Atalanta-Udinese: tabellino & pagelle

Impossibile trovare qualcuno al di sotto della sufficienza in una gara davvero di cuore e carattere per i nerazzurri: Denis protagonista con i suoi due gol ed il gran sacrificio assistito da un centrocampo di corsa e qualità con Cigarini e Bonaventura sugli scudi mentre la dietro gran rientro per capitan Bellini.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 45′ p.t. e 18′ s.t. Denis

ATALANTA (4-4-2): Consigli; Bellini, Stendardo, Lucchini (dal 33′ s.t. Canini), Del Grosso; Raimondi, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez (dal 40′ s.t. Brienza), Denis (dal 37′ s.t. Livaja) – A disposizione: Polito, Nica, Brivio, Baselli, Konè, Marilungo, Sportiello, De Luca, Brienza – All.: Colantuono

UDINESE (3-4-2-1): Kelava; Hertaux, Danilo, Naldo; Basta (dal 23′ s.t. Nico Lopez), Allan, Badu (dal 10′ s.t. Lazzari), Gabriel Silva; Maicosuel, Pereyra (dal 35′ s.t. Zielinski); Di Natale – A disposizione: Benussi, Bubnjic, Mlinar, Pinzi, Douglas Santos, Fernandes, Widmer, Ranegie, Merkel – All.: Guidolin

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: tempo discreto, terreno in buone condizioni – ammoniti: Badu, Danilo, Denis, Lazzari, Gabriel Silva – calci d’angolo: 8-3 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 6′ s.t.

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 7: dal morale sotto i tacchi di mercoledì sera ricava una squadra quadrata e vincente. Il merito va ovviamente anche a lui. Bravo!

CONSIGLI 6: pochi interventi necessari, forse sbaglia una respinta nel finale.

BELLINI 6.5: rientro da vero baluardo, non si tira mai indietro. Bene!

STENDARDO 6.5: brividi in occasione di quel fallo su Danilo che diventa il rigore poi tolto, complessivamente non gioca una brutta partita.

LUCCHINI 6.5: tiene il campo con capacità fino a quando è costretto al cambio, stremato dalla stanchezza.

DEL GROSSO 6.5: bene anche lui, quelli dell’Udinese hanno vita grama dalle sue parti.

RAIMONDI 7: impegno, grinta e carattere da bergamasco vero. Giù il cappello.

CIGARINI 7: la in mezzo torna a dettare i tempi dando quel qualcosa in più alla squadra. Bravo.

CARMONA 6.5: ci mette il suo con molto lavoro sporco. Promosso.

BONAVENTURA 7: spunta un po’ da tutte le parte, i difensori friulani lo inseguono un po’ ovunque senza successo.

MAXI MORALEZ 6.5: bello soprattutto l’assist per il gol mancato di un soffio da Denis. Spesso imprevedibile, diventa una mina vagante a volte.

DENIS 8: magari qualcuno lo criticherà ancora ma, per l’ennesima volta, le castagne dal fuoco le toglie lui ai nerazzurri. Un Tanque nel destino. Grandissimo!

SOSTITUZIONI:

CANINI s.v.: un quarto d’ora per lui in cui non succede più praticamente nulla.

LIVAJA s.v.: dentro nel finale, partecipa alla vittoria con i ragazzi.

BRIENZA s.v.: idem come sopra.




Denis fa due gol alla paura, l’Atalanta rialza la testa e ritrova la vittoria: Udinese K.O.

SERIE A, SESTA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 2-0: IL BIS DI DENIS PIEGA L’UDINESE, I NERAZZURRI RITROVANO LA VITTORIA

Con una prestazione convincente la squadra di Colantuono torna alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive: un primo tempo all’attacco con la palla che sembra non voler entrare si sblocca all’ultimo secondo con una rete di testa di German Denis che manda i nerazzurri in vantaggio al riposo. In avvio di ripresa succede di tutto, l’arbitro assegna subito un rigore all’Udinese salvo poi ripensarci su indicazione del guardalinee, bravo a vedere la posizione di fuorigioco di Danilo in occasione del fallo di Stendardo. A quel punto l’Atalanta decide di chiudere il conto e, poco dopo il quarto d’ora, raddoppia ancora con Denis. Tre punti fondamentali che valgono morale e tranquillità al termine di una prova davvero convincente dei nerazzurri.

