La Dea è già ad un bivio: vincere a Sarajevo per continuare a sognare l’Europa

SARAJEVO, ORE 20.15

GASP CON I MIGLIORI PER PIEGARE I BOSNIACI

Uno snodo già fondamentale: l’Atalanta va a caccia della qualificazione al terzo turno di Europa League in quel di Sarajevo dopo il deludente quanto incredibile 2-2 di una settimana fa subito in rimonta dai bosniaci che ha complicato, e di parecchio, i piani della truppa di mister Gasperini che, per superare il Sarajevo, deve questa sera battere la squadra di casa oppure pareggiare ma segnando almeno tre gol. Inutile dire che una eliminazione questa sera sarebbe decisamente inattesa da una squadra che era decisa a cercare a tutti i costi il pass per i gironi della coppa ed invece rischia di uscire clamorosamente dopo solo due partite disputate: non basta quindi il pronostico, che resta tuttavia ancora dalla parte di Gomez e compagni, per riuscire ad aver la meglio dei rocciosi bosniaci, bisogna vincerla sul campo in uno stadio che si annuncia popolato di tifosi di un Sarajevo che disputa questa sera una partita di una importanza come da anni non capitava da queste parti. Per questo sarà importante ritrovare la vera Atalanta, quella capace di grandi imprese in campionato ed in Europa, per poter centrare una qualificazione mai così importante con la stagione che ancora deve incominciare; Gasperini recupera Gomez in avanti e ritrova Freuler (che potrebbe tuttavia partire dalla panchina) dopo l’impegno con la nazionale Svizzera al mondiale di Russia con Zapata che potrebbe partir titolare nel tridente con Barrow e lo stesso Papu.

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vivi le emozioni dell’importantissimo match in terra Bosniaca dei nerazzurri in Europa League con la nostra cronaca LIVE e, al triplice fischio del direttore di gara, tutto il racconto del match (visibile questa sera anche sulle pagine del sito partner Atalantini.com) lo troverete come sempre sulle pagine di Mondoatalanta.it.

LE PROBABILI FORMAZIONI

SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Dupovac, Mujakic, Pidro; Rahmanovic, Adukor; Sisic, Velkoski, Halilovic; Ahmetovic – All.: Musemic

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina, Gosens; Barrow, Zapata, Gomez – All.: Gasperini

ARBITRO: Stuart Attwell (Inghilterra)




Nuova Atalanta, problemi vecchi: rimontata dal Sarajevo, si complica l’Eurorincorsa

EUROPA LEAGUE - PRELIMINARI TURNO 2: GARA DI ANDATA

ATALANTA-SARAJEVO 2-2: LA DEA SI ILLUDE, RIPRESA-FLOP

Bella a per un tempo e poco più, incredibilmente distratta quanto basta per farsi rimontare in cinque minuti due gol e complicare terribilmente tutto quanto: l’Atalanta si lecca le ferite di un match di andata del preliminare di Europa League che ha illuso i nerazzurri di aver la gara in pugno contro i bosniaci del Sarajevo che, invece, nella ripresa rimontano il doppio vantaggio atalantino e si portano via un 2-2 preziosissimo che obbligherà Gomez e compagni a vincere giovedì prossimo per non dover abbandonare anzitempo la rincorsa al pass per gli EuroGironi. Quasi ottomila persone al Mapei Stadium per spingere la Dea e l’effetto pare farsi sentir subito all’undicesimo quando Toloi sblocca il match; nerazzurri padroni del campo e che concretizzano nel recupero della prima frazione con un altro difensore, Mancini, che di testa fa 2-0. Tutto fatto? Nemmeno per sogno, la ripresa segna il netto calo della banda del Gasp che concede due ripartenze letali ai bosniaci che rimettono tutto in gioco con Handzic e Sisic: giovedì prossimo a Sarajevo sarà battaglia vera.

