Atalanta-Benevento 2-0: La Dea scaccia le streghe, e vede il traguardo Champions a Genova

Più che scacciare le streghe del Benevento, l’Atalanta ieri sera ha cacciato via i brutti pensieri di un improbabile e improvviso tonfo sulla strada della Champions.

Una match non brillantissimo contro un avversario che ha giocato con il coltello tra i denti a brevi tratti, ed è bastato alzare il ritmo nei giusti momenti per chiudere il match senza troppi patemi d’animo.

Complice forse anche la pioggia, l’Atalanta non ha volito rischiare di giocare al massimo, risparmiando energie preziose per il rush finale di stagione. E tanto è bastato per riportarsi al secondo posto in classifica  a pari punti con il Milan.

Solito canovaccio (come dicono quelli bravi), solito Muriel in gol con il solito assist fenomenale di Malinovskyi. Tutto nella norma, come doveva essere, perché solo giocando come sa questa squadra può superare i suoi limiti.

Numeri da Champions

Diamo dei numeri che certifichino la grandezza di questa squadra e che dimostrano come sia la più accreditata e meritevole di andare in Champions la prossima stagione.

75 punti in 36 partite (media di 2,08 punti a partita)

86 gol fatti e 42 subiti (miglior attacco e 5° miglior difesa)

Muriel a quota 22 gol, capocannoniere della Dea e secondo a pari merito con Lukaku nella classifica generale

Bastano e avanzano questi al momento, anche se Gasperini sicuramente aggiungerebbe qualche dato in più sul collettivo o sulla crescita di altri giocatori (Romero e Djimsiti baluardi della difesa), I 10 gol di Gosens, l’exploit di Malinovskiy, il cinismo di Miranchuk dalla panchina….

Una cosa è certa, questa squadra sta meritando di comandare la maratona Champions, e a Genova il traguardo sarà più vicino che mai. Un passo alla volta sì, ma a Marassi servirà la falcata finale.




Le pagelle di Atalanta-Benevento

ROMERO SOLITO GIGANTE, PASALIC ENTRA E FA SUBITO CENTRO

Una gara meno pirotecnica di domenica a Parma, ma quanto basta per poter a casa la vittoria: l’Atalanta lo fa con una prova da squadra matura e senza concedere nulla ad un avversario apparso in disarmo. Romero giganteggia dietro, Muriel fa ancora centro e i cambi ancora una volta premiano Gasp con Pasalic che entra e chiude la gara.

LE PAGELLE:

ALL.: GASPERINI 7: gara a senso unico, ma non facile. La sua squadra dimostra maturità anche senza brillare: anche oggi pesca il jolly con i cambi con Pasalic che gli chiude la partita. Meta vicina, da provare a centrare sabato. Avanti tutta!

GOLLINI s.v.: si prende un sacco di pioggia e fa da spettatore non pagante.

HATEBOER 6: spinge a tratti complice anche la posizione più arretrata del solito che non lo agevola. Comunque sufficiente.

PALOMINO 6.5: non impegnato particolarmente, svolge con ordine il compito assegnato.

ROMERO 7: giganteggia in area cancellando le poche e rare iniziative ospiti. Bravissimo su Barba poco dopo il gol del vantaggio di Muriel.

GOSENS 6.5: magari non brillantissimo, ma fa comunque valere la sua qualità e sostanza. (DJMSITI 6: rimpiazza il compagno in un ruolo non propriamente suo cavandosela comunque benino).

DE ROON 7: fondamentale il suo apporto la in mezzo ad azzerare ogni qualsiasi iniziativa ospite.

FREULER 7: molto bene anche lui, dove non arriva il suo compagno di reparto ci pensa Remo.

PESSINA 6.5: poco più di un tempo per sfiorare il gol in avvio, offrire un paio di palloni molto interessanti ai compagni e tener botta con grande personalità. (PASALIC 7: entra come meglio non si può nel match, raccoglie l’assist di Zapata e chiude il discorso regalando una seconda metà di ripresa di relax ai compagni e al mister).

