Ilicic inventa, Berisha da spettacolo: l’Atalanta sbanca Marassi, Genoa ribaltato

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-2: ILICIC E MASIELLO FIRMANO LA RIMONTA

Primo successo stagionale in campionato lontano dal Comunale per l’Atalanta di Gasperini che vince a Genova contro i rossoblu in una gara tutt’altro che semplice con i nerazzurri subito sotto in avvio dopo cinque minuti quando arriva la rete di Bertolacci a lanciare i padroni di casa. I ragazzi del Gasp faticano ma crescono col passare dei minuti e centrano la traversa con Freuler al quarto d’ora e poi sfiorano il pari con Toloi di testa: a un minuto dall’intervallo Ilicic trova il pari con un bellissimo gol in diagonale convalidato dopo il controllo del Var. Inizio di ripresa incredibile, con il Genoa che fallisce con Pandev il raddoppio per due volte in pochi secondi trovano la strepitosa opposizione di Berisha; superato lo spavanto, l’Atalanta la ribalta un minuto dopo con Masiello di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione: è la rete che vale il sorpasso e decide il match; tre punti fondamentali che proiettano i nerazzurri a quota ventitre in classifica restando in scia di Milan e Torino.

Genova: quella di Marassi è la sfida tra due squadre con due “zeri” in classifica da voler cancellare al più presto: il Genoa quello delle vittorie in casa, l’Atalanta del grande ex Gasperini quello dei successi lontano dal proprio stadio. Il posticipo del posticipo della sedicesima di serie A (previsto ieri, poi rinviato per maltempo a questa sera) mette di fronte due compagini che stanno pian piano trovando la loro fisionomia in campionato con i nerazzurri reduci dal bellissimo successo in coppa sul Lione (e dal sorteggio di ieri da brivido: nei sedicesimi la Dea se la vedrà col Borussia Dortmund) ed i rossoblu che hanno metabolizzato al meglio la cura-Ballardini dopo l’esonero di Juric conquistando due successi e un pari nelle ultime tre e risalendo da una situazione di classifica molto difficile.

GASP GIOCA IL CARICO: nell’Atalanta, mister Gasperini si affida al tre tenori la davanti con Petagna, Gomez e Ilicic in attacco con Cristante che arretra in mezzo mentre dietro c’è Caldara titolare vincendo il ballottaggio con Palomino; nel Genoa la coppia d’attacco è Taarabt-Pandev, con Lapadula in panchina, mentre Rosi e Laxalt agiranno sulle fasce.

BERTOLACCI LA SBLOCCA SUBITO: inizio di gara da dimenticare per i nerazzurri che subiscono subito l’avvio arrembante di un Genoa che al quarto minuto è già in vantaggio: bella azione orchestrata da Pandev e Taarabt, che effettua l’assist vincente a Bertolacci al limite dell’area: sinistro telecomandato sul primo palo che non lascia scampo a Berisha. Nervosa e disattenta, l’Atalanta non riesce a reagire e mostra un certo nervosismo in campo come testimonia l’ammonizione rimediata da Masiello pochi minuti dopo.

FREULER TROVA IL LEGNO: intorno al quarto d’ora i ragazzi del Gasp hanno la prima fiammata della loro partita e vanno ad un passo dal pari: Freuler si trova il pallone al limite dell’area dopo una respinta della difesa avversaria e calcia col destro al volo a foglia morta: la sfera si abbassa, ma colpisce la traversa. Il Genoa non sta a guardare e una manciata di minuti dopo sfiora il raddoppio: cross corto di Pandev, tentativo in rovesciata di Taarabt respinto dalla difesa nerazzurra, poi irrompe Laxalt col destro rasoterra mirato sul primo palo fuori di pochissimo.

