Sì, l’EuroAtalanta c’è, ed è ancora viva: stesa la Dinamo, ora la Dea può crederci!

CHAMPIONS LEAGUE, QUINTA GIORNATA

ATALANTA-DINAMO Z. 2-0: MURIEL E SUPER-PAPU STENDONO I CROATI

Finalmente! L’Atalanta si toglie un’altra bella soddisfazione in Champions e centra la sua prima, storica vittoria nella coppa dalle grandi orecchie mandando al tappeto la Dinamo Zagabria con le reti di Muriel su rigore a metà primo tempo e la perla di Gomez ad inizio ripresa. Risultato stretto, anzi strettissimo per i ragazzi del Gasp che avrebbero potuto segnare molti altri gol ma che, alla fine, si portano a casa tre punti preziosissimi che riaprono completamente i giochi in ottica qualificazione: infatti sarà la trasferta Ucraina contro lo Shaktar a decidere le sorti europee di un’Atalanta che dovrà comunque andare a vincere nella tana degli ucraini per poter sperare in un posto agli ottavi di Champions o ai sedicesimi di Europa League; non sarà certo facile, ma andiamo per gradi, quella di questa sera è stata una splendida serata che resterà comunque a lungo nel cuore dei quasi ventiseimila bergamaschi giunti a Milano.

Milano: l’Atalanta non molla e mette in cassaforte il primo successo della sua storia in Champions League: tre punti già di loro storici e che, in virtù anche del pareggio tra Manchester City e Shakhtar Donetsk, permettono ai bergamaschi di rimandare allo scontro diretto in Ucraina del prossimo 10 dicembre il discorso qualificazione. Prestazione superlativa a dei ragazzi di Gasperini, trascinati dal capitano Gomez, autore della splendida rete del 2-0 finale contro la Dinamo Zagabria. Il primo sigillo, invece, porta la firma di Muriel, astuto nel guadagnare il tiro dal dischetto subito dopo la traversa di Gosens e freddo poi nel battere Livakovic. La sfida di San Siro, giocata a viso aperto e con incredibile intensità, regala anche un altro legno per parte e altre numerose opportunità di marca nerazzurra che potevano rendere ancora più larga la vittoria.

MURIEL C’E’, ILICIC NO: a differenza delle indiscrezioni della vigilia, Gasperini si affida a Muriel in avanti, supportato da Pasalic e Gomez, e lascia inizialmente in panchina Ilicic mentre in difesa si rivede Kjaer con Djimisiti non al meglio, e Hateboer vince il ballottaggio con Castagne sulla corsia destra. Negli ospiti, Bjelica conferma Petkovic-Orsic coppia d’attacco.

LA DEA SPINGE MA NON SFONDA: l’Atalanta comincia l’incontro con determinazione e aggressività, rendendosi pericolosa due volte nei primi tre giri di orologio. Hateboer spreca clamorosamente in area, sull’assist di Muriel, mentre subito dopo è Pasalic a lisciare sull’appoggio centrale di Gomez. La Dinamo, però, non si fa intimorire e comincia a fare il suo gioco, mantenendo altissimo il ritmo e l’agonismo in campo. I nerazzurri contengono il buon momento degli ospiti e si ripresentano in fase d’attacco, sprecando per la terza volta a un passo dalla porta: è ancora Pasalic a mancare il colpo ravvicinato.

MURIEL LA SBLOCCA DAL DISCHETTO: ma il gol è nell’aria e arriva a tre dalla mezz’ora quando Gosens riceve una respinta corta della difesa croata, conclude al volo e coglie una clamorosa traversa, ma l’azione prosegue, con Peric che colpisce in ritardo su Muriel e causa il rigore a favore dei bergamaschi: dal dischetto si presenta lo stesso colombiano che spiazza il portiere e sigla l’1-0. L’Atalanta vola sulle ali dell’entusiasmo e sfiora anche il raddoppio, ancora con un tentativo del colombiano, fuori di poco dallo specchio. La squadra di Bjelica accusa il colpo e ringrazia il suo centrale difensivo, Dilaver, decisivo nel respingere sulla linea il tiro a botta sicura di Hateboer. Ma la Dinamo nel finale spaventa i nerazzurri quando Gollini ringrazia la traversa, fondamentale nel respingere il bellissimo destro a giro di Orsic che segna i titoli di coda di un primo tempo che la Dea conclude comunque avanti con merito.

