Il tacco di Scamacca lancia l’Atalanta: la Dea cala il tris ad Empoli e si prende il quarto posto!

SERIE A, DECIMA GIORNATA

EMPOLI-ATALANTA 0-3: NERAZZURRI PADRONI AL CASTELLANI

Empoli: l’Atalanta vince 3-0 al Castellani trascinata da uno Scamacca in stato di grazia e sale a diciannove punti in classifica, scavalcando il Napoli e piazzandosi momentaneamente al quarto posto. Solo nel primo tempo l’attaccante nerazzurro mette a segno con una magia di tacco il gol del vantaggio nerazzurro al quinto, centra un palo, si vede annullare per fuorigioco, non suo, il raddoppio di testa e chiama Berisha a una prodezza. Nella ripresa ancora Scamacca firma il definitivo tris che vale il momentaneo quarto gradino della classifica.

GASP CON LOOKMAN-SCAMACCA: senza Zappacosta, il Gasp punta su Hateboer per la prima volta titolare dall’inizio insieme a Ruggeri sulle fasce mentre davanti ci sono Lookman e Scamacca e in difesa torna Scalvini al posto di Toloi. Nell’Empoli, mister Andreazzoli davanti punta sull’eterno Caputo con l’atalantino Cambiaghi e Cancellieri a comporre il trio offensivo mentre due ex in mezzo e tra i pali ovvero Grassi e Berisha.

SCAMACCA COL TACCO FA SUBITO 1-0: l’orario abbastanza insolito ed il giorno lavorativo non agevola certo il pubblico delle grandi occasioni al Castellani, con circa quattrocento tifosi nerazzurri giunti da Bergamo a sostenere la Dea in questo match che inizia con l’Empoli che parte più aggressivo, ma con la squadra del Gasp che però rompe subito gli indugi al quarto e va a segno con Scamacca, che riceve un filtrante da Lookman e mette dentro di tacco un gol bellissimo!

DEA IN CATTEDRA, BERISHA PURE!: non paga del vantaggio, la squadra del Gasp insiste e collezione occasioni a raffica: al diciassette è ancora Scamacca a provarci con un piatto destro che colpisce il palo e poi finisce tra le mani di Berisha. Poi l’attaccante nerazzurro segna anche il gol del raddoppio ma il suo colpo di testa vincente al ventesimo è vanificato dalla iniziale posizione di fuorigioco di Koopmeiners. L’ex Berisha è sugli scudi su un sinistro da fuori di Ruggeri che viene respinto dal portiere albanese dell’Empoli.

KOOP RADDOPPIA ALLA MEZZ’ORA: a un minuto dalla mezz’ora però l’Atalanta trova il meritato raddoppio con Koopmeiners, che riceve palla da Scamacca in versione assist-man e mette dentro di sinistro il meritato 2-0 della Dea. Cerca il bis l’olandese della Dea pochi minuti dopo il gol, ma stavolta la sua conclusione finisce alta sopra la porta di Berisha. Ultimi sussulti di un primo tempo condotto in maniera davvero egregia dalla squadra del Gasp che chiude avanti di due dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, SCAMACCA FA SUBITO TRIS: si riparte dopo l’intervallo, con il Gasp che inserisce Toloi al posto di Scalvini che accusa un po’ di mal di schiena ed il match riparte con la Dea che dopo cinque minuti timbra ancora, e di nuovo con Gianluca Scamacca che firma la sua doppietta personale con un destro potente dal limite su assist di De Roon, e Berisha è battuto sul primo palo. Poi tocca a Musso dire la sua quando, pochi minuti dopo, Cambiaghi vola via in contropiede e conclude ma l’argentino è bravissimo a parare la conclusione con il petto.

NERAZZURRI AL QUARTO POSTO: poi al diciassette è ancora il novanta nerazzurro a mettersi in mostra centrando la traversa con un destro preciso dal limite che si infrange sul montante. Al ventesimo altri due cambi per il Gasp: entrano De Ketelaere e Pasalic al posto di Scamacca e Koopmeiners. Alla mezz’ora tocca anche a Muriel entrar in campo al posto di Lookman. L’Atalanta resta in controllo del match senza rischiare nulla; spazio negli ultimi minuti anche per Bakker al posto di Ruggeri. Quattro di recupero e il triplice fischio mette fine ad un match senza storia: 3-0 per la Dea che sale, almeno temporaneamente, al quarto posto e si prepara così nel migliore dei modi alla grande sfida di sabato pomeriggio contro l’Inter.




