Nazionali nerazzurri: Josip contro Pasalic, ma non solo. Tutte le sfide in programma

Sono 12 i nostri nerazzurri impegnati con le rispettive nazionali nei prossimi giorni. Si entra nel vivo delle qualificazioni ai prossimi Mondiali in Qatar e proprio la 1a giornata potrebbe riservare grosse sorprese e ostacoli inaspettati. Vediamo insieme il cammino che spetta ai nostri magnifici 12 atalantini.

Nazionali nerazzurri: Josip e Supermario a confronto

Nella giornata di mercoledì 24 marzo 2021 i nostro Marten De Roon esordirà alle 18 contro la Turchia del milanista Calhanoglu. Una sfida nella sfida che sicuramente il nostro gladiatore vorrà vincere, per cominciare al meglio il suo cammino ai prossimi Mondiali.

Alle 20.45 a Malinovskyi e Kovalenko spetterà il compito più duro: i due ucraini esordiranno contro la Francia detentrice del titolo mondiale. Un compito non semplice, ma c’ è attesa soprattutto per l’ex Shakthar, intravisto solo 10 min contro l’Hellas Verona e che in Nazionale spesso ha dimostrato di saperci fare.

Dal nord Europa spostiamoci al Sud, dove a Malta toccherà al nostro zar Miranchuk illuminare il cammino della sua Russia. Dall’ultima convocazione in nazionale, Aleksej ha giocato con più continuità, e nonostante fugaci giocate, non ha tuttora dimostrato a pieno quelle abilità tecniche e tattiche a cui invece si affida indubbiamente il tecnico Cherchesov.

Il Gruppo H è da seguire attentamente, perché contemporaneamente andrà in scena un’altra sfida a tinte nerazzurre. La Slovenia di Ilicic sfiderà la Croazia di Mario Pasalic. El profesor si spera possa tornare in cattedra, dopo le ultime “deludenti” prestazioni tra campionato e Coppa. SuperMario sembra essersi ripreso dopo l’intervento per pubalgia che lo aveva fermato per mesi, e sicuramente vorrà subito incidere anche con la sua nazionale.

Nazionali nerazzurri, Remo sfida Toloi e Pessina

Giovedì 25 marzo 2021 l‘Italia di Mancini esordirà ufficialmente in questa nuova avventura verso il Mondiale, e questa volta l’ex allenatore dell’Inter potrà contare su due atalantini di spessore, come Matteo Pessina e Rafael Toloi, alla sua prima convocazione.

Contro l’Irlanda del Nord è probabile che entrambi partano dalla panchina, ma in caso di risultato ampiamente ottenuto, aspettiamoci anche la loro comparsa in campo.

Qualche ora prima alla sfida del Tardini, in Bulgaria il nostro metronomo svizzero Remo Freuler potrebbe definitivamente eliminare le scorie della Champions e i brutti pensieri legati all’andata contro il Real con una prestazione delle sue, anche perché i suoi compagni intanto di certo non si risparmieranno contro gli irlandesi.

Sempre alle 18, annotiamoci la sfida in Israele tra i padroni di casa e la Danimarca, che gli interisti seguiranno per Eriksen, ma che noi invece seguiremo con attenzione nella speranza che Joachim Maehle possa confermarsi un treno anche in nazionale maggiore.

Alle 20.45 l’Albania di Djimsiti sfiderà la piccola Andorra, e siamo sicuri che il centrale atalantino partirà senz’altro titolare. Per fortuna nostra Robin Gosens non giocherà con la sua Germania contro l’Islanda. L’esterno tedesco infatti è ancora alle prese con la contrattura che lo ha tenuto fuori con il Verona e giustamente Low ha deciso di convocarlo, ma di non schierarlo contro gli islandesi.




