Atalanta, una rimonta per allungare il sogno: 2-1 allo Sporting, si vola ai quarti di Europa League!

EUROPA LEAGUE, RITORNO OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-SPORTING L. 2-1: DI SCAMACCA IL GOL PER I QUARTI

Bergamo: il sogno continua. Atalanta ai quarti di finale di Europa League (domani il sorteggio) superando 2-1 un avversario ostico come lo Sporting Lisbona, in testa nel campionato portoghese e stavolta in campo con i migliori. Eroe della serata Gianluca Scamacca che quando vede le maglie dello Sporting si trasforma in un cecchino infallibile: terza partita contro la squadra di Amorim e terzo gol. Il centravanti ha segnato la rete decisiva con una zampata da attaccante di razza. E dire che la Dea alla fine del primo tempo era andata sotto, dopo una rete di Pedro Gonçalves poco dopo la mezz’ora, ma nella ripresa l’Atalanta è parsa trasformata: ha trovato subito il pari con Lookman e poi l’ha ribaltata appunto con Scamacca resistendo nel finale agli assalti portoghesi. Festa grande a Bergamo.

GASP SCEGLIE BAKKER IN FASCIA: il Gasp sceglie di cambiare qualcosa pur ripresentando l’identica formazione dell’andata con la sola eccezione di Bakker; dunque ancora Hien dall’inizio, mentre davanti Scamacca è affiancato da Miranchuk e Lookman. Dall’altra parte lo Sporting schiera lo spauracchio Gyokeres, Edwards e Trincao davanti, con l’ex Lecce Hjulmand in mezzo al campo a dirigere.

MATCH MOLTO EQUILIBRATO: tutto esaurito al Gewiss per spingere la Dea alla grande impresa; la partita è però bloccata, la paura di sbagliare è tanta: da una parte lo Sporting fa possesso palla, ma all’inizio non arriva mai dalle parti di Musso, dall’altra è l’Atalanta ad avere la prima occasione dopo tre minuti, ma Scamacca calcia debolmente tra le mani di Israel. Poi è Holm a prendere la parte superiore della traversa pochi istanti dopo. Al quarto d’ora, invece, sul cross di Holm, Kolasinak spedisce la palla fuori di un niente.

GONCALVES SEGNA E SI FA MALE: poco dopo Djimsiti fa i venire i brividi a Gasperini per un disimpegno sbagliato, ma gli attaccanti dello Sporting non ne approfittano. E’ un piccolo campanello d’allarme che diventa fragoroso al trentatre, quando i portoghesi, al primo tiro in porta passano: Gonçalves scambia al limite con Gyokeres e solo davanti a Musso lo infila per l’1-0 portoghese. Nell’occasione il giocatore di Amorin si fa anche male ed è costretto al cambio. L’Atalanta prova a reagire senza grande convinzione: dalle parti di Israel arriva solo un sinistro centrale di Holm prima del riposo.

RIPRESA, LOOKMAN FA SUBITO 1-1: nella ripresa Gasperini mette Zappacosta al posto dello spento Bakker con la Dea che trova subito il gol del pareggio con Lookman, abile a buttare dentro da due passi un cross dalla destra di Ederson. L’Atalanta gioca con un piglio diverso e mette più pressione agli avversari, soprattutto sugli esterni.

SCAMACCA FIRMA IL SORPASSO: così ad un soffio dal quarto d’ora arriva il raddoppio di Scamacca che imposta l’azione aprendo per Miranchuk: ottimo il cross dalla destra del russo con il centravanti nerazzurro che anticipa St. Juste e la butta dentro facendo esplodere il Gewiss. Ora è l’Atalanta a condurre e portare la qualificazione dalla sua.

SI SOFFRE MA SI VOLA AI QUARTI!: poco dopo proprio Scamacca esce e lascia il posto a De Ketelaere, così come Ederson va fuori per Koopmeiners. La Dea è in controllo e sembra averne di più anche dal punto di vista fisico: lo Sporting resiste e produce il massimo sforzo nel finale, ma prima il nuovo entrato Paulinho e poi Edwards graziano Musso e mancano il punto che sarebbe valso la sofferenza infinita dei supplementari. L’Atalanta va così ai quarti di finale come nel 2022 quando la squadra del Gasp fu fermata dal Lipsia. La speranza è che questa volta l’esito sia di tenore ben diverso dall’ultima volta.




Pari e… tre pali! L’Atalanta torna imbattuta da Lisbona e con qualche rimpianto.