Le pagelle di Atalanta-Sassuolo

ALL.: GASPERINI 8: la sua Atalanta va, supera anche il primo svantaggio stagionale dimostrando spirito di squadra e grinta nel saperla riprendere e poi ribaltare. Si gode questo primato del sabato sera e continua a marciare a ritmi impensabili a inizio stagione.

SPORTIELLO 6.5: si fa trovare pronto nelle poche occasioni in cui il Sassuolo riesce a tirare in porta. Incolpevole sul gol, è salvato dalla traversa nella ripresa.

SCALVINI 7: pur venendo ammonito praticamente subito, disputa una partita di assoluto spessore.

DEMIRAL 7: fa anche lui buona guardia dietro, decisivo con una deviazione quasi involontaria di testa pochi minuti prima del gol subito.

OKOLI 7: anche lui senza particolari sbavature. Gara molto attenta e ordinata.

SOPPY 8: gli manca solamente il gol, ma è come se lo avesse fatto: entra in entrambe le azioni decisive del match offrendo gli assist a Pasalic (splendida finta a mandar in porta il croato) sull’1-1 e a Lookman per il sorpasso (ZORTEA 5.5: qualche pallone di troppo perso nel finale che manda su tutte le furie il mister).

DE ROON 7: sempre più uomo-ovunque di una squadra che, sotto la sua guida in campo, continua a volare.

KOOPMEINERS 7: i complimenti ormai per lui si sprecano. Ennesima prestazione maiuscola!

MAEHLE 6: sufficienza davvero risicata. Timido e impreciso nel primo tempo, qualcosina meglio nella ripresa ma viene poi sostituito (RUGGERI 6: nel finale sfiora anche il gol che poteva chiudere il match).

PASALIC 7: prima si divora in avvio, poi trova il gol, pesantissimo che rimette subito in equilibrio la partita prima della fine del primo tempo. (EDERSON 5.5: anche oggi non riesce ad imporsi. Ancora un oggetto misterioso sin qui).

LOOKMAN 7.5: gol pazzesco, costruito in collaborazione con Soppy e che lui finalizza andando davanti al portiere e mettendo dentro con la freddezza di un vero attaccante di razza (BOGA 5.5: in campo dopo diverso tempo, qualche fiammata tra molte ombre e poche luci).

MURIEL 7: oggi non segna ma regala diversi pezzi di repertorio che fanno sempre più sperare in un suo completo recupero molto prossimo (HOJLUND 6.5: entra e ha sempre voglia di spaccare il mondo. Bravo a combattere e anche sfiorare il gol del possibile tris nerazzurro).




Atalanta, compleanno indimenticabile: rimonta il Sassuolo e torna in vetta alla classifica

SERIE A, DECIMA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 2-1: SUPERMARIO E LOOKMAN A SEGNO

Bergamo: neanche il primo svantaggio stagionale frena l’Atalanta di Gasperini che, aspettando Napoli-Bologna, torna in testa alla classifica battendo 2-1 il Sassuolo in rimona: gli emiliani sprintano con Kyriakopoulos, ma poi si fanno sorpassare da Pasalic che trova subito il pari nel recupero del primo tempo e il solito Lookman ormai al terzo gol consecutivo e che regala il primo posto (almeno per una notte) ai nerazzurri che festeggiano così al meglio i loro 115 anni di storia.

SOPPY E MAEHLE TITOLARI: senza Hateboer squalificato, tocca a Soppy sulle fascia insieme a Maehle mentre c’è SuperMario Pasalic insieme a Lookman a supporto di Muriel davanti. Dietro conferme per la difesa che ha giocato a Udine. Nel Sassuolo, mister Dionisi recupera Laurienté che gioca in avanti insieme a Pinamonti e D’Andrea mentre Berardi è in panchina dopo il lungo infortunio mentre tra i pali c’è l’ex Consigli.

