche lui nei minuti finali).

GOMEZ 8: ancora una volta lui, che addirittura ora è anche capocannoniere del campionato. Gol pesantissimo poco dopo che i sardi erano tornati a galla trovando il pari. Mette la partita in discesa con una prodezza delle sue. Immenso! (MALINOVSKYI 6.5: entra e sfiora anche il gol con un siluro dalla distanza che Cragno gli neutralizza e manda in corner evitando un passivo ancor peggiore.)

MURIEL 7: lesto a farsi trovare all’appuntamento con il gol sul filo del fuorigioco in avvio, poi nella ripresa sciupa un’altra ghiotta occasione (MOJICA 6: fa vedere qualche bella galoppata e un paio di passaggi interessanti).

ZAPATA 7: non ancora al top (e lo si è visto), trova comunque un gol dei suoi con una bellissima conclusione dopo aver neutralizzato l’avversario. Crescita costante. Panteron! (LAMMERS 7: che bravo! Inizia il match in maniera un po’ timida, poi nel finale tira fuori quella perla che manda al bar il difensore sardo prima e poi conclude fissando il 5-2 finale. Primo gol in serie A per lui!)




Le pagelle di Cagliari-Atalanta

TAMAZE, BUONA LA PRIMA; TOLOI ENTRA ED E’ DECISIVO

C’era molta curiosità intorno a diversi giocatori lanciati oggi in campo dal Gasp e, senza dubbio, hanno ben impressionato: bene Tamaze ma anche Sutalo in difesa si è fatto apprezzare anche se l’ingresso di Toloi nel finale diventerà fondamentale per il salvataggio del brasiliano su Nandez in pieno recupero. Molto bene anche Malinovskyi, in costante crescita.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: vince anche questa proponendo una squadra sperimentale, ma che convince. Unica pecca odierna è forse il fatto di non aver chiuso un match che i nerazzurri potevano e dovevano fare: un paio di rischi nella ripresa hanno rischiato di compromettere tutto. Poco male, la squadra non subisce gol per la seconda volta consecutiva.

SPORTIELLO 6.5: poco impegnato, ma tutto sommato se la cava dimostrando anche sicurezza. Bene.

CALDARA 6: il Var lo salva in occasione del gol di Simeone dove lui però si era fatto abbastanza sorprendere. Benino.

PALOMINO 6.5: bene in copertura, e sfiora persino il gol del raddoppio nel finale di primo tempo.

SUTALO 6.5: si è sentito tanto parlare di lui e del fatto che il Gasp lo apprezzi molto: oggi si sono viste cose positive. Che sia di buon auspicio questo inizio. (TOLOI 7: intervento decisivo in pieno recupero che evita ai suoi quella che avrebbe avuto il sapore della beffa dopo le tante occasioni sprecate. Provvidenziale!)

HATEBOER 6.5: bravo, e anche sfortunato quando di testa centra un clamoroso palo in avvio di ripresa (GOSENS s.v.: un quarto d’ora per lui, poco da dire).

DE ROON 6.5: bene, gioca una partita attenta e di grande quantità la in mezzo. Bravo!

TAMAZE 7: ci piace! Un paio di belle giocate, palloni mai banali e qualità che sembra non mancare. Se queste sono le premesse, ne vedremo delle belle!

CASTAGNE 6.5: impegna Cragno nel primo tempo alla gran parata, poi continua in un match decisamente positivo per il belga.

PASALIC 6.5: sbaglia un paio di occasioni importanti ma da anche il via a diverse azioni che portano i nostri a rendersi pericolosi. (ILICIC 6: sprazzi di classe, va anche vicino al gol nel finale. Sta tornando!)

MALINOVSKYI 7: spacca la partita con le sue giocate ma anche procurandosi il rigore che decide la partita. (GOMEZ 6.5: mezz’oretta per lui in cui regala anche qualche bella giocata).

MURIEL 7: decisivo dal dischetto, ha anche un’altra chance per poter fare bis ma senza successo. Decisivo! (ZAPATA 6.5: una discreta occasione che Cragno neutralizza con l’ennesima prodezza).




Cambiano gli interpreti ma non il risultato: l’Atalanta centra a Cagliari l’ottava meraviglia!

