La baby EuroAtalanta si diverte in Polonia: poker al Rakow, la Dea chiude alla grande!

EUROPA LEAGUE, SESTA GIORNATA

RAKOW C.-ATALANTA 0-4: LA PRIMA CON GOL DI BONFANTI

Non era una gita di piacere, il Gasp lo aveva detto chiaramente alla vigilia, e difatti l’Atalanta baby in versione Europea risponde sul campo nel migliore dei modi possibili: si divertono i nerazzurri contro il malcapitato Rakow nonostante una formazione abbastanza inedita con gli esordi tra i titolari dei baby Del Lungo e Bonfanti, quest’ultimo anche a segno. Poi c’è sempre Luis Muriel, che ne segna altri due e se ne divora altrettanti con il colombiano che sfiora il terzo gol ancora di tacco: stavolta è il palo a fermarlo ma diventa comunque il miglior marcatore all-time della storia europea dell’Atalanta con 12 reti messe a segno.

Sosmowiec (Polonia): finisce 4-0 per la Dea, con due gol per tempo e senza alcuna discussione nonostante i polacchi ci mettano cuore ed impegno. L’Atalanta batte il Rakow in trasferta e lo fa con autorità, trovando anche il modo di poter scoprire interessanti novità.

Nel freddo e pioggia di Sosmowiec, dopo ventisei di gioco la Dea è già avanti 2-0: sblocca la serata subito Muriel al quattordicesimo, raddoppia Bonfanti, classe 2003, al ventiseiesimo. Il dominio dei baby terribili del Gasp è totale, anche se i polacchi cercano anche diverse conclusioni, ma tutte senza fortuna: una nel primo tempo, almeno tre nella ripresa che potevano rendere meno pesante il punteggio per i campioni di Polonia in carica. Al rientro dopo il riposo, la musica non cambia: ci prova il Rakow, ma Muriel firma il tris al a dieci dalla fine dopo che nel primo tempo ci aveva provato nuovamente di tacco come contro il Milan, ma stavolta il palo gli aveva negato la gioia dell’incredibile bis. Poi il poker è di De Ketelaere nei minuti di recupero su assist del neo entrato De Nipoti e, sempre nel finale, c’è il tempo di far esordire Palestra e Mendicino.

Alla fine, la classifica del girone di Europa League indica quattro vittorie, due pareggi per 14 punti totali. Muriel invece con la doppia marcatura di questa sera, é diventato il miglior marcatore all-time della storia europea dell’Atalanta con 12 reti. Finisce, invece, l’avventura europea dei polacchi, che concludono all’ultimo posto, perdendo così l’occasione di superare lo Sturm Graz (anch’esso sconfitto, ma per 3-0 a Lisbona) e centrare la qualificazione ai playoff di Conference League.




Koop è la garanzia anti-Verona: l’Atalanta sbanca il Bentegodi e vola sempre più su!

SERIE A, SESTA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 0-1: LA DECIDE L’OLANDESE IN AVVIO

Verona: l’Atalanta pare aver trovato un po’ di continuità, almeno così pare. Dopo due sconfitte in trasferta ritrova la sua vena anche lontana dallo Stadium, mette in fila la terza vittoria di fila, compresa l’Europa League, e aspetta la Juve domenica per un test che dirà altre cose importanti sulle sue ambizioni. Ancora una volta (come la scorsa stagione) a decidere il match è Koopmeiners che trova il gol-partita in avvio che vale i tre punti e fa salir i nerazzurri a quota dodici in classifica.

PRIMA DA TITOLARE PER HOLM: per la sfida all’Hellas il Gasp cambia di nuovo tra i pali dove tocca a Carnesecchi mentre torna Toloi in difesa. Sulle fasce prima da titolare per Holm mentre davanti ci sono Lookman e Pasalic con Koop alle loro spalle. Nel Verona, mister Baroni (che con il Lecce ha battuto due volte su due la Dea la scorsa stagione) punta davanti su Bonazzoli mentre Faraoni e Terracciano saranno sulle fasce e il desiderio estivo di mercato nerazzurro Hien guida la difesa gialloblu.

