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SIENA-ATALANTA 0-2: fondamentale vittoria dei nerazzurri nella corsa verso la salvezza grazie alla doppietta di Jack Bonaventura che permette ai ragazzi di Colantuono di sbancare Siena e volare a trenta punti in classifica staccando di nove lunghezze proprio i toscani, terzultimi. Davvero positiva la prestazione di Denis e compagni che impongono il loro gioco fin dalle prime battute e passano subito grazie al bel gol dalla distanza di Bonavantura; il numero dieci nerazzurro concederà poi il bis a metà ripresa con una bella azione personale siglando così il gol che sigilla la vittoria e fa tirare un sospiro di sollievo ai tifosi e riporta maggior serenità in un ambiente piuttosto preoccupato dopo le ultime partite.

Siena: nulla vien mai a caso, neppure la parola “palio” che, mai come oggi si abbina alla sfida di questo pomeriggio tra l’Atalanta e il Siena: in terra toscana, nella città del palio, la posta è altissima per entrambe nella lunga volata verso la salvezza che va ad iniziare con l’avvicinarsi della fine del torneo. La squadra di Colantuono cerca punti oltre che se stessa dopo le ultime due sconfitte consecutive che hanno riportato l’Atalanta a ridosso della zona-rossa del campionato mentre i padroni di casa devono scuotere una classifica che, appesantita dalla penalizzazione di sei punti non è delle più rosee.

C’è Livaja, occhio ad Emegara: pur attraversato da mille dubbi per reparto, appare invece una certezza la conferma di Livaja al fianco di Denis il punto fermo di mister Colantuono; sul fronte toscano, occhio invece ad Emegara, il cui arrivo a suon di gol nel mercato di gennaio ha riportato a galla una squadra che sembrava praticamente spacciata.

Perla-Bonaventura: a differenza di alcune partite in cui i nerazzurri avevano un avvio piuttosto contratto e rinunciatario, ben di altro tenore è l’inizio di gara di un’Atalanta che trova subito il gol del vantaggio: al terzo triangolo fuori area tra Denis e Bonaventura che si libera bene ed esplode un siluro angolato sul quale Pegolo può poco per una rete tanto bella quanto importante per un’Atalanta che va così sull’1-0.

Sugli scudi: colpito a freddo, il Siena non può certo star a guardare e si riversa subito nella metà campo dei nerazzurri per mettere pressione ad un’Atalanta che difende con ordine e cerca di ripartire di rimessa. Poco prima del ventesimo azione pericolosa di Sestu che smarca a centroarea Emeghara il quale conclude a rete, ma Raimondi respinge con il corpo. Una decina di minuti più tardi Consigli è sugli scudi sulla conclusione da fuori area di Rosina che chiama agli straordinari il portiere atalantino. La squadra di Colantuono risponde poco dopo con un tentativo di testa di Stendardo che porta la difesa toscana a rifugiarsi in corner con affanno. Altra bella azione atalantina alla mezz’ora quando da un corner da sinistra, colpo di testa di Denis trova la respinta di Pegolo, sulla palla si avventa di piede Stendardo, ma Della Rocca evita un gol quasi sicuro deviando in angolo il tiro del difensore nerazzurro.

Avanti all’intervallo: finale di prima frazione con ancora i nerazzurri a gestir il match con ordine e senza rischiare più del dovuto e rendendosi pericolosi al minuto quarantadue quando da un corner da sinistra di Bonaventura il colpo di testa di Lucchini sorvola la traversa. Ultimi sussulti di un buon primo tempo dell’Atalanta, che va a prendersi il the caldo meritatamente avanti di un gol.

Legno-Denis: si ricomincia dopo l’intervallo con i medesimi ventidue che hanno chiuso il primo tempo e l’Atalanta ricomincia come aveva terminato disputando un buon calcio e creando anche discrete opportunità: al terzo è Livaja a liberarsi bene degli avversari ma poi a calciare alto, poi è Denis a centrare l’incrocio dei pali con una girata di destro deviata da Felipe; ancora il Tanque insidioso al decimo con un colpo di testa pericolosissimo che sibila a fil di traversa; nel frattempo rinforza gli ormeggi in difesa mister Colantuono inserendo Canini al posto di Giorgi. Superato il quarto d’ora, i toscani tornano a farsi vedere dando maggior intensità alla loro azione offensiva, con la difesa nerazzurra che mantiene calma e lucidità.

Jack santo subito: e proprio nel momento in cui la squadra ha stretto i denti e pareva andar in difficoltà, ecco che i nerazzurri gettano nuovamente il cuore oltre l’ostacolo e trovano l’acuto che, al minuto ventidue, può segnare una virata decisiva nella stagione dell’Atalanta: bella incursione sulla sinistra di Denis che crossa sulla destra per Raimondi, l’esterno fa spiovere al volo un pallone in area, Bonaventura stoppa di petto e con una perfetta conclusione a rientrare da posizione angolata sulla sinistra fa nuovamente secco Pegolo e firma il raddoppio nerazzurro.

Vittoria fondamentale: Colantuono vuol risparmiare Livaja in vista dell’ennesimo delicato match-salvezza di domenica prossima al Comunale contro il Pescara e va al cambio pochi minuti il gol del raddoppio inserendo al suo posto Brienza nel reparto offensivo. La mazzata psicologica del gol subito non toglie al Siena la voglia di provarci nonostante i minuti passino inesorabilmente per i toscani. Altra sostituzione tra i nerazzurri poco dopo la mezz’ora con il già ammonito Carmona che lascia il posto a Radovanovic per l’ultimo spezzone di gara. Le energie vanno calando su ambo i fronti e con lo scorrere dei minuti inizia a metabolizzarsi tra i padroni di casa che la sconfitta pare inevitabile, faccia completamente opposta della medaglia per un’Atalanta che vede sempre più vicina una piccola-grande impresa che vale oro colato nel morale dei giocatori, nella classifica e, soprattutto, nelle coronarie dei tifosi dopo le ultime settimane passate con diverse preoccupazioni.

Grazie ragazzi!: tre minuti di recupero di ordinaria amministrazione e per i nerazzurri il triplice fischio dell’arbitro è una autentica liberazione per un’Atalanta che si prende vittoria e tre punti d’oro, anzi di più, scavando un solco di nove lunghezze e lasciando i guai al Siena. Il compito nostro è però quello di guardare quel che succede tra le nostre mura nerazzurre, dopo due partite, tante paure e mille difficoltà arriva l’impennata d’orgoglio di una squadra che ha dimostrato di esserci, di saper ancora far bene e dimostrando la propria superiorità proprio contro una diretta concorrente per quella salvezza che, pur avvicinandosi, non è affatto cosa fatta. Trenta punti sono un buon bottino, ma per restare in serie A servono ancora altre prestazioni come queste, da squadra vera, con un cuore grande così, e con quella capacità unica di saperti coinvolgere e vivere in un mix di sentimenti, paure e gioia l’avventura nel massimo campionato di calcio: grazie ragazzi, grazie Atalanta!

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