ILICIC PESCA IL JOLLY: l’Atalanta insiste e, a cinque dalla mezz’ora, va ancora ad un passo dal pari: punizione di Gomez ai limiti dell’area, testa di Toloi e prodezza di Perin che respinge il pallone quando ormai il gol sembrava cosa fatta. Fa più possesso la Dea nel finale della prima frazione ma facendo molta fatica ad arrivare in area rossoblu fino all’ultimo minuto del primo tempo quando Petagna vince un contrasto a centrocampo ed offre un pallone che Ilicic tramuta in oro entrando in area e facendo partire un diagonale stavolta imparabile per il portiere del Genoa che riporta la squadra del Gasp in parità; il tempo della verifica con il Var da parte del direttore di gara e di due minuti di recupero ed il primo tempo si chiude con le due squadre ferme sull’1-1.

BERISHA DA URLO: la ripresa inizia sulla falsa riga della prima frazione con il Genoa a far subito la gara ed i nerazzurri che appaiono troppo insicuri ed intimoriti e, al terzo minuto, Berisha compie qualcosa di strepitoso andando a respingere con due parate formato gigante i tentativi di Pandev che si era involato verso l’area nerazzurra sul filo del fuorigioco; spettacolare il secondo intervento a mano aperta del portiere albanese; è rabbiosa la reazione di mister Gasperini verso i suoi, ne fa le spese Toloi, subito sostituito da Palomino.

E POI SPUNTA MASIELLO, 2-1!: che il calcio non è una scienza esatta lo sappiamo da tempo, e l’Atalanta ne da l’ennesima conferma un minuto dopo essere stata a un nulla dallo svantaggio; punizione dal limite sinistro dell’area di rigore del Genoa, pallone messo in area dal Papu per la testa tutta libera di Masiello che insacca senza problemi il gol che ribalta il match a favore dei nerazzurri.

PIU’ DEA CHE GENOA: trovato il vantaggio, Gasperini rinforza gli ormeggi in mezzo inserendo all’ottavo De Roon e sacrificando Petagna la davanti con il Genoa che a quel punto la mette più sulla confusione rispetto alla precisione e non riesce a rendersi pericoloso come in avvio; altro cambio per la panchina nerazzurra a venti dalla fine è il turno di Cornelius, che entra in campo al posto di Ilicic. Due minuti dopo è l’altro portiere, quello del Genoa a esser protagonista sugli sviluppi di un corner per i nerazzurri su cui svetta la testa di Palomino che pare vincente ma Perin si supera e nega il tris alla banda del Gasp.

FINALMENTE CORSARI!: minuti finali con il Genoa che prova il forcing ma senza riuscire, di fatto, a rendersi pericoloso in maniera concreta neppure nel lungo recupero di cinque minuti concesso dal direttore di gara: e il triplice fischio finale consegna ad un’Atalanta da battaglia la prima, preziosissima, vittoria in trasferta del suo campionato che le consente di rimanere in scia di Milan e Torino nella zona della classifica che vale qualcosa di una semplice salvezza. E allora chissà che questa stagione dei sogni non possa decollare ulteriormente dopo questa preziosa quanto sofferta vittoria.

IL TABELLINO




La chiamano Dea… gioca da Dio!! Infinita Atalanta, ecco la sesta meraviglia!

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 0-2: MASIELLO-KURTIC, SI RESTA IN ORBITA

Sesto successo consecutivo per la squadra di Gasperini, che vince e convince anche a Bologna e continua a sognare salendo a quota ventotto punti in classifica a cinque punti dalla Juve capolista e prossima avversaria dei nerazzurri sabato prossimo. Uno scenario inimmaginabile, specie dopo il brutto avvio di campionato che aveva fatto preoccupare i tifosi che oggi sognano ad occhi aperti con un terzo posto che fa venir sempre più le vertigini. Primo tempo con i padroni di casa che partono meglio ma con i nerazzurri che prima sfiorano il gol con Conti, poi passano con Masiello su assist di Gomez; il Bologna reagisce e centra una traversa su punizione con Masina con il primo tempo che si chiude sull’1-0. Nella ripresa Petagna sciupa subito una grande occasione, ma i nerazzurri controllano meglio la gara e trovano il raddoppio con Kurtic che chiude di fatto i giochi facendo esplodere i tifosi giunti in massa in Emilia. Settimana con l’impegno di coppa mercoledì con il Pescara e sabato fari puntati su Torino per la grande sfida ai bianconeri campioni d’Italia.