RIPRESA, PAPU-SHOW E RADDOPPIO: l’Atalanta parte forte anche nella ripresa e dopo poco più di due minuti raddoppia: grazie a una autentica magia di Gomez: recupero palla sulla fascia, tunnel e tiro di mezzo esterno a incrociare, dal vertice destro dell’area di rigore, che finisce in rete e fa esplodere San Siro atalantino: 2-0. L’Atalanta vola, il Papu è scatenato e offre altre opportunità ai suoi per arrotondare il punteggio: Pasalic, da fuori area, non inquadra lo specchio, poi Freuler viene murato al momento della conclusione.

VITTORIA STORICA CHE RIAPRE I GIOCHI: scorrono i minuti e Muriel accusa un colpo in un contrasto ginocchio contro ginocchio e lascia il campo a Ilicic che entra bene in campo e scheggia il palo dopo una triangolazione con Pasalic. La palla del 3-0, a un quarto d’ora dal termine la offre De Roon sul destro di Gomez che, tutto solo a centro area, si fa parare il tiro ravvicinato e spreca la chance di chiudere la partita. Con lo scorrere dei minuti la Dinamo alza definitivamente bandiera bianca non avendo più la forza fisica e mentale di dimezzare lo svantaggio e rende agevoli gli ultimi istanti prima del triplice fischio finale dopo tre di recupero: l’Atalanta si prende tutto in una notte di quelle indimenticabili. Vince per la prima volta in Champions e, soprattutto, torna a sognare la qualificazione. Il verdetto tra un paio di settimane: comunque vada, grazie a questi ragazzi.

IL TABELLINO

ATALANTA-DINAMO ZAGABRIA 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 27′ Muriel su rigore, 47′ Gomez

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Kjaer, Palomino; Hateboer (65′ Castagne), De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Gomez (90′ Malinovskyi); Muriel (61′ Ilicic) – All.: Gasperini

DINAMO ZAGABRIA (3-5-2): Livakovic; Theophile-Catherine, Dilaver, Peric; Stojanovic (75′ Dira), Olmo, Ademi, Ivanusec (67′ Gojak), Leovac; Orsic, Petkovic – All.: Bjelica

NOTE: gara di andata: Dinamo Z.-Atalanta 4-0 – spettatori: 28mila circa – ammoniti: Theophile-Catherine (DZ), Peric (DZ), Toloi (A), Pasalic (A), Stojanovic (DZ) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Dinamo Zagabria

PAPU DA URLO, DE ROON D’ACCIAIO

Prestazione maiuscola dei ragazzi del Gasp questa sera, con un Gomez in stato di grazia che segna, ispira ed incanta con il pallone ma anche un Pasalic a tutto campo è un De Roon si gran qualità. Bene anche la difesa, imbattuta è solida questa sera.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: i suoi gli regalano forse la prestazione più bella sin qui oltre che i primi storici tre punti in champions. Giusta la scelta di Muriel in campo, bene anche in fase difensiva. Ha fatto la storia anche lui. 

GOLLINI 6.5: lo salva la traversa nel primo tempo, poi praticamente rimane spettatore non pagante. Comunque sicuro di se.

TOLOI 7: lascia le briciole agli avversari. Insuperabile!

KJAER 7: nella mischia perché Djimsiti non al meglio, disputa una ottima partita.

PALOMINO 7: anche lui giganteggia tra la pochezza dei croati. 

HATEBOER 6.5: subito una occasione in avvio, poi è instancabile sulla fascia con anche alcuni cross interessanti. Bene. (CASTAGNE 6: venti minuti di gara per lui senza particolari acuti).