KOOP SBLOCCA SUBITO LA GARA: l’orario delle 18.30 in un giorno infrasettimanale non aiuta dal punto di vista del pubblico anche se al Bentegodi sono quasi 400 i nerazzurri giunti da Bergamo a tifare per la Dea in questo match che inizia con i nerazzurri ben disposti in campo e subito determinati: al tredicesimo ecco l’1-0 per l’Atalanta confezionato da Koopmeiners che riceve bene palla da De Roon dopo il velo di Holm e non da scampo a Montipò.

EMOZIONI A RILENTO: il Verona prova a reagire pochi minuti dopo con una iniziativa di Terracciano che ci prova dopo aver superato Holm e Koopmeiners, ma Carnesecchi para senza problemi. Alla mezz’ora Koopmeiners inventa per Lookman che mette in mezzo di prima, Pasalic manca il tap-in per un soffio anche se Lookman era in evidente posizione di fuorigioco. Poco altro da raccontare in questo primo tempo che si chiude dopo un solo minuto di recupero sempre con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, BENTORNATO HATEBOER!: si riparte dopo il riposo e Gasp inserisce subito De Kateleare e Hateboer (bentornato dopo il lungo infortunio!) al posto di Lookman e Holm in questa ripresa che prende il via con l’Hellas più aggressivo: al sesto Duda ci prova su punizione ma la sfera termina in curva. Al ventesimo Djimsiti prova a girar di testa una punizione ma la palla finisce fuori di poco.

CKD SPRECA, CARNESECCHI SALVA: al venticinque tocca anche a Miranchuk, che entra in campo al posto di Mario Pasalic e, alla mezz’ora, Toloi (ammonito) viene sostituito da Scalvini nell’ultimo quarto d’ora di match con l’Atalanta che a nove dalla fine si divora il raddoppio quando Koop crossa in mezzo per CDK che manda alto di testa da due passi l’incredibile chance del possibile 2-0. Poi occasione per il Verona, con un tiro di Suslov dalla distanza ma Carnesecchi devia in angolo.

VITTORIA MOLTO IMPORTANTE!: dentro anche Palomino al posto di Ruggeri negli ultimi minuti del match dove alla fine rischia più la Dea di trovar il raddoppio con una grande chance sprecata da Ederson nel primo dei cinque di recupero piuttosto che l’Hellas di agguantare il pari. Finisce 1-0 per la Dea che trova la sua seconda vittoria consecutiva oltre che la seconda fuori casa in questa stagione salendo a dodici punti in classifica. Un buon bottino in vista del trittico in vista contro Juve, Sporting (in Europa League) e Lazio. Avanti tutta!




Dopo la neve, il gelo arriva dalla Spagna: vince il Villareal, l’Atalanta scivola in Europa League

CHAMPIONS LEAGUE, SESTA GIORNATA

ATALANTA-VILLAREAL 2-3: VINCONO GLI SPAGNOLI, LA DEA SALUTA LA CHAMPIONS

Bergamo: la Champions dell’Atalanta è finita, agli ottavi di finale ci va il Villarreal. Serviva una vittoria alla squadra di Gasperini nell’inusuale giovedì di coppa, dopo il rinvio per neve di ieri, invece sono gli spagnoli a sbancare il Gewiss Stadium per 3-2, conquistando l’accesso al ristretto club delle sedici migliori d’Europa. Club dal quale, dopo due anni su due, esce per la prima volta la Dea, “retrocessa” ora in Europa League.

DANJUMA GELA TUTTI IN AVVIO: pronti-via e per l’Atalanta il match è già in salita quando da una incertezza a metà campo di Demiral, palla rubata da Parejo e data a Danjuma che a tu per tu con Musso lo trafigge facendo passare il pallone in mezzo alle gambe: gli ospiti sono già sull’1-0.

FREULER CI PROVA, RULLI RESPINGE: la reazione nerazzurra non tarda ad arrivare: all’ottavo Ilicic su punizione imbecca Toloi che ci arriva bene di testa ma spara alto. Poi al decimo ci prova Freuler con un tiro teso da fuori area, Rulli si stende in tuffo e respinge con i pugni.

