L’Atalanta torna a splendere nella serata più difficile e manda il Milan a picco nel recupero

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 3-2: MURIEL LA DECIDE CON UNA MAGIA

Bergamo: dalle difficoltà si esce, sempre, tutti insieme. E l’Atalanta ha deciso di farlo proprio in questo modo: con una partita di grandissimo spessore la Dea torna a splendere contro il Milan e vince (finalmente) il primo match contro una big in questa stagione in una partita che si è dimostrata una vera altalena di emozioni. Dopo che l’ex CDK si divora il vantaggio in avvio, la squadra del Gasp la sblocca con merito grazie a Lookman ma viene raggiunta a pochi secondi dall’intervallo dal gol di Giroud. Nella ripresa però è ancora la Dea a salir in cattedra, passando nuovamente con Lookman, sfiorando il tris con il nigeriano (super parata di Miagnan) e venendo però di nuovo raggiunti da Jovic a dieci dalla fine. Questa Atalanta però non si arrende, nel finale il Gasp azzecca i cambi e Muriel in pieno recupero con un super-gol di tacco manda a picco il Milan e regala alla Dea i tre punti che mancavano da un mese.

CDK DIVORA IL GOL DELL’EX: in uno Stadium con il pubblico delle grandi occasioni, il match non sembra decollare nelle sue fasi iniziali, anche se è impossibile non partire dalla sliding-door che Charles De Ketelaere decide chiudere al nono quando il belga, che poco prima aveva scaricato un sinistro debole tra le mani di Maignan, si trova a tu per tu con il portiere rossonero dopo una bella sponda di testa di Lookman, ha tutto il tempo per calciare a pochi metri dalla porta ma alza clamorosamente sopra la traversa.

LOOKMAN LA SBLOCCA, GIROUD PAREGGIA: il Milan non sembra avere il piglio dei giorni migliori, così la Dea prova ad approfittarne con i lanci per Lookman che sono una costante, gli inserimenti di Koopmeiners pure. E allora sembra quasi logico che a passare siano i ragazzi del Gasp: fa tutto Lookman, che si infila dalla sinistra in area rossonera, salta secco Theo Hernandez e tira con la deviazione di Tomori che è decisiva e scavalca Maignan: 1-0 e pubblico nerazzurro in fesa. Il Milan, che si era fatto sin li vivo al quarto con Giroud (scambio con Pulisic, sinistro del francese murato da Djimsiti) e a quattro dalla mezz’ora (tentativo di Tomori disinnescato da Ederson), trova però il pari all’ultima azione del primo tempo: su corner di Florenzi, Giroud sale in cielo sovrastando Koopmeiners e fa 1-1 tra le vivaci proteste nerazzurre per un contatto tra Musah e Lookman sull’azione che ha portato all’angolo del pari rossonero.

RIPRESA, LOOKMAN FA SUBITO BIS: la ripresa si apre con due squilli nerazzurri di Scalvini e Pasalic e con la solita corsa imprevedibile di Lookman, che al nono colpisce ancora: De Ketelaere si allarga e mette al centro un pallone teso che Lookman sbatte alle spalle di Maignan per il nuovo meritato vantaggio orobico che impatta sensibilmente sulla storia del match: anche perché CDK ora sembra un altro giocatore, mentre il Milan va in confusione. Il belga sfiora il gol con un mancino che taglia tutta l’area ma si spegne sul fondo.

MAIGNAN PARA TUTTO, JOVIC PAREGGIA: la banda Gasp è una tempesta che prova a travolgere gli uomini di Pioli che si salvano solo grazie a Maignan quando alla mezz’ora Scalvini si infila in area in ripartenza e calcia sul primo palo, il portiere rossonero para ma non trattiene, Lookman ribadisce a botta sicura ma Maignan ci arriva ancora, quasi da terra con una parata strepitosa. E quattro minuti dopo, come nelle migliori regole non scritte del calcio, ecco il colpo che gela lo stadio: Pulisic mette in mezzo, Jovic intercetta e piazza in rete il 2-2.

