Le pagelle di Atalanta-Lecce

ALL.: GASPERINI 6.5: non incanta, ma si porta a casa i tre punti e nel calcio, si sa, è quello che conta: la scorsa settimana la squadra sia tornata a mani vuote immeritatamente da Bologna, oggi ottiene il massimo con il minimo sforzo.

CARNESECCHI 7: una piccola incertezza in avvio, poi nella ripresa è decisivo nel negare al Lecce il gol del pari nell’ultima parte di match. Bene.

DE ROON 6.5: costretto anche oggi ad arretrare per l’assenza di Scalvini all’ultimo minuto, se la cava discretamente.

DJIMSITI 6.5: bene, solo nel finale va un po’ in difficoltà.

KOLASINAC 6.5: sulla via del definitivo recupero dopo l’infortunio, basta e avanza per dare quel qualcosa in più alla difesa nerazzurra.

ZAPPACOSTA 6: partita sufficiente anche se non riesce quasi mai lo spunto per creare pericoli seri in area avversaria (ZORTEA 6: entra e disputa una gara tutto sommato sufficiente).

EDERSON 6.5: qualità e quantità la in mezzo che fanno spesso la differenza.

PASALIC 6.5: si ritrova in campo a causa del forfait di Scalvini, gioca una partita egregia e nella ripresa suona la carica colpendo la traversa in avvio. Bene.

RUGGERI 6: va a strappi, nella ripresa un po’ meglio ma nel complesso la sua prova è sufficiente (HOLM s.v.: dentro a ridosso del recupero).

KOOPMEINERS 6.5: primo tempo nascosto e poco in partita, nella ripresa Gasp lo riposiziona ed esce allo scoperto. (ADOPO s.v.: anche lui entra nel finale).

LOOKMAN 7: ancora lui, ancora una volta decisivo. Lascia il segno anche oggi e regala ai suoi tre punti molto importanti. (MIRANCHUK s.v.: solo pochi minuti per lui).

SCAMACCA 6: non ancora al top della condizione, colpisce comunque un palo in avvio di gara, poi pasticcia un po’ col pallone ma offre l’assist a Lookman per il gol-partita. (MURIEL 5.5: entra poco convinto, si mangia un gol fatto e poi combina poco altro).




Atalanta, ci pensa Lookman: basta il minimo per chiudere alla grande il 2023!

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-LECCE 1-0: LOOKMAN LA DECIDE NELLA RIPRESA

Bergamo: la terza vittoria consecutiva in casa riporta l’Atalanta in piena zona Europa e cancella lo sfortunato passo falso di Bologna. La decide il solito Lookman con il settimo centro in campionato, il nigeriano augura il buon anno ai tifosi prima di partire per la Coppa d’Africa. Con questi tre punti la Dea sale a quota ventinove, si mette alle spalle Lazio, Napoli e anche la Roma che però deve ancora giocare e si arrampica al sesto posto in classifica.

DIFESA IN CONTINUA EMERGENZA: con la solita cronica emergenza in difesa, si sapeva delle assenze di Toloi e Palomino, più Hateboer sull’esterno, il Gasp perde nel riscaldamento anche Scalvini e così De Roon retrocede fra i marcatori, Pasalic entra a centrocampo. Anche il Lecce ha parecchie assenze, in difesa Touba sostituisce Pongracic, davanti Oudin deve sistemarsi esterno destro perché Sansone, Banda e Almqvist sono indisponibili.

TUTTO NELLA RIPRESA, LOOKMAN LA SBLOCCA: l’Atalanta migliore dunque è quella del secondo tempo dopo un’ora di sostanziale noia ed equilibrio, la traversa colpita da Pasalic al dodicesimo del secondo tempo è il segnale della sveglia e qualche istante dopo è Lookman dal limite a sbloccare la gara con un diagonale rasoterra angolatissimo su assist di Scamacca. Ancora il nigeriano potrebbe raddoppiare ma Falcone riesce a respingere. Quando De Roon diventa trequartista nella ripresa la partita cambia. In avanti torna fra i titolari Scamacca accanto a Lookman. L’azzurro aveva avuto due opportunità in avvio, arrivando sul secondo palo sulle deviazioni dei compagni, ma un colpo di testa va a lato e un destro dalla linea finisce sul palo esterno. Prima di uscire dopo circa un’ora di match per far posto a Muriel, l’ex Sassuolo viene anche fermato da Falcone che gli nega la gioia del gol.