Serie A, i risultati dopo la 28a giornata

I RISULTATI DELLA VENTOTTESIMA GIORNATA

19/03
ore 20.45
PARMA-GENOA 1-2: 19′ Pelle, 50′ e 69′ Scamacca

20/03
ore 15

CROTONE-BOLOGNA 2-3: 32′ Messias, 40′ Simy rig., 62′ Soumaoro, 70′ Schouten, 84′ Skov Olsen

ore 18
SPEZIA-CAGLIARI 2-1: 49′ Piccoli, 80′ Maggiore, 83′ Pereiro

ore 20.45
INTER-SASSUOLO rinviata

21/03
ore 12.30

VERONA-ATALANTA 0-2: 33′ Malinovskyi, 42′ Zapata

ore15

JUVENTUS-BENEVENTO 0-1: 69′ Gaich

SAMPDORIA-TORINO 1-0: 25′ Candreva

UDINESE-LAZIO 0-1: 37′ Marusic

ore18

FIORENTINA-MILAN 2-3: 9′ Ibrahimovic, 17′ Pulgar, 51′ Ribery, 57′ Diaz, 72′ Calhanoglu

ore 20.45

ROMA-NAPOLI 0-2: 27′, 34′ Mertens

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 27 20 5 2 65 26 +39 65
2 Milan 28 18 5 5 53 33 +20 59
3 Juventus 27 16 7 4 54 23 +31 55
4 Atalanta 28 16 7 5 65 34 +31 55
5 SSC Napoli 27 17 2 8 58 29 +29 53
6 Roma 28 15 5 8 51 42 +9 50
7 Lazio 27 15 4 8 43 37 +6 49
8 Sassuolo 27 10 9 8 45 44 +1 39
9 Hellas Verona 28 10 8 10 36 34 +2 38
10 Sampdoria 28 10 5 13 38 42 -4 35
11 Bologna 28 9 7 12 39 44 -5 34
12 Udinese 28 8 9 11 30 36 -6 33
13 Genoa 28 7 10 11 30 40 -10 31
14 Fiorentina 28 7 8 13 35 45 -10 29
15 Spezia 28 7 8 13 36 51 -15 29
16 Benevento 28 7 8 13 28 52 -24 29
17 Torino 27 4 11 12 39 50 -11 23
18 Cagliari 28 5 7 16 31 48 -17 22
19 Parma 28 3 10 15 26 54 -28 19
20 Crotone 28 4 3 21 32 70 -38 15



Le pagelle di Verona-Atalanta

ROMERO-TOP, DUVAN STRARIPANTE: MA OGGI ANCHE MALINOVSKYI E’ VERAMENTE ISPIRATO

In una partita ottima sia tatticamente che dal punto di vista del risultato, ancora una volta Romero è il vero leader di una difesa oggi davvero perfetta. Oggi anche Malinovskyi, schierato nel suo ruolo preferito, ha disputato una gran partita segnando il rigore e lanciando Zapata nell’azione del raddoppio nerazzurro.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 8: stupisce per le scelte che, ancora una volta, gli danno ragione anche snaturando il suo credo calcistico ma che ben si sono adattate in campo. Senza esterni da scacco matto all’allievo Juric vendicando così la sconfitta dell’andata.

GOLLINI 7: una sola parata in tutto il match ma molto importante su Lazovic per evitare di far rientrare in partita il Verona.

TOLOI 7: rimedia pure un brutto calcio in faccia da Zaccagni ma ciò non gli impedisce di giocare una gran partita e festeggiar al meglio la prima convocazione in carriera con la nazionale italiana (MAEHLE 6.5: non al meglio, entra in campo e svolge comunque con ordine il suo compito).

PALOMINO 7: in coppia con Romero in mezzo all’area nerazzurra non sfigura per nulla annullando i rari tentativi offensivi dell’Hellas.

ROMERO 8: il solito gigante la dietro che da da grande sicurezza a tutto il reparto oggi in versione sperimentale.

DJIMSITI 7: attento ed ordinato, spesso si vede anche in fase offensiva.

