L'Atalanta spuntata spreca troppo, il Bologna la punisce: cade l'imbattibilità in trasferta

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 2-1: PALACIO E POLI MANDANO LA DEA K.O.

Prima o poi doveva capitare, ed alla fine il momento è arrivato: l’Atalanta trova in quel di Bologna la sua prima sconfitta esterna stagionale in campionato e ferma così a quattro la sua striscia di vittorie consecutive tra campionato e Champions. Privo dell’intero attacco titolare, mister Gasperini deve anche far i conti con la stanchezza post-Ucraina dei suoi che nel primo tempo sprecano subito due occasioni con Malinovskyi e poi vanno sotto con un gol in tap-in di Palacio dopo il palo di Orsolini; Pasalic si divora il pari a fine primo tempo e Poli in avvio di ripresa fa 2-0 a cui però la Dea risponde subito, proprio con Malinovskyi che accorcia. Poi Skorupski diventa decisivo con almeno tre ottime parate ed il Bologna resta in dieci nel finale: ma non basta, a sorridere sono i felsinei, ai nerazzurri resta il rammarico di non aver almeno ripreso una gara in cui la Dea avrebbe meritato qualcosina in più.

Bologna: dopo la gloria ed il trionfo, è il momento di tornare a pensare alla vita di tutti i giorni: perchè la Champions è una impresa si straordinaria, ma il campionato può e deve regalare ancora grandi soddisfazioni da qui a Natale e si ricomincia oggi da Bologna, dove l’Atalanta ci arriva orfana contemporaneamente di Ilcic, Gomez e Zapata. Una scommessa ancor più grande per il Gasp che vuol veder ancor di più il carattere di questa squadra senza i suoi tre uomini più rappresentativi. Non sarà facile, perchè il Bologna non è in un ottimo momento ma ha saputo metter spesso in difficoltà squadre quotate.

DEA IN EMERGENZA: non era probabilmente mai capitato nella storia recente dei nerazzurri, certo è che il Gasp deve sostituir contemporaneamente Ilicic, Zapata e Gomez in un colpo solo ed allora spazio a Malinovskyi con Muriel davanti e Pasalic a supporto mentre in fascia tocca ancora a Castagne e Gosens. Nel Bologna, davanti ci sono Palacio con Orsolini ad ispirare e Sansone più arretrato con Mihajlovic che è in panchina ancora una volta dopo la lunga malattia: una bellissima notizia per tutti.

MALI SPRECA, PALACIO NO: avvio di partita vivace con le due squadre che non rinunciano sin da subito ad attaccare e l’Atalanta che tra il sesto e l’ottavo costruisce due grandi occasioni per Malinovskyi che però in entrambe le circostanze l’Ucraino fallisce l’appuntamento con il gol, cosa che invece non succede a parti invertite al dodicesimo qundo Orsolini si libera per il tiro che si infrange sul palo ma sulla ribattiuta più veloce di tutti arriva Palacio che mette in rete mandando sotto i ragazzi del Gasp.

PASALIC SCIUPONE, GOLLINI DECISIVO: l’Atalanta prova a reagire da subito, ma il vantaggio galvanizza anche il Bologna che concede poco ai nerazzurri aspettandoli e provando a colpirli in ripartenza in un match che rimane comunque gradevole e con le due squadre che si affrontano senza troppi timori. Al quarantesimo però è clamorosa l’occasione sciupata da Pasalic che riceve un pallone d’oro in area da Muriel ma lo manda clamorosamente in orbita a tu per tu con Skorupski. Ma una manciata di minuti dopo la Dea deve ringraziare ancora una volta il suo portiere, con Gollini che è bravissimo a deviar la conclusione da fuori ancora di Palacio e salvare i suoi. Titoli di coda di un primo tempo che si chiude con una punizione proprio dello stesso Palacio che va oltre la traversa nell’unico minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA: POLI SCAPPA, MALINOVSKYI ACCORCIA: la ripresa inizia senza cambi e con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima frazione e con i padroni di casa che provano a scappare all’ottavo quando Poli riceve un bel pallone in area e segna di testa il facile gol che supera Gollini. Il Gasp a quel punto cambia inserendo subito Barrow per Freuler e il giovane attaccante nerazzurro ricambia subito la fiducia pochi minuti dopo con il bell’assist a Malinovskyi che stavolta non sbaglia e riaccorcia subito: 2-1.

