E’ un’Atalanta esagerata: manita al Crotone, nerazzurri scatenati!

SERIE A, QUINTA GIORNATA

ATALANTA-CROTONE 5-1: DEA STRARIPANTE, PAPU FA DOPPIETTA

Larghissima vittoria dei ragazzi del Gasp, che travolgono il malcapitato Crotone con cinque gol in un match a senso unico: apre Petagna dopo nemmeno cinque minuti, raddoppia Caldara sugli sviluppi di un corner, poi è bellissimo il terzo gol di Ilicic che vale il tris in chiusura di prima frazione. Nella ripresa il Papu prima sfiora, poi trova il quarto gol per i nerazzurri che poi si rilassano un po’ troppo e concedono a Tumminello la gioia personale del gol ma ancora una volta il Papu, dal dischetto, ristabilisce le distanze; nel finale a segno anche Orsolini ma il Var annulla il gol per fuorigioco. Finisce 5-1, i nerazzurri risalgono ancora in classifica salendo a quota sette punti. E adesso arrivano le grandi tra campionato e coppa.

Bergamo: avanti un altro. Il settembre infinito dell’Atalanta prosegue nel turno infrasettimanale di campionato dove i ragazzi di mister Gasperini, che oggi festeggia la panchina numero 300 in serie A, attendono il Crotone con la speranza di arrivare al meglio al prossimo trittico infuocato di partite che la vedrà opposta a Fiorentina e Juve per il campionato, condita nel mezzo dalla trasferta europea di Lione attesissima più che mai dai tifosi dopo la roboante vittoria sull’Everton. Contro i calabresi già alla disperata ricerca di punti e del primo gol in stagione, sarà importante per Gomez e compagni cercar di dettar subito ritmi e tempi di gioco per andar alla ricerca di un successo che sarebbe appunto il miglior preambolo alla difficile settimana che inizierà domenica sera in quel di Firenze.

PAPU TORNA TITOLARE: mister Gasperini ruota ancora la sua rosa ridando i galloni da titolare a Toloi in difesa, Cristante in mezzo e Gomez in avanti mentre Gosens vince il ballottaggio con Castagne per un posto sulla fascia mentre trova conferma Ilicic nel ruolo di supporto alle punte; nel Crotone, autore lo scorso campionato di una incredibile rimonta-salvezza, Budimir parte dalla panchina con Tumminello che prende il suo posto in attacco mentre in mezzo c’è Izco.

SUBITO PETA-GOL!: pronti-via e l’Atalanta fa subito sul serio e al quarto minuto il risultato si sblocca a favore dei ragazzi del Gasp dopo che Ilicic si invola sul lato destro dell’area di rigore e manda in mezzo un pallone che trova la deviazione decisiva di Petagna quasi a tu per tu con Cordaz che infila il pallone nel sacco per il gol dell’1-0.

TESTA D’ORO CALDARA, 2-0: sulle ali dell’entusiasmo per il vantaggio, l’Atalanta prosegue nel tentativo di cercare subito il punto del raddoppio e per poco non ci arriva al tredicesimo quando Gomez scappa al marcatore diretto e mette in mezzo un pallone d’oro per Ilicic che però spara in curva da posizione davvero invitante. I ragazzi del Gasp restano comunque nel pieno controllo delle operazioni ed al ventitreesimo il Papu scappa ancora una volta via al marcatore e prova il destro in diagonale che Cordaz con un colpo di reni mette in corner sui cui sviluppi Caldara trova la testata vincente per il suo primo gol in questa stagione che vale il gol del raddoppio dei nerazzurri.

ILICIC GRAN GIOCATA PER IL TRIS: il raddoppio stordisce ulteriormente un timido Crotone che rimane inerme a subire le iniziative dei ragazzi del Gasp che continuano nel loro assalto all’area calabrese come se la partita fosse ancora in parità ed al trentottesimo c’è gloria anche per Ilicic, che riscatta l’occasione sciupata precedentemente andando ad inventarsi l’azione che porta al tris nerazzurro scardando mezza difesa del Crotone e si è presentato di fronte al portiere non lasciandogli scampo: gran gol e 3-0 per la Dea! Cala i giri del motore l’Atalanta negli ultimi minuti della prima parte del match e gli ospiti si fanno così vedere proprio a fil di sirena con una azione solitaria di Tumminello che calcia in porta e Berisha che smanaccia in angolo; telegramma finale di un primo tempo a senso unico che i nerazzurri chiudono avanti di tre gol.

IL PAPU PER IL POKER: dopo l’intervallo il match riprende con nessun cambio operato da mister Gasperini e con Gomez che va subito ad un passo dal gol quando Petagna scappa via e si invola verso l’area offrendo al Papu un pallone che Cordaz devia in corner con un grande intervento. Appuntamento però solo rimandato quello del Papu con il gol che arriva due minuti dopo il quarto d’ora al termine di una bella azione iniziata da Ilicic, palla toccata da Petagna per l’argentino che, in area, supera il portiere del Crotone per il punto del 4-0.

TUMMINELLO ACCORCIA, IL PAPU RI-ALLUNGA: centrato anche il poker, i ragazzi del Gasp calano un po’ troppo la tensione e ciò è anche testimoniato dalle urla che il mister non risparmia ai suoi dalla panchina, quasi a preludio del gol degli ospiti che arriva, un po’ all’improvviso, da una bella azione di ripartenza di Tumminello, che arriva fino all’area di rigore nerazzurra e anticipa la marcatura di Caldara calciando in porta e superando Berisha per il gol della bandiera degli ospiti. I nerazzurri fanno subito capire agli ospiti che spazi per rientrare in partita non ce ne sono e, tre minuti dopo il gol ospite, Pavlovic stende Caldara in area inducendo il direttore di gara a concedere il netto penalty che il Papu, dagli undici metri, realizza mettendo così a segno la doppietta personale che vale il 5-1 dell’Atalanta; il capitano nerazzurro lascia il posto a Orsolini immediatamente dopo aver segnato il penalty.

