Più Atalanta, ma Ospina para tutto: 0-0 a Napoli, si decide tutto nella gara di ritorno

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI ANDATA

NAPOLI-ATALANTA 0-0: PIU’ DEA NEL PRIMO TEMPO, ARMISTIZIO NELLA RIPRESA

Nè vincitori, nè vinti ma con qualche rammarico: finisce 0-0 il match di andata a Napoli tra i nerazzurri ed i partenopei, con i ragazzi del Gasp che nel primo tempo sfiorano almeno in un paio di occasioni il gol ma senza riuscire a sfondare. I padroni di casa contengono i nerazzurri con ordine ma non riescono praticamente mai a pungere. Ne esce una gara piuttosto brutta, sopratutto nella ripresa quando anche la squadra del Gasp allenta la presa ed inizia a pensare di giocarsi tutto nel match di ritorno a Bergamo di mercoledì prossimo. Una prova discreta dei nostri a cui è però mancato il guizzo vincente, complici anche le ottime parate del portiere di casa Ospina.

Napoli: si decide tutto a Bergamo la prossima settimana. L’Atalanta ci ha provato a vincere al Maradona, ma gli errori dei suoi giocatori negli ultimi 15 metri e le ottime parate di Ospina hanno tenuto inchiodato il risultato ad uno 0-0 che va bene a un Napoli che si sta riprendendo da un periodo negativo e che aveva bisogno di un’altra prova convincente in fase difensiva per ritrovare autostima. Tutto aperto e probabilmente al Gewiss Stadium la sfida sarà un po’ diversa se il Napoli recupererà almeno Osimhen.

DUO COLOMBIANO DAVANTI: con Hateboer ancora ai box gioca Maehle in fascia al suo posto con il tecnico Gasperini che recupera Gosens sull’altra corsia e Romero in difesa dopo la negatività al tampone per il Covid e sorprende davanti schierando Muriel e Zapata con Pessina a supporto ed Ilicic inizialmente in panchina. Nel Napoli, ci sono Politano, Lozano ed Insigne davanti con l’ex Petagna inizialmente in panchina varando una inedita difesa a tre a specchio quindi con i nerazzurri.

PARTITA SUBITO VIVACE: la cornice triste e desolata dello stadio San Paolo (ora intitolato a Maradona dopo la scomparsa dell’argentino) accoglie le squadre all’ingresso in campo con il match che comincia all’insegna dell’equilibrio e con il Napoli che al settimo conclude in porta con Insigne (bravo Gollini a distendersi e deviar in corner) e poi la Dea risponde al decimo con una punizione di Muriel che Ospina alza in calcio d’angolo.

PESSINA E TOLOI VICINI AL GOL: poco dopo il ventesimo l’Atalanta ha una grande occasione sugli sviluppi dell’azione di Muriel per Pessina che prova la conclusione, Ospina respinge in uscita, sulla ribattuta calcia Freuler, ma Di Lorenzo respinge. Ancora la Dea che controlla le operazioni e sfiora nuovamente il vantaggio quando Toloi si ritrova tutto libero in area e calcia d’esterno davanti a Ospina con la palla che finisce fuori di un soffio. Sempre i nerazzurri al trentottesimo provano a rendersi nuovamente periocolosi: Gosens per Muriel che controlla e prova la conclusione ma il tiro finisce alto. Con i ragazzi del Gasp sicuramente più pericolosi, ma poco concreti, si chiude senza recupero un primo tempo che vede le due squadre inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, MURIEL SFIORA SUBITO IL GOL: nessun cambio dopo l’intervallo e la ripresa prende il via con i medesimi ventidue della prima parte di match e con Muriel subito pericolosissimo al secondo minuto quando conclude in area partenopea ma Ospina in uscita è ancora decisivo a salvare i campani. La ripresa non ha tuttavia i ritmi della prima parte di gara anche se i nerazzurri non rinunciano a proporre gioco e cercare la soluzione offensiva. A tre dalla mezz’ora primi due cambi per il Gasp con Ilicic e Pasalic che entrano in campo per Muriel e Pessina.

