Un tempo da padrona, uno con l’elmetto: Atalanta, che impresa: Scalvini e Ruggeri sbancano Lisbona!

EUROPA LEAGUE, SECONDA GIORNATA

SPORTING L.-ATALANTA 1-2: PRIMA GIOIA PER RUGGERI

Lisbona (Portogallo): la poesia e poi la sofferenza: così l’Atalanta s’inventa l’impresa che vale il primo posto in Europa League. La casa dello Sporting, primo in Portogallo e vincente all’esordio in Europa, è violata con un primo tempo di rara bellezza e potenza. Segnano due difensori, Scalvini e Ruggeri, emblema di una coralità che diventa superiorità e poi imbarazzante dominio. Nella ripresa però ci sono anche sangue, sudore e lacrime, specie nel finale quando lo Sporting tenta la rimonta, complice anche un rigore concesso con il Var piuttosto dubbio ma con Musso sugli scudi a tener in piedi la storica vittoria che vale il primato nel girone.

GASP PUNTA SU CDK-LOOKMAN: con Scamacca convocato ma non ancora ovviamente al top dopo l’infortunio, il tecnico Gasperini si affida davanti a De Kateleare e Lookman con Koop alle loro spalle. In difesa torna Kolasinac dal primo minuto mentre sulla fascia spazio a Ruggeri e Zappacosta. Nello Sporting il tecnico Amorin davanti si affida a Gyökeres e Paulinho davanti con l’ex Lecce Hjulmand in mezzo al campo.

LOOKMAN SUBITO PERICOLOSO: splendida atmosfera allo stadio Alveade di Lisbona, ci sono circa un migliaio di tifosi nerazzurri giunti in Portogallo a sostenere la Dea in questo match che comincia con i nerazzurri a farsi subito vedere: bello scambio in area tra De Ketelaere e Lookman, il nigeriano da solo a poca distanza da Adan mette in mezzo per Koopmeiners che non riesce ad arrivare in tempo, il pallone attraversa l’area e si perde. All’ottavo Zappacosta crossa per Kolasinac che di testa non trova lo specchio.

SCALVINI LA SBLOCCA ALLA MEZZ’ORA: la truppa nerazzurra tiene botta ai portoghesi che provano un paio di iniziative senza successo e poi finiscono avvolti dalla manovra atalantina che li costringe sulla remissiva. Tre minuti dopo la mezz’ora ecco il meritato vantaggio della Dea: Koopmeiners apre perfettamente per Zappacosta, cross basso e Scalvini mette in rete il gol dell’1-0.

DOMINIO DEA, RUGGERI FA BIS: ti aspetti una reazione dello Sporting e invece l’Atalanta prosegue per la sua strada, come se nulla fosse successo sin qui: al trentasette nerazzurri vicino al bis con un tiro di Lookman da distanza ravvicinata, palla alta sulla traversa. Poi, a due dall’intervallo, ecco il raddoppio (meritatissimo) dei ragazzi del Gasp: bel filtrante di Lookman per Ruggeri che calcia e, dopo la respinta di Adan, mette in rete il 2-0. Primo tempo praticamente perfetto per i nerazzurri, che chiudono così con il doppio vantaggio dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, UN RIGORE DUBBIO RILANCIA LO SPORTING: si riparte dopo il riposo senza cambi da parte del Gasp ma con lo Sporting che si gioca il tutto per tutto alla ricerca di raddrizzare il match con un colpo di testa in mischia che finisce di poco sul fondo. Al settimo primi cambi in casa nerazzurra con Toloi e Scamacca in campo al posto di Djimsiti e CDK, poi al ventesimo dentro anche Pasalic e Holm per Ederson e Zappacosta. Tutto fila abbastanza liscio per l’Atalanta fino alla mezz’ora quando, da una azione conclusa in corner l’arbitro viene richiamato al Var e assegna un calcio di rigore allo Sporting per un presunto fallo di mano su tiro di Diomande: così Gyokeres dal dischetto dimezza lo svantaggio dopo aver colpito prima il palo con la palla che poi rotola in fondo al sacco.