DE ROON 7: diga insuperabile per i tentativi dei padroni di casa di superare la metà campo nerazzurra.

FREULER 7: idem come sopra, una prestazione anche per lui davvero importante.

MALINOVSKYI 7.5: si scatenal nel ruolo probabilmente a lui più congeniale: gol, ma anche assist di testa alla ripartenza che porta Zapata al raddoppio. (KOVALENKO s.v.: esordio nel finale per lui con la maglia nerazzurra).

PESSINA 7: ottima prova alla ricerca sempre del passaggio decisivo per sorprendere l’avversario (ILICIC 6.5: gli basta poco per dimostrare di aver il piede caldo. Nel finale centra anche la traversa).

MIRANCHUK 6: svolge senza particolari acuti il proprio compitino. Sufficiente. (PASALIC 6: dentro negli ultimi minuti, gioca con ordine e semplicità).

ZAPATA 8: in queste giornate è davvero imprendibile. Segna un gol ma poteva farne almeno tre su cui due volte il portiere Silvestri (e il palo) si oppongono. Stato di forma straripante! (MURIEL 6.5: sfiora un gol bellissimo, il suoi ingresso dona vivacità e tiene sulla corda la squadra per non deconcentrarsi nel finale).




L’Atalanta vola, anche senza le ali: Gasp sorprende, la Dea affonda il Verona!

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

VERONA-ATALANTA 0-2: MALINOVSKYI DAL DISCHETTO E ZAPATA PER SBANCARE IL BENTEGODI

Salutata da poco la Champions League per mano del Real, l’Atalanta lancia da Verona un chiaro segnale che in quella coppa proverà a fare di tutto a tornarci il prossimo anno. La squadra del Gasp, in una inedita formazione senza esterni, vince con pieno merito a Verona e si prende la rivincita sul match di andata quando gli uomini di Juric vinsero a Bergamo. Gara praticamente senza storia e decisa nel primo tempo: prima con un penalty di Malinovskyi, poi prima dell’intervallo con un gran gol di Zapata, che poco prima aveva centrato il palo. Nella ripresa l’Hellas prova a reagire ma la Dea non corre praticamente mai rischi e Gollini è bravo nell’unica occasione dei padroni di casa. L’Atalanta porta a casa tre punti preziosi salendo a quota cinquantacinque punti in classifica.

Verona: il Real Madrid è dimenticato, l’ambizione di potersi rifare nella prossima Champions League no: l’Atalanta nelle ultime otto partite ha fatto 19 punti, ed oggi ha legittimato la sua presenza nella corsa ad un posto nelle prime quattro stradominando un Verona arrivato invece alla terza sconfitta consecutiva, cinque in totale nel girone di ritorno. Partita risolta già nel primo tempo e poi controllata senza affanni nella ripresa.

GASP CAMBIA TUTTO: quante sorprese nell’undici titolare del Gasp, a cominciare dalla porta dove torna titolare Gollini e davanti a sostenere Zapata ci sarà la coppia Miranchuk-Malinovskyi con Pessina arretrato in mezzo e Mahele inizialmente tenuto a riposo in panchina. Nel Verona c’è Lasagna davanti assistito dietro da Zaccagni e Barak con l’ex Tameze in mezzo al campo per gli uomini di Juric (oggi squalificato, in panchina ci sarà Paro).

DEA, QUANTE OCCASIONI: giornata fredda, ma con cielo sereno a Verona all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via e i ragazzi del Gasp prendono sin da subito il pallino del gioco, probabilmente sorprendendo gli scaligeri con l’inedito schieramento scelto dal mister: al quattordicesimo Zapata si auto lancia e va via al suo difensore, arriva in area, Tameze in scivolata mura il tiro verso la porta dell’attaccante colombiano. Dieci minuti dopo Malinovskyi pennella su punizione in area per Romero, il suo colpo di testa ravvicinato fermato da Silvestri. Alla mezz’ora, Zapata ci prova di forza, ma sul suo tiro c’è sempre Silvestri, questa volta di piede a negargli il gol.