MALINOVSKYI 6.5: meno brillante che in altre occasioni ma ciò nonostante offre lo splendido velo che manda in porta Muriel sul gol che rompe l’equilibrio (ILICIC 6.5: bene anche lui, nel finale va anche vicino al gol trovando l’opposizione di Montipò).

MURIEL 7: si tira dietro da solo mezza difesa del Benevento che però non può nulla quando spunta all’improvviso e piazza la giocata dell’1-0. Gol numero ventidue in campionato per lui. Fenomeno! (MIRANCHUK 6.5: il suo velo sull’azione del raddoppio della Dea è un vero colpo di classe).

ZAPATA 6.5: la sua gara è di sacrificio, un po’ grigio nel primo tempo ma nella ripresa regala il bellissimo assist a Pasalic che gli apre la strada al raddoppio. (LAMMERS s.v.: dentro nel finale).




L’Atalanta torna seconda sotto la pioggia: Benevento battuto, Champions sempre più vicina

SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-BENEVENTO 2-0: MURIEL E PASALIC STENDONO LE STREGHE

Il traguardo a un passo, ma ancora da conquistare: l’Atalanta fa il suo dovere sotto la pioggia dello Stadium, batte un Benevento in palese difficoltà con un gol per tempo e torna seconda a braccetto col Milan. Gara non delle più entusiasmanti sicuramente dei ragazzi del Gasp che hanno però il merito di sbloccarla con Muriel a metà primo tempo, contenere bene le sporadiche offensive degli ospiti (primo loro tiro effettivo nello specchio della porta a cinque minuti dalla fine) e nella ripresa raddoppiare grazie ai giusti cambi del Gasp che ne inserisce diversi tra cui Pasalic che raddoppia sul perfetto assist di Zapata. In caso di vittoria sabato a Genova contro il Grifone la banda del Gasp staccherà il pass per la Champions League addirittura con un turno di anticipo.

Bergamo: Il ventiduesimo sigillo in campionato di Luis Muriel e il gol della sicurezza del neo entrato Pasalic riportano l’Atalanta al secondo posto in classifica e, a due giornate dalla fine, l’avvicinano alla terza qualificazione alla Champions consecutiva. Gara senza storia, anche se stavolta non è un’Atalanta spettacolare, straripante, ma quel che si vede basta e avanza per battere un timido Benevento, sempre più vicino alla retrocessione.

GASP A TUTTA COLOMBIA: mister Gasperini torna a quattro dietro arretrando così Gosens ed Hateboer ma davanti inserisce Muriel insieme a Zapata con Malinovskyi a suo supporto e Pessina in mezzo con De Roon e Freuler mentre torna tra i pali Gollini dopo la squalifica. Negli ospiti, Pippo Inzaghi punta davanti su Lapadula e Gaich con l’ex De Paoli che parte dalla panchina.

MURIEL LA SBLOCCA AL VENTESIMO: nubi minacciose in cielo a Bergamo all’ingresso delle due squadre in campo con il match che prende il via e la Dea è pericolosa subito al sesto con Pessina che manda fuori di pochissimo dopo un bello scambio con Muriel ai limiti dell’area. L’Atalanta insiste e sblocca il match a metà del primo tempo con una bellissima azione che Malinovskyi innesca pescando Muriel in area di rigore sannita ed il colombiano anticipa Montipò in uscita e mette dentro l’1-0.

ZAPATA CI PROVA, PALLA FUORI: il Benevento reagisce subito e Romero è bravissimo su Barba a respingere la conclusione in area del giocatore sannita e deviando in corner. Inizia a cader la pioggia sullo Stadium e il match, dal ritmo sicuramente non entusiasmente, rallenta ulteriormente e le occasioni latitano: a due dalla fine ci prova Zapata con una girata in area che però si spegne sul fondo. Ultimo telegramma di una prima frazione di gara che si chiude con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, GASP CAMBIA E SUPERMARIO RADDOPPIA: si riparte senza cambi dopo l’intervallo e con Muriel che dopo nemmeno un minuto fa una magia in area con il pallone e conclude ma Montipò gli devia in corner la conclusione. I suoi non riescono a dar una via definitiva al match e allora il Gasp prova a cambiare al tredicesimo inserendone tre: Ilicic, Pasalic e Djimsiti per Malinovskyi, Pessina e Gosens. A metà ripresa c’è posto anche per Miranchuk che entra al posto di Muriel. E proprio uno dei neo entrati, il croato numero ottantotto mette a segno il gol della relativa tranquillità per la Dea al ventunesimo: bella combinazione tra Zapata e Pasalic che deve solo spingere la palla in rete e superare ancora una volta Montipò.

