A fondo anche sull’isola: l’Atalanta ribaltata dal Cagliari cade anche in campionato.

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 2-1: DEA RIMONTATA E SCONFITTA

Cagliari: nel giro di una settimana l’Atalanta tira improvvisamente il freno. Dopo la sconfitta di Firenze nell’andata della semifinale di coppa Italia, arriva anche il brusco stop di Cagliari per la Dea che viene rimontata dai sardi. Dopo aver segnato subito con Scamacca ed apparsa in pieno controllo, i nerazzurri cadono a fine primo tempo subendo il gol del pari di Auguello. Nella ripresa succede davvero poco: Gasp cambia tanto ma i risultati in cambio non si vedono e, come nella prima frazione, è ancora il finale a far male alla Dea con Viola che segna a due dalla fine il gol del 2-1. Brusco stop in chiave europea per la Dea che giovedì giocherà a Liverpool l’andata dei quarti di Europa League, speriamo in maniera diversa da quanto visto oggi.

GASP CON LOOKMAN-SCAMACCA: per la sfida sul campo del Cagliari, il Gasp ripropone dal primo minuto Toloi in difesa e concede riposo ad Hien mentre in mezzo giocano De Roon ed Ederson con sugli esterni Hateboer e Zappacosta. Davanti c’è Lookman con Scamacca e Koop alle loro spalle. Nei sardi, mister Ranieri si affida davanti a Shomurodov con Oristanio e Gaetano alle sue spalle mentre in difesa sugli esterni ci sono Auguello e Nandez.

SCAMACCA LA SBLOCCA SUBITO: buona cornice di pubblico a Cagliari, circa trecento i nerazzurri giunti sull’isola a spingere la Dea in questa gara che arriva a pochi giorni dalla grande sfida di Anfield al Liverpool ma che l’Atalanta deve provare a far sua e che inizia subito col piglio giusto: al sesto gran sassata di Ederson da fuori che finisce però fuori misura, poi al dodicesimo passa con Scamacca, dopo che Lookman da sinistra mette in mezzo un pallone rasoterra l’ex Sassuolo e West Ham che mette in rete l’1-0 per la Dea.

AUGELLO PAREGGIA PER I SARDI: l’Atalanta pare aver messo sul binario giusto la sua partita e cerca anche di andar ancora a segno come al ventottesimo quando Lookman riceve e tenta il tiro in area, palla deviata ma viene segnalato il fuorigioco. Poi all’improvviso il Cagliari esce dal guscio e la Dea inizia a perdere certezze: alla mezz’ora contatto tra Hateboer e Mina in area nerazzurra, check del var e l’arbitro fa proseguire; poi anche Gaetano tenta l’azione personale in area e poi cade ma anche in questo caso nulla di fatto. A tre dal riposo però il Cagliari pareggia con Augello che, servito da Shomudorov, calcia di prima con il sinistro e batte Carnesecchi riportando in equilibrio il match. Tutto da rifare per i nerazzurri che vanno così al riposo dopo due di recupero con il match fermo sull’1-1.

RIPRESA, GASP NE CAMBIA TRE IN 10′: subito un cambio in avvio di ripresa per il Gasp che inserisce subito Bakker al posto di un poco convincente Hateboer e al decimo anche Tourè e CDK al posto di Scamacca e Koop per cercare di ricaricare i suoi dopo le difficoltà di fine primo tempo. La gara resta molto equilibrata anche se non si registrano azioni da gol degne di nota.

VIOLA REGALA LA VITTORIA AL CAGLIARI: a venti dalla fine è il momento anche di Holm, che entra in campo al posto di Zappacosta: nei dieci minuti finali il Cagliari inizia nuovamente a crescere quando Azzi prova a rendersi pericoloso sulla destra in area, Ederson chiude all’ultimo. Cresce la tensione anche in campo, il Gasp a quattro dalla fine richiama a sorpresa in panchina Bakker (era entrato a inizio ripresa) per inserire Ruggeri; tempo due minuti e per i nerazzurri si fa notte fonda quando, su un cross di Luvumbo dalla destra, Viola mette in rete di testa il gol che da il vantaggio, e i tre punti, ai sardi.




Una notte da EuroAtalanta: la Dea rifila tre gol alla Roma e ritrova il sorriso.

