Serie A, i risultati dopo la 5a giornata

JUVE, SONO CINQUE: DIETRO TIENE SOLO IL NAPOLI

Cinque su cinque: pur faticando oltre il dovuto a Frosinone, la Juventus centra l’ennesimo successo di questo avvio di stagione e si mantiene in vetta a punteggio pieno inseguita dal solo Napoli che sbanca la Torino granata e resta così in scia. Segnali incoraggianti dall’Inter, che piega all’ultimo respiro la Samp e risale in classifica. Prosegue il sorprendente avvio di stagione del Sassuolo: 3-1 all’Empoli e terzo posto insieme alla Fiorentina. In coda, primo successo per il Bologna sulla Roma, ancora sottozero il Chievo. Rivediamo ora tutti i risultati di questo turno di campionato, i marcatori e la nuova classifica aggiornata:

I RISULTATI

Sassuolo-Empoli 3-1: 1′ Caputo (E), 13′ Boateng (S), 57′ Ferrari (S), 85′ Di Francesco (S) – giocata venerdì 21 ore 20:30

Parma-Cagliari 2-0: 20′ Inglese, 47′ Gervinho – giocata sabato ore 15:00 

Fiorentina-Spal 3-0: 18′ Pjaca, 28′ Milenkovic, 56′ Chiesa – giocata sabato ore 18:00 

Sampdoria-Inter 0-1: 94′ Brozovic – giocata sabato ore 20:30 

Torino-Napoli 1-3: 4′, 59′ Insigne (N), 20′ Verdi (N), 51′ rig. Belotti (T) – giocata ore 12:30 

Bologna-Roma 2-0: 36′ Mattiello, 59′ Santander  

Chievo Verona-Udinese 0-2: 76′ De Paul, 91′ Lasagna 

Lazio-Genoa 4-1: 7′ Caicedo (L), 23′, 90′ Immobile (L), 46′ Piatek (G), 53′ Milinkovic-Savic (L) 

Milan-Atalanta 2-2: 1′ Higuain (M), 53′ Gomez (A), 60′ Bonaventura (M), 91′ Rigoni (A) – ore 18:00

Frosinone-Juventus 0-2: 82′ Ronaldo, 94′ Bernardeschi

LA CLASSIFICA
POS SQUADRA PUNTI G V N P GF GS
1 Juve 15 5 5 0 0 11 4
2 Napoli 12 5 4 0 1 9 7
3 Fiorentina 10 5 3 1 1 11 3
4 Sassuolo 10 5 3 1 1 12 8
5 Lazio 9 5 3 0 2 7 5
6 Spal 9 5 3 0 2 4 4
7 Udinese 8 5 2 2 1 6 4
8 Sampdoria 7 5 2 1 2 9 3
9 Inter 7 5 2 1 2 6 4
10 Parma 7 5 2 1 2 6 5
11 Genoa 6 4 2 0 2 7 10
12 Milan 5 4 1 2 1 7 7
13 Atalanta 5 5 1 2 2 9 8
14 Roma 5 5 1 2 2 7 9
15 Torino 5 5 1 2 2 5 7
16 Cagliari 5 5 1 2 2 4 7
17 Empoli 4 5 1 1 3 4 6
18 Bologna 4 5 1 1 3 2 5
19 Frosinone 1 5 0 1 4 0 12
20 Chievo -1 5 0 2 3 5 13



Le pagelle di Milan-Atalanta

RIGONI-ZAPATA, CAMBI DECISIVI

Partita decisamente a due facce per Gomez e compagni a San Siro, con un primo tempo timido ed inconcludente ed a tratti in balia dei rossoneri ed una ripresa pimpante, nonostante alcune sbavature da rivedere come sul secondo gol di Bonaventura: gli ingressi di Zapata e Rigoni si sono rivelati decisivi per scardinare la difesa rossonera dopo le prove opache nella prima parte di gara di Barrow e Pasalic. Difesa con qualche problemino di troppo, Toloi oggi ha davvero faticato parecchio.

