Atalanta, ricomincio da tre: non brilla ma sbanca Marassi con un gol per tempo.

SERIE A, PRIMA GIORNATA

SAMP-ATALANTA 0-2: DI TOLOI E LOOKMAN LE RETI DECISIVE

Va bene così: il cantiere-Atalanta vince a Genova in casa della Samp e si porta via i primi tre pesantissimi punti stagionali di questa stagione con una gara attenta, con qualche brivido ma colpendo l’avversario nel momento giusto con un gol per tempo grazie a Toloi e il neo arrivato Lookman che si presenta ai tifosi nerazzurri come meglio non poteva fare.

La banda di Gasperini torna a Bergamo con tre punti pesantissimi per l’Atalanta: il gol di Toloi (26’ del primo tempo, a chiusura di una combinazione Zapata-Pasalic), preceduto da un palo clamoroso di Maehle, dà il via a una partita completamente diversa, soprattutto per la Samp, che poi crolla definitivamente solo alla fine di un recupero infinito di sei minuti. Ma sul verdetto finale ha giocato un ruolo determinante il gol annullato al quindicesimo a Caputo, dopoché il Check Var, con il direttore di gara Dionisi richiamato al monitor da Pairetto, ha segnalato un tocco di Leris, autore dell’assist, su Maehle. Il gol prima concesso e poi tolto ai blucerchiati ha dato nuovo vigore all’Atalanta, sin li davvero poca cosa. E a quel punto fatalmente la maggiore qualità e organizzazione degli ospiti è riuscita ad avere il sopravvento.

Certo, nel primo tempo prima del gol annullato a Caputo c’erano stati due lampi, uno per parte, ma senza esito. Prima Léris murato al momento del tiro e poi Zapata sprecone al quinto da buona posizione. Lookman ha dato il cambio a Muriel nell’Atalanta, ma ai blucerchiati è mancata la giocata in velocità per creare la superiorità in avanti. E la sfida è proseguita così sino al termine, con la Samp ancora una volta masticare amaro per il destro senza fortuna su punizione di Sabiri che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Gasperini e alla sua Atalanta andando a sbattere sul palo. Giampaolo ha perso poi Léris per crampi e si è giocato la carta dell’esperienza con il capitano Quagliarella, il cui diagonale alla mezz’ora ha messo paura a Musso e che ha cercato il bis al trentottesimo con un tocco delizioso sopra la traversa dopo averla toccata.

C’è ancora strada da fare, però contro una Samp così in difficoltà i due hanno trovato una discreta intesa, con Zapata più utile quando partiva da dietro. Giampaolo ha dato fiducia a Djuricic, schierato largo a sinistra mentre Sabiri fa il suo (ma ha fatto vedere prestazioni migliori), Caputo punge, Leris e Augello spingono, ma non è abbastanza, anche perché dopo l’ora di gioco la spinta cala e una Samp su ritmi meno alti non aiuta certo a mettere pressione all’Atalanta. Che cambia strategia, contiene la Samp, evita i guai e cerca di limitare i guai dalle parti di Musso.

Il raddoppio della Dea arriva in pieno recupero così al 50’ ecco il due a zero definitivo di Lookman. Il campionato della Dea inizia così con un sorriso grande così dopo una partita tirata e sofferta con la consapevolezza che la strada da percorrere è ancora molto lunga con la speranza che dal mercato arrivino gli innesti giusti tanto tattesi da tecnico e tifosi.




Le pagelle di Samp-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6.5: senza incantare, ma con la giusta cinicità. Soffre, poi passa e poi soffre ancora chiudendo i conti nel finale con il neo arrivato Lookman. Siamo lontani sicuramente dalla Dea che incantava l’Italia per ora, ma si prende tre punti e morale. Il resto (si spera) verrà da se.

MUSSO 6: poche parate degne di nota, una uscita da brividi nella ripresa, poi viene graziato sul palo in occasione della punizione di Sabiri.