SUBITO GRANDE CHANCE PER PASALIC: splendida cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo, pochi i biglietti rimasti invenduti per questa sfida che prende il via con la Dea che, dopo la classica fase di studio iniziale, ha una grandissima occasione con Pasalic, messo davanti a Consigli da una gran giocata di Lookman ma l’ex portiere nerazzurro è bravissimo e nega praticamente un gol già fatto al croato.

KYRIAKOPOULUS SEGNA, PASALIC RISPONDE: l’Atalanta fa la partita, Muriel pare avere gli spunti giusti però ai nerazzurri manca il passaggio decisivo al momento di concretizzare alla mezz’ora Lookman va giù in area, accentua la caduta, l’arbitro fa continuare nonostante le proteste nerazzurre. Poi ecco gli ospiti: Thorstvedt ci prova con una conclusione al volo con Demiral che ci mette la testa e la palla finisce in angolo e al trentanove, un po’ a sorpresa, i neroverdi passano con Kyriakopoulus che fredda il pubblico di Bergamo con un gran gol al volo su assist di D’Andrea. L’1-0 ospite dura tuttavia pochissimo, perchè la Dea reagisce subito e nel primo dei due di recupero concessi prima dell’intervallo trova il pari: Soppy, solo davanti alla porta finta il tiro e passa a Pasalic che da solo davanti alla porta insacca il facile gol del pareggio proprio a pochi secondi dal riposo: 1-1 dopo i primi quarantasette di gioco.

SI RIPARTE, LOOKMAN RADDOPPIA: la ripresa inizia e, dopo nemmeno un minuto, la Dea la ribalta: show di Lookman, servito benissimo da Soppy, che finta, scarta Consigli e infila sotto la traversa il gol del 2-1. Il vantaggio rende ora più accorta la Dea che lascia spazio all’iniziativa degli ospiti che crescono nel possesso palla e, al diciotto, vanno vicinissimi al pari con un tiro da fuori di Berardi che centra l’incrocio dei pali con la difesa nerazzurra che poi si rifugia in corner. Poi il Gasp cambia inserendo Ederson al posto di Pasalic e, un paio di minuti dopo, con Lookman e Muriel che lasciano il posto all’ex Boga e Hojlund.

LA DEA TORNA IN VETTA: proprio il giovane attaccante danese alla mezz’ora è bravo a eludere un difensore ospite, entrare in area e concludere in diagonale ma l’ex Consigli è bravissimo a respingere il suo tiro. Poi ultimi due cambi per la Dea con gli esterni che ruotano: fuori Soppy e Maehle, dentro Zortea e Ruggeri nel finale dove le due squadre appaiono entrambe piuttosto stanche. Buon per la Dea che non soffre praticamente più e può così festeggiare dopo quattro di recupero il ritorno al successo dopo il pari di Udine e si gode così una notte da capolista solitaria. Dopo essere andata sotto per la prima volta in stagione, la Dea ha dimostrato di saper anche rimontare. Che altro dire? Ah si, buon compleanno Atalanta!




Serie A, i risultati dopo la 10a giornata

I RISULTATI:

