Le pagelle di Udinese-Atalanta

MURIEL E’ DECISIVO, DJIMSITI E PASALIC IN SERATA-NO

Partita non certo spettacolare come nelle ultime due uscite, ma pratica e cinica quella dei nerazzurri questa sera: la chiave del match è sicuramente data dall’ingresso di Muriel nella ripresa. La doppietta del colombiano spiana la strada ai nerazzurri proprio quando l’Udinese pareva abbottonata al punto giusto per resistere all’assalto al fortino da parte della Dea. Non bene Djimsiti (infilato sul pareggio di lasagna) e Pasalic (oggi in un ruolo dove ha faticato molto).

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7.5: la cambia dalla panchina, e la vince. I suoi oggi forse non brillano come nelle precedenti usciti ma è anche comprensibile giocando praticamente ogni tre giorni. La vittoria è di quelle pesantissime, la Roma è ora a tre punti ed il terzo posto dell’Inter non pare più una utopia. Da qui alla fine ci sarà ancora da divertirsi: ora il Napoli.

GOLLINI 6.5: prende due gol senza troppe colpe ma è complessivamente sempre attento e sicuro tra i pali.

TOLOI 6.5: un po’ in difficoltà in avvio, poi però la sua partita è sicuramente ben oltre la sufficienza.

CALDARA 6.5: pure per lui una gara con grande dispendio di energia, arriva stremato nel finale e con una ammonizione rimediata durante il match che un po’ lo ha condizionato.

DJIMSITI 5: suo malgrado colpevole in occasione del pareggio dove si fa sorprendere (e doppiare in velocità) da Lasagna che se ne va in porta per firmare l’1-1 (PALOMINO 6.5: nella ripresa tocca a lui che mostra sicuramente cose migliori rispetto al compagno).

HATEBOER 6.5: corre parecchio, ma nella ripresa la spia della riserva di energie inizia a lampeggiare (GOSENS 6.5: dentro il tempo che basta a dar un cambio di marcia ai suoi anche grazie al suo contributo).

PASALIC 5: fuori posizione o fuori forma? Difficile da capire, eppure dopo la squalificava poteva esser lui tra gli elementi più in palla della Dea, invece delude e fatica ad incidere. Sostituito (DE ROON 6.5: ci mette

FREULER 7: ormai inamovibile per il Gasp, tanta qualità e quantità la in mezzo dove la Dea riparte e spesso sa far male.

CASTAGNE 6.5: torna dopo diverse giornate passate tra panchina e pochi minuti in campo e convince con una prova decisamente positiva.

MALINOVSKYI 6: un paio di cannonate da fuori area che Musso sventa, ma anche qualche pallone perso davvero in maniera ingenua (MURIEL 8: croce e delizia: fa imbufalire il Gasp per alcune palle perse in maniera sciocca, ma tira fuori due autentiche perle che consentono ai suoi di portar a casa la vittoria e dare un altro colpo importante a chi insegue. Decisivo!).

GOMEZ 7.5: ancora una volta parte un po’ nascosto ma, col calare degli avversari, diventa devastante. Si conquista lui la punizione che Muriel trasforma nel gol del nuovo vantaggio. Immenso! (ILICIC s.v.: dentro nel finale, solo pochi minuti per lui).

ZAPATA 7: vede la sua ex squadra e la punisce anche stavolta. Gol, il suo, che sblocca il match, poi sparisce un po’ dai radar per ricomparire nella ripresa. Timbra anche stavolta.




L’Atalanta vola con la legge dell’ex: Zapata e Muriel abbattono l’Udinese

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-3: MURIEL ENTRA E DECIDE IL MATCH

E sono sei: l’Atalanta è un fiume di belle, bellissime notizie. Vince ad Udinese una partita non spettacolare ma molto pratica, centra la sesta vittoria consecutiva, sale ad ottanta gol campionato, stacca la Roma a nove punti e vede l’Inter ad una sola lunghezza. La banda del Gasp è ancora una volta una sinfonia pur in una serata non brillantissima in cui fa la cosa più importante: vincere. Passa subito con Zapata, poi viene infilata da Lasagna con un gol in contropiede, stringe i denti in un match bruttino fino all’intervallo. Poi nella ripresa il Gasp cambia e mette Muriel che si inventa due gol bellissimi e fa allungar la Dea sul 3-1; nel finale accorcia ancora Lasagna ma non basterà. L’Atalanta vince a Udine con gli ex.

