Le pagelle di Atalanta-Juventus

PASALIC A TUTTO CAMPO, BARROW MERITA UN PLAUSO

Analisi difficili dopo un match di questo genere che l’Atalanta si è vista scappar via in meno di un quarto d’ora. Tuttavia la prova dei nerazzurri è piaciuta per larghi tratti, tant’è che le insufficienze sono davvero poche: molto bene Pasalic, bravo anche il Papu ma un merito anche a Barrow che risolleva una partita sin li terribile per il ragazzo con l’assist al bacio per il gol di Gosens che ci ha fatto sognare.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: fa di necessità-virtù, ma sostituisce Barrow probabilmente nel suo momento migliore (dopo l’assist a Gosens per il gol) e poi lo stesso Gosens per un Castagne apparso poco all’altezza negli ultimi minuti. Peccato, perde una gara che avrebbe come minimo meritato di pareggiare, ma i suoi dimostrano per l’ennesima volta di non aver paura di nessuno. Nemmeno del Var che non funziona…

GOLLINI 6: ne prende tre, ma colpe particolari non ne ha. Anzi, è quasi spettatori per un’ora abbondante di gara.

TOLOI 6: sfortunatissimo, nell’azione del pareggio di Higuain capita in mezzo proprio sulla conclusione che, probabilmente, tocca anche lui.

PALOMINO 6.5: gara di forza e concentrazione, soffre molto nel finale quando le squadre si allungano.

DJIMSITI 6: sfiora il gol di testa in avvio poi, complessivamente, non commette enormi sbavature.

HATEBOER 6: sfiora il gol nel primo tempo, ma nella ripresa accusa un leggero calo, specie nel finale.

DE ROON 6.5: qualche pallone di troppo perso ma complessivamente gioca una gara di alto livello anche lui.

FREULER 6.5: diga in mezzo al campo, nel finale ha il fiato corto e viene sostituito. (TRAORE’ s.v.: dentro nel finale, poco tempo per lui).

GOSENS 7: partita di grinta e muscoli condita con un gol che ha fatto sognare i ventimila e più di Bergamo per buona parte del match (CASTAGNE 5.5: non carbura subito e fatica ad inserirsi nelle azioni di gioco. Cambio che ha peggiorato sotto questo aspetto la squadra).

PASALIC 7: tra i migliori. Sontuoso per l’intera partita, spesso va anche in area a dare fastidio e sfiora il gol nel primo tempo, negato solo da un prodigio del portiere bianconero.

GOMEZ 6.5: agisce da dietro e manda spesso in difficoltà i bianconeri, nella ripresa forse cala un pochino nel finale quando era necessaria maggior spinta per provare a cercare il pareggio.

BARROW 6: gli tiriamo la croce addosso? No, proprio no. Si prende coraggio e responsabilità sul rigore che manda a sbattere sulla traversa, poi va in difficoltà (e si vede) ma riesce a regalare un assist al bacio a Gosens per l’1-0. Merita la sufficienza. (MURIEL 5.5: qualche scatto, un paio di buone accelerate ma poco altro).




Atalanta che peccato: padrona per un’ora si arrende alla Juve (e al Var…)

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 1-3: GOSENS FA SOGNARE I NERAZZURRI

Peccato, ma onestamente più di così era davvero difficile: l’Atalanta giganteggia sulla Juve per un’ora abbondante di gioco e va in vantaggio con Gosens, poi il pari quasi casuale di Higuain ad un quarto d’ora dalla fine cambia tutto; la Dea si catapulta in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio e ancora Higuain la punisce ma pesa, eccome, sul 2-1 bianconero, il netto fallo di mano di Cuadrado a centrocampo che nè il direttore di gara e neppure il Var ravvisano. Il 3-1 di Dybala in contropiede nel recupero chiude i giochi di un match in cui la Dea esce dal campo schiumando rabbia per l’incredibile beffa finale.

Bergamo: è solo la tredicesima di campionato, ma il match contro la Juve ha sempre il suo sapore e fascino particolare per l’Atalanta ed i suoi tifosi. La Dea ricomincia il suo cammino in serie A che ora andrà via dritto senza soste fino a Natale e con i nerazzurri che si trovano di fronte la corazzata bianconera, tanto per cambiare prima in classifica anche in questo primo frangente di stagione sognando uno sgambetto che in campionato manca ormai da tantissimi anni, mentre in coppa a gennaio i bianconeri furono spazzati via da Gomez e compagni che sperano oggi in un nuovo colpaccio.