Bergamo: il morale non è dei migliori, ma nei momenti peggiori una vera squadra deve provare a scuotersi ed il compito di oggi per l’Atalanta è proprio questo, pur in un impegno certamente non facile contro l’Udinese che, dopo aver ritrovato la vittoria con il Genoa ora punta a riportarsi nelle zone alte della classifica mentre per Denis e compagni servono punti per mettersi alle spalle altre squadre ed allontanare le zone basse.

Altra gara, altro modulo: senza Yepes squalificato il tecnico Colantuono propone l’ennesimo cambio di modulo di questo avvio di stagione, tornato oggi al classico 4-4-2 con Bellini che rientra in difesa, Raimondi avanzato in mezzo al campo dove toccherà a Cigarini e Bonaventura inventare qualcosa per innescare Denis e Maxi Moralez la davanti. Tra gli ospiti, inutile dire che Di Natale è sicuramente tra i pericoli maggiori che la difesa nerazzurra dovrà contenere.

Inizio e proteste: avvio decisamente soft della partita, l’Atalanta mantiene il possesso della sfera e prova a sfondare ma, una volta ai limiti dell’area ospite la difesa riesce ad aver la meglio delle iniziative nerazzurre. Al decimo Bonaventura, dopo aver saltato un avversario viene spinto in area di rigore e protesta vivacemente: visto e rivisto l’episodio, la spinta pare esserci. Stesso episodio cinque minuti più tardi con Basta che spinge in area ancora Bonaventura, vane anche stavolta le proteste atalantine.

Assedio con qualche rischio: l’Atalanta con il cuore, ma l’Udinese per poco al ventesimo non trova la via del gol dopo che da un brutto fallo di Badu in area ospite su Lucchini l’azione prosegue ed  il capovolgimento di fronte porta alla ripartenza friulana con Maicosuel che manda sul fondo una grossa opportunità e fa tirar ai tifosi nerazzurri un sospiro di sollievo. A pochi secondi dalla mezz’ora l’Atalanta costruisce una grossa opportunità per sbloccare la partita quando Moralez si libera di un paio di avversari e mette un pallone al bacio per la testata a colpo sicuro di Denis che trova la gran parata di Kelava che manda in corner.

Riscatto Tanque: non si può decisamente recriminare nulla per quanto fatto dai nerazzurri in un primo tempo dove la truppa di Colantuono spinge con insistenza ma diventa imprecisa al momento di andar a cercare la via del gol dalle parti di Kelava; l’Udinese si fa vedere al minuto trentotto quando Manuel Silva prova la conclusione da fuori ma trova la pronta parata di Consigli che si accartoccia e blocca la sfera. Un primo tempo che pare incanalato ad andare in archivio con il punteggio inchiodato allo 0-0 ma l’Atalanta riesce a trovare il guizzo vincente proprio ad un niente dall’intervallo: scocca proprio il minuto quarantacinque quando la squadra di Colantuono guadagna calcio d’angolo sui cui sviluppi la sfera spiove in area e trova la testa vincente di Denis che riscatta il precedente errore e porta avanti l’Atalanta che va all’intervallo sull’1-0.

Calcio di rigore, anzi no: il match riprende dopo l’intervallo senza alcun cambio nei due schieramenti; nemmeno un minuto ed il match si fa subito incandescente quando, sugli sviluppi di una punizione per l’Udinese, l’arbitro fischia un penalty per gli ospiti a seguito di una trattenuta di Stendardo su Danilo ma, nel momento in cui Di Natala si posiziona sul dischetto il guardalinee richiama il direttore di gara e ne nasce una discussione vivace di almeno un paio di minuti che ribalta la decisione e decreta il fuorigioco di Danilo al momento del fallo incriminato ed conseguente calcio di punizione per l’Atalanta.