MUSSO (E IL PALO) CI SALVANO: nemmeno un minuto dopo il gol, rischia tantissimo la Dea con lo Sporting pericoloso in due occasioni: Edwards e Catamo ma Musso è ancora protagonista con due parate, la seconda con l’aiuto del palo.

LISBONA E’ NERAZZURRA!: nel finale entra Palomino al posto di Scalvini ed è più la Dea a rendersi pericolosa rispetto ai padroni di casa: al novantesimo Scamacca ci prova da fuori area ma il portiere Adan alza sopra la traversa. Iniziano poi in quel momento i cinque di recupero concessi dall’arbitro in cui non succederà davvero nulla, per la gioia dei tifosi nerazzurri che possono di nuovo festeggiare una impresa nerazzurra a Lisbona: ad anni di distanza dal gol di Cantarutti che valse il pari e la semifinale di coppa delle Coppe, la Dea stavolta vince in terra portoghese e vola in testa a punteggio pieno al proprio girone. Il cielo è nerazzurro sopra lisbona.




Toh, l’Atalanta sa ancora come si fa: una bella Dea frena il Milan sull’1-1

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 1-1: A MALINOVSKYI RISPONDE BENNACER

Bergamo: finisce in parità il big match della seconda di campionato dove l’Atalanta del Gasp riesce a fermare sull’1-1 i campioni d’Italia del Milan in una partita non certo spettacolare ma che ha messo in mostra la voglia di continuare a far bene di ambo le contendenti: i rossoneri escono alla distanza nella ripresa e con la maggior qualità ma i nerazzurri sono bravi, specie nel primo tempo a giocar a testa alta con i rossoneri e bucar la difesa con Malinovskyi. Nella ripresa crescono gli ospiti che trovano il pari con Bennacer poco prima della mezz’ora.

SORPRESA, C’E’ MALI DAL 1′: nonostante molte voci che lo danno con la valigia in mano, il Gasp lancia Malinovskyi dal primo minuto in avanti con Pasalic a supporto di Zapata in attacco mentre dietro torna Demiral e sulle fasce spazio ancora a Maehle e Hateboer; nel Milan, mister Pioli punta davanti su Rebic con Leao e Diaz dietro mentre in mezzo c’è Messias con Tonali; panchina iniziale per Giroud.

MATCH EQUILIBRATO: lo stadium è vicino al tutto esaurito e lo si nota chiaramente all’ingresso delle squadre in campo con il pubblico nerazzurro a spingere la Dea in questo match che prende il via con ritmi piuttosto alti ma con le due squadre che non riescono a superarsi e con l’equilibrio che regna sovrano in campo.

MESSIAS SCIUPA, RUSLAN LA SBLOCCA: le squadre provano a rompere gli indugi dopo la metà della prima frazione: prima gli ospiti vanno vicinissimi al vantaggio, complice anche la difesa nerazzurra che si fa sorprendere da un cross di Diaz e che Messias spreca mettendo sul fondo dopo essersi ritrovato a tu per tu con Musso. Poi, all’improvviso, ecco l’Atalanta che trova la carta giusta e pesca il jolly che vale il vantaggio proprio con Malinovskyi, servito in mezzo all’area da un perfetto assist di Maelhe con conclusione e deviazione di un difensore che mette fuori gioco l’intervento di Maignan e porta sull’1-0 la Dea al ventinove.

DEA AVANTI ALL’INTERVALLO: ora la partita diventa più bella, con Mali che ci prende gusto e sfiora il bis pochi minuti dopo con un tiro, ancora da fuori, ma stavolta il pallone è fuori, non di poco. Poi Rebic nel minuto di recupero concesso prima dell’intervallo, scatta in fuorigioco ma viene prontamente anticipato dall’intervento di Demiral. Si va al riposo quindi con i ragazzi del Gasp che sono avanti di un gol sui rossoneri.