LE PAGELLE

ALL.: GRITTI (GASPERINI SQUALIFICATO) 6.5: cambia in corsa e rimette in piedi quella che pareva ormai destinata ad esser la terza sconfitta di fila. Nella ripresa si rivedono sprazzi di vera Atalanta ed alla fine il pari è un risultato che ci sta. Lo abbiam detto anche nel nostro racconto del match, occorre ripartire da qui, da questa voglia, da questo risultato che va oltre il valore del pareggio conquistato.

GOLLINI 6: il Milan la centra poco la porta ma quando la vede lui subisce gol su cui ha comunque poche colpe; qualcosina da rivedere forse in occasione del secondo gol rossonero, ma tuttavia non si vedono colpe particolari.

TOLOI 5: giornata grigia per il ministro della difesa nerazzurra; bucato subito da Higuain in avvio, è anche in ritardo sulla conclusione di Bonaventura che porta al 2-1 rossonero. 

PALOMINO 6: benino, fatica molto nel primo tempo, nella ripresa invece trova le giuste misure.

MASIELLO 6.5: probabilmente il migliore dietro, con interventi quasi sempre precisi e senza mai perdere la bussola. Bene.

CASTAGNE 6: match un po’ grigio anche per lui, ma nella ripresa riesce comunque a metter dentro anche qualche pallone interessante in area.

DE ROON 6.5: primo tempo da non pervenuto, poi nella ripresa tira fuori grinta e qualità, sfiorando due volte il gol nel finale, una in maniera clamorosa con un incredibile salvataggio sulla linea.

FREULER 6: punge, soprattutto nel finale ma al termine di una gara dove convince poco per diversi frangenti di match.

GOSENS 5.5: cross non sempre perfetti ed un paio di buone occasioni non concretizzate al meglio, una proprio prima della sostituzione. Da rivedere. (ILICIC 6.5: un quarto d’ora per dar una ulteriore trazione anteriore ai suoi a caccia del pareggio. Altra mossa azzeccata).

PASALIC 5: ci teneva a ben figurare contro gli ex compagni ma il risultato è decisamente non all’altezza; una bella apertura in avvio, un gol incredibilmente divorato a due passi dalla linea di porta e niente più. (RIGONI 7: irriconoscibile a Ferrara, ma decisivo oggi sia per il tap-in facile con cui regala il 2-2 all’Atalanta ma anche per l’impatto giusto sul match creando diverse noie alla difesa rossonera. Bene così!)

PAPU A SEGNO MA TROPPI PALLONI PERSI,
DE ROON GIGANTEGGIA NEL FINALE

GOMEZ 6: bene per il gol che rimette la partita in parità (con la complicità di Calabria), meno per i diversi palloni persi, a volte anche in maniera ingenua che nel primo tempo potevano costare molto caro. Nel finale stringe i denti e resta in campo nonostante il colpo subito: eroe comunque a metà. Benino.

BARROW 5: bocciatura netta, vuoi che la squadra nel primo tempo non incanta per nulla, ma lui non riesce a trovare nemmeno mezzo guizzo per rendersi insidioso. Non ci siamo. (ZAPATA 7.5: non segna, ma l’impatto sul match è mostruoso, con Donnarumma che compie almeno tre parate praticamente decisive su di lui, l’ultima della quale è vana poichè Rigoni è pronto ad insaccare il 2-2. Rinato anche lui dopo l’opaca prova con la Spal).

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Una ripresa da Atalanta: e la Dea strappa il pari a San Siro

SERIE A TIM, QUINTA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 2-2: PAPU E RIGONI RIPRENDONO IL DIAVOLO

Probabilmente alla fine del primo tempo ci avrebbero creduto in pochi, invece l’Atalanta si ricorda di essere una squadra capace di giocarsela contro tutto e tutti nella ripresa e si porta a casa un pareggio preziosissimo da San Siro, riprendendo due volte il Milan che era scappato subito ad inizio partita con Higuain, ha sfiorato più volte il raddoppio ma senza riuscirci consentendo così alla Dea riprendersi e cambiare durante l’intervallo inserendo Rigoni e Zapata e pareggiare nella ripresa all’ottavo con Gomez (con deviazione di Calabria). Tempo pochi minuti ed i rossoneri sono di nuovo avanti, con l’ex Bonaventura; dentro anche Ilicic nell’assalto finale dove i nerazzurri sfiorano per due volte il pari per poi trovarlo con Rigoni nel primo di recupero. Punto pesantissimo, soprattutto per il morale: e mercoledì sotto con il Toro.