EUROPA LEAGUE, ANDATA OTTAVI DI FINALE

SPORTING L.-ATALANTA 1-1: SCAMACCA FIRMA IL PAREGGIO

Lisbona (Portogalllo): pareggio, ma quanto ci sta stretto! Finisce 1-1 tra Sporting e Atalanta nell’andata degli ottavi di finale di Europa League: la Dea si fa sorprendere in avvio da Paulinho ma poi inizia a giocare, centra tre pali (uno lo colpisce anche lo Sporting) ma riesce con Scamacca a trovare il pari prima dell’intervallo. Nella ripresa, nonostante i padroni di casa si giochino i pezzi da novanta, è più l’Atalanta a cercar il colpo con Lookman (giocata clamorosa e palo) e con un gol annullato a Toure nel finale per un fuorigioco millimetrico. Si decide tutto tra una settimana a Bergamo. 

MINI-TURNOVER PER TUTTI: il Gasp opta per diversi cambi nella sfida di andata degli ottavi. Torna Musso tra i pali. Prima da titolare per Hien in mezzo alla difesa, mentre davanti si punta sul tridente con Miranchuk e Lookman agiranno a supporto di Scamacca. Iniziale panchina per Koop, CDK e Scalvini. Nello Sporting c’è spazio per molti cambi anche da parte di mister Amorin che punta davanti su Paulinho con Trinaco ed Edward al suo fianco mentre in mezzo c’è Morita e al centro della difesa gioca Coates.

PAULINHO SBLOCCA IL MATCH: circa seicento i tifosi giunti da Bergamo a Lisbona a spingere la Dea nella sfida dello stadio Jose Alveade che prende il via con i padroni di casa più pimpanti: al settimo si vede Edwards sulla destra, dal fondo mette in mezzo un pallone pericoloso, ma Djimsiti è attento e allontana. Al diciassettesimo i portoghesi la sbloccano con una veloce ripartenza: Trincao riceve palla, avanza da centrocampo in solitaria e serve Paulinho che batte Musso con un sinistro diagonale.

DOPPIO PALO E IL PORTIERE DI CASA, DEA SFORTUNATA: preso lo schiaffo, l’Atalanta finalmente esce dal letargo: al ventitre Holm vince il rimpallo in area e calcia di destro, ma colpisce il palo interno con il suo diagonale. Passa un minuto e poco più e Scamacca bissa il palo colpito dal compagno di squadra con una gran conclusione da fuori che tocca il legno e finisce fuori. A tre dalla mezz’ora errore dello Sporting nella propria area, palla a Scamacca per Ederson, ma Israel in uscita bassa riesce a rimediare ed evitare guai peggiori ai suoi.

SCAMACCA FIRMA IL MERITATO PARI: alla mezz’ora ancora Israel è protagonista su una gran botta da fuori di De Roon che il portiere dello Sporting manda in corner con un colpo di reni. Al trentanovesimo arriva il meritatissimo pareggio della squadra del Gasp: Lookman pressa ed induce Quaresma all’errore nel retropassaggio per per Israel che Miranchuk intercetta e serve a Scamacca, finta per rientrare sul mancino e conclusione in rete nell’angolino per l’1-1 dell’Atalanta! L’attaccante nerazzurro sfiora la doppietta quattro minuti dopo con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner che Israel ancora una volta toglie dalla porta con un grande intervento. Ultimo sussulto di un bel primo tempo che la Dea chiude sull’1-1 a Lisbona, risultato che sta decisamente stretto ai nerazzurri.

RIPRESA, UN PALO PER PARTE: si riparte dopo il riposo con Scalvini che prende il posto di Hien (ammonito) in mezzo alla difesa per questa ripresa che riparte con al quarto un guizzo di Lookman sulla sinistra, il tiro dal limite che viene ribattuto dalla difesa portoghese. Al quarto d’ora terzo legno colpito dalla Dea, stavolta dopo una bellissima giocata di Lookman, tunnel, dribbling e conclusione palo pieno colpito. Due minuti dopo e anche lo Sporting coglie il primo legno della partita, con un colpo di testa di Coates che sbatte sul palo esterno e finisce sul fondo.

