E’ proprio vero, chi sbaglia paga: Atalanta sciupona e sprecona, sconfitta dal Bologna

SERIE A, DECIMA GIORNATA: i nerazzurri sognano fino al secondo minuto di recupero del primo tempo dopo essere passati subito in vantaggio con Denis, poi una disattenzione di Capelli vale il rigore del pareggio che Di Vaio realizza e, nella ripresa, i nerazzurri calano e subiscono i colpi dei felsinei che passano con Ramirez in avvio e chiudono i conti con l’ex Loria di testa. Occasione sprecata e nerazzurri sorpassati in classifica proprio dallo stesso Bologna in una graduatoria che rimangono comunque a tre punti di distanza dalla terz’ultima.

Bologna: giunta ormai alla decima giornata, il calendario di Serie A propone ai nerazzurri di Colantuono l’ennesima sfida insidiosa contro il Bologna, rigenerato dalla cura Pioli che ha portato due vittorie in tre partite per la squadra felsinea che ospita oggi al Dall’Ara un’Atalanta che, dopo il pareggio con l’Inter, ha tutta la voglia e la grinta per cercare di mettere ancora punti ad una classifica che, complice la solita zavorra di sei punti di penalità, sorride ma non abbastanza per poter certamente essere tranquilli. Su un campo difficile, Colantuono proverà a motivare al massimo i giocatori per tenersi dietro in classifica proprio il Bologna, staccato di due lunghezze dai nerazzurri.

Cabala ed ex: curioso davvero il cammino del Bologna in questo avvio di stagione dove i punti in classifica conquistati dai felsinei provengono tutti da gare in trasferta e nessuno tra le mura amiche; un motivo in più per Pioli per andare alla ricerca di spezzare l’incantesimo casalingo per Di Vaio e compagni che hanno riscoperto anche le reti di Robert Acquafresca, che all’Atalanta ci è passato un paio di anni fa: arrivato come futuro bomber, la parentesi nerazzurra dell’ex sardo si è conclusa a metà stagione con il suo ritorno al Genoa in una annata digraziata per i colori nerazzurri che si concluderà con l’ultima retrocessione tra i cadetti.

Turn over? No grazie: solo una variazione in formazione per Colantuono che conferma la squadra che ha pareggiato con l’Inter ad eccezione di Schelotto, non al meglio, che viene rimpiazzato da Carmona in mezzo al campo con Moralez e Denis solito tandem d’attacco per far male alla difesa del Bologna. Minuto di silenzio prima del match per ricordare Giulio Campanati, presidente della associazione degli arbitri, scomparso questa settimana.

Riscatto Denis: il match inizia con il Bologna che si spinge in avanti, i nerazzurri resistono all’iniziale forcing dei padroni di casa e, colpiscono subito alla prima iniziativa: al settimo è Denis in area a tentare una prima volta la conclusione e, successivamente, sulla ribattuta dei difensori del Bologna, riprende palla e va a colpire mettendo in rete il gol del vantaggio atalantino e riscatta immediatamente l’errore di mercoledì dal dischetto contro l’Inter.

Rischio Di Vaio: due minuti più tardi, la reazione del Bologna rischia di diventare un pericolo per i nerazzurri: da un corner per i felsinei arriva il colpo di testa di Di Vaio che trova la super-risposta di Consigli che salva il gol con la palla che finisce nuovamente in corner. Sul capovolgimento di fronte va alla conclusione Moralez da fuori, e Gillet si deve distendere e mettere in calcio d’angolo.

Masiello out: a metà primo tempo ci sono problemi in campo per Masiello, che chiede il cambio ed esce, zoppicando, dal terreno di gioco facendo spazio a Bellini che prende il suo posto nella difesa nerazzurra mentre il match, dopo le emozioni iniziali, vive ora una fase di stanca con i ritmi che appaiono decisamente più bassi.

In fotocopia: accelerazione di Ramirez al ventiseiesimo che manda in bambola Carmona e mette in mezzo un pallone che attraversa tutto lo specchio della porta senza trovare, fortunatamente, nessuna deviazione da parte di un giocatore del Bologna con la difesa nerazzurra che si salva. Azione più o meno simile, ma sul fronte opposto, poco dopo la mezz’ora: bella riparenza di Moralez che, dal fondo, mette in mezzo un pallone che non trova nessuna deviazione da parte di un giocatore atalantino.