TOLOI 7: non poteva che essere il capitano a tirar fuori la Dea dai guai nel momento in cui pareva la Samp a comandare il gioco. Il gol cambia tutto e costringe gli avversari a cambiar registro. Determinante. (SCALVINI 6: dentro al posto di Toloi nel finale, non commette gravi errori).

OKOLI 5.5: alla prima in serie A, un esordio tra luci per alcune belle giocate attente e tempestive in copertura, ma anche qualche ombra come quel fallo ingenuo che causa la punizione di Sabiri che sbatte sul palo. Avrà tempo e modo per crescere.

DJIMSITI 6.5: bene, copre con ordine e ogni tanto propone anche qualche iniziativa offensiva.

HATEBOER 6.5: qualche scatto importante e anche qualche ottimo passaggio una volta arrivato sul fondo. Nell’occasione del palo di Maehle offre un vero e proprio cioccolatino che il danese sciupa.

KOOPMEINERS 6.5: l’eredità di Freuler è pesantissima, però lui non demorde e si fa trovare pronto disputando una discreta partita.

DE ROON 6.5: torna nel suo ruolo naturale ed i risultati si vedono… bene.

MAEHLE 6: timido e impaurito per almeno un’oretta, nel finale mostra qualche cosa in più. Il sei è un voto di incoraggiamento (ZORTEA s.v.)

PASALIC 6: bene nel primo tempo, nella ripresa sparisce un po’ dai radar (MALINOVSKYI s.v.:)

MURIEL 5.5: fumoso e lento, tenta qualche tocco di tacco senza fortuna. Non ci siamo ancora. (LOOKMAN 7: però, che biglietto da visita! Segna due volte, una di queste in fuorigioco e l’altra decisiva per mettere il match definitivamente in ghiaccio. Se il buongiorno si vede dal mattino…)

ZAPATA 7: grinta, coraggio, potenza. Duvan è già in forma, i suoi compagni non ancora ma la dedizione alla causa è encomiabile. Bravo!




Il cantiere-Atalanta prepara l’esordio: a Marassi tra incognite (tante) e certezze (poche)

LA DEA ALL’ESORDIO STAGIONALE CONTRO LA SAMP

Una estate relativamente tranquilla, con il mercato che entra nel vivo proprio a ridosso dell’inizio della nuova stagione che chiama l’Atalanta al riscatto dopo l’ottavo posto dell’ultimo anno che l’ha così tenuta fuori dalle coppe Europee per la prima volta dopo sei anni. La conferma di mister Gasperini è la base portante da cui ripartire di una squadra che domani a Marassi sarà molto simile come giocatori a quella che ha concluso la scorsa stagione ma che pare destinata a mutare notevolmente. La partenza freschissima di un baluardo come Freuler con destinazione Inghilterra, quella di Pessina ad inizio Luglio per la neo promossa Monza unita alle tante sirene più o meno veritiere che continuano a suonare dalle parti di Zingonia lasciano pensare ad una mezza rivoluzione alle porte. Con un campionato che però sta per cominciare, tra mille incognite e un gruppo che pare un cantiere aperto: è stato riscattato Demiral dalla Juventus, è arrivato Ederson (domani infortunato) dalla Salernitana e anche Lookman pochi giorni fa dal Lipsia: difficile vederlo in campo già domani a Marassi contro una Samp che ha perso qualche giocatore importante ma conta su un gruppo unito e compatto guidato da mister Giampaolo per garantirsi un’altra salvezza, magari meno al cardiopalma.

PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Augello; Vieira; Leris, Rincon, Sabiri, Djuricic; Caputo – All.: Giampaolo

Squalificati: Leverbe

Indisponibili: Conti, Gabbiadini, Trimboli

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Okoli, Djmsiti; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Pasalic, Malinovskyi (Muriel); Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: 

Indisponibili: Carnesecchi, Palomino, Zappacosta, Ederson.