TOURE SEGNA MA IN FUORIGIOCO: poco dopo la metà della ripresa, altri due cambi per il Gasp che inserisce Koop e CDK al posto di Lookman e Miranchuk. Due minuti dopo Kolasinac sfiora il gol di testa sugli sviluppi di un corner dove il bosniaco sbuca ma manda sul fondo da ottima posizione. C’è anche El Bilal negli ultimi dieci minuti con il Gasp che richiama in panchina Scamacca che stasera ha finalmente convinto. E proprio il neo entrato va addirittura a segno in rovesciata a un paio di minuti dal novantesimo ma il Var rende vana la sua gioia per qualche centimetro di fuorigioco.

PARI CON RAMMARICO: nel recupero c’è tempo solo per annotare il cambio tra Holm che esce e Zappacosta che entra. Finisce 1-1, tutto rinviato alla sfida di giovedì prossimo a Bergamo: l’Atalanta si porta a casa un pari prezioso ma con qualche rammarico in più degli avversari per i pali colpiti (ben tre) e le occasioni sciupate. Nel ritorno servirà concretezza e questo spirito per cercare l’impresa che vale il pass per i quarti di finale.




L’Atalanta di coppa va col vento in poppa: tris al Sassuolo, la Dea vola ai quarti di finale!

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-SASSUOLO 3-1: CDK-SHOW LA DEA SFIDA IL MILAN

Bergamo: l’Atalanta travolge 3-1 il Sassuolo e stacca il pass per i quarti di finale di Coppa Italia dove se la vedrà con il Milan a San Siro. Con le magie del trio Pasalic (assist), Miranchuk (gol e assist), De Ketelaere (doppietta e assist) la Dea strappazza la squadra di Dionisi meritandosi con merito il passaggio del turno e la sfida ai rossoneri mercoledì prossimo a San Siro. Gli emiliani trovano in pieno recupero il gol della bandiera con Boloca.

GASP CON MIRA-CDK: per la gara di coppa Italia il tecnico Gasperini ruota qualche giocatore ma senza stravolgere troppo la squadra. Torna Musso tra i pali e sulle fasce ci sono Holm e Zappacosta mentre davanti spazio a Pasalic alle spalle di Miranchuk e CDK. Nel Sassuolo, mister Dionisi punta su Mulattieri in attacco con Volpato e Castillejo esterni mentre gioca Cragno.

PARTITA SUBITO VIVACE: la giornata semifestiva e i prezzi popolari riempiono lo Stadium che presenta un bel colpo d’occhio all’ingresso delle squadre in campo per questo match che vale i quarti tra una settimana a San Siro contro il Milan e che inizia con gli ospiti insidiosi al settimo con una conclusione di Volpato dal limite, ma Musso si allunga e a due mani devia in angolo. Poi la Dea risponde al dodicesimo da corner con un bel colpo di testa di Scalvini diretto sul palo lungo, ma Cragno ci arriva e devia in angolo con un bel riflesso.

CDK LA SBLOCCA CON UN BEL GOL: due minuti dopo CDK ci prova di testa ma con scarsa precisione. L’ex Milan avrà però modo di rifarsi ampiamente al ventitreesimo sbloccando il match quando Miranchuk serve al centro De Keteleare che stoppa la palla e mette il pallone alle spalle di Cragno con un bel tiro secco sul primo palo: 1-0 per la squadra del Gasp. L’Atalanta gestisce con ordine i restanti minuti del primo tempo con Scalvini che nell’unico minuto di recupero salva su un’accellerazione di Missori che poteva provocare guai seri dalle parti di Musso ed il primo tempo si chiude così con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, CARLETTO CONCEDE IL BIS: si riparte senza cambi dopo l’intervallo ma con una Dea determinata sin da subito a non rischiare ulteriormente e mettere il risultato al sicuro: al quinto Miranchuk prova il tiro teso sul palo lungo, che va fuori di pochissimo. Poi Pasalic ci prova di testa poco dopo ma è il russo a incantare al decimo sfiorando il raddoppio con una magia di tacco verso la porta, Cragno èsuperato ma la traversa nega un grandissimo gol. Ma il raddoppio è nell’aria ed arriva al diciottesimo con una stupenda azione di Pasalic sulla fascia serve Mirancuk in area che di tacco serve De Keteleare che mette nuovamente alle spalle di Cragno per il gol della sicurezza.

LA DEA DILAGA, MIRANCHUK FIRMA IL 3-0: partita in discesa per la Dea che ora può anche provare a divertirsi specialmente con un Miranchuk così ispirato: al ventiquattresimo il russo va ancora al tiro, ma il suo diagonale è respinto da un ottimo Cragno, che salva nuovamente la squadra di Dionisi. Al ventisettesimo però la gioia per Miranchuk è più che meritata quando riesce a trovare la via del gol dopo tante occasioni con De Keteleare che gli restituisce il favore dell’assist sul gol precedente e lo Zar che timbra il punto del 3-0.