MAGIA DI LUCHO, DELIRIO-DEA: dieci dalla fine il copione pare ormai scritto, ma il finale sarà invece da fuochi d’artificio a tinte nerazzurre: Gasp cambia inserendo Muriel e Miranchuk per CDK e Lookman tra i fischi di disappunto del pubblico di casa. Ma il mister avrà ragione anche stavolta: perchè prima il russo causa l’espulsione di Calabria, che lascia i suoi in dieci per doppio giallo all’inizio dei sei di recupero, poi, al novantacinque ecco il capolavoro di Muriel che stende il Diavolo con un bellissimo colpo di tacco in area a superare Maignan che stavolta nulla può al colpo di genio del colombiano. L’Atalanta fa festa, batte la prima big in questa stagione e si mette alle spalle il periodo difficile di tre sconfitte e un pari nelle ultime quattro con una vittoria pesantissima per la classifica ma, sopratutto, per il morale di queste ragazzi. Che sia un punto di ripartenza per ritrovare slancio in campionato.




Fa e disfa, ma perde ancora: l’Atalanta chiude con una sconfitta il suo comunque positivo 2022

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-INTER 2-3: PALOMINO SBAGLIA PORTA POI SI SEGNA

Bergamo: sempre più giù: l’Atalanta va K.O. anche con l’Inter e rimedia la terza sconfitta in sette giorni, la quarta nelle ultime cinque di campionato e chiude malamente il suo 2022 calcistico nonostante i ventisette punti in classifica ed il settimo posto che lascia qualche rammarico. Subito avanti con un rigore di Lookman, viene ripresa a fine primo tempo da un gol di Dzeko con il bosniaco che nella ripresa firma la doppietta personale a cui segue anche la sfortunata autorete di Palomino che si riscatta nel finale segnando il gol che accorcia le distanze inutilmente. L’Atalanta chiude al settimo posto con ventisette punti in classifica, probabilmente quanto ipotizzabile a inizio campionato, meno rispetto all’avvio strepitoso delle prime partite.

IL RITORNO DEI TITOLARISSIMI: mister Gasperini torna all’antico e punta su praticamente tutti i titolari a disposizione con la sola eccezione di De Roon infortunato al cui posto giocherà Ederson; davanti c’è Zapata assistito da Lookman e Pasalic mentre sulle fasce spazio a Maehle ed Hateboer; in difesa si fa male nel riscaldamento Toloi, riecco quindi Palomino dopo l’assoluzione dall’accusa di doping. Nell’Inter, ci sono Lautaro e Dzeko davanti mentre Inzaghi dietro De Vrij con l’ex Bastoni titolare in difesa e in mezzo spazio a Barella e Mkhitaryan.

C’E’ IL SOLD-OUT ALLO STADIUM: ultimo pienone di questo 2022 per il Gewiss Stadium con le squadre che fanno il loro ingresso in campo di fronte ad oltre ventimila spettatori ed il match inizia e la partita è equilibrata nei primi minuti di gioco, con l’Atalanta spinge in avanti e prova a costruire anche se è l’Inter a vedersi per prima al tredicesimo quando Dimarco aggancia su lancio lunghissimo di Onana, ma la conclusione è debole e Musso blocca senza problemi.

LOOKMAN DAL DISCHETTO FA 1-0: poi entra in scena la Dea, che al quindicesimo ha una occasione per Koopmeiners: la palla arriva a destra sull’olandese che tira al volo sul primo palo, Onana devia in angolo sui cui sviluppi Palomino colpisce di testa e il portiere interista vola ad evitare il vantaggio atalantino. Al ventidue però Duvan scappa via in area di rigore e viene steso in maniera scomposta: calcio di rigore ineccepibile che Lookman, dal dischetto, va con freddezza a realizzare e a portar così l’Atalanta sull’1-0.

L’INTER TROVA IL PARI CON DZEKO: la squadra del Gasp riesce a contenere bene l’Inter che, pur faticando, cresce però con il passare dei minuti senza però creare importanti occasioni da gol. Al trentasettesimo però arriva, un po’ improvviso, il pari della squadra di Inzaghi: cross dalla sinistra in area nerazzurra, Lautaro di testa riesce a toccare per Dzeko che devia in rete da distanza ravvicinata e fa 1-1. Il finale di prima frazione sorride ai meneghini che, dopo il pari, sono ancora pericolosi a tre dal riposo con Lautaro sotto porta che tanta una difficile conclusione e la palla sfila alla destra della porta e finisce in angolo. Ultimo telegramma di un gradevole primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con le due squadre in parità e un gol a testa.