DE ROON 7.5: gran partita anche per lui, offre nella ripresa anche un assist al bacio per il terzo gol che il Papu fallisce clamorosamente. 

FREULER 7: diga di centrocampo oggi anche lui insuperabile. Svizzero e preciso.

GOSENS 7.5: spinge più del suo compagno di fascia e si procura anche un paio di discrete opportunità centrando anche la traversa.

GOMEZ 8.5: mezzo punto in meno per il clamoroso gol del possibile 3-0 ma poco importa, dopo una gara del genere tutto gli si può perdonare. Dipinge calcio, incanta il pubblico, esce tra gli applausi. (MALINOSVKYI s.v.: dentro nel finale).

PASALIC 7: va a tutto campo, spesso lo ritroviamo anche in attacco dove nella ripresa sciupa anche lui una ghiotta chance per arrotondare. 

MURIEL 7: indemoniato fin dalle prime battute, ha la lucidità e freddezza giusta dal dischetto per sbloccare una gara che sembrava quasi stregata per la mole di occasioni fallite. (ILICIC 6.5: si diverte subito con il pallone, regala un paio di cioccolatini al bacio che però non vengono sfruttati al meglio dai compagni e scheggia anche il palo con una conclusione).




Atalanta, arriva la Dinamo: ultima chiamata per la Champions

MILANO, ORE 21

ANCORA SENZA ZAPATA, MA POSSIAMO FARCELA!

E’ l’ultima occasione: dentro o fuori, e l’Atalanta lo sa bene. Mettersi alle spalle la bruciante sconfitta con la Juve, ma ripartire da quanto di ottimo fatto con i bianconeri per piegare la Dinamo e rimandare così all’ultima giornata in Ucraina contro lo Shaktar ogni discorso per la qualificazione: non esistono molte alternative ad ai nerazzurri questa sera a San Siro per credere ancora nel sogno europeo. Contro i croati, che all’andata hanno subito fatto capire a Gomez e compagni di che pasta fosse fatta la coppa dalle grandi orecchie, la Dea cerca in primis il riscatto della partita di Zagabria, e (soprattutto) tre punti per rimettere tutto in gioco. Non sarà facile, contro un avversario che fa della velocità e il ritmo il suo punto di forza ma per questa Atalanta, che ritrova Ilicic ma non Zapata (ancora out per infortunio) c’è il dovere di provare a regalare una notte da sogno ai tanti bergamaschi che giungeranno a Milano questa sera. Crediamoci!

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LE ULTIME SULLA FORMAZIONE: non arrivano buone notizie sul fronte-Zapata per mister Gasperini; il colombiano non è ancora al meglio dopo l’infortunio e non è nemmeno convocato. Davanti quindi ci saranno ancora Gomez e Pasalic avanzati a supporto del rientrante Ilicic mentre dietro probabile che con Toloi giochino Djimsiti e Palomino.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Tolói, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Gómez, Pašalić; Iličić – All.: Gasperini

DINAMO ZAGABRIA (5-3-2): Livaković; Stojanovič, Théophile-Catherine, Dilaver, Perić, Leovac; Moro, Ademi, Olmo; Oršić, Petković – All.: Bjelica




Le pagelle di Dinamo Zagabria-Atalanta

SOLO MALINOVSKY SUFFICIENTE IN UNA SERATA DA DIMENTICARE

Purtroppo è davvero difficile trovare qualche aspetto positivo in questa brutta serata di coppa, tuttavia qualche buona notizia arriva soprattutto nella ripresa quando Malinovsky ha un impatto positivo sul match con diverse giocate propositive e interessanti. Dietro le difficoltà difensive di inizio stagione sono ingigantite dalla serata difficile di tutta la squadra mentre in mezzo un po’ meglio De Roon di un opaco Freuler (sostituito nell’intervallo); davanti Gomez va solo a sprazzi ed Ilicic si libera della gabbia degli avversari troppo tardi.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 5: tante cose clamorose in una sola partita. La sua squadra non gioca il calcio che vorrebbe, non impone il ritmo ma lo subisce, non ha mai la testa in una partita dove gli stimoli non mancavano sicuramente e non va nemmeno a segno. Tutti gli episodi negativi gli remano contro in 90 minuti terrificanti che trasformano in musi lunghi la grande gioia per il traguardo conquistato la scorsa stagione. Ma guai ora ad abbattersi, possa questa lezione essere salutare per il proseguo di coppa ma anche per il campionato appena iniziato.