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 3-1: APRE SUPER-MARIO, CHIUDE KOOP

Bergamo: l’Atalanta centra una splendida quanto inaspettata vittoria sulla Roma e rientra un po’ clamorosamente anche in corsa per la qualificazione alla prossima Champions battendo la Roma 3-1 e rovinando la centesima panchina giallorossa di José Mourinho. Partita praticamente perfetta dell’Atalanta che segna con Pasalic, Toloi e Koopmeiners. Inutile la rete del momentaneo 2-1 di Pellegrini che non rianima una squadra apparsa anche piuttosto stanca. Una serata di festa per i tifosi nerazzurri dopo un periodo decisamente complicato che ridanno anche speranza ad un ambiente che torna a sognare un posto in Europa.

ZAPATA UNICA PUNTA: parte prudente il Gasp nella delicata sfida ai giallorossi, infatti è Zapata l’unica punta con il supporto di Ederson e Pasalic che rientra dall’infortunio ed è subito titolare; dietro tra i pali c’è ancora Sportiello in porta. Nella Roma, Mou lascia Dybala in panchina e non ha Smalling in difesa dove giocano i due ex Mancini e Ibanez e in mezzo c’è pure un’altra conoscenza di Bergamo, Bryan Cristante; davanti c’è Abrham.

AVVIO LENTO DEL MATCH: altro pienone allo Stadium per spingere la Dea nella sua rincorsa europea il pubblico bergamasco si stringe intorno alla squadra del Gasp in questo match che inizia su ritmi piuttosto bassi e con le due squadre che finiscono di fatto per annullarsi a vicenda. La Roma tende a portar maggior possesso in mezzo al campo per cercar sbocchi in area di rigore nerazzurra dove Toloi e compagni si difendono con ordine e cercano a loro volta di ripartire.

RIECCO SUPERMARIO, 1-0!: al ventiduesimo Ederson scappa a Ibanez sulla fascia mette al centro ma chiude la difesa giallorossa; poi alla mezz’ora Toloi con un intervento su Abraham in area scatena qualche polemica da parte degli ospiti ma il direttore di gara tira dritto (dopo anche un breve check con la sala Var). Poi, all’improvviso, l’Atalanta sblocca il match: è il trentanovesimo quando Scalvini recupera un ottimo pallone, apre per Zapata che crossa al centro per Pasalic che di prima intenzione batte Rui Patricio e porta avanti la Dea. Il vantaggio nerazzurro scuote all’improvviso un match sin li davvero soporifero che però la squadra di Gasp è brava a portare al traguardo del primo tempo in vantaggio dopo quattro minuti di extra-time concessi dal direttore di gara.

RIPRESA, DE ROON SFIORA IL GOL: il match ricomincia senza cambi dopo il riposo con la Roma che prova a spingere sin da subito ma con l’Atalanta che non sta a guardare: al nono una punizione da ottima posizione di Koopmeiners è respinta dalla barriera, con De Roon che ci prova sulla respinta ma con scarsa precisione. Al ventiduesimo è pericolosa la Roma con Dybala, ma la difesa dell’Atalanta sbroglia tutto anche in questa circostanza.

UNA AUTORETE MANDA LA DEA SUL 2-0: al ventiquattresimo Pasalic ancora servito bene in area da Zappacosta ci riprova, ma stavolta il pallone va fuori da buona posizione. La Dea però sente che è il momento buono per cercare di affondare ancora: e mentre Djimsiti ha un problema ed è costretto al cambio, proprio il neo entrato Palomino è decisivo alla mezz’ora con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner che respinge Rui Patricio sui piedi di Toloi che calcia in rete, Llorente di testa la infila nella sua porta e i nerazzurri vanno sul 2-0. 

PELLEGRINI ACCORCIA, POI KOOP FA TRIS: con il doppio vantaggio, Gasp prova a mettere definitivamente in ghiaccio il match inserendo Pasalic e Maehle per Demiral e Hojlund ma nel giro di un minuto accade praticamente di tutto: al trentottesimo una distrazione difensiva costa cara alla Dea, con Pellegrini che in azione solitaria trova il jolly da fuori per dimezzare lo svantaggio ma, nemmeno un minuto più tardi, l’Atalanta torna a due gol di vantaggio grazie ad un erroraccio di Rui Patricio che non controlla un pallone facile, ne approfitta Koopmeiners che mette in rete il terzo gol.