SI DECIDE TUTTO TRA UNA SETTIMANA: a dieci dalla fine c’è spazio anche per Lammers che entra in campo al posto di uno stanchissimo Zapata ma non riesce tuttavia a mettersi in evidenza. La gara si trascina stancamente fino al novantesimo con le due squadre che decidono di non rischiare e rinviar tutto a settimana prossima. I sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara serviranno solo alla statistica di un match in cui il Napoli ha pensato a non prenderle e la Dea ha giocato praticamente solo un tempo. Appuntamento tra una settimana per capire chi staccherà il pass per la finalissima di coppa Italia.

IL TABELLINO:

NAPOLI-ATALANTA 0-0

NAPOLI (3-4-3): Ospina; Maksimovic, Manolas, Koulibaly; Di Lorenzo, Demme (21′ st Elmas), Bakayoko, Hysaj; Politano (21′ st Petagna), Lozano (37′ st Osimhen), Insigne (24′ st Zielinski) – A disposizione: Meret, Contini, Ghoulam, Rrahmani, Mario Rui, Lobotka, Cioffi – Allenatore: Gattuso

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (28′ st Pasalic); Muriel (28′ st Ilicic), Zapata (35′ st Lammers) – A disposizione: Gelmi, Rossi, Caldara, Malinovskyi, Ruggeri, Ghislandi, Scalvini, Gyabuaa, Miranchuk – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Fabbri di Ravenna

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: Koulibaly (N) e Romero (A) – recuperi: 0′ p.t. e 6′ s.t.




Atalanta, è l’ennesima meraviglia: strapazzato il Valencia, la Dea sogna i quarti di Champions

CHAMPIONS LEAGUE, ANDATA OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-VALENCIA 4-1: HATEBOER APRE E CHIUDE IL POKER

Eh si, chi glielo spiega ora a chi, dopo le prime tre sconfitte su tre gare nel girone, pensava che questa squadra non fosse adatta alla Champions? Come finirà a Valencia nella gara di ritorno non possiamo saperlo, ma anche oggi i ragazzi di Gasperini regalano spettacolo ed una notte da sogno (l’ennesima) ai propri tifosi. 4-1 a un Valencia che viene travolto dai gol di Hateboer (doppietta), e nel mezzo le due perle di Ilicic e Freuler con gli spagnoli che trovano un go a venti dalla fine che mette pepe su una gara di ritorno in cui i ragazzi del Gasp dovranno esser bravi e concentrati per confezionare l’ennesimo capolavoro e staccar il pass per i quarti. Ma adesso, godiamoci questa ennesima meraviglia, poi penseremo al futuro.

Milano: meravigliosa. Si rischia di essere monotoni e ripetitivi, ma questa Atalanta è davvero così: la squadra di Gasp stende 4-1 il Valencia e dimostra di volerci provare a conquistare uno storico quarto di finale di Champions League alla sua prima partecipazione. Ritmo alto e pressing demoliscono gli spagnoli che, va detto, nonostante i tanti infortunati hanno comunque le loro occasioni e trovano comunque nel finale il gol di Cheryshev che tiene comunque viva la speranza per il ritorno in Spagna del 10 marzo dove Gomez e compagni dovranno dimostrarsi più forti in tutto, anche del pubblico del Mestalla che sarà caldissimo.

PASALIC SBAGLIA, HATE LA SBLOCCA: si capisce in fretta che partita sarà: Pasalic all’ottavo ha subito una grande chance, ma il portiere Domenech si supera e gli nega un gol che pareva fatto ma che è già nell’aria: la Dea spinge con insistenza con il Papu e anche con Hateboer che sfrutta la molle resistenza di Gaya segnando il meritato 1-0, anticipando il piccolo terzino e mettendo dentro il cross da sinistra di Gomez. Valencia così subito alle corde, incapace di costruire e tenere il ritmo dei nerazzurri ma che ha una reazione, comincia a rischiare qualcosa alla mezz’ora quando Ferran colpisce il palo dopo una veloce punizione di Parejo che sorprende la difesa, subito dopo tiro da fuori di Guedes, troppo forte, per Kondogbia che si sfionda sul secondo palo senza arrivarci.