Martedì 26 ottobre

Spezia-Genoa 1-1: 66′ aut. Sirigu, 86′ Criscito

Venezia-Salernitana 1-2: 13′ Aramu, 61′ Bonazzoli, 95′ Schiavone

Milan-Torino 1-0: 14′ Giroud

Mercoledì 27 ottobre

Juventus-Sassuolo 1-2: 44′ Frattesi, 76′ McKennie, 95′ Lopez

Sampdoria-Atalanta 1-3: 10′ Caputo, 17′ aut. Askildsen, 21′ Zapata, 95′ Ilicic

Udinese-Hellas Verona 1-1: 3′ Success, 83′ rig. Barak

Cagliari-Roma 1-2: 53′ Pavoletti, 71′ Ibanez, 78′ Pellegrini

Empoli-Inter 0-2: 34′ D’Ambrosio, 66′ Dimarco

Lazio-Fiorentina 1-0: 53′ Pedro

Giovedì 28 ottobre

Napoli-Bologna 3-0: 18′ Fabian Ruiz, 41′ rig. Insigne, 62′ rig. Insigne

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 10 9 1 0 22 3 +19 28
2 AC Milan 10 9 1 0 23 9 +14 28
3 Inter 10 6 3 1 26 12 +14 21
4 Roma 10 6 1 3 18 10 +8 19
5 Atalanta 10 5 3 2 18 12 +6 18
6 Lazio 10 5 2 3 20 17 +3 17
7 Juventus 10 4 3 3 14 13 +1 15
8 Fiorentina 10 5 0 5 13 13 +0 15
9 Sassuolo 10 4 2 4 14 13 +1 14
10 Verona 10 3 3 4 22 19 +3 12
11 Empoli 10 4 0 6 14 20 -6 12
12 Bologna 10 3 3 4 15 22 -7 12
13 Torino 10 3 2 5 12 11 +1 11
14 Udinese 10 2 5 3 12 14 -2 11
15 Sampdoria 10 2 3 5 14 20 -6 9
16 Venezia 10 2 2 6 8 17 -9 8
17 Spezia 10 2 2 6 12 23 -11 8
18 Genoa 10 1 4 5 15 22 -7 7
19 Salernitana 10 2 1 7 10 22 -12 7
20 Cagliari 10 1 3 6 12 22 -10 6



Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

ALL.: GRITTI 8: ormai è una garanzia. Quando il Gasp è squalificato e lui va in panchina il successo è una costante; pure l’ultimo successo a Marassi con la Samp lo scorso anno lo vedeva in panchina. Un vero e proprio talismano.

MUSSO 7: gran intervento su Caputo nel finale di primo tempo che evita il possibile 2-2 della Samp. Sul gol non può nulla.

LOVATO 7: la partita che volevamo: attento, preciso e pulito. Concede nulla agli avversari).

PALOMINO 7: dura un tempo, ma basta e avanza per meritarsi un ottimo voto. La speranza è che possa recuperare il prima possibile vista l’emergenza totale dietro (SCALVINI 7: un partitone! Complice anche una Samp decisamente timida, ma lui non si fa certo impaurire. Con personalità!)

DE ROON 7: ormai ci ha preso gusto a star li dietro; e anche oggi non sfigura nonostante la posizione di totale sacrificio che gli comporta a fare il difensore.

ZAPPACOSTA 7.5: un’ira di Dio nel primo tempo: imprendibile, dispensa gli assist a Duvan che gli consentono di ribaltare una partita che non era certo iniziata col piglio giusto. (PEZZELLA s.v.: dentro nel finale).

FREULER 7: a tutto campo, lo si vede in avanti e in fase di copertura. Uomo ovunque.

KOOPMEINERS 7: qualche pallone di troppo perso nel finale, ma anche per lui una gran partita.

MAEHLE 7: sfiora il gol in avvio, poi il Gasp gli cambia posizione e resta sempre una spina del fianco per la Samp.

PASALIC 7: le sta giocando praticamente tutte ultimamente, oggi magari non al top come in altre circostanze ma sempre molto utile e prezioso. (ILICIC 8: entra e Colley gli da subito il benvenuto con una brutto fallo che pare irritarlo, invece è proprio lui nel finale a regalare la perla che vale il gol che sigilla la partita. Così ci piace!)

MALINOVSKYI 7: pochi palloni persi, un paio di buone occasioni sprecate. Bene. (MIRANCHUK 6.5: mette nel finale sui piedi di Piccoli un pallone che meritava sicuramente di essere sfruttato meglio).

ZAPATA 7.5: ne segna due (anche se uno verrà poi dichiarato autogol), sfiorando anche il terzo. Gol e anche grande sacrificio per la squadra, spesso ripiega in difesa ad aiuto dei compagni. (PICCOLI 6: entra nel finale e sciupa il pallone che poteva chiudere anzitempo il match).