E ORA… LE GRANDI!: il divertimento non manca nemmeno nella parte finale del match dove il Gasp mischia un po’ le carte inserendo Bastoni per Masiello e Vido (esordio per lui) al posto di Petagna per un finale di gara dove c’è anche spazio per il sesto gol messo a segno proprio da Orsolini che il Var annulla per millimetrico fuorigioco: visibile la delusione del giovane giocatore proveniente dalla Juve che aveva pregustato la gioia del suo primo centro in serie A. Poco o altro da raccontare da qui al triplice fischio del direttore di gara che arriverà dopo tre minuti di extra time e che sanciscono la netta vittoria di un’Atalanta quasi esagerata che rifila cinque gol al Crotone, la miglior iniezione di fiducia possibile in vista dell’infuocata settimana che la attenderà a partire da domenica sera: Fiorentina, Lione e Juventus… eccoci!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-CROTONE 5-1 (primo tempo 3-0)

RETI: 5’pt Petagna, 25’pt Caldara, 38’pt Ilicic, 18’st e 29’st (rig) Gomez, 25’st Tumminello.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello (31’st Bastoni); Hateboer, Cristante, Freuler, Gosens; Ilicic; Petagna (26’st Vido), Gomez (30’st Orsolini) – In panchina: Gollini, Rossi, Palomino, de Roon, Melegoni, Kurtic, Mancini, Haas – Allenatore: Gasperini

CROTONE (3-4-2-1): Cordaz; Cabrera (26’st Budimir), Ajeti, Ceccherini; Sampirisi, Barberis 12’st Kragl), Izco, Pavlovic; Rohden, Tonev (9’pt Stoian); Tumminello – In panchina: Festa, Viscovo, Suljic, Trotta, Simic, Faraoni, Mandragora, Crociata, Nwankwo – Allenatore: Nicola

ARBITRO: Piccinini di Forlì

NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni – spettatori: 15 mila circa – ammoniti: Ajeti – calci d’angolo: 4-2 per l’Atalanta – recupero: 1′ p.t., 3′ s.t.




Scappa, soffre, si fa riprendere ma poi vince: grande Atalanta, una vittoria che sa di Europa!

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 3-2: TANTE EMOZIONI, DECIDE EURO-CALDARA

Partita incredibile al Comunale nell’anticipo pomeridiano dove i ragazzi di Gasperini dopo un quarto d’ora paiono aver già archiviato la pratica-Bologna con le reti di Conti al terzo ed il raddoppio di Freuler al quarto d’ora a cui però segue, un minuto dopo la rete di Destro che riapre il match e rimette in pista un Bologna che cresce col passare dei minuti e, in apertura di ripresa, trova il pari con Di Francesco e crea serie difficoltà ad un’Atalanta che pare smarrita. Decidono ad un quarto d’ora dalla fine la rete di Caldara sugli sviluppi di un corner e le due parate di Berisha che pesano tantissimo in ottica-Europa per i ragazzi del Gasp che volano così a quota sessantatre punti e si regalano un sabato sera al quarto posto.

Bergamo: con le festività pasquali già alle spalle, per l’Atalanta che sogna l’Europa è già tempo di ritrovare concentrazione e determinazione nell’anticipo della giornata numero trentatre di campionato che vede i nerazzurri attendere il Bologna in un Comunale anche oggi gremito nella prima delle due gare interne consecutive che i ragazzi del Gasp si apprestano ad affrontare (la prossima, venerdì contro la Juventus). Caccia ai tre punti quindi, contro un Bologna che l’ex Donadoni sta conducendo in un finale di campionato più che tranquillo con i felsinei che non verranno certo a Bergamo in gita di piacere ma proveranno sicuramente a rendere problematica la caccia ad una vittoria che per i nerazzurri vorrebbe dire un altro grande passo verso il sogno europeo di una intera città.

CICLISMO IN LUTTO, MORTO SCARPONI: la giornata è iniziata purtroppo con una notizia che ha scosso il mondo dello sport per via della scomparsa del ciclista Michele Scarponi (vincitore del Giro d’Italia 2011) in un tragico incidente con un furgone durante un allenamento in bicicletta; e per questo motivo prima dell’inizio del match viene osservato un minuto di silenzio per ricordare questo campione la cui vita è stata fatalmente spezzata poche ore fa.

TUTTI DISPONIBILI: con i rientri di Berisha tra i pali, Spinazzola in fascia e Gomez in avanti, mister Gasperini ripropone la sua Atalanta “tipo” per dare l’assalto agli ospiti avendo a disposizione anche l’intera rosa con l’eccezione di Zukanovic non al meglio; nel Bologna, l’ex Donadoni schiera subito dal primo minuto di Francesco in mezzo mentre in avanti Destro è l’unica punta rossoblu, supportato da Dzemaili.

SUBITO CONTI, 1-0: pronti-via e l’Atalanta la sblocca subito al terzo quando Gomez trova subito il lancio perfetto per Conti che, entrato in area, supera Da Costa con un rasoterra che passa sotto le gambe del portiere ospite e fa esplodere la gioia del Comunale.

FRULER-DESTRO, TUTTO IN UN MINUTO: trovato subito il vantaggio, la squadra del Gasp gestisce con ordine il match nonostante il Bologna provi a farsi subito vedere dalle parti di Berisha ma senza creare pericoli seri in area nerazzurra. Al dodicesimo un bel pallone rasoterra in area non trova di un niente Spinazzola pronto alla deviazione a porta praticamente sguarnita; prove generali del raddoppio atalantino che arriva al quindicesimo quando ancora Gomez prende palla e va, apre per Petagna che mette in mezzo un pallone al bacio per Freuler che mette nel sacco il facile 2-0. Tutto finito? Nemmeno per sogno! Il tempo di mettere il pallone al centro e, alla prima offensiva, il Bologna accorcia subito le distanze con Destro, abile a scattare sul filo del fuorigioco e colpire, con la sfera che centra prima la traversa e poi finisce alle spalle di Berisha: 2-1, tre gol in poco più di un quarto d’ora al Comunale.

BRIVIDI E OCCASIONI: match che resta vivo e divertente anche se a metà primo tempo Kessiè subisce un pestone che lo costringe a chiedere il cambio con mister Gasperini che opta a quel punto per Cristante per rimpiazzare in mezzo l’ivoriano mentre il Bologna ci crede e sfiora l’incredibile pari al venticinquesimo con una buona opportunità non sfruttata dallo stesso Destro. A quattro dall’intervallo è invece l’Atalanta ad aver l’occasione per arrotondare quando Gomez crossa in area, sugli sviluppi di una punizione, trovando la testa di Caldara che manda fuori da ottima posizione quella che è l’ultima chance di un primo tempo che va in archivio dopo due minuti di recupero e con l’Atalanta avanti per 2-1.