A TRE PUNTI DAL TRAGUARDO!: una gara di se già complicata per il Benevento diventa ulteriormente complessa con il raddoppio di una Dea che resta in completa situazione del match e gli ospiti finiscono per chiudere pure in dieci quando Caldirola rimedia un doppio cartellino giallo in pochi minuti che gli costa la doccia anticipata. Negli ultimi minuti dentro anche Lammers che concede fiato a Zapata nel finale di match dove nel primo dei tre di recupero ci prova Ilicic in diagonale ma Montipò manda in corner. Titoli di coda per un match si chiude di li a poco con l’Atalanta che con il 2-0 sul Benevento torna seconda in classifica a braccetto con il Milan ed è a questo punto a tre punti dalla matematica certezza di centrare un posto nella prossima Champions League. Sabato a Genova contro il Grifone il primo match point per i nerazzurri per staccare il pass per l’Europa dei grandi per il terzo anno di fila. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

ATALANTA-BENEVENTO 2-0 (primo tempo 1-0)

RETI: 22′ p.t. Muriel (A), 22′ s.t. Pasalic (A)

ATALANTA (4-2-3-1): Gollini, Hateboer, Romero, Palomino, Gosens (14′ s.t. Djimsiti), Freuler, de Roon, Pessina (14′ s.t. Pasalic), Malinovskyi (14′ s.t. Ilicic), Zapata (44′ s.t. Lammers), Muriel (21′ s.t. Miranchuk) – All.: Gasperini

BENEVENTO (5-3-2): Montipò, Tuia, Caldirola, Glik, Barba (29′ s.t. Letizia), Hetemaj (29′ s.t. Depaoli), Viola (13′ s.t. Ionita), Dabo (40′ s.t. Tello), Improta, Gaich (13′ s.t. Caprari), Lapadula – All.: Inzaghi

ARBITRO: Davide Massa di Imperia

NOTE: gara di andata: Benevento-Atalanta 1-4 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 40′ p.t. Tuia (B), 6′ s.t. de Roon (A), 10′ s.t. Barba (B), 15′ s.t. Ionita (B), 35′ s.t. Caldirola (B), 35′ s.t. Ilicic (A) – espulsi: 37′ s.t. Caldirola (B) per doppia ammonizione – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, caccia alle Streghe per provare a ipotecare un posto in Champions League

BERGAMO, ORE 20.45

DEA, OCCHIO ALLE TRAPPOLE DI UN BENEVENTO QUASI DISPERATO

Il traguardo è li, a pochi passi e l’Atalanta vuol centrarlo il prima possibile: ad una settimana dalla finalissima di Coppa Italia contro la Juve, ai ragazzi del Gasp mancano sei punti (ammesso che i bianconeri le vincano tutte) per aver la certezza di staccare il terzo, storico, pass per l’accesso ai gironi di Champions League. L’occasione per avvicinare la meta è quella di questa sera contro il Benevento che non verrà tuttavia in gita di piacere a Bergamo: i sanniti infatti, dopo un gran girone di andata sono crollati nel ritorno ed ora sono terz’ultimi e rischiano seriamente una clamorosa retrocessione e daranno sicuramente battaglia ad una Dea che però dovrà trovare la forza e la concentrazione per non perdere la grande chance e mettere così una mezza ipoteca ad un nuovo piazzamento nell’Europa che conta.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: nonostante il calendario di queste ultime due settimane della stagione non conceda tregua, il Gasp pare intenzionato a cambiare poco rispetto alla formazione che ha vinto a Parma: Pessina potrebbe trovar posto in avanti per Ilicic insieme a Malinovskyi mentre Zapata sembra favorito su Muriel in attacco. Sulle fasce potrebbe rivedersi Hateboer invece di Maehle. Dietro tocca ancora a Palomino con Toloi ancora K.O. mentre tra i pali probabile il rientro di Gollini dopo la squalifica.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Djimsiti, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina: Malinovskyi, Zapata – All.: Gasperini