RIPRESA, DZEKO FA BIS, PALOMINO FA AUTOGOL: si riparte e il Gasp cambia subito inserendo Malinovskyi in campo al posto di Scalvini e la Dea si vede subito all’ottavo con Duvan che riceve palla in area e si gira ma la sfera finisce sul fondo. Un minuto dopo però l’Inter sorpassa: Dzeko riesce a deviar in porta dopo un errore in fase di disimpegno di Malinovskyi, su cross di Dimarco che era ripartito velocemente. L’Atalanta subisce il colpo e non riesce più a rendersi pericolosa e l’Inter ne approfitta così in modo letale per piazzare il terzo gol al sedicesimo: su un cross dalla bandierina, tocco di testa di Lautaro, ma l’ultimo tocco è di Palomino che beffa il suo portiere: 3-1 per l’Inter, momento nerissimo per la Dea.

SETTIMANA DA DIMENTICARE: il Gasp prova a correre i ripari per poter cercare la rimonta, dentro Okoli e Hojlund, con Demiral e Zapata che escono e con i nerazzurri che, a tredici dalla fine, la riaprono con Palomino che si riscatta dopo l’autogol e riporta in corsa l’Atalanta nel finale del match. Dentro anche Boga per Pasalic negli ultimi scampoli del match dove a uno dal novantesimo una conclusione di Lookman dal limite dell’area finisce fuori misura. Sei minuti di recupero in cui la Dea prova l’assalto alla porta di Onana ma ne esce solo con una botta di Malinovskyi respinta a cui segue il colpo di testa di Koopmeiners, ma Onana blocca e fa sfumare i sogni di rimonta della Dea che saluta il suo 2022 con quattro K.O. nelle ultime cinque. Ora c’è un mese e mezzo di tempo in questa lunghissima sosta per rimettersi insieme e lavorare per ridare sopratutto fiducia ad una Atalanta che ora ha bisogno sopratutto di questo.




Le pagelle di Atalanta-Venezia

ALL.: GASPERINI 7: ribalta la sua Atalanta e ne cava fuori una che praticamente non fa rimpiangere i titolari lasciati a riposo. Prova convincente e partita vinta senza nemmeno troppa fatica.

MUSSO 7: subito in causa dopo pochi secondi, poi altre due ottime parate nel primo tempo e una nella ripresa. Fa il suo dovere.

DJIMSITI 6.5: partita attenta ed ordinata. (TOLOI s.v.: entra praticamente negli ultimi venti secondi di gioco).

DEMIRAL 7: tanta roba anche stasera. Certo i giocatori del Venezia non sono quelli della Juve ma per lui poco cambia. In crescita. (SCALVINI s.v.: entra nel finale).

PALOMINO 7: il solito invalicabile muro difensivo. Gigantesco.

PEZZELLA 6.5: bene, pur con qualche incertezza; offre l’assist a Koop per il gol del 3-0.

PESSINA 6.5: un po’ sacrificato li in mezzo, ma fa comunque valere tutte le sue qualità. Bene.

KOOPMEINERS 7: grandi giocate e cambi di gioco e anche il suo primo gol con la maglia della Dea che sigilla il match.

HATEBOER 6.5: torna per una partita intera e fa vedere che non è per nulla appassito. Ci vorrà tempo per rivederlo agli splendori di un tempo ma stasera ha dato un ampio segnale alla concorrenza sulle fasce.

PASALIC 9: tripletta per lui, già questo basta e avanza in una partita in cui è assoluto protagonista anche in campo con molte giocate utili per i suoi e, ovviamente, con i gol.

ILICIC 7: va un po’ a sprazzi, ma quando lo fa illumina. L’assist per il primo gol atalantino è semplicemente illegale. Genio! (MIRANCHUK s.v.: un quarto d’ora per lui, sfiora il gol con una bella conclusione da fuori).

MURIEL 7: divora un gol fatto ma offre due assist a Pasalic che valgono da soli il prezzo del biglietto (PICCOLI s.v.: anche per lui poco spazio in un quarto d’ora).