CRESCE IL VILLAREAL, CAPOUE RADDOPPIA: tuttavia la Dea col passare dei minuti non riesce più ad esprimersi come vorrebbe e il blocco tattico-mentale dei nerazzurri favorisce gli ospiti: al ventidue Demiral due volte ancora in difficoltà su Danjuma che gli scappa via due volte poi fortunatamente la difesa libera nel primo caso e nella seconda Musso respinge la conclusione. A tre dall’intervallo la scalata è sempre più ripida per i nerazzurri quando Capoue servito in area si gira e mette tiro imprendibile per Musso al termine di una bella azione degli spagnoli: 2-0. Due minuti di recupero prima dell’intervallo ed i primi quarantacinque del match si chiudono con una Dea in difficoltà come difficilmente si era visto negli ultimi tempi.

RIPRESA, DAJNUMA COLPISCE ANCORA: la ripresa inizia con gli ingressi di Djimsiti per Demiral e Malinovskyi per Pessina ma al quinto è ancora una volta la squadra ospite ad andar a segno con una bella azione in area degli spagnoli, il pallone arriva ancora a Danjuma che è l’incubo della serata nerazzurra, si gira e supera ancora Musso. Serataccia per i nerazzurri, colpiti ancora una volta a freddo in un match che a questo punto non ha più niente da dire.

MALINOVSKYI ACCORCIA: a questo punto l’Atalanta prova almeno a salvar l’onore: al tredicesimo punizione defilatissima dalla destra appena fuori area, Malinovskyi tira direttamente in porta e il pallone scheggia la traversa e esce. Al diciottesimo Zapata da buona posizione supera Rulli ma la palla scheggia il palo esterno e finisce fuori. A cinque dalla mezz’ora ecco il gol nerazzurro di Malinovskyi con un tiro dal limite leggermente deviato che si insacca.

DUVAN-GOL, PALO MURIEL: CHE SFORTUNA!: nove minuti più tardi e l’Atalanta segna ancora con Zapata, servito sul filo del fuorigioco con un tocco sotto mette in rete che riaccende per lo meno il finale della partita. Dea che prova a cercare almeno il pari nel finale e recrimina con la sfortuna: Zapata di testa da buona posizione, centrale e preda di Rulli a cinque dal novantesimo, poi Muriel prende il palo con un tiro dal limite, la palla rientra in campo e Toloi manda fuori il pallone a porta vuota.

SI RESTA COMUNQUE IN EUROPA: è l’ultimo sussulto di un match che terminerà dopo cinque minuti di recupero. E per l’Atalanta arriva in una fredda serata di dicembre il saluto alla sua terza partecipazione in Champions League. Con il terzo posto conquistato i nerazzurri giocheranno a febbraio il playoff di Europa League. La campagna europea dell’Atalanta prosegue dunque, anche se con qualche rammarico per una avventura nella coppa dalle grandi orecchie finita prima del previsto in un girone dove i nerazzurri possono recriminar parecchio con se stessi per le tante occasioni sciupate che alla fine hanno portato al verdetto di questa sera.

IL TABELLINO:

RETI: 3′ pt Danjuma (V), 42′ pt Capoue (V), 6′ st Danjuma (V), 26′ st Malinovskiy (A), 35′ st Zapata (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral (1′ st Djimsiti), Palomino; Hateboer, De Roon (9′ st Muriel), Freuler, Maehle (45′ st Zappacosta); Pessina (1′ st Malinovskiy); Ilicic, Zapata – A disposizione: Sportiello, Rossi, Lovato, Pezzella, Koopmeiners, Miranchuk, Pasalic, Piccoli – Allenatore: Gasperini

VILLARREAL (4-4-2): Rulli; Foyth, Albiol, Torres, Estupinan; Gomez (48′ st Pena), Capoue, Parejo (48′ st Trigueiros), Moreno A. (44′ st Pedraza); Moreno G. (35′ st Iborra), Danjuma (44′ st Dia) – A disposizione: Asenjo, Jorgensen, Gaspar, Mandi, Chukwueze, Alcacer, Raba – Allenatore: Emery

ARBITRO: Taylor (Ing)

NOTE: gara di andata: Villareal-Atalanta 2-2 – ammoniti: Muriel (A), Moreno A., Groeneveld (V) – recupero: 2′ p.t., 6′ s.t.