ILICIC, PERLA PRIMA DEL RIPOSO: una decina di minuti di smarrimento, poi la Dea riprende il controllo di se stessa e raddoppia, con un gran tiro di Ilicic poco fuori dall’area, contrastato poco e male da Kondogbia prima e Mangala, dopo. E’ così il 2-0 il risultato con cui la squadra del Gasp va al riposo dopo il minuto di recupero concesso dal direttore di gara.

RIPRESA, MAGIA DI FREULER, 3-0: il secondo tempo comincia com’era finito il primo: subito un liscio di Diakhaby, che fa gridare all’autogol e poi, arriva il gol che sigilla il match: Kondogbia perde il pallone dopo un contrasto con Gomez, arriva Freuler che si accentra e batte Domenech con uno splendido tiro a giro. La Dea è sul 3-0, i 45mila di San Siro sono in delirio.

POKER HATEBOER, POI ACCORCIANO GLI OSPITI: la squadra del Gasp è però un fiume in piena e così la gara non è finita: cinque minuti dopo palla da Pasalic per Ilicic che fa un velo per Hateboer (valutato dal Var in posizione regolare), l’olandese fugge sulla destra e batte ancora Domenech. Tuttavia, in una serata trionfale, c’è spazio per un piccolo neo, ovvero l’errore in disimpegno di Palomino, sfruttato da Chreyshev che ne approfitta e batte Gollini da fuori area.

QUALCHE RISCHIO, MA POI E’ GRANDE FESTA: il gol sveglia il Valencia, che nel finale va all’assalto e chiama la Dea a stringere i denti, Gasp inserisce con i cambi Zapata per Caldara poi nel finale Malinovskyi e Tamaze per il Papu e Pasalic con il passare dei minuti che avvicina la festa degli oltre 42mila festanti nerazzurri a San Siro. L’Atalanta costruisce il suo ennesimo capolavoro ed ora andrà a giocarsi tra tre settimane un sogno impensabile solo fino a qualche tempo fa: entrare tra le prime otto squadre d’Europa e portare la sua gente ai quarti di finale di Champions League. Crediamoci tutti insieme!

IL TABELLINO

ATALANTA-VALENCIA 4-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 16′ pt Hateboer (A), 42′ pt Ilicic (A), 12′ st Freuler (A), 17′ st Hateboer (A), 21′ st Cheryshev (V)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Caldara (30′ st Zapata); Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez (36′ st Malinovskyi), Pasalic (47′ st Tameze); Ilicic – A disp.: Sportiello, Djimsiti, Muriel, Castagne – All.: Gasperini.

VALENCIA (4-4-1-1): Doménech; Wass, Diakhaby, Mangala, Gayá; Ferran Torres, Parejo, Kondogbia, Soler; Gonçalo Guedes (19′ st Cheryshev), Maxi Gomez (28′ st Gameiro) – A disp.: Cillessen, Thierry, Costa, Sobrino, Gutierrez – All.: Celades

ARBITRO: Oliver (Inghilterra).

NOTE: spettatori: 43mila circa – ammoniti: Hateboer (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Valencia

ILICIC FENOMENO, DOPPIETTA DA SOGNO PER HATEBOER

Difficile trovare qualche difetto a questa ennesima impresa dei nostri: l’unico neo è sicuramente dovuto a quel gol subito che si poteva evitare e causato da una leggerezza di Palomino. Il resto sono lodi ad un Ilicic sontuoso, un Papu imprendibile ed un Hateboer che vive una partita semplicemente da sogno: doppietta per lui.