SERIE A, TRENTESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 0-1: DECIDE UN PENALTY DI MURIEL

Avanti tutta, anche senza i “tre tenori” per circa un’ora di gara: l’Atalanta del turnover targato Gasperini va, sbanca anche Cagliari e conquista l’ottava vittoria consecutiva e vede davanti a se l’Inter ad un solo punto di distanza e la Lazio a cinque sfruttando così al meglio gli scivoloni della seconda e terza della classe. Con, a sorpresa, Sutalo e Tamaze titolari, i nerazzurri giocano una buona partita, sciupano tantissime occasioni ma segnano quella necessaria a portarsi a casa l’intera posta in palio al ventisettesimo con Muriel su calcio di rigore che costa anche l’espulsione di Carboni per i padroni di casa. Fioccano le occasioni ma la Dea non chiude la partita e nel finale soffre più del dovuto ma restando con la porta inviolata per la seconda gara consecutiva: quasi un… record anche questo!

Cagliari: con Inter e Lazio nel mirino dopo le contemporanee battute di arresto di entrambe nei match già disputati, l’Atalanta si presenta a Cagliari forte delle sue sette vittorie consecutive da record con la voglia di migliorare ulteriormente quanto già fatto sin qui contro un Cagliari che, con la cura-Zenga, ha ritrovato vitalità e spirito giusto per risollevare i sardi e le loro ambizioni europee.

LA RIVOLUZIONE DEL GASP: mai troppo propenso al turnover, il tecnico nerazzurro stavolta sorprende tutti con diverse novità: Sportiello gioca al posto di Gollini, poi tocca agli esordi di Sutalo in difesa e Tamaze in mezzo mentre davanti sorprende la contemporanea assenza di Gomez, Ilicic e Zapata, lasciati a riposo dal mister nerazzurro. Nel Cagliari, mister Zenga davanti si affida alla vena ritrovata dal Simeone in coppia con Joao Pedro mentre è in panchina l’ex Cigarini.

SIMEONE SEGNA, IL VAR ANNULLA: l’Atalanta inizia spingendo subito e portando diverse insidie nell’area di rigore sarda dove Cragno è decisivo due volte nel giro di pochissimo su una punizione di Muriel respinta dal portiere che poi salva anche su Castagne. Tuttavia il Cagliari rischia di passare alla prima occasione quando Simeone segna un gol davvero bello che porta avanti i suoi, tuttavia prima del suo destro a giro e dell’assist di Nainggolan aveva toccato con la mano, in maniera involontaria una respinta di testa di Caldara che, regolamento alla mano, il Var non perdona.

MURIEL DAL DISCHETTO FA 1-0: scampato il pericolo, l’Atalanta riprende a controllare le operazioni e, dopo il palo clamoroso colpito da Muriel, l’equilibrio si rompe poco dopo a ridosso della mezz’ora: un devastante Malinovskyi viene steso da Carboni, rigore e espulsione del giovane difensore lanciato da Zenga. Il colombiano dal dischetto non perdona Cragno e porta così avanti la Dea: 1-0. Nel finale del primo tempo ancora nerazzurri vicini al gol: ancora Muriel vera e propria spina nel fianco della difesa del Cagliari, lo scambio con Pasalic finisce appena sopra la traversa poi c’è posto anche per una deviazione di Palomino a fil di palo prima che l’arbitro mandi tutti al riposo dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, TOCCA AI TRE TENORI: nella ripresa la musica non cambia, al quarto Hateboer colpisce un altro palo clamoroso per la truppa nerazzurra, poi tre minuti dopo è Pasalic a sciupare un bel passaggio di Tamaze che meritava miglior sorte; poi, al quarto d’ora, Gasp cambia: dentro il tridente Ilicic, Gomez Zapata e fuori Muriel, Malinovskyi e Pasalic.

QUALCHE BRIVIDO, MA L’OTTAVA E’ SERVITA!: la Dea non la chiude e il Cagliari alla mezz’ora rischia di pareggiare quando Joao Pedro spara alto su rovesciamento di fronte con i nerazzurri che rischiano di prendere il pari in superiorità numerica. Poi nel finale la Dea prova ancora a chiuderla: prima con Caldara di testa (palla fuori di poco), poi con Zapata che chiama Cragno alla grande parata. Esce poi Sutalo per Toloi che, al primo di recupero, è decisivo in chiusura sulla conclusione di Nandez che viene deviata in corner. E’ questo l’ultimo squillo di una gara che si chiuderà di li a poco e che consegna all’Atalanta l’ottava vittoria consecutiva in campionato e che proietta Gomez e compagni a ridosso dell’Inter terza ed a cinque punti dalla Lazio seconda. Che siano i titolari o le cosiddette “seconde linee”, questa squadra conferma per l’ennesima volta di voler continuare a sognare insieme alla sua gente sempre più in simbiosi con lo spirito e la grande voglia di rialzarsi del popolo bergamasco. Avanti tutta!