GOLLINI 5.5: ne piglia quattro, ne salva uno sulla conclusione dello scatenato Orsic. Poco altro da dire.

MASIELLO 5: gioca un tempo in estrema difficoltà, lui come tutti i suoi compagni di squadra. (MALINOVSKY 6: beh qualcosa di buono lo fa sicuramente vedere, un paio di bei lanci e il giusto carattere nonostante entri a gara ormai andata).

TOLOI 5: un naufragio anche per lui, poche certezze, tantissime imprecisioni.

DJIMSITI 5: Olmo e compagnia paiono delle montagne insormontabili anche per lui. Poco da dire.

HATEBOER 5.5: in bambola completa nella prima parte del match, nella ripresa porta in area 2-3 cross interessanti ma senza fortuna.

FREULER 5: opaco ed impalpabile per tutto il primo tempo, lascia il posto a Pasalic durante l’intervallo. (PASALIC 5.5: anche un paio di tentativi che meritavano miglior fortuna per lui, sicuramente fa meglio del compagno).

DE ROON 5.5: lotta e di danna l’anima, mostra qualcosa di meglio nella ripresa ma, alla fine, la sostanza non cambia di molto nemmeno per lui.

GOSENS 5: esce allo scoperto solo nel finale con un paio di ottime azioni ed una conclusione, ma a partita ormai abbondantemente chiusa.

GOMEZ 5: ti aspetti tanto da lui, sempre. Figuriamoci in champions: e invece non riesce a decollare, fatica tremendamente anche se è il primo a concludere in porta, dopo quasi un tempo intero…

ILICIC 5.5: braccato dalla difesa croata fa molta fatica ad imporsi, ma nella seconda parte del match riesce a giocar qualche pallone in più ed offrire anche un paio di ottimi palloni che meritavano miglior sorte. Troppo poco però… (BARROW s.v.: dentro nel finale, assaggia la Champions nel giorno peggiore).

ZAPATA 5.5: resta isolato in mezzo al deserto per diverso tempo, ma quando riceve palloni costruisce le due occasioni più ghiotte del match per i nostri; la prima parata dal portiere, la seconda fuori di pochissimo. Ma anche da lui ci si aspettava qualcosa di più.




Atalanta, una “prima” in Champions da incubo: la Dinamo cala il poker

CHAMPIONS LEAGUE, PRIMA GIORNATA

DINAMO Z.-ATALANTA 4-0: ORSIC NE FA TRE, DEA AL BUIO

Fa male, ma il calcio è anche questo: l’esordio tanto atteso si trasforma in un incubo per la Dea che ne prende quattro a Zagabria in un match in cui i nerazzurri non entrano quasi mai in partita subendo per larghi tratti la vivacità dei croati che hanno in più circostanze dimostrato freschezza e quella spensieratezza che a Gomez e compagni stasera è mancata. Ne esce un 4-0 pesante per via delle reti di Deovaz e la tripletta di Orsic che mette subito in vertiginosa salita il cammino dei ragazzi del Gasp in coppa. Poco importa però l’immagine più bella è il sostegno e gli applausi a fine gara degli oltre tremila giunti da Bergamo in Croazia per non perdersi questo esordio che resterà comunque difficile da scordare.