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 9: anche stasera ne inventa una più del diavolo e spacca la partita. La mossa di Hateboer per Castagne, poi quella donna rinunciare subito a Zapata mandano il Valencia in tilt regalando ai tifosi l’ennesima meraviglia.

GOLLINI 6.5: complessivamente bene, ma nel finale sbaglia un rinvio banale che poteva costare molto caro.

TOLOI 7: soffre solo nel finale, ma nel complesso disputa una ottima partita.

CALDARA 7: il forfait improvviso lo butta nella mischia e lui risponde alla grande con una partita di spessore (ZAPATA 6: dentro nel finale, un po’ macchinoso ma sufficiente).

PALOMINO 6: pesa l’errore in occasione del gol spagnolo. Sin li poco da dire. Sufficiente.

HATEBOER 8.5: la prima doppietta in champions non si scorda mai, e per uno come lui che al gol non è abituato vale doppio. Grande risposta al mister che lo ha messo in campo dandogli fiducia.

DE ROON 7: un gigante che ringhia in mezzo al campo; una sbavatura nel finale. Perdonato.

FREULER 8: sostanza, qualità e un gol davvero da leccarsi i baffi che porta i suoi al 3-0.

GOSENS 7.5: bene, sia in fase di spinta che in copertura lascia solo le briciole agli avversari.

PASALIC 7: ottima prova per lui, peccato per la grandissima occasione sciupata in avvio di gara con la grande risposta del portiere. (TAMAZE s.v.: solo pochi minuti nel recupero per lui)

GOMEZ 7.5: va subito a mille, è una meraviglia l’assist che porta al gol del vantaggio di Hateboer. (MALINOVSKYI s.v.: concede gli applausi al Papu nel finale).

ILICIC 8: il gol è una meraviglia, ma anche le sue giocate sono da strapparsi le mani per gli applausi. Immenso! 




Riecco la musichetta: dai Atalanta, regalaci un’altra notte da Champions!!!

MILANO, ORE 21

LA CARICA DEI 42MILA A SPINGERE LA DEA

L’attesa è finita: due mesi e mezzo dopo la strepitosa impresa di Kharkiv contro lo Shaktar che è valsa la qualificazione agli ottavi di finale, l’Atalanta attende il Valencia nella gara di andata della coppa dalle grandi orecchie che vedrà i nerazzurri spinti da oltre 42mila persone questa sera in quel di San Siro pronti a sostenere Gomez e compagni per cercare un risultato che consenta di poter sognare uno storico accesso ai quarti di finale. Partita importante contro un avversario con alcune assenza di peso ma assolutamente da non sottovalutare. Per sorprendere gli spagnoli occorrerà un’Atalanta formato gigante, quella insomma capace di stupire e rifilare gol a grappoli agli avversari in campionato e che dovrà cercare di mantenere inviolata la propria porta con una grande prova anche da parte del proprio reparto arretrato oltre che dell’atomico attacco nerazzurro.

SEGUI CON NOI A PARTIRE DALLE 21 IN DIRETTA DA SAN SIRO TUTTE LE EMOZIONI DI QUESTO MATCH DI CHAMPIONS ANCHE SUI NOSTRI CANALI SOCIAL FACEBOOK & TWITTER

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: non molti dubbi alla vigilia per mister Gasperini che può contare su tutta la rosa a disposizione e punta sulla conferma della formazione-tipo con Castagne e Gosens esterni ed il Papu a supporto di Ilicic e (forse) Zapata: già, perchè il tecnico nerazzurro potrebbe aver un dubbio sull’eventuale rinuncia al colombiano per provare la formula senza attaccanti; in quel caso toccherebbe a Pasalic arretrare dietro il Papu ed Ilicic in attacco.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimisti; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; A.Gomez; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini

VALENCIA (4-4-2): Doménech; Wass, Mangala, Diakhaby, Gayà; Ferrán Torres, Parejo, Kondogbia, C.Soler; Maxi Gómez, Guedes – All.: Celades

Arbitro: Michael Oliver (Inghilterra)




Le pagelle di Fiorentina-Atalanta

PALOMINO MEZZO DISASTRO, BENE PASALIC, ILICIC IN SERATA-TOP!