Udine: alla ricerca del sesto sigillo, per sfruttare al meglio la sconfitta della Roma contro un avversario in crisi di risultati ma con un gioco rognoso e capace di imbrigliare spesso gli avversari. L’Atalanta sfida l’Udinese sul suo campo e cerca campo per volare cementar ancor di più il suo quarto posto e provare a pareggiare il record di vittorie consecutive (sei) contro i padroni di casa che, privi di un paio di giocatori importanti, cercano di invertir la rotta di una classifica bruttina ma che vorrebbe evitare di peggiorare ulteriormente.

ANCORA PANCHINA PER ILICIC: condizione non ancora al top per Ilicic che il Gasp lascia ancora inizialmente in panchina con in campo confermatissimo Malinovskyi con il Papu e Zapata davanti mentre Castagne in corsia gioca al posto di Gosens e Caldara prende il posto di Palomino in difesa. Nei padroni di casa, Gotti, che deve fare a meno di Mandragola e De Paul, davanti si affida a Lasagna con Fofana e Jansen in mezzo a cercar di arginare le avanzate nerazzurre.

ZAPATA LA SBLOCCA SUBITO: avvio scoppiettante del match con i padroni di casa pericolosissimi al sesto quando Fofana trova il corridoio giusto verso la porta ma Gollini è decisivo in uscita ad evitare guai peggiori e la Dea che risponde sul capovolgimento di fronte con una bellissima conclusione di Gomez con Musso che vola e manda in corner un tiro che pareva destinato a finir in rete. Ma la squadra del Gasp passa all’ottavo quando Zapata viene pescato in area da Toloi: controllo e tiro imprendibile per il portiere friulano che porta all’1-0 atalantino.

LASAGNA INFILA LA DEA IN CONTROPIEDE, 1-1: dopo una partenza davvero ricca di emozioni la gara cala di intensità con i nerazzurri in controllo del match ma incapaci di creare altre occasioni degne di tal nome. L’Udinese aspetta, stringe i denti e, quando riparte fa male, malissimo alla Dea: Fofana lancia Lasagna che brucia la difesa nerazzurra sul filo del fuorigioco e va a segnare il punto con cui i friulani rimettono in equilibrio il match alla mezz’ora. Ancora Fofana e Lasagna protagonisti pochi minuti più tardi con sempre il primo che offre palla al secondo che prova il pallonetto che scavalca Gollini ma finisce sopra la traversa; poi tocca a Musso superarsi, stavolta su Malinovskyi con un colpo di reni che evita il gol e manda la palla in calcio d’angolo per quello che è l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude senza recupero e con le due squadre in parità.

RIPRESA, IL GASP CAMBIA: cambia in difesa il Gasp durante l’intervallo, ne fa le spese Djimsiti che viene sostituito in avvio da Palomino e l’Udinese che al sesto è pericolosa con una conclusione al volo di Wallace in area che finisce fuori di pochissimo e mette i brividi a Gollini. Altro cambio per la Dea pochi istanti dopo, entra Muriel in campo al posto di Malinosvkyi. Ci prova Freuler al tredicesimo al termine di una bella azione dei nerazzurri ma conclusione dello svizzero troppo debole e Musso blocca senza problemi: altri cambi per il Gasp che inserisce De Roon e Gosens al quarto d’ora a posto di Pasalic ed Hateboer.

MURIEL ACCENDE IL CANNONE: BUM-BUM E 3-1!: l’Udinese si abbottona dietro e sembra riuscire a gestir le offensive nerazzurre fin quando Muriel non inizia a scaldar i motori: prima chiama Musso alla grandissima parata sulla sua conclusione, poi però lo trafigge al minuto venticinque con un bolide terra-aria direttamente da calcio di punizione che riporta la Dea in vantaggio al Friuli. Il colombiano è scatenato, sfiora la doppietta poco dopo la mezz’ora (altra grande parata di Musso) e poi fa di nuovo centro a undici dalla fine con un’altra gran botta da fuori che fa scappare in avanti la Dea sul 3-1.