Zagabria: è già magico così, il fatto di poter essere qui a questa tastiera ed un domani poter dire alla gente “io quella sera l’ho vista e raccontata”. Tutto vero, niente Playstation, questa sera l’Atalanta fa il suo esordio in Champions League, la coppa delle “big” europee si prepara così ad accogliere tra le sue partecipanti anche la Dea di mister Gasperini pronta ancora una volta a provare a stupire tutta Europa. Dopo la fantastica cavalcata di Europa League di due stagioni fa, Papu Gomez e compagni ci riprovano, stavolta nella competizione più blasonata di tutte. L’obiettivo? Fare bene e, magari, scrivere nuove pagine magiche e storiche della società del presidente Percassi. Primo avversario per i nerazzurri sarà la Dinamo Zagabria, squadra giovane e con diversi giocatori di talento che dopo aver superato i turni preliminari è approdata in Champions finendo nel girone con la Dea, lo Shaktar ed i colossi del Manchester City. Una gara quindi subito con un avversario molto simile per i nerazzurri che cercheranno sin da subito di trovar i primi storici punti e gol in coppa per lanciar un messaggio chiaro ai naviganti: esordiente si, cenerentola no.

GASP CON LA FORMAZIONE-TIPO: per la sua prima in Champions, mister Gasperini si affida agli stessi uomini che hanno vinto a Genova in pieno recupero con la sola eccezione di Pasalic, dirottato in panchina per lasciar posto a De Roon in mezzo con dietro Masiello, Toloi e Djimsiti mentre davanti c’è il Papu ad ispirare Ilicic e Zapata. La Dinamo allenata dall’ex tecnico dello Spezia Bjelica propone anche vecchie conoscenze del nostro calcio come Pektovic inserito in un tridente con Olmo e Orsic.

DEOVAZ LA METTE SUBITO IN SALITA: trentunomila persone sugli spalti a Zagabria tra cui quasi tremila tifosi giunti da Bergamo a sostenere la Dea con il match che inizia ed i padroni di casa partono subito forte con i nerazzurri che paiono subir molto anche l’emozione dell’esordio in coppa. Dopo un tentativo di Ilicic al sesto che accarezza la traversa, i croati spingono e all’ottavo sono pericolosi con una conclusione di Ademi in mischia che finisce fuori di poco e poi al decimo passa con Deovaz che mette in rete da pochi passi il bel cross di Stojanovic mettendo subito in salita il match dei ragazzi del Gasp.

ORSIC MANDA A PICCO LA DEA: l’abitudine a subire gol e doverli rimontare solitamente scuotono la squadra nerazzurra che tuttavia non esce dal proprio guscio se non in qualche sporadica e timida occasione continuando a subire le iniziative dei croati più pimpanti ed in palla dei padroni di casa che alla mezz’ora trovano il raddoppio: gran giocata di Olmo per Orsic che da fuori conclude e supera Gollini: 2-0, la Dea in campo non c’è, e purtroppo la situazione, già pesante di suo, si fa ancor più grigia a due dalla fine quando ancora Orsic timbra di testa e mette alle spalle di Gollini: 3-0 e per i nerazzurri è davvero notte fonda. Nei tre minuti di recupero concessi arriva il primo tentativo dei ragazzi del Gasp con una conclusione potente di Gomez, troppo facile per impensierire però il portiere di casa per quello che è il sussulto finale di uno dei più brutti primi tempi sin qui disputati dalla squadra del Gasp negli ultimi anni.

RIPRESA, GASP CAMBIA, ORSIC CALA IL POKER: la ripresa prende il via con gli ingressi di Pasalic e Malinovsky al posto di Freuler e Masiello con Gasperini che prova il tutto e per tutto per provare a cambiare qualcosa con i suoi che al nono fanno vedere qualcosa con una bella azione avviata proprio da Malinovsky per Hateboer che apre per Pasalic la cui conclusione finisce sul fondo. Poi tocca a Gollini al dodicesimo evitare la tripletta di Orsic con una bella parata che salva la Dea. Nulla però potrà al ventitreesimo l’estremo difensore nerazzurro quando ancora Orsic scatta sul filo del fuorigioco e infila in diagonale la porta della Dea: 4-0, un passivo pesantissimo che spegne definitivamente ogni veemente speranza di rimonta di una squadra oggi davvero irriconoscibile.

