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SERIE A, SETTIMA GIORNATA: finisce a reti bianche il match del Comunale contro l’Udinese: poche le emozioni di una partita piuttosto bloccata e viva solo nella ripresa quando i nerazzurri ci provano con più convinzione ma vanno ad impattare contro almeno due ottimi interventi del portiere ospite Handanovic che diventa il protagonista tra le fila degli ospiti. Espulso Pinzi dopo un quarto d’ora della ripresa per doppia ammonizione, il forcing dei nerazzurri diventa più insistente ma il risultato non cambierà: finisce 0-0, con qualche rammarico in più per i ragazzi di Colantuono.

Bergamo: senza i sei punti di zavorra per l’Atalanta, quella di oggi sarebbe la sfida tra la prima della classe e la seconda: la lanciatissima Udinese dell’ex Guidolin arriva a Bergamo dopo la sosta per gli impegni delle nazionali che ha fermato il campionato e l’Atalanta che vuole cancellare la prova contro la Roma che ha coinciso con la prima sconfitta stagionale dei nerazzurri e ritornare a mettere punti in classifica dopo l’ottimo inizio di torneo.

Ritmi alti: il match parte con i nerazzurri che provano sin da subito a spingere mettendo alle strette i friulani che appaiono sorpresi. La velocità dei nerazzurri porta qualche folata offensiva che però non trova miglior sorte. Gli ospiti rispondono con una punizione che Di Natale spedisce alle stelle. Punizione da buona posizione guadagnata dai nerazzurri al diciottesimo, con la battuta di Cigarini che va a sbattere però sulla barriera friulana.

Fase confusa: i fuochi artificiali di inizio match vengono pian piano rimpiazzati da un ritmo di gara più lento ed avaro di emozioni: solo intorno alla mezz’ora una bella azione di Schelotto porta alla conclusione Bonaventura il cui pallone è respinto da un difensore friulano e, sul capovolgimento di fronte, i bianconeri guadagnano corner dopo una conclusione dalla distanza di Di Natala in un match che si fa via via lento ed abbastanza noioso. Al trentunesimo va alla conclusione Padoin il cui tiro a giro finisce di un nulla dal palo di Handanovic. Ancora una volta la risposta friulana è affidata ad una punizione di Di Natale che crea confusione in area, ma Consigli è bravo a sventare la minaccia. Nel frattempo da forfait Manfredini ed al venticinquesimo entra al suo posto Capelli.

Denis ci prova: arriva a pochi minuti dalla fine la prima vera occasione degna di nota del match con i nerazzurri che provano la ripartenza con Denis che, entrato in area, si accentra e va a concludere ma è brava la difesa friulana a fare muro e sventare una buona occasione per la squadra di Colantuono.

Parapiglia finale: finisce quasi in rissa il primo tempo quando, una bella azione di Bonaventura termina con il traversone in area per l’accorrente schelotto che va a contatto con il portiare Handanovic che ha una reazione decisamente spropositata ed innesca un piccolo parapiglia che si conclude con l’ammozione per il portiere friulano ed il nerazzurro Cigarini. Un siparietto decisamente evitabile all’epilogo di un primo tempo che, dopo tre minuti di recupero, va in archivo con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

Stesso copione: ricomincia la ripresa senza cambi ed i medesimi ventidue in campo; nelle fasi iniziali la sensazione è che le due squadre continuino a badare al sodo più che allo spettacolo con le scintille in campo che sembrano aver sempre la meglio rispetto al bel gioco. Conclusione da fuori di Schelotto al settimo con la palla che finisce abbondantemente sopra la traversa. L’Udinese risponde al quarto d’ora con una bella triangolazione che manda Isla al traversone basso che non trova fortunatamente la deviazione di nessun giocatore friulano.

Rosso Pinzi: si riaccende la partita tre minuti più tardi quando Pinzi ferma una bella azione in velocità di Bonaventura e per il centrocampista dell’Udinese arriva la seconda ammonizione che gli costa così la doccia anticipata, lasciando i suoi in inferiorità numerica per una buona mezz’ora di partita. La susseguente punizione viene battuta da Denis, ma la palla finisce alta sopra la traversa di Handanovic.

Mossa-Tir: l’ingresso di Tiribocchi per Moralez fa intuire la scelta di Colantuono di voler dar maggior peso in attacco nel tentativo di sfondare e cercare il colpo grosso nell’ultima parte della gara. Ed è proprio il Tir al ventisettesimo a sfruttare un batti e ribatti in area per andare alla conclusione ed andare ad un passo dal punto del vantaggio. I nerazzurri spingono con insistenza ma la sensazione è che manchi la lucidità giusta per trovare il guizzo vincente contro una squadra ben organizzata.

Occasione Peluso: prodezza del portiere ospite Handanovic al minuto trentaquattro quando una conclusione di Peluso, nata al termine di una bella azione dei nerazzurri, chiama il numero uno dell’Udinese alla respinta in corner con un intervento determinante. Tocca poi a Tiribocchi impegnare nuovamente il portiere ospite con un bel colpo di testa dopo un bel traversone di Masiello che trova l’ennesima respinta prodigiosa di Handanovic.

Botta Padoin: paura per Padoin a ridosso del recupero dopo un brutto scontro con Abdi che fa guadagnare punizione ai nerazzurri da buona posizione che però Cigarini calcia malamente sulla barriera.

Pari e patta: restano così solo tre minuti da disputare con le due squadre che non hanno più le forze necessarie per provare qualche iniziativa degna di nota. Finisce dunque a reti bianche tra Atalanta e Udinese con il portiere ospite Handanovic protagonista nella ripresa di almeno un paio di interventi decisivi. Risultato sostanzialmente giusto per quanto visto in campo e le due squadre che si dividono la posta in palio nonostante qualche rammarico in più per i nerazzurri che, specie nel secondo tempo, hanno osato di più ma non hanno fatto i conti con la bravura di Handanovic. Un punto senza dubbio importante contro una squadra più attrezzata come l’Udinese che ha avuto più di qualche grattacapo contro Denis e compagni. Si sale così a cinque punti in classifica (undici senza la penalità): guai ad abbassare la guardia perchè è della fame di punti e della voglia di far bene che passa una buona fetta delle speranze-salvezza di questa squadra. Forza ragazzi!

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