RIPRESA, DI FRANCESCO FA 2-2: ripresa che inizia senza cambi durante l’intervallo e con gli ospiti che continuano a mostrare quanto di buono visto dal gol di Destro mentre i nerazzurri paiono lenti ed impacciati oltre che in difficoltà nell’impostare la manovra travolgente di inizio partita: e così la punizione arriva al quarto d’ora quando Di Francesco imbecca in area il rasoterra preciso che supera nuovamente Berisha: 2-2, tutto da rifare per un’Atalanta in palese difficoltà.

GASP CAMBIA TUTTO: prova subito a scuotere i suoi un imbufalito Gasperini che inserisce D’Alessandro in fascia al posto di Toloi pochi minuti dopo aver incassato il pari ma i nerazzurri fanno sempre più fatica a combinare qualcosa di buono per poter impensierire Da Costa; a tre dalla mezz’ora scelta curiosa del mister che inserisce Grassi al posto di un esausto Petagna.

L'esultanza dei nerazzurri dopo il gol di CaldaraPROVVIDENZA-CALDARA: quando le idee sono poche, per segnare occorre davvero sfruttare quel poco che ti viene concesso dall’avversario ed i nerazzurri alla mezz’ora capitalizzano al meglio la chance arrivata da calcio d’angolo con il pallone che arriva in mezzo per l’accorrente Caldara che riscatta l’errore del primo tempo e stavolta trova il gol che fa mettere nuovamente la freccia ai ragazzi del Gasp che si portano sul 3-2 ad un quarto d’ora dalla fine.

BERISHA CONSERVA, CHE EUROVITTORIA!: finale con il Bologna che non accenna ad arrendersi ed a tre dal novantesimo è fondamentale Berisha con il suo intervento a terra sulla conclusione ancora di Di Francesco; a pochi secondi dall’inizio dei cinque di recupero tocca a Spinazzola ergersi a eroe di serata salvando un pallone calciato da Destro e respinto da Berisha che stava rotolando verso la rete. Ultimi minuti con il patema d’animo che sembrano non finire mai ma con gli ospiti che a questo punto non ne hanno più per tentare l’ultimo assalto. Al triplice fischio finale dell’arbitro esplode la gioia di tutto il Comunale che può così festeggiare l’importantissimo quanto sofferto successo dell’Atalanta su un Bologna a cui va tanto di cappello per il match disputato; una notte al quarto posto, per continuare a sognare e per dare un altro messaggio alle inseguitrici: l’Atalanta continua a crederci, l’EuroSogno è li sempre più vicino. Grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-BOLOGNA 3-2 (primo tempo 2-1)

RETI: Conti (A) al 3’, Freuler (A) al 14’, Destro (B) al 16’ p.t.; Di Francesco (B) al 16’, Caldara (A) al 30’ s.t.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi (dal 18’ s.t. D’Alessandro), Caldara, Masiello; Conti, Kessie (dal 22’ p.t. Cristante), Freuler, Spinazzola; Kurtic; Petagna (dal 27’ s.t. Grassi), A. Gomez – All.: Gasperini.

BOLOGNA (4-2-3-1): Da Costa; Mbaye (dal 28’ s.t. Krafth), Maietta, Gastaldello, Masina; Taider, Viviani (dal 38’ s.t. Petkovic); Di Francesco, Dzemaili, Krejci (dal 33’ s.t. Okwonko); Destro – All.: Donadoni

ARBITRO: Russo di Nola

NOTE: gara di andata – Bologna-Atalanta 0-2 – ammoniti Caldara (A), Gastaldello (B), Mbaye (B), Masiello (A) per gioco scorretto, Dzemaili (B) per proteste – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Una manita per l’Europa: Atalanta-show al Ferraris, Genoa travolto da cinque gol!

SERIE A, TRENTESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 0-5: PAPU FA TRIS, MA LA PERLA E’ DI CONTI!

La squadra di Gasperini (grande ex di giornata) domina il Genoa a domicilio rifilandogli cinque gol al termine di una prestazione superlativa che consente ai nerazzurri di conquistare altri tre punti pesantissimi nella volata verso l’Europa e di allungare a quattro punti il vantaggio sul Milan, oggi fermato sul pari a Pescara. Gara senza storia a Marassi contro un Genoa in piena contestazione e che, dopo un discreto avvio, si spegne inesorabilmente con lo scorrere dei minuti e con l’ex Pinilla che si fa pure cacciare in avvio di ripresa: il resto sono solo gol, il primo una vera perla di Conti in rovesciata, poi un rigore di Gomez e, nella ripresa, altri due gol per il Papu (prima tripletta in stagione per lui) intervallati dalla rete di Caldara. Nerazzurri semplicemente fantastici!

Genova: con la sosta per le nazionali alle spalle, oggi si ricomincia! Dopo le belle soddisfazioni di queste due settimane nel veder sfilare giocatori nerazzurri nelle nazionali di mezza Europa e non solo, il campionato di serie A torna protagonista con una gara dal sapore tutto particolare per mister Gasperini, che torna nella “sua” Genova dove sarà avversario speciale di quel Genoa con cui lui ha vissuto stagioni indimenticabili ma a cui sicuramente oggi il tecnico di Grugliasco vorrà regalar un dispiacere per tener sempre più vivo il sogno europeo della sua Atalanta delle meraviglie nella prima di nove finali da qui a fine stagione per provare a giocarsi tutte le chance possibili per arrivare a coronare quel traguardo in cui crede una intera città.

AMARCORD PER TUTTI: un match particolare anche per il tecnico avversario, Andrea Mandorlini, con ricordi agrodolci della sua esperienza a Bergamo con una promozione in serie A con record a grappoli ed un esonero l’anno successivo dopo una dozzina di giornate in cui non ha collezionato nemmeno una vittoria; nostalgia canaglia anche per Mauricio Pinilla, tornato in rossoblu a gennaio dopo aver giocato davvero poco in maglia nerazzurra nella prima parte di stagione.

