Le pagelle di Roma-Atalanta

ALL.: GASPERINI 7: incarta la Roma, fa leva su una squadra a cui è sempre più difficile fare gol e ne realizza quanto basta per portar a casa punti pesantissimi tenendosi stretta quella “maglia rosa” che sa benissimo non durerà a lungo, ma intanto la indossa la sua Dea con merito e orgoglio.

MUSSO s.v.: sfortunatissimo, dopo pochi minuti si scontra con Demiral e ha la peggio. (SPORTIELLO 7.5: fondamentale in almeno due occasioni su Abraham. Entra a freddo e si fa trovare prontissimo!)

TOLOI 7: insuperabile dietro con l’ennesima prestazione da incorniciare.

DEMIRAL 7: un brivido quando a fine primo tempo si strattona con Zaniolo rischiando grosso, poi la solita partita di grandissima solidità.

SCALVINI 7: secondo gol in A, stavolta pesantissimo con una incursione da vero centrocampista che sa fare male. (OKOLI 6.5: duello molto spettacolare con Zaniolo, ne esce vincitore pur con qualche sbavatura)

HATEBOER 6.5: partita attenta e ordinata, nel finale salvataggio fondamentale su un tentativo di Shomurodov che vale praticamente come un gol.

DE ROON 6.5: lotta, corre e battaglia quanto basta in una partita molo buona da parte sua.

KOOPMEINERS 7: telecomanda la squadra con i suoi lanci e le sue letture di gioco da vero leader.

MAEHELE 6.5: torna dopo diverse settimane in naftalina in panchina e gioca una partita più che dignitosa.

PASALIC 6.5: più in mostra nel primo tempo con diverse buone iniziative che nella ripresa dove è costretto a ripiegare. (LOOKMAN s.v.: dentro nel finale).

EDERSON 6.5: buona prestazione, decisamente più convincente in questo ruolo rispetto a quanto visto domenica scorsa contro la Cremonese (MALINOVSKYI s.v.: solo pochi minuti per lui).

HOJLUND 6.5: dalla sua invenzione nasce l’azione e l’assist che consente a Scalvini di metter dentro il gol- partita. Quanto basta insomma… (MURIEL 5.5: ci si aspetta sempre di più da lui, un paio di fiammate e poco altro in un tempo sono davvero troppo poco).




Vittoria…Capitale! L’Atalanta non scherza più, vince a Roma e resta prima in classifica!

SERIE A, SETTIMA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 0-1: LA DECIDE IL BABY SCALVINI

Roma: e adesso? L’Atalanta supera un altro esame, vince all’Olimpico contro la Roma e si tiene stretta il primo posto in classifica al momento solitario, poi questa sera sapremo se sarà tale per altre due settimane o se avrà la compagnia di una tra Milan e Napoli. Fatto sta che la Dea sbanca la Capitale con un gol di Scalvini, le parate di Sportiello e quel briciolo di fortuna che basta per tenere lassù la truppa del Gasp che gioca una gara ordinata e attenta confermando la sua solidità difensiva (nessun gol ancora subito in trasferta e quarta vittoria di fila lontano da Bergamo) e la sua voglia di restare lì in alto senza soffrire di vertigini.

GASP PARTE COPERTO: l’insidiosa trasferta dell’Olimpico induce il tecnico Gasperini ad un atteggiamento più prudente con dietro Scalvini che torna titolare dall’inizio in difesa e sulle fasce c’è la fisicità di Hateboer e Maehle piuttosto che sulla velocità di Soppy mentre davanti c’è Hojlund con alle sue spalle Ederson e SuperMario Pasalic. Nella Roma, il Mou perde Dybala nel riscaldamento e schiera Matic al suo posto con davanti Pellegrini e Zaniolo alle spalle di Ebrahm con gli ex Cristante, Spinazzola, Ibanez e Mancini in campo al centro ed in difesa.