MALINOVSKYI LA SBLOCCA DAL DISCHETTO: passano due minuti e arriva la grande chance per sbloccare il match per la Dea quando Dimarco commette fallo di mano in area sugli sviluppi di un corner e l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto: Malinovskyi non fallisce dalla lunetta e firma l’1-0 per i nerazzurri. Ancora Atalanta, non paga dopo il vantaggio, al trentottesimo quando Pessina serve bene in velocità Zapata, il suo tiro deviato da un difensore finisce sul palo e poi in angolo.

ZAPATA, SUPER-GOL PRIMA DELL’INTERVALLO: il colombiano però nel finale fa valere ancora una volta il suo strapotere quando, a due dall’intervallo, scappa via a Lovato e anticipa con un colpo delizioso l’uscita di Silvestri firmando il 2-0 per la Dea. Il raddoppio nerazzurro è la ciliegina sulla torta di un primo tempo letteralmente dominato dai nerazzurri che si chiuderà dopo un minuto di recupero pochi istanti più in la.

RIPRESA, GOLLINI ATTENTO SU LAZOVIC: si riparte dopo il riposo con il Verona che prova a cambiar il ritmo alla sua gara sin li praticamente nulla, ma con i nerazzurri che tengono botta disinnescando bene i tentativi dei padroni di casa; al diciottesimo primi due cambi per il Gasp che inserisce Maehle e Pasalic per Toloi e Miranchuk. C’è lavoro anche per Gollini a due dalla mezz’ora, il portiere nerazzurro è bravissimo in uscita su Lazovic evitando così guai peggiori alla Dea.

GASP, VENDETTA SERVITA: nell’ultimo quarto d’ora il Gasp si gioca altri due cambi con gli ingressi in avanti di Ilicic e Muriel al posto di Pessina e bomber Zapata. A cinque dalla fine Muriel ubriaca mezza difesa dell’Hellas, conclude spedendo però la sfera fuori di un nulla e sfiorando il tris per una Dea in cui c’è spazio negli ultimi cinque minuti anche per Kovalenko all’esordio in A entrando in campo al posto di Malinovkyi. Nei tre di recupero concessi c’è tempo anche per una gran giocata di Ilicic che controlla e tira dal limite centrando in pieno la traversa nell’ultimo sussulto di una partita che la Dea impacchetta a dovere e porta a casa con pieno merito vincendo 2-0 sul campo del Verona. La vendetta del “maestro Gasp” è servita, l’Atalanta si mette così alle spalle Madrid e fa capire senza troppi fronzoli che in Champions League vuol provare a giocarci anche la prossima stagione. Bravi tutti!

IL TABELLINO:

VERONA H.-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-2)

RETI: 33′ Malinovskyi (A.), 42′ Zapata (A.)

VERONA H. (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Ceccherini (1′ st Udogie), Lovato; Faraoni, Tameze (34′ st Ilic), Veloso (1′ st Sturaro), Dimarco (1′ st Lazovic); Barak, Zaccagni; Lasagna (16′ st Favilli). All.: Juric (Paro in panchina)

ATALANTA (4-2-3-1): Gollini; Toloi (18′ st Maehle), Romero, Palomino, Djimsiti; De Roon, Freuler; Malinovskyi (42′ st Kovalenk), Pessina (32′ st Ilicic), Miranchuk (18′ st Pasalic); Zapata (32′ st Muriel) – All.: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino

NOTE: gara di andata: Atalanta-Verona H. 0-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Dawidowicz, Ceccherini, Sturaro (H), Toloi, Romero (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




A tavola con la Dea: l’Atalanta a Verona per dimenticare Madrid

VERONA, ORE 12.30

IL GASP CERCA LA RINVINCIA CON L’AMICO JURIC (OGGI SQUALIFICATO)

