Serie A, i risultati dopo la 23a giornata

I RISULTATI DELLA VENTITREESIMA GIORNATA:

VENERDI’ 19 FEBRAIO
ore 18:30
Fiorentina-Spezia 3-0:
48′ Vlahovic, 64′ Castrovilli, 82′ Eysseric

ore 20:45
Cagliari-Torino 0-1:
76′ Bremer

SABATO 20 FEBBRAIO
ore 15:00
Lazio-Sampdoria
 1-0: 24′ Luis Alberto

ore 18:00
Genoa-Verona 2-2:
17′ Ilic, 48′ Shomurodov, 61′ Faraoni, 90+4 Badelj

ore 20:45
Sassuolo-Bologna
 1-1: 17′ Soriano, 52′ Caputo

DOMENICA 21 FEBBRAIO
ore 12:30
Parma-Udinese 2-2:
3′ Cornelius, 32′ rig. Kucka,64′ Okaka, 80′ Nuytinck

ore 15:00
Milan-Inter 0-3:
5′, 57′ Lautaro, 66′ Lukaku

ore 18:00
Atalanta-Napoli 4-2:
52′ Zapata, 58′ Zielinski, 64′ Gosens, 71′ Muriel, 76′ aut. Gosens, 79′ Romero

ore 20:45
Benevento-Roma 0-0

LUNEDI’ 22 FEBBRAIO
ore 20:45
Juventus-Crotone 3-0:
38′, 46′ Cristiano Ronaldo, 66′ McKennie

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 23 16 5 2 57 24 +33 53
2 Milan 23 15 4 4 45 28 +17 49
3 Juventus 22 13 6 3 44 19 +25 45
4 Roma 23 13 5 5 47 35 +12 44
5 Atalanta 23 12 7 4 53 31 +22 43
6 Lazio 23 13 4 6 38 30 +8 43
7 SSC Napoli 22 13 1 8 47 25 +22 40
8 Sassuolo 23 9 8 6 37 34 +3 35
9 Hellas Verona 23 9 7 7 30 26 +4 34
10 Sampdoria 23 9 3 11 33 34 -1 30
11 Genoa 23 6 8 9 26 33 -7 26
12 Bologna 23 6 7 10 30 37 -7 25
13 Udinese 23 6 7 10 25 33 -8 25
14 Fiorentina 23 6 7 10 25 35 -10 25
15 Benevento 23 6 7 10 25 42 -17 25
16 Spezia 23 6 6 11 30 41 -11 24
17 Torino 23 3 11 9 33 41 -8 20
18 Cagliari 23 3 6 14 24 41 -17 15
19 Parma 23 2 8 13 17 45 -28 14
20 Crotone 23 3 3 17 23 55 -32 12



Le pagelle di Atalanta-Napoli

MURIEL IMMENSO, ROMERO INSUPERABILE

Ottima prova dei ragazzi del Gasp, che nella ripresa accendono la partita e per il Napoli non c’è più scampo. Bene Romero dietro che annienta Oshimen così come Gosens che è un tuttofare infaticabile. Davanti è Muriel-show, ma anche Zapata è decisivo: gol e assist.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI:

ALL.: GASPERINI 7.5: l’espulsione lo carica ancor di più a lui, ma anche ai suoi in campo che si scatenano e riescono a venirne a capo di una partita difficilissima. Tre punti e terzo posto agganciato in attesa che giochino Roma e Juve. Il modo migliore per caricarsi in vista di mercoledì.

GOLLINI 6.5: può poco sul gol di Zielinski, per il resto partita attenta la sua.

TOLOI 6.5: spesso proiettato in avanti, gioca una partita più che positiva. Bene.

ROMERO 8: partita mostruosa anche oggi, Oshimen e segna il gol che ridà sicurezza ai suoi dopo che avevano rimesso in pista il Napoli facendosi gol da soli.

DJIMSITI 6.5: c’è la sua spizzata decisiva nel pallone che vale il 4-2. Complessivamente buona la sua gara. Ammonito, salterà la partita di Genova contro la Samp domenica prossima.

MAEHLE 6.5: recuperato in extremis, disputa una partita importante facendo vedere le cose migliori nella ripresa (SUTALO s.v.: dentro nel finale).

DE ROON 6.5: ottima diga la in mezzo insieme a Freuler che lascia davvero pochi spazi alle iniziative ospiti.