Milano: ritrovare lo spirito da Dea, prima di tutto, anche del risultato. L’Atalanta ritorna in campo a pochi giorni di distanza dalla serataccia di Ferrara cercando quell’identità di gioco perduta che l’ha fatta restar a secco di reti e gioco per due giornate consecutive, abbinata ad una inspiegabile involuzione di gioco che ha fatto allarmare addetti ai lavori e tifosi, visibilmente preoccupati per l’andazzo che questo scorcio di stagione ha sin qui messo in luce. Ritrovare lo spirito da “EuroAtalata” per non aver paura di nessuno, nemmeno di un Milan partito a rilento ma ora deciso a ritornare a correre ed oggi avversario temibile.

PASALIC, L’ORA DELL’EX: cambia soprattutto da metà in su mister Gasperini (oggi squalificato e sostituito in panchina dal suo vice Gritti e fresco di rinnovo fino al 2021 con opzione anche per l’anno successivo, a conferma della volontà di continuare a lavorare per il progetto-Atalanta) che preferisce Barrow a Zapata in avanti insieme a Papu Gomez con dietro l’ex rossonero Pasalic a sostegno dopo l’opaca prova di Rigoni lunedì sera con Castagne e Gosens confermati sulle fasce. Nel Milan sono due gli ex in campo stasera (Kessie e Bonaventura, non convocato invece Caldara) con Gattuso che davanti punta nuovamente su Higuain nel tridente con Suso e Calhanoglu.

HIGUAIN SUBITO A SEGNO: il match inizia e l’equilibrio in campo dura circa un minuto e mezzo quando Suso manda in area per Higuain che gira al volo in porta battendo subito Gollini e anticipando la marcatura di Toloi: 1-0 per i rossoneri e doccia freddissima per l’Atalanta che accusa il colpo e fatica tantissimo a ragionare ed impostare, con i padroni di casa che paiono andar a velocità doppia rispetto a Papu e compagni.

OCCASIONISSIMA-PASALIC: la partita prosegue in un sostanziale monologo rossonero con i nerazzurri incapaci di proporsi in avanti ed affidarsi troppo spesso alle iniziative di Gomez che poi si ritrova spesso a predicare nel deserto: al ventesimo il Var diventa provvidenziale per i nerazzurri quando l’ex Bonaventura trova il colpo di testa vincente ma parte in posizione di fuorigioco che la moviola ravvisa ed evita così che il match finisse in archivio con un tempo e mezzo di anticipo. A ridosso della mezz’ora i nerazzurri escono dal guscio: Gomez manda in area un calcio di punizione che Barrow non trova di testa di un nulla. Poi al trentaduesimo l’occasione più grossa per Papu e compagni, con un tiro in area potente da posizione defilata di Toloi e Pasalic che colpisce fuori di testa ad un nulla dalla linea di porta: occasione incredibile sciupata dalla Dea.

GRAZIATI DA KESSIE: nel finale è però ancora il Milan pericoloso, prima con un palo colpito di testa ancora da Bonaventura, e poi è un altro ex a graziare i nerazzurri quando Gomez perde un bruttissimo pallone facendo ripartire Higuain che lancia Kessie che manda sul fondo di un nulla. Ultimo telegramma di un primo tempo che l’Atalanta chiude comunque meritatamente sotto.