DAVANTI TOCCA A BARROW: con Zapata ancora ai box (non convocato), Ilicic e Malinovskyi squalificati e Muriel non al meglio dopo gli impegni negli Stati Uniti con la Colombia, il Gasp rilancia Barrow in attacco insieme a Gomez e Pasalic a supporto con in corsia Hateboer e Gosens mentre dietro c’è Palomino e Djimsiti insieme a Toloi; qualche problema anche per i bianconeri di Sarri che rinuncia a Cristiano Ronaldo e Matuidi con Bernardeschi ad ispirare davanti Dybala e Higuain.

MATCH SUBITO VIVACE: il cielo grigio e la pioggia autunnale su Bergamo non scoraggiano i tifosi che riempiono il Gewiss Stadiumi in ogni ordine di posto con la splendida coreografia preparata dalla Curva pronta ad accogliere le squadre in campo ed una partita che comincia con i nerazzurri pericolosi al terzo con un colpo di testa di Djimsiti finito fuori di poco sugli sviluppi di un corner; rispondono gli ospiti con Higuain che scatta sul filo del fuorigioco e Gollini bravissimo in uscita ad anticipare l’argentino.

BARROW, TRAVERSA DAL DISCHETTO: la partita però si accende improvvisamente al quarto d’ora quando in area bianconera Khedira commette una ingenuità colossale toccando il pallone con la mano su un cross del Papu: niente dubbi per l’arbitro, è rigore. Dal dischetto a Barrow ma la sua conclusione sbatte sulla traversa con la palla che poi torna in campo e l’azione che sfuma. Paradosso incredibile di un’Atalanta che, di fatto, non ha un rigorista. La squadra del Gasp non si perde comunque d’animo e al ventiduesimo il portiere Szczesny è determinante sulla conclusione di testa di Pasalic che sembrava destinato in fondo al sacco.

SZCZESNY SALVA SU PASALIC: la Dea si fa apprezzare, ma anche la Juve quando esce dal guscio in tre passaggi va in porta ed è sempre temibile: prima della fine del primo tempo Pjianic ci prova due volte su punizione ma senza fortuna e l’Atalanta risponde con un tentativo di Toloi in area ed una conclusione forse troppo affrettata di Barrow parate entrambe da Szczesny in una prima parte di gara che va così in archivio con il punteggio ancora fermo sullo 0-0.

RIPRESA, GOSENS ACCENDE LA DEA: 1-0!: nessun cambio dopo l’intervallo ed il match che riprende con l’Atalanta sempre aggressiva e che al dodicesimo vede finalmente capitalizzare i propri sforzi: Barrow va sul fondo e crossa preciso preciso per la testa di Gosens che la mette li dove Szczesny non può arrivare facendo esplodere il Gewiss Stadium; la Dea è avanti sulla Juve! A quel punto il Gasp inserisce Muriel in campo andando a richiamare in panchina proprio Musa Barrow.

HIGUAIN FIRMA IL PARI: nonostante il vantaggio, i nerazzurri non fermano la loro costante ricerca di pressing e movimento per non far ragionare una Juve che sin qui ci ha davvero capito poco al cospetto dei ragazzi del Gasp anche se ai bianconeri basta poco per arrivare dalle parti di Gollini: di prova Dybala con uno slalom tra i difensori poco prima del ventesimo ma la difesa nerazzurra si salva con qualche affanno. A venti dalla fine cambio in fascia per il Gasp, esce proprio Gosens ed entra Castagne. La capolista però trova il pari a due dalla mezz’ora anche con un pizzico di fortuna perchè Higuain raccoglie da fuori area un pallone rimbalzato in area nerazzurra e non perdona Gollini, 1-1.