FREULER 6.5: vedi sopra, è molto attento ed ordinato nel primo tempo, più propositivo nella seconda parte di match (PASALIC 6: disputa il quarto d’ora finale di gara senza sbavature)

GOSENS 7: bravo nell’occasione del nuovo vantaggio della Dea, sfortunato e un po’ goffo quando manda nella sua porta il pallone che rimette incredibilmente in pista il Napoli; per fortuna poi risolve tutto Romero…

PESSINA 7: fermato in malomodo in occasione del rigore non concesso ai nerazzurri, disputa la solita gran partita che ultimamente ci ha abituato ad impostare. Molto bene. (PALOMINO s.v.: dentro anche lui negli ultimi minuti)

MURIEL 9: un fenomeno. Dopo un primo tempo nascosto, nella ripresa sale in cattedra: ci mette lo zampino sul primo e secondo gol, segna il terzo e batte il corner del quarto. Che volere di più? Incredibile! (MIRANCHUK s.v.: ultimi scampoli di gara anche per lui. Ingiudicabile).

ZAPATA 7.5: primo tempo di sacrificio, poi nella ripresa apre le danze con la zuccata vincente che vale l’1-0 ed offre a Gosens l’assist per il secondo gol. Bene! (MALINOVSKYI s.v.: solo pochi minuti per lui).




Dagli sbadigli al luna-park: l’Atalanta si accende nella ripresa e travolge il Napoli con quattro gol

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 4-2: LA DEA CALA IL POKER TRASCINATA DA SUPER-MURIEL

Bastano quarantacinque minuti: dopo un primo tempo a non senza tirar in porta, l’Atalanta accende il match nella seconda parte di gara travolgendo e sorpassando il Napoli in classifica. Segna subito Zapata ma gli ospiti trovano poco dopo il pari con Zielinski, poi la Dea scappa di nuovo con un Muriel scatenato: avvia l’azione che manda in gol Gosens e poi segna il terzo gol. I nerazzurri però rimettono in partita gli ospiti da soli, complici una autorete di Gosens ma riescono a chiuderla poco dopo con Romero, su calcio d’angolo battuto dallo stesso Muriel. Finisce 4-2, adesso si che può iniziare il conto alla rovescia per la sfida di Champions al Real Madrid di mercoledì sera.

Bergamo: scontro diretto diretto pesantissimo con vista-Europa tra Atalanta e Napoli che si ritrovano di nuovo a due settimane dalla semifinale di coppa Italia che ha consegnato alla Dea il pass per la finale di Coppa Italia. Stasera chi vince può piazzare il sorpasso sull’altra considerando che entrambe le squadre sono a quaranta punti (con il Napoli che ha una partita in meno) ed allungare anche su chi insegue dietro (Sassuolo e Verona che ieri hanno pareggiato).

MAEHLE STRINGE I DENTI ED E’ IN CAMPO: il Gasp recupera in extremis Maehle che va così in campo sulla fascia insieme a Gosens dalla parte opposta con davanti Zapata e Muriel supportati dietro da Pessina; in porta torna Gollini. Negli ospiti è lunga la lista degli assenti di Gattuso a cui si aggiunge anche Insigne nel corso del riscaldamento: c’è così Oshimen davanti con Politano che recupera in extremis e va in campo mentre tra i pali conferma per Meret vista l’indisponibilità di Ospina.

POCHE EMOZIONI, MA GASP VIENE ESPULSO: il match prende il via dopo che si è osservato un doveroso minuto di silenzio dopo la scomparsa ieri dell’ex giocatore dell’Inter Mauro Bellugi, e l’Atalanta prova subito a chiudere il Napoli nella sua metà campo ma non riesce a sfondare l’organizzazione difensiva partenopea ed il risultato è che nessuna delle due squadre riesce a tirar in porta nella prima parte del primo tempo. Proteste nerazzurre intorno al ventesimo per un contatto subito in area da Pessina al momento di concludere che però l’arbitro non ravvede (e nemmeno il Var): tant’è che le eccessive proteste costano anche il cartellino rosso al Gasp al minuto venticinque.

DUVAN, CONTROLLO SBAGLIATO: poco da raccontare di questo primo tempo anche se ne finale Pessina mette dentro un pallone d’oro per i piedi di Duvan che però controlla male e consente a Meret di bloccar la sfera. Poco altro per un primo tempo di intensità elevata ma senza occasioni da gol che si chiude dopo un minuto di recupero e con l’inevitabile risultato di 0-0.

