Atalanta in finale grazie a Pessina: dalla cessione al ruolo di “Eletto”

Guarda caso, l’Atalanta ritrova uno splendido Pessina e torna a macinare chilometri e gol anche in Coppa Italia (ovviamente il tono è ironico). Ma sopratutto torna in finale di Coppa dopo due anni.

Non solo lui, perché si vince sempre insieme e si perde sempre insieme in una grande squadra, e chi parla solo dei singoli (che magari non ci sono più) dovrebbe rivedere il suo concetto di coerenza sportiva.

Matteo Pessina detto l’equilibratore ritrova la sua posizione tra le linee, e la Dea torna a convincere e a far paura a tutte.

Una storica doppietta che oltre ad alzare il suo valore di mercato e ingolosire le big, rende felice Gasp e soprattutto i tifosi atalantini che tanto hanno creduto in lui.

Il Pigmalione piemontese non ha perso i suoi poteri. Solo chi non ha mai giocato a calcio  può pensare di sopperire all’assenza di un giocatore universale come il Papu con la quantità anziché con la qualità. Ma Gasp ha aggiunto anche un pizzico di equilibrio tattico e forza fisica in più che in questo calcio moderno non guasta affatto.

Da giocatore in partenza, Pessina ha saputo mettersi in gioco e a disposizione del mister, ricoprendo un ruolo che ha sempre avuto nelle corde.

Atalanta, Pessina come “Neo”

Un po’ di Neo di Matrix ha dovuto scoprire e allinearsi ad un mondo veloce e “surreale” come quello dell’Atalanta, scoprendo solo in seguito di poter rivestire i panni dell’Eletto.

Nel film l’obiettivo finale era quello di smascherare il mondo virtuale creato dalle macchine e quindi risvegliare le coscienze degli esseri umani dalla simulazione creata da Matrix.

Un compito sicuramente complicato, ma visto l’andazzo e il turbinio di opinioni suscitate dalla partenza dell’argentino, appare di certo non meno complicato l’obiettivo del centrocampista monzese. Prendere l’eredità di Gomez e “liberare” le coscienze degli scettici dalla figura ingombrante del Papu. Un’ombra che continua a vivere nella testa di giornalisti e pseudo tifosi quando le cose vanno male o non tanto bene.

Sicuramente la doppietta rifilata al Napoli è un primo passo che dimostra l’attitudine di Pessina a voler e poter rivestire questo importante ruolo. Prossima tappa, risvegliare le coscienze anche nel resto del mondo, a partire dall’Europa, con il Real Madrid già nel mirino.