MUSSO SUBITO K.O., C’E’ SPORTIELLO: più di sessantamila persone all’Olimpico ma ci sono anche circa settecento atalantini per un match che inizia dopo il doveroso minuto di raccoglimento in memoria delle undici vittime dell’alluvione che ha colpito nei giorni scorsi le Marche. Dopo quattro minuti brutto scontro di gioco tra Demiral e Musso, con il difensore turco che involontariamente colpisce il portiere in uscita: ne fa le spese il numero uno nerazzurro che deve uscire, al suo posto entra Sportiello.

SCALVINI PORTA AVANTI LA DEA: partita molto bloccata, con le due squadre che faticano a superarsi in mezzo al campo e la Dea ben coperta ed attenta a non rischiare nulla fino alla mezz’ora quando, all’improvviso, i ragazzi del Gasp riescono nel blitz: bella azione personale di Hojlund, che entra in area ed apre per l’accorrente Scalvini che da fuori colpisce e supera Rui Patricio portando avanti la Dea.

SPORTIELLO SUPER SU ABRAHM: la Roma, sin li piuttosto sorniona, prova la reazione dopo esser finita sotto nel punteggio: nel finale Abraham è protagonista in due occasioni in cui i giallorossi sfiorano il pari; la prima scattando sul filo del fuorigioco e mandando fuori di un soffio con Sportiello in uscita, poi proprio il portiere nerazzurro respinge il tiro dell’attaccante di Mourinho nel primo dei tre di recupero di un primo tempo che si chiude con una ottima Dea avanti di un gol.

SALE LA TENSIONE, MOU ESPULSO: la ripresa si apre con gli ingressi di Okoli e Muriel nell’undici del Gasp al posto di Scalvini e Hojlund con il match che vede i padroni di casa partir forti a caccia del pari: al terzo punizione di Pellegrini dalla trequarti, tocco di testa dell’ex Ibanez ma fallo di un altro ex, Cristante, su Sportiello in uscita. Sale la tensione al decimo quando l’arbitro Chiffi fischia un calcio di punizione per fallo di Okoli su Zaniolo, ma la Roma chiede di rivedere l’azione sostenendo che l’irregolarità sia avvenuta dentro l’area. Dopo un confronto con il Var l’arbirtro decide che il fallo è di Zaniolo e assegna il calcio di punzione all’Atalanta. Protestano i giallorossi e Mourinho viene espulso per eccessive proteste.

LA CAPOLISTA FA SUL SERIO: poco dopo il quarto d’ora è la Dea ad essere pericolosissima sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Muriel mette in mezzo per Pasalic che colpisce, rimpallo di Mancini, Abraham salva sulla linea evitando l’autogol ed il raddoppio nerazzurro. Poi è ancora Roma a spingere ma con poca precisione come al ventesimo con Pellegrini che colpisce debole e Sportiello para senza problemi. Alla mezz’ora ecco entrar in campo Lookman al posto di uno sfinito Pasalic. Nel finale Shomurodov spaventa due volte i nerazzurri, prima pericoloso di testa, palla fuori di poco. Poi ci riprova nell’azione successiva ci riprova, il tiro finisce fuori. Nei cinque di recupero anche la Roma non ne ha più, e per la Dea è più facile portare al traguardo una vittoria non certo bellissima ma di un valore fondamentale per i nerazzurri che rimangono al primo posto in classifica (da capire se da soli o in compagnia di una tra Milan e Napoli) per le prossime due settimane. Alzi la mano chi, a inizio stagione, avrebbe immaginato qualcosa di simile… bravi ragazzi!




L’Atalanta nella tana della Roma per misurare le proprie ambizioni di classifica

La prima sosta stagionale è alle porte, ma per l’Atalanta c’è prima una partita di quelle decisamente importanti nel match di domani alle 18 contro la Roma di Mou che misurerà parecchio le ambizioni di alta classifica dei ragazzi del Gasp che sono ancora primi insieme a Napoli e Milan. La squadra nerazzurra arriva da tre vittorie consecutive in trasferta e senza subir gol e si confronterà contro l’attacco giallorosso in un big match che sarà anche una bella partita a scacchi tra i due allenatori. Non è sicuramente una partita decisiva, ma ci darà sicuramente molte indicazioni su come Toloi e compagni sapranno approcciare ad una sfida contro un avversario decisamente quotato e in uno stadio che si annuncia gremito.