CARNESECCHI DECISIVO: e dire che la disposizione di D’Aversa tiene a lungo lontani i nerazzurri dall’area del Lecce: la miglior chance dell’Atalanta nel primo tempo nasce da un pasticcio del portiere Falcone: Koopmeiners può tirare e Baschirotto ribatte davanti alla porta vuota. In fase offensiva invece gli ospiti nell’ultima parte di gara mettono i brividi alla Dea: impegnano Carnesecchi con una botta da fuori di Kaba. Krstovic, preferito al via a Piccoli, non trova la porta di testa su cross di Gallo. Poi ancora una parata di Carnesecchi su Oudin ad uno dal novantesimo toglie l’urlo agli ospiti; sul ribaltamento di fronte anche Muriel potrebbe chiudere la gara in anticipo però colpisce male in area. Quattro di recupero (abbondanti) e i tre punti vanno alla Dea che, col fiatone, chiude il suo 2023 con il sorriso e spera di proseguire così anche nel nuovo anno.




L’Atalanta aspetta il Lecce per provare a chiudere il 2023 con il sorriso.

BERGAMO, ORE 12.30

Dopo l’amarezza per l’immeritata sconfitta di Bologna finita sotto l’albero, l’Atalanta prova a ritrovare il sorriso in queste festività natalizie: l’ultima sfida di questo 2023 mette di fronte allo Stadium i nerazzurri del Gasp con il Lecce, squadra capace la scorsa stagione di battere in entrambi i confronti la Dea e che, pertanto, sarà un avversario da non sottovalutare assolutamente. Molto importante per i nerazzurri cercare i tre punti per restare in scia delle squadre in lotta per un piazzamento europeo e provare a sfruttare gli scontri diretti di questo ultimo turno dell’anno solare per cercare di risalire anche in classifica.

Il Lecce ha vinto le ultime due partite di Serie A contro l’Atalanta, entrambe con il punteggio di 2-1; i salentini non hanno mai ottenuto tre successi di fila contro i bergamaschi nella competizione.

Tra le squadre affrontate almeno 12 volte in casa in Serie A, solo contro il Catania (zero) l’Atalanta ha subito meno sconfitte interne che contro il Lecce (6V, 5N, 2P).

L’Atalanta ha perso sette delle prime 17 partite disputate (8V, 2N) in questo campionato e in una stagione di Serie A non arriva a otto sconfitte nelle prime 18 dal 2015/16, stagione terminata al 13˚ posto.

L’Atalanta ha realizzato sette gol nelle ultime due partite interne di Serie A, uno in più di quelli segnati nelle precedenti cinque gare casalinghe disputate nella competizione.

L’Atalanta ha realizzato 43 gol nelle gare interne di Serie A nel 2023: più di qualsiasi altra squadra del massimo campionato italiano; soltanto in due anni solari i bergamaschi hanno segnato più reti in casa nella competizione (53 gol nel 2021, 44 nel 2019).

Il Lecce ha conquistato 20 punti finora; considerando dal ritorno della Serie A a 20 squadre (dal 2004/05), soltanto nella stagione 2004/05, i salentini hanno raccolto più punti (22) in un girone d’andata di un massimo campionato.

Anche contro il Bologna, l’Atalanta ha subito gol su sviluppo di palla inattiva; ben otto delle 20 reti incassate dai nerazzurri in questa Serie A sono arrivate da fermo: il 40% (percentuale record nel torneo in corso).

Luis Muriel, che ha disputato 29 partite e realizzato sette reti con il Lecce in Serie A, è andato in gol nelle due gare interne più recenti nella competizione e non va a segno in più presenze casalinghe di fila da febbraio-aprile 2021 (cinque in quell’occasione).

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Djmsiti, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners; Lookman, Muriel – All. Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: El Bilal, Palomino, Toloi, Hateboer

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Touba, Dorgu; Gonzalez, Ramadani, Oudin; Sansone, Piccoli, Strefezza – All.: D’Aversa

Squalificati: Banda, Pongracic

Indisponibili: Almqvist, Dermaku




Le pagelle di Atalanta-Lecce

ALL.: GASPERINI 5.5: in campo non ci va certo lui, quindi grosse colpe non gliene si può dare. Però questa continua discontinuità per una squadra che lui vorrebbe sempre affamata ed ambiziosa diventa una costante abbastanza inspiegabile.