Reggio Emilia: le notti europee hanno sempre il loro fascino, e vedere quasi ottomila nerazzurri accorrere fino a Reggio in un caldo pomeriggio lavorativo di luglio è l’ennesima (semmai ve ne fosse ancora bisogno) conferma dell’affetto che lega Bergamo alla sua Atalanta che contro il Sarajevo prova a regalare un’altra notte magica ai suoi tifosi, salvo poi risvegliarsi bruscamente e vedere l’anticamera di quello che, se non si vincerà in Bosnia tra una settimana, potrebbe diventare un piccolo-grande incubo di mezza estate.

INIZIO PROMETTENTE: e dire che la Dea aveva in pugno la sfida dopo il 2-0 realizzato nel primo tempo grazie ai gol dei difensori Toloi e Mancini. Il primo centro al dodicesimo (assist di Masiello) con un tocco di piatto ravvicinato ed il secondo nel terzo di recupero della prima parte di gara con Mancini bravo a raccogliere un assist di testa di Toloi e ad appoggiare di testa in rete. Sembra quindi tutto facile per i ragazzi del Gasp, capaci di sfiorare altri gol con Gomez e con Da Roon autore di una violenta conclusione da fuori area di poco sopra la traversa.

LA SOLITA DEA SPRECONA: la chiave tuttavia la si trova ad inizio ripresa in uno dei vecchi, pessimi vizi che quest’Atalanta ancora non si è scrollata di dosso: saper chiudere le partite. Gasperini inserisce anche Zapata al posto di D’Alessandro bello a metà nella prima frazione e prova l’assalto col tridente e nel giro di una manciata di minuti la Dea sfiora tre volte la terza rete con Barrow (conclusione sbagliata al volo), Zapata e Gosens, la cui conclusione viene respinta con un vero miracolo dal portiere bosniaco Pavlovic. Campanello d’allarme grosso come una casa per i nerazzurri, che sottovalutano l’incapacità di non aver chiuso il match e si specchiano troppo in se stessi, venendo così puniti in maniera tanto cinica quanto quasi come una punizione divina da parte del Sarajevo.

RIMONTA BOSNIACA: così, all’improvviso la gara cambia faccia: il Sarajevo non sbaglia un colpo e concretizza al massimo le sue occasioni: due tiri, i primi di tutta la partita, due reti e la frittata è servita: al ventidue da un errato disimpegno di Pessina gli ospiti ripartono e Handzic brucia sul tempo la linea difensiva dell’Atalanta e accorcia le distanze. Poco più di quattro minuti dopo e la rimonta è completata da Sisic che sfrutta ancora una volta un passaggio a vuoto della difesa bergamasca, tanto brava in fase offensiva (a segno con Toloi e Mancini) quanto incerta contro giocatori non certo irresistibili.

ASSALTO STERILE: Gasperini a quel punto le prova un po’ tutte e inserisce un altro attaccante, Tumminello continuando ad assediare la porta del Sarajevo alla ricerca del nuovo vantaggio che però non arriva, dopo nemmeno che l’arbitro Bognar concede sette minuti di recupero per punire certi atteggiamenti ostruzionistici dei bosniaci; gli ultimi assalti nerazzurri non producono niente di concreto, di certo resta solamente che il 2-2 al fischio finale fa festeggiare i quasi trecento tifosi ospiti increduli per la piccola-grande impresa compiuta dai loro beniamini e che per l’Atalanta servirà una vittoria in Bosnia per accedere al terzo turno dei preliminari di Europa League ed evitare così che il treno dei sogni europeo giunga al capolinea con un inatteso quanto incredibile anticipo. Il verdetto tra una settimana.

