Tempo di lettura: 4 minuti

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-GENOA 1-1: SEGNA DE CEGLIE, DENIS SBAGLIA UN RIGORE, POI CI PENSA DE LUCA

Finisce in parità il posticipo serale della trentacinquesima giornata con i nerazzurri che si trovano ancora una volta costretti a rincorrere gli avversari che erano passati in vantaggio con la rete di De Ceglie alla mezz’ora del primo tempo. In avvio di ripresa la gara pare cambiare con il penalty concesso per un fallo di Portanova su Denis e la conseguente espulsione del giocatore genoano ma il Tanque nerazzurro si fa neutralizzare il rigore e, pochi minuti dopo, getta alle ortiche una nuova occasione per pareggiare. Ci pensa De Luca a dieci minuti dalla fine a trovare in acrobazia la rete del pari pur in sospetta posizione di fuorigioco. Brividi nel finale quando un fallo su Gilardino in area non viene sanzionato ma il risultato non cambierà più. Le due squadre spezzano le rispettive serie negative di tre e quattro sconfitte consecutive con l’1-1 finale.

Bergamo: c’è chi arriva da tre sconfitte consecutive, chi addirittura da quattro: i numeri da incubo di Atalanta e Genoa in questo ultimo scorcio di campionato verso il tramonto si incrociano nel posticipo della trentacinquesima di campionato in una giornata non come tutte le altre per il popolo di Bergamo che questa mattina ha potuto festeggiare la santificazione di Giovanni XXIII°, il Papa buono di Sotto il Monte, indimenticato pontefice che ha cambiato la storia recente della chiesa e del mondo. Tornando al calcio, non ingannino i numeri impietosi delle ultime uscite in quanto Atalanta e Genoa godono di una classifica tranquilla e se i bergamaschi sono già salvi matematicamente da tre gare orsono, con la sconfitta del Bologna ieri anche i liguri sono aritmeticamente certi della permanenza nella massima serie.

Cola mischia le carte: le ultime prestazioni non certo esaltanti inducono Colantuono a tentare qualche variazione a livello tattico reintroducendo quel 4-3-3 tentato senza fortuna in avvio di stagione con Estigarribia e Bonaventura come compagni di reparto di Denis e la coppia Cigarini-Baselli insieme a centrocampo con Migliaccio mentre in difesa si rivedono Lucchini e Del Grosso; sul fronte ospite Gasperini si affida al recuperato Gilardino con Bertolacci per portare insidie alla difesa nerazzurra.

Ricordo per Boskov: e con un bellissimo striscione in curva che ricorda Vujadin Boskov, ex tecnico della Samp scomparso nelle ultime ore, il match ha inizio con i nerazzurri che al secondo minuto vanno alla conclusione con Baselli dalla distanza con il pallone che si spegne sul fondo. Genoa pericoloso all’undicesimo quando Bertolacci conclude da fuori area, pallone che centra il palo con Consigli che però era sulla traiettoria con gli ospiti che fanno subito paura al primo affondo.

De Ceglie la sblocca: il palo colpito galvanizza gli ospiti che tengono meglio il controllo del gioco fino a trovare il gol del vantaggio che arriva al ventisettesimo del primo tempo al termine di una bella zione corale che porta De Ceglie a trovarsi libero davanti alla porta ed a colpire di testa in maniera imparabile per Consigli. Faticano a reagire gli uomini di Colantuono che deve optare per il primo cambio alla mezz’ora quando Estigarribia non ce la fa e deve lasciar il posto a De Luca nello scacchiere atalantino. Tuttavia i nerazzurri si fanno vedere dalle parti di Perin solo a tratti e, nell’occasione che capita sui piedi di stendardo a cinque minuti dalla fine, oltre ad essere mal sfruttata dal difensore nerazzurro, lo stesso si trovava in posizione di fuorigioco. I quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara non fruttano nulla di particolarmente interessante in un primo tempo che va così in archivio con gli ospiti avanti di un gol.

Neppure su rigore…: squadre che riemergono dagli spogliatoi dopo l’intervallo e match che riparte senza variazioni rispetto ai ventidue che hanno chiuso la prima frazione con l’Atalanta che tenta sin da subito da farsi vedere ed all’ottavo vanno a guadagnare calcio di rigore quando Denis viene steso in area da Portanova ed il direttore di gara decreta il tiro dal dischetto per la squadra di Colantuono e l’espulsione del difensore genoano. Dal dischetto però, il Tanque atalantino si fa respingere il tiro dal dischetto da Perin che si supera e para il calcio di rigore.

Anche la traversa: con l’uomo in più, nonostante il rigore fallito, i nerazzurri provano ad andar a caccia del gol del pareggio e non trovano fortuna nemmeno al diciannovesimo quando, sugli sviluppi di un corner Benalouane colpisce in pieno la traversa di testa; due minuti più tardi un bel pallone in area trova liberissimi tanto Denis quanto De Luca con l’argentino che manda alto di testa il facile pallone del possibile pareggio a testimoniare la serata davvero storta fin qui del Tanque atalantino.

Santa Zanzara, pensaci tu: minuti che scorrono inesorabili con la partita che non pare trovare uno sbocco per i ragazzi di Colantuono fino ad una decina di minuti dal novantesimo quando l’ennesima azione che pareva destinata ad essere annoverata nella serata-no dei nerazzurri porta al pareggio: Stendardo conclude in porta e Perin si supera ma, sulla ribattuta del portiere genoano De Luca si fa trovare pronto e in acrobazia insacca il gol del pareggio atalantino che, visto e rivisto, appare in probabile una posizione di fuorigioco.

Rischio finale: ultimi minuti di gara con i nerazzurri che provano a ribaltare la gara dopo aver trovato il pareggio ma rischiano parecchio quando Lucchini si arrangia in area su Cigarini e l’arbitro sorvola su un intervento che poteva anche portare al penalty per gli ospiti ed avrebbe confezionato la beffa per Denis e compagni che non trovano più modo di incidere da li alla fine di un match che si trascinerà così per altri cinque minuti di recupero prima di terminare con il triplice fischio dell’arbitro che sentenzia un 1-1 che interrompe di fatto le strisce negative di ambo le contendenti e smuove dopo tre gare la classifica di un’Atalanta che sale così a quota quarantasette punti, cinque lunghezze dal record fissato a quota cinquantadue di due stagioni orsono che, in queste ultime tre giornate, la truppa di Colantuono tenterà di superare conscia di un calendario certamente non molto favorevole con le sfide a Juve e Milan oltre che la chiusura di stagione con la trasferta di Catania. Proviamoci ragazzi!

Loading

image_pdfimage_print