Foto di copertina: Ansa.it




L’Atalanta di scorta basta e avanza: poker al Venezia, la Dea continua a volare!

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-VENEZIA 4-0: LA TRIPLETTA DI SUPERMARIO STENDE I LAGUNARI

Bergamo: quarta vittoria di fila per l’Atalanta, sei nelle ultime otto (più due pareggi), una notte al terzo posto aspettando l’Inter. La marcia della squadra di Gasperini continua alla faccia del turnover: troppo tenero e inconsistente dal punto di vista offensivo il Venezia per preoccupare anche la versione bis della Dea che fa subito due gol con Pasalic (tripletta oggi per il croato) poi amministra con ordine e nella ripresa chiude il conto con Koopmeiners e ancora SuperMario. La Dea continua a tenere il passo delle prime tre che ora devono rispondere sul campo.

MEZZA RIVOLUZIONE-GASP: testa al Venezia si, ma un occhio anche al big match di sabato a Napoli; così mister Gasperini vara un’Atalanta diversa e con molti cambi rispetto all’undici titolare: si rivede Muriel davanti al posto di Zapata con Pasali e Ilicic a supporto del colombiano. Le vere novità però sono in mezzo dove con Koopmeiners e Pessina giocano Hateboer e Pezzella per un centrocampo davvero inedito in casa nerazzurra. Nel Venezia, Zanetti perde Maenpaa ed Ebuehi, mentre, torna tra i convocati Schnegg; in avanti Kiyine e Johnsen a sostegno di Henry mentre in regia c’è Tessmann con l’ex Caldara dietro.

SUPERMARIO BUM-BUM, DEA 2-0 IN 12′: nonostante l’orario piuttosto complicato per un martedì sera lavorativo è buono il colpo d’occhio allo Stadium all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia con subito un tentativo ospite di Busio dalla distanza con Musso che si allunga e mette in corner. Poi però l’Atalanta si accende e per il Venezia sono dolori: al sesto Ilicic si inventa qualcosa di illegale ai limiti dell’area e offre a Pasalic un vero cioccolatino che il croato deve solo spingere alle spalle di Romero per l’1-0. Altri sei minuti e il numero ottantotto nerazzurro concede il bis, ancora una volta messo in pratica davanti al portiere da un’altra grande giocata, stavolta di Muriel ai limiti dell’area lagunare.

MUSSO ATTENTO SU HENRY: nonostante il risultato il match è tutt’altro che chiuso con il Venezia che non si arrende e Musso che al ventesimo deve superarsi, stavolta sulla conclusione di Henry in area e deviare in calcio d’angolo. La partita resta su ritmi gradevoli ma senza però regalare ulteriori emozioni sino al termine del primo tempo che va in archivio senza recupero e con la Dea avanti 2-0.

RIPRESA, KOOP FIRMA IL 3-0: la ripresa si apre senza cambi da parte del Gasp e con una parata per parte dei due portieri, con Romero che al quarto nega la tripletta a Pasalic deviando in corner la conclusione del croato. Il tris nerazzurro però è nell’aria e all’undicesimo lo finalizza Koopmeiners con una conclusione rasoterra da limite dell’area che non lascia scampo stavolta a Romero: 3-0, partita in ghiaccio e primo gol con la maglia atalantina per l’olandese arrivato in estate.

PASALIC, TRIPLETTA E POKER: la squadra del Gasp non rallenta la sua pressione sull’avversario e cinque minuti dopo Muriel sfiora il poker con una conclusione diagonale in area che sbatte sul palo esterno e si spegne sul fondo; pochi istanti dopo spazio a De Roon che entra in campo al posto di Pessina. Il 4-0 per la Dea però arriva di li a poco al ventunesimo quando Muriel ubriaca mezza difesa del Venezia e mette un altro pallone di quelli difficili da non poter sfruttare per SupeMario che si gira e firma il poker nerazzurro oltre che la sua personale tripletta.

