29 settembre 2021, Atalanta-Young Boys: storia di prime volte

ATALANTA YOUNG BOYS 1-0- Stessa data della famosa canzone di Lucio Battisti, ma in questo caso non parliamo assolutamente di un tradimento, ma di un amore per la Dea che ieri ha raggiunto altre vette inesplorate.

Spesso si dice che la prima volta non è un granché, ma non si scorda mai: detto più o meno attribuibile anche all’Atalanta che alla sua prima partita in assoluto di Champions a Bergamo, al Gewiss Stadium, non fallisce contro lo Young Boys, vincendo 1-0.

Risultato stretto, forse, ma chiunque ci avrebbe messo la firma, anche perché ritrovarsi primi nel gruppo non ha prezzo.

Una serata magica, storica, non solo perché Bergamo per la prima volta assapora l’aria della competizione europea più ambita, non solo perché riecheggia in tutta la città l’inno per antonomasia dei campioni, della gloria, ma perché la squadra di Gasperini per la prima volta non recita più la parte della Cenerentola, ma di una vera e propria reginetta del ballo, consapevole di poter continuare il suo cammino senza l’aiuto di magie, speranze, preghiere, ma di solide e concrete prove terrene, come lo spirito di sacrificio, l’abnegazione, il cuore, corsa, qualità e quantità.

Insomma, la solita Dea che finalmente fa capolino dopo un inizio di stagione tra alti e bassi a livello di prestazione.

Una prima volta indimenticabile per i tifosi, grandi e piccini, che già hanno gustato le notti di Champions a San Siro, ma il vero posto in cui ci sentiamo noi stessi è solo casa nostra.

E poi c’è lui, il protagonista della partita, Pessina, l’eroe forse inaspettato che ha regalato la gloria ai nerazzurri. Guarda caso una prima volta anche per l’ex giocatore dell’Hellas, al suo primo gol in Champions, ma soprattutto il primo italiano a segnare una rete in Champions nella storia dell’Atalanta.

Storie di prime volte che si intrecciano, in un 29 settembre che volgeva al suo termine, ma che il sole di oggi, 30 settembre, non cancella tutto  come nella canzone, ma che illumina i nostri cuori e i nostri ricordi, perché al risveglio nessuno pensi che sia stato solo un dolce sogno, ma una notte da leggenda.




Le pagelle di Atalanta-Young Boys

COME CRESCE DEMIRAL, MA IL MIGLIORE E’ ZAPATA

Molto buona la prova dei ragazzi del Gasp in una partita non certo facile: tiene molto bene la difesa con un Demiral in crescita ed Musso quasi inoperoso. Ma senza dubbio è Zapata il vero protagonista della serata: tiene su la squadra, ispira e fa segnare Pessina.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7.5: partita a scacchi con il tecnico svizzero Wagner che pare imbavagliarlo ma nella ripresa i suoi riescono a far valere il maggior tasso tecnico e sbloccarla (vincendola) con una grande azione che porta al gol di Pessina.

MUSSO 6: al limite del “senza voto”, praticamente inoperoso per tutta la partita. Solo ordinaria amministrazione.

TOLOI 7: monumentale. Praticamente non concede nulla agli avversari.

DEMIRAL 7: altra ottima prestazione anche per lui che, gradualmente, prosegue il suo processo di crescita.

DJIMSITI 7: bene, in assenza di Palomino non lo fa assolutamente rimpiangere.

ZAPPACOSTA 7: corsa a ritmo continuo sulla fascia nonostante le difficoltà nel primo tempo dove pareva ben marcato dagli avversari. Sfiora anche il gol, negato dal portiere avversario. (PEZZELLA s.v.: dentro nel finale).

FREULER 7: inesauribile la in mezzo, da una grande mano in fase di impostazione (KOOPMEINERS s.v.: pochi minuti di gioco anche per lui).

DE ROON 6.5: bene anche lui, ma ogni tanto perde qualche pallone che meritava sicuramente di esser meglio gestito.