LASAGNA ACCORCIA, MA VINCE LA DEA E VEDE L’INTER: entra anche Ilicic negli ultimi minuti di partita anche per dar fianco ad uno strematissimo Gomez con l’Udinese che nel finale prova a sfruttar la stanchezza dei nerazzurri ed a quattro dalla fine la riapre, ancora con Lasagna che anticipa tutti di testa e firma la sua personale doppietta. Tuttavia i friulani non riusciranno ad esser più pericolosi e la Dea gestirà bene i restanti minuti da giocare, compresi i quattro di recupero al cui termine i ragazzi del Gasp possono festeggiare la sesta vittoria consecutiva in campionato, eguagliando il record dell’Atalanta di Colantuono e dello stesso Gasperini. Record a parte, la Dea vola a +9 sulla Roma mettendo ulteriori tre punti tra se ed i giallorossi a difesa del proprio quarto posto e, nota non da poco, facendosi minacciosa alle spalle di un’Inter che ora è li ad un punto (anche se i nerazzurri di Milano devono ancora giocare): sognare, a questo punto, non costa davvero nulla. E a Bergamo la gente vuol continuare a farlo con un sorriso grande così, specie dopo gli incubi dei mesi scorsi. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 2-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 9’ p.t. Zapata (A), 31’ p.t. Lasagna (U), 26’ s.t. Muriel (A), 34’ s.t. Muriel (A), 42’ s.t. Lasagna (U)

UDINESE (3-5-2): Musso; Ekong (21’ s.t. Becao), Nuytinck, Samir; Stryger Larsen (37’ s.t. Ter Avest), Walace, Jajalo (37’ s.t. Nestorovski), Fofana, Sema (21’ s.t. Zeegelaar); Teodorczyk (26’ s.t. Okaka), Lasagna – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti (1’ s.t. Palomino); Hateboer (14’ s.t. Gosens), Pasalic (14’ s.t. De Roon), Freuler, Castagne; Malinovskyi (7’ s.t. Muriel); Gomez (35’ s.t. Ilicic), Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Atalanta-Udinese 7-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 40’ p.t. Malinovskyi (A), 24’ s.t. Becao (U), 31’ s.t. Caldara (A), 32’ s.t. Zeegelaar (U) – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




L’Atalanta va a Udine per provare a mettere la sesta

UDINE, ORE 19.30

CON TRE PUNTI, EGUAGLIATO IL RECORD DI VITTORIE CONSECUTIVE

Dopo la grande rimonta ai danni della Lazio, l’Atalanta torna in campo questa sera all’ora di cena nella prima trasferta post-Covid per i ragazzi del Gasp che saranno di scena ad Udine: i nerazzurri vanno a caccia di altri punti pesanti per blindare sempre più il quarto posto e, perchè no, sperar di approfittare di un passo falso dell’Inter al terzo posto. Però bisogna prima pensar a superare l’Udinese, avversario rognoso con i friulani in cerca anche loro di importanti punti per allontanarsi dalle zone basse della classifica. Con un successo la squadra del Gasp centrerebbe la sesta vittoria consecutiva, eguagliando il record stabilito dalle Atalanta di Colantuono e dello stesso Gasperini.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con il ritorno di Pasalic dopo la squalifica e il pieno recupero di Ilicic, mister Gasperini torna ad avere piena abbondanza a disposizione: il croato e lo sloveno potrebbero esser schierati sin dal primo minuto con Caldara che in difesa giocherebbe al posto di Palomino che è diffidato.

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): Musso; Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Larsen, Ter Avest, Jajalo, Fofana, Sema; Okaka, Lasagna – Allenatore: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini




Le pagelle di Atalanta-Udinese

RINASCITA-ILICIC, PER TRAORE ESORDIO INDIMENTICABILE

Partita, quella odierna, in cui è davvero difficile esprimere giudizi che amplifichino ulteriormente la grandissima prova dei nostri ragazzi: Ilicic dipinge con i piedi e conferma che, se in giornata, è immarcabile. Muriel trova fa cinque gol in due partite e conferma che Zapata può riprendersi senza fretta. Peccato per Kjiaer dietro e quella disattenzione abbastanza inspiegabile da uno che ha sin qui sempre mostrato sicurezza; finchè il match resta in equilibrio, Gollini è ancora decisivo.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: rivitalizza i suoi dopo la scoppola di Manchester e la squadra risponde alla grandissima sul campo. Partita praticamente perfetta, mai persa di vista nonostante le difficoltà in avvio di match. Ora il Napoli, sognare si può!

GOLLINI 7: al di la del risultato finale, l’Udinese nella prima parte di gara gioca bene e lui è decisivo sull’1-1 fermando Lasagna pronto a colpire a rete. Ottima la sua partita.

KJAER 5.5: stranamente nervoso, commette un errore veramente incredibile che regala ad Okaka il pallone del vantaggio ospite. Anche nel finale di gara, nonostante il risultato ampiamente acquisito, commette errori più di testa che di concentrazione.