BENEVENTO (3-5-1-1): Montipò; Tuia, Glik, Barba; Depaoli, Dabo, Viola, Ionita, Letizia; Iago Falque; Lapadula – All.: F. Inzaghi




Le pagelle di Atalanta-Benevento

BERISHA E’ COMUNQUE DECISIVO, POI POCO DA SALVARE

Nonostante la vittoria c’è molto da rivedere nella prestazione dei nerazzurri di questa sera: discorso a parte per Berisha (decisivo con quell’intervento su Armenteros) e bomber-Cristante che sono una spanna sopra il resto della squadra che questa sera ha fatto decisamente molta fatica contro il bunker del Benevento che ha retto per buona parte del match. Nella ripresa il Gasp prova anche Ilicic per Toloi ma la carta non sortisce gli effetti sperati.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 6.5: i suoi hanno il fiatone e l’avversario ci mette del suo mettendo il pullman davanti alla porta gli complicano, e non poco, i piani: nella ripresa prova la mossa offensiva con Ilicic ma ancora una volta il muro giallorosso pare aver ragione fino al guizzo di Cristante che vale si tre punti ma non salva i suoi da una serata decisamente sottotono rispetto a Liverpool.

BERISHA 7: inoperoso per larga parte del match, si fa trovare pronto prima su Armenteros nel primo tempo e nel finale su quella punizione insidiosissima conquistata a pochi secondi dalla fine dagli ospiti. Bene.

TOLOI 6.5: un buon primo tempo, poi nella ripresa lascia il campo per provare la mossa offensiva in attacco (ILICIC 5.5: passa il pallone a Cristante che vale il gol-partita ma al di la di questo appare troppo fumoso e macchinoso).

CALDARA 6.5: bene la dietro, dove concede solo le briciole agli avversari. Bravo.

MASIELLO 6.5: si soffre poco la dietro oggi anche grazie a lui. Poche sbavature, buona la sua prova.

CASTAGNE 6: benino, nella ripresa deve arretrare dopo l’uscita di Toloi ma complessivamente si vede pochino.

DE ROON 6: fa girar tanto il pallone ma anche lui non riesce a sfondar molto il muro eretto dagli ospiti.

FREULER 6: benino, si fa più vedere nella ripresa provando anche la conclusione dalla distanza un paio di volte ma senza però rendersi particolarmente pericoloso.

HATEBOER 6.5: un paio di palloni buttati che meritavano miglior sorte, ma complessivamente continua il suo processo di crescita che fa ben sperare.

CRISTANTE 7: decisivo. Nonostante perda tanti, troppi palloni rispetto alle sue partite-standard, ma ha il merito di trovare il jolly che vale tre punti che tengono i suoi in una posizione di classifica che consente di guardare anche chi sta sopra. Bravo!

CORNELIUS 5.5: stasera non brilla come in Europa. Ha la chance da titolare ma dimostra per l’ennesima volta di esser più uomo da partita in corsa più che dal primo minuto. (PETAGNA 5.5: sicuramente fa qualcosa in più rispetto al compagno di reparto, però non riesce ad essere determinante come avrebbe voluto il mister).

GOMEZ 5.5: qualche cross interessante, ma lo stato di forma del Papu non è quello dei tempi d’oro nell’ultimo periodo e lo si nota vistosamente. (PALOMINO s.v.: entra nel finale. Ingiudicabile).




Tre punti sì, ma quanta fatica: l’Atalanta torna alla vittoria e lascia il Benevento a zero

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-BENEVENTO 1-0: COLPO DI BRYAN, MA CHE FATICA!