RIPRESA, CI PENSA IL PAPU: 1-1!: doppio cambio nell’intervallo da parte di mister Gritti che inserisce in avvio di ripresa Zapata e Rigoni al posto dei sin li poco convincenti Barrow e Pasalic ed i nerazzurri cambiano marcia sin dalle prime battute e, all’ottavo, trovano il gol del pari al termine della bella azione proprio di Zapata in mezzo per Gomez che mette dentro l’1-1 probabilmente anticipato in maniera quasi decisiva dal rossonero Calabria; gol o autogol poco importa, quel che conta è che la Dea torna al gol dopo due partite e trova quello del pareggio.

GOMEZ A SEGNO CON LA PROBABILE DEVIAZIONE
DECISIVA DI CALABRIA PER L’1-1

BONAVENTURA SPEGNE I SOGNI: l’illusione del pareggio, unita a quella di poter giocare a quel punto una gara diversa si spegne tuttavia nel giro di otto minuti quando il Milan, che pareva aver subito il colpo, rimette il naso avanti al quarto d’ora con l’ex Bonaventura che, ricevuto palla in area da Suso, brucia la marcatura di Toloi e batte nuovamente Gollini.

DENTRO ANCHE ILICIC: tutto da rifare quindi per i nerazzurri che si ritrovano così a dover rincorrere il Milan e con il Gasp che dalla sua postazione di San Siro si gioca l’ultima carta con Ilicic al posto di Gosens alla mezz’ora dopo che pochi minuti prima proprio il tedesco aveva messo a lato, tutto solo, un pallone ricevuto in area che lo aveva smarcato.

ASSALTO DEA, RIGONI FA 2-2 AL 91′!: la ripresa ha comunque mostrato un’Atalanta diversa e più in palla e, nel finale, i nerazzurri piazzano l’assedio ai rossoneri che paiono alle corde: De Roon ci prova due volte da fuori, sulla prima conclusione Donnarumma blocca senza problemi, al quarantatre poi è clamoroso il salvataggio sulla linea di Rodriguez dopo che Zapata si era visto respingere il tiro a colpo sicuro dal portiere del Milan e, sulla ribattuta da fuori dell’olandese nerazzurro il difensore salva un gol che pareva già fatto. Tuttavia il gol dei nerazzurri arriva nel primo dei sei di recupero concessi (poi diventati sette) quando Zapata in area conclude, Donnarumma respinge ma stavolta c’è Emi Rigoni a due passi a mettere dentro quello che, dopo un primo tempo opaco, diventa un 2-2 meritatissimo per i ragazzi del Gasp.

RIPARTIRE DA QUI!: altri cinque minuti in cui non succede più nulla e l’Atalanta pone così un argine alla sua serie di sconfitte consecutive con un secondo tempo all’altezza del Milan e portandosi così a casa un punto che ci auguriamo sia una grande iniezione di autostima a questi ragazzi che devono far di questa ripresa un punto di ripartenza da cui ricominciare il proprio cammino in questo campionato; per ora non ci resta che tornare a casa con l’interrogativo se questa Atalanta stia davvero pian piano tornando: mercoledì con il Toro ne sapremo di più.

IL TABELLINO

MILAN-ATALANTA 2-2 (primo tempo 1-0)

RETI: 2′ p.t. Higuain (M), 10′ s.t. Gomez (A), 16′ s.t. Bonaventura (M), 46′ s.t. Rigoni (A)

MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria (dal 21’ s.t. Abate), Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura (dal 29’ s.t. Bakayoko); Suso, Higuain, Calhanoglu (dal 40’ s.t. Castillejo). (Reina, A. Donnarumma, Laxalt, Simic, Zapata, Bertolacci, Mauri, Borini, Tsadjout). All. Gattuso

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens (dal 30’ s.t. Ilicic); Pasalic (dal 1’ s.t. Rigoni); Gomez, Barrow (dal 1’ s.t. Zapata). (Berisha, Rossi, Valzania, Djimsiti, Tumminiello, Pessina, Mancini, Hateboer, Ali Adnan). All. Gritti (Gasperini squalificato)

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: spettatori: 51.684 – ammoniti Calabria (M), Higuain (M), Gomez (A) per gioco scorretto – recuperi: 1′ p.t. e 7′ s.t.