Consigli attento: certamente il parapiglia in occasione del penalty concesso e poi “ritirato” non è piaciuto all’Udinese che inizia a spingere con maggior forza e, due minuti dopo, la conclusione di Maicosuel trova la pronta risposta di Consigli in corner. Gli ospiti provano a prendere in mano l’inerzia del match anche se la difesa atalantina pare controllare con agilità e, in occasione delle ripartenze, va a caccia del gol del raddoppio.

Denis ci prende gusto: come già accennato poche righe sopra, i ragazzi di Colantuono paiono esser maggiormente pericolosi in ripartenza quando l’Udinese perde il possesso della sfera e infatti, al diciottesimo arriva il punto che porta l’Atalanta sul 2-0 che prende forma dalla bella azione di contropiede e dal pallone al bacio che Denis riceve ai limiti dell’area con il Tanque nerazzurro che si defila e calcia nel sacco il punto del raddoppio atalantino.

Tra pericoli e attesa: il raddoppio dell’Atalanta pare spegnere le velleità dell’Udinese che non pare aver le forze per reagire con decisione alla doppietta del Tanque Denis; con i minuti che scorrono il primo cambio in casa nerazzurra arriva al minuto trentatre con l’ingresso di Canini per l’affaticato Lucchini e, pochi minuti più in la tocca a Livaja entrar in campo al posto di Denis, applauditissimo. L’Udinese si rifà viva con Allan al trentanovesimo andando a concludere da buona posizione, la palla scende ma finisce poco sopra la traversa. Ancora ospiti pericolosi nei minuti finali con un tentativo di Di Natale che viene deviato in corner da Del Grosso, poi una corta respinta di Consigli regala palla ad Heurtaux che sciupa in maniera piuttosto clamoroso il pallone che poteva dimezzare lo svantaggio.

Bentornata vittoria!: i sei minuti di recupero complessivi concessi dall’arbitro (almeno tre erano dovuti per la discussione in occasione del penalty concesso agli ospiti e poi ritirato) allungano l’attesa dei tifosi sugli spalti che, però, possono festeggiare di li a poco una vittoria più che meritata, che vale non solo tre punti pesantissimi per la classifica, ma una risposta ancor più di valore alle perplessità che la squadra aveva lasciato nelle ultime uscite. Due gol alla paura per scacciare le nubi dalle parti di Zingonia ed affrontare la prossima settimana in vista dell’importante scontro diretto con il Chievo di sabato prossimo in terra veneta con maggior serenità. La risposta è arrivata, ora avanti su questa strada. Grazie ragazzi!




Grinta, gol e punti per ritrovare un’Atalanta alla ricerca di se stessa

Bergamo, ore 15: c’è l’Udinese, per un’Atalanta che vuol scacciare la paura: tre K.O. di fila, il clima non certo dei migliori tra malumori e paura ed un modulo ancora da sciogliere per capire l’identità definita dei nerazzurri. Sono tanti i temi del match di questo pomeriggio contro l’Udinese dove Denis e compagni dovranno cercare di interrompere quanto prima l’andazzo negativo che sta facendo scivolare in classifica la squadra di Colantuono e cercare punti per ricominciare a mettere fieno in cascina contro un avversario non certo sprovveduto come l’Udinese.