RIPRESA, MURIEL-GOL MA ZIELINSKI PAREGGIA: nessun cambio dopo l’intervallo ma il match inizia subito con un piglio diverso per la Dea che al sesto la sblocca: Muriel sulla fascia sinistra pennella un cross delizioso per la testa di Zapata che di testa mette in rete. La partita pare in discesa per i nerazzurri ma il Napoli riesce invece a rientrar subito in partita al tredicesimo: Zielinski servito molto bene da Politano fa un piccolo capolavoro calciando al volo e battendo Gollini. Tutto da rifare.

MURIEL-SHOW, SEGNA E FA SEGNARE GOSENS: a differenza del primo tempo la partita è bellissima e le due squadre si affrontano finalmente a viso aperto, e per la Dea inizia il luna-park: al diciannovesimo splendida azione nerazzurra che parte ancora da Muriel, serve bene Zapata offre un assist incredibile per l’accorente Gosens che firma il nuovo vantaggio atalantino. Sei minuti dopo i ragazzi del Gasp segnano ancora, con ancora una volta lo scatenato Muriel che con una doppia finta dal limite salta la marcatura degli avversari e poi fa partire un bolide sul primo palo, imparabile per Meret che vale il 3-1.

AUTOGOL E POI ROMERO PER IL POKER: tutto finito? No, perchè l’Atalanta ci mette del suo a complicarsi un po’ la vita e riaprire la partita alla mezz’ora quando su cross di Politano, Gosens con un intervento goffo di testa in area mette dentro nella sua porta: 3-2. Il Napoli però non riesce nemmeno a pensare di rientrare in partita che l’Atalanta la chiude di nuovo, e stavolta definitivamente. Con chi? Ma sempre con la complicità di Muriel su calcio d’angolo, Djimsiti tocca per la testa di Romero che firma il poker.

VITTORIA PESANTISSIMA, AGGANCIO AL TERZO POSTO: il quarto gol taglia definitivamente le gambe al Napoli in un finale di partita che vive tuttavia di un momento di apprensione quando al minuto quarantaquattro quando Osimehn cade a terra e picchia la testa dopo un contrasto di gioco e perde i sensi con il giocatore costretto ad uscire in barella con conseguente situazione surreale in campo per i restanti quattro minuti di recupero che fanno scorrere i titoli di coda su un match che la Dea vince con pieno merito piazzando così il sorpasso al Napoli ed agganciando momentaneamente il terzo posto in attesa delle partite di Roma e Juve. Niente male come biglietto da visita in attesa (adesso si) della grande sfida al Real Madrid di mercoledì. Avanti senza paura!

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 4-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 51′ Zapata (A), 58′ Zielinski (N), 64′ Gosens (A), 71′ Muriel (A), 75′ aut. Gosens (N), 78′ Romero (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle (90′ Sutalo), De Roon, Freuler (77′ Pasalic), Gosens; Pessina (83′ Palomino); Muriel (83′ Miranchuk), D. Zapata (90′ Malinovskyi) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Lammers; Caldara, Kovalenko, Ruggeri, Ilicic – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic (77′ Koulibaly), Mario Rui (77′ Ghoulam); Fabian Ruiz, Bakayoko, Zielinski (84′ Lobotka); Politano, Osimhen, Elmas (62′ Insigne) – A disposizione: Contini, Idasiak, Zedadka, Costanzo, D’Agostino, Cioffi, Labriola – All.: Gattuso

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 4-1 – match disputato a porte chiuse – espulso mister Gasperini (A) al 26′ p.t. per proteste – ammoniti: Djimsiti e Gosens (A), Di Lorenzo (N) – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Profumo d’Europa: Atalanta-Napoli, chi prova il sorpasso?

BERGAMO, ORE 15

DEA NON SOTTOVALUTARE QUESTO NAPOLI INCEROTTATO

Rieccole. Ad un paio di settimane di distanza dalla partita che ha regalato all’Atalanta il pass per la finalissima di Coppa Italia, la Dea ed il Napoli si ritrovano di fronte questo pomeriggio: appaiate in classifica a quota quaranta (ma con i partenopei che hanno una partita in meno) i ragazzi del Gasp proveranno a cercare il sorpasso agli azzurri di Gattuso per arrivare così carichi il più possibile alla partitissima di Champions di mercoledì contro il Real Madrid.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SFIDA DI QUESTO POMERIGGIO TRA LA DEA E IL NAPOLI A PARTIRE DALLE 18 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: ancora problemi sulla fascia per il tecnico Gasperini dove Maehle evidenzia il riacutizzarsi del problema avuto le scorse settimane ma è comunque convocato anche se è probabile l’impiego di Sutalo dall’inizio. Davanti dovrebbero giocare Ilicic e Zapata con Pessina a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Sutalo, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui; Fabian, Bakayoko, Zielinski; Politano, Osimhen, Insigne – All.: Gattuso




Atalanta-Real Madrid: meno galacticos e più umani: ecco perché crederci

Come fatto capire dallo stesso allenatore dell’Atalanta Gasperini, il Napoli servirà a scacciare il pensiero fisso della Champions che a questo giro di posta assume le sembianze del Real Madrid.