IL TABELLINO

ATALANTA-SARAJEVO 2-2 (primo tempo 2-0)

RETI: 11’ pt Toloi, 48’ pt Mancini, 22’ st H. Handzic, 27’ st Sisic

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini (30’ st Palomino), Masiello; Hateboer, de Roon, Pessina, Gosens (38’ st Tumminello); D’Alessandro (9’ st Zapata), Barrow, Gomez. A disposizione: Gollini, Valzania, Reca, Castagne. All. Gasperini

FK SARAJEVO (4-3-3): Pavlovic; Hebibovic, Dupovac, Mujakic, Pidro; Adukor, Rahmanovic, Halilovic (39’ st Stanokevic); Sisic (40’ st Tatar), Ahmetovic (15’ st H. Handzic), Velkoski. A disposizione: Kovacevic, Sofranac, Mustafic, Kurdic. All. Musemic

ARBITRO: Tamas Bognar (HUN) (ass. Buzas-Georgiou; Iv uomo Solymosi)

NOTE: spettatori 7.518 di cui 350 nel settore ospiti – ammoniti Rahmanovic e de Roon per gioco scorretto – calci d’angolo: 8-1 per l’Atalanta – recuperi: 3’ p.t. e 7’ s.t.




Atalanta, ricomincia dal Sarajevo la caccia all’Europa League!

REGGIO EMILIA, ORE 20.30

I BOSNIACI PRIMO OSTACOLO VERSO L’EUROPA

Reggio Emilia torna a colorarsi di nerazzurro: il Mapei stadium è pronto questa sera ad accogliere nuovamente l’Atalanta ed i suoi tifosi nel match di andata del secondo turno dei preliminari di Europa League che potrebbe condurre la truppa di Gasperini per il secondo anno consecutivo ai gironi della Coppa. Per far questo, Gomez e compagni devono iniziare a superare i bosniaci del Sarajevo nel doppio turno tra oggi ed il prossimo giovedì e poi tentar la scalata ai successivi due turni di qualificazione: turni non privi di insidie, contro avversari magari poco conosciuti ma che hanno dalla loro una condizione fisica importante (il campionato bosniaco è iniziato la scorsa settimana) e quella voglia di cercare l’impresa contro una squadra più quotata. Massima attenzione quindi e concentrazione per spingere così una squadra e la sua tifoseria verso la conquista di un nuovo sogno europeo pronto ad iniziare questa sera alle 20.30. Qualche problemino di formazione per il tecnico nerazzurro che dovrà far a meno di Ilicic e Palomino ma con la possibilità di contare su diverse scelte di una rosa che fa stasera il suo esordio stagionale.

AVVISO IMPORTANTE

Come già ampiamente annunciato, questa sera saremo Reggio Emilia per raccontarvi in diretta tutte le emozioni del match di Europa League sperando che i nostri ragazzi riescano a regalarci altre indimenticabili emozioni come nella scorsa stagione e che noi vi racconteremo minuto per minuto attraverso la nostra pagina Facebook; per questo motivo saranno visibili solo a tarda serata/notte, non appena di rientro dallo stadio, il racconto del match e le pagelle firmate come sempre Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Mancini, Masiello; Castagne, de Roon, Valzania, Gosens; D’Alessandro, Barrow, Gomez – All.: Gasperini

SARAJEVO (4-2-3-1): Pavlovic; Hebibovic, Adukor, Mujakic, Pidro; Mustafic, Rahmanovic; Sisic, Velkoski, Halilovic; Ahmetovic – All.: Musemic

ARBITRO: Tamas Bognar (Ungheria)




L’EuroAtalanta fa tremare il “muro giallo”: Ilicic-show, ma la Dea è beffata nel recupero

EUROPA LEAGUE, ANDATA SEDICESIMI DI FINALE

BORUSSIA D.-ATALANTA 3-2: SI DECIDE TUTTO NEL RITORNO

Gara dalle grandissime emozioni a Dortmund dove l’Atalanta esce sconfitta da Dortmund solo con un gol in pieno recupero, ma a testa altissima e con la consapevolezza di potersi giocare tutto tra una settimana nella gara di ritorno a Reggio Emilia: match subito emozionante, con i padroni di casa più determinati nel primo tempo (nonostante un paio di buone opportunità non concretizzate dai nostri) e che passano alla mezz’ora con Schurrle; nella ripresa i ragazzi del Gasp indossano l’elmetto e, trascinati da uno straripante Ilicic, pareggiano i conti e passano addirittura in vantaggio grazie alla doppietta dello sloveno: per diversi minuti sembra di essere a Bergamo con i padroni di casa storditi ed incapaci di reagire ma che trovano il pari su un autentico regalo di Toloi in fase di disimpegno che porta Batshuayi a segnare il punto del 2-2. La gara si trascina poi senza grandissime emozioni sino al primo dei quattro minuti recupero concessi dove è ancora il neo-acquisto di gennaio del Dortmund a regalare il gol-beffa per i tedeschi. Finisce 3-2 ma con i tifosi nerazzurri ad applaudire i propri ragazzi: usciamo da questa partita gonfi di orgoglio e con la consapevolezza che settimana prossima tutto può ancora succedere.