SKORUPSKI NEGA IL PARI: al diciassettesimo si gioca la seconda sostituzione la panchina nerazzurra inserendo Hateboer al posto di Castagne al ventidue l’Atalanta va ad un passo dal pari ma Danilo con un incredibile salvataggio sulla linea evita il punto del 2-2 di Barrow che aveva concluso a rete con un pallonetto delizioso. Ci prova ancora la squadra nerazzurra, due minuti dopo la mezz’ora Skorupski ci mette i pugni sulla conclusione da fuori di Malinovskyi, poi Barrow manda alto da buona posizione.

PRIMO K.O. IN TRASFERTA: nel finale il Gasp si gioca anche la carta Colley per dar fantasia in avanti inserendolo al posto di Muriel ma è ancora Malinovskyi a quattro dal novantesimo a sfiorar il pari su punizione ma nuovamente Skorupski dice di no all’ucraino. A due dal novantesimo Danilo si guadagna la doccia anticipata ricevendo la seconda ammonizione nel giro di pochi minuti e l’Atalanta sfiora ancora il pari con un colpo di testa in area di Djimsiti fuori di un nulla. Non accadrà altro nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara, al Bologna riesce di tener lontano i nerazzurri dalla propria area e di portar così a casa una vittoria importante in ottica-salvezza. L’Atalanta invece esce si sconfitta vedendo anche cadere la propria imbattibilità in trasferta in campionato che durava da inizio stagione, ma con i giocatori contati e l’attacco titolare infortunato ai ragazzi del Gasp oggi era davvero impossibile chiedere di più, specialmente dopo la notte magica di mercoledì in Champions. Grazie lo stesso ragazzi!

IL TABELLINO

BOLOGNA-ATALANTA 2-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 12′ Palacio (B), 53′ Poli (B) e 60′ Malinovskyi (A).

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomyiasu, Bani, Danilo, Denswil; Poli, Medel (dal 63′ Svamberg); Orsolini (dal 90′ Mbaye), Dzemaili, Sansone; Palacio (dal 79′ Santander) – Allenatore: Mihailovic

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Castagne (dal 63′ Hateboer), de Roon, Freuler (dal 54′ Barrow), Gosens; Malinovskyi, Pasalic; Muriel (dal 83′ Colley) – Allenatore: Gasperini

NOTE: spettatori 23mila circa – ammoniti: 31′ Pasalic (Atalanta); 62′ Orsolini, 71′ Sansone, 76′ Palacio, 86′ e 88′ Danilo (Bologna) – espulsi: 88′ Danilo (B) per somma di ammonizioni – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, ora testa al campionato: da Bologna inizia lo sprint verso Natale

BOLOGNA, ORE 15

GASP CON L’INFERMERIA PIENA SFIDA I ROSSOBLU

Con l’euforia e le immagini della grande impresa di Champions ancora negli occhi di tutti quanti, è il momento di resettare tutto e riprendere il cammino in campionato per un’Atalanta che si appresta ad affrontare oggi pomeriggio l’insidiosa trasferta contro il Bologna di Mihajlovic. Priva contemporaneamente di Ilicic, Zapata e anche Gomez, la truppa di mister Gasperini affronterà una partita che misurerà ancor di più la forza di questo gruppo anche in un momento in cui gli uomini sono davvero contati per il mister nerazzurro contro una squadra (quella rossoblu) in difficoltà, nelle ultime giornate ma che in casa ha dato fastidio a diverse squadre e sicuramente venderà cara la pelle: servirà una Atalanta formato-Champions per provare l’ennesima impresa in quel del Dall’Ara e restare ad alta quota in classifica.

SEGUITE IL MATCH INSIEME A NOI A IN DIRETTA A PARTIRE DALLE 15 CON IL RACCONTO LIVE SUI NOSTRI CANALI SOCIAL
FACEBOOK E TWITTER

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con anche Gomez rimasto a Bergamo dopo una botta rimediata in Champions, mister Gasperini davanti è privo dello stesso Papu, Ilicic e Zapata per la prima volta contemporaneamente e dovrà quindi fare di necessità-virtù: probabile tocchi a Malinovskyi giocare con Muriel in avanti e Pasalic avanzato a sostegno del duo davanti con Hateboer favorito per un posto sulla fascia.