RIPRESA, DUE OCCASIONI PER PARTE: nessun cambio in avvio di ripresa e si ricomincia con i rossoneri che provano subito a spingere e Kalulu al quarto di testa sfiora il gol mandando di poco sopra la traversa; un minuto dopo bella combinazione tra Malinovskyi per Pasalic che crossa per Hateboer che manda anche lui alto di testa. Ancora i rossoneri poi che spingono e con Leao provano la conclusione al settimo con pallone che esce di un nulla. Ma la Dea risponde ai campioni d’Italia pochi minuti dopo con un colpo di testa di Zapata su cross di Koopmeiners e Maignan che vola e devia in corner.

BENNACER TROVA IL PARI: al ventitre però il Milan prima sfiora, poi trova il gol del pari, praticamente nella medesima azione con Bennacer che prima impegna Musso da fuori, poi sul proseguire del gioco si libera al limite dell’area e con un tiro perfetto a rientrare che tocca il palo lontano e si infila alle spalle del portiere nerazzurro che un minuto prima era riuscito ad opporsi al tiro del giocatore del Milan: 1-1 a Bergamo.

BUON PUNTO PER LA DEA: triplo cambio per il Gasp dopo il pari ospite con Duvan, Pasalic e Malinovskyi con Muriel, Scalvini e Lookman che entrano in campo; poco più tardi toccherà anche ad Okoli entrar in campo al posto di Djimsiti che non ce la fa a proseguire dopo un brutto contrasto subito in uno scontro con Origi. A due dal novantesimo spazio poi anche a Zortea al posto di uno sfinito Maehle ma le uniche note di questo finale di gara sono i cambi ed i cinque minuti di recupero concessi in cui la Dea non concede spazi al Milan e la partita scivola via per quello che, alla fine, è un giusto pareggio tra due squadre che proseguono così a braccetto in classifica in questo avvio di stagione.




Niente paura, ci pensa Pessina: l’EuroAtalanta manda al tappeto lo Young Boys!

CHAMPIONS LEAGUE, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-YOUNG BOYS 1-0: ZAPATA ISPIRA, IL PES SEGNA

E una! L’Atalanta centra la prima vittoria europea di questa edizione della Champions League e batte così lo Young Boys grazie ad una rete di Pessina nella ripresa su assist di un grandissimo Zapata, autore di una prova di grandissimo sacrificio e spirito di squadra. I nerazzurri, dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa stringono sotto assedio gli svizzeri, il cui fortino cede poco dopo la metà della ripresa. La Dea sale a quattro punti in classifica e, in attesa di Manchester-Villareal si gode il primato solitario nel girone.

Bergamo: l’inno della Champions League torna a risuonare a Bergamo, con l’Atalanta che ritrova per la prima volta anche il pubblico allo Stadium pronto a spingere Zapata e compagni alla ricerca di quel successo interno che, a Bergamo, non è ancora arrivato da quando la Dea gioca nella sua casa naturale la coppa dalle grandi orecchie (due pari e due sconfitte la scorsa edizione). Per riuscirci i ragazzi del Gasp devono provar a superare lo Young Boys che ha già sorpreso alla prima giornata riuscendo a mandare K.O. il Manchester (prossimo euro-avversario proprio dei nerazzurri) e che va quindi assolutamente rispettato e non sottovalutato.

ZAPATA DAVANTI, DJIMSITI DIETRO: senza Palomino infortunato, il Gasp si affida dietro a Djimsiti e Demiral insieme a Toloi mentre in fascia ci sono Zappacosta e Gosens con Zapata davanti assistito da Pessina e Malinovskyi. Negli svizzeri, il tecnico Wagner davanti punta su Siebatcheu unica punta con a supporto il trio formato da Elia, Aebischer e Ngamaleu.

SUBITO GOSENS K.O.: non c’è il tutto esaurito allo Stadium ma è meravigliosa l’accoglienza dei tifosi alle squadre in campo con anche circa cinquecento tifosi svizzeri giunti da Berna in un match che inizia con Zapata che al quarto conclude in area ma la palla è facile preda del portiere Von Ballmoos. All’ottavo subito un problema per il Gasp che deve rinunciare a Gosens che si fa male da solo durante una azione di gioco e deve uscire con Maehle che a freddo entra subito in campo.