MUSSO 5: sul gol che apre la partita pare in ritardo nel momento in cui Ceesay fa partire il tiro dalla lunga distanza.

TOLOI 6: spesso proiettato in avanti, non è molto fortunato in zona offensiva ma dietro controlla senza troppi affanni.

DEMIRAL 5.5: entra in ritardo in occasione dell’azione del primo gol salentino, poi tutto sommato non sfigura ma viene sostituito nella ripresa (PALOMINO 6: entra nell’ultima parte di gara, non ha colpe particolari).

DJIMSITI 6: cerca gloria in avanti in varie occasioni, ma non è fortunato.

MAEHLE 5.5: ha sulla coscienza la grande occasione nel finale di primo tempo che spedisce a colpo sicuro addosso a Falcone.

KOOPMEINERS 5.5: oggi gira poco anche lui e, inevitabilmente, la squadra fa davvero molta fatica.

EDERSON 5: fuori dal gioco, sono più le palle perse rispetto a quelle ben giocate. Male. (VORLICKY 6: giovane di belle speranze, entra nel finale e piazza anche qualche bel colpo che fa ben sperare per il futuro).

ZAPPACOSTA 5.5: decisamente un effetto diverso oggi sul match rispetto a sabato sera. Apparso stanco, esce durante l’intervallo. (SOPPY 5: corsa e sprint un po’ a caso senza molta precisione. Non bene).

BOGA 5: torna titolare dopo le due panchine con Sassuolo e Lazio ma non riesce ad esser decisivo. (MURIEL 6: entra col piglio giusto e, per poco, nel finale non trova il gran gol per il possibile pareggio).

LOOKMAN 5.5: poco nel vivo delle azioni, segna in avvio di ripresa, ma in fuorigioco e poi torna ancora nel suo match anonimo.

HOJULUND 6: oggi piuttosto spento anche lui ma, tutto sommato, timbra ancora il cartellino con un gol al 90% regalato dal portiere Falcone ma per il 10% merito della sua fame di gol. Sufficiente.




Atalanta, brusco ritorno sulla terra: il Lecce sbanca Bergamo e diventa la bestia nera della Dea.

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-LECCE 1-2: COLPO GIALLOROSSO, NON BASTA HOJLUND

Bergamo: I sogni dell’Atalanta e di Gian Piero Gasperini si infrangono sul muro del Lecce eretto da Marco Baroni che diventa la bestia nera dei nerazzurri avendo vinto anche all’andata con lo stesso punteggio. I giallorossi vincono al Gewiss (1-2) con gol di Ceesay e Blin e solo un colossale errore del portiere Falcone che sbaglia un rinvio con Hojlund in agguato gli complica il finale. Ma l’Atalanta che nell’assalto spesso riesce ad essere speciale stavolta non compie neppure la rimonta. La Dea fallisce un esame che poteva sembrare tra i più facili, visto come era lanciata la banda del Gasp, bravissima all’Olimpico contro la Lazio: è andata male, stregata dalla compattezza dei salentini, attenti uomo su uomo a chiudere tutti gli spazi e portarsi a casa con merito la vittoria.

GASP COL TRIDENTE: con diverse assenze tra squalifiche e infortuni, mister Gasperini rispolvera Demiral che gioca al posto dello squalificato Scalvini al centro della difesa mentre in mezzo c’è Ederson al posto dell’assente De Roon e torna il tridente davanti con Boga, Hojlund e Lookman. Nel Lecce, mister Baroni punta anche lui sul tridente con Banda, Ceesay e Di Francesco con Strefezza non al meglio inizialmente in panchina mentre dietro c’è Baschirotto a guidar la difesa.

DOCCIA FREDDA CEESAY: c’è il pienone allo Stadium per questo match e ci sono quasi millesettecento tifosi giunti dal salento per seguire il Lecce che inizia col piede giusto il match, sorprendendo al terzo l’Atalanta con Ceesay che, sul lancio di Gendrey, con le spalle alla porta controlla il pallone, si libera dalla marcatura di Demiral, si gira e trafigge Musso dalla distanza.