TUTTI DISPONIBILI: messo alle spalle l’album dei ricordi, Gasperini ritrova la sua “formazione-tipo” con Berisha che torna tra i pali e Kurtic che va a sostegno del tandem d’attacco formato da Gomez ed un Petagna fresco di esordio in maglia azzurra nell’amichevole contro l’Olanda di questa settimana insieme a Spinazzola. Nel Genoa torna dopo tantissimo tempo Rubinho tra i pali mentre non recupera Veloso con Izzo che avanza in mezzo mentre in avanti c’è Simeone con l’ex Pinilla a far tandem offensivo.

AVVIO VIVACE: match che prende il via e sono i padroni di casa a farsi vedere al sesto con un destro da fuori area di Rigoni che finisce fuori di pochissimo; l’Atalanta risponde al quarto d’ora con una gran giocata di Gomez per Kessie che scodella in area e Petagna che non arriva all’appuntamento con il gol per un pallone comunque molto difficile da gestire. Due minuti dopo è Simeone a farsi vedere con una conclusione in diagonale dall’interno dell’area che si spegne sul fondo.

UN CONTI… ALLA PINILLA!: con lo scorrere dei minuti l’Atalanta inizia gradualmente a guadagnare terreno ed al ventiduesimo Kessie recupera un bel pallone e si invola verso l’area e conclude scaldando i guantoni a Rubinho che si rifugia in corner; prove generali del gol dei ragazzi del Gasp, che arriva con una autentica meraviglia di Conti, che riceve palla in area e con una meravigliosa rovesciata mette dentro il gol che sblocca la partita: un gol fantastico, verrebbe da dire “alla Pinilla”, che oggi però è nostro avversario.

Gomez esulta dopo la triplettaPAPU DI RIGORE, 2-0 DEA: il bellissimo gol del vantaggio da ulteriore spinta alla squadra del Gasp che continua a crescere e cinque minuti dopo va a conquistarsi un calcio di rigore con Petagna, che viene steso in area sotto gli occhi del direttore di gara che non ci pensa su due volte ad indicare il dischetto. Va Papu Gomez dal dischetto e spiazza Rubinho per il punto del 2-0 per un’Atalanta sin qui praticamente perfetta. Nerazzurri che a quel punto gestiscono il doppio vantaggio senza correre particolari rischi sino all’intervallo che arriva un quarto d’ora dopo e senza recupero con la squadra del Gasp che chiude la prima frazione avanti di due gol al Ferraris.

PAPU SFIORA IL BIS: ripresa che prende il via con un cambio tra i padroni di casa mentre nessun movimento da parte del Gasp che conferma l’undici della prima parte di match. Subito pericolosi i nerazzurri con una bella punizione di Gomez dal limite dell’area che Rubinho smanaccia ma con l’azione che poi sfuma.

FOLLIA PINILLA, GOMEZ FA TRIS: al quarto d’ora il protagonista è l’ex Pinilla, che ne combina una delle sue commettendo fallo su Berisha venendo ammonito e poi mandando “a quel paese” il direttore di gara che non se la lascia scappare e manda il cileno sotto la doccia anzitempo e lasciando i padroni di casa in dieci. Ne approfitta subito la squadra di Gasperini che al minuto diciassette trova il punto del tris al termine di una bellissima ripartenza di Kurtic che entra in area ed offre il rasoterra perfetto per la deviazione facile facile del Papu che mette dentro la personale doppietta che vale il 3-0 dell’Atalanta.

MANITA DEA CON CALDARA E SUPERPAPU: i ragazzi del Gasp sono delle autentiche furie in campo e per l’ex tecnico rossoblu la lezione impartita al “suo” Genoa assume proporzioni mostruose quando alla mezz’ora, sugli sviluppi di un corner, Caldara trova la deviazione vincente che vale il punto del 4-0 che passa quasi inosservato di fronte alla forza di questa squadra che pare davvero inarrestabile. Il tempo di mandare in campo un paio di cambi (D’Alessandro per Conti e Grassi per Freuler) e Kessie mette di nuovo il turbo entrando in area e mandando in mezzo un pallone che Gomez si conquista e tramuta nella frustata sotto l’incrocio che vale la tripletta personale per il Papu e la “manita” atalantina al grifone sempre più ferito.

L’EUROSOGNO CONTINUA: diventa pura accademia per la squadra del Gasp il finale di questo match in cui c’è spazio anche per Hateboer, che prende il posto di uno strepitoso Gomez, che avrà giusto il tempo di qualche minuto per potersi godere questa straordinaria vittoria che va oltre ogni più rosea aspettativa in un match letteralmente dominato da un’Atalanta che si prende altri tre punti fondamentali nella corsa al suo sogno europeo mettendo anche due punticini in più di distacco tra se e il Milan (fermato sull’1-1 a Pescara) che insegue. Restano altre otto finali per capire se questi ragazzi potranno scrivere un lieto fine che una città intera attende da quasi trent’anni. Forza ragazzi!!!

IL TABELLINO:

GENOA-ATALANTA 0-5 (primo tempo 0-2)

RETI: 25′ p.t. Conti, 32′ p.t. rig., 18′ st Gomez, 31′ st Caldara, 37′ st Gomez

GENOA (3-5-2): Rubinho; Munoz, Burdisso, Gentiletti (1′ st Hiljemark); Lazovic (27′ st Beghetto), Rigoni, Izzo, Ntcham (11′ st Morosini), Laxalt; Simeone, Pinilla – A disp.: Lamanna, Orban, Biraschi, Brivio, Cofie, Ninkovic, Taarabt, Palladino, Pandev – All.: Mandorlini

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti (34′ st D’Alessandro), Kessie, Freuler (36′ st Grassi), Spinazzola; Kurtic; Petagna, Gomez (37′ st Hateboer) – A disp.: Gollini, Zukanovic, Raimondi, Migliaccio, Mounier, Konko, Cristante, Paloschi, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Gavillucci di Latina

NOTE: gara di andata: Atalanta-Genoa 3-0 – spettatori: 15mila circa – espulso Pinilla (G) al 61′ per doppia ammonizione – ammoniti Rigoni e Burdisso (G) e Kessie (A) – recuperi: 0′ p.t. e 2′ s.t.




Sbanca Napoli anche con un uomo in meno: e ora chiamiamola EuroAtalanta!