SORPASSO-HIGUAIN, MA LA DEA PROTESTA: l’Atalanta riprende a caricare a testa bassa ed al trentatreesimo l’arbitro va a vedere il Var per un presunto fallo di mano in area di Emre Can che però, dopo il controllo, non concede ai nerazzurri. La Dea invece protesta pochi minuti dopo quando la Juve arriva al raddoppio, ancora con Higuain ma, all’inizio dell’azione, c’è un evidente fallo di mano di un giocatore bianconero che l’arbitro non ravvede, nemmeno dopo le continue proteste atalantine per un possibile check al Var.

DYBALA LA CHIUDE NEL RECUPERO, PECCATO DEA!: all’Atalanta restano una manciata di minuti più i sei minuti di recupero concessi per cercare di porre rimedio ad una partita che i nerazzurri si vedono sfuggir di mano in maniera incredibile ed immeritata, ma il calcio purtroppo a volte sa essere crudele e spietato, come al terzo di recupero quando Dybala in contropiede mette fine alle speranze bergamasche firmando il 3-1. Epilogo immeritato ed amaro di un match che i ragazzi del Gasp hanno condotto per larghi tratti sui bianconeri e che hanno concluso con il cerino in mano di una sconfitta che brucia e che nemmeno il diluvio di Bergamo riesce a spegnere. Che peccato.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 1-3 (primo tempo 0-0)

RETI: 11′ st Gosens (A), 29′ st, 37′ st Higuain (J), 47′ st Dybala (J)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (41′ st Traorè), Gosens (27′ st Castagne); Gomez, Pasalic; Barrow (13′ st Muriel) – A disposzione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Arana, Piccoli, Da Riva, Ibanez, Colley – Allenatore: Gasperini

JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De ligt, De Sciglio; Khedira (25′ st Can), Pjanic, Bentancur (14′ st Douglas Costa); Bernardeschi (26′ pt Ramsey); Higuain, Dybala – A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Danilo, Matuidi, Rugani, Demiral – Allenatore: Sarri

ARBITRO: Rocchi di Firenze

NOTE: spettatori: 22mila circa – Barrow (A) ha sbagliato un rigore (traversa) al 16′ pt. Ammoniti: Gollini, Toloi, Palomino, Freuler, Gosens (A); Higuain, Dybala, Cuadrado (J) – Recupero: 3′ e 6′




Atalanta, ecco la Juve: la Dea prova a regalarsi un sabato stellare

BERGAMO, ORE 15

ARRIVA LA CAPOLISTA, CACCIA ALL’IMPRESA

Concluso il ciclo di appuntamenti con le gare della nazionale verso i prossimi Europei di calcio, il campionato inizia il suo sprint verso Natale con tanti appuntamenti da qui a prima delle feste: l’Atalanta inizia oggi il suo cammino attendendo la Juventus capolista al Comunale per provare a regalare a se stessa ed ai propri tifosi grandi emozioni e soddisfazioni. Non sarà sicuramente facile contro un avversario che sin qui non ha ancora perso e per la quale i numeri parlano da soli: la squadra di Sarri ha giocatori in grado di far la differenza in qualsiasi momento e vince partite anche semplicemente grazie alla giocata del singolo. Servirà davvero una Dea stellare per poter far punti contro i campioni bianconeri.

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: alla fine Gasperini sceglie la via della precauzione: Zapata resta a casa in vista della decisiva sfida di martedì a San Siro contro la Dinamo Zagabria e punta su Muriel per provare a far male alla Signora bianconera. Out anche Ilicic e Malinovskyi per squalifica, scelte quasi obbligate per il tecnico nerazzurro davanti dove il Papu fungerà da rifinitore proprio per il colombiano con Pasalic come possibile jolly offensivo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez; Muriel – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, De Sciglio; Khedira, Pjanic, Matuidi; Ramsey; Higuain, Dybala – All.: Sarri




Serie A, i risultati dopo la 12a giornata

DOPO JUVE E INTER DIETRO C’E’ IL VUOTO

Anche l’ultima giornata prima della sosta non regala sorprese in vetta dove Juve ed Inter proseguono la loro marcia grazie ai successi su Milan e Verona facendo il vuoto dietro. Il Parma dell’atalantino Kulusevski ferma la corsa della Roma mentre al terzo posto con la Lazio c’è il sorprendente Cagliari che ne fa cinque alla Fiorentina e continua a sognare. In coda, il Brescia ora è ultimo. Vediamo ora tutti i risultati di questa giornata, i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