CAMBI FINALI: nell’ultimo quarto d’ora spazio anche per Scalvini, Miranchuk e Piccoli in campo per Demiral, Ilicic e Muriel in un finale di partita in cui succede poco o nulla e la gara va così in archivio anche stavolta senza recupero con la Dea che strapazza il Venezia con quattro gol, riprende l’Inter al terzo posto e si mette comoda sul divano in attesa che le altre scendano in campo.

IL TABELLINO:

ATALANTA-VENEZIA 4-0 (primo tempo 2-0)

RETI: 7′, 12′ e 67′ Pasalic, 57′ Koopmeiners (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti (90′ Toloi), Demiral (77′ Scalvini), Palomino; Hateboer, Koopmeiners, Pessina (62′ De Roon), Pezzella; Pasalic; Ilicic (77′ Miranchuk), Muriel (77′ Piccoli) – All. Gasperini

VENEZIA (4-3-3): Romero; Mazzocchi (46′ Crnigoj), Ceccaroni, Caldara, Haps (71′ Schnegg); Tessmann, Ampadu, Busio (58′ Peretz); Johnsen (71′ Svoboda), Henry, Kiyine (58′ Aramu) – All.: Zanetti

ARBITRO: Santoro di Messina

NOTE: spettatori: 8mila circa – ammoniti:Ampadu (V) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 0′ s.t.




Dopo la grande impresa, ecco il Venezia: Atalanta, testa e determinazione per continuare a volare

BERGAMO, ORE 18.30

LA DEA CHIEDE STRADA AI LAGUNARI DELL’EX CALDARA

Con ancora negli occhi le immagini della storica impresa allo Stadium di Torino contro la Juve di sabato sera, per l’Atalanta è già tempo di voltar pagina e tornare a concentrarsi sul campionato: questa sera alle 18.30 arriva il Venezia, matricola terribile che sta sorprendendo tutti in questa prima parte di stagione e che tra i suoi vedrà quel Mattia Caldara che tanti ricordi lega a Bergamo ed al suo passato in nerazzurro. Ma i ragazzi del Gasp non devono cadere nei sentimentalismi, i punti in palio questa sera sono fondamentali per restare in scia alle prime tre la davanti e tenersi saldo il quarto posto in vista della sfida al Napoli di sabato prossimo. Testa giusta e qualità sono il mix necessario per continuare a sognare.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con la testa al Venezia ma con un occhio anche al big match di sabato a Napoli, il Gasp pensa a qualche cambio rispetto a sabato sera specialmente in avanti dove Zapata dovrebbe riposare e lasciar posto a Muriel insieme a Ilicic e Pasalic davanti mentre dietro c’è Djimsiti e Toloi inizialmente parte dalla panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta, Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic, Ilicic; Muriel – All.: Gasperini

VENEZIA (4-3-3): Romero; Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni, Molinaro; Ampadu, Tessmann, Busio; Okereke, Henry, Johnsen – All.: Zanetti




Serie A, i risultati dopo la 15a giornata

I RISULTATI:

DOMENICA 3 GENNAIO 2021

ORE 12:30
Inter-Cagliari 6-2: 12′ Zanellato, 20′ Martinez, 31′ Marrone autogol, 36′ Golemic su rig., 57′ Martinez, 64′ Lukaku, 78′ Martinez, 88’Hakimi

ORE 15:00
Atalanta-Sassuolo 5-1: 11′, 49′ Zapata, 57′ Gosens, 68′ Muriel, 75′ Chiriches

Cagliari-Napoli 1-4: 25′ 62′ Zielinski, 60′ Joao Pedro, 74′ Lozano, 86′ Insigne su rig.

Fiorentina-Bologna 0-0

Genoa-Lazio 1-1: 15′ Immobile rig., 58′ Destro

Parma-Torino 0-3: 8′ Singo, 88′ Izzo, 95′ Gojak

Roma-Sampdoria 1-0: 72′ Dzeko

Spezia-Verona 0-1: 75′ Zaccagni

ORE 18:00
Benevento-Milan 0-2: 15′ Kessie rig., 49′ Leao

ORE 20:45
Juventus-Udinese 4-1: 31′ Ronaldo, 49′ Chiesa, 70′ Ronaldo, 90′ Zeegelaar, 93′ Dybala