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 0-2: CALDARA, DOPPIETTA PER LA STORIA

Straordinaria prova dei ragazzi del Gasp, che sbancano Napoli nell’anticipo della ventieseiesima giornata grazie ad una doppietta di Mattia Caldara che consente ai nerazzurri di avvicinare addirittura lo stesso Napoli con il terzo posto che dista solo due lunghezze. Partita incredibile dei nerazzurri, ordinata e senza concedere nulla ad un avversario che arrivava da quattordici risultati utili consecutivi in campionato ma che deve arrendersi alla straripante forza dei nerazzurri che nemmeno con l’uomo in meno (sciocca espulsione di Kessie a metà risprea) si lasciano intimorire e piazzano il colpo del K.O. con l’uomo del giorno, quel Mattia Caldare che, prima la sblocca nel primo tempo sugli sviluppi di un corner, poi raddoppia con un gol che è un autentico gioiello. Tifosi nerazzurri in delirio, il primo dei tre esami di maturità che attende i ragazzi del Gasp è superato con lode: la Dea è a un passo dal paradiso!

Napoli: terza contro quinta, probabilmente ad inizio anno pronosticare il Napoli sul podio del campionato a questo punto della stagione era quasi una prassi, ma non la stessa cosa si può dire di questa Atalanta che arriva al San Paolo come quinta forza del torneo (per la precisione sarebbe quarta a pari punti con l’Inter ma avanti per la differenza reti) e con la voglia di giocarsi l’ennesima possibilità di stupire ancora giocando con la mente libera e senza particolari assilli per una classifica che è un autentico splendore con l’obiettivo di portar a casa magari un risultato positivo per provare ad avvicinar ancor di più il sogno europeo.

FORMAZIONE, CONTI RECUPERA: l’unico dubbio per mister Gasperini era la disponibilità o meno di Conti, tornato con qualche acciacco dallo stage a Coverciano con la nazionale italiana, che però recupera ed è quindi regolarmente in campo così come gli identici undici della squadra vinta con il Crotone lo scorso sabato. Nel Napoli, Sarri si affida al tridente Callejon-Insigne-Mertens che da solo basta a far paura.

DEA ATTENTA: prende via il match sotto una decisa pioggia al San Paolo ma con la gara che si fa subito viva al quarto quando Spinazzola mette in mezzo un bel pallone per l’accorrente Conti che conclude da fuori potente ma facile per Reina; il Napoli risponde due minuti dopo con Insigne, che prova il pallonetto in area e la sfera accarezza la traversa e finisce sul fondo. La squadra di Gasperini chiude bene tutti gli spazi impendendo al Napoli di imbastire così la sua manovra sempre molto pericolosa.

CHE SPAVENTO TOLOI!: momento di paura al ventitreesimo quando Toloi, nel tentativo riuscito di intercettare un pallone, cade a terra picchiando la faccia sul terreno di gioco dando l’idea di perdere i sensi: seguono momenti abbastanza concitati con l’immediato ingresso dei sanitari in campo ma il difensore brasiliano si rialza poco dopo tra gli applausi sportivi del San Paolo.

CALDARA, TESTA MAGICA: la squadra del Gasp non si limita solo ad aspettare ma si fa anche veder in avanti a tre dalla mezz’ora con una bella iniziativa di Kurtic, chiuso in calcio d’angolo dalla difesa del Napoli; e sugli sviluppi del calcio d’angolo ecco spuntare la testa di Caldara ad anticipare tutti e mettere dentro il gol che porta avanti i nerazzurri al San Paolo.

BRIVIDO-MERTENS: il Napoli prova a reagire al gol subito ma sono ancora i nerazzurri a rendersi pericolosi a circa dieci dalla fine quando Spinazzola scappa via bene in area di rigore e mette in mezzo un pallone che non trova la deviazione vincente di nessun atalantino. Due minuti dopo il Napoli va a un passo dal pareggio con la bella giocata di Mertens ai limiti dell’area che salta Caldara e conclude in diagonale mandando fuori di un nulla il pallone.

SUPER-BERISHA DICE NO!: finale di primo tempo con la squadra di Sarri che ci prova a ridosso dell’intervallo ancora con Mertens che va a calciare una insidiosissima punizione dalla distanza e Berisha si supera e devia in corner con l’aiuto anche della traversa. Ultimo brivido di un primo tempo da incorniciare che l’Atalanta chiude avanti per 1-0 al San Paolo.

DEA DI PERSONALITA’: inizia la ripresa e, dopo nemmeno trenta secondi, un lancio di Toloi sorprende un difensore del Napoli con il pallone che finisce a Petagna che ha campo libero verso l’area di rigore ma conclude troppo debolmente tra le braccia di Reina mandando alle ortiche una gransissima occasione. All’ottavo ci prova anche Conti sugli sviluppi di un corner, ma ancora una volta il pallone è preda del portiere di casa.

KESSIE, CHE SCIOCCHEZZA: con i ragazzi del Gasp in controllo della partita, Kessie si rende protagonista di una autentica sciocchezza rimediendo nel giro di pochi minuti due cartellini gialli che al ventunesimo costano la doccia anticipata all’ivoriano e l’inferiorità numerica ai nerazzurri.

CALDARA, CHE GIOIELLO!!!: l’uomo in meno però non demoralizza per nulla un’Atalanta tanto sfacciata quanto straordinaria due minuti dopo a portarsi in avanti con Spinazzola, che offre il pallone a Caldara che, dal limite dell’area, segna un gol gioiello che vale la sua prima doppietta in carriera in serie A per il clamoroso quanto strameritato raddoppio dei nerazzurri al San Paolo.

SAN PAOLO IN SILENZIO: con i piani completamente stravolti, il Napoli fatica a capirci qualcosa nonostante l’uomo in più di una Atalanta che appare insuperabile in questa che può davvero tramutarsi in una serata straordinaria per i ragazzi del Gasp. Minuti che scorrono e il San Paolo è sempre più silenzioso perchè questa Atalanta pare davvero un ostacolo insuperabile per una squadra che pochi giorni fa era andata a crear più di un problema al Real Madrid ma che questa sera è inerme di fronte ad una squadra che non smette più di stupire. Arriva anche il momento dei cambi per i nerazzurri che inseriscono prima Grassi per Gomez, a dieci dalla fine e, nel finale, Cristante e Zukanovic per Kurtic e Petagna.