Si gioca alle 15 con diretta tv a pagamento su Sky e, al termine del match, non perdete l’appuntamento classico con il racconto della partita firmato Diarionerazzurro.it e le pagelle.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

Atalanta (4-4-2): Consigli; Bellini, Stendardo, Lucchini, Del Grosso; Raimondi, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Livaja, Denis – All.: Colantuono

Udinese (3-4-2-1): Kelava; Heurtaux, Danilo, Naldo; Basta, Badu, Allan, Gabriel Silva; Maicosuel, Nico Lopez; Di Natale – All.: Guidolin

Arbitro: Giacomelli di Trieste




Serie A, i risultati e la classifica dopo la quinta giornata

Con il posticipo tra Inter e Fiorentina di giovedì sera si conclude anche il quinto turno di campionato, il primo in infrasettimanale. Non manchiamo quindi, come d’abitudine, di riepilogare quanto successo in serie A con tutti i risultati, marcatori e la nuova classifica aggiornata:

I RISULTATI:

24/09 ore 20.45

Udinese – Genoa 1-0
78′ Di Natale (U)

25/09, ore 20:45
Bologna – Milan 3-3
12′ Poli (M), 33′ e 54′ Laxalt (B), 61′ Cristaldo (B), 89′ Robinho (M), 91′ Abate (M)

Chievo V. – Juventus 1-2
28′ Thereau (C), 47′ Quagliarella (J), 65′ aut. Bernardini (C)

Lazio – Catania 3-1
4′ Ederson (L), 5′ Barrientos (C), 39′ Lulic (L), 93′ Hernanes (L)

Livorno – Cagliari 1-1
23′ Luci (L), 53′ Ibarbo (C)

Napoli – Sassuolo 1-1
15′ Dzemaili (N), 20′ Zaza (S)

Parma – Atalanta 4-3
19′ Mesbah (P), 20′ Bonaventura (A), 28′ e 40′ Parolo (P), 35′ Rosi (P), 44′ Denis (A), 78′ Livaja (A)

Sampdoria – Roma 0-2
65′ Benatia (R), 88′ Gervinho (R)

Torino – Verona 2-2
36′ rig. e 53′ Cerci (T), 44′ Gomez (V), 65′ rig. Jorginho (V)

26/09, ore 20:45
Inter – Fiorentina 2-1
60′ Rossi (F), 72′ Cambiasso, 83′ Jonathan (I)

LA CLASSIFICA:

Pos. Squadra Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti Pen.
1 Roma 5 5 0 0 12 1 11 15 0
2 Inter 5 4 1 0 15 2 13 13 0
3 Napoli 5 4 1 0 12 4 8 13 0
4 Juventus 5 4 1 0 10 4 6 13 0
5 Fiorentina 5 3 1 1 11 6 5 10 0
6 Lazio 5 3 0 2 9 8 1 9 0
7 Livorno 5 2 2 1 7 4 3 8 0
8 Torino 5 2 2 1 8 7 1 8 0
9 Udinese 5 2 1 2 7 6 1 7 0
10 Verona 5 2 1 2 7 8 -1 7 0
11 Cagliari 5 1 3 1 7 8 -1 6 0
12 Milan 5 1 2 2 10 10 0 5 0
13 Parma 5 1 2 2 6 9 -3 5 0
14 Genoa 5 1 1 3 5 8 -3 4 0
15 Chievo 5 1 1 3 5 10 -5 4 0
16 Atalanta 5 1 0 4 6 10 -4 3 0
17 Bologna 5 0 3 2 7 11 -4 3 0
18 Sampdoria 5 0 2 3 4 10 -6 2 0
19 Catania 5 0 1 4 2 10 -8 1 0
20 Sassuolo 5 0 1 4 2 16 -14 1 0





I numeri e le pagelle di Parma-Atalanta

Difficile salvare qualcuno, specialmente alla luce del brutto primo tempo disputato: la difesa a tratti imbarazzante, in mezzo Brienza titolare non disdegna ma non trova la giocata importante, un po’ come Cigarini. Si sbloccano Denis e Bonaventura oltre a Livaja, ma la sostanza non cambia. Bentornato a Guido Marilungo.

