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SERIE A: PRIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 2-1: prima di campionato con sconfitta per la squadra di Colantuono che passa per prima contro il Cagliari con la rete di Stendardo ma viene rimontata un minuto dopo dalla rete di Naiggolan e, nella ripresa, dal gol di Cabrera. Nerazzurri pimpanti solo nella seconda parte del match quando vanno più volte vicini al pareggio con Livaja che centra anche un palo; troppo poco per poter uscir indenni dal match che i sardi vincono lasciando Denis e compagni a zero punti in classifica.

Trieste: via ombrelloni, secchiello e paletta, si ricomincia! Riparte il campionato di serie A e per l’Atalanta riparte alla caccia alla salvezza numero tre dopo il ritorno nel paradiso del calcio di due campionati orsono. Obiettivo quota quaranta punti come ribadito più volte da mister Colantuono per poi, eventualmente, divertirsi e vedere l’effetto che fa per un gruppo di ragazzi rimasto praticamente immutato nel corso della sessione estiva di calciomercato a cui vanno ad aggiungersi gli innesti di Yepes e Nica in difesa, Migliaccio a centrocampo ed i rientri alla base del promettente Baselli e di Ardemagni, il cui futuro però verrà probabilmente deciso la prossima settimana prima della chiusura del mercato.

Alla scoperta del 4-3-3: pochi i movimenti in entrata e uscita si diceva, ma grande la novità che nel corso del ritiro estivo il tecnico Colantuono ha deciso di apportare alla sua Atalanta apportando l’assetto tattico verso un modulo a tre punte per dar maggior spazio e sfogo all’estro di Bonaventura e Livaja con in mezzo Denis come puntero di un attacco che, se ingranerà, promette scintille. Dopo il buon rodaggio del modulo nella convincente vittoria sul Bari in coppa Italia, la compagine atalantina cerca conferme nella trasferta contro i sardi in quel di Trieste vista l’indisponibilità continua dello stadio sardo da metà dello scorso campionato ancora oggi irrisolta.

Avvio sardo: si comincia così la stagione in un clima piuttosto surreale in uno stadio semideserto; partono forte i sardi che spingono da subito mettendo alle strette la difesa nerazzurra e chiamando subito Consigli all’intervento al terzo minuto con una conclusione da fuori di Nainggolan e la successiva deviazione in corner del portiere nerazzurro. Passata la sfuriata iniziale, il match ritrova un sostanziale equilibrio e dove arrivano anche i primi cartellini della stagione per Yepes da una parte (fallo su Pinilla) e Conti dall’altra (entrata scomposta su Kone). Sono tuttavia i sardi a provarci con convinzione, Sau al dodicesimo va a calciare e la sfera esce non lontano dall’incrocio. Al quarto d’ora ci prova anche Conti su punizione da buona posizione, Consigli intercetta e la difesa atalantina libera l’area.

Nerazzurri timidi: l’Atalanta risponde un minuto dopo con un pallone che arriva in area e scavalca Rossettini favorendo Denis che, intercettata la sfera, prova il pallonetto che scavalca il portiere ma finisce sopra la traversa. I padroni di casa ci riprovano ancora da calcio piazzato e nuovamente con Conti che tenta di calciar in porta, ma la difesa atalantina intercetta e manda in corner la minaccia. Poco da dire, i sardi fanno la partita, mentre l’Atalanta ed il suo nuovo modulo faticano ad ingranare, con Colantuono che passeggia nervosamente in panchina.

L’avvocato detta legge: mentre il pallino resta in mano ai sardi, l’Atalanta trova il break al minuto ventisette andando a guadagnare corner con Raimondi e, sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, spunta la testata vincente di Stendardo che batte Agazzi e porta i nerazzurri in vantaggio alla prima occasione capitata ai ragazzi di Colantuono.

Nemmeno un minuto, sbuca Nainggolan: il tempo di annotare (ed esultare) il primo gol atalantino in questa stagione e, nel giro di un minuto il Cagliari rimette subito a posto le cose trovando il gol del pareggio che arriva al termine di una bella azione di Sau che offre a Nainggolan un pallone che altro non è che un rigore in movimento e non fallisce per il gol dell’immediato pareggio dei sardi.

Finale tranquillo: tornato in equilibrio, il match torna nelle mani dei padroni di casa che paiono avere una marcia in più di un’Atalanta troppo timorosa, che aspetta l’avversario e, quando prova a ripartire, spesso pasticcia troppo rendendosi praticamente inoffensiva. Ritmo che però cala da li fino alla fine di un primo tempo che si chiude con le due squadre in parità ed un’Atalanta che deve cercare di fare di più e riordinare le idee.

Carmona pericoloso: senza cambi durante l’intervallo riprende il match con un’Atalanta che parte subito con un piglio ben diverso da quello del primo tempo ed andando vicina al gol dopo una bella azione di Kone che apre per Carmona che si accentra prima e si defila poi e calcia chiamando Agazzi alla grande parata e conseguente deviazione in corner. Complessivamente i nerazzurri paiono messi meglio in campo ed i padroni di casa hanno maggiori difficoltà a proporsi dalle parti di Consigli.

Cabrera indigesto: al decimo il Cagliari va vicino al gol del ribaltone con Sau, che fa tutto bene entrando in area ma non la conclusione che risulta alta sopra la traversa con Consigli in uscita: pericolo scampato. Al quarto d’ora Colantuono inserisce Maxi Moralez in ruolo di un Bonaventura un po’ in ombra sino a questo momento con l’intento di provar a dar maggior imprevedibilità all’attacco atalantino. Tuttavia è il Cagliari a riprendere ancora con forza a premere e, al diciassettesimo riesce a ribaltare il punteggio iniziale andando in rete col debuttante Cabrera che sfrutta al meglio l’ennesima incursione di Murru e riesce a trovar il diagonale vincente che batte Consigli per la seconda volta.

Sprechi esagerati: immediata la risposta atalantina che va vicinissima al pareggio al ventiduesimo con Maxi Moralez che prova a schiacciare di testa un cross di Cigarini e la sfera sibila vicino al palo della porta di Agazzi. Mister Colantuono inserisce anche De Luca (al posto di Kone) in campo portanto il carico offensivo il più possibile verso la porta sarda ed alla mezz’ora è più che ghiotta l’occasione fallita da Livaja che, ben smarcato in area da Cigarini manda alto il pallone del possibile pareggio a tu per tu con Agazzi.

Dannato palo: il forcing nerazzurro non si ferma, e la sfortuna si accanisce contro i ragazzi di Colantuono alla mezz’ora quando, da una mischia in area la palla arriva a Livaja che riesce a girarsi e tirare ma tra l’attaccante e il gol ci si mette il palo stavolta e la sfera resta in campo.

Esordio amaro: problemi per Del Grosso, il terzo campo di Colantuono è forzato con l’ingresso (ed esordio) del rumeno Nica. I sardi pareggiano il conto dei pali al quarantesimo quando il neo entrato Ibarbo salta la difesa atalantina, entra in area e conclude con Consigli che devia la palla sul legno. Scorrono i minuti e Denis e compagni paiono aver perso la grinta che li aveva portati a sfiorare in più occasioni il punto del pareggio. Cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro non bastano per veder l’Atalanta impostare qualcosa che possa produrre pericoli particolari alla porta di Agazzi ed il cammino nerazzurro in questo campionato, come nella scorsa stagione, inizia con un nulla di fatto ed una sconfitta che sicuramente non è il miglior modo per iniziare il campionato. C’è tempo sicuramente per rifarsi, ma occorre evitare di regalare un tempo e troppo spazio agli avversari ogni partita.

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