Dortmund (Germania): il bello di poterci essere. Già, perchè questa sera nel preparare questo pezzo a quasi l’alba dell’una di notte non si può che cominciare così. Hanno vinto gli altri questo primo round, ma i tedeschi ricorderanno a lungo come i bergamaschi tosti di mister Gasperini seguiti in quel di Dortmund da quasi sei/settemila persone abbiano fatto tremare più volte il temutissimo “muro giallo” del Signal Iduna Park. Rammarico si, per quel gol beffardo al primo minuto di recupero, ma anche per quello del pari regalato da una punizione gestita come peggio non si poteva da Toloi, ma anche tanta, tantissima consapevolezza, che a Reggio tutto può ancora succedere e che, vada come vada, dovremo solo che dire grazie a questi ragazzi. Una serata come questa ce la ricorderemo comunque a lungo e per chissà quanti anni.

C’E’ ILICIC COL PAPU: mister Gasperini lascia in panchina l’artiglieria pesante (Petagna e Cornelius) e vara un tandem d’attacco ad alto tasso di talento con Ilicic e Gomez con Caldara recuperato in difesa in extremis ed Hateboer con Spinazzola sulle fasce. Nei padroni di casa non mancano certo talento e classe con Pulisic, Reus e Schürrle dietro a Batshuayi, centravanti rigenerato dall’addio al Chelsea.

SCHURRLE ROMPE L’EQUILIBRIO: nel primo tempo le chance migliori per i nerazzurri capitano a Cristante, Caldara e Gomez con i tedeschi che a loro volta rispondono creandosi almeno un paio di discrete possibilità, fino al momento in cui si rompe la parità alla mezz’ora con il vantaggio dei giallonerni che porta la firma illustre di un campione del mondo, quella di Andre Schürrle, che in spaccata corregge in porta un suggerimento di Piszczek e supera così Berisha. L’Atalanta piace comunque ma, problema assai noto ormai, al momento di concretizzare fa sempre molta fatica e l’intervallo arriva così un quarto d’ora dopo il gol quasi a fagiolo per poter riordinare le idee per la ripresa.

RIPRESA, SUA MAESTA’ ILICIC: il secondo tempo inizia così con i nerazzurri decisi a cambiare l’inerzia del match e costringere i padroni di casa ad arretrare quanto basta per poter così assistera al personale show di Ilicic che, da vero trascinatore, porta prima al pareggio i ragazzi del Gasp e poi, addirittura, al clamoroso gol che fa scendere il gelo sugli oltre sessantamila dello stadio di Dortmund: al minuto cinquantuno Josip pareggia il conto, sfruttando un liscio di Toljan per controllare alla grande e insaccare di sinistro, poi si procurerebbe un rigore, ma l’arbitro non vede il pestone di Toprak allo sloveno e lascia così proseguire. Poco male tuttavia, perché cinque minuti dopo il pari si materializza il raddoppio, stavolta seguendo l’azione dopo una galoppata di Spinazzola e la respinta centrale di Bürki arriva il punto che trasforma Dortmund in Bergamo e lo stadio tedesco inerme di fronte alle magie del numero settantadue nerazzurro.