Nella tana del Milan la Dea prova a ritrovare se stessa

MILANO, ORE 18

DIAVOLO IN FORMA, SERVE UNA PARTITA DA EUROATALANTA

Il gioco, prima ancora del risultato: l’Atalanta si prepara alla quinta uscita stagionale in campionato attesa dalla delicata trasferta di San Siro contro il Milan con l’imperativo di ritrovare in primis se stessa, forse prima ancora del risultato: dopo le due deludenti e opache prove contro Cagliari e Spal, inizia da Milano il mini-ciclo di ferro che vedrà Gomez e compagni impegnati contro Milan, Toro, Viola e Samp prima della nuova sosta per le nazionali; quattro partite importanti per capire la reale dimensione di questa Atalanta che resta ferma nel limbo dopo la terribile serata di Copenaghen in Europa. Non sarà sicuramente facile comunque questa sera contro il Milan dei tanti ex che ha iniziato la stagione con prestazioni contrastanti, ma che arriva ora da una striscia di tre risultati utili tra campionato e coppa.

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I DUBBI DEL GASP: pare l’ex Pasalic il favorito per agire a supporto delle punte Zapata e Gomez con Hateboer che sembra in vantaggio su Castagne per un posto in fascia mentre dietro i tre di difesa e Gollini in porta paiono gli unici certi di scendere in campo tra i titolari stasera a San Siro.

LE PROBABILI FORMAZIONI

MILAN (4-3-3): 99 G. Donnarumma; 2 Calabria, 22 Musacchio, 13 Romagnoli, 68 Rodriguez; 79 Kessie, 21 Biglia, 5 Bonaventura; 8 Suso, 9 Higuain, 10 Calhanoglu – A disp.: 25 Reina, 90 A. Donnarumma, 20 Abate, 17 Zapata, 4 Mauri, 14 Bakayoko, 93 Laxalt, 7 Castillejo, 91 Bertolacci, 11 Borini – All.: Gattuso

ATALANTA (3-4-1-2): 91 Gollini; 3 Toloi, 6 Palomino, 5 Masiello; 33 Hateboer, 11 Freuler, 15 de Roon, 8 Gosens; 88 Pasalic; 10 Gomez, 91 Zapata – A disp.: 1 Berisha, 31 Rossi, 23 Mancini, 21 Castagne, 19 Djimsiti, 53 Alì Adnan, 4 Valzania, 7 Reca, 99 Barrow, 22 Pessina, 24 Rigoni, 72 Ilicic, 20 Tumminello – All.: Gasperini

Arbitro: Doveri di Roma





Serie A, i risultati dopo la 4a giornata

RONALDO-BIS, LA JUVE NON SI FERMA PIU’

Quarta giornata di campionato ed ennesima vittoria per i bianconeri di Allegri, che stendono anche il Sassuolo con i primi gol italiani di Cristiano Ronaldo e restano così saldi al primo posto inseguiti dalla sempre più sorprendente Spal e dal Napoli mentre rallentano nuovamente il Milan (fermato sul pari a Cagliari) e l’Inter, sconfitta in casa dal Parma. Cinquina della Samp a Frosinone, pari in rimonta a Roma per il Chievo, penalizzato di due punti in classifica. Rivediamo ora tutti i risultati di questo turno con i marcatori e la nuova classifica:

I RISULTATI

15/09
ore 15
Inter–Parma 0-1: 79′ Dimarco
18.00
Napoli-Fiorentina 1-0: 79′ Insigne
20.30
Frosinone-Sampdoria 0-5: 10′ Quagliarella, 46′ Caprari, 54′ e 86′ Defrel, 83′ rig. Kownacki

Domenica

16/9
ore 12:30
Roma-Chievo V. 2-2: 10′ El Shaarawy, 30′ Cristante, 52′ Birsa, 83′ Stepinski

ore 15
Genoa-Bologna 1-0: 69′ Piatek

Juventus-Sassuolo 2-1: 50′-65′ Cristiano Ronaldo (J), 91′ Babacar (S))