MAEHLE SI DIVORA IL PARI: sotto di un gol, l’Atalanta ci capisce poco di un Lecce ordinato e ben organizzato ma prova una timida reazione: al sedicesimo cross di Maehle, Højlund in tuffo di testa anticipa Falcone, il pallone finisce fuori. Al ventidue Lookman si libera in area e calcia, Falcone respinge con i pugni. Il portiere salentino si ripete alla mezz’ora con una gran parata sulla conclusione di Maehle in area che chiama l’estremo difensore ospite alla gran parata. A un minuto dal quarantacinquesimo Lookman apre per Hojlund, l’attaccante danese però non riesce ad arrivare sul pallone; ultimo sussulto di un primo tempo decisamente sottotono dei nerazzurri che chiudono sotto dopo i tre di recupero concessi.

RIPRESA, DENTRO SOPPY: prima mossa del Gasp dopo l’intervallo con Soppy che entra in campo al posto di Zappacosta sulla fascia e con i nerazzurri che paiono più pimpanti: al secondo Lookman trova il pari ma la posizione è irregolare e l’arbitro annulla il gol; un minuto dopo Ederson recupera palla, si accentra e tira ma la palla finisce sopra la traversa. Al ventunesimo è il turno anche di Muriel, che da il cambio a Boga la davanti per cercar di dare la sveglia alla Dea.

BLIN RADDOPPIA, HOJLUND ACCORCIA: il problema per l’Atalanta è che la sveglia la suona nuovamente il Lecce, che al ventotto raddoppia: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Strefezza mette al centro, Blin colpisce di testa e segna bruciando una difesa di sale. A quel punto il Gasp gioca i cambi della disperazione: dentro Palomino e il baby Vorlicky, fuori Demiral ed Ederson. Tuttavia la Dea fatica a rialzar la testa, solo Toloi tira da posizione defilata, ma la palla sfila non distante dal palo. Poi è il Lecce stesso a rimetter in corsa la Dea a tre dal novantesimo quando sul rinvio di Falcone, Højlund in pressing respinge il pallone e lo manda in rete dimezzando lo svantaggio.

DALLA GLORIA ALLA MESTIZIA: nel recupero, proprio lo stesso Falcone si riscatta negando, nel terzo dei sette minuti di extratime concessi, il pari a Muriel con un colpo di reni a mandar in corner la conclusione potente del colombiano. Niente da fare per la Dea, che dopo la gloria di settimana scorsa a Roma, l’incredibile ed inaspettato passo falso di oggi che frena bruscamente la corsa all’Europa che conta dei nerazzurri. Onore al Lecce, che si prende sei punti su sei nelle sfide dirette con l’Atalanta e riporta i nerazzurri coi piedi per terra.




A pranzo con la Dea: l’Atalanta che vuol continuar a correre ospita il Lecce

SERVE VINCERE PER TENER IL PASSO DELLE MILANESI

Dopo la grande impresa di sabato scorso in casa della Lazio, l’Atalanta cerca il bis nel lunch-match della ventitreesima di A dopo i ragazzi del Gasp ospitano il Lecce: tra squalifiche ed infortuni è una partita, quella contro i salentini, in cui i nerazzurri sono chiamati all’ennesima dimostrazione di maturità contro un avversario molto rognoso e che ha saputo mettere in difficoltà diverse big in questa stagione, tra cui gli stessi atalantini che all’andata hanno subito una sconfitta al Via Del Mare che è costata punti molto molto importanti ad una Dea che oggi non vuole sbagliare.

NUMERI E CURIOSITA’:

Dopo il successo nel match d’andata per 2-1 lo scorso 9 novembre, il Lecce potrebbe vincere entrambe le sfide stagionali contro l’Atalanta per la seconda volta in Serie A, dopo il 1993/94.

L’Atalanta è rimasta imbattuta in 11 delle 12 partite casalinghe contro il Lecce in Serie A (6V, 5N): l’unica sconfitta risale al 13 marzo 1994 (3-4).

Solo il Napoli (18) ha guadagnato più punti dell’Atalanta nel 2023 in Serie A (14: 4V, 2N, 1P) – la Dea è la formazione che ha segnato di più nel nuovo anno solare in campionato (19 reti in sette match: 2.7 di media).