TANTO EQUILIBRIO, POCHE OCCASIONI: partita che rimane molto molto equilibrata con le due squadre che faticano a prendere il comando delle operazioni: al quarto d’ora la Dea passa con un autogol, ma la posizione di partenza dell’azione da parte di Toloi è di offside e il Var rende vano così il gol nerazzurro. Al ventiduesimo Zapata ancora pericoloso con un colpo di testa fuori di poco. Poi si vedono gli svizzeri che sono pericolosissimi con Elia che però calcia alto da ottima posizione (grazie anche al disturbo di Demiral). Ad un minuto dal riposo grande chance per la Dea con Pessina, che calcia addosso al portiere da ottima posizione, ben smarcato da Zapata. Ultimi sussulti di un primo tempo che si chiude senza gol dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, DEA ALL’ASSALTO: si riparte senza cambi dopo l’intervallo con la Dea che prova a spingere di più e cercar di far vacillare ulteriormente il muro svizzero: al decimo cross di Malinovskyi per Maehle e poi per Toloi che calcia, ma Von Ballmoos blocca senza problemi. Al sedicesimo ancora Atalanta pericolosa con Zappacosta che calcia a pochi metri dalla porta, ma c’è ancora il portiere svizzero Von Ballmoos a negar il gol ai nerazzurri.

PESSINA ROMPE L’INCANTESIMO, 1-0!: a metà ripresa finalmente l’Atalanta buca il muro elvetico e riesce a sbloccar il match grazie ad una gran giocata di Zapata, che si impadronisce di un pallone destinato al fondo beffando Lauper, mette in mezzo e trova Pessina che segna l’1-0. Trovato il vantaggio, il Gasp decide per due cambi a ridosso della mezz’ora con Malinovskyi e Pessina che lasciano il campo con Pasali e Muriel (che rientra dopo il lungo stop) in campo nell’ultimo quarto d’ora di gara.

DEA, TRE PUNTI D’ORO!: nel finale, a due dal novantesimo Muriel entra bene in area ma conclude troppo debole e il portiere ospite blocca senza problemi la sfera. Entrano anche Koopmeiners e Pezzella per Freuler e Zappacosta proprio prima dell’inizio dei quattro minuti di recupero concessi dove è quasi più la Dea ad essere pericolosa rispetto ad uno Young Boys che alza bandiera bianca con il passare degli ultimi secondi. Vittoria pesantissima per i ragazzi del Gasp, la prima in questa edizione di Champions League, che salgono a quattro punti e, almeno fino alle undici di stasera, è prima in solitaria in testa al girone. Grandi ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-YOUNG BOYS 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 23′ st Pessina (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta (45′ st Pezzella), De Roon, Freuler (45′ st Koopmeiners), Gosens; Malinovskyi (30′ st Muriel), Pessina (30′ st Pasalic); Zapata – A disposizione: Ilicic, Lovato, Maehle, Miranchuk, Piccoli, Rossi, Scalvini, Sportiello – Allenatore: Gasperini

YOUNG BOYS (4-3-2-1): Von Ballmoos; Hefti (38′ st Maceiras Pralong), Camara, Lauper, Garcia; Aebischer (38′ st Spielmann), Martins Pereira, Sierro (24′ st Mambimbi); Nagamaleu, Elia (21′ st Rieder); Siebatcheu (21′ st Kanga) – A disposizione: Burgy, Faivre, Jankewitz, Laidani, Sulejmani – Allenatore: Wagner

ARBITRO: Felix Brych (GER)

NOTE: spettatori: 8mila circa – ammoniti: Zappacosta (A) e Sierro (Y) – recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.

foto di copertina da Sportmediaset.it




Esame svizzero per l’EuroAtalanta: con lo Young Boys la Dea va a caccia dei tre punti