Jack sprecone: ancor più ghiotta è l’occasione che i nerazzurri trovano un minuto più tardi con Bonaventura che, ben smarcato in area trova la parata decisiva di Gillet che riesce nella respinta e devia in calcio d’angolo. Rischia il patatrack Portanova pochi istanti dopo quando, sull’ennesima offensiva nerazzurra, tenta di liberare l’area mandando la palla addosso a Gillet che respinge il tentativo di autogol maldestro del suo compagno di squadra.

Beffa di rigore: la disperazione di Colantuono sulle due occasioni fallite in pochi istante dai nerazzurri con il Bologna apparso in bambola sembrano il preludio al finale incredibile, che non ti aspetti, dopo un primo tempo ben giocato dai nerazzurri: negli ultimi secondi dei due minuti di recupero concessi dall’arbitro, l’azione di Ramirez in area trova l’ostruzione di Capelli che induce l’arbitro Bergonzi a concedere il tiro dal dischetto per la disperazione dei giocatori nerazzurri. Sul dischetto va Di Vaio e non sbaglia tramutando così il fischio di chiusura del primo tempo nel pareggio del Bologna che riporta il match sull’1-1.

Quanto conta la fiducia: l’Atalanta riprende il match con gli stessi undici che hanno chiuso il primo tempo, mentre nel Bologna è Pulzetti a prendere il posto di un deludente Perez. Il Bologna, sulle ali dell’insperato pareggio trovato a fine primo tempo, ora ha in mano il pallino del gioco e l’Atalanta soffre le velocità dei felsinei che, al terzo minuto, passano in vantaggio: è Ramirez a finalizzare al meglio l’occasione che gli capita quando si ritrova smarcato in area e, a differenza di quanto fatto da Bonaventura, non sbaglia nel mettere dentro il pallone che ribalta il match.

Parma al contrario: a differenza dell’ultima trasferta in quel di Parma, l’Atalanta si ritrova sotto dopo aver sprecato una notevole quantità di palle-gol in un primo tempo in cui poteva ampiamente chiudere la pratica e si è ritrovata sotto nel giro di quattro minuti tra un tempo e l’altro senza nemmeno renderse ne conto. Brutta tegola per Colantuono che prova subito a correre ai ripari inserendo Schelotto (non al meglio) per un Cigarini fin li deludente.

Avanti a testa bassa: guadagna una buona punizione dal limite l’Atalanta all’ottavo minuto ma Moralez spedisce sopra la traversa il pallone; va alla conclusione da fuori Padoin due minuti più tardi, ma la conclusione non trova lo specchio della porta e finisce in curva. Ci prova anche Denis dall’interno dell’area al minuto undici, ma la palla è parata comodamente da Gillet.

Consigli c’è: con la squadra sbilanciata in avanti, il Bologna trova più spazi per le ripartenze ed, in questi casi, arriva lavoro per Consigli che, poco prima del ventesimo, anticipa Acquafresca su traversone di Morleo e salva la difesa da guai peggiori. Entra nel frattempo Tiribocchi per Bonaventura con l’intento di Colantuono di dar ulteriore peso all’attacco nerazzurro.

Buonanotte Loria: si fa davvero dura per l’Atalanta al ventitreesimo quando il Bologna sfrutta al meglio un calcio piazzato per colpire ancora: punizione dalla trequarti sinistra di Ramirez, l’ex Loria s’eleva in area tra Schelotto e Peluso e supera Consigli con uno splendido colpo di testa che porta il Bologna sul 3-1.

Nulla da segnalare: i giochi sono a quel punto praticamente fatti in un match che, a quel punto, non ha più molto da dire. Si potrebbe predicare all’infinito invece per quel primo tempo che Denis e compagni hanno completamente buttato mancando di precisione al momento di finalizzare il colpo che avrebbe tramortito un Bologna che, trovandosi sull’1-1, senza nemmeno capire come, all’intervallo ha saputo far quadrato e ribaltare l’inerzia nella ripresa con un secondo tempo di qualità che gli è valso due gol e tre punti. Beata praticità, domani tutti parleranno della reazione dei padroni di casa che tornano alla vittoria tra le mura amiche dove non vincenvano dai tempi di Matusalemme, di un Di Vaio che torna al gol che mancava da ancor prima dell’estinzione dei dinosauri e noi, li, a leccarci le ferite di un match che poteva essere l’esame di maturità superato a pieni voti e si è trasformata in una sonora bocciatura su cui riflettere, pur non dimenticando quanto di buono fatto fino ad ora. Tre minuti di recupero e giù il sipario: 3-1 per il Bologna, per oggi può bastare così. Peccato.