TOLOI 6.5: chiamato all’ultimo per l’improvviso forfait di Palomino, non commette particolari sbavature disputando una egregia partita.

DJIMSITI 6.5: buona gara, svolge con ordine il suo compito senza particolari errori. Bene così (MALINOVSKY 7: entra e tira anche lui un po’ da tutte le parti, non trovando tuttavia la rete).

HATEBOER 6.5: bene quando si tratta di rientrare e coprire, quando invece deve crossare in area la precisione non è proprio il suo forte…

DE ROON 7: gran partita e assist importantissimo ad Ilicic per il gol che vale il momentaneo 1-1.

PASALIC 7: chiamato in causa per dar riposo a Freuler, gioca una ottima partita condita anche con il primo gol in campionato di questa stagione per il croato. Bravo!

CASTAGNE 7: corre, lotta, crossa e sfiora anche il gol nell’azione che porta al terzo gol firmato da Ilicic.

GOMEZ 7: un furetto scatenato, nonostante la faticaccia di mercoledì in coppa pare non sentire la stanchezza. Nella ripresa il mister gli concede fiato. (BARROW 6.5: subito pericoloso in avvio, poi anche lui partecipa alla festa finale con i compagni).

ILICIC 9: calcio e poesia. E’ tornato! D’altronde, non fosse scostante non giocherebbe da noi: quando è in questo stato di grazia diventa imprendibile per chiunque: due gol, rigore procurato e assist. Mostruoso! (TRAORE 7: la prima volta sotto la Nord non si scorda mail: il ragazzino entra e segna nel giro di una manciata di minuti. Il futuro è suo!).

MURIEL 9: hattrick per lui! Ne segna tre, se ne divora anche un quarto e si porta comunque a casa il pallone. Quelli che temevano come la Dea potesse sopperire all’infortunio di Zapata hanno avuto la risposta: cinque gol in due partite per lui.




Atalanta, un settebello da terzo posto: Udinese spazzata via, 7-1!

SERIE A, NONA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 7-1: LA DEA VA SOTTO, POI SI SCATENA!

La scoppola di Champions è alle spalle, e l’Atalanta la dimentica nella maniera più pazzesca che si potesse immaginare: batte l’Udinese, anzi la travolge con sette gol (SETTE!), andando addirittura sotto in avvio (gol di Okaka su ingenuità di Kjiaer) ma poi scatenandosi e trovando gol ed occasioni un po’ da tutte le parti: Ilicic e Muriel sugli scudi (doppietta per il primo, tripletta per il secondo) oltre alle reti di Pasalic e del baby Traore (primo gol in A per lui dopo quello di mercoledì al City nella Champions delle giovanili) rendono il risultato di proporzioni mostruose al cospetto dell’Udinese che aveva sin qui subito sei gol in otto partite di campionato; oggi ne ha incassate sette in un colpo solo. Terzo posto consolidato per la Dea che “vede” addirittura la vetta (Juve ed Inter a tre e due punti di distanza) e mercoledì giocherà a Napoli una sfida delicatissima contro i campani, staccati di tre punti proprio dai ragazzi del Gasp.

Bergamo: l’attacco più prolifico contro una difesa sin qui quasi imbattibile e, di contro, un reparto arretrato che incassa troppi gol, contro un attacco che invece ne segna pochi, ma pesantissimi: Atalanta-Udinese si presenta così, estremi contro in un match molto interessante oltre che una grandissima chance per la Dea del Gasp di avvicinare il duo la davanti dopo i contemporanei pari di ieri di Juventus ed Inter. Per sognare ancora e metter da parte la cinquina subita dal City in Champions occorre però superare i friulani, avversario che appunto concede pochissimo e quando colpisce lo fa spesso letalmente.

TORNA MURIEL DAVANTI: senza Masiello, il Gasp ritrova in difesa Palomino e Kjiaer che dovevano giocare al fianco di Djimsiti dietro, ma un problema durante il riscaldamento mette subito il numero sei nerazzurro fuori causa con Toloi schierato al suo posto. In mezzo Pasalic preferito a Freuler e Muriel che torna la davanti con Ilicic ed il Papu ad ispirare. Negli ospiti, Tudor propone Lasagna ed Okaka davanti con Jajalo e De Paul diga in mezzo al campo.