IL TABELLINO

CAGLIARI-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 27′ Muriel su rigore

CAGLIARI (3-4-1-2): Cragno; Pisacane (75′ Klavan), Carboni, Walukiewicz; Nandez, Ionita (66′ Faragò), Rog, Lykogiannis (66′ Mattiello); Nainggolan (66′ Birsa); Joao Pedro, Simeone (75′ Ragatzu). A disposizione: Ciocci, Rafael, Boccia, Cigarini, Ladinetti, Gagliano, Paloschi – Allenatore: Zenga

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Caldara, Palomino, Sutalo (83′ Toloi); Hateboer (73′ Gosens), De Roon, Tameze, Castagne; Pasalic (60′ Ilicic); Malinovski (60′ Gomez), Muriel (60′ Zapata) – A disposizione: Gollini, Rossi, Bellanova, Czyborra, Djimsiti, Colley, Freuler – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: La Penna di Roma

NOTE: gara di andata: Atalanta-Cagliari 0-2 – partita disputata a porte chiuse – ammoniti: Carboni (C), Pisacane (C), Palomino (A), Nandez (C), Hateboer (C) – espulsi: Carboni (C) per doppia ammonizione – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




L’Atalanta dei record di scena a Cagliari: dai ragazzi, non fermiamoci!

CAGLIARI, ORE 19.30

ZAPATA-SIMEONE, SFIDA TRA BOMBER

Dopo aver scritto un nuovo record con la settima vittoria consecutiva in campionato conquistata contro il Napoli lo scorso giovedì, l’Atalanta delle meraviglie del Gasp è di scena oggi in quel di Cagliari dove proverà a migliorar ulteriormente il primato conquistato qualche giorno fa contro la compagine sarda di Zenga che, dal canto suo, proverà sicuramente a rovinare la festa ai nerazzurri con i sardi reduci da due vittorie ed un pareggio nelle ultime tre uscite che hanno decisamente risollevato la classifica e le ambizioni europee della squadra isolana. Per la Dea è anche una nuova occasione per mettere altri punti nella già splendida classifica nerazzurra provando ad accorciare sulla Lazio seconda (ieri sconfitta dal Milan).

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: dopo il successo sul Napoli, il Gasp conta nuovamente su quasi tutta la rosa e pensa ad un possibile riposo per il Papu Gomez che potrebbe lasciar spazio ad Ilicic davanti insieme a Zapata e con Malinovskyi parzialmente favorito su Pasalic per una maglia; dietro potrebbe toccare a Palomino al posto di Caldara.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Pisacane, Carboni, Lykogiannis; Nandez, Ionita, Nainggolan, Rog, Mattiello; Simeone, João Pedro – Allenatore: Zenga

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Ilicic; Zapata – Allenatore: Gasperini




Le pagelle di Atalanta-Cagliari

MALINOVSKYI POSITIVO, MA PERCHE’ TOGLIERE IL PAPU?

Poche buone notizie dopo una prestazione come quella odierna, tuttavia è sicuramente l’ingresso nella ripresa di Malinovskyi a vivacizzare un po’ un’Atalanta comunque spesso in difficoltà. Ci si chiede semmai come il mister abbia sacrificato il Papu (tra i migliori nel primo tempo) e non qualcun altro per l’ucraino. Poco da dire su Ilicic, sciocchezza clamorosa commessa dallo sloveno in occasione dell’espulsione.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: ci capisce poco anche lui. Vero che in campo scendono i giocatori e non il tecnico, ma rinunciare subito al Papu ad inizio ripresa è stata una scelta un po’ discutibile a nostro avviso. Giornata storta ma da farne tesoro per ripartire al meglio.

GOLLINI 7: nel grigiore generale evita almeno un paio di gol ulteriori per gli ospiti. Bravo.

DJIMSITI 6: un paio di ottimi interventi e uno decisivo, è forse tra i meno colpevoli.

TOLOI 5.5: più utile in fase di spinta nell’assalto tentato nella ripresa che in copertura.