Bologna-Atalanta: tabellino & pagelle

Denis va a segno, oggi però la sua rete non sarà utile ai nerazzurri

IL TABELLINO:

BOLOGNA-ATALANTA 3-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 7′ pt Denis, 48′ pt rig. Di Vaio, 3′ st Ramirez, 23′ st Loria

BOLOGNA (4-3-1-2): Gillet; Raggi, Portanova, Loria, Morleo; Perez (1′ st Pulzetti), Mudingayi, Kone, Ramirez (31′ st Gimenez); Di Vaio (21′ st Cherubin), Acquafresca – In panchina: Agliardi, Garics, Casarini, Paponi – All.: Pioli

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Masiello (22′ pt Bellini), Capelli, Lucchini, Peluso; Bonaventura (19′ st Tiribocchi), Carmona, Cigarini (8′ st Schelotto), Padoin; Moralez; Denis – In panchina: Frezzolini, Minotti, Marilungo, Gabbiadini – All.: Colantuono

Arbitro: Bergonzi di Genova

Note: spettatori 17.870 – ammoniti: Bonaventura, Denis, Portanova, Padoin, Mudingayi – calci d’angolo: 7-7 – recuperi: 4′ p.t. e 3′ s.t.

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 5.5: emblematica la sua disperazione quando i suoi a metà primo tempo falliscono almeno un paio di occasioni per raddoppiare. Evidentemente se lo sentiva… era una gara da non perdere, è diventata un mezzo disastro. Pazienza.

CONSIGLI 6.5: ne prende tre, nelle sostanza ha poche colpe ed in un paio di occasioni evita anche guai peggiori…

MASIELLO s.v.: esce dopo venti minuti per un guaio muscolare. Speriamo non sia nulla di grave.

CAPELLI 5: stende in area Ramirez ad un nulla dalla fine del primo tempo. Da li cambierà il match…

LUCCHINI 5.5: nella ripresa soffre parecchio, e si vede.

PELUSO 6: diciamo che almeno lui non combina disastri la dietro. Benino.

BONAVENTURA 5: quanto pesa quell’errore che poteva cambiare del tutto il match. Predestinato.

CARMONA 5.5: non gira, Schelotto in quella posizione è tutta un’altra cosa.

CIGARINI 5.5: anche lui è decisamente l’ombra del bel giocatore ammirato fino ad oggi.

PADOIN 6: non si fa vedere molto, nel complesso però è meglio di molti altri suoi compagni di reparto.

MORALEZ 6: primo tempo a mille, nella ripresa, dopo la rete del Bologna, si spegne con tutta la squadra.

DENIS 6.5: lui fa il suo dovere, è la squadra che è mancata in certe situazioni. Bravo.

SOSTITUZIONI:

BELLINI 6: non è al meglio, e si becca anche uno dei famosi contrasti “signorili” di Mudingayi che di sicuro non fanno piacere. Nella sostanza non ha particolari colpe.

SCHELOTTO 5.5: chiamato in causa nonostante non sia al meglio, fa quel che può sulla barca che affonda.

TIRIBOCCHI 5.5: il suo contributo non risulterà determinante.




Atalanta, nuovo viaggio sulla via Emilia:

col Bologna in paglio punti pesanti

Bologna, ore 15: i nerazzurri ritrovano Acquafresca: terzo impegno in una settimana per i nerazzurri, di scena oggi a Bologna, squadra insidiosa che mercoledì ha vinto in casa del Chievo con una rete dell’ex atalantino Acquafresca – Colantuono carica i suoi, quella del Dall’Ara è “La nostra finale di Champions” contro una diretta concorrente per la salvezza. Si gioca alle 15 con diretta tv a pagamento su Sky e cronaca live dal sito partner Atalantini.com su cui verrà pubblicato a fine gara l’articolo che leggerete anche sulle pagine del nostro diario.