LE PROBABILI FORMAZIONI

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Bani, Danilo, Denswil; Medel, Poli; Orsolini, Dzemaili, Sansone, Palacio – All.: Mihajlovic 
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Pasalic; Malinovskyi, Muriel – All.: Gasperini




Le pagelle di Shakhtar D.-Atalanta

PAPU IMMENSO, GOLLINI DECISIVO, MA È IL TRIONFO DEL COLLETTIVO

Ha quasi poco senso dover esprimere dei giudizi dopo una prestazione simile, però è giusto rendere tributo meritatissimo a questi ragazzi e al mister. Se del secondo ormai abbiamo esaurito gli aggettivi per poter parlare (e scrivere) di lui, un grande plauso va alla squadra che ieri sera ha vinto da tale, trascinata da un Gomez infinito e salvata da una grandissima parata di Gollini a fine primo tempo, due delle chiavi di volta per sbancare Karkhiv.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: ce l’ha fatta ancora, quasi incredulo probabilmente anche lui come noi tifosi, ma scrive l’ennesima magica pagina della società nerazzurra e pare non aver la minima intenzione di fermarsi. La squadra è l’ombra di un uomo che ha insegnato a questi ragazzi a crederci sempre trasformando l’impossibile in possibile. Maestro!

GOLLINI 9: a fine primo tempo compie il prodigio che fa capire ai suoi che forse la storia si poteva cambiare nella ripresa, salvando su un colpo di testa che pareva già in fondo al sacco. Poi evita nel finale agli ucraini di accorciare prima del terzo gol di Gosens. Applausi.

DJIMISITI 8: tiene a bada le armi in attacco degli ucraini e spesso fa anche ripartire in velocità i suoi proponendosi in avanti.

PALOMINO 8: non lascia passare nulla, la squadra di fatto rischia solo in un paio di occasioni nel primo tempo, la ripresa poi diventa una sinfonia atalantina.

MASIELLO 8: nella mischia, perché l’emergenza era forte la dietro: e lui si fa trovare pronto. Soffre un po’ ad inizio ripresa, poi viene sostituto. (MALINOVSKYI 7.5: la mossa vincente arriva dalla panchina, con il suo innesto inizia a saltare il banco dietro nello Shaktar e poco dopo arriva il gol di Castagne che cambia la storia).

CASTAGNE 9: trova il guizzo che vale la storia e cambia la partita in una partita che sin lì non lo aveva esaltato più di tanto. Ma quanto pesa quel gol, che il Var assegna dopo un paio di minuti e fa esplodere la gioia in campo e sugli spalti. 

FREULER 8: parte non bene con un paio di palloni persi in malo modo, ma poi trova la via del riscatto con un crescendo continuo insieme alla squadra. 

DE ROON 8: vederlo impazzito a fine partita in campo è uno dei più bei ricordi di questa avventura in Ucraina. Gioca una gara attenta mettendo il turbo anche lui nella ripresa quando la Dea vuol provare a vincere la partita.

GOSENS 8: il suo gol in pieno recupero mette a bada tutte le coronarie nerazzurre sugli spalti: a quel punto era fatta davvero! 

PASALIC 9: ancora lui, l’uomo dai gol che pesano una tonnellata; dopo il City, quello nel derby ed il bis di Karkhiv che verra sicuramente ricordato a lungo dai tifosi. SuperMario! 

GOMEZ 10: non segna, ma il voto è il riconoscimento meritatissimo per le ultime gare in cui, viste le assenze di peso, si è caricato sulle spalle tutta la squadra portandola a gettare il cuore oltre l’ostacolo e dando l’anima. E i risultati sono lì da vedere. Immenso! (HATEBOER s.v.: dentro per concedere l’ovazione al Papu, rimedia un cartellino giallo a tempo di record).

MURIEL 6.5: magari non impeccabile, ma in un paio di occasioni prova su punizione a sorprendere la difesa Ucraina ma senza successo. Una buona chance in avvio non sfruttata e poi rischia veramente grosso quando commette fallo in avvio di ripresa venendo praticamente graziato dal direttore di gara. Ma nonostante tutto è anche lui tra gli eroi di questa indimenticabile partita. (IBANEZ 6: un ingresso da paura con un paio di palloni persi malamente, poi prende confidenza e riesce a mettersi a suo agio tentando anche sortite offensive nel finale di gara. Un esordio indimenticabile per il ragazzo in Champions League).