PARI-REGALO E BEFFA FINALE: scorrono i minuti con i nerazzurri che paiono a questo punto in controllo del match con i tedeschi incapaci di reagire e a tratti anche contestati dal proprio pubblico, ma sono proprio i ragazzi del Gasp in qualche modo a rimettere in pista i padroni di casa: già, perchè  l’Atalanta paga carissimo un raro errore di Toloi, che di fatto perde un pallone che finisce a Batshuayi, destro potente e preciso, Berisha non ci arriva, ed è 2-2 quando mancano ancora una ventina di minuti abbondanti nel match in cui, tuttavia, i tedeschi non riusciranno a crear altre importanti occasioni da rete con la girandola dei cambi che porta agli ingressi nell’ordine di Gosens per Gomez, Caldara (brutto colpo subito in area proprio da Batshuayi) e infine Petagna per Ilicic. Quando il match sembra avviato sul pareggio, ecco di nuovo Batshauyi: al primo dei quattro di recupero controlla in area, si gira e insacca: 3-2 per i tedeschi che non ci credevano quasi più.

A REGGIO PER FARE LA STORIA: a ripensarci adesso l’amarezza un po’ aumenta per quel gol incassato proprio a fil di sirena, tuttavia questa squadra ha nuovamente dimostrato (se ve ne fosse stato ancora bisogno) di potersela giocare contro chiunque e di non temere alcun avversario: per questo dobbiamo far grande tesoro di questi due capolavori realizzati da Ilicic in questa serata amara ma che potrebbe avere un retrogusto dolcissimo la prossima settimana se il Gasp riuscirà a caricare a dovere i suoi per provarci insieme giovedì sera e cercare di abbattere definitivamente quel “muro giallo” che questa sera ha conosciuto in prima persona il carattere di questi bergamaschi che hanno un cuore grande così pronto a spingere i propri eroi verso una nuova, incredibile impresa. FORZA RAGAZZI!!!!

IL TABELLINO

BORUSSIA DORTMUND-ATALANTA 3-2 (primo tempo 1-0)

RETI: Schurrle (B) al 30′ p.t.; Ilicic (A) al 6′ e all’11’, Batshuayi (B) al 20′ e al 46′ s.t.

BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Sokratis, Toprak, Toljan; Castro, Weigl (dal 36′ s.t. Dahoud); Pulisic (dal 40′ s.t. Isak), Reus (dal 17′ s.t. Gotze), Schurrle; Batshuayi – A disposizione: Weidenfeller, Zagadou, Beste, Sahin – All.: Stoger

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara (dal 40′ s.t. Palomino), Masiello; Hateboer, De Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Gomez (dal 31′ s.t. Gosens), Ilicic (dal 44′ s.t. Petagna) – A disposizione: Gollini, Mancini, Castagne, Cornelius – All.: Gasperini

ARBITRO: Stefanski (Polonia)

NOTE: spettatori: 62.500 – angoli: 5-4 per il Borussia Dortmund – recupero: 2′ p.t.  e 4′ s.t. – ammoniti: Weigl, Cristante, Piszczek e Batshuayi per gioco scorretto, Hateboer e Schurrle per comportamento non regolamentare

 

 




Dortmund… eccoci! L’EuroAtalanta nella tana del Borussia per scrivere la storia!

DORTMUND, ORE 19: LA DEA NELLA STORIA!

LA GRINTA BERGAMASCA SFIDA IL “MURO GIALLO”

L’attesa è finita: alle 19 di questa sera l’Atalanta, comunque vada, vivrà la una serata storica in quel di Dortmund dove il Papu e compagni sfideranno i gialloneri del Borussia per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Inutile girarci intorno, i favori del pronostico sono ovviamente tutti per i tedeschi, squadra di blasone e con diversi giocatori di valore in squadra in grado di fare la differenza; ma come contro Everton e Lione i nerazzurri hanno saputo ribaltare ogni pronostico, i ragazzi del Gasp proveranno anche stasera a dimostrare per l’ennesima volta che Davide non sempre ha la meglio contro Golia. Importante trovare quest’oggi un risultato che tenga aperto il discorso qualificazione in vista della gara di ritorno di giovedì prossimo a Reggio Emilia. Sul fronte-formazione, molti dubbi intorno ancora a Papu Gomez e Caldara non ancora del tutto recuperati ma convocati dal tecnico atalantino.