SUICIDIO-KJIAER, OKAKA FA 1-0: bella la coreografia della nuova Curva Pisani all’ingresso delle squadre in campo in un Gewiss stadium vicino al tutto esaurito per un match che inizia su ritmi elevati e con le due squadre che battagliano da subito su ogni pallone. All’undicesimo però la squadra del Gasp decide come d’abitudine di farsi del male da sola: è clamorosa la leggerezza di Kjiaer, che perde clamorosamente palla contrastato da Okaka che vola via così verso l’area di rigore e deve solo superare Gollini: l’1-0 ospite ha davvero dell’incredibile.

ILICIC FA SUBITO 1-1 CON L’OK DEL VAR: la situazione complicata (sotto in casa contro la miglior difesa del torneo) non spaventa l’Atalanta che ricomincia a giocare come se nulla fosse accaduto ed inizia a spingere: al quarto d’ora Musso risponde da campione sulla conclusione del Papu dall’interno dell’area, poi la difesa ospite riesce a salvarsi. Al ventesimo però, l’Atalanta trova la ripartenza giusta: De Roon apre per Ilicic che arriva in area ed infila il portiere ospite: 1-1, ma bandierina del guardalinee che indica fuorigioco. Cinque minuti di souspance per il check del Var che porta l’arbitro a rivedere la sua decisione. E’ gol, la Dea trova così il pari.

MURIEL LA RIBALTA DAL DISCHETTO: dopo il pareggio, la partita resta sempre gradevole, con gli ospiti che non intendono minimamente star a guardare ed alla mezz’ora Gollini è decisivo sulla conclusione in diagonale di Lasagna in area nerazzurra. Due minuti dopo però la gara svolta di nuovo: Ilicic si scatena di nuovo in area ospite, Opocu lo stende e l’arbitro fischia il penalty per i nerazzurri e regala la doccia anticipata al giocatore friulano, ammonito in precedenza. Dal dischetto va Muriel che, con freddezza, porta avanti la Dea: 2-1.

ILICIC FA 3-1 PRIMA DELL’INTERVALLO: l’inferiorità numerica rende il match dell’Udinese una montagna da scalare a mani nude, anche perchè l’Atalanta non vuol fermarsi: a dieci dalla fine il Papu crossa in area, Becao pare toccar con un braccio e per l’arbitro è rigore; anche stavolta però il Var richiama il direttore di gara che va a controllare e rivede la sua decisione facendo riprendere il gioco. Poco male, perchè la Dea il tris lo trova comunque al quarantaduesimo quando Castagne entra in area e conclude, Musso respinge poi il Papu rimette dentro per Ilicic che segna la personale doppietta che vale il 3-1, che sarà anche il risultato dell’intervallo che arriverà dopo cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara.

RIPRESA, LA DEA STRARIPA IN SEI MINUTI, 5-1: il secondo tempo inizia con qualche minuto di ritardo, vuoi per il lungo recupero della prima frazione, vuoi perchè l’arbitro rientra dagli spogliatoi ben dopo l’ingresso delle squadre in campo, ma l’Atalanta ha fretta di chiudere del tutto questo match: al secondo minuto bella azione da Ilicic per Gomez, palla per Muriel che insacca facilmente il 4-1 in una azione davvero molto bella. L’Udinese inizia a capire che questo match rischia di tramutarsi in un incubo, che Pasalic materializza all’ottavo quando il croato viene liberato benissimo dal Papu in area e trova il suo primo gol di questa stagione e fissando il punteggio sul 5-1 per la squadra del Gasp.

MURIEL-TRIS, GIOIA TRAORE, 7-1!: la squadra nerazzurra scarica tutta la rabbia per la sconfitta di champions in campo e non accenna a fermarsi: all’ottavo Ilicic centra un clamoroso incrocio dei pali. Due minuti dopo il Gasp inserisce Malinovsky che da il cambio a Djimsiti e, al ventiduesimo Barrow da entra in campo per il Papu. Al venticinque Samir gioca quasi a bowling nell’area di rigore nerazzurra, stendendone contemporaneamente quattro, tra cui Muriel; interviene ancora il Var che induce l’arbitro a rivedere l’azione e concedere un nuovo penalty alla Dea che Muriel trasforma, realizzando la personale tripletta, 6-1! Entra anche Traore per l’ultimo quarto d’ora di match ed il giovanissimo diciassettenne protagonista questa settimana di un bellissimo gol segnato ai giovani del City nella Youth League centra il suo primo gol in serie A con una bella conclusione angolata che non da ancora scampo a Musso: 7-1, pazzesco!