Atalanta, l'impresa più bella: 3-0 allo Shakthar, la Dea vola agli ottavi di Champions!

CHAMPIONS LEAGUE, SESTA GIORNATA

SHAKTHAR D.-ATALANTA 0-3: CASTAGNE, PASALIC E GOSENS STENDONO GLI UCRAINI

Follia, meraviglia e lacrime (di gioia): l’Atalanta fa l’impresa (e che impresa!) vincendo 3-0 in Ucraina e si qualifica come seconda classificata del girone agli ottavi di Champions League. Tutto vero, non siete sintonizzati su un canale che trasmette film erotico-calcistici: la pornografia nerazzurra diventa realtà nel freddo e nella nebbia di Kharkiv con un secondo tempo di spessore dove i nerazzurri infilano tre volte i padroni di casa: prima con Castagne (prima annullato e poi convalidato dal Var), poi con Pasalic a dieci dalla fine e nel recupero con Gosens in una partita dove nel primo tempo era stato Gollini il primo tassello del mosaico perfetto di Gasperini con una prodigiosa parata che ha salvato i nerazzurri. Si va agli ottavi di Champions, lunedì sapremo contro di chi, ma questa sera forse importa davvero a pochi, va celebrata l’impresa di questi ragazzi che ancora una volta hanno stupito tutti. Applausi.

Kharkiv (Ucraina): undici leoni, un mister da premio oscar e cinquecento matti da legare che hanno sfidato nebbia e freddo: il mix vincente made in Bergamo che impacchetta il più bel regalo di Natale anticipato che un tifoso nerazzurro potesse mai desiderare. E’ tutto vero, la Dea vola agli ottavi di Champions League, lunedì sapremo contro chi se la dovrà vedere ma ora è giusto concentrarsi sul presente e celebrare al meglio questi ragazzi che hanno portato a casa una partita tiratissima dove non inganni il risultato finale: è stata durissima. Specie in un primo tempo dove l’equilibrio è regnato, gli Ucraini si son visti annullare un gol dal Var per fuorigioco e Gollini è stato decisivo con una paratissima nel finale. Ma la storia cambia nella ripresa quando la Dea prova a prender in mano la situazione e ci riesce: la sblocca con Castagne (con l’ok del Var), raddoppia con Pasalic, gli ucraini restano in dieci e Gosens firma il tris per la storia nel recupero. E a Bergamo è il delirio.

SI PARTE CON MURIEL E PAPU DAVANTI: Gasperini ha deciso di non sorprendere: c’è fuori anche Kjaer, oltre allo squalificato Toloi, e allora dentro Masiello, un centrale di ruolo e non un adattato; indisponibile anche Ilicic oltre a Zapata, e dentro Muriel, un centravanti vero, affiancato dal Papu (ennesima partita meravigliosa dell’argentino), con Pasalic trequartista alle loro spalle. Nei padroni di casa Castro è andato al di là delle previsioni solo preferendo Teté all’appena rientrato (dopo infortunio) Marlos: sull’altra fascia Taison, con Kovalenko alle spalle di Moraes e Stepanenko come all’andata davanti alla difesa.

L’ATALANTA PARTE BENE: la squadra nerazzurra parte bene ed prova da subito ad esser padrona della partita, abbastanza da abbassare nella sua metà campo e spaventare lo Shakhtar almeno tre volte: al quinto con una palla persa da Ismaily e combinazione fra Gomez, Muriel e Pasalic, con il croato che a porta scoperta perde l’attimo per il tiro al volo. Due minuti dopo una chance per Muriel si sponda di Castagne: destro troppo largo, ma il gioco era già fermo per un dubbio fallo di mano del colombiano. Infine al quarto d’ora, quando Kryvtsov prima perde un pallone che Muriel trasforma in invito per Gomez e poi va a murare il Papu con un recupero disperato.