Più forte anche dell’emergenza: l’Atalanta da rimonta manda al tappeto la Samp e torna a sorridere

SERIE A, DECIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 1-3: DOPPIO DUVAN E ILICIC RIBALTANO LA DORIA

Genova: l’Atalanta torna a sorridere. Dopo il pareggio beffa nei minuti di recupero con l’Udinese, la Dea vince 3-1 in rimonta a Marassi contro la Sampdoria e ritrova i tre punti. La squadra di D’Aversa inizia benissimo e sblocca il match al 10′ con Caputo, bravo a sfilare alle spalle della difesa bergamasca e a battere Musso. La Dea reagisce e si scatena sulla destra con uno Zappacosta straripante: il primo assist al pari di Zapata (deviato da Askildsen, assegnato l’autogol) e poi il secondo quattro minuti più tardi, sempre per l’incornata del colombiano. Nella ripresa la partita è aperta, ma è l’Atalanta ad andare più vicina alla terza rete, che arriva nei minuti finali con un lampo di Ilicic che segna un gol meraviglioso con un mancino dei suoi. In attesa della partita dell’Inter ad Empoli, la Dea raggiunge i nerazzurri di Milano al terzo posto.

SI RIVEDE MAEHLE: l’infermeria nerazzurra non si svuota, ma il Gasp (oggi squalificato, in panchina il vice-Gritti) recupera Maehele che viene schierato sulla fascia con Zappacosta mentre dietro nulla cambia con De Roon ancora una volta impiegato fuori ruolo e davanti Zapata supportato da Malinovskyi e Pasalic con Koopmeiners titolare in mezzo. Nella Samp ci sono Caputo e Gabbiadini davanti con D’Aversa che deve fare a meno anche di Auguello.

INIZIA LA DEA, MA SEGNA CAPUTO: lutto al braccio per la Dea all’ingresso delle squadre in campo, i nerazzurri ricordano Umberto Colombo, ex nerazzurro dell’Atalanta che vinse la coppa Italia nel 1963 scomparso ieri con il match che prende il via e per i ragazzi del Gasp subito due belle iniziative: prima Zapata con un diagonale manda sul fondo di pochissimo, poi Zappacosta trova benissimo Maehle in area che di testa manda a lato anche stavolta di un nulla. All’improvviso però, la Samp al nono ha la palla buona e la sfrutta subito: un rimpallo favorisce Caputo che scatta sul filo del fuorigioco ed, in area di rigore, deve solo superare Musso e firmare il gol dell’1-0 per la Doria.

ZAPATA BUM-BUM, RIBALTONE-ATALANTA: sotto di un gol quasi senza sapere come, la Dea è però brava a reagire subito ed al sedicesimo arriva il pari dalla bella combinazione da Zapata per Zappacosta che dalla fascia restituisce il triangolo al colombiano che di testa piega le mani di Audero. La partita ora è nelle mani salde dei ragazzi del Gasp che arrivano a completare la rimonta cinque minuti dopo il pari: ancora la premiata ditta Zappacosta-Zapata con un altro cross perfetto del primo che il secondo mette di testa ancora alle spalle Audero: 2-1!

MUSSO SALVA SU CAPUTO: ora il copione del match è completamente cambiato e l’Atalanta è in controllo del match con la Samp che fatica a riorganizzarsi ed i nerazzurri sono attenti a non concedere spazio ai blucerchiati; dove non ci arriva la difesa nerazzurra, arriva Musso che al trentacinque respinge la conclusione ancora di Caputo che si vede negare il gol del pari dal portierone della Dea. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude così con i nerazzurri avanti 2-1 dopo uno di recupero.

RIPRESA, K.O. ANCHE PALOMINO, C’E’ SCALVINI: non smette di accanirsi la sfortuna in casa atalantina con Palomino che esce malconcio a fine primo tempo e non riesce a rientrare in campo per la ripresa: c’è il baby-Scalvini al suo posto nella inedita difesa nerazzurra formata da De Roon, Lovato ed il ragazzo della primavera atalantina in un secondo tempo che prende il via senza troppi sussulti; al quarto d’ora entra anche Ilicic in campo al posto di Pasalic nello scacchiere nerazzurro.