AlbinoLeffe, uomo in più, stesso disastro: K.O. a Vicenza, Fortunato rischia

I seriani scivolano al Menti dopo essere passati in vantaggio al quarto d’ora con Laner ed aver giocato un tempo e mezzo con l’uomo in più per l’espulsione di Zanchi tra le fila vicentine: nella ripresa, il solito svarione difensivo apre la strada al pareggio di Paolucci mentre è poi il gran gol di Abbruscato a condannare alla quarta sconfitta di fila la banda di mister Fortunato la cui panchina inizia davvero a vacillare.

Panchina a rischio per Daniele Fortunato dopo la brutta sconfitta di Vicenza dell'AlbinoLeffe

Vicenza: Bruciante e preoccupante sconfitta, la quarta consecutiva, per l’AlbinoLeffe che è caduto per 2-1 a Vicenza pur avendo segnato per primo (al 14′ pt con Laner) e avendo giocato in superiorità numerica dal 38′ pt per l’espulsione di Zanchi, incappato in un raptus di follia. Sorpasso firmato Paolucci-Abbruscato nella ripresa.

È davvero difficile capire come i seriani, rientrati nello spogliatoio dopo il primo tempo con un gol e un giocatore in più, abbiano potuto perdere nella ripresa. O forse si può capire dicendo che la difesa bluceleste ha palesato ancora le sue enormi lacune consentendo a Paolucci di calciare libero in area il gol dell’1-1 al 6′ st e ad Abbruscato di fare il bello e cattivo tempo nel cuore dell’area per il definitivo 2-1 al 19′ st.

E dire che il Vicenza, diretto concorrente nella corsa alla salvezza, nel primo tempo era stato assolutamente inconsistente. C’è da ricordare che la squadra di mister Fortunato si era presentata all’appuntamento orfana di sei titolari e che Laner ha fallito sull’1-1 una clamorosa palla-gol, ma quando si perdono partite così c’è da riflettere ed essere molto preoccupanti.

Intanto, la classifica è diventata ancor meno rosea e sempre più allarmante: ora l’AlbinoLeffe, staccato da Nocerina, Modena e Gubbio e agganciato da Vicenza, è in terzultima posizione e la sua difesa continua a essere la più perforata del campionato con ventisette reti al passivo.

IL TABELLINO:

VICENZA-ALBINOLEFFE 2-1
RETI
: 14′ pt Laner, 6′ st Paolucci, 19′ st Abbruscato

VICENZA (4-4-2): Frison; Martinelli, Zanchi, Bastrini, Giani; Gavazzi, Rossi (15′ st Soligo), Botta, Alemao (9′ st Rigoni); Abbruscato, Paolucci – In panchina: Acerbis, Minieri, Paro, Misuraca, Tulli – All.: Cagni

ALBINOLEFFE (4-3-2-1): Offredi; Luoni, Lebran, Bergamelli, Piccinni; Laner (40′ st Taugourdeau), Previtali, Girasole; Pacilli (31′ st Torri), Cristiano (22′ st Cisse); Germinale – In panchina: Chimini, Regonesi, Salvi, Martinez – All.: Fortunato

Arbitro: Palazzino di Ciampino

Note: spettatori 5 mila circa. Espulso Zanchi al 38′ pt per fallo su Girasole. Ammoniti Girasole, Giavazzi e Rossi corner 7-5 per il Vicenza. Recupero 2′ e 4′




Serie A, nona giornata:

gol, risultati & classifica

Disputati tutti i match della nona di andata, la serie A giunge così alla sua nona giornata, (disputate complessivamente però otto), facciamo il punto della situazione con tutti i risultati e la classifica aggiornata:

I RISULTATI:

Juventus-Fiorentina 2-1 (25/10 h. 20.45)
12′ Bonucci (J), 57′ Jovetic (F), 65′ Matri (J)

Atalanta-Inter 1-1
32′ Snejider (I), 44′ Denis (A)

Cesena-Cagliari 1-1
20′ Nenè rig.(Cag), 47′ Candreva rig (Ces)