Chiusa la comunque positiva avventura di Champions, l’Atalanta può rituffarsi nel campionato e provare a mettersi alle spalle subito la delusione di Madrid sfidando all’ora di pranzo il Verona allo stadio Bentegodi. Una prova piusttosto importante quella che attende oggi i ragazzi del Gasp prima dell’ultima sosta stagionale per gli impegni delle nazionali: una occasione per trovare un risultato positivo che consenta di lavorare con serenità durante la pausa e prepararsi allo sprint finale di campionato, ma anche alla finalissima di coppa Italia prevista a metà maggio contro la Juve. Testa però ora al presente con la sfida del Gasp all’amico Juric che all’andata fece lo sgambetto ai nerazzurri che oggi proveranno a prendersi la rinvincita.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SFIDA DEL BENTEGODI TRA LA DEA ED IL VERONA A PARTIRE DALLE 12.30 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: non è nemmeno tra i convocati Robin Gosens, uscito malconcio dalla sfida di Champions di Madrid, così il Gasp è costretto ad inventarsi qualcosa per sopperire all’assenza sulla fascia del tedesco. Con Sutalo out, probabile l’avanzamento di Toloi con Palomino titolare in difesa. Davanti probabile chance per Zapata con uno tra Malinovskyi e Miranchuk a supporto insieme a Pessina.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Zaccagni; Lasagna – Allenatore: Juric (squalificato, in panchina Paro)

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino; Toloi, De Roon, Freuler, Maehle; Pessina, Malinovskyi, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Pairetto di Nichelino




Real-Atalanta: all’università del calcio o si vince o si impara

REAL-ATALANTA/ Come ha sempre detto Gasp, l’Atalanta o vince o impara, e purtroppo contro il Real Madrid ha dovuto prendere più appunti del previsto.

Anche un maestro come Gasp all’università della Champions non può che sedersi e assimilare ogni singola giocata, perché spesso la teoria applicata alla pratica non basta.

La Dea ha giocato sotto i suoi standard, e sicuramente i dettagli a questi livelli fanno la decisamente la differenza, e già il fatto di poter recriminare su qualche episodio evidenzia la caratura europea acquisita dai nerazzurri.

Real-Atalanta: il rettore e la studentessa

L’Atalanta in questi due anni universitari tra lezioni subite e quelle impartite ha mostrato una crescita esponenziale, un ruolino di marcia degno della studentessa più precoce e brillante, non solo del suo corso.

Se la sconfitta con il PSG poteva rappresentare una simulazione di laurea con controindicazioni, la doppia sfida con il Real ha rappresentato un colloquio diretto con il rettore dell’Ateneo Champions.

Anche per una squadra dalla forte mentalità europea come la Dea il confronto con chi da anni esercita il suo potere con esperienza e qualità illimitate (per fortuna quindi non solo un potere politico) pesava come un macigno a livello psico-fisico, e mi sarei stupito del contrario.

Il Real conosce come le sue tasche la competizione, e già la sicurezza surreale in entrambi  i match ha fatto la differenza. Se poi hai come alleati altri professori del calibro di Ramos, Kroos, Modric e Benzema a darti man forte, lo scontro si palesa impari in partenza.

Tuttavia, l’Atalanta ha sempre dimostrato di non guardare alla carta, ma di volersi affidare alle proprie capacità, e spesso Gasp ha avuto ragione, ma forse contro i galacticos qualcosa non è andato nel verso giusto.

Diario degli errori

Cercare possibili errori tattici/tecnici dopo un’eliminazione oggettivamente giusta potrebbe sembrare superficiale, ma qui non si tratta di critica, ma di imparare dai propri errori, e se la lezione te  la impartisce il rettore in persona, si prende nota con diligenza.

