Dal Cagliari al Catania, ecco il cammino dell’Atalanta in campionato

E’ stato effettuato questo pomeriggio il sorteggio per il campionato di calcio di serie A in vista della stagione 2013/2014: l’Atalanta debutterà nel prossimo campionato sfidando in trasferta il Cagliari (si dovrebbe giocare a Trieste in quanto lo stadio di Cagliari non è ancora agibile); poi i nerazzurri esordiranno in casa nella seconda giornata contro il Torino per poi affrontare un vero e proprio terzo grado al San Paolo contro il Napoli nella giornata successiva. La sfida tradizionale e molto sentita contro l’Inter è in calendario a Bergamo nella decima giornata mentre il duello casalingo contro la Juventus scudettata è programmato nella diciassettesima giornata ed in quella successiva sarà di scena a San Siro contro il Milan. Particolarmente ostico il finale di campionato, dove Denis e compagni se la vedranno appunto contro bianconeri, rossoneri e chiuderanno poi la stagione a Catania. Per evitarsi inutili patemi finali, sarà opportuno aver già incamerato molti punti-salvezza prima di quello che sembra davvero un trittico molto duro per il finale di campionato.

Ecco nel dettaglio il calendario dei nerazzurri:

Prima giornata: Cagliari-ATALANTA
Seconda giornata: ATALANTA-Torino
Terza giornata: Napoli-ATALANTA
Quarta giornata: ATALANTA-Fiorentina
Quinta giornata: Parma-ATALANTA
Sesta giornata: ATALANTA-Udinese
Settima giornata: Chievo-ATALANTA
Ottava giornata: ATALANTA-Lazio
Nona giornata: Sampdoria-ATALANTA
Decima giornata: ATALANTA-Inter
Undicesima giornata: Livorno-ATALANTA
Dodicesima giornata: ATALANTA-Bologna
Tredicesima giornata: Sassuolo-ATALANTA
Quattordicesima giornata: ATALANTA-Roma
Quindicesima giornata: Verona-ATALANTA
Sedicesima giornata: Genoa-ATALANTA
Diciassettesima giornata: ATALANTA-Juventus
Diciottesima giornata: Milan-ATALANTA
Diciannovesima giornata: ATALANTA-Catania




La nuova Atalanta mostra subito i muscoli: cinque gol all’Udinese e vittoria al Bortolotti

XIX TROFEO BORTOLOTTI: ATALANTA-UDINESE 5-2: convincente prestazione della squadra di Colantuono che travolge l’Udinese con cinque gol nel trofeo dedicato ad Achille e Cesare Bortolotti, giunto alla sua diciannovesima edizione. Le emozioni della partita sono nei gol in apertura di Cigarini, il momentaneo pareggio di Basta e, nel finale di primo tempo, ci pensa Denis su rigore a riportare avanti i ragazzi di Colantuono mentre gli ospiti rimangono in dieci per l’espulsione per proteste del portiere Kevala. Nella ripresa l’Atalanta dilaga con la doppietta di Livaja in meno di dieci minuti; match senza storia che nel finale vede altre due marcature, quella di Domizzi per i friulani e la rete del definitivo 5-2 del giovane Baselli per un’Atalanta che vince e, per quel che può contare in un calcio di fine luglio, convince.

Bergamo: con un perentorio 5-2 l’Atalanta di Colantuono ha fatto sua la diciannovesima edizione del Trofeo Achille e Cesare Bortolotti, contro un’Udinese apparsa poco tonica e condizionata dall’espulsione per proteste del suo portiere Kelawa a fine primo tempo.

Pochi ma felici: circa quattromila presenti, tra cui una trentina di tifosi friulani, si sono così goduti una serata piacevole di buon calcio, nonostante la calura che da giorni avvolge Bergamo e provincia.

4-3-3, lavori in corso: la partita ha visto sempre i nerazzurri con il pallino del gioco ed era molta la curiosità per vedere come Denis e compagni avessero assimilato il 4-3-3 che mister Colantuono intende utilizzare nel prossimo campionato di serie A e le buone notizie non sono mancate: ampi i progressi in tutti i reparti, con un Denis disposto al sacrifico, in appoggio ai compagni del centrocampo e non è un caso che sia nato proprio da una simile azione il gol del vantaggio: al 14′ Cigarini s’inserisce da destra, serve Denis che gliela ridà con il tacco: il piattone sinistro dello stesso centrocampista emiliano si infila in rete. L’Udinese reagisce, prende il possesso del pallino del gioco, ma Colantuono ha catechizzato a dovere i suoi ragazzi, che in certi frangenti del match si trovano in dieci dietro la palla in fase di difesa. C’era curiosità nel vedere all’opera i nuovi e sia Migliaccio che Yepes hanno ben figurato. Tornando alla partita, l’Udinese pareggia con un inserimento di Hertaux su assist di Basta ma all’ultimo minuto della prima frazione l’episodio che cambia il match: cross di Migliaccio per Bonaventura e netto fallo per il penalty che Denis realizza per il punto del 2-1, con l’espulsione dopo il rigore per proteste per il portiere Kleva apparso eccessivamente nervoso.