GOLLINI SALVA TUTTO: lo Shakhtar però ad un certo punto si scuote e segna con Stepanenko al quindicesimo ma si vede annullare il gol per un fuorigioco di una spalle di Teté all’alba dell’azione. Gli Ucraini si accendono a sprazzi, ma quando lo fa è pericolosissimo come al trentasette quando Taison cambia gioco su Teté che mette un cross perfetto per l’inserimento di Moraes, fermato solo da un miracolo di Gollini che salva i suoi e consente alla squadra del Gasp di andar al riposo dopo due di recupero sullo 0-0.

RIPRESA, MURIEL GRAZIATO: anche nel secondo tempo l’inizio è tutto dell’Atalanta, anche se il vero pericolo arriva su punizione di Muriel, un po’ troppo centrale e alzata sopra la traversa da Pyatov. Sul corner successivo Djimsiti gira alto di testa. Brivido è decimo quando Muriel, già ammonito, chiude una rincorsa difensiva su Dodò con un fallo netto, ma Zwayer lo grazia senza tirare fuori il secondo giallo. Quarto d’ora Gasperini gioca il tutto per tutto: fuori Masiello e dentro Malinovskyi che va a fare il trequartista dietro Gomez e Muriel, con De Roon adattato centrale di difesa, come all’andata.

CASTAGNE ACCENDE IL SOGNO: così l’Atalanta prima rischia sbilanciandosi in un paio di occasioni, poi sul filo del fuorigioco trova il gol della speranza: combinazione fra Gomez e Gosens, appoggio di Muriel al Papu e radente per il rimorchio di Castagne: gol, anzi fuorigioco, poi Var: è tutto regolare e la Dea può esplodere di gioia al minuto ventitre mentre con il City che vince a Zagabria, è lo Shakhtar che deve giocarsi il tutto per tutto. Mister Gasperini sacrifica Muriel, sceglie Ibanez con Malinovskyi alle spalle di Gomez in versione sempre più avanzato.

il nervosismo in campo cresce e Dodò da una mano ai nerazzurri con una sbracciata a palla lontana su Freuler: rosso per lui e Dea con un uomo in più nell’ultimo quarto d’ora: è la miccia che fa capire a Papu e compagni che l’impresa è davvero a portata di mano: a dieci dalla fine così, su corner di Malinovskyi, Pasalic trova il varco giusto per il gol del raddoppio. Lo Shakhtar però non si arrende, Ismaily scheggia la traversa e Gollini fa ancora un miracolo su Alan Patrik. Arriva il recupero e con esso si avvicina la liberazione che in spaccata Gosens anticipa segnando a quaranta secondi dalla sirena: 3-0, è trionfo, lacrime di gioia (comprese quelle di chi vi sta scrivendo) per un trionfo probabilmente inatteso ma che regala alla squadra bergamasca l’ennesima pagina da inserire nel libro di questa favola calcistica italiana che entra tra le prime sedici squadre d’Europa. Abbiamo già vinto così, buonanotte a tutti coloro che riusciranno a dormire stanotte.

IL TABELLINO

SHAKHTAR D.-ATALANTA 0-3 (primo tempo 0-0)

RETI: 23′ s.t. Castagne, 35′ s.t. Pasalic, 50′ s.t. Gosens

SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Dodo, Kryvtsov, Matviyenko, Ismaily; Alan Patrick, Stepanenko; Tete (14′ st Marlos), Kovalenko (26′ st Solomon), Taison; Junior Moraes – A disposizione: Khocholava, Marcos Antonio, Dentinho, Konoplyanka – Allenatore: Luis Castro

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Palomino, Masiello (16′ st Malinovskyi); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez (45′ st Hateboer); Muriel (26′ st Ibanez) – A disposizione: Sportiello, Arana, Traorè, Barrow – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Zwayer (Ger)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Shakthar D. 1-2 – spettatori: 23mila circa – espulso Dodo (S) al 32′ st. – ammoniti: Dodo, Alan Patrick (S), Muriel (A) – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Atalanta, voglia di una notte da Dea: con lo Shakthar è caccia alla grande impresa!