-3 DALLA VETTA, +3 SUL NAPOLI: restano ancora una manciata di minuti da giocare, ma non succederà più nulla e può davvero bastare così. L’Atalanta risponde sul campo alla sconfitta di Champions di mercoledì con una partita da urlo, esplodendo letteralmente sulla malcapitata Udinese che subisce ben sette gol in una sola partita quando, sin qui, ne aveva incassati solamente sei nelle precedenti otto partite. Numeri impressionanti di una squadra che consolida il terzo posto in classifica e andrà mercoledì a giocarsela a Napoli contro i partenopei, distanti proprio tre lunghezze dai nerazzurri: sembra uno scherzo, ma è davvero tutto vero. Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-UDINESE 7-1 (primo tempo 3-1)

RETI: 12′ p.t. Okaka (U), 21′ p.t. Ilicic (A), 35′ p.t. Muriel (A), 43′ p.t. Ilicic (A), 3′ s.t. Muriel, (A), 7′ s.t. Pasalic (A), 29′ s.t. Muriel (A), 38′ s.t. Traore (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti (7′ s.t. Malinovskyi), Kjaer, Toloi; Hateboer, De Roon, Pasalic, Castagne; Gomez (20′ s.t. Barrow); Ilicic (32′ s.t. Traore), Muriel – All.: Gasperini

UDINESE (3-5-2):  Musso; Becao, Ekong, Samir, Opoku; Mandragora, Jajalo (39′ s.t. Walace), De Paul (18′ s.t. Fofana), Sema; Lasagna, Okaka (1′ s.t. Pussetto) – All.: Tudor

ARBITRO: Fabio Maresca di Napoli

NOTE: spettatori: 20mila circa – ammoniti: 7′ p.t. Opoku (U), 26′ p.t. Djmsiti (A), 29′ s.t. Samir (U), 43′ p.t. Hateboer (A) – espulsi:  32′ p.t. Opoku (U) – recuperi: 5′ p.t. e 0′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Udinese

DE ROON, FREDDEZZA DAL DISCHETTO, PASALIC COME UN DIESEL

Partita che ad un certo punto pareva compromessa e destinata all’ennesimo pareggio-delusione per i nostri che invece hanno avuto il merito di andar oltre la fatica e cercar con forza la vittoria, anche a costo di rischiare di perderla: determinante la freddezza di De Roon dal dischetto sul rigore procurato da Masiello così come Zapata oggi non segna ma offre a Pasalic l’assist del raddoppio.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7.5: ribalta la sua Atalanta in tutti i modi fino a trovare la giusta chiave per prendersi vittoria e quarto posto. La mossa-Piccoli in avvio di ripresa pare un azzardo, invece tutto sommato paga per la ricerca di un episodio per svoltare un match che pareva bloccato.

GOLLINI 6: poco impegnato, non può nulla quando De Paul centra il palo, rischia quando non controlla un pallone per terra abbastanza agevole e quando si fa sorprendere fuori dai pali da Lasagna.

MANCINI 6: gioca un primo tempo senza particolari sussulti, poi durante all’intervallo lascia posto ad un attaccante nella ripresa. (PICCOLI 6.5: si ritrova un tempo intero in campo e, dopo qualche difficoltà iniziale, gioca discretamente e offre anche un assist preciso che Zapata non sfrutta di un nulla. Bene così!)

PALOMINO 6.5: chiude bene gli spazi e spesso è decisivo con interventi fondamentali quando l’Udinese prova a sorprendere i nostri in contropiede.

MASIELLO 7: determinante, sia in fase difensiva, sia quando va a prendersi il rigore che è la chiave di volta del match e spiana la strada al successo della squadra.

HATEBOER 6.5: primo tempo un po’ incerto, nella ripresa fa valere la maggior freschezza non avendo giocato in coppa giovedì per squalifica.

FREULER 6.5: dopo la prova un po’ così in coppa, oggi si riscatta con una discreta prestazione, poi lascia il campo stremato nel finale (DJIMSITI s.v.: gioca l’ultimo quarto d’ora, ingiudicabile).

DE ROON 8: pesantissima la responsabilità che si assume andando a calciare quel rigore che vale il quarto posto in classifica. Determinante!

GOSENS 6.5: parte velocissimo, poi alla distanza si perde un po’ e non risulta più incisivo. Sfiora anche il gol, salvato dall’intervento di Musso (CASTAGNE 6.5: poco meno di mezz’ora per lui, utile alla causa).