SIGILLO SUL SETTIMO POSTO: il 3-1 ridà ulteriore fiducia ai nerazzurri in un finale in cui è ancora Pellegrini a far venire i brividi ai nerazzurri con una punizione di Pellegrini che supera la barriera e colpisce il palo interno per poi sfilare sul fondo. Poi c’è poco altro da dire per il finale di partita, nei sette di recupero concessi Gasp inserisce anche Soppy e Muriel concedendo gli applausi meritatissimi a Ederson e Zapata. Finisce così, la Dea scava un bel solco tra il suo settimo posto e le inseguitrici ed può ricominciare a sognare qualcosa di più di un possibile piazzamento in Conference League l’anno prossimo. A patto però di dare continuità al suo cammino da qui a fine stagione.




Serie A, i risultati dopo la 31a giornata

I RISULTATI:

Sabato 2 aprile

Spezia-Venezia 1-0: 94′ Gyasi
Lazio-Sassuolo 2-1: 17′ Lazzari, 51′ Milinkovic-Savic, 94′ Traoré
Salernitana-Torino 0-1: 18′ Belotti

Domenica 3 aprile

Fiorentina-Empoli 1-0: 58′ Gonzalez
Atalanta-Napoli 1-3: 14′ rig. Insigne, 36′ Politano, 58′ De Roon, 81′ Elmas
Udinese-Cagliari 5-1:
32′ Joao Pedro, 38′ Becao, 45′, 49′, 73′ Beto, 59′ Molina
Sampdoria-Roma 0-1:
27′ Mkhitaryan
Juventus-Inter 0-1:
50′ p.t. rig. Calhanoglu

Lunedì 4 aprile

Verona-Genoa 1-0: 5′ Simeone
Milan-Bologna 0-0

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 AC Milan 31 20 7 4 56 29 +27 67
2 SSC Napoli 31 20 6 5 56 23 +33 66
3 Inter 30 18 9 3 63 24 +39 63
4 Juventus 31 17 8 6 47 27 +20 59
5 Roma 31 16 6 9 51 35 +16 54
6 Lazio 31 15 7 9 60 46 +14 52
7 Atalanta 30 14 9 7 52 34 +18 51
8 Fiorentina 30 15 5 10 49 38 +11 50
9 Verona 31 12 9 10 56 47 +9 45
10 Sassuolo 31 11 10 10 56 51 +5 43
11 Torino 30 10 8 12 35 30 +5 38
12 Bologna 30 9 7 14 32 44 -12 34
13 Udinese 29 7 12 10 41 47 -6 33
14 Empoli 31 8 9 14 41 56 -15 33
15 Spezia 31 9 5 17 32 54 -22 32
16 Sampdoria 31 8 5 18 39 52 -13 29
17 Cagliari 31 5 10 16 29 59 -30 25
18 Venezia 30 5 7 18 25 55 -30 22
19 Genoa 31 2 16 13 23 48 -25 22
20 Salernitana 29 3 7 19 22 66 -44 16



Un film già visto: l’Atalanta gioca bene ma non punge, il Napoli si. Sconfitta 3-1, la Dea ora è settima.

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-3: DEA SCIUPONA, DE ROON NON BASTA

Bergamo: esser belli non basta, nel calcio serve anche cinicità. E l’Atalanta lo sa bene: da macchina da gol negli ultimi anni la squadra del Gasp conferma anche contro il Napoli la tendenza inversa a non riuscir ad andare a segno. Così un Napoli ordinato e nemmeno troppo trascendentale si porta a casa la posta in palio e aggancia per ora il Milan in classifica mentre i nerazzurri del Gasp scivolano al settimo posto e rischiano seriamente di non staccare un pass per le prossime coppe Europee se l’andazzo non cambierà in questo finale di stagione.

DEMIRAL OUT, C’E’ SCALVINI: mister Gasperini, che non ha Toloi, rinuncia per motivi precauzionali anche a Demiral dopo il provino del mattino: il turco aveva subito una contusione alla coscia nella rifinitura di ieri e il tecnico ha preferito non rischiarlo, anche in previsione della gara di giovedì a Lipsia. Dunque dentro Scalvini assieme a Palomino e Djimsiti. Nessuna sorpresa a centrocampo e sulle fasce, mentre davanti, assieme a Malinovskyi, c’è Muriel e non Boga. Nel Napoli è praticamente annunciato l’impiego di Zanoli sulla destra e di Juan Jesus accanto a Koulibaly, mentre non ha alternative in attacco Spalletti e dunque il tridente è quello previsto, con Politano, Insigne e Mertens.