BERGAMO, ORE 18.45

ZAPATA & C. SFIDANO LA SORPRESA ELVETICA

La champions, a Bergamo e con il pubblico: l’Atalanta chiude il cerchio dopo anni di esilio forzato nelle gare d’Europa (o senza pubblico come successo lo scorso anno) e finalmente abbraccia la Champions League allo stadium di fronte al proprio pubblico. Un traguardo straordinario per questa squadra che cerca questa sera (curiosamente) anche il primo successo in Champions al Gewiss Stadium dove lo scorso anno ha collezionato solamente due pari e due sconfitte. Una gara importante per i ragazzi del Gasp che cercheranno un successo sugli svizzeri per provare a issarsi in cima al girone e regalarsi una notte da sogno per una Dea che, dopo i grandi passi fatti nella gara di San Siro con l’Inter, vuol continuare a crescere e stupire.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Palomino non K.O., probabile che il Gasp punti su Demira e Djimsiti dietro con Toloi mentre sulle fasce Zappacosta e Gosens sono quasi certi del posto. Davanti, Pessina e Malinovskyi giocano a supporto di Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Tolói, Demiral, Djimsiti; Zappacosta, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Malinovskyi, Zapata – All.: Gasperini

YOUNG BOYS (4-4-2): Von Ballmoos; Hefti, Camara, Lauper, Garcia; Ngamaleu, Martins, Aebischer, Spielmann; Elia, Siebatcheu – All.: Wagner




Serie A, i risultati dopo la 2a giornata

I RISULTATI:

Venerdì 27 agosto

Ore 18:30

Udinese- Venezia 3-0: 29’ Pussetto, 70’ Deulofeu, 93′ Molina

Ore 20:45

Verona-Inter 1-3: 15’ Ilic, 47’ Lautaro Martinez, 83’ e 94’Correa

Sabato 28 agosto

Ore  18:30

Atalanta-Bologna 0-0

Lazio-Spezia 6-1: 4’ Verde, 5’, 15′ e 47’ Immobile, 47’ Anderson, 70’ Hysaj, 85’ Luis Alberto

Ore 20:45

Fiorentina-Torino 2-1: 41’ Gonzalez, 70’ Vlahovic, 89’ Verdi

Juventus-Empoli 0-1: 21’ Mancuso

Domenica 29 agosto

Ore 18:30

Genoa-Napoli 1-2: 39’ Ruiz, 69’ Cambiaso, 84’ Petagna

Sassuolo-Sampdoria 0-0

Ore 20:45

Milan-Cagliari 4-1: 12’ Tonali, 15’ Deiola, 17’ Leao,  24’ e 43’ Giroud

Salernitana-Roma 0-4: 48’ e 79′ Pellegrini, 52’ Veretout, 69’ Abraham

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Lazio 2 2 0 0 9 2 +7 6
2 Inter 2 2 0 0 7 1 +6 6
3 Roma 2 2 0 0 7 1 +6 6
4 AC Milan 2 2 0 0 5 1 +4 6
5 SSC Napoli 2 2 0 0 4 1 +3 6
6 Udinese 2 1 1 0 5 2 +3 4
7 Bologna 2 1 1 0 3 2 +1 4
8 Sassuolo 2 1 1 0 3 2 +1 4
9 Atalanta 2 1 1 0 2 1 +1 4
10 Fiorentina 2 1 0 1 3 4 -1 3
11 Empoli 2 1 0 1 2 3 -1 3
12 Juventus 2 0 1 1 2 3 -1 1
13 Sampdoria 2 0 1 1 0 1 -1 1
14 Cagliari 2 0 1 1 3 6 -3 1
15 Spezia 2 0 1 1 3 8 -5 1
16 Torino 2 0 0 2 2 4 -2 0
17 Verona 2 0 0 2 3 6 -3 0
18 Salernitana 2 0 0 2 2 7 -5 0
19 Genoa 2 0 0 2 1 6 -5 0
20 Venezia 2 0 0 2 0 5 -5 0



L’Atalanta va in bianco all’esordio in casa: con il Bologna finisce 0-0

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 0-0: LA DEA NON SFONDA IL MURO FELSINEO

Bergamo: l’Atalanta non va oltre il pareggio in casa contro il Bologna, interrompendo una striscia di sette vittorie consecutive interne contro i rossoblù: il punto fa salire così entrambe le squadre a 4 punti in classifica ed evidenzia nuovamente le difficoltà nell’andare a segno dei nerazzurri in queste prime giornate di campionato. La Dea nella ripresa sfiora più volte il vantaggio ma manca sempre l’ultimo passaggio ai ragazzi del Gasp. Un Bologna coperto e ordinato può così strappare il pari.