Chievo V.-Bologna 0-1
53′ Acquafresca

Genoa-Roma 2-1
38′ Jankovic (G), 82′ Borini, 89′ Kucka (G)

Lazio-Catania 1-1
18′ Klose (L), 63′ Bergessio (C)

Milan-Parma 4-1
30′ , 32′ Nocerino (M), 71′ Ibrahimovic (M), 78′ Giovinco (P), 92′ Nocerino (M)

Napoli-Udinese 2-0
20′ Lavezzi, 44′ Maggio

Novara-Siena 1-1
17′ Calaiò (S), 80′ Gemiti (N)

Palermo-Lecce 2-0 (27/10 h. 20.45)
28′ rig. Pinilla, 77′ Hernandez

LA CLASSIFICA:

erie A Gio Vin Nul Per GF GS Diff P.ti
1 Milan 9 5 2 2 19 14
+5
17
2 Juventus 8 4 4 0 13 6
+7
16
3 Udinese 8 4 3 1 10 3
+7
15
4 Lazio 8 4 3 1 12 8
+4
15
5 Napoli 9 4 2 3 13 7
+6
14
6 Catania 9 3 5 1 12 12
0
14
7 Cagliari 8 3 4 1 9 6
+3
13
8 Palermo 8 4 1 3 11 10
+1
13
9 Genoa 8 3 3 2 13 11
+2
12
10 Roma 9 3 2 4 11 11
0
11
11 Siena 8 2 4 2 7 5
+2
10
12 Fiorentina 8 2 3 3 9 8
+1
9
13 Chievo V.
8 2 3 3 6 7
-1
9
14 Parma 8 3 0 5 10 17
-7
9
15 Atalanta (-6)
8 4 3 1 11 9
+2
9
16 Inter 8 2 2 4 10 14
-4
8
17 Bologna 8 2 1 5 5 12
-7
7
18 Novara 8 1 3 4 11 16
-5
6
19 Lecce 8 1 1 6 6 15
-9
4
20 Cesena 8 0 3 5 3 10
-7
3



Denis nel bene e nel male: l’Atalanta spaventa l’Inter e sciupa anche un rigore

SERIE A, NONA GIORNATA: bel pareggio dei nerazzurri contro l’Inter in un match a tratti bloccato in cui le due squadre non sembrano prevalersi: passa per prima l’Inter con Snejder che, da fuori, trova la conclusione (deviata da Cigarini) che porta avanti i meneghini, pareggia Denis a fine primo tempo mentre nella ripresa un paio di occasioni per parte culminata nel finale con il penalty guadagnato da Marilungo che Denis si fa parare da Castellazzi. Finisce 1-1, un pareggio tutto sommato giusto con qualche rammarico in più per i ragazzi di Colantuono.

Bergamo: il colore predominante sarà sicuramente il nero e l’azzurro: questa è forse l’unica certezza che precede la partita tra Atalanta ed Inter. I ragazzi di Colantuono si preparano così ad affrontare l’ennesimo test importante del proprio campionato che è una continua scalata alla ricerca di punti importanti per chi ha sempre quella zavorra di sei punti sul groppone con cui dover far i conti e poco importa se, numeri alla mano, i punti conquistati sino ad ora sono ben il doppio (e non è uno scherzo) di quella dei nerazzurri milanesi che, con l’arrivo di Ranieri in panchina, hanno decisamente cambiato marcia e non vorranno certo fare sconti. Con il pubblico delle grandi occasioni il Comunale accoglie il big match di questa serata infrasettimanale di serie A.

Comunale gremito: spettacolo in curva all’ingresso delle squadre con fuochi d’artificio a render ancor più bella la partita del Comunale che inizia con l’Inter a mantenere possesso ed i nerazzurri che cercano di riconquistare il pallone ed agire in ripartenza veloce con Moralez e Schelotto su tutti. E’ dei ragazzi di Colantuono il primo squillo della gara con il colpo di testa di Peluso al quinto su corner che viene parato da Julio Cesar. Il primo quarto d’ora di gara trascorre sostanzialmente in maniera tranquilla e senza particolari emozioni con Capelli e compagni che riescono ad evitare che le bocche da fuoco interiste riescano a graffiare. L’Inter ci prova al quindicesimo con la conclusione di Stankovic da lontano che viene deviata in corner da un difensore atalantino: nulla di fatto dal tiro dalla bandierina.