Sarà pure demagogico e poco originale, ma è proprio vero che dagli ottavi il gap si incomincia ad assottigliare, perché rientrare tra le 16 squadre più forti d’Europa non è questione di fortuna, ma di bravura e talento.

Ciononostante, ci si affida sempre al sorteggio random della Dea bendata, che in rare occasione a questi livelli offre avversarie abbordabili, e quindi vale sempre l’adagio “tanto prima o poi bisogna affrontarle tutte se si vuole arrivare in fondo”.

Il Real Madrid era tra le avversarie più temibili che l’Atalanta potesse incontrare, ma se fino a gennaio bastava citare la storia e il blasone dei blancos per far assumere contorni apocalittici alla doppia sfida di Champions, ora la situazione è decisamente più ottimistica. L’ottimista vede sempre un’opportunità nel pericoloso, il pessimista invece un pericolo in ogni opportunità. Per fortuna Gasperini ha sempre voluto cogliere la prima parte di questa celebre frase di Churchill, senza mai fare voli pindarici. Ecco perché la Dea deve crederci ora più che mai all’impresa, ma stare sempre attenta alle insidie.

Real: punti deboli e di forza dei blancos

INFORTUNI E RIVOLUZIONE- Sicuramente il fattore “infortuni” contribuisce ad alimentare il 90% dell’ottimismo. Senza capitan Ramos, Benzema, Marcelo e Carvajal (giusto per citarne 4 out) il gap tra i nerazzurri e la squadra spagnola si assottiglia di molto. Da tempo la panchina di Zidane scricchiola, dati gli alti e bassi visti in stagione e l’allontanarsi di obiettivi ritenute delle formalità gli anni passati, quando però c’era un certo CR7 a risolvere la situazione.

Già, da quando il fenomeno portoghese ha lasciato Madrid, i galacticos hanno perso quell’aura di invincibilità e invulnerabilità di cui godevano , lasciando spazio al nuovo che avanza per una rivoluzione che però al momento mostra più ombre che luci. I giovani Vinicius, Mariano Diaz, Valverde e Lucas Vasquez sono in rampa di lancio, ma ancora sembra pesare la pesante eredità dei campioni del passato.

ESPERIENZA Nonostante le ombre sul futuro e la spada di Damocle degli infortuni, il Real in Liga tiene comunque botta al secondo posto ed è ancora in Champions, la vera seconda casa delle merengues. La storia parla da sola: 13 Champions League che le conferiscono lo status di squadra più blasonata del mondo.

Un’esperienza centenaria ad alti livelli che sicuramente possono avvantaggiare sulla carta la squadra di Zidane. Dall’università del calcio, come definita da Percassi, si passa direttamente al rettore maximo della competizione, vicino forse al pensionamento ma che sicuramente per status e storia venderà cara la pelle all’orso nerazzurro.

Real in piena emergenza, ma i numeri sembrano non confermare questo momento di flessione dei blancos: quattro vittorie consecutive in campionato, a meno 3 dalla capolista Atletico Madrid e solo un gol incassato nel mese di febbraio, al netto delle 7 reti rifilate rispettivamente a Huesca, Valencia, Getafe e Valladolid. In Liga sono 42 le reti siglate, contro le 19 incassate in 22 giornate.

Atalanta-Real: centrocampo al top

Traduzione, il Real segna poco, ma anche in emergenza incassa poco. I blancos stanno mostrando una compattezza e un cinismo degne della grande squadra. I numeri spesso lasciano il tempo che trovano, ma è sempre meglio darci un’occhiata piuttosto che ignorarli bellamente.

Merito di questa solidità e continuità di risultati ritrovata a ridosso della Champions sicuramente è da attribuire al centro nevralgico delle merengues composto dal trio delle meraviglie Modric-Kroos-Casemiro, al momento  i soli 3 big sfuggiti alla maledizione degli infortuni.

Il croato Pallone d’oro nel 2019, il tedesco stabilmente nella top 5 dei centrocampisti più forti d’Europa da anni e il brasiliano jolly inamovibile anche della nazionale carioca.