LE STATISTICHE

La Roma ha vinto le ultime due partite di campionato contro l’Atalanta, sempre sotto la guida di José Mourinho, e non arriva a tre successi di fila dal periodo 2009-2011, con Claudio Ranieri e Luis Enrique in panchina. Dopo aver alternato un pareggio e una sconfitta in sette gare interne di campionato contro l’Atalanta (4N, 3P), la Roma ha vinto la più recente, lo scorso 5 marzo; 

L’Atalanta ha conquistato 14 punti e subito tre gol finora in campionato; nelle prime sei partite stagionali di Serie A non aveva mai fatto meglio – dopo sette gare il proprio record di punti risale al 2019/20 (16) e il proprio miglior risultato per gol subiti al 1964/65 (cinque).

L’Atalanta ha vinto senza subire gol tutte le ultime tre trasferte di campionato; in Serie A non ottiene almeno quattro successi esterni consecutivi da dicembre 2021 (sei) e solo due volte ha mantenuto la porta inviolata per quattro trasferte di fila, nel 1997 e nel 2016.

Luis Muriel ha realizzato sette gol contro la Roma in Serie A e finora ha fatto meglio solamente contro Torino (otto) e Udinese (11) – l’attaccante dell’Atalanta è ancora a secco in quattro presenze in questo campionato: nella competizione è rimasto senza reti dopo le prime cinque partite disputate in una singola stagione solamente nel 2014/15, con l’Udinese.

PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Matic, Cristante, Spinazzola; Dybala, Pellegrini; Abraham – All.: Mourinho

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Kumbulla, El Shaarawy, Wijnaldum, Darboe

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Okoli; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Soppy; Malinovskyi, Ederson; Højlund – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Zapata, Djimsiti, Palomino, Zappacosta




Le pagelle di Atalanta-Cremonese

ALL.: GASPERINI 6.5: alla fine le mosse nella ripresa sono anche quelle giuste, viene tradito dal suo portiere ma anche dai suoi che non riescono a chiudere una gara che non doveva essere sbloccata solo a un quarto d’ora dalla fine. Pazienza, l’importante è voltare pagina e ripartire.

MUSSO 5: dopo una gran parata nel primo tempo, resta praticamente inoperoso nella ripresa sino alla velenosa conclusione che respinge malamente, quasi in bagher: peccato si giochi a calcio e non a pallavolo…

TOLOI 7: uomo-ovunque, lo vedi in difesa, lo trovi davanti in cerca di gloria. Grande partita per lui.

DEMIRAL 6.5: segna il gol che fa sognare tutti quanti, poi però è sua l’incertezza che innesca l’azione del pareggio grigiorosso. Fa e disfa.

OKOLI 5: due grosse ingenuità nel primo tempo che non portano a conseguenze peggiori, nella ripresa poi fa qualcosina meglio ma compie una sciocchezza enorme mettendo la mano sulla punizione di Koop che rende vano il gol. Nel finale ha la palla per farsi perdonare ma la spara in bocca al portiere Radu.

HATEBOER 6: un po’ in ombra nel primo tempo, cresce nella ripresa ma non incide (MAEHLE s.v.: dentro nel finale, offre ad Okoli un buon pallone che viene però sciupato)

DE ROON 6.5: fa girare tanti palloni, buona anche oggi la sua prova.

KOOPMEINERS 6.5: trova il vantaggio con una splendida punizione resa però vana dal tocco di mano di Okoli. Per il resto solita ottima prova per lui.

SOPPY 5.5: a tratti bene, a tratti si perde in un bicchier d’acqua. (ZORTEA s.v.: dentro nel finale)

MALINOVSKYI 5: conclude poco o nulla, non prova nemmeno le soluzioni da lontano come invece fatto in altre occasioni (PASALIC 5.5: in campo ma senza riuscire a rendersi pericoloso).