SETTIMANA PROSSIMA IL MILAN: nel finale arrivano i cambi in casa nerazzurra con Gasp che inserisce subito dopo il terzo gol Scamacca, Muriel e Koopmeiners per Pasalic, De Keteleare e Scalvini ed infine anche Palomino e Zortea per Kolasinac e Miranchuk applauditissimo dal pubblico. Muriel ha tempo di divorarsi il poker a tu per tu con Cragno e Boloca di trovare nel primo dei cinque di recupero il gol della bandiera per il Sassuolo. Finisce 3-1 per la Dea che si guadagna il prestigioso quarto di finale a San Siro contro il Milan tra una settimana. Difficile si, non impossibile!




Atalanta, un’altra goleada per volare ai quarti: cinque gol allo Spezia, ora c’è l’Inter

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-SPEZIA 5-2: LA DEA STACCA IL PASS PER SAN SIRO

Bergamo: dopo l’8-2 in campionato con la Salernitana, l’Atalanta si prende i quarti di Coppa Italia, dove affronterà l’Inter, con un’altra goleada. Cinque reti a un volenteroso Spezia che tiene vivo il match fino al capolavoro di Hojlund nella ripresa che chiude la gara. Il primo tempo però è mozzafiato: doppietta di Lookman nei primi dodici minuti, poi Ekdal accorcia; Hateboer allunga con un bel sinistro ma Verde rimette i liguri nel match a ridosso dell’intervallo prima della quale Zapata centra anche una traversa (dopo essersi visto annullar un gol). Nella ripresa lo Spezia ci prova anche se il ritmo cala vistosamente, ma il sinistro di Hojlund è un missile che abbatte traversa e Zovko e vale il poker. Poi l’autogol di Ampadu nel recupero chiude il match.

TURNOVER, MA NON TROPPO: qualche cambio rispetto alla squadra che ha travolto la Salernitana per il Gasp che punta su Zapata davanti con Lookman e Boga a supporto del colombiano mentre dietro c’è Djimsiti per Toloi mentre in mezzo Koopmeiners gioca con Ederson e, sulle fasce, Hateboer e Maehle. Nello Spezia, mister Gotti si affida a Nzola con Verde davanti mentre cambia in mezzo dove c’è l’ex Kovalenko con il giovane Moutinho; tra i pali il giovane Zovko.

LOOKMAN LA SBLOCCA SUBITO: la neve caduta su Bergamo nella mattinata non ha messo a rischio il match che, in un orario piuttosto inusuale, non ha ovviamente riempito lo Stadium nonostante sugli spalti vi siano diversi tifosi atalantini e almeno una cinquantina di tifosi ospiti in questo ottavo di Coppa Italia che inizia e, dopo un iniziale avvio di marca ospite, l’Atalanta passa subito al decimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Scalvini che stacca di testa e Lookman di coscia ribadisce in rete a distanza ravvicinata l’1-0.

LOOKMAN BIS, POI EKDAL ACCORCIA: nemmeno due minuti dal vantaggio e ancora l’inglese concede il bis: bel triangolo in area tra Zapata e ancora Lookman che insacca alle spalle di Zovko per la seconda volta. Sembra tutto facile per la Dea, ma lo Spezia non ci sta e al quarto d’ora accorcia subito con Ekdal che con una percussione centrale lo svedese resiste a Ederson e batte di destro Musso: 2-1 al quarto d’ora.

HATEBOER FA TRIS, MA VERDE FA 3-2: gli ospiti tornano così in partita e il match prosegue su ritmi gradevoli: al ventitre l’ex Kovalenko dialoga in area con Holm che conclude e Musso che blocca. Poi la Dea scappa ancora sul +2 con Hateboer che segna il 3-1 dopo una ripartenza Maehle-Zapata, inserimento dell’olandese che di sinistro batte Zovko da pochi passi. A dieci dalla fine Zapata trova il quarto gol ma il colombiano, servito da Boga, con un tocco morbido aveva battuto Zovko in leggero fuorigioco che non è sfuggito al Var. Quattro minuti dopo però lo Spezia accorcia di nuovo con Verde che segna dopo un cross basso di Moutinho, sponda di Kovalenko per lo stesso Verde che batte Musso. 3-2 e partita tutt’altro che chiusa a ridosso dell’intervallo dove nel primo dei due di recupero concessi Zapata colpisce anche la traversa prima che il direttore di gara mandi tutti a bersi qualcosa.