I nerazzurri tornano alla vittoria anche in campionato in una partita che pareva ad un certo punto stregata e decisa da un gran colpo da biliardo di Cristante alla mezz’ora della ripresa che piega la resistenza di un Benevento ordinato e pure pericoloso, specie nel primo tempo quando Armenteros nel finale chiama Berisha alla grande parata che salva il risultato; ripresa a ritmo sempre lento con Gasperini che le prova un po’ tutte per andare a caccia di un gol che arriva ad un quarto d’ora dalla fine e vale tre punti preziosissimi per un’Atalanta che sale a quota diciannove punti in classifica sorpassando la Fiorentina e agganciando il Toro con cui se la vedrà proprio sabato sera nell’anticipo nella tana dei granata.

Bergamo: una vittoria, per non “vedere le streghe”: l’Atalanta che incanta in Europa e zoppica in campionato cerca una svolta questa sera proprio contro i giallorossi campani che vengono appunto chiamati “streghe” e non hanno ancora trovato un punto nelle prime tredici giornate di serie A stabilendo un vero e proprio record poco invidiabile. Una classica partita “trappola” per Gomez e compagni che, se non affrontata con la giusta determinazione e concentrazione, può riservare inaspettate sorprese e rivelarsi più complicata di quel che sulla carta può apparire.

CORNELIUS TITOLARE: cambia poco mister Gasperini che sceglie un undici molto simile a quello che ha dato spettacolo in Europa; due soli i volti nuovi: Caldara riprende il suo posto in difesa e Cornelius rileva Petagna al centro dell’attacco con Masiello che stringe i denti in difesa ed è in campo dal primo minuto; nel Benevento, De Zerbi, che non ha nemmeno convocato Lazaar e Parigini e deve fare i conti con l’assenza di Ciciretti, schiera Armenteros come terminale offensivo, supportato ai lati da Lombardi e D’Alessandro, ex di giornata.

GELO E RITMO BASSO: serata gelida al Comunale con temperatura prossima allo zero e match che inizia a ritmi piuttosto blandi ma con i nerazzurri che creano le prime occasioni al sesto con un tentativo di Castagne di testa troppo debole e parato dal portiere e poi con una punizione del Papu in area che trova Cornelius libero di colpire di testa ma con mira sbagliata e il pallone che finisce sopra la traversa; al quarto d’ora si vedono anche gli ospiti con Venuti che manda in area la sfera per la testa di Costa che manda sul fondo.

LA DEA SPINGE MA BERISHA E’ DECISIVO: a metà del primo tempo ancora Benevento pericoloso, da Lombardi per Armenteros che conclude in diagonale da fuori area con la sfera che esce non di molto sul fondo; l’Atalanta risponde a tre dalla mezz’ora con un numero di Gomez in area, conclusione in diagonale su cui Cornelius manca di un nulla la deviazione a porta vuota; danese tuttavia che è apparso in posizione di fuorigioco. Col passare dei minuti aumenta la spinta dei nerazzurri che al trentasettesimo ci provano con Cristante da fuori area con pallone che finisce a fil di palo; due minuti dopo il Benevento spezza l’assedio nerazzurro e si rende pericolosissimo con un traversone in Area per la testa di Armenteros che chiama Berisha alla grande parata che salva letteralmente la Dea dalla beffa. Scampato il pericolo la squadra del Gasp torna a spingere ed a due dall’intervallo il Papu prova l’invenzione in area per Hateboer tutto solo che però sbaglia di testa mandando sul fondo; ultimo sussulto di un primo tempo che va in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, DENTRO ILICIC: il match riprende dopo il riposo con nessun cambio da parte di Gasperini nell’undici atalantino e con Gomez che inizia subito andando sul fondo al terzo crossando per la testa di Cristante che però colpisce debole tra le braccia di Brignoli. Ci mette il carico il tecnico nerazzurro al sesto inserendo anche Ilicic ed andando a togliere addirittura Toloi per cercare ulteriore forza la davanti; dieci minuti dopo è poi il turno di Petagna che rileva Ilicic in attacco.