DEA IN PARADISO: ma questa deve essere la sera dell’Atalanta e tale sarà, con un Napoli che prova a dare l’assalto anche negli ultimi minuti ma non supera il muro della squadra del Gasp e i minuti di recupero diventano godimento puro per i tifosi nerazzurri nell’attesa del triplice fischio del direttore di gara che proietta l’Atalanta ancora una volta al solitario quarto posto per una notte come la scorsa settimana ma con la grande consapevolezza che quella di stasera è una impresa a dir poco strepitosa che porta addirittura Gomez e compagni a tre punti dal quarto posto. Festa dei ragazzi in campo, gioia dei tifosi che vedono questa squadra proseguire incessantemente la sua rincorsa a quel sogno in cui oramai anche i muri iniziano a credere. Il paradiso è davvero li a due passi: GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

NAPOLI-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 28′ p.t. e 25′ s.t. Caldara

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj (dal 34′ s.t. Maggio), Maksimovic, Albiol, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (dal 14′ s.t. Milik); Callejon, Insigne (dal 34′ s.t. Pavoletti), Mertens – A disposizione: Sepe, Rafael, Koulibaly, Chiriches, Strinic, Jorginho, Rog, Giaccherini – All.: Sarri

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Kessie, Freuler, Spinazzola; Kurtic (dal 41′ s.t. Cristante); Petagna (dal 46′ s.t. Zukanovic), Gomez (dal 38′ s.t. Grassi) – A disposizione: Gollini, Bastoni, Hateboer, Raimondi, Dramé, Migliaccio, D’Alessandro, Mounier, Pesic – All.: Gasperini

ARBITRO: Celi di Campobasso

NOTE: gara di andata: Atalanta-Napoli 1-0 – spettatori: 35mila circa – ammoniti: Hysaj (N) per gioco scorretto e Berisha (A) per comportamento non regolamentare – espulso Kessie (A) al 21′ s.t. per doppia ammonizione




Caldara-Kessiè, la baby-gang colpisce ancora: mostruosa Atalanta, anche la Roma al tappeto!

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 2-1: RIPRESA DA URLO, DEA ADDIRITTURA TERZA

Un primo tempo in difficoltà chiuso in svantaggio, una ripresa spaventosa che le consente di riprendere prima e sorpassare poi la Roma: l’Atalanta stupisce ancora tutti quanti andando a ribaltare una partita complicata e trovando altri tre punti che valgono un momentaneo terzo posto da far venir i brividi; e dire che la prima frazione non aveva dato ottimi segnali per i nerazzurri che faticavano a farsi vedere dalle parti giallorosse ed hanno rischiato in un paio di occasione per via della velocità di Salah ed è poi caduta nel fallo di mano di Toloi nel finale di primo tempo che è valso il rigore che Perotti ha trasformato portanto gli ospiti avanti all’intervallo. Quel che non ti aspetti accade nella ripresa quando i nerazzurri prendono in mano il match e trovano dopo il quarto d’ora il pari con un colpo di “faccia” di Caldara che segna in maniera rocambolesca il pari che mette il turbo ai nerazzurri che a quel punto straripano da tutte le parti mettendo alle corde i giallorossi e alla fine l’incredibile sorpasso arriva al novantesimo dal dischetto grazie ad un altro baby di mister Gasperini: quel Kessiè che segna ed esulta presentandosi sull’attenti davanti ai tifosi esultanti: il sogno può continuare..

Bergamo: le due settimane di sosta per gli impegni delle nazionali hanno consentito alla stampa locale e nazionale di regalare all’Atalanta dei giovani di Gasperini gli onori della gloria per un gruppo che sta stupendo di giornata in giornata e che oggi si trova a dover affrontare da quarta in classifica la lanciatissima Roma di Spalletti che arriva al Comunale come seconda della classe, in uno stadio gremito come da tempo non si vedeva per quella che è una incredibile sfida d’alta quota contro una delle più forti in campionato. Comunque vada l’Atalanta ha davvero poco da perdere ed i tifosi sperano di poter continuare il più a lungo possibile questo incredibile sogno nato da un avvio di campionato da dimenticare.

DEA, DIFESA… GIALLOROSSA: il cielo grigio del Comunale è la cornice di questa interessantissima sfida dove i due allenatori sciolgono le proprie riserve solo all’ultimo: Gasperini recupera l’ex romanista Toloi e lo riporta così in difesa dove, con Caldara in mezzo, c’è anche l’altro ex giallorosso Zukanovic con Masiello che avanza in fascia dove dall’altra parte è invece confermato Spinazzola mentre in avanti Gomez e Petagna hanno il compito di far male ai capitolini; gli ospiti devono rinunciare a Totti con Spalletti che mette Dzeko alla guida dell’attacco con alle sue spalle Nainggolan, Perotti e Salah sono gli esterni offensivi con De Rossi e Strootman in mezzo.

EQUILIBRIO PADRONE: match che prende il via con i nerazzurri che tentano sin da subito di pressare gli ospiti nei primi minuti ma con il match che si riequilibra subito in mezzo al campo dove l’agonismo messo in campo non consente alle due contendenti di rendersi pericolose. Al ventesimo Gagliardini recupera un bel pallone ai limiti dell’area, salta il diretto marcatore ed entra in area concludendo però sull’esterno della rete.

SALAH PERICOLOSO: a cavallo con la mezz’ora la squadra ospite si rende pericolosa in un paio di circostanze con l’egiziano Salah: prima al minuto ventisei riceva palla dopo un corto disimpegno di Berisha e si invola verso l’area concludendo però tra le braccia del portiere nerazzurro e poi al ventinovesimo quando la difesa atalantina si fa cogliere impreparata sullo scatto dell’attaccante giallorosso che arriva praticamente solo in area ma sbatte contro un attentissimo Berisha che gli toglie dai piedi la sfera.

TOLOI DI MANO, PEROTTI VA DI RIGORE: la supremazia della Roma trova il suo sbocco vincente a cinque dalla fine quando, nel corso di una mischia in area Toloi tocca di mano una conclusione verso la porta di Berisha e il direttore di gara indica senza dubbi il dischetto del rigore. Si presenta Perotti dagli undici metri segnando il gol che porta la Roma in vantaggio in una prima parte di gara che andrà in archivio di li a poco dopo un solo minuto di recupero e con gli ospiti avanti per 1-0 ed un’Atalanta che ha fatto davvero tanta fatica a portar pericoli in area giallorossa.