IL TABELLINO:

PARMA – ATALANTA 4-3

Reti: 19’ Mesbah (P), 20’ Bonaventura (A), 28’ Parolo (P), 35’ Rosi (P), 40’ Parolo (P), 44’ Denis (A), 79’ Livaja (A)

Parma (3-5-2): Mirante; Benalouane, Mendes (dal 80’ Felipe), Lucarelli; Rosi, Gargano, Marchionne, Parolo, Mesbah (dal 84’ Gobbi); Cassano (dal 62’ Sansone), Amauri – All.: Donadoni

Atalanta (3-5-1-1): Consigli; Stendardo, Yepes, Canini (dal 46’ Marilungo); Raimondi (dal 68’ Livaja), Brienza (dal 62’ Moralez), Cigarini, Carmona, Del Grosso; Bonaventura; Denis – All.: Colantuono

Arbitro: Gervasoni di Mantova.

Note: serata fresca, terreno in buone condizioni – ammoniti: 22 Mesbah (P), 49’ Benalouane (P), 56’ Marchionni (P), 63’ Raimondi (A), 71’ Stendardo (A), 77’ Del Grosso (A), 90’ Yepes (A) – espulsi: 52’ Amauri (P), 89’ Leonardi (P)

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 5: rimette in ordine la sua Atalanta quando ormai è troppo tardi. Ha le sue colpe, se ne assuma anche lui le responsabilità.

CONSIGLI 6: ne prende quattro, evita il quinto, complessivamente non ha particolari colpe.

STENDARDO 5.5: diciamo che ha giocato gare migliori…

YEPES 6: complessivamente non ha deluso la dietro, peccato fosse in una bagnarola che fa acqua ovunque.

CANINI 5: inguardabile, non aggiungiamo altro.

RAIMONDI 5: anche per lui una serata da dimenticare. Non bene.

CARMONA 5: non convince, quando il Parma spinge lui va in affanno.

CIGARINI 5.5: ottimo il lancio per Livaja, unico lampo in una serata oscura.

BRIENZA 5.5: gettato nella mischia da titolare, non sfigura nel complesso, ma manca l’acuto.

DEL GROSSO 5: delude pure lui, poco da dire: una serataccia.

BONAVENTURA 6: si salva per il gol, e per aver dimostrato di esser forse quello a crederci fino alla fine.

DENIS 6: a segno, si sblocca e che questo sia il primo di una lunga serie. Avanti Tanque!

SOSTITUZIONI:

MARILUNGO 5.5: bentornato dopo la lunga assenza, ha bisogno ancora di tempo, e si vede.

MAXI MORALEZ 5.5: non cambia di molto l’andazzo delle cose.

LIVAJA 6: va a segno, forse il suo ingresso è apparso un po’ tardivo.




Girandola dei gol a Parma ma l’Atalanta resta ancora a mani vuote: terzo K.O. consecutivo

SERIE A, QUINTA GIORNATA

PARMA-ATALANTA 4-3: SETTE GOL E MILLE EMOZIONI AL TARDINI, MA PER L’ATALANTA ALTRO K.O.

Arriva la terza sconfitta consecutiva per i nerazzurri, che cedono al Parma dopo una partita ricca di gol ed emozioni: segnano i padroni di casa con Mesbah al quarto d’ora, pareggia un minuto dopo Bonaventura, poi il Parma dilaga nel primo tempo con Parolo (doppietta) e Rosi nel giro di venti minuti si porta sul 4-1 ma Denis ad un soffio dall’intervallo accorcia le distanze. Nella ripresa l’espulsione di Amauri porta i nerazzurri a spinger con forza ma il solo gol di Livaja non basta, il 4-3 finale premia il Parma e spinge sempre più giù l’Atalanta.

Parma: primo turno infrasettimanale per la Serie A e l’Atalanta di Stefano Colantuono, di scena al Tardini di Parma contro la locale formazione di Donadoni con i Ducali ancora a caccia della prima vittoria in campionato mentre per la truppa nerazzurra si cerca di tornare il prima possibile a raccimolare punti dopo le due sconfitte consecutive con Napoli e Fiorentina. Sicuramente non un gran periodo per entrambe le squadre che vanno a caccia di quella che potrebbe rappresentare una piccola svolta di questo avvio di torneo.