RIPRESA, L’ORA DEI CAMBI: si riparte subito con un cambio dopo l’intervallo, è De Roon a entrare in campo al posto dell’ammonito Ederson per una ripresa che inizia però con subito un’altra sostituzione in casa nerazzurra con Scalvini che esce per qualche problemino e Toloi che entra al suo posto per il Gasp che poi, al quarto d’ora, ne fa altri tre inserendo Muriel, Zortea e Hojulnd per Zapata, Hateboer e Boga. Come era facile attendersi, il ritmo nel secondo tempo è ben diverso da quello del primo dove le due squadre erano andate a mille all’ora: al venticinquesimo Maehle ci prova dal limite dell’area con una conclusione a giro fuori di poco.

HOJULUND + AUTOGOL, CINQUINA E QUARTI: per evitarsi un finale con il patema, la Dea si affida per l’ennesima volta al suo astro nascente in avanti, quel Rasmus Højlund che, servito da Muriel, scarica un gran sinistro che colpisce prima la traversa e poi il palo finendo alle spalle di Zovko per il gol del 4-2. Lo Spezia a quel punto da sempre più segni resa e l’Atalanta prima sfiora da calcio d’angolo con Muriel (gran parata di Zovko) e poi trova anche il quinto gol, sull’ennesima gran giocata del danese nerazzurro, palla sul palo e Ampadu che, nel tentativo di rinviare la manda nella propria porta nel primo dei quattro di recupero. Finisce 5-2 per un’Atalanta che mette la definitiva ipoteca sulla qualificazione ai quarti contro l’Inter a San Siro: tredici gol in due partite per la squadra del Gasp che arriva con la carica giusta alla grande sfida di domenica sera in casa della Juventus. E se, dopo l’attacco, si sistema anche la difesa…




Soffre, stringe i denti e colpisce nel finale: eroica, Atalanta sbanca Leverkusen e vola ai quarti Europa League!

EUROPA LEAGUE, RITORNO OTTAVI DI FINALE

BAYER L.-ATALANTA 0-1: BOGA FA VOLARE LA DEA AI QUARTI

Leverkusen (Germania): fra le migliori otto d’Europa per la seconda volta in tre anni. Stavolta è Europa League, ma l’Atalanta si conferma perfettamente a suo agio in questa competizione: quattro vittorie su quattro, anche se quella di stasera è stata la più sofferta. Necessaria una grande prestazione difensiva, decisivo un gol di Boga, che finalmente ha onorato l’investimento fatto per lui nel mercato di gennaio. E’ arrivato per questo, spaccare le partite con la sua velocità e la capacità di puntare la porta partendo da lontano: così è nato il gol che in extremis ha consentito all’Atalanta di tirare un sospiro di sollievo dopo tanta resistenza oltre che dare una grandissima gioia ai suoi tifosi giunti in gran numero a Leverkusen e festanti sin dall’inizio del match.

GASP COI TITOLARISSIMI: dopo aver ruotato diverse prime scelte col Genoa in campionato, il tecnico Gasperini sceglie i migliori a disposizione nella sua Atalanta che schiera Muriel davanti con Malinovskyi e Koop a sostegno del colombiano mentre sulle fasce agiscono Hateboer e Zappacosta mentre dietro ci sono Toloi, Demiral e Palomino. Nei padroni di casa, Seoane ha fuori diversi giocatori per infortunio e punta davanti su Adli e in mezzo c’è quel Diaby che ha segnato all’andata il secondo gol tedesco.

MUSSO ATTENTO SU DIABY: sono quasi milletrecento i bergamaschi giunti a Leverkusen e si fa sentire subito all’ingresso delle squadre in campo per questo match che inizia con i nerazzurri in evidenza al quinto con un cross di Muriel dalla sinistra che taglia tutta l’area di rigore, ma non ci arriva Malinovskyi. All’ottavo però ecco il Bayer con Diaby che prova ad approfittare di una mezza amnesia difensiva della Dea ma Musso salva con un ottimo intervento. Proprio in occasione di questa azione Toloi si fa male ed è costretto ad uscire in barella con Djimsiti che deve entrare in campo al suo posto.