KHARKIV, ORE 18.55

Dentro o fuori, con la consapevolezza che, comunque vada, l’Atalanta questa Champions l’avrà comunque onorata fino in fondo. Questa sera alle 18.55 i nerazzurri scenderanno in campo a Kharkiv contro lo Shakhtar con un solo obiettivo: vincere, che vorrebbe dire proseguire sicuramente il cammino europeo (in quale competizione dipenderà dall’esito della gara che vede impegnata la Dinamo Zagabria contro il City). Non sarà sicuramente facile anzi, l’impresa è di quelle ardue per Gomez e compagni oggi orfani anche di Ilicic infortunato oltre che il lungo degente Zapata. Ma a questa Dea, sappiamo benissimo, piace provare anche le imprese più difficili e allora prepariamoci al vivere al meglio questa decisiva partita europea dei nerazzurri che seguiremo dal vivo a Kharkiv.

I RAGAZZI DEL GASP A CACCIA IN UCRAINA DELLA GRANDE IMPRESA PER RESTARE IN EUROPA: E NOI SAREMO CON LORO A KHARKIV PER PROVARE A RACCONTARVI LE EMOZIONI DI QUESTA EMOZIONANTE SFIDA DI CHAMPIONS LEAGUE SUI NOSTRI CANALI SOCIAL
FACEBOOK E TWITTER

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con anche Ilicic K.O., mister Gasperini deve far i conti con tante assenze di peso in questo match di Champions decisivo. Probabile quindi l’impiego in attacco del Papu insieme a Muriel con Pasalic (o Malinovskyi) più avanzato e De Roon con Freuler (o lo stesso Pasalic) in mezzo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Dodo, Kryvtsov, Matviyenko, Ismaily; Alan Patrick, Stepanenko; Kovalenko, Tete, Taison; Junior Moraes – All. Castro

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Masiello, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez, Malinovskyi; Muriel – All.: Gasperini

ARBITRO: Felix Zwayer (GER)




Serie A, i risultati dopo la 15a giornata

LA LAZIO STENDE LA JUVE, INTER A +2

Colpo di scena negli anticipi della quindicesima giornata: lo 0-0 interno con la Roma di venerdì sera pareva aver messo a rischio il primato dell’Inter che, invece, guadagna addirittura un punto sulla Juve, sconfitta dalla Lazio. Risale il Milan, che vince anche a Bologna e trova la seconda vittoria consecutiva mentre il Napoli non va oltre il pareggio ad Udine. In coda, vittoria fondamentale del Brescia a Ferrara, pari in rimonta del Lecce. Vediamo ora tutti i risultati di questo turno di campionato, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Inter-Roma 0-0 – giocata venerdì 06 ore 20:45 

Atalanta-Verona 3-2:  23′ Di Carmine (V), 44′ Malinovsky (A), 57′ Di Carmine (V), 64′ Muriel su rig. (A), 93′ Djimsiti (A) – giocata sabato 07 ore 15:00 

Udinese-Napoli 1-1: 32′ Lasagna (U), 69′ Zielinski (N)– giocata sabato 30 ore 18:00 

Lazio-Juventus 3-1: 25′ Ronaldo (J), 46′ Luiz Felipe (L), 74′ Milinkovic Savic (L), 95′ Caicedo (L) – giocata sabato ore 20:45 

Lecce-Genoa 2-2: 31′ Pandev (G), 49′ rig. Criscito (G), 60′ Falco (L), 70′ Tabanelli (L) – giocata alle ore 12.30

Torino-Fiorentina  2-1: 22′ Zaza (T), 72′ Ansaldi (T), 91′ Caceres (F)

Sassuolo-Cagliari 2-2 : 7′ Berardi (S), 36′ Djuricic (S), 51′ Joao Pedro (C), 90′ Ragatzu (C) 

Spal-Brescia  0-1 : 54′ Balotelli (B)

Sampdoria-Parma 0-1:  21′ Kucka – ore 18:00 

Bologna-Milan 2-3: 15′ rig. Piatek (M), 32′ Hernandez (M), 40′ aut. Hernandez (B), 46′ Bonaventura (M), 80′ Sansone (B) – ore 20.45