NUMERI & STATISTICHE

La Sampdoria ha vinto 39 delle 100 sfide di Serie A contro l’Atalanta (31N, 30P), solo contro la Roma (40) i blucerchiati hanno ottenuto più successi nel torneo.

Con il successo per 4-0 nell’ultimo confronto di campionato lo scorso 28 febbraio, l’Atalanta ha vinto tre sfide consecutive contro la Sampdoria per la prima volta in Serie A. Più in generale la Dea è rimasta imbattuta in sei delle ultime sette gare contro i blucerchiati in campionato (5V, 1N).

Sampdoria e Atalanta si affronteranno per la quinta volta nella gara d’esordio in un campionato di Serie A: i blucerchiati sono imbattuti in queste sfide (2V, 2N), l’ultima delle quali è stata disputata il 14 settembre 1986 (1-0 per i liguri, sfida decisa da un autogol di Prandelli).

L’Atalanta ha vinto tutti gli ultimi quattro incontri nel primo match della stagione in Serie A, già record (prima di questa striscia non era mai andata oltre i due di fila) – in queste quattro gare più recenti la Dea ha realizzato 13 gol (3.3 di media).

Nel 2022 nessuna squadra ha perso più partite della Sampdoria in Serie A: 13 su 19, al pari del Venezia – quella blucerchiata è anche la formazione che ha pareggiato di meno nel periodo (solo una volta contro il Verona il 23 aprile).

L’Atalanta ha perso gli ultimi due match dello scorso campionato senza segnare alcun gol, con Gasperini alla guida solo una volta la Dea ha infilato una striscia di tre partite di fila senza reti all’attivo: tra settembre e ottobre 2018.




Le pagelle di Sampdoria-Atalanta

ALL.: GRITTI 8: ormai è una garanzia. Quando il Gasp è squalificato e lui va in panchina il successo è una costante; pure l’ultimo successo a Marassi con la Samp lo scorso anno lo vedeva in panchina. Un vero e proprio talismano.

MUSSO 7: gran intervento su Caputo nel finale di primo tempo che evita il possibile 2-2 della Samp. Sul gol non può nulla.

LOVATO 7: la partita che volevamo: attento, preciso e pulito. Concede nulla agli avversari).

PALOMINO 7: dura un tempo, ma basta e avanza per meritarsi un ottimo voto. La speranza è che possa recuperare il prima possibile vista l’emergenza totale dietro (SCALVINI 7: un partitone! Complice anche una Samp decisamente timida, ma lui non si fa certo impaurire. Con personalità!)

DE ROON 7: ormai ci ha preso gusto a star li dietro; e anche oggi non sfigura nonostante la posizione di totale sacrificio che gli comporta a fare il difensore.

ZAPPACOSTA 7.5: un’ira di Dio nel primo tempo: imprendibile, dispensa gli assist a Duvan che gli consentono di ribaltare una partita che non era certo iniziata col piglio giusto. (PEZZELLA s.v.: dentro nel finale).

FREULER 7: a tutto campo, lo si vede in avanti e in fase di copertura. Uomo ovunque.

KOOPMEINERS 7: qualche pallone di troppo perso nel finale, ma anche per lui una gran partita.

MAEHLE 7: sfiora il gol in avvio, poi il Gasp gli cambia posizione e resta sempre una spina del fianco per la Samp.

PASALIC 7: le sta giocando praticamente tutte ultimamente, oggi magari non al top come in altre circostanze ma sempre molto utile e prezioso. (ILICIC 8: entra e Colley gli da subito il benvenuto con una brutto fallo che pare irritarlo, invece è proprio lui nel finale a regalare la perla che vale il gol che sigilla la partita. Così ci piace!)

MALINOVSKYI 7: pochi palloni persi, un paio di buone occasioni sprecate. Bene. (MIRANCHUK 6.5: mette nel finale sui piedi di Piccoli un pallone che meritava sicuramente di essere sfruttato meglio).