Tre gol frutto di errori individuali che non ridimensionano il lavoro di Gasperini. Tuttavia, l’assenza di Freuler ha spinto Gasperini a dare maggiore copertura a centrocampo. Scelta accorata e giustificata dalla presenza di un certo Kroos e Modric, ma  con un passivo di un gol da recuperare, forse l’azzardo di un Zapata subito poteva sovvertire l’ordine delle cose.

Insomma, coi “se” e coi “ma” la storia non si fa, e il day after siamo tutti buoni a vestire i panni dell’allenatore, ma poco a cogliere il bello nella “tragedia” sportiva. La Dea ha imparato a sognare in grande, e noi continueremo a sognare insieme a lei.




Le pagelle di Real Madrid-Atalanta

ZAPATA ENTRA TARDI, MURIEL SEGNA UN BEL GOL

Pagelle non certo delle migliori questa sera, ma va riconosciuto impegno e cuore dei nostri ragazzi contro un avversario nettamente più forte. Purtroppo l’errore di Sportiello pesa, ma probabilmente si sarebbe perso lo stesso; bene Zapata con il suo ingresso in campo, meno bene Ilicic che perde il pallone che avvia l’azione del raddoppio del Real.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 6: se la gioca con le armi a disposizione, ma la sensazione comunque è che stasera ai suoi manchi quel qualcosa in più per provare almeno a dar maggior fastidio ad un Real che gioca “da Atalanta” aspettando e poi colpendo la Dea al primo errore. Peccato, ma ci sarà occasione per rifarsi tuffandosi ora nel finale di stagione tra campionato e finale di Coppa Italia.

SPORTIELLO 5: dispiace davvero, ma va anche detto che (probabilmente) senza il suo errore probabilmente la Dea avrebbe comunque perso questa partita alla distanza. Certo lui agevola il compito ai padroni di casa con quel rinvio sbilenco che finisce sui piedi sbagliati: e con il Real queste leggerezze non te le puoi permettere o sono dolori…

TOLOI 5.5: partita complicata anche per lui, è poi anche protagonista dell’episodio del calcio di rigore che spiana definitivamente la strada al Real (PALOMINO s.v.: entra negli ultimi momenti del match).

ROMERO 6: tiene bene botta per buona parte del primo tempo, nella ripresa un po’ in affanno anche lui ma prova tutto sommato sufficiente la sua.

DJIMSITI 6: gara non facile, ma anche lui riesce comunque a strappare la sufficienza.

MAEHLE 5.5: va spesso in difficoltà quando deve coprire, per il resto è meno preciso rispetto ad altre occasioni.

DE ROON 6: dura anche per lui oggi, ma nonostante tutto non sfigura di fronte ad avversari decisamente superiori.

PESSINA 6: in un ruolo non certo più consono a lui, fa più fatica del solito ma ha anche una discreta opportunità nella ripresa. (CALDARA s.v.: dentro negli ultimi istanti di gara).

GOSENS 5.5: più occupato a contenere che proporre oggi, si vede pochino e nella ripresa è costretto ad uscire per un guaio muscolare. Speriamo non sia nulla di grave (ILICIC 5: ahimè si presenta con un errato passaggio dopo pochi minuti dal suo ingresso che spiana la strada al raddoppio Blancos. Non bene).

PASALIC 5: più palloni persi che giocate interessanti. Non bene. (ZAPATA 6.5: ottimo impatto sul match, ha due ottime occasioni che però il portiere di casa salva con altrettante ottime parate. Peccato).

MALINOVSKYI 6: a ritmo un po’ alternato ma comunque merita la sufficienza. Qualche pallone perso di troppo ma anche qualche buona iniziativa che non lo fanno sfigurare.

MURIEL 6.5: il gol che vale un pezzetto di storia almeno lui lo segna. Bellissima la punizione che firma il momentaneo 2-1; peccato venga fermato lanciato a rete al fischio finale del primo tempo (MIRANCHUK s.v.: vale quanto detto per Caldara. Ingiudicabile).