Quando in una partita si segnano molti gol, merito per gli attacchi ma parecchi demeriti vanno alle rispettive difese, ed in casa nerazzurra c’è molto da ridire sul pacchetto arretrato questa sera: su tutti Palomino, che con un palleggio sciagurato regala il pallone a Chiesa per riaprire il match, e poi Hateboer perde una palla così ingenua che innesca ancora il giocatore viola verso il 3-3 di Muriel. Peccato, una difesa colabrodo contro un attacco in gran spolvero, con un Ilicic in stato di grazia, un Gomez al top fino a quando la condizione lo consente e Pasalic in mezzo che fa gioco (e gol).

LE PAGELLE

ALL.: GASPERINI 7: rammarico sì, ma alla fine va bene anche a lui così. Perchè il risultato fuori casa mette in una situazione di leggero vantaggio la Dea, e per aver risposto a quanti credevano un po’ cotta questa squadra che ha sofferto il giusto contro un avversario temibilissimo in casa. Domenica li ritroveremo a Bergamo in campionato anche se la vera sfida decisiva sarà quella di aprile che vale il pass per la finale di Roma.

BERISHA 6.5: ne prende tre stasera ma senza particolari colpe, in compenso è attento con un paio di uscite determinanti fuori area ad evitare guai peggiori.

TOLOI 5.5: si avventura spesso in avanti per portar su i suoi, in compenso dietro stasera è anche lui spesso in difficoltà.

MANCINI 6: probabilmente il meno colpevole di tutti. Partita sufficiente, senza particolari acuti.

PALOMINO 4: purtroppo è il primo colpevole stasera. Imperdonabile l’errore che regala a Chiesa il pallone che gli spalanca un’autostrada verso il gol che riapre il match. Da li è cambiato tutto in una gara che, sino a quel momento, la Dea stava agevolmente controllando.

HATEBOER 5: la traversa nel finale addolcisce una pillola comunque amara per lui: perchè è decisivo un suo pallone perso in occasione della ripartenza viola decisiva per lanciare Muriel in porta verso il definitivo 3-3. Sfortunato comunque in pieno recupero quando centra il montante di testa.

DE ROON 8: mamma mia, quel siluro fa sognare tutta Bergamo e consente comunque ai nostri di giocare la ripresa con maggior serenità dopo un primo tempo in cui era accaduto di tutto. Sfiora anche il bis su un tiro dove solo una deviazione della difesa evita un nuovo gol. Grandissimo!

PASALIC 7.5: torna al gol e non fa rimpiangere per nulla l’assenza di Freuler la in mezzo. Prosegue il suo continuo processo di crescita sotto la cura-Gasp che lo sta riportando su alti livelli. Bravo!

L’esultanza di Mario Pasalic dopo il gol del momentaneo 2-0

CASTAGNE 6.5: spinge tanto, specialmente nella ripresa, peccato spesso i suoi traversoni non siano sfruttati meglio dai compagni.

ILICIC 8: per oltre un’ora è poesia ogni pallone toccato dallo sloveno. Il numero con la palla al piede che regala in occasione dell’azione del primo gol è qualcosa da vedere e rivedere. Sontuoso!

GOMEZ 7.5: finisce stremato, ma dopo una gara in cui dimostra di esser nuovamente in condizione e trova anche un gol importantissimo che apre le marcature di questa serata all’insegna dei gol e delle difese imbarazzanti (BARROW s.v.: entra nel finale).

ZAPATA 6: punge un po’ di più nella ripresa, ma ancora una volta è lento spesso nelle azioni manovrate e non ottiene palloni giocabili degni di tal nome (RECA 6: dentro nel finale, offre a Hateboer l’assist per il colpo di testa che si stampa sulla traversa).