PASALIC 7: l’avvio è sempre di quelli lenti, tanti passaggi sbagliati e poca lucidità; poi cresce, diventa incisivo quando il Gasp lo arretra in mezzo e trova anche il gol che chiude i giochi. Il ragazzo è un diesel.

GOMEZ 7: senza Ilicic, oggi è lui a dover creare ed inventare, ci riesce anche a tratti ma senza però trovare il guizzo decisivo ed andando a sbattere contro la serata di grazia di Musso.

ZAPATA 6.5: sciupa anche un paio di discrete occasioni, ma è utile spesso in fase di costruzione; offre un pallone delizioso a Pasalic per il gol che vale il 2-0.




L’Atalanta completa la sua settimana da… Dea! Udinese al tappeto e quarto posto.

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 2-0: DE ROON E PASALIC PIEGANO I FRIULANI

L’Atalanta va, piega l’Udinese nel finale di una partita rognosa e per nulla semplice e si issa solitaria al quarto posto in classifica confermando la sua voglia da cannibale di prendersi tutto, e subito; dopo la finale di coppa conquistata giovedì, i nerazzurri ora sono quarti ed in piena corsa per un posto in Europa che va dalla Champions alla Europa League. Un primo tempo con il portiere Musso protagonista di almeno due grandi parate e con gli ospiti che sfiorano il gol con Lasagna nel finale mentre nella ripresa Gasperini osa il baby-Piccoli sin da subito e l’Atalanta cresce ma rischia ancora quando De Paul centra il palo in contropiede. Poi, l’episodio del rigore conquistato da Masiello e realizzato da De Roon spiana la strada al successo, arrotondato da Pasalic pochi minuti dopo. E’ ancora festa, nell’ultima partita di quest’anno al Comunale dove domani inizieranno i lavoro di abbattimento e ricostruzione della Curva Nord: un saluto degno di tal nome al cuore pulsante del tifo nerazzurro, che mai come oggi sta vivendo momenti indimenticabili.

Bergamo: dopo un weekend di delirio post conquista della storica finale di coppa Italia, l’Atalanta si rituffa nel campionato e prova a farlo con la giusta determinazione per cogliere la grande occasione che i risultati di giornata offrono a Papu e compagni: con un successo sull’Udinese i nerazzurri volerebbero al quarto posto solitario. Bisogna però superare l’ostacolo friulano che arriva a Bergamo con assoluta necessità di far punti, anche se la sconfitta dell’Empoli mantiene comunque i bianconeri a distanza dal terz’ultimo posto. Servirà quindi una prova importante dei nostri per regalarsi così un’altra serata da sogno.

ILICIC IN TRIBUNA: alla fine il Gasp sceglie di preservare Ilicic (che va addirittura in tribuna insieme a Barrow, anch’esso acciaccato) con Pasalic chiamato a sostituirlo in campo a supporto del Papu e Zapata mentre dietro si rivede dal primo minuto Mancini e Hateboer torna in fascia dopo l’assenza per squalifica di giovedì in coppa. Negli ospiti, privi di Ekong e Fofana, c’è l’ex D’Alessandro in corsia con De Paul in mezzo a sostenere Lasagna e Pusseto la davanti nell’undici di Tudor.

MUSSO LE PRENDE TUTTE: buona cornice di pubblico al Comunale con il match che prende il via ed i nerazzurri che provano a spingere sin delle prime battute anche se il primo brivido lo portano gli ospiti quando Gollini non è precisissimo nel recupero di una palla ormai fuori e per poco non manda Lasagna in rete. Poi la Dea inizia a spingere: al diciassette colpo di testa di Gosens che trova la pronta risposta di Musso che due minuti dopo blocca facile un colpo di testa di Zapata da ottima posizione. Il portiere ospite è ancora poi grande protagonista al ventiseiesimo sul destro al volo di De Roon bellissimo per potenze e coordinazione ma altrettanto bella è la risposta di Musso che manda in angolo.