AVVISO IMPORTANTE

Come già ampiamente annunciato, questa sera saremo allo stadio di Dortmund per raccontarvi in diretta le emozioni del match di Europa League tra i tedeschi ed i nostri ragazzi attraverso la nostra pagina Facebook; per questo motivo saranno visibili solo a tarda serata/notte, non appena di rientro dallo stadio, il racconto del match, che speriamo veda protagonisti i nerazzurri del Gasp, e le pagelle firmate come sempre Mondoatalanta.it

LE PROBABILI FORMAZIONI




Le pagelle di Everton-Atalanta

CASTAGNE E’ UNA FURIA, CRISTANTE COME UN BOMBER

Un risultato di queste proporzioni abbinato al passaggio del turno è chiaro che fa lievitare anche i voti di questi ragazzi che questa sera hanno costruito l’ennesimo capolavoro di una favola nata un anno e qualche mese fa e che ci auguriamo non finisca mai: su tutti oggi segnaliamo la grande prova di Castagne, ma anche il bellissimo gol di Gosens e un Cristante in formato gigante che segna una doppietta senza dimenticarci Cornelius che ne segna due in una manciata di minuti. Unico neo della serata ci è sembrato un Papu Gomez al di sotto dei suoi standard, con l’errore dal dischetto che pare averlo demoralizzato ulteriormente.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 10: signori, giù il cappello, ormai i complimenti non sappiamo più come esprimerli ma siamo felici di restare a corto di idee il più a lungo possibile: squadra sul pezzo, che non molla nemmeno dopo aver sbagliato il rigore e va a caccia sempre del gol pur fallendo tantissime occasioni; peccato per il “solito” gol incassato che poteva veramente rovinare una serata che invece si è trasformata in autentica apoteosi.

BERISHA 7: alla fine le sue mani sono fondamentali in almeno un paio di circostanze nel primo tempo quando l’Everton va due volte vicino al pari. Nella ripresa è incolpevole sul gol subito.

TOLOI 7: è tornato “The wall”. Dopo il passaggio a vuoto con l’Inter questa sera dimostra tutto il suo spessore non concedendo praticamente nulla ai Toffies.

PALOMINO 6.5: rimedia una ammonizione un po’ sciocca in un match comunque disputato su buoni livelli.

MASIELLO 7: eroico nel restare in campo nonostante il brutto colpo rimediato in un contrasto di gioco; si arrende dopo un quarto d’ora della ripresa chiedendo il campo. Eroe! (CALDARA 7: di qualità e quantità non fa per nulla rimpiangere il compagno infortunato; nel finale è mostruoso in una azione palla al piede dalla sua area fino a quella inglese).

HATEBOER 7: tanta roba anche per lui questa sera, gli manca il gol che sfiora nel primo tempo trovando però la grande risposta del portiere dell’Everton. In crescita. (GOSENS 7: il gol è una autentica meraviglia; pallone ricevuto fuori area e colpo da biliardo che sbatte sul palo e finisce nel sacco. Bellissimo!)

DE ROON 7: l’aria di casa lo rigenera; una partita da autentico cervello del centrocampo a dettare tempi e passaggi come ai bei tempi. Molto bene.

FREULER 7: anche per lui una partita di grande spessore, sfiora anche il gol in occasione del rigore sbagliato dal Papu mancando la ribattuta vincente di un nulla. Peccato!

CASTAGNE 7: un’ira di dio sulla fascia come mai lo si era visto: il primo gol è tutto suo con una azione ubriacante e un pallone mandato sui piedi di Cristante quasi con il telecomando.

CRISTANTE 8: doppietta, da vero bomber in una partita da incorniciare per lui in questa stagione che lo sta sempre più consacrando tra i veri protagonisti di questa Atalanta formato europeo e non solo. I suoi due gol sono i più importanti perchè danno sicurezza ai suoi: fenomeno! (CORNELIUS 7.5: hai capito il vichingo? Entra e si regala una doppietta a Liverpool come se nulla fosse e con due reti di ottima fattura: il primo mandando sotto la pancia del portiere, il secondo con un bel colpo di testa a fil di sirena. Grandioso!).