Serie A, risultati dopo la 6a giornata

I RISULTATI:

Sabato 25 settembre

Ore 15:00

Spezia-Milan 1-2: 48’ Maldini, 80’ Verde, 86’ Diaz

Ore 18:00

Inter-Atalanta 2-2: 5′ Lautaro Martinez, 30′ Malinovsky, 38′ Toloi, 71′ Dzeko

Ore 20:45

Genoa-Verona 3-3: 8′ Simeone, 49′ Barak, 77′ Criscito, 80′ e 85′ Destro, 91′ Kalinic

Domenica 26 settembre

Ore 12:30

Juventus-Sampdoria 3-2: 10′ Dybala, 43′ Bonucci, 44′ Yoshida, 57′ Locatelli, 83′ Candreva

Ore 15:00

Empoli-Bologna 4-2: 1′ aut. Bonifazi, 11′ Barrow, 32′ Pinamonti, 53′ rig. Bajrami, 77′ Arnautovic, 89′ Ricci

Udinese-Fiorentina 0-1: 16′ rig. Vlahovic

Sassuolo-Salernitana 1-0: 54′ Berardi

Ore 18:00

Lazio-Roma 3-2: 10′ Milinkovic, 19′ Pedro, 41′ Ibanez, 63′ Felipe Anderson, 69′ Veretout

Ore 20:45

Napoli-Cagliari 2-0: 11′ Osimhen, 57′ rig. Insigne

Lunedì 27 settembre

Ore 20:45

Venezia-Torino 1-1: 56′ Brekalo, 77′ rig. Aramu

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 6 6 0 0 16 2 +14 18
2 AC Milan 6 5 1 0 12 3 +9 16
3 Inter 6 4 2 0 20 7 +13 14
4 Roma 6 4 0 2 14 8 +6 12
5 Fiorentina 6 4 0 2 9 9 +0 12
6 Lazio 6 3 2 1 15 9 +6 11
7 Atalanta 6 3 2 1 8 6 +2 11
8 Empoli 6 3 0 3 9 10 -1 9
9 Torino 6 2 2 2 9 6 +3 8
10 Juventus 6 2 2 2 10 10 +0 8
11 Bologna 6 2 2 2 9 14 -5 8
12 Sassuolo 6 2 1 3 6 7 -1 7
13 Udinese 6 2 1 3 6 8 -2 7
14 Verona 6 1 2 3 11 14 -3 5
15 Sampdoria 6 1 2 3 7 10 -3 5
16 Genoa 6 1 2 3 10 15 -5 5
17 Spezia 6 1 1 4 8 15 -7 4
18 Venezia 6 1 1 4 4 11 -7 4
19 Cagliari 6 0 2 4 7 15 -8 2
20 Salernitana 6 0 1 5 4 15 -11 1



Le pagelle di Inter-Atalanta

MALINOVSKYI IN GRAN SPOLVERO, ZAPATA DA APPLAUSI

Il miglioramento sotto il punto di vista del gioco e dell’intensità è sicuramente il miglior messaggio che l’Atalanta lancia da San Siro: a questo va però aggiunta la grande prova di Malinovskyi, oggi tornato veramente ai lustri della scorsa stagione e capace di essere decisivo. Bene anche la difesa, e poi una menzione per la grande prova di sacrificio di Zapata, sempre al servizio dei compagni.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7.5: ha fatto il sornione alla vigilia, ma oggi la sua Atalanta ha mostrato le qualità di un tempo per tutta la partita non rinunciando mai a cercare la vittoria. Finisce in pari, ma quanto fatto vedere dai suoi in campo vale molto ma molto di più in vista del futuro.

MUSSO 7.5: almeno due grandissime parate ad evitare guai peggiori. Subisce due gol senza particolari colpe. Sul rigore sbagliato dall’Inter sta a guardare e si affida alla buona sorte.