PALOMINO 5: soffre molto la velocità di Simeone, specie in avvio quando lo salta subito. Complessivamente non trasmette mai sicurezza.

CASTAGNE 5: polveri bagnate anche per lui, non riesce a dare corsa e ritmo come fa solitamente.

FREULER 5.5: primo tempo piuttosto grigio, nella ripresa prova ad osare di più anche lui ma senza successo.

PASALIC 5.5: giornata faticosa e anche sfortunata per lui: fatale il suo tocco sulla punizione ospite che porta all’1-0.

GOSENS 5: gioca solo un tempo, in maniera piuttosto grigia come il cielo oggi sopra Bergamo. Sostituito (HATEBOER 5.5: sciupa anche una discreta occasione ma non cambia di molto le cose.

GOMEZ 6.5: probabilmente l’unico a dimostrare qualcosa nel brutto primo tempo dei nostri; centra anche una traversa incredibile che solo la sfortuna (e la schiena del portiere avversario) evitano che si tramutasse in gol. Sostituito durante l’intervallo. (MALINOVSKYI 6.5: ha i numeri e li mostra subito, vivacizza una squadra in difficoltà e con un uomo in meno e sfiora anche il gol, negato dalla grande parata di Olsen. Nota positiva).

ILICIC 4: croce e delizia. Ormai lo ripetiamo da tempo: oggi purtroppo rovina tutto con una reazione sciocca che mette così anche in difficoltà tutta la squadra (come se ce ne fosse ulteriormente bisogno…). Peccato, queste sue debolezze fanno davvero arrabbiare.

MURIEL 5: si vede poco e senza mai riuscire a rendersi seriamente pericoloso. Oggi non era giornata nemmeno per lui (BARROW s.v.: dentro nel finale, ha pure una discreta chance messa in corner dalla difesa ospite).




La pioggia e un grande Cagliari spengono una Atalanta irriconoscibile

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-CAGLIARI 0-2: ESPULSIONE SCIOCCA PER ILICIC

Va così, non sempre, ma va così: chi gioca meglio vince; e oggi lo ha fatto con pieno merito il Cagliari che sbanca Bergamo e raggiunge l’Atalanta a quota ventun punti in classifica. Prestazione opaca, a tratti irriconoscibile quella dei ragazzi del Gasp che subiscono sin dalle prime battute l’intraprendenza sarda (alla loro terza vittoria consecutiva a Bergamo) e vengono colpiti con un gol per tempo: il primo è una autorete di Pasalic, il secondo porta la firma di Oliva. Nel mezzo poca, anzi pochissima Atalanta piegata da una grande prestazione degli ospiti e anche dai propri demeriti di un approccio completamente sbagliato nel match condita anche da una assurda espulsione che Ilicic si procura a cinque minuti dalla fine del primo tempo reagendo dopo un contrasto con Lykogiannis. Peggio di così…

Bergamo: entrambe non perdono dalla seconda giornata in campionato, e sono la miglior rappresentanza sin qui della provincia che vuol sognare in grande: Atalanta-Cagliari è la sfida tra chi non smette mai di stupire (i nerazzurri) e chi quel sogno se lo sta costruendo (i sardi) con una classifica di assoluto valore in piena zona europea che sta facendo sognare un’isola intera. Per una Dea che vuol riprendersi il terzo posto (sorpassata dalla Roma che ieri ha vinto nell’anticipo contro il Napoli) un osso duro da non sottovalutare prima del supermatch di martedì a San Siro contro il City in Champions League.

GASP CON I MIGLIORI: mister Gasperini alla fine schiera la miglior formazione possibile e confermando davanti Gomez a supporto di Ilicic con Muriel di nuovo in campo dal primo minuto mentre c’è Pasalic in mezzo al posto dello squalificato De Roon mentre dietro ci sono Djimsiti e Toloi con Palomino. Nel Cagliari non c’è Cigarini titolare, gioca Oliva al suo posto mentre davanti Maran si affida a Joao Pedro e Simeone.