BUON INIZIO MA IL NAPOLI SEGNA SU RIGORE: il match inizia e per dieci minuti il Napoli non esce dalla sua metà campo, ma la pressione anche furiosa dell’Atalanta, approfittando di un approccio un po’ morbido del Napoli, produce all’ottavo solo un colpo di testa di Malinovskyi, su cui Ospina è bravo a coprire il suo palo. Tre minuti dopo però, praticamente alla prima sortita, il Napoli trova il vantaggio: Zanoli ha massima libertà di inserimento per trovare in verticale Mertens, su cui Musso, che probabilmente parte con un attimo di ritardo, interviene precipitosamente in uscita. L’arbitro Di Bello viene richiamato al Var per concedere il rigore poi trasformato da Insigne per l’1-0.

FREULER SFIORA IL PARI, POLITANO RADDOPPIA: la reazione dell’Atalanta è immediata, ma purtroppo poco concreta: la ricerca dell’area con il fraseggio corto viene sempre spezzata in qualche modo dal Napoli e l’unico ad avere una chance pulita è Freuler, il cui radente è allargato troppo. Il Napoli dimostra ancora furbizia e pragmatismo nello sfruttare una punizione guadagnata da Lobotka, che fa mezzo campo in incursione centrale e viene fermato da Palomino a venti metri dalla porta. Nonostante tutto il tempo di organizzare le coperture, l’Atalanta si fa sorprendere da una furbata di Insigne, che pesca il taglio centrale di Politano che firma il 2-0 con una girata di sinistro. E nel finale, ancora un’indecisione di Palomino regala a Koulibaly un tiro su cui è bravo Musso a coprire la porta; si va all’intervallo dopo due di recupero con la Dea sotto di due gol.

RIPRESA, DE ROON RIAPRE LA GARA: la ripresa si apre con gli ingressi di Boga per Hateboer e Miranchuk per Malinovskyi e con la solita supremazia territoriale dell’Atalanta, ma soluzioni sempre faticose, anche perché il Napoli difende compatto, lascia pochi spazi e linee di passaggio sempre sporche. Dopo due mezze chance per il neo entrato Boga (un colpo di testa fuori su cross di Djimsiti e un sinistro altissimo), l’Atalanta trova il gol della speranza nell’unica occasione in cui i suoi uomini hanno abbastanza libertà per agire con lucidità: Miranchuk per un cross di sinistro morbido che scavalca Koulibaly, De Roon per saltare di testa e infilare all’incrocio.

OSPINA NEGA IL PARI A BOGA, ELMAS CHIUDE I CONTI: proprio nel momento in cui l’Atalanta dovrebbe prendere coraggio, è come se lo perdesse quando Djimsiti, cadendo a terra, si infortuna a una spalla e Gasperini è costretto a metter Maehle, che ha un impatto sulla partita molto negativo e gli ospiti rischiano solo in occasione di un nuovo tiro di De Roon da fuori che sfiora la doppietta. La mazzata sulle ultime speranze nerazzurre, arriva ad una decina di minuti dal termine quando Ospina che devia un destro potente, ma centrale, di Boga. Nel proseguio dell’azione, Koulibaly avvia la ripartenza di Lozano sulla destra, che è in vantaggio su Zappacosta in rincorsa e trova lo scarico giusto su Elmas, che arriva a sinistra per il 3-1 che di fatto chiude la gara.

DEA SETTIMA, EUROPA SEMPRE PIU’ A RISCHIO: le mosse della disperazione del Gasp sono gli ingressi di Pasalic e Cisse per Freuler e Muriel ma ormai la partita è chiusa e la Dea può solo che rammaricarsi per essersi ancora una volta dimostrata incapace di saper concretizzare al meglio la mole di gioco prodotta. E così, purtroppo non si va molto lontano: il settimo posto attuale in classifica parla chiaro; con questo andazzo il prossimo anno in Europa non ci si va più. Ora però pensiamo all’Europa che giovedì ci attende in quel di Lipsia: in terra tedesca servirà ben altra Atalanta per poter sperare di tener aperto il discorso-qualificazione.