LOOKMAN 5: anche lui finisce per incartarsi su ste stesso: ottimi scatti e spesso imprendibile in velocità, poi però si perde in un bicchier d’acqua al momento decisivo (EDERSON 5.5: entra per cercare di dare il cambio di passo; missioner riuscita solo in parte)

MURIEL 5.5: la sua partita è tutta in una bella conclusione da fuori in avvio respinta dal portiere. Per il resto gira a vuoto (HOJLUND 6.5: si conquista con una grinta veramente encomiabile la punizione che porta al gol annullato a Koop. Buon impatto sul match).




Frenata imprevista: Atalanta, solo pari con la Cremonese. Resta prima, ma in compagnia.

SERIE A, SESTA GIORNATA

ATALANTA-CREMONESE 1-1: VALERI RISPONDE A DEMIRAL

Bergamo: primi si, ma in compagnia. Passo falso dell’Atalanta che non va oltre l’1-1 interno con la Cremonese ma rimane comunque in testa alla classifica anche se adesso insieme a Milan e Napoli. Partita complicata per i ragazzi del Gasp contro un avversario ben organizzato che nel primo tempo riesce a disinnescare l’attacco nerazzurro che nella ripresa cambia passo, spinge e segna prima con Koppmeiners ma con fallo di mano di Okoli che porta all’annullamento al Var del gol e poi con Demiral (stavolta in modo regolare); sembra fatta per la Dea che però viene invece ripresa pochi minuti dopo dopo una indecisione difensiva ed una incertezza di Musso che regala a Valeri il gol del definitivo 1-1.

IN DIFESA TORNA OKOLI: il Gasp torna a tre dietro recuperando Demiral e riproponendo Okoli insieme a Toloi mentre davanti torna Muriel dopo l’infortunio con Malinovskyi e Lookman a supporto del colombiano con le fasce affidate da Hateboer e Soppy. Nella Cremonese l’ex allenatore dell’AlbinoLeffe Alvini conferma davanti il duo Okereke-Dessers mentre dietro guida la difesa Chiriches e in porta c’è l’ex interista Radu.

BRIVIDI IN AVVIO: prossimo al tutto esaurito lo Stadium all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia su ritmi bassi ma con l’Atalanta che al quarto d’ora rischia di complicarsi da sola la vita quando Okoli perde un pallone sanguinoso, Dessers va alla conclusione dall’interno dell’area, tiro murato da Toloi ed Escalante calcia da fuori area e Musso che vola e devia in corner.

KOOP VICINO AL GOL: la Dea prova a ribattere al ventunesimo Malinovskyi tenta l’azione personale, alla fine tenta di smarcare in area sulla destra Muriel, ma il passaggio è errato; due minuti dopo punizione da sinistra di Muriel che serve al limite dell’area Koopmeiners, rasoterra dell’olandese e difficile respinta a terra del portiere Radu che si tuffa sulla sua destra. Partita vivace con la Cremonese che gioca a viso aperto ed i ragazzi del Gasp che vanno a ritmo alternato: alla mezz’ora ancora Muriel avanza sulla sinistra, si accentra un po’, prende la mira, ma il suo rasoterra di destro dal limite dell’area sfiora il palo alla destra di Radu. Poco altro per un primo tempo tutto sommato gradevole ma avaro di occasioni da gol che si chiude con l’inevitabile risultato di 0-0.

RIPRESA, KOOP SEGNA, IL VAR ANNULLA: si riparte dopo il riposo senza cambi con il tema tattico del match che non cambia, così dopo dieci minuti il Gasp prova a correre ai ripari inserendo Ederson ed Hojlund al posto di Malinovskyi e Muriel oggi decisamente poco in partita. Al diciottesimo proprio Hojlund si guadagna una punizione dal limite esterno dell’area di rigore su cui si presenta Koopmeiners che manda in porta il pallone che supera Radu e finisce dentro ma con la colpevole deviazione di mano di Okoli che non sfugge al Var ed il vantaggio nerazzurro sfuma così dopo la revisione al monitor da parte del direttore di gara.