Sassuolo-Bologna 3-1: 34′, 75′ Caputo (S), 68′ Boga (S), 70′ Orsolini (B) – giocata venerdì 8 ore 20:45 

Brescia-Torino 0-4: 17′ rig., 26′ rig. Belotti, 75′, 80′ Berenguer – giocata sabato 9 ore 15:00 

Inter-Hellas Verona 2-1: 19′ rig. Verre (V), 63′ Vecino (I), 83′ Barella (I) – giocata sabato 9 ore 18:00

Napoli-Genoa 0-0 – giocata sabato 9 ore 20:45 

Cagliari-Fiorentina 5-2:
17′ Rog (C), 26′ Pisacane (C), 34′ Simeone (C), 54′ Joao Pedro (C), 65′
Nainggolan (C), 75′, 87′ Vlahovic (F) – giocata ore 12:30 

Lazio-Lecce 4-2: 30′, 80′ Correa (L), 40′ Lapadula (Le), 62′ Milinkovic-Savic (L), 78′ rig. Immobile (L), 85′ La Mantia (Le)

Sampdoria-Atalanta 0-0

Udinese-Spal 0-0

Parma-Roma 2-0: 68′ Sprocati, 93′ Cornelius – ore 18:00

Juventus-Milan 1-0: 77′ Dybala – ore 20.45

LA CLASSIFICA
Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Juventus 12 10 2 0 20 9 +11 32
2 Inter 12 10 1 1 26 12 +14 31
3 Lazio 12 7 3 2 28 13 +15 24
4 Cagliari 12 7 3 2 23 12 +11 24
5 Atalanta 12 6 4 2 30 18 +12 22
6 Roma 12 6 4 2 20 14 +6 22
7 SSC Napoli 12 5 4 3 21 15 +6 19
8 Parma 12 5 2 5 18 15 +3 17
9 Fiorentina 12 4 4 4 18 19 -1 16
10 Hellas Verona 12 4 3 5 10 11 -1 15
11 Torino 12 4 2 6 15 17 -2 14
12 Udinese 12 4 2 6 8 18 -10 14
13 Sassuolo 11 4 1 6 21 21 +0 13
14 Milan 12 4 1 7 11 16 -5 13
15 Bologna 12 3 3 6 16 20 -4 12
16 Lecce 12 2 4 6 15 25 -10 10
17 Genoa 12 2 3 7 14 26 -12 9
18 Sampdoria 12 2 3 7 7 19 -12 9
19 SPAL 12 2 2 8 7 18 -11 8
20 Brescia 11 2 1 8 10 20 -10 7



Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

BENE LA DIFESA E PASALIC, GIU’ MURIEL E MALINOVSKYI

In una partita spesso spezzettata e priva di grandi emozioni, la Dea conferma il momento positivo del suo reparto arretrato che, dopo la bella prova col City oggi si conferma con una Samp comunque poco pericolosa. Bravo anche Pasalic in mezzo, tra i migliori del reparto centrale nerazzurro. Note dolenti infine per Muriel, apparso troppo lento ed isolato e Malinovskyi che, espulsione a parte, non incide sul match.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: fa quel che può con una squadra stanca e con diversi giocatori-chiave non in condizione oppure non disponibili. La sosta arriva al momento giusto per riordinare le idee e prepararsi per l’assalto finale prima di Natale.

GOLLINI 6.5: poco impegnato, ma sempre attento. Nella ripresa esce tempestivamente su Ekdal Lanciato a rete.

TOLOI 6.5: non che la Samp faccia cose trascendentali, ma lui è sempre attento e concede davvero poco.

PALOMINO 6.5: bravo, la super-partita con il City pare averlo galvanizzato e ritrovato. Ora la strada da seguire è questa.

DJIMSITI 6.5: rende nullo Quagliarella per tutto il tempo in cui resta in campo. Buona prova anche per lui.

HATEBOER 6: paga anche lui le fatiche di coppa. Partita che rasenta la sufficienza. Sostituito nella ripresa. (ARANA 6: nella mischia dopo qualche mese in naftalina, tutto sommato non dispiace. Benino).

DE ROON 5.5: qualche pallone di troppo perso in maniera sciocca. Ultimamente ha davvero le energie al limite e spesso non trova la giusta determinazione.