MURIEL SI FA VEDERE: la partita non è bellissima con l’Atalanta che contiene bene e attende l’avversario per poi provarci in contropiede come alla mezz’ora con Zappacosta sul cui cross tagliato in area Muriel viene contratto da Tapsoba. Sempre i nereazzurri in evidenza Muriel che a dieci dalla fine si incunea in area, ma da posizione defilata, due difensori recuperano su di lui e mettono in calcio d’angolo. Nel primo dei due di recupero concessi corner del colombiano e Demiral di testa manda alto per l’ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, MUSSO SUBITO STREPITOSO: si riprende dopo il riposo e il Bayer parte subito a mille ed al terzo costruisce l’occasione più grande del match: Diaby sfrutta un errore in fase di disimpegno dei nerazzurri e arriva a tu per tu con Musso che aspetta a buttarsi e fa bene perchè di piedi riesce a salvare la sua porta e il risultato. Poi sul proseguimento dell’azione Demirbay tira in porta, il pallone è deviato di Demiral in angolo e c’è anche un controllo con il Var per eventuale deviazione di mano del turco non giudicata tale da esser sanzionata.

DENTRO ANCHE BOGA: i minuti scorrono, e al ventesimo ecco il momento di Boga che entra in campo al posto di Malinovskyi: proprio il neo entrato si mette in evidenza a un minuto dalla mezz’ora quando l’ivoriano fugge in avanti, palla per Zappacosta che offre a Muriel il cui tentativo di conclusione è murato dalla difesa. Dopo la mezz’ora ecco in campo anche Pezzella e Pessina al posto di Zappacosta e Muriel con la Dea che si prepara ad un finale con l’elmetto in testa ed il Bayer che attacca a testa bassa.

IL PROFETA GEREMIA CI MANDA AI QUARTI: finale all’assalto per i tedeschi, che cercano il gol che porterebbe ai supplementari ma con l’Atalanta che riesce a difendersi con ordine senza rischiare praticamente nulla e, addirittura, nel primo dei cinque minuti di recupero va a mettere in ghiaccio il match: Boga corre in contropiede si ferma e poi riparte, arriva in posizione defilata dalle parti di Hrádecky e lo batte con bellissimo tiro a mezza altezza per la gioia dello spicchio di tifosi nerazzurri che esplode di gioia. La Dea mette così una seria ipoteca sul passaggio del turno con il Bayer che a quel punto molla la presa ed alza bandiera bianca. La squadra bergamasca vola ai quarti di Europa League, cosa che non accadeva addirittura da inizio anni novanta quando questa competizione si chiamava Coppa Uefa scrivendo un’altra splendida pagina di storia il cui finale è ancora tutto da scrivere. Grazie ragazzi!

IL TABELLINO:

BAYER LEVERKUSEN-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 46′ st Boga (A)

BAYER LEVERKUSEN (4-3-3): Hradecky; Fosu-Mensah (16′ st Bellarabi), Tah, Tapsoba, Hincapie; Palacios (16′ st Azmoun), Aranguiz (37′ st Alario), Demirbay (16′ st Andrich); Diaby, Adli, Bakker – A disposizione: Grill, Lomb, Kossounou, Paulinho, Sinkgraven – Allenatore: Seoane.

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (10′ pt Djimsiti), Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta (33′ st Pezzella); Koopmeiners; Malinovskyi (20′ st Boga), Muriel (34′ st Pessina) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Maehle, Mihaila, Scalvini, Pasalic – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Letexier (Francia)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Bayer L. 3-2 – ammoniti: Fosu-Mensah, Andrich, Diaby (B) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t. 




L’Atalanta formato Europa è uno spettacolo: tre schiaffi al Bayer, il primo round va alla Dea!

EUROPA LEAGUE, ANDATA OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-BAYER L. 3-2: RIAPPARE MURIEL, DOPPIETTA PER LUI

Bergamo: resta in bilico la qualificazione ai quarti di Europa League con un leggero vantaggio per l’Atalanta che al Gewiss batte il Bayer Leverkusen nell’andata degli ottavi di finale e rialza la testa dopo la sconfitta di Roma in campionato con una gran prova di personalità e carattere. E dire che la gara si fa subito in salita per la squadra di Gasperini che va sotto per il gol di Aranguiz, ma in due minuti i bergamaschi la ribaltano con Malinovskyi e Muriel poi, a inizio ripresa, il colombiano fa doppietta per il 3-1, la Dea sfiora più volte il poker ma una fiammata di Diaby riporta in gara i tedeschi. Si decide tutto in Germania tra una settimana.