DERMIRAL LA SBLOCCA, VALERI PAREGGIA: l’Atalanta prosegue nel suo forcing alla ricerca del gol che viene premiato otto minuti dopo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Koop, sbuca la testa di Demiral in area e buca la porta di Radu e porta in vantaggio la squadra del Gasp. Nemmeno il tempo di godersi il ritorno in vetta da sola, che la Dea subisce il pareggio ospite nato da una indicesione di Okoli al limite dell’area, conclusione da fuori e respinta corta di Musso sui piedi di Valeri che conclude in porta e segna il gol dell’1-1. Nel mentre Lookman aveva lasciato il campo per Pasalic.

LA DEA RALLENTA MA RESTA PRIMA: nel finale spazio anche per Zortea e Maehle che danno il cambio sulle fasce a Hateboer e Soppy ma l’Atalanta non riesce più ad avere chance per rimettere il muso davanti alla Cremonese: solo un tentativo di Okoli (parato da Radu) su un bel passaggio di Maehle a un minuto dal novantesimo e poco altro, nemmeno durante i cinque di recupero concessi dal direttore di gara. Finisce 1-1, la Dea resta prima in classifica ma ora è in compagnia di Napoli e Milan. Una frenata magari imprevista ma che ci insegna come nulla nel calcio debba esser dato per scontato.




Le pagelle di Monza-Atalanta

ALL.: GASPERINI 7: primo tempo bruttino, ma la mossa vincente dell’ingresso di Soppy spacca la partita e la porta dalla sua. Altro record alla guida della Dea per lui conquistando questo primato solitario che, conterà pur poco alla quinta giornata, ma vale un’altra pagina di storia nerazzurra.

MUSSO 7.5: provvidenziale in avvio di gara dove compie probabilmente le uniche parate del match, ma che parate! Decisivo su Caprari prima e Dani Mota poi: bravissimo!

HATEBOER 6.5: prima arretrato, poi avanzato nella ripresa, tutto sommato buona la sua prova.

TOLOI 6.5: parte con un brivido con quell’errore che consente a Caprari di sfiorare il gol, poi però non ne sbagli più. Bene.

DEMIRAL 7: il solito baluardo insuperabile la dietro. Molto molto bene!

ZAPPACOSTA 5.5: la condizione non è ancora al top, e si vede. Anche oggi solo un tempo in cui combina davvero pochino. (SOPPY 7: che impatto sul match. Pare tarantolato in campo al punto tale che i giocatori del Monza non sanno come fermarlo; da un suo guizzo prende il via l’azione del vantaggio).

DE ROON 6.5: attento e ordinato, coordina bene le operazioni in mezzo al campo.

KOOPMEINERS 6.5: oggi non va a segno ma fornisce il suo importante contributo alla causa.

LOOKMAN 7: un tempo in naftalina, poi nella ripresa esce allo scoperto e si scatena mettendoci l’assist sul gol del vantaggio e timbrando il raddoppio con la complice deviazione di un difensore brianzolo (BOGA s.v.: dentro nel finale).

EDERSON 6.5: anche lui va a rilento nei primi quarantacinque di gioco, poi cresce nella ripresa e piazza la sterzata decisiva in occasione del raddoppio (MAEHLE s.v.: pochi minuti per lui).

MALINOVSKYI 6: un po’ fumoso, non riesce ad incidere in modo determinante. (SCALVINI 6: una ventina di minuti, un errore di leggerezza su un pallone perso e poco altro).

HOJILUND 7: il biondino rompe il match e anche il ghiaccio in serie A con la sua prima rete nonostante la gioia sia prima fermata dall’arbitro e poi giustificata invece dal Var. Gioca bene e va a segno nel momento decisivo per rompere il ghiaccio. Molto bene! (PASALIC 6: agisce come rifinitore nel finale. Benino).




Salutate la capolista: grande Atalanta, vince a Monza ed è capolista solitaria!

SERIE A, QUINTA GIORNATA

MONZA-ATALANTA 0-2: HOJILUND E LOOKMAN LANCIANO LA DEA IN VETTA

Monza: primi, e pure da soli! L’Atalanta sbanca Monza e sfrutta la debacle della Roma ad Udine per prendersi il primato solitario in classifica di Serie A, evento che a Bergamo non si verificava da oltre cinquant’anni. E dire che questa Dea, partita a fari spenti e tra il mormorio generale di tifosi e addetti ai lavori è riuscita finora a stupire di nuovo tutti: quattro vittorie e un pari nelle prime cinque, l’ultima a Monza questa sera dove, dopo un primo tempo un po’ bruttino, cambia marcia nella ripresa e lascia a zero i brianzoli con le reti di Hojilund (prima gioia in nerazzurro per lui) e il raddoppio di Lookman che regalo il primo posto alla Dea e fanno partire la festa dei tifosi nerazzurri giunti in massa in Brianza questa sera.