GOSENS s.v.: che sfortuna, la sua gara dura pochissimo e poi si fa male. Probabile ne avrà per un po’, ci auguriamo tutti di rivederlo al più presto in campo. (MAEHLE 6: va un po’ a ritmo alternato, le cose migliori le fa vedere nella ripresa, ma con molta imprecisione).

MALINOVSKYI 6: sbaglia parecchio, non riesce ad essere protagonista come un po’ tutti ci aspettavamo dopo la gran partita con l’Inter di sabato. (MURIEL 6: cresce alla distanza, sfiora anche un gol dei suoi nel finale. La condizione è ancora lontana, ma rivederlo in campo è una gran notizia).

PESSINA 7: decisivo, in una gara dove aveva sin li fatto un po’ poco oltre ad essersi in precedenza divorato una grossa chance a fine primo tempo. Però quel gol pesa e vale tre punti. Bravo! (PASALIC s.v.: pochi minuti in campo anche per lui).

ZAPATA 8: il migliore è senza dubbio lui. Per distacco. Trascina i compagni, spinge su la squadra e si inventa quella giocata con la palla che pareva ormai persa che invece manda al bar il difensore svizzero e vale il pallone per il gol partita. Determinante.

foto di copertina da Sportmediaset.it




Niente paura, ci pensa Pessina: l’EuroAtalanta manda al tappeto lo Young Boys!

CHAMPIONS LEAGUE, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-YOUNG BOYS 1-0: ZAPATA ISPIRA, IL PES SEGNA

E una! L’Atalanta centra la prima vittoria europea di questa edizione della Champions League e batte così lo Young Boys grazie ad una rete di Pessina nella ripresa su assist di un grandissimo Zapata, autore di una prova di grandissimo sacrificio e spirito di squadra. I nerazzurri, dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa stringono sotto assedio gli svizzeri, il cui fortino cede poco dopo la metà della ripresa. La Dea sale a quattro punti in classifica e, in attesa di Manchester-Villareal si gode il primato solitario nel girone.

Bergamo: l’inno della Champions League torna a risuonare a Bergamo, con l’Atalanta che ritrova per la prima volta anche il pubblico allo Stadium pronto a spingere Zapata e compagni alla ricerca di quel successo interno che, a Bergamo, non è ancora arrivato da quando la Dea gioca nella sua casa naturale la coppa dalle grandi orecchie (due pari e due sconfitte la scorsa edizione). Per riuscirci i ragazzi del Gasp devono provar a superare lo Young Boys che ha già sorpreso alla prima giornata riuscendo a mandare K.O. il Manchester (prossimo euro-avversario proprio dei nerazzurri) e che va quindi assolutamente rispettato e non sottovalutato.

ZAPATA DAVANTI, DJIMSITI DIETRO: senza Palomino infortunato, il Gasp si affida dietro a Djimsiti e Demiral insieme a Toloi mentre in fascia ci sono Zappacosta e Gosens con Zapata davanti assistito da Pessina e Malinovskyi. Negli svizzeri, il tecnico Wagner davanti punta su Siebatcheu unica punta con a supporto il trio formato da Elia, Aebischer e Ngamaleu.

SUBITO GOSENS K.O.: non c’è il tutto esaurito allo Stadium ma è meravigliosa l’accoglienza dei tifosi alle squadre in campo con anche circa cinquecento tifosi svizzeri giunti da Berna in un match che inizia con Zapata che al quarto conclude in area ma la palla è facile preda del portiere Von Ballmoos. All’ottavo subito un problema per il Gasp che deve rinunciare a Gosens che si fa male da solo durante una azione di gioco e deve uscire con Maehle che a freddo entra subito in campo.