Una semifinale da fuochi d’artificio: l’Atalanta scappa due volte, la Fiorentina la riprende, 3-3 al Franchi!

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI ANDATA

FIORENTINA-ATALANTA 3-3: LA DEA SCAPPA, LA VIOLA NON MOLLA

Sei gol ed emozioni a raffica nella prima semifinale tra Fiorentina ed Atalanta con i nerazzurri che a tratti sognano anche il colpaccio al Franchi ma alla fine portano a casa un 3-3 che di sicuro non dispiace agli uomini del Gasp. Eppure la Dea aveva iniziato in maniera incredibile il match segnando con Gomez e Pasalic e portandosi in venti minuti avanti di due gol; poi, una sciocchezza incredibile di Palomino apre la strada al gol di Chiesa con la Fiorentina che pareggia nel giro di due minuti a cavallo con la mezz’ora. Nella ripresa pare la viola a spinger di più e invece De Roon trova una sassata micidiale che riporta avanti la Dea che però deve arrendersi quando Muriel pesca il 3-3 a nove dalla fine; in pieno recupero, traversa clamorosa colpita da Hateboer. Ad aprile ce la giochiamo, eccome!

Firenze: anni fa è stata addirittura una finale, oggi è invece il primo round che porta alla finalissima di Roma prevista a metà maggio. Dopo aver spazzato via le più quotate Juve e Roma ai quarti, Atalanta e Fiorentina questa sera al Franchi si giocano le prime cartucce per cercare di andare alla conquista della coppa. Per il secondo anno di fila i ragazzi del Gasp si giocano la grande chance di scrivere una nuova pagina di storia dopo aver fallito l’appuntamento lo scorso anno contro i bianconeri, poi riscattato con il successo di fine gennaio che ha regalato a Bergamo una notte magica. Non sarà facile, perchè la Viola è un avversario di quelli tosti che gode di un ottimo momento di forma e che cercherà di far valere sicuramente il fattore campo in questo primo tempo di una sfida che conoscerà a metà aprile il prescelto per andare a Roma a giocarsi la coppa.

MANCIO E PASALIC TITOLARI: senza gli squalificati Djimisiti e Freuler, mister Gasperini ricorre a Mancini in difesa e Pasalic in mezzo per sopperire alle due assenze, recuperando Gomez in avanti posizionato a supporto del duo Ilicic-Zapata in cerca di nuova gloria dopo i due passaggi a vuoto in campionato contro Milan e Toro. Nei padroni di casa, Pioli riporta Muriel titolare con Chiuesa in avanti dopo averlo lasciato inizialmente fuori nel match di domenica sera con l’Inter con anche Milenkovic che ritrova posto in difesa davanti a Lafont tra i pali.

PAPU-PASALIC, DEA DA SOGNO: splendida la cornice di pubblico all’ingresso delle squadre in campo, il pubblico di casa ricorda Davide Astori con tantissime bandierine riportanti il numero tredici mentre balza all’occhio lo spicchio degli oltre duemilacinquecento bergamaschi giunti in toscana e con il match che prende così il via con i ragazzi del Gasp subito determinatissimi a fare la partita e che al decimo vanno ad un nulla dal vantaggio quando Ilicic si scatena ai limiti dell’area e conclude, pallone deviato e Lafont che si supera con una mano ed evita un gol che pareva già fatto. Al quarto d’ora però l’Atalanta la sblocca: magia di Ilicic a centrocampo, corsa solitaria in mezzo al campo e poi un assist spettacolare per il Papu Gomez che supera stavolta Lafont con un tocco delizioso. La Viola pare stordita, la Dea capisce il momento e colpisce ancora due minuti dopo: sempre decisivo Ilicic che serve un assist al bacio per l’inserimento di Pasalic che al volo manda la palla sotto le gambe di Lafont e poi può esultare: 2-0 per i nerazzurri!