DELUSIONE E SPERANZA: i minuti scorrono, i nerazzurri provano a cercare almeno il gol della bandiera ma prima il portiere nega a Zapata il gol, poi ancora Pasalic manda fuori di un nulla ed infine è ancora Zapata a venir lanciato da Ilicic ad una manciata di minuti dalla fine a mandar fuori di pochissimo a tu per tu con l’estremo difensore croato. Nel finale tocca anche a Barrow far il suo esordio in Champions League al posto di uno stremato Ilicic, ma la sostanza ovviamente non cambierà. Quattro minuti di recupero e poi può scendere il sipario su una delle notte europee più grigie di un’Atalanta che vede trasformarsi il tanto atteso esordio in Champions in un vero e proprio incubo. 4-0, l’Atalanta questa sera la ha fatta la Dinamo, il pane della coppa dalle grandi orecchie è veramente duro.

IL TABELLINO

DINAMO ZAGABRIA-ATALANTA 4-0 (primo tempo 3-0)

RETI: al 10′ Leovac, al 31′,al 41′ e al 23′ Orsic

DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Livakovic; Stojanovic, Theophile-Catherine, Peric, Leovac; Dilaver, Ademi, Moro (dal 27′ st Gojak); Olmo, Petkovic (dal 37′ st Gavranovic), Orsic – All.: Bjelica

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Masiello (dal 1′ st Malinowski); Hateboer, Freuler (dal 1′ st Pasalic), De Roon, Gosens; Gomez; Ilicic (daò 42’st , Zapata – All.: Gasperini

NOTE: spettatori 31mila circa di cui 3mila provenienti da Bergamo – ammoniti: Djimsiti, De Roon, Theopile, Moro, Gosens – recuperi: 3′ p.t. e 4 s.t.




Atalanta, l’attesa è finita: parte da Zagabria l’avventura in Champions League!

ZAGABRIA, ORE 21: DEA, ECCOTI LA CHAMPIONS!

E VOI, SIETE PRONTI A SENTIRE LA MUSICHETTA? “THE CHAMPIONS!!!”

L’attesa è finita: una nuova pagina di storia sta per essere scritta. Alle 21 di questa sera, il fischio d’inizio a Zagabria segnerà lo storico esordio in Champions League dell’Atalanta in una avventura nell’Europa delle grandi che, comunque andrà a finire, regalerà grandi emozioni a tutti i tifosi della Dea. Un traguardo impensabile sino a pochi anni fa, che Gomez e compagni ora cercheranno di onorare al meglio provando ancora una volta a stupire tutti in un girone che, Manchester City a parte, mette i nerazzurri di fronte a squadre con cui potranno provare a dire la loro. Si inizia questa sera con la sfida nella tana della Dinamo Zagabria, squadra giovane ed abituata a platee europee che misurerà le ambizioni di un’Atalanta che vuol provare ad entrare all’università del calcio europeo nel migliore dei modi. E tutti siamo pronti a spingere i nostri ragazzi verso l’ennesima grande impresa!

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LA VIGILIA DEL GASP: con un Muriel in più (recuperato in extremis ma che sicuramente partirà dalla panchina) a disposizione, il tecnico nerazzurro pare intenzionato a confermare buona parte della formazione che ha vinto a Genova con l’unica probabile variazione prevista con l’innesto di De Roon e il ritorno in panchina, almeno inizialmente, di Pasalic. Poche novità dietro e davanti con Toloi con Masiello e Djimsiti dietro mentre Zapata agirà da punta con il Papu e Ilicic a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Zagorac; Ivo Pinto, Théophile-Catherine, Peric, Leovac; Gojak, Moro, Majer; Kadzior, Petkovic, Orsic – All.: Bjelica

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Toloi, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata – All. Gasperini