Delvecchio stende il Sassuolo:

l’Atalanta vince e allunga

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La deviazione vincente di Gennaro Delvecchio che regala la vittoria all'Atalanta sul Sassuolo

I nerazzurri superano il Sassuolo con una rete di Delvecchio in avvio di ripresa e con qualche polemica per un sospetto fuorigioco al momento dell’azione decisiva: la squadra nerazzurra fatica parecchio ma crea almeno tre-quattro nitide palle gol che però non vengono sfruttate a dovere dagli attaccanti. Una gara tosta e che si infiamma dopo la rete nerazzurra (espulso Rea tra gli ospiti) ma con gli avversari che non centrano mai la porta di Consigli. Doni e compagni mantengono il primato solitario del campionato cadetto in vista delle sfide a Torino e Novara settimana prossima.

Bergamo: il mini-ciclo terribile che l’Atalanta andrà ad affrontare con tre gare in poco più di una settimana vedendosela con avversari tutt’altro che morbidi inizia dal pomeriggio di Bergamo con la sfida al Sassuolo dell’ex Gregucci che arriva al Comunale dopo una striscia importante di risultati positivi che ha riportato nelle zone centrali del campionato una squadra che era partita malissimo sotto la gestione di Arrigoni e che ha saputo ritrovare la giusta quadra e risalire la china con la guida dell’ex tecnico nerazzurro la cui avventura in terra orobica è durata la miseria di quattro giornate in cui altrettante sconfitte gli costarono la panchina in maniera forse fin troppo prematura.

Aria di turn-over: gli impegni infrasettimanali ed i successivi big match con Torino e Novara obbligano Colantuono a mischiare le carte e dar spazio anche a chi di solito non gioca titolare inserendo Delvecchio in mezzo al campo (esordio da titolare per lui) e lasciar almeno inizialmente a riposo Tiribocchi con Ruopolo in campo al suo posto. Nel Sassuolo c’è l’esperienza di Bruno e l’estro di Catellani nell’attacco di Gregucci per tentare di far male alla difesa atalantina.

Pomini pigliatutto: la partenza è decisamente nerazzurra, con la squadra di Colantuono che prova sin da subito a cercare di sbloccare il risultato e subito dopo sette minuti reclama con Doni che contesta un fallo subito in area ma l’arbitro non fa una piega ed anche i replay televisivi non sembrano essere molto chiari in merito. La partita non decolla ma rimane su ritmi accettabili ed al ventesimo il portiere ospite è protagonista di una grande parata quando lancio un lungo di Barreto, trova il ponte aereo di Talamonti per Ruopolo che colpisce di testa solo davanti a Pomini, autore di una grande parata che evita il gol. Ci prova anche Marilungo pochi minuti più tardi ma la mira appare davvero poco precisa mentre gli ospiti fanno paura alla mezz’ora quando il collo destro da fuori area di Valeri sfiora il palo alla sinistra di Consigli. Poi è ancora solamente Atalanta a tentare l’iniziativa: prima un bel dialogo tra Ferreira Pinto e Barreto vede la conclusione al volo di quest’ultimo che però è imprecisa e poi in chiusura di primo tempo con Marilungo, servito da Ruopolo al limite dell’area, è contrastato bene da un difensore e la sua conclusione risulta così sballata ed fuori misura. Si chiude con quest’ultimo sussulto nerazzurro un primo tempo che va in archivio sullo 0-0.

Non si passa: la ripresa parte e la buona volontà nerazzurra finisce sempre per impattare nell’ordinata difesa emiliana che chiude con ordine e tenta qualche ripartenza che, spesso, finisce con l’evaporare ai limiti dell’area nerazzurra e tant’è che Consigli risulterà praticamente inoperoso. Al sesto Ferreira Pinto s’incunea in area sulla destra e il suo tiro è respinto di piede dal portiere mentre cinque minuti più tardi sulla punizione dalla sinistra di Barreto, l’incornata di Doni trova l’ennesima parata di Pomini che devia in corner.

Lampo e polemiche: arriva un po’ all’improvviso ma la fiammata vincente nerazzurra nasce proprio nel momento in cui la partita sembrava essere praticamente stregata per Doni e compagni: punizione dalla lunga distanza di Barreto, la palla arriva in area e viene toccata lievemente da Delvecchio e finisce in rete. Mistero nei momenti successivi alla rete in quanto l’arbitro convalida il gol solo dopo essersi consultato con il guardalinee Schenone tra le proteste dei giocatori del Sassuolo che contestano una probabile posizione di fuorigioco al momento del lancio di Barreto che, in effetti, anche le immagini televisive sembrano confermare. La partita prende una piega decisamente cattiva ed al ventiquattresimo si scatena una mezza rissa in area nerazzurra, ed alla fine l’arbitro ammonisce Delvecchio prima e Rea poi che, essendo al secondo cartellino giallo, viene espulso lasciando gli ospiti in dieci uomini. Pur con l’uomo in meno gli emiliani di Gregucci riescono a tratti ad imporre il gioco ai nerazzurri ma fortunatamente non riescono mai ad impensierire Consigli che risulterà praticamente inoperoso fino a fine gara.

Regola del sei: ancora una volta un recupero formato extra-large di ben sei minuti (è ormai la terza volta questa stagione) non riesce però a portare ad azioni degne di tal nome se non una conclusione disperata negli ultimi secondi di Quadrini che finisce alle stelle così come le speranze del Sassuolo di centrare il pareggio. La vittoria conquistata con fatica e con un pizzico di fortuna permette all’Atalanta di consolidare il primato e vincere una partita che vale tre punti pesantissimi in vista delle due partite importantissime la prossima settimana contro Torino e Novara: due esami di maturità delicatissimi per misurare quanto questa squadra sia pronta a fare il grande salto e dimostrarsi vera capolista. Un incrocio fondamentale nella infinita volata verso la serie A.

Avanti tutta ragazzi!

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