IL TABELLINO:

RETI: 14′ p.t. Insigne (N), 37′ p.t. Politano (N), 13′ s.t. De Roon (A), 36′ s.t. Elmas (N)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti (19′ st Maehle), Scalvini, Palomino; Hateboer (1′ st Boga), De Roon, Freuler (38′ st Pasalic), Zappacosta; Koopmeiners, Malinovskyi (1′ st Miranchuk); Muriel (38′ st Cissè). A disposizione: Sportiello, Pezzella, Pessina, Demiral, Mihaila, De Nipoti. Allenatore: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Zanoli, Jesus, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (25′ st Fabian Ruiz); Politano (14′ st Elmas), Mertens (43′ st Malcuit), Insigne (25′ st Lozano). A disposizione: Marfella, Idasiak, Ghoulam, Tuanzebe, Demme, Ambrosino. Allenatore: Spalletti

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 2-3 – ammoniti: Palomino, De Roon (A); Juan Jesus, Ospina, Lozano, Anguissa (N) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Fame d’Europa e rincorsa scudetto: Atalanta-Napoli, novanta minuti per non perdere il passo

BERGAMO, ORE 15

SI RIVEDE ZAPATA, CONVOCATO E IN PANCHINA

Non un match per deboli di cuore: l’Atalanta che si tutta nel rush finale di questa stagione tra campionato ed impegni europei se la vede questo pomeriggio con il Napoli secondo in classifica allo stadium. La caccia a punti importanti per non perdere i rispettivi treni per Europa e scudetto è la base principale per garantire al match spettacolo ed emozioni tra due squadre che solitamente badano poco ai convenevoli e pensano ad attaccare e segnare il più possibile. Per la Dea un test importante alla vigilia dell’impegno in Germania di Europa League giovedì sera contro il Lipsia: prima però, testa al campionato per cercare punti importanti per potersi garantire una nuova stagione nelle coppe anche l’anno prossimo, indipendentemente da come finirà l’attuale cammino Europeo della Dea.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: la bella notizia della convocazione di Zapata non deve tuttavia far nascere grandi illusioni: nella gara odierna difficilmente il colombiano sarà impiegato dall’inizio ma è un segnale importante per un giocatore fondamentale nella squadra del Gasp. Il tecnico oggi dovrebbe optar per la miglior formazione possibile con davanti Boga e Malinovskyi con Koopmeiners alle loro spalle mentre dietro scelte obbligate con Djimsiti, Demiral e Palomino. Sulle fasce agiranno probabilmente Hateboer e Zappacosta.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Koopmeiners; Malinovskyi, Boga – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Zanoli, Koulibaly, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Mertens, L. Insigne – Allenatore: Spalletti

ARBITRO: Di Bello di Brindisi




Serie A, i risultati dopo la 31a giornata

I RISULTATI DELLA TRENTUNESIMA GIORNATA:

Sabato 17 aprile 2021
ore 15.00
Crotone-Udinese 1-2: 41′ e 74′ De Paul, 68′ rig. Simy

Sampdoria-Hellas Verona 3-1: 13′ Lazovic, 46′ Jankto, 73′ Gabbiadini, 82′ Thorsby

ore 18.00
Sassuolo-Fiorentina 3-1: 31′ Bonaventura, 59′ e 62′ Berardi, 75′ Lopez

ore 20.45
Cagliari-Parma 4-3: 5′ Pezzella, 31′ Kucka, 39′ Pavoletti, 59′ Man, 66′ Marin, 91′ Pereiro, 94′ Cerri
Domenica 18 aprile 2021
ore 12.30
Milan-Genoa 2-1: 13′ Rebic, 37′ Destro, 68′ aut. Scamacca

ore 15.00
Atalanta-Juventus 1-0: 87′ Malinovskyi

Bologna-Spezia 4-1: 12′ Orsolini, 18′ Barrow, 34′ Ismailj, 54′ e 60′ Svanberg

Lazio-Benevento 5-3: 10′ aut. Depaoli, 20′ e 96′ Immobile, 36′ Correa, 45′ Sau, 48′ aut. Montipò, 63′ Viola, 85′ Glik

