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TORINO-ATALANTA 2-1: brutta prestazione dei nerazzurri, che incassano una sconfitta pesante nel match-salvezza contro il Torino in una gara particamente a senso unico dove la squadra di Colantuono ha subito il forcing granata ed ha tirato in porta solamente una volta in novanta minuti. Partita difficile con i padroni di casa che premono e passano sul finire del primo tempo con un gol di Cerci; nella ripresa Denis e compagni soffrono ma il neo entrato Livaja conquista alla mezz’ora il rigore che il Tanque trasforma per il pareggio atalantino che dura una manciata di minuti fino alla rete di Birsa a tre minuti dal novantesimo che regala i tre punti ai granata e rende amara la domenica di un’Atalanta apparsa involuta e sulle gambe, con una classifica che si fa sempre più preoccupante.

Torino: per dare continuità al cammino serve andare oltre alle difficoltà, all’emergenza tra infermeria e squalifiche e tirare fuori tutto, con un cuore nerazzurro grande così: l’Atalanta che sbarca a Torino per la sfida con i granata e con mezzo sorriso che arriva dai quattro punti nelle ultime due giornate di campionato cerca continuità alla strada intrapresa, per tenersi lontana il più possibile dalle zone calde della classifica ed anche per togliersi qualche sassolino dagli scarpini dopo quel pesante 5-1 subito all’andata che brucia ancora parecchio in quella che fu una gara difficile da interpretare ancora oggi a distanza di qualche mese.

Il ritorno di Moralez: per il match dell’Olimpico mister Colantuono riporta sulla rampa di lancio Maxi Moralez, che dopo tre turni passati in panchina torna a far coppia con Denis nell’attacco nerazzurro con il centrocampo che vede il ritorno di Radovanovic tra i titolari anche per via delle squalifiche pesanti di Bonvaventura e Biondini. Tra i padroni di casa da tener d’occhio come sempre l’ex Rolando Bianchi e Cerci in ottima forma.

Grazia-Barreto: un quarto d’ora piuttosto soporifero con le due squadre nella classica fase di studio e tocca al Toro avere la prima occasione del match con Barreto che lavora un bel pallone, viene smarcato da un compagno che lo proietta a tu per tu con Consigli ma, fortunatamente, l’ex giocatore dell’Udinese spreca tutto spedendo la sfera alle stelle sopra la traversa. Altra occasione per i granata pochi minuti dopo, tocca a Cerci andar a concludere di potenza, Consigli con un colpo di reni manda in corner.

Sotto assedio: continua col passare dei minuti l’evidente stato di difficoltà di un’Atalanta che fatica ad impostare e subisce l’iniziativa avversaria con Maxi Moralez che appare spaesato e la squadra che fatica a mantenere un basilare possesso di palla che permette ai granata di andare a concludere nuovamente alla mezz’ora con Bianchi ed ancora una volta Consigli coi pugni sventa la minaccia e Canini libera in corner. Al minuto trentatre guadagna punizione dal limite dell’area la squadra di casa per un fallo di Stendardo su Bianchi con i granata che si affidano a Cerci per la battuta e la barriera che devia in corner. Ancora Toro al trentanovesimo con Consigli che esce male in occasione di un corner e Gazzi che colpisce la sfera ma, fortunatamente, manda alto.

Castigo-Cerci: dopo aver sprecato diverse occasioni, quando il primo tempo sembrava incanalato verso il pareggio, in occasione di una azione d’attacco Maxi Moralez sbaglia il passaggio per Denis agevolando il recupero della difesa granata che fa subito ripartire l’azione lanciando Cerci con l’ex nerazzurro che si fa metà campo di corsa, penetra in area e fulmina Consigli con un diagonale che finisce nell’angolino dando ai padroni di casa quello che appare un giusto vantaggio al termine di un primo tempo in cui il match dell’Atalanta è riassunto nello score della azioni da gol/tiri in porta: zero in tutto.

Tocca a Livaja: si riparte dopo l’intervallo con Colantuono che lancia subito nella mischia Marco Livaja al posto di Radovanovic per cercare di scuotere un’Atalanta che nel primo tempo è apparsa a tratti inguardabile. Il copione pare però cambiare davvero poco, al quarto va a un passo dal gol Rolando Bianchi con una staffilata da fuori area che fa la barba al palo della porta di Consigli.

Tanto fumo, poco arrosto: Del Grosso mette in mezzo un pallone insidioso al sesto, Gillet esce basso e respinge ma nessun giocatore nerazzurro è sulla traoiettoria della sfera; sul fronte opposto Consigli deve uscire in maniera provvidenziale per fermare il tentativo di Barreto, ben smarcato da Cerci su punizione. Al tredicesimo Carmona guadagna punizione da buona posizione a pochi passi dalla lunetta dell’area di rigore granata con Denis che prova la battuta di potenza e la palla che sbatte sulla barriera: cenni di protesta da parte dei nerazzurri per un presunto fallo di mano in barriera.

Brivido Barreto: le cose non vanno bene e Colantuono ricorre ad un altro cambio a metà ripresa inserendo Scaloni per Bellini; azione elaborata dei nerazzurri al minuto ventitre con tentativo di conclusione finale di Cazzola che spara in curva. Ben di altro tenore il tentativo di Barreto due minuti più tardi, la cui girata al volo si stampa sulla traversa e finisce sul fondo.

Undici metri di Tanque: quando la svolta pare non arrivare, una fiammata riporta i nerazzurri in careggiata quando sembrava che le speranze stessero per diminuire con lo scorrere dei secondi: Denis apre bene per Livaja che penetra in area e viene travolto da Gillet in uscita con l’ex portiere del Bari che intercetta prima la sfera ma poi travolge l’ex interista e l’arbitro indica il dischetto del rigore: momenti palpitanti, va Denis dal dischetto e, nonostante Gillet intercetti, la sfera finisce nel sacco con l’Atalanta che riporta il match in parità.

Castigo-Birsa: incassato il pareggio, il Toro torna a fare gioco con i nerazzurri che paiono troppo contratti in difesa del prezioso pareggio appena conquistato. La stanchezza si fa sentire nel finale, ma ancora una volta è il minuto quarantadue a punire i nerazzurri quando Cerci manda in area un pallone che vede spuntare la zampata di Birsa, bravo ad anticipare Scaloni, e mettere dentro il gol del nuovo vantaggio granata a tre minuti dalla fine del match. Rimangono a quel punto pochi minuti ai nerazzurri per tentare di rimettere in piedi un match davvero complicato in cui è stata palese la difficoltà di Denis e compagni nel creare situazioni pericolose nell’area granata.

Se non tiri non vinci: così nemmeno i quattro minuti di recupero bastano ad evitare la sconfitta che, per quanto visto in campo, è la giusta sintesi di una partita che ha mostrato una involuzione netta sotto il profilo del gioco e della grinta rispetto alle ultime due confortanti uscite. Un passo falso pericoloso, con la classifica che ci accorcia, ringraziando i risultati dagli altri campi che hanno dato una piccola mano a rendere meno spaventosa una domenica di quasi-paura con un match ripreso per i capelli e perso nel finale: ma tirando una sola volta in porta in novanta minuti è difficile pretendere di poter portare a casa qualacosa di positivo in una partita di calcio…

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