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 15 11 4 0 34 16 +18 37
2 Inter Milan 15 11 3 1 40 19 +21 36
3 Roma 15 9 3 3 32 23 +9 30
4 SSC Napoli 14 9 1 4 31 13 +18 28
5 Juventus 14 7 6 1 29 14 +15 27
6 Sassuolo 15 7 5 3 27 22 +5 26
7 Atalanta 14 7 4 3 33 21 +12 25
8 Hellas Verona 15 6 5 4 19 14 +5 23
9 Lazio 15 6 4 5 23 24 -1 22
10 Benevento 15 5 3 7 17 25 -8 18
11 Sampdoria 15 5 2 8 23 25 -2 17
12 Bologna 15 4 4 7 21 27 -6 16
13 Udinese 14 4 3 7 15 21 -6 15
14 Fiorentina 15 3 6 6 16 21 -5 15
15 Cagliari 15 3 5 7 22 31 -9 14
16 Parma 15 2 6 7 13 28 -15 12
17 Torino 15 2 5 8 25 32 -7 11
18 Spezia 15 2 5 8 19 30 -11 11
19 Genoa 15 2 5 8 15 28 -13 11
20 Crotone 15 2 3 10 15 35 -20 9



L’Atalanta si presenta al nuovo anno con una cinquina: Sassuolo travolto da una grande prova della Dea

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 5-1: IL NUOVO ANNO DELLA DEA INIZIA IN GOLEADA

Ricomincio da cinque. L’Atalanta regala subito la prima gioia di questo 2021 ai propri tifosi rifilando cinque gol al Sassuolo e portandosi ad un solo punto in classifica proprio dai neroverdi (e con la Dea che deve ancora recuperare il match di Udine rinviato per pioggia). Partita senza storia a Bergamo nonostante un avvio promettente degli ospiti con Gollini chiamato subito in causa due volte ma poi praticamente inoperoso fino a fine partita. Al primo affondo Zapata sblocca il match poi i nerazzurri creano una infinità di palle gol trovando il raddoppio nel finale di primo tempo con Pessina. Nella ripresa la Dea dilaga andando a segno nuovamente con Zapata, poi con Gosens e Muriel (appena entrato in campo); accorcia nel finale Chiriches per gli ospiti ma poco cambierà nella sostanza. Il nuovo anno dei nerazzurri inizia col botto!

Bergamo: su il sipario sul 2021 calcistico. L’Atalanta ed i suoi tifosi (che speriamo possano tornare quanto prima a sostenerla dal vivo allo stadio) si avventurano nel nuovo anno iniziato da soli tre giorni e che oggi mette subito di fronte alla Dea un avversario tosto quale il Sassuolo di De Zerbi che stabilmente staziona nelle zoni nobili della classifica da inizio stagione e che rappresenta già un test molto importante per i nerazzurri che cercheranno un inizio di anno col botto magari trascinati da un Ilicic ormai diventato nuovo leader della squadra dopo la quasi certa dipartita del Papu.

TORNA ZAPATA DAL 1′: senza Toloi out per infortunio il Gasp lancia Palomino in difesa mentre l’unica novità rispetto al match pre-natalizio di Bologna è Zapata in attacco e non Muriel con in mezzo tutti i “titolarissimi”; nel Sassuolo, De Zerbi punta su Traore con Berardi e Boga dietro all’unica punta Caputo mentre tra i pali c’è l’ex Consigli mentre Peluso parte dalla panchina.

GOLLINI BRAVO, ZAPATA INFALLIBILE: 1-0!: stadio ancora vuoto a Bergamo come in tutta Italia e l’augurio forse principale di questo nuovo anno è quello di ritrovarli al più presto gremiti di tifosi. Il match inizia così con Gollini che al primo minuto e poi al settimo è subito provvidenziale prima in chiusura su Muldur lanciato a rete e poi su Kyriakopoulus che ci prova dalla distanza e anche qui il portiere nerazzurro è bravo a mettere in corner. Al decimo però l’Atalanta mette il naso fuori dalla propria metà campo per la prima volta e sblocca il match: gran pallone in area per Zapata che, di forza vince un contrasto e sfonda la rete con un rasoterra imprendibile portando avanti la Dea!