DUVAN SFIORA IL TRIS: ripresa davvero avara di emozioni con la Dea che gestisce bene il vantaggio e la Samp che fatica a farsi vedere dalle parti di Musso; alla mezz’ora spazio anche a Miranchuk e Pezzella al posto di Malinovskyi e di uno stremato Zappacosta. A nove dal gong grande occasione per il tris di Zapata: Maehle si libera sulla fascia dopo un tacco di Ilicic e mette un pallone delizioso per il panterone nerazzurro che gira a rete ma il pallone è fuori di un soffio.

ILICIC, MAGIA PER IL 3-1 FINALE: nel finale c’è spazio anche per Piccoli in avanti al posto di Zapata che poco dopo viene ben imbeccato da Miranchuk e fallisce una ghiotta chance di fare tris. La Samp non riesce proprio a pungere, la Dea invece si e al terzo dei quattro di recupero va a chiudere il match con una autentica perla di Josip Ilicic che prende palla dalla fascia, fa fuori due difensori e batte Audero con un gol fantastico a pochi centimetri dalla linea di fondo. 3-1, partita in ghiaccio che si va a chiudere pochi istanti dopo. La Dea torna a vincere, convincere e si prende (almeno fino alle ore 23 di stasera) il terzo posto insieme all’Inter. La strada per ripartire sembra essere davvero quella giusta.

IL TABELLINO:

SAMPDORIA-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-2)

RETI: 10’ p.t. Caputo (S), 17’ p.t. aut. Askildsen, 20’ p.t. Zapata (A), 49’ s.t. Ilicic (A).

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Dragusin, Yoshida, Colley (20’ s.t. Ciervo), Murru (11’ s.t. Chabot); Candreva, Askildsen (39’ s.t. Ekdal), Silva (39’ s.t. Torregrossa), Thorsby; Gabbiadini (20’ s.t. Quagliarella), Caputo – All.: D’Aversa

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Palomino (1’ s.t. Scalvini), Lovato; Zappacosta (33’ s.t. Pezzella), Freuler, Koopmeiners, Maehle; Pasalic (14’ s.t. Ilicic), Malinovskyi (33’ s.t. Miranchuk); Zapata (41’ s.t. Piccoli) – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

ARBITRO: Prontera di Bologna

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: 14’ p.t. Palomino (A), 25’ p.t. Thorsby (S), 29’ p.t. Askildsen (S), 36’ p.t. Colley (S), 19’ s.t Ilicic (A), 46’ s.t. Chabot (S), 48’ s.t. Freuler (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

Foto di copertina di Sportmediaset.it




Atalanta, avanti a piccoli passi: Dea col fiatone, solo 1-1 ad Udine

SERIE A, DECIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-1: SEGNA PEREYRA, RISPONDE MURIEL

Niente di fatto: anche il secondo jolly per prendersi il terzo posto è finito in nulla. L’Atalanta respira dopo aver corso per due mesi nella risalita verso la zona-Europa conferma quanto visto con il Genoa domenica, ovvero un generale calo della condizione dei ragazzi del Gasp che faticano contro l’Udinese, si fanno sorprendere in avvio da Pereyra dopo soli ventisei secondi e riprendono il match grazie al solito Muriel. Nella ripresa il Gasp si gioca i migliori ma non arrivano grandi occasioni degne di nota ed il pareggio è praticamente scritto. Dea che sale a quota trentatre, sabato c’è la grande sfida al Milan capolista.

Udine: due mesi fa erano in situazioni e stati d’animo probabilmente diversi, oggi Udinese ed Atalanta si ritrovano per recuperare il match rinviato per pioggia con i bianconeri in difficoltà ed in cerca di una svolta per uscire dal guado delle zone basse della classifica mentre la Dea cerca nuovamente di prendersi il terzo posto dopo l’assalto fallito domenica nel match col Genoa.

MIRANCHUK E MALI DAL 1′: con un occhio al big match con il Milan di sabato ed uno ai diffidati, il Gasp propone una formazione con diverse novità e molto interessante, specie in mezzo e davanti dove Pessina prende il posto di Freuler in mediana mentre a sostegno di Muriel davanti ci sono Malinovskyi e Miranchuk con Ilicic dirottato in panchina con Gosens oggi sostituito da Mahele. Nell’Udinese c’è Lasagna davanti come unica punta con Pereyra a supporto con Larsen e Zeegelaar sulle fasce.