Bologna: esaurita l’ennesima settimana con Bergamo al centro del mondo calcistico per le imprese della ormai rinominata baby-gang di mister Gasperini, la testa torna al campo con la trasferta di Bologna che chiama i nerazzurri all’ennesima prova per capire sei questo sogno può davvero continuare a far volare una intera città e tutti i suoi tifosi. I felsinei di Donadoni sono l’avversario di oggi di un’Atalanta che cerca la sesta vittoria consecutiva: chiaro che l’ex Donadoni ci tiene a far bella figura contro la “sua” Atalanta che da giocatore lo portato alla ribalta nel mondo del calcio.

MIRANTE-SPORTIELLO, PORTE GIREVOLI: le principali novità di formazioni partono proprio dagli estremi difensori delle due squadre, con Mirante che dopo i problemi di salute che lo avevano costretto allo stop forzato può oggi tornare in campo e quello Sportiello dimenticato da questa estate che ha oggi la grandissima occasione di riscatto grazie anche allo stop di Berisha per infortunio; in campo invece Gasperini punta su Masiello al posto dello squalificato Toloi con Gagliardini che vince il ballottaggio con Freuler in mezzo e Gomez con Petagna in avanti. Nei padroni di casa Donadoni cerca anche lui continuità di risultati dopo la vittoria con il Palermo dopo sette gare di astinenza.

CONTI SPRECA, MASIELLO NO!: match che prende il via con i padroni di casa che sembrano più determinati in avvio andando anche a guadagnare un paio di corner creando anche qualche insidia alla retroguardia nerazzurra. Dal momento di difficoltà iniziale i ragazzi del Gasp ne escono alla grande andando a sfiorare il gol al tredicesimo con una bella azione che parte dal cross di Gomez e finisce con la colossale occasione fallita a tu per tu con Mirante da Conti che spedisce alle stelle. Prove generali del gol atalantino che arriva un minuto dopo su una azione simile a quella precedente, ma stavolta Masiello a ricevere il pallone e colpire al volo di precisione e battere Mirante per il gol del vantaggio atalantino.

OCCASIONE DEA, TRAVERSA BOLOGNA: nemmeno il tempo di esultare, e la squadra di Gasperini va ad un niente dal raddoppio, ancora una volta con un cross dai limiti dell’area con Kurtic che stavolta anticipa Conti di testa mandando sul fondo di un nulla la sfera. Colpito ai primi affondi, il Bologna prova a scuotersi approfittando anche di un sciocco errore di Kessiè in fase di disimpegno che costringe Gagliardini (ammonito, salterà la gara con la Juve di sabato prossimo) al fallo ai limiti dell’area concedendo a Viviani un calcio di punizione per il Bologna che va a stamparsi sulla traversa con Sportiello che era comunque sulla traiettoria.

LA DIFESA TIENE: il Bologna si fa apprezzare maggiormente nella seconda parte del primo tempo costringendo i nerazzurri a dover arretrare il proprio baricentro senza però creare clamorose occasioni con la retroguardia atalantina sempre attenta a concedere il minimo possibile ai rossoblu in un primo tempo che va così in archivio dopo un solo minuto di recupero con la squadra di Gasperini avanti di un gol.

RIPRESA, PETAGNA SCIUPONE: con il Bologna che inserisce l’ex Floccari il match ricomincia dopo l’intervallo e Petagna che al secondo minuto butta alle ortiche un gran pallone ricevuto in area calciando malamente e mandando sul fondo la possibile chance del raddoppio. Non cambia col passare dei minuti il tema del match con i padroni di casa in pressione ma i nerazzurri che non stanno a guardare e quando ripartono sono sempre insidiosi.