GASP DIFENDE A QUATTRO: cambia qualche cosa il Gasp rispetto al match vittorioso con il Toro di giovedì sera, sopratutto dietro dove con l’arretramento di Hateboer e Zappacosta la Dea difende a quattro dietro mentre davanti ecco titolare Hojlund con Ederson, Lookman e Malinovskyi a suo sostegno. Nel Monza, stroppa non schiera l’ex Petagna ma Dani Mota davanti insieme a Caprari mentre in mezzo (e capitano) c’è l’ex Pessina con Sensi per dar fluidità alla manovra.

MUSSO SUBITO SUGLI SCUDI: bella cornice di pubblico al Brianteo nonostante l’inusuale orario di un giorno lavorativo con il match che inizia e Musso dopo nemmeno un minuto è già provvidenziale a salvare su Caprari che conclude a colpo praticamente sicuro dopo una indecisione di Toloi ma trova l’opposizione del portiere atalantino che si ripete pochi istanti dopo toccando in corner una conclusione da fuori di Dani Mota.

POCHE OCCASIONI: dopo il quarto d’ora si vede la Dea, prima al diciannove con una bella azione di Malinovskyi che tenta di sfondare a centro area, poi svirgola il tiro, poi a ridosso della mezz’ora quando Lookman trova spazio sulla fascia si accentra, la difesa del Monza è sorpresa, ma invece che tirare, mette un cross rasoterra in area e l’azione sfuma. All’inizio dell’unico minuto di recupero concesso c’è il cross al centro per Toloi che non prende la palla di testa ma trova la deviazione di Caldirola verso la sua porta, con la palla che esce di un soffio. Ultimo telegramma di un primo tempo tutt’altro che brillante e che va così in archivio con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

HOJLUND LA SBLOCCA (CON IL VAR): il Gasp cambia subito ad inizio ripresa con Soppy che entra in campo al posto di Zappacosta e con i nerazzurri subito pericolosissimi con Hojlund che calcia in porta e costringe Di Gregorio alla grande parata in corner con anche l’aiuto del palo a salvare il portiere del Monza. Al decimo bella ripartenza di Koopmeiners che però in area conclude troppo debolmente e la sfera è facile preda del portiere. L’Atalanta due minuti dopo passa in vantaggio: altra splendida azione di Soppy che lancia Lookman sul filo del fuorigioco, palla per Hojlund che la mette dentro ma l’arbitro inizialmente annulla il gol poi, richiamato dal Var convalida il punto che lancia la Dea sull’1-0.

LOOKMAN TIMBRA IL RADDOPPIO: il gol libera mentalmente l’Atalanta che ora gioca con più serenità e dopo sei minuti timbra ancora: Ederson fugge sulla fascia destra e mette un cross sul palo opposto dove c’è Lookman che in scivolata mette in rete il raddoppio nerazzurro con la deviazione di Marlon che appare decisiva. Con la partita che si incanala sui binari desiderati, il Gasp cambia inserendo Scalvin e Pasalic al posto di Malinovskyi e Hojlund e, una manciata di minuti dopo, anche Maehle per Ederson.

SALUTATE LA CAPOLISTA!: nel finale spazio anche per Boga negli ultimi minuti al posto di Lookman con minuti che scorrono inesorabili e anche nei quattro di recupero il Monza non ne ha davvero più per provare a cambiar il proprio destino di ultima in classifica a zero punti e nemmeno quello di una Dea che dopo tantissimi anni si ritrova prima, da sola, a guidare la classifica della serie A. Niente male davvero per una squadra partita a fari spenti e che si ritrova capolista solitaria: fin quando durerà poco importa, godiamocela amici, ce lo siamo meritato.