GASP PUNTA SU ILICIC-MURIEL: mister Gasperini sceglie a sorpresa di escludere il nuovo acquisto Demiral in difesa, rilanciando Toloi, al rientro dalla squalifica, così come Freuler in mediana. In attacco gli stessi uomini di Torino, ma con una disposizione diversa: Malinovskyi trequartista alle spalle di Ilicic e Muriel. Pessina solo in panchina, come l’ultimo arrivato Zappacosta. Nel Bologna assenti Soriano e Schouten per squalifica, Mihajlovic schiera il giovane Kingsley dal 1’ a centrocampo, affidandosi a Orsolini, Arnautovic e Sansone davanti. L’ex Barrow è l’escluso eccellente.

CHE RISCHIO IN AVVIO: pronti, via e al terzo Orsolini, dopo uno svarione di Djimsiti (buco sul cross di Sansone), sballa la conclusione a colpo sicuro col destro. Subito dopo, la replica nerazzurra, col sinistro di Malinovsky, ben servito da Muriel, che sibila di un soffio a lato sulla sinistra di Skorupski.

MATCH EQUILIBRATO: all’undicesimo Ilicic offre una soluzione in fotocopia: Skorupski pare battuto, ma la palla si perde sul fondo. E’ un’Atalanta diversa da quella vista a Torino una settimana fa, soprattutto sul piano del ritmo, anche se manca ancora il brio dei tempi migliori negli ultimi sedici metri. Il Bologna invece tiene sorprendentemente botta dietro, cercando poi di saltare la mediana con il lancio lungo su Arnautovic, cliente scomodo anche per il buon Palomino dell’ultimo periodo. Alla mezz’ora Skorupski è reattivo nel respingere la botta in diagonale di Gosens: poco altro da segnalare in un primo tempo che si chiude dopo due di recupero.

RIPRESA, ASSALTO STERILE DELLA DEA: nessun cambio all’intervallo e subito Atalanta alla ricerca del vantaggio: al quarto Muriel chiude troppo il destro sul primo palo. Più passano i minuti e più il Bologna si chiude nel suo guscio, consentendo ai padroni di casa di aumentare la loro pressione; Gosens al quarto d’ora calcia fuori col sinistro dal limite. Gasperini prova a cambiare con Pessina al posto di Malinovskyi. Il tema tattico della partita è però ormai tracciato: Atalanta all’arrembaggio e Bologna arroccato a protezione del risultato: proteste nerazzurre al venticinque per un tocco di mani di De Silvestri in area rossoblù che lascia più di qualche dubbio ma il Var però, conferma il non fischio dell’arbitro Orsato.

PRIMO PAREGGIO STAGIONALE: nel finale Maehle prova la soluzione di potenza: alta. Gasp si gioca tutte le sue carte, gettando nella mischia Piccoli e Miranchuk, al posto di Pasalic e un Muriel sottotono ma il muro emiliano traballa un paio di volte (brividi sul sinistro a lato di Pessina e sul disimpegno di Skov Olsen che rischia l’autogol in pieno recupero), ma regge l’urto di una Dea oggi con le polveri bagnate la davanti e che conferma la sua fatica abbastanza sorprendente di questo avvio di stagione a far gol. Finisce 0-0: quel che Torino aveva forse dato in eccesso, oggi gli dei del calcio se lo sono ripresi nella sfida ai felsinei.