ZAPATA 7.5: ne segna due (anche se uno verrà poi dichiarato autogol), sfiorando anche il terzo. Gol e anche grande sacrificio per la squadra, spesso ripiega in difesa ad aiuto dei compagni. (PICCOLI 6: entra nel finale e sciupa il pallone che poteva chiudere anzitempo il match).




Più forte anche dell’emergenza: l’Atalanta da rimonta manda al tappeto la Samp e torna a sorridere

SERIE A, DECIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 1-3: DOPPIO DUVAN E ILICIC RIBALTANO LA DORIA

Genova: l’Atalanta torna a sorridere. Dopo il pareggio beffa nei minuti di recupero con l’Udinese, la Dea vince 3-1 in rimonta a Marassi contro la Sampdoria e ritrova i tre punti. La squadra di D’Aversa inizia benissimo e sblocca il match al 10′ con Caputo, bravo a sfilare alle spalle della difesa bergamasca e a battere Musso. La Dea reagisce e si scatena sulla destra con uno Zappacosta straripante: il primo assist al pari di Zapata (deviato da Askildsen, assegnato l’autogol) e poi il secondo quattro minuti più tardi, sempre per l’incornata del colombiano. Nella ripresa la partita è aperta, ma è l’Atalanta ad andare più vicina alla terza rete, che arriva nei minuti finali con un lampo di Ilicic che segna un gol meraviglioso con un mancino dei suoi. In attesa della partita dell’Inter ad Empoli, la Dea raggiunge i nerazzurri di Milano al terzo posto.

SI RIVEDE MAEHLE: l’infermeria nerazzurra non si svuota, ma il Gasp (oggi squalificato, in panchina il vice-Gritti) recupera Maehele che viene schierato sulla fascia con Zappacosta mentre dietro nulla cambia con De Roon ancora una volta impiegato fuori ruolo e davanti Zapata supportato da Malinovskyi e Pasalic con Koopmeiners titolare in mezzo. Nella Samp ci sono Caputo e Gabbiadini davanti con D’Aversa che deve fare a meno anche di Auguello.

INIZIA LA DEA, MA SEGNA CAPUTO: lutto al braccio per la Dea all’ingresso delle squadre in campo, i nerazzurri ricordano Umberto Colombo, ex nerazzurro dell’Atalanta che vinse la coppa Italia nel 1963 scomparso ieri con il match che prende il via e per i ragazzi del Gasp subito due belle iniziative: prima Zapata con un diagonale manda sul fondo di pochissimo, poi Zappacosta trova benissimo Maehle in area che di testa manda a lato anche stavolta di un nulla. All’improvviso però, la Samp al nono ha la palla buona e la sfrutta subito: un rimpallo favorisce Caputo che scatta sul filo del fuorigioco ed, in area di rigore, deve solo superare Musso e firmare il gol dell’1-0 per la Doria.

ZAPATA BUM-BUM, RIBALTONE-ATALANTA: sotto di un gol quasi senza sapere come, la Dea è però brava a reagire subito ed al sedicesimo arriva il pari dalla bella combinazione da Zapata per Zappacosta che dalla fascia restituisce il triangolo al colombiano che di testa piega le mani di Audero. La partita ora è nelle mani salde dei ragazzi del Gasp che arrivano a completare la rimonta cinque minuti dopo il pari: ancora la premiata ditta Zappacosta-Zapata con un altro cross perfetto del primo che il secondo mette di testa ancora alle spalle Audero: 2-1!

MUSSO SALVA SU CAPUTO: ora il copione del match è completamente cambiato e l’Atalanta è in controllo del match con la Samp che fatica a riorganizzarsi ed i nerazzurri sono attenti a non concedere spazio ai blucerchiati; dove non ci arriva la difesa nerazzurra, arriva Musso che al trentacinque respinge la conclusione ancora di Caputo che si vede negare il gol del pari dal portierone della Dea. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude così con i nerazzurri avanti 2-1 dopo uno di recupero.