L’Atalanta ha vinto gli ultimi due match casalinghi di campionato, l’ultima volta che ha ottenuto più successi di fila al Gewiss Stadium in Serie A risale al periodo tra febbraio e maggio 2021 (sette in quel caso).

Il Lecce ha vinto l’ultima trasferta di campionato contro la Cremonese e non registra due successi fuori casa di fila in Serie A dal settembre 2019 (v Torino e SPAL in quel caso).

Sfida tra la squadra che ha segnato più gol su rigore in questo campionato (Atalanta, sei) e una delle due formazioni che ne ha subiti di più in percentuale dagli 11 metri (Lecce, 16% – al pari del Bologna).

Negli ultimi 50 anni solo due giocatori con al massimo 20 anni alla prima stagione con la maglia dell’Atalanta hanno realizzato almeno cinque gol in Serie A: Rasmus Højlund nel 2022/23 (cinque) e Franck Kessié nel 2016/17 (sei).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Ederson, Koopmeiners, Maehle; Lookman, Højlund, Boga – All.: Gasperini

Squalificati: De Roon, Scalvini

Indisponibili: Hateboer, Pasalic, Zapata

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Helgason, Hjulmand, Blin; Strefezza, Colombo, Di Francesco – All.: Baroni

Squalificati: Gonzalez

Indisponibili: Dermaku, Maleh, Pongracic




Le pagelle di Atalanta-Lecce

PAPU-SHOW, KJIAER D’AUTORITA’

Solo notizie positive dalla partita odierna per i nerazzurri, che ringraziano anche Gollini per l’importante parata subito dopo il vantaggio del solito Zapata. Un piacere veder giocare il Papu in queste condizioni fisiche mentre dietro, nonostante il “solito” gol subito, Kjiaer ha diretto molto bene il reparto arretrato.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 8: non era facile rialzare i suoi dopo la beffa di martedì, invece lui li carica alla grande ed i suoi rispondono con una prova maiuscola che gli regala addirittura il secondo posto in classifica. Sceglie di non rinunciare ai big ed i fatti gli danno per l’ennesima volta ragione.

GOLLINI 7: poco impegnato oggi ed incolpevole sul gol ospite, ma è decisivo in quella che è praticamente l’unica vera palla-gol creata dal Lecce in questo match: il salvataggio su La Mantia vale come un gol. Grande!

KJIAER 7: contro un avversario certamente non irresistibile mostra tuttavia grande sicurezza concedendo solo le briciole. (TOLOI 6: dentro nel finale, pochi pericoli per lui).

DJIMSITI 7: bene, quando entra anche Babacar negli ospiti riesce praticamente a renderlo completamente inoffensivo.

PALOMINO 7: un paio di ottimi interventi, sempre pronto a recuperar palla e far ripartire l’azione. Bene.

CASTAGNE 7: buona anche la sua partita, molto bene specialmente nella prima parte del match. Una spina nel fianco per la difesa leccese.

DE ROON 7: l’errore di mercoledì in coppa risultato decisivo non pare pesare molto oggi su di lui: saggia direzione delle operazioni la in mezzo.

FREULER 7: rientro da titolare di autorità, molto buona la sua prova in mezzo al campo.

GOSENS 7.5: spinta e corsa, è praticamente ovunque oltre a trovare meritatamente il gol nella ripresa (che già aveva sfiorato nel primo tempo). Si perde Lucioni in occasione del gol ospite; perdonato.

GOMEZ 8: a tratti spettacolare: trova un gol bellissimo, ne sfiora un altro ancor più bello e mette paura al Lecce per tutta la partita. Scatenato ed incontenibile: giù il cappello!

ILICIC 6.5: ad un certo punto la sfortuna pareva veramente accanirsi contro di lui che cercava in ogni modo di metter la firma sul match. Avrà altre occasioni. Bravo comunque. (MALINOVSKY 6.5: entra e regala anche un paio di ottime giocate. Bene anche lui).

ZAPATA 7.5: sciupa in avvio una grandissima chance di testa, poi si riscatta alla grandissima andando a sbloccare un match che sin li pareva stregato. (MURIEL 6: un paio di sterzate, due buone occasioni ma non riesce ad iscriversi anche lui ai marcatori di giornata).