TANTO EQUILIBRIO, POCHE OCCASIONI: partita che rimane molto molto equilibrata con le due squadre che faticano a prendere il comando delle operazioni: al quarto d’ora la Dea passa con un autogol, ma la posizione di partenza dell’azione da parte di Toloi è di offside e il Var rende vano così il gol nerazzurro. Al ventiduesimo Zapata ancora pericoloso con un colpo di testa fuori di poco. Poi si vedono gli svizzeri che sono pericolosissimi con Elia che però calcia alto da ottima posizione (grazie anche al disturbo di Demiral). Ad un minuto dal riposo grande chance per la Dea con Pessina, che calcia addosso al portiere da ottima posizione, ben smarcato da Zapata. Ultimi sussulti di un primo tempo che si chiude senza gol dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, DEA ALL’ASSALTO: si riparte senza cambi dopo l’intervallo con la Dea che prova a spingere di più e cercar di far vacillare ulteriormente il muro svizzero: al decimo cross di Malinovskyi per Maehle e poi per Toloi che calcia, ma Von Ballmoos blocca senza problemi. Al sedicesimo ancora Atalanta pericolosa con Zappacosta che calcia a pochi metri dalla porta, ma c’è ancora il portiere svizzero Von Ballmoos a negar il gol ai nerazzurri.

PESSINA ROMPE L’INCANTESIMO, 1-0!: a metà ripresa finalmente l’Atalanta buca il muro elvetico e riesce a sbloccar il match grazie ad una gran giocata di Zapata, che si impadronisce di un pallone destinato al fondo beffando Lauper, mette in mezzo e trova Pessina che segna l’1-0. Trovato il vantaggio, il Gasp decide per due cambi a ridosso della mezz’ora con Malinovskyi e Pessina che lasciano il campo con Pasali e Muriel (che rientra dopo il lungo stop) in campo nell’ultimo quarto d’ora di gara.

DEA, TRE PUNTI D’ORO!: nel finale, a due dal novantesimo Muriel entra bene in area ma conclude troppo debole e il portiere ospite blocca senza problemi la sfera. Entrano anche Koopmeiners e Pezzella per Freuler e Zappacosta proprio prima dell’inizio dei quattro minuti di recupero concessi dove è quasi più la Dea ad essere pericolosa rispetto ad uno Young Boys che alza bandiera bianca con il passare degli ultimi secondi. Vittoria pesantissima per i ragazzi del Gasp, la prima in questa edizione di Champions League, che salgono a quattro punti e, almeno fino alle undici di stasera, è prima in solitaria in testa al girone. Grandi ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-YOUNG BOYS 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 23′ st Pessina (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta (45′ st Pezzella), De Roon, Freuler (45′ st Koopmeiners), Gosens; Malinovskyi (30′ st Muriel), Pessina (30′ st Pasalic); Zapata – A disposizione: Ilicic, Lovato, Maehle, Miranchuk, Piccoli, Rossi, Scalvini, Sportiello – Allenatore: Gasperini

YOUNG BOYS (4-3-2-1): Von Ballmoos; Hefti (38′ st Maceiras Pralong), Camara, Lauper, Garcia; Aebischer (38′ st Spielmann), Martins Pereira, Sierro (24′ st Mambimbi); Nagamaleu, Elia (21′ st Rieder); Siebatcheu (21′ st Kanga) – A disposizione: Burgy, Faivre, Jankewitz, Laidani, Sulejmani – Allenatore: Wagner

ARBITRO: Felix Brych (GER)

NOTE: spettatori: 8mila circa – ammoniti: Zappacosta (A) e Sierro (Y) – recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.

foto di copertina da Sportmediaset.it




Esame svizzero per l’EuroAtalanta: con lo Young Boys la Dea va a caccia dei tre punti