RIPRESA, K.O. ANCHE PALOMINO, C’E’ SCALVINI: non smette di accanirsi la sfortuna in casa atalantina con Palomino che esce malconcio a fine primo tempo e non riesce a rientrare in campo per la ripresa: c’è il baby-Scalvini al suo posto nella inedita difesa nerazzurra formata da De Roon, Lovato ed il ragazzo della primavera atalantina in un secondo tempo che prende il via senza troppi sussulti; al quarto d’ora entra anche Ilicic in campo al posto di Pasalic nello scacchiere nerazzurro.

DUVAN SFIORA IL TRIS: ripresa davvero avara di emozioni con la Dea che gestisce bene il vantaggio e la Samp che fatica a farsi vedere dalle parti di Musso; alla mezz’ora spazio anche a Miranchuk e Pezzella al posto di Malinovskyi e di uno stremato Zappacosta. A nove dal gong grande occasione per il tris di Zapata: Maehle si libera sulla fascia dopo un tacco di Ilicic e mette un pallone delizioso per il panterone nerazzurro che gira a rete ma il pallone è fuori di un soffio.

ILICIC, MAGIA PER IL 3-1 FINALE: nel finale c’è spazio anche per Piccoli in avanti al posto di Zapata che poco dopo viene ben imbeccato da Miranchuk e fallisce una ghiotta chance di fare tris. La Samp non riesce proprio a pungere, la Dea invece si e al terzo dei quattro di recupero va a chiudere il match con una autentica perla di Josip Ilicic che prende palla dalla fascia, fa fuori due difensori e batte Audero con un gol fantastico a pochi centimetri dalla linea di fondo. 3-1, partita in ghiaccio che si va a chiudere pochi istanti dopo. La Dea torna a vincere, convincere e si prende (almeno fino alle ore 23 di stasera) il terzo posto insieme all’Inter. La strada per ripartire sembra essere davvero quella giusta.

IL TABELLINO:

SAMPDORIA-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-2)

RETI: 10’ p.t. Caputo (S), 17’ p.t. aut. Askildsen, 20’ p.t. Zapata (A), 49’ s.t. Ilicic (A).

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Dragusin, Yoshida, Colley (20’ s.t. Ciervo), Murru (11’ s.t. Chabot); Candreva, Askildsen (39’ s.t. Ekdal), Silva (39’ s.t. Torregrossa), Thorsby; Gabbiadini (20’ s.t. Quagliarella), Caputo – All.: D’Aversa

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Palomino (1’ s.t. Scalvini), Lovato; Zappacosta (33’ s.t. Pezzella), Freuler, Koopmeiners, Maehle; Pasalic (14’ s.t. Ilicic), Malinovskyi (33’ s.t. Miranchuk); Zapata (41’ s.t. Piccoli) – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

ARBITRO: Prontera di Bologna

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: 14’ p.t. Palomino (A), 25’ p.t. Thorsby (S), 29’ p.t. Askildsen (S), 36’ p.t. Colley (S), 19’ s.t Ilicic (A), 46’ s.t. Chabot (S), 48’ s.t. Freuler (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

Foto di copertina di Sportmediaset.it




Atalanta, questa sera a Marassi contro la Samp una nuova occasione di riscatto.