RIPRESA, GASP CAMBIA: la ripresa inizia con mister Gasperini che opta per il primo cambio al quinto minuto mettendo dentro la velocità di D’Alessandro al posto di Masiello mentre la Roma ricomincia a farsi vedere dalle parti di Berisha ma i nerazzurri iniziano a prender coraggio e all’undicesimo Gomez trova in area la testa di Toloi che però manda la sfera tra le braccia del portiere della Roma. Due minuti dopo Spinazzola scappa via e crossa benissimo nuovamente per Gomez che conclude al volo e manda la sfera sopra la traversa. Arriva a quel punto anche un’altra sostituzione in casa nerazzurra con Freuler che entra in campo al posto di Kurtic.

Il colpo vincente di faccia di Caldara che vale l'1-1CALDARA CI METTE LA FACCIA, 1-1: i segnali di Atalanta si fanno sempre più forti col passare dei minuti e la squadra di Gasperini trova al diciassettesimo la mischia vincente per riportare in equilibrio il match grazie ancora una volta ad uno dei suoi gioielli di Zingonia Mattia Caldara che raccoglie di faccia una respinta della difesa giallorossa e la palla che carambola in rete facendo esplodere di gioia il gremitissimo Comunale.

DEA IN CRESCENDO: il rocambolesco pareggio fa uscire dal guscio l’Atalanta che a quel punto diventa un martello continuo contro una Roma che pare smarrita e può solo che subire l’iniziativa dei nerazzurri che sfiorano dopo un minuto dal pari il gol del vantaggio con Kessiè che entra in area e conclude e per poco una nuova deviazione non manda la palla in rete nuovamente; poi Papu Gomez, se ne va sulla destra inseguito da Szczesny: cross al centro e deviazione provvidenziale di Rudiger nuovamente in angolo.

FREULER FERMO AL PALO: ma i nerazzurri non si arrendono e continuano nella loro impressionante ascesa ed alla mezz’ora solo il palo nega la gioia del gol al neo entrato Freuler con la sfera che sbatte sul legno e finisce tra le braccia del portiere ospite.

KESSIE’, IL SORPASSO VA DI RIGORE: ma il Comunale diventa una bolgia nell’ultimo minuto del match quando i nerazzurri completano la loro fantastica rimonta conquistando un netto calcio di rigore per un fallo che Gomez subisce ai limiti dell’area: il giovane Kessiè si prende il compito di andar dal dischetto trascinandosi in rete tutto lo stadio che esplode di gioia quando la palla supera il portiere della Roma e finisce nel sacco: 2-1, e l’Atalanta vola in orbita!

DEA DA RECORD: iniziano a quel punto i quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara che i nerazzurri trasformano in un autentico conto alla rovescia, senza subire però nulla da una Roma che ormai non c’è più con il triplice fischio finale che trasforma il Comunale in una autentica bolgia per un pubblico che ormai non smette più di stupirsi di quanto questa squadra sia stata capace di fare negli ultimi due mesi: sette vittorie ed un pareggio, una media punti da scudetto ed un gioco da far stropicciare gli occhi per una squadra che mai nella sua storia aveva iniziato così bene in campionato; e quella classifica con un momentaneo terzo posto con un solo punto di distanza dal secondo fa davvero sperar tutti i tifosi che questo sogno non finisca davvero mai… per ora godiamoci tutto ciò, GRAZIE RAGAZZI!!!

IL TABELLINO

ATALANTA-ROMA 2-1 (primo tempo 0-1)

RETI: Perotti (R) su rigore al 40′ p.t.; Caldara (A) al 16′, Kessie (A) su rigore al 45′ s.t.

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Zukanovic; Masiello (dal 5′ s.t. D’Alessandro), Kessie, Gagliardini, Spinazzola; Kurtic (dal 14′ s.t. Freuler), Petagna, Gomez (dal 47′ s.t. Raimondi) – A disposizione: Sportiello, Bassi, Stendardo, Migliaccio, Carmona, Grassi, Paloschi, Pesic, Pinilla – All.: Gasperini

ROMA (4-2-3-1): Szczesny; Peres, Manolas, Fazio, Rudiger, De Rossi, Strootman; Salah (dal 14′ s.t. El Shaarawy), Nainggolan (dal 41′ s.t. Iturbe), Perotti (dal 28′ s.t. Paredes); Dzeko – A disposizione: Alisson, Crisanto, Juan Jesus, Emerson, Seck, Gerson – All.: Spalletti

ARBITRO: Rocchi di Firenze.

NOTE: pomeriggio invernale, terreno in buone condizioni – spettatori 20mila circa – ammoniti: Toloi, Strootman, Dzeko – calci d’angolo: 10-6 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




L’Adriatico è meglio di un talismano: l’Atalanta non si ferma più, anche il Pescara è battuto

SERIE A, DECIMA GIORNATA

PESCARA-ATALANTA 0-1: CALDARA, UNA TESTATA PER SOGNARE

Dopo averci battuto il Crotone, l’Atalanta batte all’Adriatico anche il Pescara grazie ad una rete di Caldara ad inizio ripresa e continua a volare in classifica salendo fino a quota sedici punti e portandosi a ridosso delle zone altissime del campionato. Gara abbastanza particolare quella di questa sera, con una scossa di terremoto che alla mezz’ora fa fermare tutti quanti e semina il panico sugli spalti: dopo due minuti di stop il match riprende sotto un violento temporale che continuerà sino a fine gara e con la traversa colpita da Caldara poco prima della fine del primo tempo. Dopo l’intervallo la svolta, con ancora Caldara che stavolta trova la testata vincente sugli sviluppi di un corner con la rete che decide il match. Campo pesante e un Pescara con poche idee non provocano particolari insidie ad un’Atalanta che può continuare a volare.