BERGAMO, ORE 18.45

ZAPATA & C. SFIDANO LA SORPRESA ELVETICA

La champions, a Bergamo e con il pubblico: l’Atalanta chiude il cerchio dopo anni di esilio forzato nelle gare d’Europa (o senza pubblico come successo lo scorso anno) e finalmente abbraccia la Champions League allo stadium di fronte al proprio pubblico. Un traguardo straordinario per questa squadra che cerca questa sera (curiosamente) anche il primo successo in Champions al Gewiss Stadium dove lo scorso anno ha collezionato solamente due pari e due sconfitte. Una gara importante per i ragazzi del Gasp che cercheranno un successo sugli svizzeri per provare a issarsi in cima al girone e regalarsi una notte da sogno per una Dea che, dopo i grandi passi fatti nella gara di San Siro con l’Inter, vuol continuare a crescere e stupire.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Palomino non K.O., probabile che il Gasp punti su Demira e Djimsiti dietro con Toloi mentre sulle fasce Zappacosta e Gosens sono quasi certi del posto. Davanti, Pessina e Malinovskyi giocano a supporto di Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Tolói, Demiral, Djimsiti; Zappacosta, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Malinovskyi, Zapata – All.: Gasperini

YOUNG BOYS (4-4-2): Von Ballmoos; Hefti, Camara, Lauper, Garcia; Ngamaleu, Martins, Aebischer, Spielmann; Elia, Siebatcheu – All.: Wagner




Serie A, risultati dopo la 6a giornata

I RISULTATI:

Sabato 25 settembre

Ore 15:00

Spezia-Milan 1-2: 48’ Maldini, 80’ Verde, 86’ Diaz

Ore 18:00

Inter-Atalanta 2-2: 5′ Lautaro Martinez, 30′ Malinovsky, 38′ Toloi, 71′ Dzeko

Ore 20:45

Genoa-Verona 3-3: 8′ Simeone, 49′ Barak, 77′ Criscito, 80′ e 85′ Destro, 91′ Kalinic

Domenica 26 settembre

Ore 12:30

Juventus-Sampdoria 3-2: 10′ Dybala, 43′ Bonucci, 44′ Yoshida, 57′ Locatelli, 83′ Candreva

Ore 15:00

Empoli-Bologna 4-2: 1′ aut. Bonifazi, 11′ Barrow, 32′ Pinamonti, 53′ rig. Bajrami, 77′ Arnautovic, 89′ Ricci

Udinese-Fiorentina 0-1: 16′ rig. Vlahovic

Sassuolo-Salernitana 1-0: 54′ Berardi

Ore 18:00

Lazio-Roma 3-2: 10′ Milinkovic, 19′ Pedro, 41′ Ibanez, 63′ Felipe Anderson, 69′ Veretout

Ore 20:45

Napoli-Cagliari 2-0: 11′ Osimhen, 57′ rig. Insigne

Lunedì 27 settembre

Ore 20:45

Venezia-Torino 1-1: 56′ Brekalo, 77′ rig. Aramu

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 6 6 0 0 16 2 +14 18
2 AC Milan 6 5 1 0 12 3 +9 16
3 Inter 6 4 2 0 20 7 +13 14
4 Roma 6 4 0 2 14 8 +6 12
5 Fiorentina 6 4 0 2 9 9 +0 12
6 Lazio 6 3 2 1 15 9 +6 11
7 Atalanta 6 3 2 1 8 6 +2 11
8 Empoli 6 3 0 3 9 10 -1 9
9 Torino 6 2 2 2 9 6 +3 8
10 Juventus 6 2 2 2 10 10 +0 8
11 Bologna 6 2 2 2 9 14 -5 8
12 Sassuolo 6 2 1 3 6 7 -1 7
13 Udinese 6 2 1 3 6 8 -2 7
14 Verona 6 1 2 3 11 14 -3 5
15 Sampdoria 6 1 2 3 7 10 -3 5
16 Genoa 6 1 2 3 10 15 -5 5
17 Spezia 6 1 1 4 8 15 -7 4
18 Venezia 6 1 1 4 4 11 -7 4
19 Cagliari 6 0 2 4 7 15 -8 2
20 Salernitana 6 0 1 5 4 15 -11 1