KURTIC, CON LA TESTA SI VOLA!: sorniona e rapace, l’Atalanta attende l’avversario per poi tessere la propria trama in ripartenza e guadagnando un paio di corner consecutivi, il secondo dei quali diventa decisivo per il raddoppio della squadra di Gasperini che va a colpire con Kurtic sugli sviluppi del tiro dalla bandierina battuto da Gomez su cui svetta la testa dell’ex Sassuolo e Fiorentina che batte per la seconda volta Mirante e fa esplodere di gioia il settore ospite riempito da circa millecinquecento tiosi giunti da Bergamo.

DEA, 6… BELLISSIMA!: il raddoppio dei ragazzi del Gasp rallenta visibilmente l’azione dei padroni di casa con il match che cala visibilmente di intensità ed il tecnico atalantino che a dieci dalla fine da fiato a Gomez inserendo D’Alessandro al suo posto. Scorrono i minuti e arrivano anche gli ultimi cambi in casa Atalanta con, nell’ordine, Freuler prima e Pesic poi che entrano in ruolo di Gagliardini e Petagna mentre i tifosi iniziano a cantare e festeggiare anche durante i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara che diventano un sublime conto alla rovescia sino al triplice fischio finale del direttore di gara: vince l’Atalanta, ancora una volta, per la sesta di fila, l’ottava nelle ultime otto gare; nessuno come i ragazzi del Gasp in questa ultima parte di campionato con i nerazzurri che consolidano il loro terzo posto in classifica e continuano il loro sogno che sta portando questi ragazzi alla ribalta del calcio e sta mandando in delirio una intera città. E sabato ecco la trasferta nella tana della Juve: Signora, arriviamo!!!

IL TABELLINO:

BOLOGNA-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 15′ pt Masiello (A), 23′ st Kurtic (A)

BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Torosidis, Maietta, Gastaldello, Masina; Dzemaili, Viviani (Orji dal 27′ st), Taider; Rizzo (Floccari dal 1′ st), Destro, Krejci (Mounier dal 39′ st). A disp. Sarr, Da Costa, Oikonomou, Krafth, Mbaye, Donsah, Ferrari, Nagy, Pulgar. All. Donadoni

ATALANTA (3-5-2): Sportiello; Masiello, Caldara, Zukanovic; Conti, Kessié, Gagliardini (Freuler dal 41′ st), Spinazzola, Kurtic; Petagna (Pesic dal 44′ st), Gomez (D’Alessandro dal 37′ st) – A disposizione: Bassi, Capone, Bastoni, Migliaccio, D’Alessandro, Dramè, Grassi, Mazzini, Raimondi – All.: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: spettatori: 17mila circa – ammoniti Gastaldello (B), Viviani (B), Masina (B), Kessiè (A), Gagliardini (A), Maietta (B), Torosidis (B) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Inter

KESSIE’ SPACCA LA PARTITA, BERISHA DECISIVO

Prova ancora una volta da incorniciare di questa squadra, rinata negli ultimi tempi con prestazioni sublimi: dall’acume tattico di Gasperini alle parate di Berisha che salvano il risultato fino alla grande prova della difesa con Toloi e Caldara sugli scudi ed un Masiello da applausi, ed un Gomez trottola impazzita per la malcapitata difesa nerazzurra. Tanti davvero gli ingredienti di questo mix di giovani e meno che il mister sta trasformando in una signora squadra.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: vero, per lui con l’Inter è sempre una partita particolare, ma questa Atalanta è diventata un piacere vederla giocare e raccogliere i frutti che si traducono in punti pesantissimi. Incredibile pensare che nemmeno un mese fa questa squadra sembra nemmeno lontana parente di questo gruppo di ragazzi instancabili che oggi stendono anche l’Inter e scalano la classifica. La vera domanda che si pongono tutti è fino a quando questo sogno durerà: godiamocelo e ringraziamo questo signore che sta pian piano portando a Bergamo la sua idea di calcio.