BRIVIDO-LASAGNA: i minuti passano e l’Udinese prende coraggio mettendo a tratti anche in difficoltà i nerazzurri che però sono ancora pericolosi al trentasei quando Gomez fa fuori due avversari, crossa al centro per Pasalic che stacca di testa e manda a lato di un soffio. Poi tre minuti dopo anticipo provvidenziale di Samir su Zapata in area bianconera. Nell’ultimo minuto del primo tempo però è la squadra di Tudor a sfiorare il gol con Lasagna che contrasta Mancini e prova a sorprendere Gollini (fuori dai pali) con un bel pallonetto fuori di poco. Nel minuto di recupero concesso Gosens crossa in mezzo per Pasalic che manda alto da buona posizione per l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ENTRA PICCOLI!: il Gasp sorprende tutti dopo l’intervallo tentando di cambiare volto ai suoi ed inserendo il giovanissimo Piccoli dal primo minuto al posto di Mancini ed andando così a rinforzare l’attacco con Pasalic che arretra in mezzo ed a sua volta Hateboer che scala dietro. Ci prova il Papu dalla distanza all’undicesimo ma con mira ampiamente da rivedere. Al diciottesimo è il turno anche di Castagne, che prende in campo il posto di Gosens mentre il match fatica a decollare.

DE PAUL CENTRA IL PALO!: ci prova il Papu ad accendere la Dea quando a metà ripresa calcia in porta ma Musso è ancora una volta bravissimo a intercettar il pallone che poi arriva a Zapata che tira e la sfera passa vicinissimo alla riga di porta senza che nessuno riesca a deviarla in rete. Al ventiseiesimo è però pericolosissima la squadra ospite quando in contropiede De Paul entra in area e conclude colpendo in pieno il palo e facendo scorrere un brivido ai tifosi allo stadio. L’Atalanta risponde subito con Gomez che offre un bel pallone a Piccoli che mette in mezzo per Zapata che è anticipato all’ultimo momento da un difensore che impedisce così al colombiano di colpire verso la porta.

MARTEN, 11 METRI PER SOGNARE: al trentaduesimo mister Gasperini ri-avanza De Roon in mezzo ed inserisce Djimisiti dietro rinunciando a Freuler e la Dea prova l’assalto alla vittoria che varrebbe il quarto posto trovando l’episodio giusto per sbloccarla a dieci dalla fine Samir sgambetta Masiello in area: un suicidio per il difensore friulano sotto gli occhi dell’arbitro che indica senza indugio il dischetto. Fiato sospeso al Comunale, va De Roon dal dischetto e spiazza Musso e porta la Dea in vantaggio.

SUPERMARIO LA CHIUDE: con il vantaggio in tasca si fa tutto in discesa per un’Atalanta che non perde tempo per chiudere il discorso quattro minuti dopo il gol dal dischetto trovando il raddoppio con Pasalic, che concretizza al meglio l’assist di Zapata e fa partire un sinistro potente e batte nuovamente Musso: 2-0, e adesso è festa davvero al Comunale che si gode con maggiore serenità la manciata di minuti che restano al novantesimo oltre ai tre minuti di recupero aggiunti dal direttore di gara.

UNA SETTIMANA… DA DEA!: l’Atalanta si prende tutto, in una settimana che le regala le vittorie su Napoli e Udinese in campionato intervallata dal successo sulla Fiorentina in coppa che è valsa la finale di cui abbiam già parlato a lungo. Tre successi fondamentali, che rilanciano ancor di più la fame di successi di un’Atalanta vincente, ma col fiatone e che ha saputo stringere i denti e gettar il cuore oltre l’ostacolo la dove non ci arrivava più la gamba e la lucidità. L’ennesimo capolavoro regalato dal Gasp e dai suoi che domenica, a Roma con la Lazio si giocheranno un’altra fetta di sogno europeo in quella che, oltretutto, è anche una sorta di prova generale per la finale di coppa Italia del prossimo 15 maggio: un finale di stagione da vivere insomma partita per partita e che, comunque vada, non potrà che valere il nostro infinito grazie alle mille emozioni che questi ragazzi ci stanno regalando.

IL TABELLINO:

ATALANTA-UDINESE 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 37′ st rig. De Roon, 40′ st Pasalic

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Mancini (1′ st Piccoli), Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler (33′ st Dijmsiti), De Roon, Gosens (19′ st Castagne); Pasalic; Gomez, Zapata – A disp.: Berisha, Rossi, Reca, Ibanez, Cambiaghi, Pessina, Ilicic, Barrow – All.: Gasperini

UDINESE (3-5-2): Musso; Larsen, De Maio (27′ st Nuytinck), Samir; D’Alessandro (39′ st Okaka), Mandragora (29′ st Badu), Sandro, De Paul, Zeegelaar; Lasagna, Pussetto – A disp.: Nicolas, Perisan, Hallfredsson, Wilmot, Micin, Teodorczyk – All.: Tudor

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: gara di andata: Udinese-Atalanta 1-3 – spettatori: 18mila circa – ammoniti: Zeegelaar e Samir (U) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.