SUICIDIO PALOMINO, POI BENASSI: TUTTO DA RIFARE!: partita incredibile al Franchi, i nerazzurri paiono padroni assoluti del campo contro una Fiorentina stordita che fatica a ritrovarsi ed impostare azioni anche solo seriamente pericolose; Ilicic prova una conclusione della distanza al venticinquesimo, poi però dopo tre minuti dalla mezz’ora succede l’incredibile: in fase di controllo del pallone, erroraccio clamoroso di Palomino che si fa soffiare il pallone da Chiesa che si invola verso la porta nerazzurra e batte Berisha dimezzando lo svantaggio e riaprendo così il match. Come avvenuto in occasione del micidiale uno-due dei nerazzurri, la Viola ripercorre le orme della Dea e va a trovare il gol del pari due minuti dopo aver accorciato le distanze: palleggio in area di Muriel per Chiesa che trova Benassi in mezza sforbiciata che mette in porta il punto del 2-2: tutto da rifare per un’Atalanta che si ritrova punto e a capo dopo una gara sin li quasi dominata.

IL “GIALLO” DI HATEBOER: la tensione resta altissima in campo, con le due squadre che non si accontentano per nulla del pari e cercano così di rimettere il muso davanti ma senza ulteriori sussulti per un primo tempo che andrà in archivio dopo un minuto di recupero al cui termine c’è il “giallo” (in tutti i sensi) della ammonizione inflitta ad Hateboer a pochi secondi dal fischio dell’arbitro per un fallo di mano che, in realtà, non c’è; si va dunque al riposo sul risultato di 2-2.

RIPRESA, MARTEN FA BOOOM, 3-2!: dopo l’intervallo il match riprende con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte di gara e con i padroni di casa che paiono parti meglio, tant’è che all’ottavo Victor Hugo colpisce di testa sugli sviluppi di un corner mandando fuori la sfera di poco. Sin li un po’ sorniona, l’Atalanta torna a mordere in maniera letale quattro minuti dopo: calcio d’angolo di Gomez, respinta di Lafont raccolta da De Roon che fa partire una bomba da fuori area imprendibile per il portiere di casa: la Dea è di nuovo avanti, 3-2!

LA VIOLA NON MOLLA, MURIEL FA 3-3: dopo il nuovo vantaggio, l’Atalanta resta a lungo in controllo della gara anche se non con la stessa sicurezza del primo tempo e soffrendo spesso le iniziative viola alla ricerca del nuovo pari: al ventottesimo ci prova Biraghi in diagonale con pallone sul fondo, poi alla mezz’ora ottima uscita di Berisha che sventa un’occasione dopo un altro disimpegno sbagliato della difesa nerazzurra che aveva nuovamente rimesso Chiesa in moto. Tuttavia il gol dei padroni di casa arriva di li a poco a nove dalla fine quando stavolta è Hateboer a perdere un pallone abbastanza sciocco a metà campo che innesca nuovamente Chiesa, che salta il diretto marcatore e mette dentro per l’accorrente Muriel che segna il più facile dei gol: 3-3.

HATEBOER SBATTE SULLA TRAVERSA: il timore di molti nerazzurri è a questo punto quello di un assalto finale dei padroni di casa alla ricerca del gol per il sorpasso, ma invece la squadra del Gasp al trentasettesimo va al tiro ancora con De Roon dalla media distanza, pallone deviato in corner ma che avrebbe meritato più fortuna; cambio per la Dea con l’ingresso nel finale di Reca per Zapata, e Barrow per uno stremato Gomez. Ci prova Muriel a quattro dalla fine da fuori, senza fortuna, ma è per la Dea la grandissima occasione nel primo dei quattro di recupero concessi con la traversa colpita da Hateboer grazie al bell’assist di Reca per l’olandese che colpisce di testa e centra il montante. E’ l’ultima scarica di adrenalina di una partita comunque bellissima che termina con un 3-3 che, pur con qualche rammarico per non aver saputo gestire due volte il vantaggio, lascia aperta molto più di una speranza di poter raggiungere la finale. La strada per Roma insomma, è apertissima anche per noi: un grazie di cuore ai nostri ragazzi per una serata di grandissime emozioni!