BERISHA 7.5: quasi inoperoso per tutto il primo tempo, incassa a freddo la sassata incredibile di Eder nella ripresa ed è poi decisivo in almeno un paio di circostanze su Perisic, tra i più insidiosi dell’Inter. Quel che lui conserva la squadra poi tramuta in vittoria. Grande!

MASIELLO 8: testa d’oro che rompe subito l’equilibrio ed è baluardo di una difesa che, da colabrodo, ha subito due gol nelle ultime quattro partite.

TOLOI 7: gran prova per lui fin quando, a fine primo tempo, si ferma per un dolore alla coscia tutto da verificare, speriamo non sia nulla di grave! (KONKO 6.5: prende palla dalla difesa e riparte, segue con attenzione le indicazioni del Gasp che bene lo conosce. Buona prova per lui!)

CALDARA 7: lo spauracchio Icardi con lui si trasforma in un fantasmino incapace di trovare un pallone giocabile. Muro!

CONTI 7: partita di grandissima qualità, va anche vicinissimo al gol quando si trova a colpir di testa a tu per tu con Handanovic che gli respinge la conclusione.

FREULER 6.5: là in mezzo sta diventando sempre più padrone in cambina di regia del centrocampo nerazzurro.

La gran punizione di Eder che porta l'Inter sull'1-1KESSIE’ 7.5: spesso da l’idea di voler tener sempre la sfera senza offrirla ai compagni, dopo un buon primo tempo pare in flessione nella ripresa e, invece, trova la falcata magica che costringe Santon a stenderlo in area: rigore che vale poi la vittoria.

DRAME’ 7: sforna una quantità di palloni invitanti in area che procurano più di qualche grattacapo alla difesa dell’Inter. Per il resto ottima prova anche per lui.

KURTIC 6.5: bravo, col tempo continua la sua fase di crescita che ci auguriamo prosegua per la sua definitiva consacrazione.

PETAGNA 6.5: in avvio Handanovic si piazza tra lui e il possibile gol, poi si eclissa un po’ arretrando spesso ad aiutare i compagni e non avendo grandi palloni giocabili (PINILLA 7: il ritorno. Lotta e si sbraccia sin dalle prime battute, sa che le opportunità per lui potrebbero non essere tante e ricambia la fiducia andando a metter dentro con freddezza il rigore che fa esplodere lo stadio. Bentornato bomber!).

GOMEZ 8: ancora una volta un Papu da incorniciare: da solo mette alle corde tutta la trasandata difesa dell’Inter rivelandosi una autentica spina nel fianco. Esce, stremato, nel finale. (GAGLIARDINI s.v.: dentro nel finale, si gode la festa coi compagni)

TOP…

BERISHA: passa un tempo quasi da spettatore, poi nella ripresa risulta decisivo salvando i suoi almeno in due circostanze, la migliore su Perisic proprio nel momento in cui l’Inter pareva aver preso il comando delle operazioni. Determinante.

KESSIE’: se questo ragazzo diventerà un campione invece che un giocatore come tanti è proprio perchè spesso i campioni non offrono prestazioni esaltanti ma risultano poi decisivi nel momento giusto: dopo una gara complessivamente buona, la ciliegina sulla torta arriva quando si va a prendere il rigore che vale la vittoria. Determinante anche lui.

… E FLOP

PETAGNA: giusto perchè vogliamo trovare il pelo nell’uovo. Doverosa premessa: occorre trovare qualcosa che non va in questa splendida vittoria e la troviamo nella sua prova, sotto il punto di vista dell’attacco perchè per quanto riguarda il sacrificio e l’aiuto ai compagni merita solo applausi. Come già detto nel suo giudizio sintetico oggi, occasione iniziale a parte, si è notato poco: nulla di grave, semplicemente un piccolo neo per questo ragazzo che è uno dei simboli della rinascita nerazzurra.