NERAZZURRI SOTTO DOPO NEMMENO 30”: passano ventisei secondi per l’Atalanta il match si fa subito in salita perchè Pereyra prende palla e saltando la marcatura prima di Toloi e poi di Romero batte Gollini e porta subito avanti l’Udinese. I nerazzurri devono quindi rincorrere praticamente dal fischio di inizio e fanno un po’ fatica a trovar spazi per provare a colpire contro avversari ben ordinati in campo: ci prova Muriel direttamente su punizione ma con mira fuori misura all’ottavo.

MUSSO INSUPERABILE: ritmo lento e poche emozioni con la Dea imbrigliata nel bunker friulano che non consente ai ragazzi del Gasp di creare situazioni pericolose in maniera costante. Al trentaquattresimo però il portiere di casa Musso compie una gran parata sulla bella girata al volo di Maehle che viene deviata in corner con un autentico intervento felino. A sei dall’intervallo ancora il portiere di casa compie una gran parata sulla conclusione in area di Toloi che viene respinta coi piedi.

LAMPO DI MURIEL PER L’1-1: nel finale, Gollini rischia grosso qualche minuto dopo non controllando un pallone innocuo in area e rischiando grosso per un contatto su un giocatore dell’Udinese. All’improvviso però, la squadra del Gasp si accende, stavolta in maniera vincente quando Muriel prende palla al limite dell’area friulana e fa tutto lui saltando l’avversario con una finta e poi superando Musso e firmando l’1-1. Pari nerazzurro che arriva ridosso dell’intervallo che arriverà dopo tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara con la gara tornata da poco in equilibrio.

RIPRESA, IL GASP SI GIOCA I BIG: non opera cambi durante l’intervallo il Gasp e la ripresa prende così il via senza novità con i nerazzurri che provano a forzare con maggior continuità per provare a cercar il sorpasso: all’ottavo palla da Pessina per Miranchuk in area che conclude ma in maniera imprecisa. Al dodicesimo prova a cambiare volto ai suoi con i cambi il mister inserendo in un colpo solo Zapata, Ilicic e Gosens al posto di Muriel, Miranchuk e Hateboer.

FRENO TIRATO, AVANTI PIANO: l’Atalanta spinge con Mahele che al venticinquesimo crossa in area per Romero che colpisce di testa e manda fuori di poco il pallone. A dieci dalla fine entra anche Freuler che il Gasp inserisce in mezzo al posto di Malinovskyi ed avanzando così Pessina nel ruolo a lui più ideale. Ritmo sempre più blando nel finale di gara dove nemmeno il recupero extra-large di cinque minuti (poi diventati sei) cambia di molto il destino di un match ormai segnato. Finisce 1-1, la squadra del Gasp conferma così il suo periodo in cui i ragazzi stanno tirando il fiato e fallisce nuovamente l’assalto alla zona-Champions ed al terzo posto. Ora testa a sabato ed alla sfida contro il Milan capolista a cui i nostri proveranno ad arrivare al meglio delle proprie risorse che oggi sembravano essere un po’ venute meno.

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 1′ p.t. Pereyra (U), 44′ p.t. Muriel (A)

UDINESE (3-5-1-1): Musso; Becao, Bonifazi, Samir; Stryger Larsen (43′ s.t. Molina), De Paul, Arslan (43′ s.t. De Maio), Mandragora (12′ s.t. Walace (27′ s.t. Deulofeu)), Zeegelaar; Pereyra, Lasagna – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Palomino; Hateboer (13′ s.t. Gosens), de Roon, Pessina, Maehle; Malinovskyi (35′ s.t. Freuler), Miranchuk (13′ s.t. Ilicic); Muriel (13′ s.t. Ilicic) – All.: Gasperini

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese di Teramo.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 10′ p.t. Pereyra (U), 30′ s.t. Zeegelar (U), 33′ s.t. Freuler (A), 46′ s.t. Bonifazi (U), 48′ s.t. Romero (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 6′ s.t.