Turnover e sorprese: alcune novità importanti nell’undici iniziale di mister Colantuono che opta per l’inserimento di Canini in difesa e di Brienza in mezzo al campo dove rientra anche lo squalificato Cigarini, rinunciando a Maxi Moralez in avanti ed affidandosi a Bonaventura e Denis la davanti; nei padroni di casa, massima attenzione al duo d’attacco formato da Cassano ed Amauri con Gargano che rientra a centrocampo.

Partenza lenta: match che inizia con i padroni di casa a tentar di sorprendere subito la retroguardia atalantina ed andando subito al tentativo con Mesbah, la cui conclusione è murata due volte dalla difesa nerazzurra; il primo tentativo dei nerazzurri porta la firma di Denis, che raccoglie un assist di Raimondi e calcia al volo e la palla finisce di poco sopra la traversa con la deviazione in corner di un difensore del Parma.

Minuto infuocato: match che sonnecchia per una quindicina di minuti abbondanti, per poi accendersi improvvisamente al diciottesimo quando, da una corta respinta della difesa atalantina va a calciare ancora Mesbah, che trova la parabola vincente con una bella conclusione che si infila nell’angolino e batte Consigli portando in vantaggio il Parma. Immediata a dir poco la risposta dell’Atalanta che ci impiega meno di un minuto a trovare il punto dell’1-1 grazie ad una bella ripartenza che porta il pallone ai limiti dell’area ducale, sponda di Denis per Bonaventura che si ritrova da solo davanti a Mirante e lo fredda con una conclusione precisa che rimette subito a posto i conti al Tardini.

Venti minuti d’inferno: come se nulla fosse successo, il match ritorna dunque in parità, anche se l’equilibrio è più che instabile, con le due squadre ora più che mai intente a provare a vincerla la partita con i padroni di casa che hanno quel piglio in più che si trasforma in un momentaccio da incubo lungo venti minuti in cui i nerazzurri incasseranno la bellezza di tre gol in altrettanti tiri in porta: al 27′ la bella combinazione tra Cassano e Parolo porta quest’ultimo alla conclusione al volo che risulta vincente e riporta avanti i ducali. Sei minuti dopo, con la difesa nerazzurra in bambola tocca a Rosi ribattere in rete la conclusione in precedenza di Cassano che aveva centrato in pieno il palo, con la sfera che era rimasta in campo. L’incubo per i nerazzurri pare non aver fine, ne passano ancora sei di minuti ed al quarantesimo è ancora Parolo a centrare la conclusione vincente che batte nuovamente Consigli e fissa il risultato sul 4-1: lo sguardo di mister Colantuono e dei giocatori in campo sono l’immagine del momento drammatico che la truppa nerazzurra sta attraversando.

Lumicino Denis: con quattro gol sul groppone, l’Atalanta prova nel finale di tempo a rialzare la testa e metter il muso fuori e trova anche la via di un gol che, chissà quanto potrà servire, porta la firma di Denis: il Tanque nerazzurro si sblocca, saltando la marcatura del difensore del Parma ed il portiere Mirante con un pregevole pallonetto ad una manciata di secondi dalla fine del primo tempo: sei gol al Tardini, di questi però quattro li ha incassati l’Atalanta che è sotto per 4-2.

Bentornato Marilungo: riparte il match e Colantuono lancia subito Marilungo al posto di Canini e per l’ex giocatore della Samp si tratta di un ritorno sui campi di gioco dopo quasi un anno dal brutto infortunio subito. Il Parma rimane però in dieci al settimo della ripresa per l’espulsione di Amauri per proteste, dopo che l’ex juventino si lamentava di un fallo subito da Yepes, probabilmente qualche parola di troppo è costata cara al bomber del Parma.