PASALIC 6.5: sicuramente tra i più positivi e propositivi, gioca una partita di spessore nonostante avesse addosso le fatiche di mercoledì. Bravo, crescita costante per il ragazzo.

CASTAGNE 6: svolge senza particolari acuti il suo compitino. Benino.

MALINOVSKYI 5: partita di per se non esaltante, condita infine dalla sciocca espulsione per doppia ammonizione rimediata nel finale. Una ingenuità che si poteva evitare.

GOMEZ 6: oggi il Gasp lo manda un po’ da tutte le parti, ma probabilmente risente sia della fatica di mercoledì che dell’assenza contemporanea di Ilicic e Zapata che non lo portano ad incidere.

MURIEL 5: vuoi che è risultato molto isolato la davanti, vuoi una condizione non certo brillante, ma la sua prova oggi è stata decisamente poco positiva (BARROW 6: non combina chissà quali cose, però trova l’azione in cui Ferrari commette fallo su di lui da espulsione e non da ammonizione).




La stanchezza della Dea, la paura della Samp: inevitabile 0-0 a Marassi

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 0-0: POCHE EMOZIONI AL FERRARIS

Benedetta sosta! Già, perchè questa volta la pausa per gli impegni delle nazionali (l’ultima di questo 2019 prima del rush finale fino a Natale) farà sorridere anche mister Gasperini dopo che la sua Atalanta con il fiatone si porta a casa uno 0-0 bruttino ma che comunque vale un punticino da non buttare contro una Samp che ha badato più a non perderla questa partita piuttosto che vincerla contro una Dea che, a sua volta, ha evidenziato di aver le pile un po’ scariche. Giusto così, insomma: se ne riparla dopo la sosta quando ci attenderà la Juve al Comunale.

Genova: con le fantastiche immagini della grande impresa di mercoledì con il City in coppa, l’Atalanta si rituffa nel campionato nell’ultimo appuntamento prima della sosta per gli impegni delle nazionali che mai come in questa occasione cadrà a fagiolo, consentendo di tirar il fiato ai ragazzi del Gasp. Prima però c’è la Samp a Marassi, ostacolo da non sottovalutare per la truppa atalantina che se vuol restare in alta quota dovrà portar a casa necessariamente punti contro i blucerchiati di Ranieri che arrivano dalla vittoria di Ferrara, magari non bellissima dal punto di vista del gioco ma fondamentale per ricaricare un gruppo a terra dopo il disastroso avvio di stagione unito ai problemi societari trascinati dall’estate.

GASP E LA DEA COI CEROTTI: con Ilicic out per squalifica e Zapata ancora ai box, mister Gasperini deve far i conti anche con Freuler, Gosens e Malinovskyi non al meglio con i primi due che partono dalla panchina e il terzo che stringe i denti e gioca alle spalle del Papu e Muriel in attacco mentre dietro c’è la difesa che ha fermato il City mercoledì. Nella Samp, Ranieri recupera Quagliarella, in attacco insieme a Bonazzoli mentre l’ex Rigoni parte dalla panchina.

PASALIC, SUBITO UNA OCCASIONE: buona la cornice di pubblico a Marassi, con circa milleduecento tifosi giunti da Bergamo a sostenere una Dea che inizia il match prendendo subito il possesso della sfera e sfiorando il gol con una conclusione di Pasalic al sesto che viene deviata all’ultimo e finisce sull’esterno della rete; la Samp però risponde un minuto dopo con una veloce ripartenza che manda palla in area ad Ekdal che prova anche lui il tiro con Gollini in uscita e la sfera va sul fondo. Partita tuttavia molto bloccata, con la Samp che attende per poi ripartire ma senza però rischiare nulla, e l’Atalanta che senza Ilicic e Zapata fa certamente più fatica del solito a rendersi pericolosa.

