Tempo di lettura: 4 minuti

SERIE A SECONDA GIORNATA

GRANATA PIEGATI DAI GOL DI STENDARDO E LUCCHINI NELLA RIPRESA
ATALANTA-TORINO 2-0:
sofferta ma preziosissima vittoria dei ragazzi di Colantuono che centrano i primi tre punti in campionato e cancellano l’opaco esordio di Trieste della scorsa settimana. Partita complicata per Denis e compagni contro un avversario tosto che, specie nel primo tempo, mette spesso in difficoltà i nerazzurri che vengono salvati nel finale da un grande Consigli. Il secondo tempo inizia ancora con una occasione per gli ospiti, poi è l’Atalanta a dettar legge ed andar in vantaggio con Stendardo (secondo gol per lui in due giornate) consentendo solo una occasione agli ospiti (traversa di El Kadduri) e raddoppiando nel finale con Lucchini. Cancellato lo zero in classifica si sale a tre punti.

Bergamo: dopo la stecca alla prima se ne sono sentite di tutte nel corso di questa settimana: da chi tende a sdrammatizzare a chi vede nell’esordio casalingo di stasera contro il Torino una sorta di “ultima spiaggia” alla seconda di campionato. La soluzione sta probabilmente nel mezzo, nel non vivere cioè con leggerezza il passo falso di Trieste con la consapevolezza che con i granata bisogna provare a cancellare lo zero in classifica e mettere fieno in cascina prima dello stop per le nazionali della prossima settimana e visto anche un calendario non certo dei migliori alla ripresa (trasferta a Napoli, Fiorentina in casa).

Squadra che perde non si cambia: nessuna variazione nell’undici di Colantuono rispetto all’amara trasferta di Trieste, confermati quindi Kone e Raimondi al centro ed in difesa ed il tridente la davanti con Bonaventura, Denis e Livaja la davanti; tra i granata non c’è Cerci dal primo minuto, ma Larrondo e Immobile sono delle belle gatte da pelare per la difesa nerazzurra.

La giacca di Colantuono: partenza aggressiva dei nerazzurri che al secondo minuto vanno subito alla conclusione con Bonaventura, con la palla che finisce appena sopra la traversa; gli ospiti rispondono al quinto con una conclusione di Larrondo che Consigli blocca in due tempi. Siparietto divertente al decimo che vede protagonista mister Colantuono che, togliendosi la giacca per il caldo, viene redarguito dal quarto uomo che vede una netta similitudine tra la camicia del mister e la maglia bianca del Toro, obbligando il tecnico di Anzio piuttosto esterefatto a rimettersi la giacca.

Qualche occasione per parte: dopo una decina di minuti piuttosto divertenti, le due squadre trovano le misure giuste per riportare il ritmo del match decisamente più basso; sprazzi di Atalanta al ventunesimo, prima un traversone di Denis manda in affanno la difesa del Toro, poi l’azione si conclude con il tiro di Cigarini che finisce sul fondo. Nerazzurri insidiosi anche alla mezz’ora, prima con Denis che riceve palla da Kone e si gira calciando e Padelli respinge con i pugni; sul corner seguente c’è la testata di Standardo che finisce poco alta sopra la traversa. Non manca la risposta ospite cinque minuti più tardi su azione di rimessa con El Kadduri che si fa il campo da solo e calcia a rete con la risposta di Consigli in angolo e i brividi sono ancor maggiori quando, sugli sviluppi del corner, Darmian centra la traversa con la sfera che rientra in campo.

San Consigli: ospiti ancora insidiosi al minuto trentasette quando l’assist di Immobile trova la conclusione a colpo sicuro di D’Ambrosio che trova la prodezza di Consigli che tiene a galla la baracca con una prodezza. Toro decisamente meglio nel finale della prima frazione che si chiude con una insidiosa punizione di Immobile che centra in pieno la barriera nerazzurra e con l’arbitro che fischia la fine immediatamente dopo il tentativo dell’ex giocatore del Genoa. Primo tempo decisamente bruttino, che va in archivio con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

L’ora di Maxi: novità al ritorno in campo delle due squadre con Colantuono che inserisce subito Maxi Moralez per Livaja, ma è il Torino ad andare di nuovo vicinissimo al vantaggio dopo nemmeno un minuto con una conclusione insidiosissima di Larrondo che esce di pochissimo sibilando vicino l’incrocio; partenza da brivido per i nerazzurri che tentano di scuotersi con una buona punizione conquistata da Moralez che viene calciata malamente. Al nono mister Colantuono inserisce Lucchini per Kone portando la difesa a tre e mettendo Moralez e Bonaventura a sostegno di Denis in avanti.

L’avvocato sempre più bomber: il marasma tattico creato dalla variazione di modulo mette in apprensione il Toro che, alla prima sbandata, viene punito dai nerazzurri in occasione di una punizione dalla trequarti destra di Cigarini, ne nasce mischia paurosa in area granata, la palla finisce a Stendardo che controlla e segna il gol che fa esplodere il Comunale e porta avanti l’Atalanta. Secondo gol consecutivo per “L’avvocato” della difesa nerazzurra che bissa la rete di domenica scorsa a Trieste.

Le corna sulla traversa: schiuma rabbia la squadra di Ventura che, dopo le occasioni sprecate, si ritrova sotto; tuttavia alla prima offensiva dopo il gol di Stendardo, la squadra ospite va vicina al pareggio in occasione di punizione dalla trequarti sinistra di El Kaddouri che si stampa sulla traversa, con Immobile che calcia alto da buona posizione. Il neo entrato Cerci alla mezz’ora tenta la conclusione a rete da posizione angolata, il tiro è potente ma la sfera finsce ben lontano dal palo.

Difensori goleador: tocca a Baselli esordire in serie A al minuto trenta quando Colantuono rileva un esausto Bonaventura per inserire il prodotto del vivaio nerazzurro che la scorsa stagione bene ha fatto a Cittadella. Tensione che cresce con l’avvicinarsi del novantesimo su ambo i fronti con la voglia dei nerazzurri di cercare la prima vittoria in campionato e gli ospiti che, ovviamente, non ci stanno ma l’Atalanta ha in serbo il colpo del raddoppio che arriva al trentaseiesimo sugli sviluppi di un corner che trova la zuccata vincente del neo entrato Lucchini che mette nel sacco il gol del raddoppio atalantino.

E una!: il punto del 2-0 mette l’Atalanta nelle condizioni di vivere con maggior serenità un finale che si preannunciava incandescente e che invece diventa un rettilineo in discesa verso il triplice fischio dell’arbitro dopo i tre minuti di recupero concessi dall’arbitro. Qualche affanno, alcuni spaventi ma contano i tre punti, il primo squillo della stagione, il primo hurrà dei nerazzurri in questa lunga cavalcata verso lo scudetto della salvezza. Al diavolo tutti i gufacci, l’Atalanta c’è!

Loading

image_pdfimage_print