Atalanta, sei nella storia! Sconfitta indolore, la Dea elimina il Liverpool: è semifinale!

EUROPA LEAGUE, RITORNO QUARTI DI FINALE

ATALANTA-LIVERPOOL 0-1: DI SALAH IL GOL-PARTITA DEI REDS

Bergamo: l’impresa è compiuta, a 36 anni dalla prima volta, l’Atalanta torna in semifinale di una coppa europea. Lo 0-3 di Anfield è troppo anche per una squadra abituata alle rimonte come il Liverpool, che stavolta non riesce a ribaltare il punteggio contro la tenacia di una Dea operaia e che non smette mai di lottare: il rigore di Salah decreta lo 0-1 dopo soli minuti, ma i Reds non vanno oltre. E la festa è di una intera città che si prepara alla doppia sfida il Marsiglia, che ha superato ai rigori il Benfica, con in palio la finale di Dublino a metà maggio.

MIRANCHUK IN AVANTI CON SCAMACCA: il Gasp cambia poco rispetto alla gara di andata, sceglie Miranchuk e non CDK con Scamacca davanti mentre con Kolasinac recuperato, il bosniaco è titolare in difesa e De Roon avanza al centro dirattando Pasalic in panchina. Nei Reds, Klopp gioca con i titolarissimi per andar a caccia di una clamorosa rimonta: tra i pali torna Alisson mentre davanti giocano Salah, Gakpo e Diaz.

SALAH LA SBLOCCA SUBITO DAL DISCHETTO: stadio esaurito in ogni settore a Bergamo per questa storica partita che non inizia certamente sotto i migliori asupici per la Dea; pronti-via e il braccio di Ruggeri complica immediatamente i piani a Gasp e i suoi: Salah ci mette sette minuti a sbloccare dal dischetto caricando ulteriormente i Reds, vicini al raddoppio immediato cinque minuti dopo, stavolta sventato da una provvidenziale uscita bassa di Musso su Luis Diaz. Nel finale di primo tempo poi, proprio lo stesso Salah metterà insolitamente largo un pallonetto che poteva valere la personale doppietta.

KOOP SEGNA, MA è OFFSIDE: l’Atalanta dal canto suoi tiene botta e al quarantuno va anche a segno ma Koopmeiners si vede annullare un gol per fuorigioco (netto). Urlo che resta strozzato in gola allo Stadium, pervaso da un brivido quando sullo scoccare della fine del primo tempo Hien para un’imbucata rischiando il rosso e cavandosela col giallo, che costa comunque la squalifica in semifinale.

RIPRESA SUGLI SCUDI: nella ripresa, i Reds ci provano subito in avvio ma senza però fare male: Klopp dopo venti minuti di poco o nulla si gioca Nunez e Jota per complicare la vita al trio difensivo dell’Atalanta, che col passare dei minuti anziché piegarsi si carica. Il cambio di passo inglese non arriva e, come all’andata, Gasp temporeggia per cambiare le sue carte in tavola: la squadra è solida e non concede nemmeno una briciola.

TUTTO VERO, SEMIFINALE!: i cambi arrivano dopo la metà della ripresa: c’è spazio per CDK, Pasalic e infine Lookman per Scamacca, Ederson e Miranchuk. La gente di Bergamo inizia a crederci davvero perchè i Reds non fanno più così paura e la Dea è in assoluto controllo: tre minuti di extra time dopo il novantesimo e a fine partita l’esplosione di gioia per la conquista di una semifinale attesa e sognata dai tempi di Strömberg, che ora è realtà. Marsiglia, stiamo arrivando!




Le pagelle di Atalanta-Liverpool

ALL.: GASPERINI 7: nonostante le cose si mettano non al topo dopo soli quattro minuti la squadra non si arrende, lotta ed evita che il Liverpool diventi padrone del match. Nella ripresa i suoi crescono ulteriormente e sfiorano in varie occasioni il pari. Una sconfitta che ricorderà a lungo con grande piacere.

MUSSO 7: sicuro di se e molto attento in almeno un paio di occasioni. In questa semifinale c’è molto di suo. Non può nulla sul rigore di Salah. Applausi.

