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SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 1-3: PIATEK GUIDA LA RIMONTA ROSSONERA

Niente da fare: vince il Milan, in rimonta e l’Atalanta deve così rivedere in parte il suo progetto di assalto al quarto posto ed il suo corrispondente sogno chiamato Champions League. I nerazzurri giocano una discreta partita, la sbloccano con Freuler ma quel gol subito a dieci secondi dalla fine del primo tempo per mano di Piatek (scatenato anche oggi con una doppietta) cambia decisamente i piani di un match che sino a quel momento la squadra del Gasp conduceva con merito. La ripresa si apre infatti con il tentativo di assalto nerazzurro subito stoppato dal gol del sorpasso rossonero di Calhanoglu e dal momento conseguente di difficoltà della Dea che incassa anche il terzo dal bomber polacco. Partita a quel punto in ghiaccio, con i nerazzurri che provano a riaprirla senza successo ma che si prendono gli applausi (meritati) di tutto il pubblico al fischio finale: perchè se qualcuno pensa che questa sconfitta possa cambiare le cose è probabile che si sbagli…

Bergamo: partite di questo genere fino a tre annetti fa erano l’occasione per tentare l’impresa in gare dove solitamente si diceva di “aver poco da perdere”; oggi il match tra Atalanta e Milan è quello tra due squadre che, chi apertamente e chi no, un pensierino ad un posto in Champions League il prossimo anno ce lo sta facendo. Se per il Milan è quasi un obbligo doverlo centrare, per l’Atalanta è l’ennesimo grande sogno che la squadra del Gasp vuol provare a costruire e regalare ai propri tifosi: quello con i rossoneri (in decisa crescita nelle ultime partite) è un banco di prova sicuramente importante per Papu e compagni.

IN DIFESA TORNA DJIMSITI: solo una variazione rispetto al match vinto contro la Spal da parte del tecnico atalantino che inserisce Djimisiti in mezzo alla difesa preferendolo a Mancini mentre invece è tutto confermato in mezzo e davanti con Gomez ed Ilicic ad ispirare Zapata. Negli ospiti, Gattuso l’ha definita una “gara da elmetto” ma punta cmq sulla qualità dei nuovi innesti invernali Paquetà in corsia e Piatek in avanti con l’ex Kessie in mezzo.

L’EX KESSIE PERICOLOSO: splendida la cornice di pubblico al Comunale all’ingresso delle due squadre in campo con il match che prende il via e l’Atalanta è pericolosa dopo pochi minuti con un colpo di testa di Djimisiti sugli sviluppi di un corner ma poi è l’ex Kessie a spaventare i suoi vecchi sostenitori: la prima volta all’undicesimo con una bella incursione in area e conclusione alle stelle, la seconda due minuti dopo con un colpo di testa fuori di un nulla con Berisha a guardare uscir la sfera impotente.

FREULER FA SCAPPARE LA DEA: la partita resta comunque molto bloccata con le occasioni che latitano e le due squadre che si annullano a vicenda; serve quindi un episodio per sbloccar il match e la Dea lo trova tre minuti dopo la mezz’ora quando dopo una grandissima azione sulla destra, Ilicic mette a sedere un paio di avversari, poi mette al centro per Freuler che è bravo a trovare la conclusione vincente che Donnarumma riesce solo a toccare: 1-0 per l’Atalanta.

PIATEK, PRODEZZA A FIL DI SIRENA: l’Atalanta prova a sfruttare il momento positivo dopo il gol e ci prova subito dopo con Gomez, che conclude dalla distanza e manda sul fondo; si è detto della partita degli episodi più che del gioco, e il Milan trova quello vincente a dieci secondi dall’intervallo, nel minuto di recupero concesso, quando Piatek riceve palla in area e trova una girata da fuoriclasse che supera Berisha: l’1-1 a quel punto è davvero una beffa per i nerazzurri ma simbolo di un equilibrio comunque tutto sommato giusto di un primo tempo che finisce così pochi secondi dopo il pari rossonero.

RIPRESA, IL MILAN SCAPPA IN 6′: il match ricomincia dopo il riposo con l’Atalanta che riprende a macinare gioco e mantener il possesso della sfera ma senza rendersi però pericolosa, discorso ben diverso per il Milan che, al primo affondo, mette la freccia complice anche un rinvio sconsiderato di Hateboer che passa la palla a Calhanoglu, il centrocampista fa partire un missile dalla distanza imprendibile per Berisha. Gasperini vede che il Papu non è in serata e allora prova la mossa a sorpresa con l’uscita del capitano (che non la prende bene) e l’ingresso di Kulusewski per tentar di riprendere una partita che invece i nerazzurri vedono scivolar via sei minuti dopo il gol subito quando è ancora Piatek a graffiare andando a segno sugli sviluppi di un corner per i rossoneri e siglare il punto del 3-1.

DEA, NIENTE E’ PERDUTO: la partita si fa a quel punto difficilissima per i nerazzurri che si ritrovano ad dover quasi scalare una montagna a mani nude contro un avversario che acquista maggior fiducia e conferma la sua solidità difensiva che lo ha visto subire pochissimi gol nelle ultime giornate: c’è spazio poi anche per Gosens al posto di Hateboer ed infine anche per Barrow che sostituisce nel finale un oggi piuttosto opaco Zapata: il tempo di un paio di tentativi di Castagne e di Ilicic nell’ultimo quarto d’ora ed una girata di Kulusevski ben parata da Donnarumma e con il quarto minuto di recupero che sta per scadere ed il triplice fischio finale che incombe l’immagine più bella la regala ancora una volta la tifoseria atalantina che inizia ad applaudire i propri ragazzi in questa serata difficile, contro un avversario che oggi gioca un calcio cinico e con un attaccante fortissimo come Piatek che ha fatto la differenza. Niente musi lunghi quindi, semplicemente la conferma che forse il “sogno” Champions è destinato a rimanere tale ma questa squadra può regalarci ancora grandissime soddisfazioni. Forza ragazzi!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-MILAN 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 33′ Freuler (A), 46′ pt e 16′ st Piatek (M), 11′ st Calhanoglu (M)

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer (25′ st Gosens), De Roon, Freuler, Castagne; Ilicic, Gomez (14′ st Kulusevski); Zapata (33′ st Barrow) – A disp.: Rossi, Gollini, Mancini, Ibanez, Masiello, Reca, Pasalic, Pessina – All.: Gasperini

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Bakayoko, Paquetà (42′ st Laxalt); Suso (32′ st Castillejo), Piatek (23′ st Cutrone), Calhanoglu – A disp.: A. Donnarumma, Plizzari, Abate, Conti, Bertolacci, Biglia, Mauri, Montolivo, Borini – All.: Gattuso

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

NOTE: gara di andata: Milan-Atalanta 2-2 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: De Roon (A), Suso, Rodriguez (M) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

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