GOMEZ 6: continua il suo periodo un po’… così. Pochi spunti, e un rigore sciupato come difficilmente a lui capita. Probabilmente ha bisogno semplicemente di tranquillità, oltre che la vicinanza di tutti noi tifosi; forza capitano!!!

PETAGNA 7: protagonista anche lui di una bellissima serata dove ancora una volta si dimostra molto importante nei meccanismi della squadra di Gasperini; non trova il gol ma i suoi movimenti probabilmente valgono molto di più. Avanti tutta!




Le pagelle di Apollon Limassol-Atalanta

PETAGNA, SERATA NO; BENE ILICIC E PALOMINO

Un vero peccato veder sfumare la qualificazione anticipata con due turni di anticipo, ma alla fine il risultato maturato non fa una piega, specie per una ripresa gestita davvero male dai nerazzurri che lasciano campo ai padroni di casa che, senza strafare, hanno il merito di crederci proprio fino alla fine e trovare, per la terza volta su quattro gare di Europa League quest’anno, il gol del pari in pieno recupero. Note positive da Palomino in difesa, e da un Ilicic che è forse stato l’unico in grado di dare una scossa al match, non solo per il gol. Petagna assente poco giustificato questa sera.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6: non trova la giusta contromisura nella ripresa quando l’Apollon prende campo; inserisce Orsolini che non ripaga la fiducia ricevuta e incassa gol a un minuto dalla fine in maniera tanto crudele quanto forse anche giusta per quanto combinato dai suoi nella ripresa: troppo poco.

BERISHA 6: un intervento a dieci dalla fine e un gol incassato a fil di sirena. La sua partita questa sera è tutta in due occasioni per i padroni di casa; una delle quali, purtroppo, letale.

MASIELLO 6: compitino eseguito senza troppe sbavature. Sufficiente.

CALDARA 6: anche per lui una partita che era sfilata via senza troppi patemi fino al patatrack finale.

PALOMINO 6.5: ringhia per novanta minuti sugli avanti della squdra di casa concedendo davvero poco.

HATEBOER 6: più brillante nel primo tempo, poi nella ripresa scompare un po’ dai radar.

CRISTANTE 6: primo tempo anche per lui tutto sommato positivo, nella ripresa si fa schiacciare dai ciprioti come gran parte dei suoi compagni (DE ROON s.v.: dentro nel finale, ingiudicabile).

FREULER 6: pochi spunti dei suoi questa sera, solo un paio di discrete giocate apprezzabili e niente più.

SPINAZZOLA 5.5: primo tempo abbastanza anonimo, nella ripresa viene spostato in campo dal mister in una posizione che lo rende più innocuo di prima.

KURTIC 5.5: dopo due partite ad alti livelli, stasera non convince molto con troppe giocate approssimative e qualche pallone di troppo perso inutilmente (GOSENS 6: dentro per una ventina di minuti, qualcosa di positivo lo fa anche vedere pur senza brillare particolarmente).

PETAGNA 5: subito in diffocoltà, non gli riescono nemmeno le giocate più semplici; nella ripresa pesa come un macigno il palo colpito di testa in avvio che poteva chiuder i giochi ed avere così meno patemi nel finale. Si rifarà.

ILICIC 6.5: la sensazione è che le giocate migliori questa sera potevano partire solamente dai suoi piedi; spreca due buone occasioni ma poi si procura (e realizza) l’illusorio penalty. Nella ripresa è costretto al cambio, sarà un caso ma con la sua uscita dal campo si spegne la luce… (ORSOLINI 5.5: esordio europeo non facile in una partita che si fa tosta proprio dopo il suo ingresso in campo. Nel finale ha anche la bella chance per chiudere i conti ma calcia troppo sul portiere che si supera e mette in cornere. Peccato).