Le pagelle di Inter-Atalanta

MALINOVSKYI IN GRAN SPOLVERO, ZAPATA DA APPLAUSI

Il miglioramento sotto il punto di vista del gioco e dell’intensità è sicuramente il miglior messaggio che l’Atalanta lancia da San Siro: a questo va però aggiunta la grande prova di Malinovskyi, oggi tornato veramente ai lustri della scorsa stagione e capace di essere decisivo. Bene anche la difesa, e poi una menzione per la grande prova di sacrificio di Zapata, sempre al servizio dei compagni.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7.5: ha fatto il sornione alla vigilia, ma oggi la sua Atalanta ha mostrato le qualità di un tempo per tutta la partita non rinunciando mai a cercare la vittoria. Finisce in pari, ma quanto fatto vedere dai suoi in campo vale molto ma molto di più in vista del futuro.

MUSSO 7.5: almeno due grandissime parate ad evitare guai peggiori. Subisce due gol senza particolari colpe. Sul rigore sbagliato dall’Inter sta a guardare e si affida alla buona sorte.

TOLOI 8: molto bene in fase di copertura, si fa trovare al posto giusto nel momento giusto quando Handanovic respinge corto la conclusione di Malinovskyi e lui può mettere dentro il momentaneo 1-2.

DEMIRAL 6.5: pesa sicuramente l’episodio del rigore che poteva mandar di nuovo avanti l’Inter: salta con il braccio alto nel contrasto con Dzeko, un errore non da poco; tuttavia la sua prova è comunque più che positiva se si analizza l’intero match dove è stato autore di una prova più che positiva.

PALOMINO 7.5: anche oggi una gran partita per lui, peccato che nel finale è costretto ad uscire per qualche problemino che ci auguriamo non sia nulla di grave. (MAEHLE 6: entra nell’ultima parte di match ma non ha modo di mettersi particolarmente in luce).

ZAPPACOSTA 7: una vera e propria freccia nell’arco del Gasp da quella parte, specialmente nel primo tempo dove l’Inter fatica (e non poco) a tenerlo. (PASALIC s.v.: dentro nel finale).

FREULER 7: buona prova, in mezzo riesce sempre a non farsi cogliere impreparato e provar a far ripartire le azioni in modo rapido.

DE ROON 6.5: in crescita, ma qualche palla persa in modo velenoso e a tratti superficiale ancora testimonia che non ha raggiunto il top della condizione.

GOSENS 6.5: più arretrato oggi, ma non per questo meno incisivo. Molto bene nel primo tempo.

PESSINA 7: ottima la sua partita, aiuta molto in fase offensiva e tenta a volte anche la conclusione. Murato da un difensore interista un suo tentativo a colpo quasi sicuro. (DJIMSITI 6.5: inserito per rinforzar gli ormeggi nella seconda parte della ripresa quando l’Inter spinge di più. Bene).

MALINOVSKYI 8: una prova che testimonia come stia lentamente tornando: parte piano, poi esce per distacco e si scatena: gran gol per il pari, sassata che avvia l’azione del 2-1 e quel palo in avvio di ripresa che grida ancora vendetta. La sua miglior prestazione in questo avvio di stagione. (ILICIC 6.5: entra in palla e nel finale impegna Handanovic con una bella conclusione da fuori che il portiere suo connazionale deve mandar in corner).

ZAPATA 7: tanto sacrificio la davanti per i compagni, gioca per la squadra e aiuta i compagni. Da applausi. (PICCOLI 6.5: gli resta l’urlo strozzato in gola per quel gol che avrebbe davvero potuto cambiar la partita dei suoi. Peccato, il Var gli nega una bella soddisfazione).

foto di copertina da Sportmediaset.it




Luci a San Siro, l’Atalanta sta tornando davvero: pari-spettacolo, la Dea ferma la corsa dell’Inter

SERIE A, SESTA GIORNATA

INTER-ATALANTA 2-2: MALINOVSKYI E TOLOI FERMANO L’INTER DI INZAGHI

Partita incredibile a San Siro: Lautaro porta subito avanti i suoi, Malinovskyi e Toloi la ribaltano. Nella ripresa pareggia Dzeko, Dimarco sbaglia un rigore e a Piccoli viene cancellato il gol vittoria in un caldissimo finale. Ma la migliore notizia è i nuovi passi avanti dal punto di vista del gioco di un’Atalanta che continua a crescere: e questo vale anche di più di questo preziosissimo pareggio.

