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ATALANTA-ROMA 2-3: in un match in dubbio fino all’ultimo per l’intensa nevicata che ha colpito Bergamo e provincia, la squadra di Colantuono, pur disputando una partita a viso aperto, viene sconfitta tra le mura amiche dalla Roma: nerazzurri avanti in avvio con la rete di Livaja, pareggio pochi minuti dopo di Marquinho per gli ospiti che trovano poi poco dopo la mezz’ora la rete del vantaggio con una punizione Pjanic con la nevicata che si fa sempre più intensa. A ridosso dell’intervallo gran e doppietta per Livaja che capitalizza al meglio un bel cross di Carmona ma, nella ripresa, gli ospiti trovano al ventiseiesimo il gol-vittoria con Torosidis. Vano l’assalto finale dei nerazzurri che sfiorano il pari con Lucchini, e rimediano l’ennesima sconfitta per una classifica sempre più corta e preoccupante.

Bergamo: freddo, neve e ghiaccio si abbattono sul match del Comunale tra Atalanta e Roma mettendo in dubbio fino all’ultimo lo svolgimento del match, ma alla fine si è deciso di giocare lo stesso, anche se verso la fine del primo tempo la situazione del campo è stata molto difficoltosa ed intorno al 30′ del primo tempo, a causa della nevicata fitta, la visibilità si è ridotta al limite così come il campo era molto scivoloso e non sono mancate le continue cadute dei giocatori.

Spazio a Livaja: dopo la buona prestazione di Torino, Colantuono rimescola le carte della sua Atalanta reinserendo Biondini e Bonaventura in mezzo e dando spazio all’ex interista Livaja la davanti con Denis. Tra gli ospiti i pericoli non mancano, basti pensare ai soli Lamela, Osvaldo e Pianjc giusto per citarne alcuni.

Subito avanti: e le cose sembrano mettersi davvero bene per i ragazzi di Colantuono che sono bravi a sbloccare subito il match con una partenza aggressiva che porta all’assolo di Bonaventura che conclude in area e trova Livaja sulla traiettoria lesto a deviare in rete il pallone che porta avanti i ragazzi di Colantuono.

Solita amnesia: se a Torino era costato caro un errore di Scaloni in occasione del gol-vittoria dei granata, il pareggio della Roma matura dopo una manciata di minuti dal gol atalantino ed è generato da un errato disimpegno di Contini che da il via all’azione che porta Marquinho, a recuperar palla e far partire un gran sinistro non lascia scampo a Consigli.

Botta e risposta nella bufera: la partita rimane comunque su ritmi più che gradevoli con la nevicata che nel frattempo si fa sempre più intensa ed il campo che diventa bianco di neve diventa una vera e propria pista da sci per i giocatori che faticano e non poco a restare in piedi. Non ha problemi di coordinazione invece il romanista Pianjc al trentacinquesimo quando sfrutta al meglio una punizione dal limite guadagnata da Osvaldo per un fallo di Stendardo e fa partire un tiro che aggira la barriera e sorprende Consigli portando avanti la squadra ospite mentre si avvicina la fine della prima frazione. C’è però il tempo per assistere alla reazione d’orgoglio e di cuore di un’Atalanta che stringe i denti e trova il pareggio a fil di sirena quando Carmona mette in mezzo un cioccolatino per Livaja che, si libera della marcatura dell’avversario, e manda in rete il punto del 2-2 che riequilibra il match proprio prima della fine del primo tempo.

Pianto greco: l’avvio della ripresa è leggermente ritardato per ridisegnare le linee del campo di rosso ma quando si ricomincia l’incontro non perde di intensità nonostante non sia facile giocare su un terreno simile, ma i contendenti non rinunciano a provarci. Denis al 7′ conclude centralmente, Carmona al 9′ prova a soprendere Stekelenburg dalla grande distanza. Se la buona volontà dei nerazzurri provoca qualche prurito agli ospiti, al momento di far sul serio è ancora la Roma a concretizzare: prima sfiorando il gol con Pjanic, sulla cui inzuccata al venticinquesimo si esalta Consigli, poi trovando il gol un minuto più tardi con Torosidis, insacca il 3-2 con una precisa incornata. Si infittiscono i cambi, mentre la nevicata perde di intensità così come la tenacia di Denis e compagni che scema col passare dei secondi nonostante al minuto trentatre il portiere e Stekelenburg è decisivo uno stacco di Lucchini che ha fatto sperare gli infreddoliti tifosi del Comunale in un possibile pareggio che, purtroppo, non arriverà più ed, anzi, nel finale c’è anche il tempo per la “solita” espulsione: stavolta è Contini a farne le spese con alcune decisioni arbitrali che hanno lasciato più di qualche perplessità.

Dubbi e perplessità: seconda sconfitta consecutiva per i nerazzurri, andazzo davvero inquietante per discontinuità e poca qualità vista in campo per una squadra impoverita tecnicamente e che ha nel solo Livaja quel lumicino di speranza che può portare ad una svolta che, pareva esser arrivata a Palermo, e che invece è stato solo un lampo nella notte lunga e buia che i nerazzurri attraversano da tanto, troppo tempo. Vero, il vantaggio sulla terz’ultima rimane ad oggi invariato, ma pensando alla sfida di domenica proprio con il Siena (attualmente in quella posizione) e con una squadra con il morale sotto i tacchetti e con un tecnico che non pare più capace di essere il condottiero dei bei tempi, più di qualche preoccupazione non può che sorgere spontanea…

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