GENOVA, ORE 18.30

CACCIA AI TRE PUNTI DOPO LA BEFFA DI DOMENICA

Per smaltir subito l’amarezza del pari subito in pieno recupero domenica dall’Udinese, l’Atalanta va di scena questo pomeriggio a Marassi per il turno infrasettimanale di campionato dove i ragazzi del Gasp sfideranno la Samp di D’Aversa con l’obiettivo di tornar subito a sorridere e recuperare terreno anche in classifica. Partita delicata per i nerazzurri, ancora falcidiati dalle assenze per infortuni (recupera il solo Maehle) e con il tecnico Gasperini costretto a far di necessità virtù per l’ennesima volta; di contro una Samp reduce dal successo sullo Spezia ma con una classifica ancora corta e che darà sicuramente battaglia.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: l’unica buona notizia dall’infermeria per il Gasp arriva da Maehle che ha smaltito la febbre ed è quindi utilizzabile questa sera in campo al posto di Pezzella sulla fascia; per il resto poche novità dietro dove De Roon sarà ancora una volta costretto ad inventarsi difensore mentre davanti insieme a Zapata e Malinovskyi andrà uno tra Muriel e Pasali.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Dragusin, Yoshida, Colley, Augello; Depaoli, Adrien Silva, Thorsby, Candreva; Quagliarella, Gabbiadini – All.: D’Aversa

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Lovato, Palomino, De Roon; Zappacosta, Koopmeiners, Freuler, Maehle; Malinovskyi; Muriel, Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Prontera di Bologna




LA DEA RIPRENDE QUOTA CON LE SUE ALI: MAEHLE SULLA SCIA DI HATEBOER (SENZA RODAGGIO)

L’Atalanta elimina le scorie della Champions, vincendo e convincendo per 0-2 in trasferta al Ferraris contro il vecchio volpone Ranieri che questa volta non ha potuto fare molto contro il cinismo e la maturità dei nerazzurri, dando forse maggiore importanza al derby contro il Genoa in programma nel turno infrasettimanale.

Una partita fondamentale da vincere per riprendere la propria corsa in campionato. Anzi, visti i protagonisti di giornata, per spiccare il volo e mantenersi in equilibrio al terzo posto, agganciando la Juventus (con una partita in meno sì, ma che deve comunque essere giocata).

ALI SPIEGATE- Senza ali tu lo sai non si vola, recita Battisti in una nota canzone, e sappiamo benissimo come per l’Atalanta il contributo degli esterni in questi anni abbia fatto la differenza.

L’epurazione gasperiana di gennaio dei vari Mojica, De Paoli e Piccini ha costretto agli straordinari Gosens da una parte e Maehle dall’altra, quest’ultimo complice la lungodegenza di Hateboer.

Tuttora Gasp deve fare di necessità virtù e non concede mezzo respiro al panzer tedesco, che non sembra subire particolari contraccolpi psicofisici. Robin Gosens  anche oggi ha timbrato il cartellino con una delle sue classiche reti  da incursore seriale sulla sinistra. Un bottino più da attaccante di ruolo che da esterno a tutto campo: 8 reti e 4 assist, per un totale di 21 gol e 15 assist dal 2017, che gli conferiscono lo status di esterno più prolifico allenato dal Gasp.

Prima di raggiungere i livelli stratosferici del suo omologo, Maehle dovrà farne di chilometri su quella fascia, ma come dice il detto “chi ben comincia è a metà dell’opera”.  Il danese è stato buttato nella mischia precocemente, saltando di fatto la formalità del rodaggio gasperiniano che ai tempi Hateboer e Gosens furono costretti a seguire.

Nonostante questo passaggio mancante, il danese ex Genk dimostra di sentirsi a suo agio negli schemi e negli ingranaggi atalantini. Una crescita costante di partita in partita, frutto di caratteristiche tecniche, fisiche e mentali che sicuramente hanno contribuito al suo processo di crescita esponenziale sotto la guida del Gasp.

Contro i blucerchiati è arrivato il primo assist come coronamento di una parte di stagione notevole, sopra alle aspettative, e guarda caso a beneficiarne è stato proprio il suo compagno sulla corsia opposta. Un’azione degna del miglior Hateboer, e chissà che questa neonata intesa tra le due ali non possa continuare far spiccare il volo alla Dea, magari anche in lidi più internazionali.