Pescara: il curioso destino dell’Atalanta la riporta questa sera là, dove tutto è iniziato un mese fa: con il successo sul neutro di Pescara contro il Crotone, i ragazzi di Gasperini hanno dato il via a quella che in pochi avrebbero immaginato come una rapida scalata alla classifica con tre vittorie ed un pareggio che hanno spazzato via il balbettante avvio e proiettato Gomez e compagni nelle zone medio alte della classifica; e questa sera è ancora l’Adriatico il crocevia di un’Atalanta che non è più sull’orlo del baratro ma è anzi sulla rampa di lancio per continuare a volare contro un Pescara che, però, a differenza del Crotone, è una squadra che gioca, piace e diverte anche se non raccoglie spesso quanto seminato con una sola vittoria all’attivo sin qui, tra l’altro ottenuta a tavolino contro il Sassuolo, ma all’Adriatico hanno ballato, e di brutto, squadre quotate come Napoli ed Inter.

RIECCO PALOSCHI: con tre gare in meno di sette giorni, mister Gasperini (oggi in tribuna perchè squalificato, in panchina va il vice Gritti) mischia le carte rispetto al successo di domenica sull’Inter e cambia la sua Atalanta: in difesa torna Zukanovic per Masiello, in mezzo Freuler vince il duello con Grassi in mezzo mentre la grande sorpresa è in avanti con Paloschi che torna titolare al fianco di Gomez: per l’ex bomber del Chievo la grande occasione di riscatto dopo il deludente avvio di stagione. Nel Pescara, qualche cambio anche per Oddo che manda Cristante in panchina ed in attacco si affida all’ex Inter Manaj con Caprari e Memushaj a supporto; in mezzo occhio anche all’ex romanista Aquilani.

RITMO LENTO: partita che prende il via con un sostanziale equilibrio in campo tra le due squadre ed i nerazzurri che provano a gestire le operazioni con il Pescara che non rinuncia a proporre ripartenze che però si spengono ai limiti dell’area atalantina. Sbadigli generali fino al ventiduesimo quando una bella punizione di Kessie finisce sulla traiettoria di Zukanovic che prova a colpire di testa mandando di poco a lato la sfera.

Il momento di sospensione della gara dopo la scossa di terremotoLA TERRA TREMA, PAURA ALLO STADIO: niente a che vedere con il calcio quello che invece accade alla mezz’ora quando la terra trema a Pescara, probabilmente la replica di una forte scossa di terremoto avvertita nelle marche poco dopo le 19: scene davvero da brivido allo stadio con la gente che scende dalle tribune ed i bambini visibilmente scossi: il direttore di gara sospende per due minuti il match per poi decidere di ricominciare. Come se non bastasse, un forte temporale si abbatte in quel momento sull’Adriatico.

LA TRAVERSA FERMA CALDARA: visibilmente scossi per quanto accaduto e complice anche la pioggia, il match dell’Adriatico rallenta ulteriormente i ritmi anche se è l’Atalanta che a tre minuti dal riposo va vicinissima al gol con Caldara, che riceve un bel pallone in area e colpisce di testa centrando in pieno la traversa: ultimo sussulto di un primo tempo davvero avaro di emozioni (sportive) che si chiude dopo due di recupero con le squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, GASP CAMBIA: il match riprende dopo l’intervallo con il Pescara che prova a farsi veder maggiormente in avvio ma con la retroguardia nerazzurra che non si fa trovare impreparata e mister Gasperini che dalle tribune ordina il primo campo all’ottavo con D’Alessandro che entra al posto di Gomez cambiando così fisionomia alla sua Atalanta.

CALDARA, BUONA LA SECONDA!: col passare dei minuti l’Atalanta riprende coraggio e ricomincia a macinare gioco andando a guadagnare anche un corner al quarto d’ora che si rivela vincente grazie a Caldara, che stavolta usa bene la testa e svetta di testa sugli sviluppi del tiro dalla bandierina e batte Bizzarri portando avanti i nerazzurri all’Adriatico.

DEA IN CONTROLLO: non paghi del vantaggio, i ragazzi del Gasp mantengono l’iniziativa del gioco ed il Pescara che agisce di rimessa e prova a pungere con Caprari poco prima della mezz’ora ma è perfetto l’intervento di Konko in area a metter la sfera in corner; in precedenza era stato D’Alessandro per i nerazzurri a provarci dalla distanza ma con mira ampiamente fuori misura. Dentro anche Masiello alla mezz’ora con uno stremato Conti che lascia il posto al compagno.

DECOLLO!!!!: minuti che scorrono e la pioggia non cessa di cadere sull’Adriatico con il terreno di gioco che si fa sempre più pesante mentre arriva anche l’ultimo cambio in casa atalantina con Kessiè che prende fiato e lascia così il posto a Gagliardini per un finale in cui si registra solo un episodio che vede protagonista Pepe, che cade in area e protesta senza però convincere il direttore di gara a fischiare un rigore che non pare assolutamente esserci. Restano a quel punto solo quattro minuti di recupero che scorrono senza particolari elementi degni di nota che conducono una signora Atalanta alla seconda vittoria consecutiva, la quarta delle ultime cinque partite che portano sempre più su i ragazzi di Gasperini che salgono sino a quota sedici punti in una classifica che ora fa davvero venire le vertigini. Sembra davvero un sogno quello di questi ragazzi da cui tutti i tifosi si augurano di svegliarsi il più tardi possibile. Si vola!!!!

IL TABELLINO

PESCARA-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 14′ s.t. Caldara (A)

PESCARA (4-1-4-1): Bizzarri; Crescenzi, Campagnaro, Fornasier, Biraghi (31’ st Mitrita); Brugman (20’ st Pepe); Zampano, Memushaj (13’ st Cristante), Aquilani, Caprari; Manaj – In panchina: Fiorillo, Bruno, Benali, Zuparic, Pettinari, Muric, Coda – All.: Oddo

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Konko, Caldara, Zukanovic; Conti (31’ st Masiello), Kessie (38’ st Gagliardini), Freuler, Dramè; Kurtic; Paloschi, Gomez (8’ st D’Alessandro) – In panchina: Sportiello, Stendardo, Stendardo, Migliaccio, Petagna, Spinazzola, Pinilla, Cabezas, Raimondi, Grassi – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata

NOTE: spettatori: 8mila circa – gara sospesa al 31′ per tre minuti a causa di una scossa di terremoto avvertita in campo e sugli spalti dello stadio Adriatico – ammoniti: 19′ Conti (A); 26′ Konko (A); 41′ Brugman (P); 68′ Campagnaro (P); 74′ Biraghi (P); 83′ Gagliardini (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.