Udinese-Torino 1-1: 28′ De Paul (U), 49′ Meite (T)

ore 18
Empoli-Lazio 0-1: 47′ Parolo

ore 20:30
Cagliari-Milan 1-1: 4 Joao Pedro (C), 55′ Higuain (M)

17/9
ore 20.30
Spal-Atalanta 2-0: 50′ e 56′ Petagna

LA CLASSIFICA
Pos Squadra Punti G V N P GF GS
1   Juve 12 4 4 0 0 9 4
2   Spal 9 4 3 0 1 4 1
3   Napoli 9 4 3 0 1 6 6
4   Sampdoria 7 4 2 1 1 9 2
5   Fiorentina 7 4 2 1 1 8 3
6   Sassuolo 7 4 2 1 1 9 7
7   Genoa 6 3 2 0 1 6 6
8   Lazio 6 4 2 0 2 3 4
9   Roma 5 4 1 2 1 7 7
10   Torino 5 4 1 2 1 4 4
11   Udinese 5 4 1 2 1 4 4
12   Cagliari 5 4 1 2 1 4 5
13   Milan 4 3 1 1 1 5 5
14   Atalanta 4 4 1 1 2 7 6
15   Inter 4 4 1 1 2 5 4
16   Empoli 4 4 1 1 2 3 3
17   Parma 4 4 1 1 2 4 5
18   Bologna 1 4 0 1 3 0 5
19   Frosinone 1 4 0 1 3 0 10
20   Chievo V.* -1 4 0 2 2 5 11

*= penalizzato di 2 punti




Le pagelle di Spal-Atalanta

Molto simile ad un naufragio, la serata nerazzurra in quel di Ferrara ha davvero poco da salvare: Gollini tiene in piedi i suoi nel primo tempo ed evita almeno altri due gol nella ripresa, Toloi è baluardo di una difesa tuttavia non più invincibile come una volta. In mezzo e davanti poche notizie positive, Ilicic rientra ma non è ancora al top della condizione mentre Rigoni è apparso lontano parente del bel giocatore ammirato a Roma: il Papu punge poco.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: votaccio. Squadra brutta e poco ordinata sin dalle prime battute, che si fa sovrastare dall’avversario non trovando le giuste contromisure. L’uno-due di Petagna in avvio di ripresa taglia definitivamente le gambe ad una squadra che, da cooperativa del gol, è diventata incapace di andar a segno: tre gare in bianco. Qualcosa non va.

GOLLINI 6.5: ne prende due, ma nel primo tempo evita un gol quasi fatto e poi ne salva un’altro dopo la mezz’ora su Fares. Sui gol subiti può davvero poco.

TOLOI 6.5: le poche notizie positive di questa sera arrivano anche da lui, ultimo baluardo a cedere di una squadra oggi davvero troppo fragile. Sfortunato in occasione del raddoppio, una sua leggera deviazione rende imparabile la conclusione di Petagna a Gollini.

PALOMINO 5.5: primo tempo tutto sommato sufficiente, ma nella ripresa non appare all’altezza.

MASIELLO 6: nel finale va vicino al gol. E’ lui l’attaccante più pericoloso dell’Atalanta di questa sera: il che la dice molto lunga…

CASTAGNE 5.5: si vede a tratti, ma senza incidere particolarmente.

DE ROON 5.5: forse tra i migliori del primo tempo, cala vistosamente nella ripresa e, già ammonito, rischia grosso in un paio di occasioni inducendo il mister al cambio nel finale (PASALIC s.v.: dentro nel finale, a gara oramai compromessa).

FREULER 5: in ombra, poche giocate importanti, diversi palloni persi in maniera inspiegabile da uno come lui. Non ci siamo.

GOSENS 5: manca la Dea oggi in campo, ma mancano anche i tanti palloni spioventi in area dalle fasce che stasera non sono pervenuti. Colpa anche sua. Si macchia del fallo da cui nasce la punizione dell’1-0.