IL TABELLINO:

ATALANTA-BOLOGNA 0-0

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle (85′ Zappacosta), Pasalic (73′ Miranchuk), Freuler, Gosens; Malinovskyi (64′ Pessina), Ilicic (85′ Lammers); Muriel (73′ Piccoli) – A disposizione: Sportiello, Rossi, Scalvini, Lozato, Pezzella, Demiral, Del Prato – Allenatore: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupsky; De Silvestri, Medel, Bonifazi, Hickey (80′ Soumaoro); Kingsley (60′ Vignato), Dominguez; Orsolini (70′ Skov Olsen), Sansone (80′ Tomiyasu), Svanberg; Arnautovic. A disposizione: Bardi, Binks, Mbaye, Amey, Barrow, Santander, Van Hooijdonk, Cangiano – Allenatore: Mihajlovic

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: Gosens, Palomino (A), Medel, Sansone, Arnautovic, Hickey, Svanberg (B) – recuperi: 2′ p.t. e 6′ s.t.




L’Atalanta riparte dai suoi pregi (e alcuni difetti): poker al Toro, prima vittoria per la Dea!

SERIE A, SECONDA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 2-4: LA DEA VA SOTTO POI TRAVOLGE I GRANATA

Tutto come prima, insomma: l’Atalanta ricomincia con tre punti e segnando gol a grappoli (quattro) al malcapitato Torino ma subendo anche due gol un po’ evitabili da Belotti, uno dei quali l’aveva portata in svantaggio in avvio. La squadra del Gasp sovrasta i granata e vince con merito con i gol di Gomez, Muriel, Hateboer e De Roon recuperando il gol di Belotti che poi accorcia anche nel finale di primo tempo segnando il punto del momentaneo 3-2; una prova dunque di solidità pur con le solite incertezze di una difesa molto rimaneggiata per via delle assenze di Djimsiti e del neo acquisto Romero. Primi tre punti stagionali che preparano al meglio i nerazzurri alla sfida di mercoledì con la Lazio che sarà un primo importante banco di prova per l’ambiziosa Dea del Gasp.

Torino: si parte, con tantissima curiosità per capire che Atalanta sarà. Al cospetto di un Toro che vuol riscattare la sconfitta di Firenze all’esordio, la Dea inizia il suo campionato provando a dimostrar nuovamente a tutti di che pasta è fatta per provare ancora una volta a stupire tutti. Occhio però al Toro di Giampaolo, nuova era (l’ennesima) di una squadra (quella granata) che sembra non trovar mai la giusta quadra per poter tornare ad ambire a traguardi più prestigiosi di una normale salvezza.

SUTALO E ZAPATA TITOLARI: senza gli squalificati Romero e Djimsiti, il Gasp in difesa punta su Caldara e Sutalo (preferito a Palomino) con Sportiello al posto dell’infortunato Gollini. Davanti ci sono Zapata e Muriel insieme con il Papu dietro ad ispirare e Gosens con Hateboer in fascia. Nel Toro in difesa gioca Vojvoda che a lungo è stato accostato alla Dea le scorse settimane, mentre in mezzo punta sulla grinta di Rincon con Berenguer a sostenere Belotti e Zaza in attacco.

BELOTTI-PAPU, SUBITO BOTTA E RISPOSTA: il minuto di silenzio in ricordo dell’abitro De Santis, brutalmente ucciso nel corso di un agguato durante questa settimana, anticipa l’inizio del match che è subito vivace con il Toro subito insidioso al sesto quando Zaza sfugge alla marcatura ed entra in area colpendo in pieno la traversa a Sportiello battuto. I granata sono più incisivi in avvio e al decimo passano: Belotti viene pescato in area di rigore libero di colpire in diagonale e segnare il gol che vale il vantaggio del Toro. Ma l’Atalanta a quel punto esce dal guscio: due minuti dopo è una perla il colpo da fuori area del Papu che va a toccare il palo e a finir in rete con Sirigu che può solo vedere il pallone finire nel sacco: subito 1-1.

