Due autogol, poi Cassano e persino Schelotto: poker-Parma, l’Atalanta frana anche al Comunale.

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA-PARMA 0-4: DISFATTA INTERNA PER I NERAZZURRI, IL PARMA DILAGA AL COMUNALE

Partita davvero incredibile quella del Comunale, con i nerazzurri che partono bene e reclamano subito per un fallo da rigore di Lucarelli non sanzionato ma incassano poco più tardi il gol degli ospiti firmato da Molinaro ma con la deviazione decisiva di Stendardo; un paio di ghiotte occasioni per pareggiare sventate da Mirante ed in avvio di ripresa tocca a Consigli salvar la porta nerazzurra, poi alla mezz’ora il clamoroso autogol di Benalouane che porta i ducali sul 2-0 che taglia le gambe a Denis e compagni che subiscono anche le reti di Cassano su punizione e dell’ex Schelotto in pieno recupero. Una goleada che non rispecchia certo quanto visto in campo, ma che di fatto fa cadere il fortino del Comunale e butta a terra il morale dei nerazzurri, che incassano così la seconda sconfitta consecutiva per una classifica che, tutto sommato, rimane comunque buona.

Bergamo: a cinque mesi di distanza dal pirotecnico 4-3 del Tardini che evidenziò le prime lacune da trasferta dell’Atalanta, i nerazzurri ed Parma si ritrovano oggi a campi invertiti sul terreno del Comunale per un match tra due squadre senza patemi di classifica ma a caccia di ulteriori conferme per mettere il prima possibile in cassaforte la salvezza. Proprio del pericolo distrazioni ed eccessivi rilassamenti il tecnico Colantuono ha tenuto a sottolineare nella conferenza stampa pre-partita: guai a pensare che i giochi siano fatti, basta poco per ritrovarsi di nuovo nei guai. Non sarà certo facile contro un Parma che non ha mai perso nelle ultime undici di campionato, formazione ostica quella emiliana, con Cassano che rimane con le sue qualità una mina vagante.

Ai piedi di Baselli: la squalifica di Cigarini mette nuovamente in rampa di lancio Baselli nei cui piedi vengono messe le chiavi del centrocampo atalantino con Moralez e Denis la davanti ad attendere palloni utili per far male al Parma.  L’applaudito Donadoni esclude dal primo minuto Amauri ma si affida Palladino e Cassano in avanti con Gargano in cabina di regia.

Parte l’Atalanta, segna il Parma: avvio decisamente in palla dei nerazzurri che protestano subito al primo minuto quando un evidente tocco di mano in area di Lucarelli non è sanzionato dall’arbitro con un penalty che pareva nettissimo; ancora Atalanta pochi minuti dopo alla conclusione con Carmona dalla distanza, la sfera è rimpallata sulla barriera del Parma che manda la sfera in fallo laterale. La partenza convincente dei nerazzurri è però gelata all’ottavo dalla prima offensiva ospite che trova subito il gol del vantaggio con una conclusione di Molinaro in area che trova la deviazione involontaria di Stendardo che infila Consigli e porta così il Parma sull’1-0.

Maxi spreco: il gol incassato a freddo non demoralizza i nerazzurri che tentano sin da subito di raddrizzar il risultato riprendendo il comando delle operazioni ma rendendosi veramente pericolosi solo al ventiquattresimo quando è capitale l’occasione sciupata da Moralez, ben pescato in area, che colpisce di testa a colpo sicuro ma troppo centrale con Mirante che si supera ed evita il gol del pari con gli ospiti che, sul capovolgimento di fronte, vanno a concludere con Biabiany con un velenoso diagonale deviato che finisce in corner facendo la barba al palo. Partita sicuramente piacevole con continui rovesciamenti di fronte e l’Atalanta che torna ad insistere nuovamente sul finale di primo tempo andando anche a guadagnare un paio di corner dai cui sviluppi però l’azione sfuma. E con questi ultimi sussulti nerazzurri si chiude senza recupero il primo tempo al Comunale con gli ospiti avanti per 1-0.

Consigli e Mirante sugli scudi: si ricomincia così senza alcun cambio dopo l’intervallo ed il Parma si divora dopo due minuti il pallone del possibile raddoppio, provvidenziale la parata di Consigli sulla conclusione a colpo sicuro di Gargano che era stato ben pescato in area atalantina. I nerazzurri rispondono al settimo con un colpo di testa di Bonaventura in occasione di una palla messa in mezzo da Baselli ma anche stavolta Mirante si supera e devia in corner.

Dentro anche Livaja: si rivede Livaja al quarto d’ora quando Colantuono lo inserisce in campo al posto di Raimondi, che esce zoppicante a seguito di un precedente scontro di gioco; Benalouane prova la sassata dalla distanza al ventiduesimo e Mirante si supera nuovamente per mandar la sfera in corner. Controrisposta ospite in occasione di una conclusione da fuori, c’è la deviazione del neo entrato (ed ex) Schelotto, e Consigli deve a sua volta superarsi trovando la deviazione tempestiva in corner. Non sta bene Baselli, ed è così costretto Colantuono al secondo cambio inserendo Migliaccio al suo posto.

Benalouane-shock: con la gara che si appresta a vivere il suo ultimo quarto d’ora finale di alta intensità, a due minuti dalla mezz’ora arriva l’inspiegabile episodio che si verifica quando Benalouane è autore di una clamorosa autorete nel tentativo di passar verso a Consigli un cross da destra in area, finisce per batter il proprio portiere inspiegabilmente portando così il Parma sul 2-0.

Cassano firma il tris: l’inspiegabile autogol taglia gambe e testa ai nerazzurri che, tre minuti più tardi, capitolano nuovamente quando Cassano è lesto a finalizzar al meglio la punizione concessa dalla trequarti mettendo nel sacco la bella conclusione che fa dilagare i ducali anche se, onestamente, il punteggio inizia ad assumere proporzioni esagerate per quanto messo in campo da Denis e compagni.

Pure Schelotto…: finale davvero inutile di una partita, purtroppo, già abbondantemente chiusa in cui l’ultimo affronto nel finale arriva nel gol in pieno recupero dell’ex Schelotto che porta a ben quattro i gol dei ducali: risultato imbarazzante, pive nel sacco in una partita che fa cadere una certezza fin qui avuta. Il fortino del Comunale viene abbattuto, ed a questo punto trovar anche qualche punticino in trasferta è sicuramente importante per evitare pericolose sofferenze nella coda del campionato. Guai ad abbattersi, ma questa lezione che serva perchè è proprio vero che gli episodi decidono le partite, ma le distrazioni sono da evitare se ci si vuol regalare un futuro sereno. Non molliamo ragazzi!