RIGONI 5: un paio di discrete giocate in avvio, poi sbaglia tanti, troppi passaggi e rimedia anche una ammonizione evitabile; dulcis in fundo un pallone perso ingenuamente dopo la mezz’ora manda fuori di se il Gasp che lo cambia addirittura prima della fine del primo tempo. Non ci siamo. (ILICIC 5.5: il suo ritorno non incide, tuttavia bisogna riconoscergli tutte le attenuanti del caso dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo da gioco)

SERATACCIA PER RIGONI, SOSTITUITO DA ILICIC A FINE PRIMO TEMPO

ZAPATA 5: parte bene con un bel colpo di testa fuori di poco, poi il nulla. Vuoi che non riceve palloni importanti, vuoi che non riesce a trovare lo spunto giusto, ma questa sera il confronto con l’ex Petagna è impietoso nei suoi confronti.

PAPU GOMEZ 5.5: se manca la luce è difficile che la macchina funzioni; e il Papu di questa sera è troppo poco per poter dar quel qualcosa in più che è mancato all’Atalanta in campo. Qualche guizzo, ma anche diversi palloni persi o sprecati. No, serve ben altro. (BARROW s.v.: anche lui dentro nel finale, può far davvero poco per cambiare le cose)




L’Atalanta non segna più, l’ex Petagna si: Dea ancora al tappeto

SERIE A, QUARTA GIORNATA

SPAL-ATALANTA 2-0: NERAZZURRI A TRATTI INGUARDABILI

Chi sperava in una sosta salutare è rimasto deluso: l’Atalanta ripete, se non peggiora, in quel di Ferrara le sensazioni avute nella gara di Bergamo contro il Cagliari: Copenaghen è tutt’altro che alle spalle. Lenta, prevedibile e mai pericolosa, la squadra del Gasp parte discretamente ma poi si lascia andare in balia di una Spal che ci crede di più, mette più grinta e determinazione ed alla fine porta a casa la vittoria con merito grazie alla doppia vendetta dell’ex Petagna, che ne fa due in dieci minuti in avvio di ripresa e regala due grossi dispiaceri ai suoi ex tifosi dopo che già nel primo tempo Gollini aveva salvato i nerazzurri proprio con una bella parata sull’ariete triestino. Momento difficile per Gomez e compagni, come forse non si era davvero più abituati negli ultimi due anni: il mister avrà davvero il suo bel da fare.

Ferrara: la splendida cornice di pubblico del nuovo stadio Mazza, fresco di ristrutturazione estiva e che ospita questa sera la prima gara dopo le opere di ammodernamento, fanno da contorno al terzo monday-match su quattro di campionato di un’Atalanta che arriva in quel di Ferrara per riprendere il discorso in campionato dopo la maledetta settimana di fine settembre che ha visto l’esclusione dei nerazzurri dall’Europa League e la sconfitta interna subita dal Cagliari; se la sosta quindi sarà stata un toccasana per Papu e compagni lo scopriremo quindi stasera contro un avversario motivato e in forma (oltre che avanti due lunghezze sulla Dea in classifica) come la Spal degli ex Kurtic, Paloschi, Floccari e, soprattutto, Andrea Petagna.

RIGONI SI, PASALIC NO: mister Gasperini non si nasconde e propone un’Atalanta a trazione anteriore con Rigoni al posto di Pasalic a ispirare i due davanti Gomez e Zapata mentre dietro torna Gollini tra i pali con Gosens e Castagne sulle fasce. Nella Spal, oltre agli ex in campo Kurtic e Petagna, occhio alle iniziative di Felipe e alla qualità di quel Lazzari a lungo oggetto del desiderio atalantino in estate.

GOLLINI SUPER SU PETAGNA: la partita inizia ed al quinto Gosens mette subito dentro un bel pallone in area per Zapata che colpisce di testa mandando fuori di poco il pallone; è tuttavia un fuoco di paglia quello dei nerazzurri che restano preda della maggior forza fisica della Spal che prende in mano l’iniziativa ed a ridosso del quarto d’ora ci prova da fuori con Antenucci ma con scarsa precisione e vanno invece vicinissimi al gol a metà del primo tempo quando è strepitoso il riflesso di Gollini sulla conclusione in diagonale in area di Petagna con la sfera che finisce in corner.