LA CLASSIFICA

Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 15 12 2 1 31 13 +18 38
2 Juventus 15 11 3 1 26 15 +11 36
3 Lazio 15 10 3 2 36 15 +21 33
4 Cagliari 15 8 5 2 31 19 +12 29
5 Roma 15 8 5 2 26 15 +11 29
6 Atalanta 15 8 4 3 37 23 +14 28
7 Napoli 15 5 6 4 24 19 +5 21
8 Parma 15 6 3 6 21 18 +3 21
9 Torino 15 6 2 7 18 21 -3 20
10 Milan 15 6 2 7 16 19 -3 20
11 Hellas Verona 15 5 3 7 14 17 -3 18
12 Bologna 15 4 4 7 22 26 -4 16
13 Fiorentina 15 4 4 7 19 23 -4 16
14 Sassuolo 14 4 3 7 26 27 -1 15
15 Lecce 15 3 6 6 20 29 -9 15
16 Udinese 15 4 3 8 10 24 -14 15
17 Sampdoria 15 3 3 9 12 25 -13 12
18 Genoa 15 2 5 8 17 30 -13 11
19 Brescia 14 3 1 10 11 26 -15 10
20 SPAL 15 2 3 10 9 22 -13 9



Le pagelle di Atalanta-Verona H.

IL PAPU E’ SEMPRE UNO SPETTACOLO, CASTAGNE FONDAMENTALE

Partita ricchissima di emozioni quella odierna, grazie anche a due squadre che non badano certo a difendersi. Malinovskyi entra e segna un gol molto importante a fine primo tempo che lo galvanizza per la ripresa mentre il Papu è un costante show quando ha la palla tra i piedi. Dietro, nonostante le incertezze la difesa confeziona il gol della vittoria. Muriel non brilla ma è a sua volta decisivo dal dischetto.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: cercata, voluta e trovata, nonostante l’allievo Juric gliela ha fatta sudare parecchio. Nel finale l’osservare come praticamente tutta la squadra offendesse alla ricerca del successo è la sintesi perfetta del suo credo. Talvolta può anche non andare per il meglio, oggi si. E adesso serve l’impresa in coppa! Grande!

GOLLINI 6: si fa passare sotto le gambe il pallone dell’1-0 (che risulta tuttavia un gol irregolare), poi è incolpevole in occasione del raddoppio ospite.

TOLOI 6.5: cancella qualche incertezza nel corso del match sfoderando l’assist vincente per il gol della vittoria.

DJIMSITI 8: gol di una importanza fondamentale il suo, arrivato in un frangente della gara dove ormai il pareggio sembrava inevitabile. Freddo e attento, mette invece dentro un pallone che pesa tantissimo. Grande!

PALOMINO 6.5: buona anche la sua prova, soffre forse di più nella prima parte del match rispetto alla seconda. Comunque bene.

HATEBOER 6.5: spinge solo a sprazzi, ma riesce comunque a creare anche qualche situazione pericolosa in area con i palloni messi in mezzo dalla sua fascia.

PASALIC 6.5: oggi non segna, ma comunque disputa una buona partita e spesso lo si ritrova anche in area avversaria pronto a colpire.

FREULER 6.5: tante azioni e giocate interessanti, specialmente nel primo tempo. Un po’ meno in vista nella ripresa, poi sostituito (DE ROON 6.5: entra e da la carica, guida i suoi poi all’assalto finale verso la vittoria).

CASTAGNE 7: bravo, ottima partita condita anche da quel rigore che si procura poco dopo il nuovo vantaggio dell’Hellas che diventa decisivo ai fini del risultato.

ILICIC s.v.: la sua partita dura davvero poco, poi noie muscolari lo costringono ad uscire anzitempo. Speriamo in bene per mercoledì. (MALINOVSKYI 7: non parte benissimo, ma poi sfodera quel gol bellissimo che consente ai suoi di trovar il pari a fine primo tempo e nella ripresa è un altro giocatore nonostante qualche pallone perso un po’ ingenuamente che grida vendetta).

GOMEZ 7.5: nella ripresa gioca una sfida tutta sua con il portiere del Verona, non riesce a superarlo ma ha il grande merito di trascinare i suoi anche quando nel finale le energie e la lucidità mentale viene meno.

MURIEL 6.5: bene per il rigore e per la freddezza con cui si presenta sempre dal dischetto, un po’ meno per il gol incredibilmente fallito in avvio. Qualche sprazzo, unito ad amnesie. (BARROW 6: gettato nella mischia nel finale, un paio di giocate e poi ha il piacere di godersi la festa con i compagni).