Ripresa in scioltezza: con l’uomo in più i nerazzurri fanno un po’ quello che vogliono ed in avvio di ripresa ci aveva pensato il bomber croato Marko Livaja a chiudere l’incontro quando al secondo minuto riceve palla dal limite e calcia una precisa botta sul palo più lontano e al nono approfitta di un’indecisione tra Benussi e Danilo, che calcia addosso a Livaja una palla che termina in rete. Prima del gol di Baselli c’è gloria per Domizzi di testa alla mezz’ora: davvero bello il gol del giovane talentino nerazzurro, che sigla la rete del definitivo 5-2 che regala ai nerazzurri il Trofeo Bortolotti ed una prestazione che fa ben sperare per il futuro.




L’Atalanta riparte, grande entusiasmo per una squadra ancora da puntellare

Bergamo: bagno di folla al Comunale per l’Atalanta prima della partenza per il ritiro di Rovetta in vista della preparazione al prossimo campionato di serie A. La squadra di Colantuono ha ricominciato così, salutando i suoi tifosi allo stadio questa mattina, per poi partire alla volta di Rovetta dove già nel pomeriggio ha svolto il primo allenamento.

Facce note, ovazione per Migliaccio: presenti alla presentazione parecchi volti noti della scorsa stagione in un calciomercato che deve ancora entrare nel vivo in una estate che si annuncia difficile per grandi e piccole squadre alle prese con le difficoltà di una crisi a livello economico che non risparmia nemmeno il mondo pallonaro. Vecchi volti dicevamo, ma anche i nuovi acquisti Nica e soprattutto Giulio Migliacco, accolto con un boato dai presenti.

Profilo basso: tutto sommato una presentazione senza troppo clamore, con i giocatori arrivati a centrocampo, da Ardemagni a capitan Bellini. Una presentazione soft in attesa di dar seguito con i fatti alla voglia di far bene di un gruppo che subirà sicuramente mutamenti prima della fine del calciomercato, previsto per i primi giorni di settembre.

Arriva Yepes?: ed a proposito di movimenti in entrata, è lo stesso presidente Antonio Percassi a confermare i rumors circa il possibile arrivo dell’ex difensore del Milan Yepes per puntellare con esperienza la retroguardia nerazzurra. “Ogni volta è una grande emozione – ha detto il Presidente atalantino –. Ci aspetta una stagione difficile, vi prometto un grande campionato. Yepes? Arriva, ma lavoriamo a un altro colpo”. Se son rose, fioriranno insomma…




Vacanze finite, per l’Atalanta l’ora dei test prima del ritiro

Vacanze finite anche per l’Atalanta. I nerazzurri hanno iniziato oggi i test medici e atletici, domenica prossima la partenza per il ritiro in Val Seriana.

Stefano Colantuono potrebbe cambiare modulo e passare dal 4-4-2 al 4-3-3: “L’idea è quella, anche perché quest’anno non siamo vincolati a esterni di ruolo come l’anno scorso. Come in passato, però, cercheremo di utilizzare al meglio i giocatori a disposizione. Il 4-3-3 potrebbe essere congeniale a Bonaventura, che ormai è diventato un giocatore importante, e a Cigarini, uno dei pochi registi rimasti. Con questo schema anche lui potrebbe avere più libertà. Lotteremo per salvarci, non è una novità, e guai pensare che sarà più facile perché non avremo penalità. Dovremo restare in serie A per dare continuità al progetto e consolidarlo: a Bergamo la permanenza nella massima serie deve diventare un’abitudine”.

Per il ritiro non partiranno Scaloni, Radovanovic, Scozzarella e Contini: non rientrano più nei piani del tecnico. Ci saranno invece Baselli e Kone, due talenti del vivaio che si sono messi in mostra in serie B. Colantuono: “Sono qui con noi e avranno le loro possibilità. In questi anni abbiamo lanciato tanti giovani, io non guardo alla carta d’identità. Però mi aspetto anche che la gente non li fischi al primo passaggio sbagliato”. L’avventura è appena incominciata…