TOCCA A LUCHO DAVANTI: mister Gasperini rilancia Malinovskyi e Muriel dall’inizio mentre in difesa preferisce Djimsiti a Palomino e in mediana schiera in contemporanea Koopmeiners, De Roon e Freuler, con il secondo leggermente più arretrato dei due compagni mentre sulle corsie corrono Hateboer e Zappacosta. Nei tedeschi in attacco c’è Alario, data l’assenza di Schick: in pratica, tutte e due le squadre sono senza i loro bomber di riferimento, il ceco da una parte e Zapata dall’altra.

DEA SPRINT, MA SEGNA ARANGUIZ: non parte male l’Atalanta, molto aggressiva e vogliosa con gli ospiti che appaiono timorosi: a sbloccarli ci pensa una meravigliosa punizione di Aranguiz nono che si stampa sul palo. Per Leverkusen ha l’effetto della sveglia, mentre alla Dea vengono i brividi e due minuti dopo, su invito di Wirtz lo stesso Aranguiz aggiusta la mira dai sedici metri e piazza la palla dove Musso non può arrivare. Gli ospiti tengono botta e l’Atalanta appare in palese difficoltà.

RIBALTONE IN DUE MINUTI: quando meno te lo aspetti, ecco il sussulto anzi, il doppio sussulto atalantino, perché in tre minuti la Dea capovolge completamente le sorti della gara. Al ventitre Freuler strappa di forza un pallone dai piedi di Diaby, mettendo in moto Malinovskyi: scambio delizioso con Muriel e sinistro di fino dell’ucraino per il pareggio. Poi, due minuti dopo, è Toloi a rubare palla a centrocampo, innescando Malinovskyi bravo a mandare in porta Muriel, chirurgico con il sinistro nel battere Hradecky. L’Atalanta ora va sulle ali dell’entusiasmo ed i tedeschi paiono tramortiti ed i nerazzurri insistono e prima dell’intervallo Hradecky dice di no a Muriel prima, Koopmeiners poi e Zappacosta a fil di sirena di un primo tempo che si chiude senza recupero.

RIPRESA, MURIEL FIRMA IL TRIS: si pensa che la campana di fine primo tempo possa dare la possibilità a Seoane di curare le ferite ai suoi, ma quando inizia il secondo round, il Leverkusen si presenta ancora peggio di prima e l’Atalanta ne approfitta subito facendo tris con Muriel, servito ancora da Malinovskyi nello spazio aperto dei due centrali non perdona.

DEA SCIUPONA, DIABY RIAPRE I GIOCHI: la squadra del Gasp sfiora il poker a più riprese, non fosse per le parate di Hradecky: pazzesca quella al dodicesimo sul tocco ravvicinato di Muriel, non da meno quelle su Toloi e Hateboer subito dopo. A furia di non concretizzare però, l’Atalanta paga pegno al ventesimo perchè, dal nulla, il Leverkusen dal nulla accorcia le distanze: Djimsiti è ingenuo nel contrasto con Diaby, che poi dal limite indovina il sinistro a giro all’angolino lontano, dove Musso non può arrivare.

VITTORIA CON RAMMARICO: quasi una mezza beffa per i nerazzurri che non si arrendono e nel finale ci provano ancora, anche con i neoentrati Boga e Miranchuk, ma il punteggio non cambia più. È una bella vittoria senza dubbio questa, ottenuta (non dimentichiamolo) contro la terza in classifica della Bundeslinga a dimostrazione che questa squadra sa ancora regalare grandi prestazioni, ma con una piccola nota di amarezza, perché il conto del soggiorno tedesco a Bergamo poteva essere decisamente più salato per i tedeschi. Tra una settimana in Germania la qualificazione è ancora apertissima per entrambe.

IL TABELLINO:

ATALANTA-BAYER LEVERKUSEN 3-2 (primo tempo 2-1)

RETI: 11′ pt Aranguiz (B), 23′ pt Malinovskyi (A), 25′ pt Muriel (A), 4′ st Muriel (A), 18′ st Diaby (B)

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta (32′ st Mæhle); Koopmeiners; Malinovskyi, Muriel (33′ st Miranchuk). A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Boga, Pezzella, Mihaila, Pessina, Scalvini, Pašali?. Allenatore: Gasperini. 

BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Hradecky; Frimpong (35′ st Fosu-Mensah), Tah, Tapsoba, Bakker; Aranguiz, Palacios; Adli (35′ st Paulinho), Wirtz (40′ st Azmoun), Diaby; Alario (16′ st Kossounou). A disposizione: Grill, Lomb, Sinkgraven,, Hincapie. Allenatore: Seoane.