LA DEA NON VA, GASP METTE ILICIC: l’andamento della gara e l’atteggiamento della sua Atalanta non soddisfano per nulla mister Gasperini che va su tutte le furie alla mezz’ora di fronte all’ennesimo pallone perso ingenuamente da Rigoni e ne fa paga le conseguenze poichè il tecnico nerazzurro inserisce al minuto trentasette Ilicic proprio al posto dell’argentino. Poche le emozioni dell’ultima parte di un primo tempo in cui la Spal continua a mantenere l’iniziativa ed i nerazzurri faticano davvero tanto a proporre qualcosa di interessante. Due minuti di recupero e il primo tempo va così in archivio con il punteggio ancora fermo sullo 0-0.

UN, DUE… PETAGNA, CHE VENDETTA!: la ripresa prende il via e per i nerazzurri si fa subito grigia al quinto quando la Spal fa centro e passa sugli sviluppi di un calcio di punizione dove Gollini respinge a terra la prima conclusione ma non può nulla quando Petagna (si, proprio lui) si ritrova sui piedi il pallone facile facile da spedire in rete e portar così avanti la squadra di Semplici. All’ariete triestino tuttavia non basta un gol contro la sua ex squadra e, cinque minuti più tardi, la vendetta può dirsi completa quando riceve palla in area, conclude in porta con la deviazione di Toloi che diventa quasi decisiva nello spiazzare Gollini che nulla può: 2-0 per la Spal, mentre per la Dea è notte fonda.

PETAGNA,
L’EX CHE FA PIANGERE LA DEA

DEA IRRICONOSCIBILE: la prestazione sin li appena sufficiente dell’Atalanta diventa così ampiamente negativa per una squadra che non trova modo di reagire ed appare così lontanissima parente della bella squadra ammirata nelle prime due giornate di campionato. Gasperini prova a cambiar qualcosa inserendo prima Pasalic per De Roon e, in ultimo, anche Barrow al posto di uno zoppicante Gomez, ma l’azione più pericolosa è di Masiello che va vicino al gol con un diagonale che finisce fuori di un nulla a dieci dalla fine mentre in precedenza Fares aveva sfiorato il tris per la Spal con una conclusione in area respinta da Gollini, tra i pochi a salvarsi stasera. In pieno recupero protestano i nerazzurri per un contatto subito da Ilicic probabilmente dentro l’area di rigore della Spal ma il direttore di gara opta solamente per una punizione dal limite che lo sloveno spedisce sul fondo. Ma sarebbe cambiato comunque poco, l’Atalanta esce nuovamente sconfitta e a testa bassa al triplice fischio finale: la sindrome di Copenaghen pare tutt’altro che curata, e domenica il Milan ci attende a San Siro…

IL TABELLINO

SPAL-ATALANTA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 5′ s.t. Petagna (S), 11′ s.t. Petagna (S)

SPAL (3-5-2): Gomis; Cionek, Vicari (33′ s.t. Djourou), Felipe; Lazzari (41′ s.t. Simic), Kurtic, Schiattarella, Missiroli (27′ s.t. Everton Luiz), Fares; Petagna, Antenucci – All.: Semplici

ATALANTA (3-4-3): Gollini; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne, de Roon (30′ s.t. Pasalic), Freuler, Gosens; Rigoni (38′ p.t. Rigoni), Zapata, Gomez (33′ s.t. Barrow) – All.: Gasperini

ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia

NOTE: serata umida – terreno in perfette condizioni – spettatori: 16mila circa – ammoniti: 6′ p.t. Freuler (A), 36′ p.t. Rigoni (A), 40′ p.t. Petagna (S), 15′ s.t. Felipe (S), 19′ s.t. de Roon (A), 49′ s.t. Everton Luiz (S), 49′ s.t. Ilicic (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.