TOLOI 8: molto bene in fase di copertura, si fa trovare al posto giusto nel momento giusto quando Handanovic respinge corto la conclusione di Malinovskyi e lui può mettere dentro il momentaneo 1-2.

DEMIRAL 6.5: pesa sicuramente l’episodio del rigore che poteva mandar di nuovo avanti l’Inter: salta con il braccio alto nel contrasto con Dzeko, un errore non da poco; tuttavia la sua prova è comunque più che positiva se si analizza l’intero match dove è stato autore di una prova più che positiva.

PALOMINO 7.5: anche oggi una gran partita per lui, peccato che nel finale è costretto ad uscire per qualche problemino che ci auguriamo non sia nulla di grave. (MAEHLE 6: entra nell’ultima parte di match ma non ha modo di mettersi particolarmente in luce).

ZAPPACOSTA 7: una vera e propria freccia nell’arco del Gasp da quella parte, specialmente nel primo tempo dove l’Inter fatica (e non poco) a tenerlo. (PASALIC s.v.: dentro nel finale).

FREULER 7: buona prova, in mezzo riesce sempre a non farsi cogliere impreparato e provar a far ripartire le azioni in modo rapido.

DE ROON 6.5: in crescita, ma qualche palla persa in modo velenoso e a tratti superficiale ancora testimonia che non ha raggiunto il top della condizione.

GOSENS 6.5: più arretrato oggi, ma non per questo meno incisivo. Molto bene nel primo tempo.

PESSINA 7: ottima la sua partita, aiuta molto in fase offensiva e tenta a volte anche la conclusione. Murato da un difensore interista un suo tentativo a colpo quasi sicuro. (DJIMSITI 6.5: inserito per rinforzar gli ormeggi nella seconda parte della ripresa quando l’Inter spinge di più. Bene).

MALINOVSKYI 8: una prova che testimonia come stia lentamente tornando: parte piano, poi esce per distacco e si scatena: gran gol per il pari, sassata che avvia l’azione del 2-1 e quel palo in avvio di ripresa che grida ancora vendetta. La sua miglior prestazione in questo avvio di stagione. (ILICIC 6.5: entra in palla e nel finale impegna Handanovic con una bella conclusione da fuori che il portiere suo connazionale deve mandar in corner).

ZAPATA 7: tanto sacrificio la davanti per i compagni, gioca per la squadra e aiuta i compagni. Da applausi. (PICCOLI 6.5: gli resta l’urlo strozzato in gola per quel gol che avrebbe davvero potuto cambiar la partita dei suoi. Peccato, il Var gli nega una bella soddisfazione).

foto di copertina da Sportmediaset.it




Luci a San Siro, l’Atalanta sta tornando davvero: pari-spettacolo, la Dea ferma la corsa dell’Inter

SERIE A, SESTA GIORNATA

INTER-ATALANTA 2-2: MALINOVSKYI E TOLOI FERMANO L’INTER DI INZAGHI

Partita incredibile a San Siro: Lautaro porta subito avanti i suoi, Malinovskyi e Toloi la ribaltano. Nella ripresa pareggia Dzeko, Dimarco sbaglia un rigore e a Piccoli viene cancellato il gol vittoria in un caldissimo finale. Ma la migliore notizia è i nuovi passi avanti dal punto di vista del gioco di un’Atalanta che continua a crescere: e questo vale anche di più di questo preziosissimo pareggio.

Milano: un match incredibile che alla fine fa felice probabilmente più la squadra del Gasp, che è capace di tirar fuori il meglio di se e disputar probabilmente la miglior partita di questo inizio stagione nella tana dell’Inter Campione d’Italia. Ma Inter e Atalanta devono essere orgogliose di avere regalato uno spettacolo avvincente dal primo all’ultimo minuto. A San Siro Lautaro porta subito avanti i padroni di casa, Malinovskyi e Toloi alla mezz’ora fanno sognare la Dea. Nella ripresa prende il palo Malinovskyi in avvio poi pareggia Dzeko, mentre negli ultimi minuti prima Dimarco sbaglia un rigore, poi a Piccoli viene cancellato dalla Var il gol vittoria: un inno al calcio, ed un finale per non deboli di cuore.