DEA, OCCASIONI A GRAPPOLI: trovato il gol, la squadra del Gasp tiene bene il campo e argina ogni tentativo ospite e al diciassettesimo sfiora anche il bis quando Pessina viene pescato sul filo di fuorigioco e anticipato di un nulla da un difensore del Sassuolo che impegna Consigli nell’evitare l’autogol e deviare così in corner. Ancora occasioni per i nerazzurri al ventesimo con Hateboer che conclude ma trova l’opposizione sempre di Consigli che gli nega un gol che pareva fatto e poi con Palomino che conclude al volo sul bell’assist di Gosens ma con mira ampiamente fuori misura. Poi al trentaquattresimo la Dea è anche sfortunata quando Zapata si libera bene in area e conclude centrando in pieno il palo.

IL PES FIRMA IL RADDOPPIO A FIL DI SIRENA: l’Atalanta trova però con merito il raddoppio proprio ad un niente dall’intervallo grazie all’ennesima sterzata di Ilicic che si porta mezza difesa neroverde a spasso e mette dentro per l’accorrente Pessina che batte Consigli e trova il primo, meritatissimo gol in maglia nerazzurra. E sul 2-0 per la Dea l’arbitro fischia la fine di un primo tempo a senso unico senza alcun minuto di recupero.

RIPRESA, SUBITO ZAPATA SERVE IL TRIS: nessun cambio durante l’intervallo e la ripresa inizia con i medesimi ventidue della prima frazione e con l’andazzo in campo che non cambia di una virgola ma con la differenza che la Dea finalizza e dilaga: al terzo bella azione di Pessina per Freuler che di tacco serve il Zapata che, in scivolata, batte quasi in spaccata Consigli per il 3-0 atalantino.

GOSENS E IL “SOLITO” MURIEL, LA DEA DILAGA: incassato anche il terzo gol il Sassuolo, mai in partita sin qui, esce definitivamente di scena e la squadra del Gasp continua invece a divertirsi: al dodicesimo l’Atalanta trova il gol del poker con Gosens, il cui tiro deviato dal limite dell’area supera Consigli dopo aver spizzicato la traversa ed essere entrato in rete. Forte dei quattro gol di vantaggio, il Gasp opta per i primi cambi con Muriel e Malinovskyi che entrano in campo al posto di Ilicic e Pessina. E il numero nove colombiano si presenta subito andando a timbrare il gol del pokerissimo della Dea al minuto ventidue dopo essersi presentato a tu per tu con il portiere.

ACCORCIA CHIRICHES MA LA DEA VINCE E CONVINCE: con il quinto gol, l’Atalanta riduce i giri del proprio motore ed il Sassuolo ne approfitta per farsi vedere in un paio di occasioni e, in una di queste, accorcia al trentesimo dopo un’azione confusa in area Chiriches risolve con un tiro sotto la traversa. Ultimi cambi per il Gasp che si gioca anche De Paoli, Ruggeri e Miranchuk negli minuti finali per Gosens, Djimsiti e Zapata. Il risultato non cambia più e, dopo tre di recupero, l’arbitro chiude il match che sancisce un inizio davvero positivo di nuovo anno per un’Atalanta che, qualora non si fosse capito, ha intenzioni serie e decise di far divertire i propri tifosi anche in questo 2021 appena iniziato. E, a proposito, tanti auguri a tutti!

IL TABELLINO:

ATALANTA-SASSUOLO 5-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 11′ e 49′ Zapata, 45′ Pessina, 57′ Gosens, 67′ Muriel (A); 75′ Chiriches (S)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti (77′ Depaoli), Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (77′ Ruggeri); Pessina (62′ Muriel), Zapata (84′ Miranchuk), Ilicic (62′ Malinovskyi) – A disp: Sportiello, Rossi, Caldara, Sutalo, Mojica, Lammers – All.: Gasperini

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Kyriakopoulos; Lopez (56′ Obiang), Locatelli; Berardi (84′ Raspadori), Traore (84′ Haraslin), Boga (68′ Bourabia); Caputo (56′ Defrel) – A disp: Pegolo; Ayhan, Rogerio, Peluso, Toljan, Magnanelli, Schiappacasse – All.: Roberto De Zerbi

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Hateboer, Romero, De Roon (A); Chiriches (S) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.