KOLASINAC 7: non concede praticamente nulla ai temibili avanti Reds.

HIEN 7: condizionato subito da una ammonizione piuttosto servera, riesce comunque a gestire al meglio la sua partita con una gara attenta e ordinata.

DJIMSITI 7: Salah è un osso duro, ogni tanto se lo perde di vista ma spesso lo ha reso inoffensivo.

ZAPPACOSTA 6.5: molto bene nella ripresa quando in diverse occasioni sguscia via agli avversari e far ripartire la Dea in velocità.

EDERSON 7.5: il migliore per distacco. Grande qualità e quantità la in mezzo (PASALIC 6: dentro nell’ultima parte di match, da una mano ai compagni).

DE ROON 7: ritrova il suo posto li in mezzo e torna sui suoi livelli abituali. Bene.

RUGGERI 6: quel fallo da rigore abbastanza ingenuo a inizio gara pesa parecchio sulla valutazione. Fortunatamente non è determinante ai fini del risultato in se.

KOOPMEINERS 6: va a segno (ma in fuorigioco), per il resto una partita abbastanza timida e non da lui.

MIRANCHUK 6: sbaglia qualche pallone di troppo, manca di un nulla l’aggancio in area su uno splendido pallone di Scamacca (DE KETELEARE 6: dentro anche lui nel finale, da una mano alla squadra).

SCAMACCA 6.5: oggi non trova il gol ma è molto d’aiuto ai compagni lottando su ogni pallone e cercando sempre la giocata importante. (LOOKMAN s.v.: ingiudicabile).




Atalanta Liverpool 0-5: esame di inglese al prossimo appello

Pare davvero indigesto l’esame di inglese per l’Atalanta in stile studentessa universitaria. Dopo il City, non si è riusciti a prendere la sufficienza nemmeno contro il Liverpool, ma questa volta i dubbi e le incertezze vanno aldilà dello studio e dell’impegno profusi durante sul rettangolo di gioco.

Anche in quel caso incassammo 5 gol, frutto di una netta superiorità degli inglesi. Ma come ha detto Gasp, allora i dati hanno riscontrato una volontà e un indice di crescita che avrebbe fatto ben sperare per il proseguo della stagione.

Nonostante quest’anno la classifica ci veda al secondo posto a pari merito a 4 punti con l’Ajax, il pokerissimo subito a Bergamo contro i Reds ci lascia amarezza e tante preoccupazioni che lo stesso Gasperini non  nasconde nel postpartitaDobbiamo riflettere”.

Atalanta Liverpool, replay del City?

DENTRO AD UN REPLAY-  Sembra di stare dentro ad un replay, un po’ per citare Samuele Bersani, un po’ per tornare con la  mente a quella sfida tanto affascinante quanto indigesta dell’Etihad di appena un anno fa.

Partita a senso unico, qualche incertezza come sempre, ma il coraggio di proporre il nostro calcio almeno non è mancato. Non a caso arrivò il gol su rigore di Malinovskyi. Momentanea gioia, dato poi l’esito infausto, ma che paradossalmente alimentò ancor di più la fiamma della speranza per un passaggio del turno che appariva una chimera.

Contro il Liverpool anche con i titolari probabilmente sarebbe cambiato poco, perché la fame, l’esperienza e lo status degli inglesi avrebbero fatto la differenza in qualsiasi caso.

Fasce inesistenti, ma a nulla serve biasimare il povero Mojica buttato là senza vere indicazioni. O l’olandese Hateboer, in campo a mezzo servizio. Papu costretto a giocare in mediana per cercare di recuperare palloni che puntualmente la difesa reds cercava di scavalcare, mettendo in evidenza tutti i punti deboli della Dea. E come tutte le grandi squadre, a certi livelli la pietà è il segno di grande mancanza di rispetto.

L’Atalanta per 90’ si è guardata nello specchio tattico dei Reds, ma ciò che tutti abbiamo visto è stata solo la fragilità di una squadra impreparata di fronte ad un esame così imponente.