Spettacolo o sbadigli?: conclusione di Snejder al ventesimo che viene deviata in corner da Lucchini, che rischia il pasticcio in area: dal calcio d’angolo, conclusione da fuori di Stankovic con pallone alle stelle. La squadra di Ranieri contiene bene i tentativi offensivi della banda di Colantuono che, spesso, sbattono contro il muro difensivo dei meneghini che riescono a rendersi più pericolosi in almeno un paio di occasioni prima della mezz’ora con Snejder prima e Milito poi. L’Atalanta si fa vedere al ventottesimo con Denis che, per poco, non riesce a deviare un bel cross su cui poi Schelotto non riesce a controllare con la palla che si spegne sul fondo. Davvero troppo poco per una gara che si annunciava spettacolare.

Bambola Snejder: l’andazzo troppo lento del match favorisce inevitabilmente chi ha più tecnica ed il destino del match è quello che sia forse il giocatore più tecnico in campo a sbloccarlo: va alla conclusione da fuori Snejder alla mezz’ora e, complice la deviazione decisiva di Cigarini, la palla trova il palo e ribatte in rete per il gol che porta avanti l’Inter in un match sin li soporifero.

Passa il Tanque: l’Atalanta non ha grandi idee e la forza dell’Inter sembra poter emergere proprio in circostanza di un gol trovato in maniera un po’ così; serve una invenzione per rimettere in pista i nerazzurri e, fortunatamente, la luce si accende proprio quando la sirena del primo tempo sta per scattare: bella ripartenza di Moralez che accelera e fa partire un traversone dal limite dell’area che trova la testa di Denis che, supera la marcatura di Chivu, e mette nel sacco il gol del pari che fa esplodere il Comunale e chiudere così il primo tempo di Bergamo sull’1-1 al termine di una prima frazione in cui due lampi hanno acceso la luce da ambo le parti in un match dalle emozioni davvero striminzite.

Julio Cesar out: le due squadre riprendono il match dopo l’intervallo e la novità è nell’undici interista con l’ingresso di Castellazzi tra i pali in ruolo di Julio Cesar.

Occasione Jack: dopo un avvio ancora di marca ospite, l’Atalanta mette la testa fuori al quarto e va alla conclusione con Bonaventura che impegna Castellazzi alla deviazione in corner. Poco dopo i nerazzurri guadagnano una punizione dal limite destro dell’area di rigore che viene calibrata male da Cigarini che si perde sulla barriera interista.

Consigli c’è: ancora una volta sugli scudi Consigli al quarto d’ora quando Zarate, dopo una bella serpentina in area, va a concludere e chiama all’intervento provvidenziale del portiere atalantino che devia in calcio d’angolo. L’Atalanta risponde con un bel lancio di Cigarini per Moralez che, una volta in area, fa partire un traversone che passa davanti alla linea di porta senza che nessuno trovi la deviazione vincente. Lucchini rischia il disatro sull’azione successiva rinviando sul petto del neo entrato Pazzini (un ex) che, fortunatamente, finisce alle stelle.

Occasioni & occasioni: altra opportunità per la banda di Colantuono al ventesimo sulla falsa riga di quella precedente: Moralez crossa al bacio e nessuno riesce a trovare la deviazione vincente. Sul fronte opposto, Pazzini va alla conclusione quattro minuti più tardi con la palla che finisce sull’esterno della rete. Combinano bene poi Maicon e Stankovic ai limiti dell’area atalantina con il passaggio del primo per la conclusione del secondo che finisce di poco sopra la traversa.

Pericolo Milito: l’Inter, pur sorniona, è sempre pericolosa quando avanza palla al piede e lo dimostra la conclusione di Milito ad un minuto dalla mezz’ora che scalda le mani a Consigli e chiama Masiello all’intervento provvidenziale a liberare l’area. Il “Principe” interista si divora al minuto trentadue la clamorosa occasione per la squadra di Ranieri che Stankovic confeziona per Maicon che mette in mezzo e l’attaccante nerazzurro spedisce sopra la traversa una ghiotta opportunità per il sollievo dei tifosi atalantini al Comunale.