NIENTE PAURA, CI PENSA CRISTANTE: al diciannovesimo l’Atalanta si rende pericolosa con una bella giocata del Papu in area, pallone per l’accorrente Masiello che conclude e la sfera finisce sull’esterno della rete dando l’illusione del gol. Scorrono i minuti ed il match pare sempre più un rompicapo irrisolvibile per i ragazzi del Gasp che alla mezz’ora pescano il jolly dal mazzo con Cristante, che prende palla e ai limiti dell’area fa partire una conclusione angolata quanto basta a battere Brignoli e sbloccare il match: 1-0 per l’Atalanta.

BENE SOLO I TRE PUNTI: resta quindi un quarto d’ora tra i nerazzurri ed un successo che in campionato manca dal successo interno sul Verona, mentre ad un minuto dal novantesimo il Gasp si gioca anche la carta-Palomino al posto di un esausto Gomez prima dei quattro minuti di recupero che regaleranno l’ultimo brivido ai tifosi nerazzurri con una punizione conquistata dagli ospiti ai limiti dell’area proprio a pochi secondi dallo scadere su cui Berisha è bravo in uscita con i pugni a liberare l’area dalla minaccia a pochi istanti dal triplice fischio che libera l’urlo del pubblico semi-congelato del Comunale: torna al successo l’Atalanta, una vittoria sporca e sofferta (contro un Benevento che resta inchiodato a quota zero) che però vale tre punti pesantissimi che le consentono di risalire ulteriormente in classifica e restare nel gruppo di quelle che puntano a qualcosina di più della salvezza: ma per far questo occorre però un cambio di passo decisamente diverso da quello visto stasera, magari a cominciare già sabato nell’anticipo di quelli tosti in casa del Toro… avanti tutta!

IL TABELLINO

ATALANTA-BENEVENTO 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: Cristante al 30′ s.t.

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi (7′ st Ilicic), Caldara, Masiello; Castagne, De Roon, Freuler, Hateboer; Cristante, Gomez (45′ st Palomino); Cornelius (15′ st Petagna) – A disposizione: Rossi, Gollini, Orsolini, Gosens, Vido, Kurtic, Mancini, Haas, Joao Schmidt – All.: Gasperini

BENEVENTO (4-3-3): Brignoli; Venuti, Djimsiti, Costa, Di Chiara; Chibsah (35′ st Memushaj), Del Pinto, Cataldi; Lombardi, Armenteros (1′ st Puscas), D’Alessandro (21′ st Kanouté) – A disposizione: Belec, Coda, Viola, Gyamfi, Antei, Gravillon, Donnarumma, Brignola – All.: De Zerbi

ARBITRO: Pasqua di Tivoli.

NOTE: serata fredda, terreno in ottime condizioni – ammoniti: Costa, Venuti, De Roon – calci d’angolo: 9-3 per l’Atalanta – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




E’ di nuovo il campionato: forza Atalanta, lascia il Benevento fermo a zero!

BERGAMO, ORE 20.45

LIVERPOOL E’ ALLE SPALLE, ORA TESTA AL CAMPIONATO

Dopo le fatiche e le gioie di coppa per l’Atalanta è il momento questa sera di scender di nuovo in campo per il posticipo che chiude la quattordicesima giornata di Serie A in cui i ragazzi del Gasp cercheranno di tornare alla vittoria anche in campionato nella sfida contro il Benevento, formazione ancora ferma a zero punti da inizio stagione; classica partita-trappola quella che attende Gomez e compagni questa sera contro un avversario che nelle ultime uscite è andato vicino alla conquista dei primi punti in serie A e che vede in quella del Comunale una sorta di ultima spiaggia in cui gettare il cuore oltre l’ostacolo: per questo l’Atalanta non potrà permettersi distrazioni o leggerezze in un match che, al contrario di quanto può recitare la classifica, non sarà sicuramente una passeggiata.

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LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Palomino; Castagne, Cristante, Freuler, Hateboer; Ilicic, Petagna, Gomez – All.: Gasperini

BENEVENTO (4-3-3): Brignoli; Venuti, Antei, Costa, Di Chiara; Memushaj, Viola, Cataldi; Lombardi, Armenteros, D’Alessandro – All.: De Zerbi