ore 18.00
Torino-Roma 3-1: 3′ Mayoral, 57′ Sanabria, 72′ Zaza, 92′ Rincon

ore 20.45
Napoli-Inter 1-1: 36′ aut. Handanovic, 55′ Eriksen

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 31 23 6 2 70 28 +42 75
2 Milan 31 20 6 5 59 36 +23 66
3 Atalanta 31 19 7 5 72 38 +34 64
4 Juventus 31 18 8 5 61 28 +33 62
5 SSC Napoli 31 19 3 9 66 35 +31 60
6 Lazio 30 18 4 8 51 41 +10 58
7 Roma 31 16 6 9 55 47 +8 54
8 Sassuolo 31 12 10 9 52 49 +3 46
9 Hellas Verona 31 11 8 12 39 38 +1 41
10 Sampdoria 31 11 6 14 42 46 -4 39
11 Bologna 31 10 7 14 43 47 -4 37
12 Udinese 31 9 9 13 34 41 -7 36
13 Genoa 31 7 11 13 33 46 -13 32
14 Spezia 31 8 8 15 41 59 -18 32
15 Torino 30 6 12 12 45 53 -8 30
16 Fiorentina 31 7 9 15 39 52 -13 30
17 Benevento 31 7 9 15 33 60 -27 30
18 Cagliari 31 6 7 18 35 54 -19 25
19 Parma 31 3 11 17 32 63 -31 20
20 Crotone 31 4 3 24 38 79 -41 15



Le pagelle di Atalanta-Juventus

PALOMINO SONTUOSO, ANCHE ILICIC DA LA SVOLTA

Partita davvero da incorniciare per i ragazzi del Gasp, non solo per il valore simbolico in se del prestigioso successo sulla Juve ma per come la ottiene: con una gara dove la Dea non incanta come in altre occasioni, ma vince con la pazienza e l’attenzione della grande squadra. Guidata dietro da un Palomino che non fa rimpiangere Romero squalificato e poi ben pilotata in mezzo da De Roon e Freuler con Ilicic che, entrato in campo, gioca con il giusto spirito per la squadra.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 10: più che meritato. E’ l’ennesimo tassello che mancava alla sua macchina delle meraviglie nerazzurra. Troppi vent’anni senza un successo in campionato sui bianconeri… eccolo qua, con annesso sorpasso alla Signora. Incredibile solo pensarlo qualche annetto fa, oggi è tutto vero. La mossa di preservare Malinovskyi per il finale di partita è la chiave vincente di un match in cui la sua squadra ha retto l’urto, giocato e anche sofferto contro comunque una delle squadre più forti del campionato. E l’ha battuta. Applausi.

GOLLINI 6.5: un’uscita un po’ cosi nel primo tempo, ma nella ripresa si riscatta su Morata. Bene.

TOLOI 7: concede davvero le briciole all’attacco bianconero.

DJIMSITI 7.5: un salvataggio fondamentale sulla linea nel primo tempo che da solo vale come un gol.

PALOMINO 8: un’altra partita CLAMOROSA per questo ragazzo che rende nullo Dybala e disputa una gara davvero di altissimo livello. Sontuoso!

GOSENS 6.5: bel duello con Cuadrado, che lo limita un po’ ma che a sua volta tiene a bada il pericoloso giocatore bianconero.

DE ROON 7: la in mezzo ringhia come suo solito lasciando davvero le briciole agli avversari.

FREULER 7: come da tradizione, si esalta nelle partite contro i bianconeri. Ottima prova anche per lui.

MAEHLE 6.5: un errore che poteva costar caro su Chiesa, ma un pronto riscatto pochi minuti dopo quando, respinge una conclusione pericolosissima proprio dello stesso Chiesa. (MALINOVSKYI 9: entra, fa le prove generali con una bella punizione, e poi trova il gol che lo proietta di diritto nella storia. Grazie alla sua rete l’ultima vittoria atalantina sulla Juventus in campionato non è più da oggi quella del 3/2/2001! Grandissimo).

PESSINA 6.5: un discreto primo tempo dopo la disavventura legata alla positività al Covid. Nella ripresa il Gasp non rischia e lo sostituisce (PASALIC 6.5: un buon secondo tempo disputato anche da lui con buoni palloni giocati. Bene).

MURIEL 6.5: oggi un po’ meno visibile del solito, ma quella giocata nella ripresa che lo manda vicinissimo al gol è il primo segnale che qualcosa stava cambiando… (ILICIC 7: entra anche stavolta con la giusta grinta e qualità e mette subito un cioccolatino per la testa di Zapata che manda fuori di un niente).

ZAPATA 6.5: occasione sul cross di Ilicic a parte non ha clamorose palle-gol, ma fa sempre il solito lavoro al servizio della squadra che è davvero tanta tanta roba.