Come in ogni grande sfida di cartello, i punti di forza e di debolezza del nemico servono a dare un’idea di ciò che si dovrà affrontare poi sul campo. L’Atalanta da due anni in questa speciale università sta dimostrando di essere tra le studentesse più brillante, e chissà che possa continuare a bruciare le tappe per una laurea da record.




Serie A, i risultati dopo la 22a giornata

I RISULTATI DELLA VENTIDUESIMA GIORNATA:

VENERDI’ 12 FEBBRAIO
ore 20:45
Bologna-Benevento 1-1: 1′ Sansone, 60′ Viola

SABATO 13 FEBBRAIO
ore 15:00
Torino-Genoa 0-0

ore 18:00
Napoli-Juventus
 1-0: 31′ rig. Insigne

ore 20:45
Spezia-Milan 2-0: 56′ Maggiore, 67′ Bastoni

DOMENICA 14 FEBBRAIO
ore 12:30
Roma-Udinese 3-0:
5′, 25′ rig. Veretout, 93′ Pedro

ore 15:00
Cagliari-Atalanta
 0-1: 90′ Muriel

Sampdoria-Fiorentina 2-1: 31′ Keita Balde, 37′ Vlahovic, 71′ Quagliarella

ore 18:00
Crotone-Sassuolo 1-2:
14′ Berardi, 26′ Ounas, 49′ rig. Caputo

ore 20:45
Inter-Lazio 3-1:
22′ Lukaku rig., 45′ Lukaku, 61′ Escalante, 64′ Lautaro

LUNEDI’ 15 FEBBRAIO
ore 20:45
Verona-Parma 2-1: 8′ Kucka, 13′ aut. Grassi, 62′ Barak

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 22 15 5 2 54 24 +30 50
2 Milan 22 15 4 3 45 25 +20 49
3 Roma 22 13 4 5 47 35 +12 43
4 Juventus 21 12 6 3 41 19 +22 42
5 SSC Napoli 21 13 1 7 45 21 +24 40
6 Atalanta 22 11 7 4 49 29 +20 40
7 Lazio 22 12 4 6 37 30 +7 40
8 Sassuolo 22 9 7 6 36 33 +3 34
9 Hellas Verona 22 9 6 7 28 24 +4 33
10 Sampdoria 22 9 3 10 33 33 +0 30
11 Genoa 22 6 7 9 24 31 -7 25
12 Spezia 22 6 6 10 25 32 -10 24
13 Bologna 22 6 6 10 29 36 -7 24
14 Udinese 22 6 6 10 23 31 -8 24
15 Benevento 22 6 6 10 25 42 -17 24
16 Fiorentina 22 5 6 11 27 41 -11 22
17 Torino 22 2 11 9 32 41 -9 17
18 Cagliari 22 3 6 13 24 40 -16 15
19 Parma 22 2 7 13 15 43 -28 13
20 Crotone 22 3 3 16 23 52 -29 12



Baila come Muriel: panchinaro a chi?

Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera, ma nel caso di Luis Muriel i fari del successo e del talento rimangono sempre accesi h24.

Grazie al gol di Lucho l’Atalanta trova in extremis la vittoria contro il Cagliari, e come al solito si rinnova la stessa domanda “La prossima Gasp lo metterà titolare o rimarrà ancora in panca?”.

Una domanda più che legittima, ma che trova risposta come al solito nei freddi ma incontrovertibili numeri: al momento il colombiano è il panchinaro più forte d’Europa (forse del mondo), e per una grande squadra (perché la Dea di fatto lo è) avere assi nella manica come l’ex Fiorentina è una manna dal cielo che pochi possono godere. 16 gol stagionali, di cui 13 in campionato, e nonostante abbia giocato 1161’ (l’equivalente di quasi 13 partite intere), il suo nome compare nella classifica dei marcatori, dopo Cr7 e Lukaku, fari di Juve e Inter.

Muriel non ha mai criticato le scelte del Gasp, e visti i numeri da fenomeno ne avrebbe avuto ben donde. La forza di questo ragazzo è la consapevolezza di poter dare il massimo a partita in corso, utilizzato forse troppo spesso come risolutore, ma un’arma letale e garanzia che tutte le squadre vorrebbero avere in panchina.

C’è chi gioca titolare e rappresenta un faro, una guida per i compagni, e chi entra, risolve e torna al suo ruolo di falso comprimario, ma consapevole che la sua luce intrisa di talento non potrà indebolirsi neanche nell’angolo più buio della panchina.