DEA A RILENTO, MEGLIO GLI OSPITI: pioggia e clima autunnale all’ingresso in campo delle due squadre per un match che prende il via e gli ospiti sicuramente più in palla, tant’è che Gollini deve subito fare gli straordinari al secondo minuto quando Simeone supera la marcatura di Palomino e si invola a rete trovando però la grande risposta del portiere nerazzurro sulla sua conclusione. Sempre i sardi si fanno maggiormente apprezzare con una Dea che pare piuttosto contratta e al ventesimo rischia ancora quando Rog prende palla e vola via in ripartenza ed è tempestiva anche qui l’uscita di Gollini con l’aiuto determinante anche di Djimsiti.

PASALIC SBAGLIA PORTA, OSPITI AVANTI: l’Atalanta si vede a cinque dalla mezz’ora quando Castagne prova la conclusione in diagonale dall’interno dell’area di rigore con la sfera che però finisce sul fondo. Solo un fuoco di paglia quello dei nerazzurri perchè è di nuovo il Cagliari a giocare meglio e sfiorar il gol, stavolta è Castagne a salvare i suoi sulla conclusione a colpo sicuro di Joao Pedro. Prove generali però del gol che i sardi trovano meritatamente sugli sviluppi di un calcio di punizione di Lykogiannis che Pasalic devia involontariamente nella propria porta segnando così l’1-0 sardo al minuto trentadue.

TRAVERSA PAPU, FOLLIA-ILICIC: l’Atalanta prova a scuotersi e si affida al suo capitano, il Papu che cinque minuti dopo il gol ospite va ad un nulla dal pari centrando in pieno la traversa con la sfera che poi sbatte sulla schiena del portiere Olsen e finisce in corner, segnale che per la Dea la giornata non sarà per nulla facile, specie quando poi, due minuti dopo, Ilicic commette una sciocchezza incredibile andando a reagire dopo un contrasto con Lykogiannis e beccandosi un cartellino rosso che ci sta tutto. Ultimo telegramma questo di un primo tempo che i nerazzurri giocano davvero male e che chiudono sotto di un gol e di un uomo.

RIPRESA, IL CAGLIARI FA BIS CON OLIVA: mischia le carte il Gasp dopo l’intervallo per cambiare l’andazzo di una partita sin qui davvero opaca dei suoi: fuori il Papu e Gosens, dentro Malinovskyi e Hateboer in una ripresa che inizia con i nerazzurri che cercano, nonostante l’uomo in meno, di stringere i sardi nella propria metà campo. Tuttavia l’assedio atalantino si rivela sterile e gli ospiti, alla prima offensiva della ripresa, passano ancora: azione in contropiede, Simeone da destra smarca nel cuore dell’area Oliva che fulmina con un destro potente e preciso Gollini per il 2-0 del Cagliari.

DEA A SECCO, SCONFITTA E AGGANCIATA: sotto di due gol e con un uomo in meno, si fa davvero complicata l’impresa per i ragazzi del Gasp che tuttavia provano comunque almeno a riaprire il match al ventiduesimo con Muriel che colpisce di testa ma manda fuori bersaglio. Alla mezz’ora il Gasp inserisce Barrow dando fiato ad un Muriel oggi tutt’altro che irresistibile. Nel finale c’è lavoro per i due portieri, prima Gollini salva su Nandez in ripartenza, poi è Olsen a negare il gol a Malinovskyi dopo la conclusione da fuori dell’ucraino. Nel recupero ci prova anche Barrow, ma senza fortuna. Finisce dopo tre giri d’orologio di recupero, gli applausi se li prende tutti il Cagliari che vince con pieno merito ed aggancia a quota ventun punti in classifica un’Atalanta che oggi ha mostrato forse la sua peggior prestazione sin qui in campionato. Il calcio è una scienza semplice, e spesso vince chi gioca meglio. Proprio come oggi.

IL TABELLINO:

ATALANTA-CAGLIARI 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 32′ Aut. Pasalic (C), 58′ Oliva (C)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Toloi, Palomino, Castagne, Freuler, Pasalic, Gosens (46′ Hateboer), Gomez (46′ Malinovskyi), Ilicic, Muriel (78′ Barrow). Allenatore: Gasperini

CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Klavan, Pisacane, Lykogiannis, Castro (88′ Ionita), Oliva, Rog (71′ Nandez),  Nainggolan, Joao Pedro, Simeone (85′ Cerri). Allenatore: Maran

NOTE: giornata piovosa – spettatori: 21mila circa – ammoniti: Rog, Lykogiannis, Oliva (C), Malinovskyi, Toloi (A) – espulsi: Ilicic (A) per fallo di reazione – recuperi: 1′ e 3′