AUDERO FERMA MALINOVSKYI NEL FINALE: alla mezz’ora Toloi riceve palla appena fuori dall’area di rigore e prova a concludere con la sfera che sorvola l’incrocio dei pali e finisce sul fondo. Pochi davvero gli appunti per il cronista in un primo tempo che ha di marca atalantina l’ultimo sussulto nel primo dei tre minuti di recupero concessi quando Malinovskyi ci prova su punizione ma Audero è bravo a respingere la conclusione dell’ucraino in una prima parte di match che si chiude (inevitabilmente) con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, GARA SEMPRE BLOCCATA: senza cambi prende il via la ripresa a Marassi e Gollini deve subito intervenire dopo pochi secondi con una tempestiva e preziosa uscita su Jankto lanciato a rete. La Samp pare averne di più e allora i Gasp prova ad inventarsi qualcosa al quarto d’ora inserendo Arana al posto di Hateboer e, pochi minuti dopo, Barrow al posto di un poco convincente Muriel. La gara è sempre più spezzettata con il nervosismo in campo che sale con il passare dei minuti: a tre dalla mezz’ora Audero blocca con facilità una punizione di Malinovskyi conquistata da Barrow che subisce fallo da Ferrari quasi da ultimo uomo.

DEA IN DIECI NEL FINALE, MA POCO CAMBIA: al trentesimo Malinovskyi commette fallo e viene ammonito per la seconda volta lasciando così la Dea in dieci nell’ultimo quarto d’ora e coronando così una partita poco convincente. Tuttavia la Samp non vuole rischiare nonostante l’uomo in più e l’Atalanta ci prova a sua volta ma con le batterie ampiamente scariche. Ne esce un finale di gara specchio di una partita davvero bruttina e cui scaturisce il risultato più ovvio al termine dei quattro di recupero: uno 0-0 che consente all’Atalanta di arrivar comunque alla sosta da imbattuta in trasferta e che la mantiene in alto in classifica; e senza contemporaneamente Zapata ed Ilicic in campo e con diversi giocatori non al meglio, va più che bene così.

IL TABELLINO

SAMPDORIA-ATALANTA 0-0

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Murru; Depaoli, Ekdal, Vieira (dal 37′ s.t. Bertolacci), Jankto; Bonazzoli (dal 13′ p.t. Caprari), Quagliarella (dal 25′ s.t. Ramirez). A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Linetty, Barreto, Rigoni, Thorsby, Murillo, Gabbiadini. Allenatore: Ranieri.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (dal 14′ s.t. Arana), de Roon, Pasalic, Castagne; Malinovskyi; Gomez, Muriel (dal 18′ s.t. Barrow). A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Gosens, Freuler, Piccoli, Da Riva, Ibanez, Traoré. Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: spettatori: 25mila circa – ammoniti al 21′ p.t. Castagne, a 21′ s.t. Depaoli, al 22′ s.t. Gomez e al 27′ s.t. Ferrari – espulso al 29′ s.t. Malinovskyi – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, c’è la Samp: serve testa giusta e determinazione per riprendere il cammino

GENOVA, ORE 15

UNA DEA COI CEROTTI RITROVA L’EX RIGONI

L’ultima curva prima di una sosta mai così attesa: l’Atalanta dopo un tour de force di partite tra campionato e coppa si prepara oggi all’importante match di Genova contro la Sampdoria che precede l’ultima sosta dell’anno per gli impegni delle nazionali. Gara delicata per i ragazzi del Gasp quella di Marassi contro una Samp rivitalizzata dopo il successo all’ultimo respiro a Ferrara contro la Spal ed anch’essa affamata di punti per provar ad uscire il prima possibile dai bassifondi della classifica. Per la Dea invece, trovare punti ogni significherebbe puntellar ancora al meglio una classifica già prestigiosa e confermar ulteriormente (semmai ve ne fosse ancora bisogno) le ambizioni di alta classifica di Papu e compagni.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il tecnico nerazzurro Gasperini deve far i conti con assenze forzate (Ilicic per squalifica) e giocatori non al top oltre che con le fatiche di coppa: Gosens è convocato ma partirà quasi sicuramente dalla panchina mentre Freuler e Malinoskyi stringeranno i denti e saranno quasi certamente in campo con l’ucraino avanzato ad ispirare il Papu e Murie la davanti. Dietro la difesa è la stessa che ha ben figurato con il City.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Depaoli, Ferrari, Colley, Murru; Rigoni, Ekdal, Bertolacci, Linetty; Quagliarella, Bonazzoli – Allenatore: Ranieri

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Castagne; Malinovskyi, Gomez; Muriel – Allenatore: Gasperini