L’Inter spinge: Moralez lascia il campo al minuto trentasei con Colantuono che inserisce Marilungo per gli ultimi minuti del match in ruolo dell’argentino. Con l’Inter impegnata nel massimo sforzo alla ricerca del possibile gol-vittoria, i nerazzurri resistono con ordine e, quando possono, mantengono palla con un occhio anche al cronometro che vede avvicinarsi il novantesimo.

Guido da rigore: impensabile quello che accade a ridosso del novantesimo: contropiede di Marilungo che Chivu stoppa in area con il guardalinee che suggerisce all’arbitro di decretare il rigore (un po’ dubbio a dirla tutta) a favore dell’Atalanta che fa impazzire il Comunale.

Castellazzi dice no: va sul dischetto Denis, ma stavolta il Tanque nerazzurro è impreciso nella battuta e Castellazzi para il tiro dal dischetto salvando l’Inter mentre i minuti di recupero decretati dall’arbitro saranno quattro. Occasionissima comunque sciupata dal bomber nerazzurro che si rivelerà un vero e proprio rammarico al termine di un match che finirà 1-1 senza ulteriori sussulti nel recupero con il punteggio che, nel complesso, è il risultato più giusto anche se quel rigore sbagliato è stata davvero una grossa chance su cui mangiarsi davvero le mani e non solo…




Atalanta-Inter: tabellino & pagelle

Luca Castellazzi (subentrato a Julio Cesar) para il rigore a Denis nel finale di gara

IL TABELLINO:

ATALANTA-INTER 1-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 32′ pt Sneijder, 44′ pt Denis

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; A. Masiello, Capelli, Lucchini, Peluso; Schelotto, Cigarini (30′ st Carmona), Padoin, Bonaventura; M. Moralez (37′ st Marilungo); Denis (48′ st Gabbiadini) – In panchina: Frezzolini, Bellini, Minotti, Tiribocchi – All.: Colantuono

INTER (4-3-1-2): Julio Cesar (1′ st Castellazzi), Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso Stankovic; Sneijder (17′ st Pazzini); Milito, Zarate (22′ st Obi) – In panchina: Jonathan, Cordoba, Thiago Motta, Castaignos – All.: Ranieri

Arbitro: Valeri di Roma (Giordano-Ghiandai/Peruzzo)

Note: spettatori: 20mila circa – all’89 Castellazzi para un calcio di rigore a Denis

LE PAGELLE:

ALL.: COLANTUONO 6.5: la sua è una Atalanta da battaglia che corre, lotta e soffre. Non incanta, ma per poco non fa il colpaccio. Avanti così!

CONSIGLI 6.5: attento in almeno un paio di circostanze in cui viene chiamato all’opera. Promosso.

MASIELLO 6.5: altra gara davvero impeccabile per lui. Si prende sempre più carico della difesa nerazzurra. Bene.

CAPELLI 6.5: gara positiva anche la sua, concede poco ai suoi. Ok!

LUCCHINI 6: qualche imprecisione di troppo, nel complesso non combina danni.

PELUSO 6: gara generosa, meno in palla che in altre occasioni. Benino.

SCHELOTTO 6.5: diventa quasi un incubo per i difensori interisti…

CIGARINI 6.5: sfortunato nel deviare il pallone di Sneijder nella propria porta, si riscatta nella ripresa con un paio di lanci davvero deliziosi.

PADOIN 6.5: lotta e fa legna in mezzo al campo. Avanti così.

BONAVENTURA 6: impacciato nel primo tempo, cresce nella seconda parte di gara ma senza incantare. Benino.

MORALEZ 6.5: suo l’assist per il gol di Denis, sue le iniziative più pericolose nella ripresa. Che volere di più?

DENIS 6.5: protagonista della serata, come da titolo, nel bene e nel male: lesto a segnare il gol dell’1-1 nell’unica occasione del primo tempo, poi arriva sfinito sul dischetto del rigore e fallisce l’occasione che poteva valere tre punti.

SOSTITUZIONI:

CARMONA 6: entra nell’ultimo quarto d’ora di gara. Non cambia di molto le cose.

MARILUNGO 6.5: protagonista quanto lesto a guadagnarsi il rigore che Denis sciuperà.

GABBIADINI s.v.: entra nel finale.