Milano: un match incredibile che alla fine fa felice probabilmente più la squadra del Gasp, che è capace di tirar fuori il meglio di se e disputar probabilmente la miglior partita di questo inizio stagione nella tana dell’Inter Campione d’Italia. Ma Inter e Atalanta devono essere orgogliose di avere regalato uno spettacolo avvincente dal primo all’ultimo minuto. A San Siro Lautaro porta subito avanti i padroni di casa, Malinovskyi e Toloi alla mezz’ora fanno sognare la Dea. Nella ripresa prende il palo Malinovskyi in avvio poi pareggia Dzeko, mentre negli ultimi minuti prima Dimarco sbaglia un rigore, poi a Piccoli viene cancellato dalla Var il gol vittoria: un inno al calcio, ed un finale per non deboli di cuore.

TORNA PALOMINO IN DIFESA: il Gasp ripropone Palomino in ripresa dopo averlo preservato martedì con il Sassuolo: insieme a lui dietro ci sono Toloi e Demiral mentre in mezzo torna Freuler con De Roon con Zapata davanti supportato da Pessina e Malinovskyi. Nell’Inter, Simone Inzaghi davanti si affida a Dzeko e Lautaro con Barella ad inventare gioco mentre dietro in difesa c’è l’ex Bastoni.

LAUTARO LA SBLOCCA SUBITO: pronti-via e per l’Atalanta sono subito problemi al secondo minuto quando Dzeko conclude male in area da ottima posizione ma il pallone sfila di un nulla sul fondo. Segnale evidente che qualcosa non funziona sin dalle prime battute e che Lautaro trasforma in allarme rosso tre minuti dopo: l’argentino riceve palla in area e conclude al volo segnando sul filo del fuorigioco un gran bel gol che manda subito sotto la Dea.

L’ATALANTA PROVA A REAGIRE: colpita a freddo, l’Atalanta prova a reagire all’ottavo con Malinovskyi che calcia di destro dal limite dell’area e la palla finisce fuori; col passare dei minuti i nerazzurri prendono campo e al ventitre bella combinazione Malinovskyi-Zapata-De Roon: il destro dell’olandese sfiora il palo. Tre minuti dopo Pessina viene murato da Brozovic al momento della conclusione decisiva a tu per tu con Handanovic.

MALI-TOLOI, RIBALTONE DEA!: alla mezz’ora però la Dea trova il meritato pari, e proprio Malinovskyi firma il pareggio con un bellissimo sinistro da fuori area, una bomba imparabile per Handanovic che può solo raccogliere il pallone in fondo al sacco: 1-1! Ti aspetti a quel punto l’Inter, e invece è ancora la squadra del Gasp a crescere e, otto minuti dopo il pari, piazza il sorpasso: Toloi segna il 2-1 dopo un altro sinistro potente di Malinovskyi respinto da Handanovic sul piede sinistro del nazionale azzurro che non perdona fa esplodere lo spicchio di San Siro con i tifosi atalantini al seguito. Ora il contraccolpo psicologico grava tutto sull’Inter che fatica a ritrovare il filo del discorso contro una Dea davvero sontuosa che conclude un primo tempo iniziato malissimo con un sorriso grande così e avanti 2-1 sulla squadra di casa al termine di un primo tempo che va in archivio senza recupero.