Gioca, soffre e poi vince: fantastica Atalanta, anche l’Inter va al tappeto

SERIE A, NONA GIORNATA

ATALANTA-INTER 2-1: MASIELLO E PINIGOL AFFONDANO DE BOER

Straordinaria vittoria per l’Atalanta di Gasperini, che batte anche l’Inter e continua la sua scalata alla classifica salendo a quota tredici punti: ottima prova dei nerazzurri, che mettono sin da subito sotto la squadra milanese andando a segno con Masiello di testa dopo nemmeno dieci minuti e sfiorando anche a più riprese il raddoppio contro un’Inter apparsa davvero intimorita. Inizia la ripresa e la qualità di Eder riporta in equilibrio il match con una splendida punizione; l’Atalanta a quel punto soffre un po’, è salvata da Berisha in almeno un paio di occasioni e trova l’episodio-chiave a tre dalla fine quando Santon stende in area Kessie: rigore che il neo-entrato Pinilla realizza e che vale l’ennesima grande impresa per una squadra che porta così a casa sette punti nelle sfide contro Napoli, Fiorentina e la stessa Inter. Chi l’avrebbe mai detto?

Bergamo: il cielo uggioso e autunnale di Bergamo è la cornice del big match tra Atalanta ed Inter di quest’oggi al Comunale: un derby dei colori nerazzurri con quelli di mister Gasperini che vogliono continuare a stupire e quelli di De Boer (avanti in classifica di un solo punto su bergamaschi) che cercano l’ennesima reazione di un avvio di campionato che (tolto il successo di San Siro sulla Juve) è stato costellato da incredibili prestazioni negative con la panchina del tecnico olandese mai così traballante. Occhio però a dar per morta un’Inter che, per individualità e qualità in campo è capace di tutto.

SQUADRA CONFERMATA: con il recupero di Kurtic in extremis, mister Gasperini conferma gli stessi uomini che hanno ben figurato nel match pareggiato a Firenze con il giovane Caldara in difesa, Kessie e Freuler in mezzo ad inventare per il duo d’avanti composto da Gomez e Petagna; nell’Inter, De Boer schiera un tridente offensivo composto da Perisic, Icardi ed Eder mentre Brozovic titolare a metà campo, Banega e Candreva partono dalla panchina.

Masiello festeggiato dai compagniTESTA D’ORO MASIELLO: match che inizia con l’Atalanta che punta sin dalle prime battute a far la partita ed al quinto minuto scalda subito i guantoni ad Handanovic, che deve intervenire in maniera decisiva su un pallone rasoterra messo in mezzo da Dramè con Petagna prontissimo a colpire. Prove generali del gol che la squadra di Gasperini trova al nono minuto sugli sviluppi di un corner dove spunta la testa vincente di Masiello che batte Handanovic e fa esplodere il Comunale per l’1-0 della squadra di casa.

DEA IN CONTROLLO: passano solo due minuti e l’Atalanta sfiora il raddoppio con Conti, che riceve un bellissimo pallone in area e colpisce di testa trovando però pronta la risposta di Handanovic che respinge di pugni. L’Inter fa fatica, ma appena gli si concede spazio è pericolosa con Perisic che scappa in area di rigore ma sbaglia fortunatamente l’ultimo passaggio. Tuttavia i bergamaschi appaiono in controllo del match e si rendono pericolosi anche nel finale con una gran botta dalla distanza di Toloi che viene ancora una volta respinta dal portiere dell’Inter; proprio il difensore nerazzurro nel primo dei due minuti di recupero concessi dal direttore di gara si infortuna ed è costretto al cambio con Konko che entra in campo proprio sui titoli di coda di una prima frazione da incorniciare dei ragazzi di Gasperini che chiudono avanti 1-0 sull’Inter.