TORNA PALOMINO IN DIFESA: il Gasp ripropone Palomino in ripresa dopo averlo preservato martedì con il Sassuolo: insieme a lui dietro ci sono Toloi e Demiral mentre in mezzo torna Freuler con De Roon con Zapata davanti supportato da Pessina e Malinovskyi. Nell’Inter, Simone Inzaghi davanti si affida a Dzeko e Lautaro con Barella ad inventare gioco mentre dietro in difesa c’è l’ex Bastoni.

LAUTARO LA SBLOCCA SUBITO: pronti-via e per l’Atalanta sono subito problemi al secondo minuto quando Dzeko conclude male in area da ottima posizione ma il pallone sfila di un nulla sul fondo. Segnale evidente che qualcosa non funziona sin dalle prime battute e che Lautaro trasforma in allarme rosso tre minuti dopo: l’argentino riceve palla in area e conclude al volo segnando sul filo del fuorigioco un gran bel gol che manda subito sotto la Dea.

L’ATALANTA PROVA A REAGIRE: colpita a freddo, l’Atalanta prova a reagire all’ottavo con Malinovskyi che calcia di destro dal limite dell’area e la palla finisce fuori; col passare dei minuti i nerazzurri prendono campo e al ventitre bella combinazione Malinovskyi-Zapata-De Roon: il destro dell’olandese sfiora il palo. Tre minuti dopo Pessina viene murato da Brozovic al momento della conclusione decisiva a tu per tu con Handanovic.

MALI-TOLOI, RIBALTONE DEA!: alla mezz’ora però la Dea trova il meritato pari, e proprio Malinovskyi firma il pareggio con un bellissimo sinistro da fuori area, una bomba imparabile per Handanovic che può solo raccogliere il pallone in fondo al sacco: 1-1! Ti aspetti a quel punto l’Inter, e invece è ancora la squadra del Gasp a crescere e, otto minuti dopo il pari, piazza il sorpasso: Toloi segna il 2-1 dopo un altro sinistro potente di Malinovskyi respinto da Handanovic sul piede sinistro del nazionale azzurro che non perdona fa esplodere lo spicchio di San Siro con i tifosi atalantini al seguito. Ora il contraccolpo psicologico grava tutto sull’Inter che fatica a ritrovare il filo del discorso contro una Dea davvero sontuosa che conclude un primo tempo iniziato malissimo con un sorriso grande così e avanti 2-1 sulla squadra di casa al termine di un primo tempo che va in archivio senza recupero.

RIPRESA, PALO DI MALINOVSKYI IN AVVIO: nessun cambio in avvio di ripresa per un’Atalanta che parte con lo stesso piglio del primo tempo: al secondo Handanovic è fondamentale su una conclusione ravvicinata di Malinovskyi, poi ancora l’ucraino su punizione centra in pieno il palo, andando ad un nulla dal terzo gol per i ragazzi del Gasp.

GASP CAMBIA, DZEKO PAREGGIA: la partita è comunque molto bella, l’Inter ovviamente va a caccia del pari ed al tredicesimo c’è gran lavoro per Musso che vola sulla conclusione di testa di Vecino. Tre minuti dopo il Gasp ne cambia tre inserendo Piccoli, Djimsiti e Ilicic al posto di Zapata, Malinovskyi e Pessina per poi dover cambiare anche poco dopo Palomino che accusa qualche problemino ed entra Mahele al suo posto. I cambi disorientano un po’ la squadra nel trovare subito la giusta amalgama, così l’Inter riesce di nuovo a crescere e  trovare il pari con Dzeko al termine di una bella azione di Barella per Dimarco, la sua conclusione ravvicinata viene respinta da Musso, ma Dzeko mette dentro il 2-2.