IL TABELLINO

FIORENTINA-ATALANTA 3-3 (primo tempo 2-2)

RETI: 16′ pt Gomez (A), 18′ pt Pasalic (A), 33′ pt Chiesa (F), 36′ pt Benassi (F), 13′ st de Roon (A), 34′ st Muriel (F)

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Ceccherini (35′ st Laurini), Milenkovic, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Veretout, Dabo (31′ st Simeone); Chiesa, Muriel, Gerson (7′ st Edimilson Fernandes) – A disposizione: Pjaca, Norgaard, Hancko, Brancolini, Pezzella, Vlahovic, Montiel, Graiciar, Terracciano – Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, de Roon, Pasalic, Castagne; Gomez (42′ st Barrow); Ilicic, Zapata (40′ st Reca) – A disposizione: Rossi, Piccoli, Gollini, Pessina, Masiello, Ibanez, Kulusevski – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste

NOTE: spettatori: 29mila circa – ammoniti: Vitor Hugo, Biraghi, Laurini (F), Mancini, Toloi, Hateboer (A) – calci d’angolo: 6-5 per l’Atalanta – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Sognando la finale: forza Atalanta, a Firenze il primo round di Coppa

FIRENZE, ORE 21

DOPO POLEMICHE E VELENI, LA PAROLA AL CAMPO

Parola al campo: finalmente! Dopo giorni di polemiche e discussioni, ecco il pallone pronto a mettere tutti d’accordo, o quasi. Alle 21 al Franchi di Firenze va in scena il primo round della semifinale di coppa Italia tra i viola e l’Atalanta del Gasp, che cerca la grande impresa per centrare la finale di Roma prevista a metà maggio. Gara molto delicata, il cui ritorno è previsto a Bergamo a fine aprile, in cui i nerazzurri dovranno essere bravi a resistere ad una Fiorentina pronta invece a voler già mettere un sigillo importante in questa prima gara; ma per questa Atalanta che ci ha fatto sognare, nulla può esser davvero impossibile e, dopo aver triturato la Juve nei quarti di finale, Papu e compagni proveranno a costruire stasera il primo tassello verso un’altra impresa. Servirà testa, pazienza ma anche la giusta cattiveria per provar a metter in difficoltà un avversario che risulta decisamente temibile. Prepariamoci alla battaglia ed allo spettacolo che il campo ci regalerà in quella che ci auguriamo possa essere un’altra notte magica. Forza ragazzi!

SEGUITE IL PRIMO MATCH DI SEMIFINALE INSIEME A NOI
A PARTIRE DALLE 21 CON IL RACCONTO-SOCIAL LIVE SUI NOSTRI CANALI FACEBOOK E TWITTER

FORMAZIONE, LE ULTIME: nella prima battaglia per centrare la finale, mister Gasperini non conterà sicuramente sugli squalificati Freuler e Djimisiti mentre recupera Gomez, out nel match perso contro il Toro lo scorso sabato. Dietro Mancini è in vantaggio per un posto da titolare mentre Pasalic dovrebbe giocare in mezzo con davanti Zapata supportato anche da Ilicic oltre che dal Papu.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Laurini, Milenkovic, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Fernandes, Veretout; Gerson, Muriel, Chiesa – A disposizione: Terracciano, Brancolini, Ceccherini, Hancko, Norgaard, Dabo, Pjaca, Vlahovic, Graiciar, Simeone – Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-2-1): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, De Roon, Pasalic, Castagne; Ilicic, Gomez; Zapata – A disposizione: Gollini, Rossi, Ibanez, Masiello, Reca, Pessina, Barrow, Kulusevski, Piccoli – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Giacomelli di Trieste