Esame da rifare

LEZIONE DA RIPREPARARE- Gasperini ha preparato il match alla sua maniera, ma forse questa volta lo studio meticoloso non è bastato a passare un esame che avrebbe davvero detto molto sul livello della Dea.

In certi esami, così come in certe partite, è richiesta una maggiore cura dei dettagli, perché spesso sono quelli che fanno la differenza, perché il confine tra passarlo e passare alla grande un esame è labile.

Una cosa è certa: il maestro Gasp ne ha imparate di lezioni prima di salire in cattedra. Il calcio dà meno chances rispetto all’università, ma fortuna vuole che il prossimo appello per l’esame di inglese sia  il 25 novembre. E a Gasp il tempo per riflettere, assorbire, studiare e ripassare la lezione di certo non mancherà.




Le pagelle di Atalanta-Liverpool

SPORTIELLO ALLA FINE EVITA LA GOLEADA

Difficile dare dei giudizi dopo una sconfitta di questo genere, occorre però fare una analisi serena e senza puntar il dito addosso a nessuno. E magari dare merito a Sportiello di aver evitato quella che poteva diventare una autentica goleada.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI

ALL.: GASPERINI 5: cinque ne prende, e tale è il nostro giudizio oggi. Una gara praticamente a senso unico che lo vede comunque incapace di porre rimedio. Gli infortuni non lo aiutano, ma la scelta di affrontare un avversario del genere a viso aperto è costata carissima, un po’ come con il City un annetto fa. C’è da riflettere, stavolta anche per lui.

SPORTIELLO 6.5: ne prende cinque ma probabilmente ne salva almeno altri tre che erano già fatti. Evita che il risultato diventi una vera e propria caporetto.

PALOMINO 5: quasi deriso da Jota in occasione del primo gol.

DJIMSITI 5.5: in difficoltà, ma probabilmente meno rispetto ai compagni.

TOLOI 5: anche per lui una serata in quasi totale difficoltà.

HATEBOER 5: non era al top, recuperato in extremis ma non riesce a dare il contributo che serviva. Mal posizionato in occasione di due gol subiti (DE PAOLI s.v.: ultimi dieci minuti per lui).

FREULER 5.5: abituati a prestazioni di spessore da parte sua nelle ultime giornate, questa sera non ha saputo ripetersi.

PASALIC 5: gira a vuoto anche lui. Pochi palloni toccati e mal gestiti.(MALINOVSKYI 6: mostra qualcosa di buono pur entrando a gara praticamente già chiusa).

MOJICA 5: niente da fare nemmeno per lui, sfrutta nella maniera peggiore la grande occasione capitata con l’assenza di Gosens (RUGGERI s.v.: può comunque godersi l’esordio in Champions League).

GOMEZ 5: qualche lampo in avvio, poi è completamente sovrastato anche lui dalla forza dei Reds (LAMMERS s.v.: ingiudicabile).

MURIEL 5: un paio di lampi e poco più. Poco in palla. (PESSINA 6: uno spezzone di partita per lui. Sufficiente)

ZAPATA 6: coraggioso e sfortunato, avrebbe meritato almeno un gol. Speriamo possa rifarsi presto.




Atalanta Liverpool 0-5, le dichiarazioni post partita di Gasperini

Atalanta Liverpool, Gasperini nel post partita

Nel post partita di Atalanta Liverpool, ecco cosa ha dichiarato a caldo il tecnico dei nerazzurri Gian Piero Gasperini: “Dovremo riflettere, è capitato di perdere male a Manchester, ma poi avevamo la sicurezza che migliorando certe cose avremmo potuto migliorare anche noi. Il divario è stato pesante, bisogna pensare all’aspetto tattico-strutturale“.

Abbiamo trovato una squadra che andava più forte, non siamo mai stati in grado di reggere. C’è stato un grande divario, questo ci deve far riflettere“.

DUE PUNTE-Da dove nasce l’ide delle due punte? Da un percorso che abbiamo fatto. Non andava bene per questa sera, ma non è solo una questione di attaccanti. Dietro ci hanno bruciato molte volte. È stato merito loro, ma dobbiamo riflettere: ci portiamo questi aspetti dal campionato, corriamo poco e piano. Dobbiamo pensare diversamente“.