ARBITRO: Jovanovic (Ser).

NOTE: spettatori: 15mila circa – ammoniti: Toloi (A); Bakker, Wirtz (B) – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t. 




Avanti col minimo sforzo: l’Atalanta supera il Venezia e vola ai quarti di Coppa Italia

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-VENEZIA 2-0: MURIEL-MAEHLE, LA DEA VA AI QUARTI

Bergamo: bene così, nonostante qualche brivido. 2-0 per la Dea sul Venezia e nerazzurri che vanno ai quarti di coppa Italia confermando come società e squadra tengano parecchio a questa competizione dopo averne disputato due finali nelle ultime tre edizioni. Tra squalifiche e assenze per Covid formazione obbligata per il Gasp che però la sblocca subito con Muriel, contiene bene un Venezia che nella ripresa si fa più pericoloso ma senza però riuscir a segnare, cosa che invece riesce a Maehle in contropiede nel finale chiudendo i conti e mettendo in ghiaccio la qualificazione.

UOMINI CONTATI: tra positivi al Covid e squalificati, il Gasp ha davvero gli uomini contati. Spazio quindi in difesa al baby Scalvini mentre sulle fasce ci sono Hateboer e Pezzella mentre davanti con Muriel agiscono a supporto Pessina e Miranchuk. Nel Venezia mister Zanetti cambia tra i pali dove gioca Lezzerini, c’è l’ex Caldara dietro e davanti ci sono Crnigoi, Johnsen ed Okereke.

MURIEL MANDA SUBITO AVANTI LA DEA: non c’è il pienone allo Stadium complice anche l’orario non certo agevole per chi ha impegni di lavoro, ma i pochi presenti si fanno sentire a sostegno della Dea che inizia su ritmi blandi ma, al primo affondo passa all’undicesimo: Muriel servito da Freuler stoppa tra il petto e il braccio e poi mette in rete. Il Var ci impiega qualche minuto ad analizzare l’azione ma poi l’arbitro concede il gol che vale l’1-0 della Dea.

KOOP SFIORA IL BIS: TRAVERSA!: nerazzurri vicini al bis a ridosso del ventesimo quando Muriel di tacco serve Pezzella , il suo destro è deviato di pugno da Lezzerini. Non grandissime le emozioni in questo match, ma nel finale è ancora la squadra del Gasp a sfiorare il bis al quarantadue sul cross dalla fascia sinistra di Hateboer, salta Koopmeiners e il suo colpo di testa batte sulla parte alta della traversa e si spegne sul fondo. Ultima emozione di un primo tempo che si chiude con l’Atalanta in vantaggio dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, OSPITI PERICOLOSI: nella ripresa, al secondo Hateboer si divora il raddoppio dopo esser fuggito via sulla fascia ma con conclusione da dimenticare. Al quinti invece il Venezia segna con un bel tiro da fuori di Crnigoj che supera, ma il gol viene annullato per posizione irregolare di Henry che era sulla traiettoria della palla: pericolo scampato per i nerazzurri. Al settimo ancora gli ospiti con un cross tagliato di Crnigoj, Henry la gira in porta salva Musso in calcio d’angolo.

MUSSO CHE BRIVIDO!: poi l’Atalanta risponde con Pezzella, che centra in pieno il palo concludendo in area lagunare e sfiorando il bis. Il Gasp cambia, prima entra Scalvini per De Roon, poi Pasalic e Maehle per Muriel e Pezzella. Musso rischia di combinarla davvero grossa al ventitre quando sbaglia il controllo con i piedi su un retropassaggio ne approfitta Henry che calcia a rete ma Musso stesso si riscatta dall’errore salvando con un colpo di reni.

MAEHLE LA CHIUDE NEL FINALE: il Venezia prova il tutto per tutto nel finale e l’Atalanta pare destinata ad un finale di sofferenza, invece ci pensa proprio il neo entrato Maehle a chiudere i conti quando gli ospiti sbagliano un disimpegno in maniera abbastanza clamorosa e parte il contropiede dei nerazzurri, Pasalic apre proprio per il danese che mette al sicuro il risultato e bissa il gol trovato domenica ad Udine. 2-0 per la Dea, risultato che non cambierà più nemmeno dopo i tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara. L’Atalanta vola ai quarti dove se la vedrà contro la vincente di Napoli-Fiorentina che si disputerà domani. Buona la prima di questa nuova avventura di coppa per i nerazzurri!