ZAPATA FIRMA IL SORPASSO: trovato subito il pari, l’inerzia del match resta in mano ai nerazzurri: al sedicesimo bel cross del Papu per Zapata che di testa manda alto; poi quattro minuti più tardi la Dea mette la freccia con un grandissimo gol di Muriel che da posizione defilata infila Sirigu incrociando un tiro che si insacca a un filo dal palo: 2-1.

HATE ALLUNGA, MA BELOTTI ACCORCIA: la partita rimane vivace e divertente con il Toro che non molla e l’Atalanta che invece vuol provare ad allungare ed a tre dall’intervallo trova il gol del 3-1 con una bella conclusione al volo sul cross di Gosens che non da nuovamente scampo a Sirigu. Nemmeno il tempo per il cronista di annotare il marcatore atalantino che il Toro risponde subito, un po’ come i nerazzurri dopo il vantaggio granata: cross teso in area e testa di Belotti che firma la doppietta personale e riporta in corsa la squadra di Giampaolo. Un primo tempo veramente emozionante con cinque gol e grandi emozioni che si chiude con una punizione dal limite di Muriel che impatta sulla barriera e con la Dea avanti sui granata.

RIPRESA, DE ROON FIRMA IL POKER: durante l’intervallo il Gasp inserisce dietro Palomino al posto dell’ammonito Caldara per provar a dar ordine ad una difesa sin qui non brillantissima ed il match riprende così con i nerazzurri che al secondo ci provano subito con una conclusione alta di Muriel, poi al sesto con un tentativo del Papu su punizione ma con la sfera che finisce alta. Poi al sesto Hateboer di testa manda fuori un pallone al bacio messo in area dal Papu e sfiorando così la doppietta personale ma, un minuto dopo è De Roon a riportare a due gol il vantaggio della Dea con una bella conclusione in area che non da scampo a Sirigu: 4-2 per i nerazzurri!

ENTRANO ANCHE I NUOVI: al diciottesimo arriva un altro cambio per i nerazzurri con Muriel che lascia posto a Malinovskyi in campo e con i giocatori che iniziano a sentire la stanchezza del match con la Dea che rallenta così la pressione offensiva mantenendo tuttavia il controllo della gara. Entrano i nuovi a otto dalla fine con Lammers e Mojica che prendono il posto di Zapata e Gosens ed anche il Papu che rifiata con Pasalic che fa il suo ingresso in campo al suo posto.

RICOMINCIO DA QUATTRO: minuti finali in cui comunque succede davvero ben poco, nemmeno nei cinque minuti concessi dal direttore di gara che scandiscono solo il conto alla rovescia verso il triplice fischio finale che sancisce il primo successo stagionale di un’Atalanta che, con le solite certezze offensive unite a qualche sbavatura rietro ricomincia con quattro gol e dando spettacolo. Che sia di buon auspicio per una stagione ancora di autentico godimento per noi tifosi. Avanti così!

IL TABELLINO:

TORINO-ATALANTA 2-4 (primo tempo 2-3)

RETI: 11′ Belotti (T), 13′ Gomez (A), 21′ Muriel (A), 42′ Hateboer (A), 43′ Belotti (T), 54′ De Roon (A)

TORINO (4-3-1-2): Sirigu; Vojvoda, N’Koulou, Bremer, Murru; Meite, Rincon (79′ Segre), Linetty (63′ Lukic); Berenguer (63′ Verdi); Zaza (75′ Millico), Belotti – A disposizione: Ansaldi, Buongiorno, Edera, Iago Falque, Izzo, Milinkovic-Savic, Rosati, Lyanco – Allenatore: Giampaolo

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Caldara (46′ Palomino), Sutalo; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (84′ Mojica); Gomez (84′ Pasalic); Muriel (63’Malinovskyi), Zapata (84′ Lammers) – A disposizione: Carnesecchi, Da Riva, Romero, Rossi, Traore – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: gara giocata con mille tifosi ammessi allo stadio – ammoniti Zaza (T), Caldara, Freuler (A) – espulsi: nessuno – recupero: 1′ p.t. e 5′ s.t.