LE SQUADRE CERCANO IL GOL-VITTORIA: la partita è bellissima, a questo punto le squadre si affrontano apertamente per cercare i tre punti: a quindici dalla fine entra anche Pasalic per Zappacosta con Maehle a questo punto che torna in fascia con Gosens ed Ilicic che chiama alla gran parata Handanovic a otto dalla fine.

FINALE FOLLE, L’INTER SBAGLIA UN RIGORE, LA DEA SEGNA MA IL VAR ANNULLA: Poi, inizia un finale a dir poco folle e non certo per deboli di cuore: a cinque dal novantesimo Demiral contrasta Dzeko in area toccando però con un braccio troppo alto. Check al Var e rigore per la squadra di Inzaghi che però Di Marco spara sulla traversa sciupando la clamorosa chance di piazzare il contro-sorpasso. Sul capovolgimento di fronte Ilicic ispira per Piccoli che conclude e segna con la complicità di Handanovic: pare tutto fatto, ma il Var non convalida poichè la palla è uscita nel momento in cui Handanovic tenta il rinvio che finisce poi ad Ilicic che avvia l’azione: incredibile ma vero, è sempre 2-2!

UN PUNTO PER UNA GRANDE DEA: sei minuti ancora di recupero ove però non succede nulla di particolarmente allettante e il match può finire quindi così: potevano vincerla entrambe, si devono invece accontentare di un punto che fa sicuramente molto felice l’Atalanta che cercava risposte importanti dopo un avvio di campionato tra alti e bassi ed oggi ha dimostrato contro una delle favorite per lo scudetto di poter dire la propria anche in questa stagione. E questo vale probabilmente più di una vittoria che la Dea non avrebbe sicuramente demeritato a San Siro. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 2-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 5′ pt Martinez (I), 30′ pt Malinovsky (A), 38′ pt Toloi (A), 26′ st Dzeko (I), 43′ st Piccoli (I)

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (12′ st Dimarco); Darmian (12′ st Dumfries), Barella (45′ st Satriano), Brozovic, Calhanoglu (12′ st Vecino), Perisic; Dzeko, Martinez (36′ st Sanchez). A disposizione: Cordaz, Radu, D’Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Gagliardini, Sangalli. Allenatore: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino (25′ st Maehle); Zappacosta (32′ st Pasalic), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (18′ st Djimsiti); Malinovsky (17′ st Ilicic), Zapata (18′ st Piccoli). A disposizione: Rossi, Sportiello, Lovato, Pezzella, Koopmeiners, Miranchuk. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE:  spettatori: 35mila circa – al 41′ st Dimarco (I) ha sbagliato un calcio di rigore (traversa) – ammoniti: Bastoni, Calhanoglu, Barella (I), Malinovsky, Palomino, Zapata, Zappacosta, Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t., 6′ s.t.

foto di copertina da sportmediaset.it




Atalanta, oggi si fa davvero sul serio: scontro di vertice in casa dell’Inter

MILANO, ORE 18

ZAPATA E COMPAGNI PROVANO AD ACCENDERE LE LUCI A S. SIRO

E’ il primo incrocio con una squadra di un certo livello, e l’Atalanta vuol provare a dare le risposte giuste in questo avvio di stagione con più punti della scorsa ma con meno certezze dal punto di vista del gioco: a San Siro contro l’Inter questa sera alle 18 la Dea prova a dar una risposta sul campo ai tanti dubbi di questo avvio di stagione dove la macchina da gol e spettacolo ammirata in questi anni pare a tratti inceppata. E contro un’Inter che, con l’arrivo di Simone Inzaghi in panchina al posto di Conte, ha lasciato da parte il cinismo per lo spettacolo ed i gol, sarà molto importante mantener alta la concentrazione per provare a centrare il primo colpaccio della stagione.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con in vista anche l’impegno con lo Young Boys in Champions di mercoledì, il Gasp prova qualche cambio nella formazione anti-Inter dove probabilmente rivedremo Palomino dal primo minuto insieme a Demiral al centro della difesa con Zappacosta in fascia con uno tra Gosens e Maehle mentre a supporto di Zapata ci potrebbe essere Pasalic insieme a Malinovskyi.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, L. Martinez – Allenatore: S. Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Malinovskyi, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli