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SERIE A, IL RECUPERO DELLA VENTUNESIMA GIORNATA: la squadra di Colantuono piega il Genoa con una rete dell’ex giocatore della Samp a dieci minuti dalla fine dopo una gara equilibrata, più pimpante nella ripresa dove prima gli ospiti colpiscono la traversa con Kucka, poi è il turno di Denis a mandare la palla sul montante dopo aver chiamato Frey ad una grande parata in precedenza. I nerazzurri crescono nel finale e trovano, con merito e dopo un possibile rigore negato, il gol-vittoria quando manca poco allo scadere conquistando così tre punti importantissimi e salendo a quota ventisette punti in classifica.

Bergamo: rieccole qui, Atalanta e Genoa sono nuovamente pronte per affrontarasi in quel che è il recupero del match della ventunesima giornata rinviato a causa della neve dopo un lungo tira e molla con l’iniziale rinvio, la temporanea decisione di riprovarci alle 19 del primo febbraio e la decisione finale che ha rimandato tutto a quindici giorni dopo per una sfida che mette in palio punti importanti per ambo le contendenti che, senza la penalizzazione dei nerazzurri, sarebbero appaiate in classifica.

Quanti cerotti: certamente, a differenza di due mercoledì fa, le due squadre si presentano decisamente rimaneggiate con svariati indisponibili da ambo le parti: nell’Atalanta, oltre a Moralez non al meglio e dirottato in panchina, Carrozza si prende i galloni da titolare per Carmona ed in attacco l’inedita coppia Gabbiadini-Denis proverà a far male ad un Genoa che, orfano di Gilardino e con una difesa inedita, si affida all’estro di Palacio in attacco.

Una tribuna col Baffo: spunta tra gli spettatori del Comunale il baffo sornione di Emiliano Mondonico, attuale tecnico del Novara, infiltrato speciale in vista del match di domenica dei ragazzi di Colantuono in terra piemontese.

Ricordando Zavaglio: il match ha inizio dopo il minuto di silenzio in ricordo di Gianni Zavaglio, giocatore dell’Atalanta anni ’50 che ha realizzato a Torino il gol della prima storica vittoria in casa della Juventus; si vedono gli ospiti al settimo con Palacio che raccoglie una respinta corta e prova una girata che impegna il portiere Consigli nella deviazione in angolo. La gara stenta ad impennarsi ma l’Atalanta al ventesimo ha un’ottima occasione quando Denis lavora un bel pallone in area ed offre un pallone rasoterra che taglia l’area del Genoa ma senza che nessun nerazzurro riesca a spinger la sfera in rete. La risposta del Genoa è affidata ad un assolo di Palacio che, ricevuta palla in area, stoppa e tira con la sfera che esce sul fondo non di molto. Bella punizione di Gabbiadini al minuto ventisette che impegna Frey alla deviazione in angolo. Sempre da calcio d’angolo arriva una buona occasione per Lucchini alla mezz’ora, il difensore può liberamente colpire di testa ma con la palla che finisce alta sopra la traversa.

Finale piatto: l’Atalanta insiste, Carrozza prova l’assolo in fascia con il cambio di gioco per Schelotto che entra in area e crossa, però, tra le braccia di Frey. Davvero molto poco quel che succede in un primo tempo che si trascina via via sino alla conclusione con le due squadre che giungono all’intervallo sul risultato di 0-0 che rispecchia tutto sommato l’andazzo del match.

Kucka sulla traversa: la gara riprende senza cambi dopo l’intervallo con i nerazzurri che provano nuovamente ad imporre il loro ritmo, ma la difesa ospite che non ha grosse difficoltà ad arginare le offensive dei ragazzi di Colantuono. Velenoso sinistro di Veloso al sesto che sorvola la traversa di un nulla, con la squadra di Marino che prova a rispondere di rimessa a Denis e compagni. Fallo di Stendardo al decimo su Palacio con gli ospiti che guadagnano una punizione insidiosa dal limite sinistro dell’area di rigore ma con la battuta degli ospiti che non è certamente delle migliori; ospiti che vanno a guadagnare una serie di corner in un paio di minuti e, sugli sviluppi dell’ultimo della serie, il colpo di testa di Kucka che fa tremare la traversa della porta nerazzurra con la palla che rimbalza sul montante e ritorna in gioco: brivido per i tifosi nerazzurri.

Ancora legno: Colantuono si gioca la carta Bonaventura al quarto d’ora andando a sostituire Schelotto in mezzo al campo. Match che rimane comunque in equilibrio, seppur con qualche emozione in più rispetto alla prima parte di gara. Altro innesto per il mister nerazzurro al ventunesimo quando Gabbiadini lascia il posto a Guido Marilungo, quasi un derby per lui visto il suo passato alla Sampdoria. Occasione enorme per l’Atalanta al ventitreesimo quando Carrozza riesce a prender il tempo ed andare a crossare rasoterra in area per Denis che controlla e tira, Frey respinge, ma il bomber argentino recupera palle e, da posizione quasi impossibile, fa partire un tiro che impatta sulla traversa e ritorna in campo: pareggiato il conto dei legni con il Genoa, ma quanta sfortuna per il bomber atalantino per cui il gol sembra esser diventato una maledizione.

Calcio o pallavolo?: episodio piuttosto incredibile alla mezz’ora quando i nerazzurri protestano vivacemente per fallo di mano di Carvalho su un suo colpo di testa di Denis con il difensore rossoblu che pare alzar il braccio, deviando il pallone in corner: il direttore di gara non solo non concede un penalty che appare solare ai nerazzurri, ma nemmeno il calcio d’angolo tra i fischi sonori del pubblico del Comunale.

Il derby di Guido: la forza di un possibile torto subito spinge l’Atalanta a volerci provare ancora di più e, ironia della sorte, i nerazzurri riescono a passare compensando da soli quanto il destino (e l’arbitro) avevano tolto prima: bel triangolo al limite dell’area tra Denis e Marilungo con l’assist del primo per la conclusione rasoterra dell’ex doriano che mette nel sacco il gol che apre il match e porta in vantaggio la squadra di Colantuono a dieci minuti dalla fine. Colatuono opera poi il terzo cambio della gara andando a sostituire uno stremato Cigarini con Cazzola.

Paura sterile, è vittoria!: con il Genoa che deve a questo punto sbilanciarsi per andare alla ricerca del punto del pareggio, l’Atalanta può godere di ampi spazi per ripartire e cercare di andare in contropiede con un occhio anche al cronometro con la speranza che il tempo scorra via il più veloce possibile. Sarà ben diversa la realtà dei fatti poichè il Genoa non riuscirà mai a rendersi pericoloso e la squadra di Colantuono può controllare con incredibile facilità il match che si chiude dopo quattro minuti di recupero con l’esplosione di gioia in campo e sulle tribune al triplice fischio dell’arbitro che decreta una vittoria importantissima di un’Atalanta che sale a quota ventisette punti e può così preparare con la giusta serenità l’importante sfida di domenica a Novara dove, anche al cospetto del Mondo, saranno nuovamente in palio punti importanti. Avanti tutta Atalanta!

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