PRIMA CITY, ORA REDS- “Dopo quella sconfitta abbiamo trovato la forza di essere più competitivi, su quella batosta abbiamo costruito la nuova stagione. Ora ho la sensazione che abbiamo qualche difficoltà in più, ce le portiamo anche in campionato queste cose. Lo vediamo dai dati, dobbiamo pensare diversamente“.

CONTRACCOLPO-Bisogna sempre lavorare sulla testa, sia quando vinci che quando perdi. Poi bisogna anche rispettare le nostre caratteristiche, questa sera siamo stati poco competitivi. Da troppo tempo prendiamo troppi gol. Ogni anno abbiamo modificato qualcosa durante la stagione per migliorarci, è quello che dobbiamo fare anche adesso.




Liverpool esagerato, l’Atalanta, mai in partita, rimedia una cinquina.

CHAMPIONS LEAGUE, TERZA GIORNATA

ATALANTA-LIVERPOOL 0-5: INGLESI TOSTI, DEA IMPOTENTE

Va così: lo abbiam detto tante volte giusto? “Siamo qui per imparare”. Ed anche in questa occasione la Champions League ci insegna nuovamente qualcosa: ovvero che esistono avversari veramente forti, ed il Liverpool è uno di questi. La Dea sceglie di giocarsela a viso aperto e paga un prezzo carissimo. 5-0 per gli inglesi a Bergamo, due gol nel primo tempo e tre nei primi dieci minuti della ripresa mandano al tappeto un’Atalanta che non trova nemmeno la soddisfazione del gol della bandiera che avrebbe meritato. La tripletta di Jota ed i gol di Salah e Manè mandano K.O. i nerazzurri che ora sono agganciati dall’Ajax in classifica dopo la vittoria in Danimarca. Nerazzurri e lanceri sono destinati a giocarsi il secondo ed il terzo posto.

Bergamo: un quarto d’ora di equilibrio, poi è stato quasi un massacro (sportivo, si intende). L’Atalanta perde (come prevedibile) contro il Liverpool, squadra di grandi qualità e decisamente di categoria superiore, ma lo fa azzardando e pagando dazio in maniera carissima. Cinque gol sul groppone firmati dai Reds ad una Dea che sceglie di giocarla a viso aperto pagando un prezzo carissimo: cambia poco o nulla a livello di classifica, i nerazzurri se la giocheranno comunque con l’Ajax fino all’ultima giornata stando così le cose, però pesa parecchio a livello di morale una scoppola che, magari, si poteva evitare come proporzioni o, quanto meno, provare a contenere meglio.

ROMERO OUT, C’E’ PALOMINO: recuperati in extremis Toloi ed Hateboer il Gasp li manda in campo subito mentre dietro c’è Palomino per Romero. In mezzo tocca ancora a Pasalic con Freuler e Mojica in corsia per Gosens ancora indisponibile con davanti il Papu a sostegno di Muriel e Zapata. Nel Liverpool, Klopp propone davanti Manè e Salah mentre tra i pali c’è Alisson, ex portiere della Roma.

JOTA PORTA AVANTI I REDS: partita bellissima sin dalle prime battute con le due squadre che non si risparmiano e giocano a viso aperto: al sesto bella galoppata di Salah che arriva palla al piede in area atalantina: Mojica entra in scivolata e devia in corner. Poi al quattordicesimo è Muriel a provar a concludere ma Alisson non si fa sorprendere. Al sedicesimo i Reds mettono il turbo e passano con Jota che riceve da Alexander-Arnold, resiste a Palomino e batte Sportiello per l’1-0 ospite.

JOTA SI SCATENA, DOPPIETTA: la Dea prova subito a rispondere e al diciannovesimo Muriel è pericoloso con il sinistro con Alisson che blocca in due tempi. Al ventisettesimo Gomez in area, scivola, si rialza e tira: Zapata sul primo palo manda però fuori. I Reds si accendono di nuovo poco dopo la mezz’ora e fanno ancora centro, sempre con Jota che in area con uno stop di sinistro e conclusione di destro sul primo palo batte ancora Sportiello per il 2-0 ospite.

