Un film già visto: l’Atalanta spreca, la Roma segna e vince. I nerazzurri incassano il terzo K.O. di fila.

ROMA-ATALANTA 2-0: terza sconfitta consecutiva per i nerazzurri che escono sconfitti 2-0 dalla sfida all’Olimpico con la Roma: eppure la squadra di Colantuono spreca nel primo tempo almeno tre nitide palle gol e centra la traversa con Moralez per poi subire nel finale il gol di Lamela che taglia le gambe a Denis e compagni. Nella ripresa la squadra appare fiacca e subisce l’iniziativa giallorossa che, al quarto d’ora, chiude il match con la rete di Bradley. Ancora una volta tanta sfortuna, ma anche molta imprecisione per la squadra di Colantuono che scivola così al quart’ultimo posto, in compagnia del Palermo.

Roma: nella città dei gladiatori a caccia di una partita eroica per dimenticare gli incubi della scorsa giornata. L’Atalanta coi cerotti si presenta a Roma per la sfida ai giallorossi di Zeman all’ora di pranzo con la voglia di ripartire e dimenticare quella partita incredibile di domenica con il Toro, giocata alla grande per tre quarti di gara e persa malamente incassando quattro gol in una dozzina di minuti. Sfida non facile, anche i padroni di casa arrivano da una bella scoppola presa in casa della Juve e, sicuramente, la voglia di rialzare la testa sarà tanta da ambo le parti.

L’occasionissima sciupata da Denis sullo 0-0

Subito un’occasionissima: partita che inizia con una leggera supremazia territoriale dei padroni di casa che provano a portare i nerazzurri nella loro area di rigore ma con scarsa precisione. Entrata in partita, l’Atalanta inizia da subito a far gioco, portandosi in avanti cercando di portare insidie alla porta della Roma ed al decimo i nerazzurri confezionano una colossale palla-gol: Denis viene lanciato da un lancio rasoterra centrale e s’invola da solo verso la porta giallorossa, entra in area, ma Stekelenburg con la mano destra è bravissimo a salvare la conclusione dell’argentino deviando la palla in corner.

Monologo nerazzurro: fioccano le occasioni per i ragazzi di Colantuono che vanno nuovamente vicino al gol due minuti più tardi sugli sviluppi di una punizione da sinistra di Moralez, incornata di Peluso e Stekelenburg blocca la palla sulla linea di porta. Denis sciupa ancora al quarto d’ora un’altra occasione quando, ben pescato in area, la sua bordata finisce a fil di palo.

Anche la traversa…: piegata dall’imprevedibilità dei nerazzurri, la Roma non pare capace di arginare le offensive atalantine ma la sfortuna si accanisce ancora una volta con i ragazzi di Colantuono quando, a ridosso del ventesimo, il traversone basso da destra di De Luca, trova la zampata di Moralez centra la traversa in pieno per l’ennesima ghiotta occasione gettata alle ortiche per l’Atalanta.

Puntuale, ecco la beffa: come per una legge non scritta del calcio, o come un film già visto qualche giorno fa, le occasioni dilapidate dai nerazzurri diventano la più clamorosa delle beffe alla mezz’ora quando, con mezza occasione, la Roma passa: al limite dell’area Totti smarca con un pallonetto Lamela in area che, pur toccando male il pallone, riesce ad infilare Consigli in uscita. Senza nemmeno forse saperlo, la Roma si trova avanti di un gol.

Brividi finali: scossa dal gol incassato in quel modo, l’Atalanta sbanda sul finale di primo tempo quando i padroni di casa vanno vicini al secondo gol nell’azione di Lamela, che smarca di testa in area Destro che colpisce la traversa con una bordata. Ultimi sussulti di un primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero con i giallorossi avanti di un gol.

Gol all’americana: riparte il match dopo l’intervallo senza nessun cambio nelle due formazioni, ma la sensazione è che il gol di Lamela ha influito e non poco nelle teste dei nerazzurri che si presentano in campo piuttosto intimoriti e rinunciatari dando fiato e coraggio agli uomini di Zeman che arrivano con più facilità in area, prima con una conclusione di Florenzi fuori di un nulla, poi con Totti che ci prova da lontanoe Consigli mette in corner con i pugni. Nerazzurri costretti ad allungarsi, manna per il gioco di Zeman, e la scarsa vena di Denis e compagni la davanti è punita ancora al quarto d’ora dai giallorossi: staffilata di Destro da sinistra, Consigli respinge in qualche modo e Bradley da posizione angolata infila la porta atalantina; poco prima era entrato in casa atalantina Bonaventura per Moralez.

Vai coi cambi: il gol del raddoppio spegne quasi definitivamente le velleità atalantine, con il morale sotto i tacchi e menlmente già fuori da una partita che, anche oggi, sembra un film già visto in tempi nemmeno troppo lontani. Inserendo Marilungo (in campo dopo un lungo infortunio, auguroni!) e Scozzarella mister Colantuono tenta di dar vivacità maggiore ai suoi in cerca di una svolta che non arriva, nemmeno quando Denis va a segno ma la rete viene annullata per fuorigioco, ma Piris teneva in gioco l’attaccante nerazzurro.

Cercasi esorcista?: decisamente non c’è molto da dire al momento delle riflessioni finali di questo match che rimane ancora una volta un emblema di questo scorcio di stagione di un’Atalanta che paga dazio alla prima distrazione ed i ragazzi di Colantuono crollano dal punto di vista mentale ogni qualvolta la palla va dentro nella rete di Consigli. Resta da capire perchè le gambe degli attaccanti tremano davanti alla porta avversaria ma anche per qual motivo una difesa arcigna nelle prime giornate sia diventata un formaggio coi buchi nelle ultime tre (9 gol subiti, due soli all’attivo). Forse la pausa per la nazionale arriva al momento giusto per giocatori e tecnico per provare a far quadrato e ripartire con maggiore serenità, perchè di queste ultime due sconfitte non è tutto da buttare, anzi, le occasioni sciupate oggi, il bel gioco visto col Toro ed a tratti anche all’Olimpico sono un punto da cui ripartire perchè non eravamo eroi dopo aver vinto a Milano con il Milan e non siamo da rottamare ora che le cose non vanno bene. Rialziamoci e non molliamo, dopo la burrasca il sole spunta sempre in mezzo alle nubi e, dopo la pausa, si potrà provare tutti insieme a far tornare il sereno nel cielo (e nella classifica) nerazzurra. Forza ragazzi!