RIPRESA, PALO DI MALINOVSKYI IN AVVIO: nessun cambio in avvio di ripresa per un’Atalanta che parte con lo stesso piglio del primo tempo: al secondo Handanovic è fondamentale su una conclusione ravvicinata di Malinovskyi, poi ancora l’ucraino su punizione centra in pieno il palo, andando ad un nulla dal terzo gol per i ragazzi del Gasp.

GASP CAMBIA, DZEKO PAREGGIA: la partita è comunque molto bella, l’Inter ovviamente va a caccia del pari ed al tredicesimo c’è gran lavoro per Musso che vola sulla conclusione di testa di Vecino. Tre minuti dopo il Gasp ne cambia tre inserendo Piccoli, Djimsiti e Ilicic al posto di Zapata, Malinovskyi e Pessina per poi dover cambiare anche poco dopo Palomino che accusa qualche problemino ed entra Mahele al suo posto. I cambi disorientano un po’ la squadra nel trovare subito la giusta amalgama, così l’Inter riesce di nuovo a crescere e  trovare il pari con Dzeko al termine di una bella azione di Barella per Dimarco, la sua conclusione ravvicinata viene respinta da Musso, ma Dzeko mette dentro il 2-2.

LE SQUADRE CERCANO IL GOL-VITTORIA: la partita è bellissima, a questo punto le squadre si affrontano apertamente per cercare i tre punti: a quindici dalla fine entra anche Pasalic per Zappacosta con Maehle a questo punto che torna in fascia con Gosens ed Ilicic che chiama alla gran parata Handanovic a otto dalla fine.

FINALE FOLLE, L’INTER SBAGLIA UN RIGORE, LA DEA SEGNA MA IL VAR ANNULLA: Poi, inizia un finale a dir poco folle e non certo per deboli di cuore: a cinque dal novantesimo Demiral contrasta Dzeko in area toccando però con un braccio troppo alto. Check al Var e rigore per la squadra di Inzaghi che però Di Marco spara sulla traversa sciupando la clamorosa chance di piazzare il contro-sorpasso. Sul capovolgimento di fronte Ilicic ispira per Piccoli che conclude e segna con la complicità di Handanovic: pare tutto fatto, ma il Var non convalida poichè la palla è uscita nel momento in cui Handanovic tenta il rinvio che finisce poi ad Ilicic che avvia l’azione: incredibile ma vero, è sempre 2-2!

UN PUNTO PER UNA GRANDE DEA: sei minuti ancora di recupero ove però non succede nulla di particolarmente allettante e il match può finire quindi così: potevano vincerla entrambe, si devono invece accontentare di un punto che fa sicuramente molto felice l’Atalanta che cercava risposte importanti dopo un avvio di campionato tra alti e bassi ed oggi ha dimostrato contro una delle favorite per lo scudetto di poter dire la propria anche in questa stagione. E questo vale probabilmente più di una vittoria che la Dea non avrebbe sicuramente demeritato a San Siro. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 2-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 5′ pt Martinez (I), 30′ pt Malinovsky (A), 38′ pt Toloi (A), 26′ st Dzeko (I), 43′ st Piccoli (I)

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (12′ st Dimarco); Darmian (12′ st Dumfries), Barella (45′ st Satriano), Brozovic, Calhanoglu (12′ st Vecino), Perisic; Dzeko, Martinez (36′ st Sanchez). A disposizione: Cordaz, Radu, D’Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Gagliardini, Sangalli. Allenatore: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino (25′ st Maehle); Zappacosta (32′ st Pasalic), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (18′ st Djimsiti); Malinovsky (17′ st Ilicic), Zapata (18′ st Piccoli). A disposizione: Rossi, Sportiello, Lovato, Pezzella, Koopmeiners, Miranchuk. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE:  spettatori: 35mila circa – al 41′ st Dimarco (I) ha sbagliato un calcio di rigore (traversa) – ammoniti: Bastoni, Calhanoglu, Barella (I), Malinovsky, Palomino, Zapata, Zappacosta, Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t., 6′ s.t.

foto di copertina da sportmediaset.it