Un po’ demoralizzata, un po’ anche annichilita dall’avversario, l’Atalanta rischia nel finale il terzo gol ma Sportiello è bravissimo quando Mané conclude a giro dalla distanza ed il portiere nerazzurro si supera e manda in corner. Ultimo brivido di un primo tempo che si chiude così con gli inglesi avanti di due gol.

nessun cambio durante l’intervallo ed il match riparte così con i medesimi ventidue del primo tempo ma con il Liverpool che non ha per nulla intenzione di fermarsi dopo un primo tempo già di spessore. Due minuti di gioco e la Dea batte nel peggiore dei modi un corner agevolando la ripartenza di Salah che va in ripartenza quasi solitaria e deve solo superare Sportiello in uscita.

Due minuti dopo l’egiziano regala dopo il gol un perfetto assist per Manè che mette nel sacco il poker inglese di un Liverpool che, cinque minuti dopo segna ancora: Lancio di Mané per Diogo Jota che mette così a segno la sua personale tripletta. 5-0 per un’Atalanta che, poco prima, aveva inserito Pessina per Muriel.

ZAPATA SFORTUNATO: all’Atalanta non resta che cercar almeno il gol della bandiera, Zapata ci prova in due occasione e prima trova l’incrocio dei pali, poi lo stesso colombiano va a sbattere su Alisson che respinge la sua conclusione con una gran bella parata. Pasalic nel frattempo ha lasciato il campo al posto di Malinovskyi.

minuti che scorrono e arrivano anche diversi cambi in un match già chiuso da tempo con il Gasp che negli ultimi dieci minuti concede spazio a Lammers, il baby Ruggeri e De Paoli con il Papu, Mojica e Hateboer nel finale di gara.

IL TABELLINO:

ATALANTA-LIVERPOOL 0-5 (primo tempo 0-2)

RETI: 16′ e 32′ Jota (L), 46′ Salah (L), 48′ Mane (L), 54′ Jota (L)

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Palomino, Djimsiti, Toloi; Hateboer (81′ Depaoli), Freuler, Pasalic (63′ Malinovskyi), Mojica (81′ Ruggeri); A.Gomez (81′ Lammers); Muriel (53′ Pessina), Zapata – A disposizione: Gollini, Ilicic, Miranchuk, Romero, Rossi, Scalvini, Traore – Allenatore: Gasperini

LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold (82′ N.Williams), J.Gomez, R.Williams, Robertson (66′ Keita); Henderson (66′ Milner), Wijnaldum (82′ Tsimikas), Jones; Salah, Jota (65′ Firmino), Mane – A disposizione: Cain, Kelleher, Matip, Minamino, Origi, Adrian, Shaqiri – Allenatore: Klopp

ARBITRO: Hategan (Romania).

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti Wijnaldum, Jones (L). Recupero: 1′ p.t. e 2′ s.t.




Atalanta Liverpool, le formazioni ufficiali: Muriel dal 1′

Atalanta Liverpool, formazioni ufficiali

Atalanta e Liverpool hanno appena diramato le formazioni ufficiali, vediamole insieme.

QUI ATALANTA- Gasperini conferma le attese e in difesa ritrova il pacchetto Toloi, Palomino e Djimisti. Hateboer stringerà i denti, mentre sulla sinistra spazio dal 1′ a Mojica. In attacco Muriel scavalca Ilicic, al fianco di Gomez e Zapata.

QUI LIVERPOOL- Klopp schiera il giovane Rhys Williams al centro della difesa con J.Gomez. Milner non recupera, quindi spazio in mediana a Curtis Jones, accanto9 a Wijnaldum e Henderson. In attacco sopresa Diogo Jota, in gol nelle precedenti partite di Champions, coadiuvato da Salah e Manè.

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello, Toli. Palomino, Djimisti; Hateboer, Pasalic, Freuler, Mojica; Gomez, Muriel, Zapata.

LIVERPOOL (4-3-3): Allison, Robertson, R.Williams, J.Gomez, Alexander-Arnold; Wijnaldum, Henderson, Curtis Jones; Salah, Diogo Jota, Mané.