L’artiglieria di Colantuono: ora l’Atalanta prova a dettar i tempi, grazie all’uomo in più che permette ai nerazzurri di far girar la palla e di tentare di farsi veder con maggior insistenza dalle parti di Mirante ma senza crear particolari pericoli. Si gioca anche la carta Moralez mister Colantuono al quarto d’ora inserendolo in campo per Brienza. I minuti scorrono ma di emozioni ne arrivano davvero poche dal Tardini, arriva così anche il terzo cambio per l’Atalanta che inserisce Livaja per Raimondi: un po’ come con la Fiorentina, il tecnico atalantino inserisce in campo tutto il suo potenziale offensivo.

La testa di Livaja: nonostante il peso offensivo inserito in campo, il Parma chiude senza troppi affanni le scorribande atalantine che non paiono procurare particolari grattacapi alla difesa di casa. Tuttavia il forcing nerazzurro trova una improvvisa impennata al minuto trentatre della ripresa quando, una bella giocata di Bonaventura trova Cigarini che scodella in mezzo un pallone perfetto per la testa di Livaja che, di testa, insacca il punto del 4-3 e porta l’Atalanta ad un solo gol dal Parma.

La speranza si spegne: ultimi dieci minuti ad altissima tensione del match, al trentanovesimo spiove in area un pallone di Livaja che non trova la deviazione ne di Stendardo, ne di Moralez con i nerazzurri vicinissimi al pareggio; un erroraccio di Del Grosso regala palla a Sansone al quarantunesimo ma l’attaccante del Parma, a tu per tu con Consigli, sciupa malamente trovando la grande risposta in angolo del portiere atalantino. Poco o nulla da segnalare nei minuti seguenti e dal recupero di tre minuti di recupero concessi dall’arbitro che condurranno il Parma verso la prima vittoria in campionato ed i nerazzurri alla terza sconfitta consecutiva: un dato ovviamente allarmante per una squadra che paga carissimo un primo tempo condotto in maniera davvero scriteriata, subendo quattro gol che hanno reso il cammino di Denis e compagni davvero complicato alla ricerca di una mezza impresa. Andamento davvero preoccupante, quattro sconfitte in cinque partite sono più di un campanello d’allarme per società, giocatori ed allenatori ma, soprattutto, per i tifosi che paiono davvero smarriti di fronte ad un’Atalanta che non ha ancora trovato una propria identità.




Atalanta, è il momento di cambiare marcia: a Parma per riprendere il passo

PARMA, ORE 20.45
CACCIA ALLO SGAMBETTO AL PARMA DI CASSANO

Dopo la sconfitta interna con la Fiorentina il campionato dell’Atalanta riprende nel turno infrasettimanale di campionato con la sfida a casa del Parma, reduce da un avvio balbettante ed un punto sotto i nerazzurri in classifica; una partita delicata, dove Denis e compagni dovranno cercare di ritrovare punti e continuità contro un avversario che non starà certamente a guardare. Tornare dal Tardini con un risultato positivo può dare morale ad una squadra che, dopo due K.O., vede troppo vicine le zone basse della classifica.

Si gioca alle 20.45 con diretta tv a pagamento su Sky e, al termine del match torna il classico appuntamento con il racconto del match (visibile anche sul sito partner Atalantini.com) e le pagelle firmate Diarionerazzurro.it. Ricordiamo anche che, dalla scorsa settimana, il sito è raggiungibile anche dall’indirizzo www.mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI:

PARMA (3-4-2-1): 83 Mirante; 28 Benalouane, 6 Lucarelli, 19 Felipe; 7 Biabiany, 5 Gargano, 16 Parolo, 18 Gobbi; 99 Cassano, 21 Sansone; 11 Amauri – All.: Donadoni

ATALANTA (3-5-2): 47 Consigli; 2 Stendardo, 3 Lucchini, 33 Yepes; 77 Raimondi, 8 Migliaccio, 21 Cigarini, 17 Carmona, 27 Del Grosso; 10 Bonaventura, 19 Denis – All.: Colantuono