MAGIA DI EDER, 1-1: prende il via la ripresa e, come spesso accade in partite come queste, alla prima chance concessa ad una grande squadra, la punizione è immediata: gioco di parola a parte la squadra di De Boer guadagna una punizione dalla media distanza al quinto che Eder trasforma in una sassata che fa secco Berisha e riporta il match in equilibrio. Vivaci le proteste di mister Gasperini per la punizione che è valsa l’1-1 ed il direttore di gara che allontana il tecnico atalantino.

PAPU ISPIRATO: colpita subito a freddo, l’Atalanta fatica a riorganizzar la trama di gioco piacevole che aveva contraddistinto il primo tempo e così, dalle tribune, il tecnico nerazzurro ordina un nuovo cambio, stavolta in attacco, con Pinilla che entra al posto di Petagna. Intorno alla mezz’ora i padroni di casa riprendono il comando delle operazioni e si rendono pericolosi in un paio di occasioni sempre ispirati da Gomez ma senza successo e peccando di precisione.

BERISHA SALVA TUTTO: la stanchezza che cresce nelle gambe atalantine permette all’Inter di uscire dal guscio con più facilità ed al trentatreesimo serve il gran riflesso di Berisha per fermare il tiro a colpo sicuro di Perisic in area quasi a colpo sicuro che il portiere albanese sventa con una gran parata.

Pinilla festeggia il gol del 2-1 all'InterPINIGOL, UN DISCHETTO DI GIOIA: con la squadra di Gasperini che sembra destinata ad un finale di sofferenza, Pinilla e compagni gettano il cuore oltre l’ostacolo andando a prendersi a quattro dalla fine l’episodio che cambia la gara quando Santon commette un ingenuo fallo da rigore su Kessié: va dal dischetto Pinilla che realizza con freddezza il gol che manda in delirio il Comunale: a pochi minuti dalla fine la Dea è di nuovo avanti!

CICLO TERRIBILE CHI???: restano pochi minuti all’Inter per riprendere il bandolo di una matassa che pareva vicina alla risoluzione e che, improvvisamente, diventa nuovamente ingarbugliata per i ragazzi di De Boer con un’Atalanta che, nel finale, non soffrirà particolarmente nemmeno nei quattro minuti (poi diventati cinque complice un problema per Berisha) di recupero concessi dal direttore di gara fino al triplice fischio finale che fa esplodere di gioia il Comunale per un’Atalanta che stupisce ancora e chiude il tremendo trittico che, dopo la vittoria sul Crotone, pareva una montagna insormontabile collezionando sette punti contro Napoli, Fiorentina ed Inter: chi l’avrebbe mai detto? Il calcio è una scienza strana e questa Atalanta ne è stata la prova vivente sul campo! Avanti così ragazzi!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-INTER 2-1 (primo tempo 1-0)

RETI: Masiello (A) al 10′ p.t., Eder (I) al 5′ s.t. e Pinilla (A) al 43′ s.t.

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Toloi (47′ pt Konko), Caldara; Conti, Kessie, Freuler, Dramé; Kurtic; Petagna(17′ st Pinilla), Gomez (36′ st Gagliardini) – A disp. Sportiello, Zukanovic, D’Alessandro, Migliaccio, Spinazzola, Paloschi, Cabezas, Raimondi, Grassi – All.: Gasperini

INTER (4-3-3): Handanovic; Nagatomo (16′ st Ansaldi), Miranda, Murillo, Santon; Joao Mario, Medel, Brozovic (17′ st Kondogbia); Perisic, Icardi, Eder (31′ st Candreva) – A disp.: Carrizo, Palacio, Jovetic, Ranocchia, Banega, Gnoukouri, D’Ambrosio, Yao, Gabigol – All.: De Boer

ARBITRO: Doveri di Volterra

NOTE: spettatori: 25mila – calci d’angolo: 4-0 per l’Atalanta  – ammonizioni: 48′ Konko (A), 60′ Eder (I) – espulsi: il tecnico Gasperini per proteste – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.